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Italiani in vacanza: l’Italia si conferma meta preferita. Ma c’è chi sogna le Maldive

Alla vacanza estiva non si rinuncia. Almeno non vi rinuncia l’89% dei nostri connazionali, stando a quanto emerge dal  sondaggio “Le vacanze degli italiani” a cura di italiani.coop, il portale di ricerca e analisi di Coop, realizzato per Robintur, il Gruppo Turistico, controllato da Coop Alleanza 3.0.

Vacanzieri convinti, gli italiani confermano questa vocazione anche per le imminenti festività pasquali, complice il goloso ponte fornito da un calendario decisamente propizio. Un italiano su due infatti dichiara che intende spostarsi approfittando della congiuntura propizia (erano il 45% un anno fa), privilegiando mete vicine al luogo di residenza: l’86% resterà in Italia.

Le mete preferite
Anche quest’anno gli italiani preferiscono di gran lunga il mare (55%), alla montagna (14%), alle città o i luoghi d’arte (19%) o ai tour e le crociere (12%); come trend crescono mare e voglia di natura e montagna, mentre calano le città, i tour, le crociere. Si sceglie l’Italia in oltre 6 casi su 10 (63%) e l’estero per gli altri 4 (37%). Quella che progettano di fare gli italiani questa estate è una vacanza più breve dello scorso anno, quando per oltre la metà di loro era stata di una sola settimana. Durata inferiore, ma spesa in lieve crescita (+4% la differenza tra coloro che pensano di spendere di più e coloro che pensano di spendere di meno).
Tra le mete estere che crescono di più ci sono Maldive (che triplicano le potenziali visite, forse beneficiate dal cambio climatico), Stati Uniti, Egitto e Australia, ma le destinazioni più gettonate rimangono Spagna, Grecia e Croazia (queste ultime due in calo del -14% e -10% rispetto allo scorso anno). Per l’Italia i must-go rimangono Sicilia, Puglia e Emilia-Romagna, mentre le destinazioni che crescono sono Abruzzo, Trentino Alto-Adige, Valle d’Aosta e Calabria. Decisamente penalizzata la Gran Bretagna, che forse per via della Brexit è in calo del 23%.

Perché si va in vacanza?

Essenzialmente per rilassarsi (49% degli italiani), a pari merito con la bellezza dei luoghi. Segue la possibilità di fare nuove esperienze (22%), che cresce per i più giovani (27% tra gli under 24 vs 21% tra gli over 55). E a seguire ancora compagnia e divertimento (entrambi al 20%) quest’ultimo ben più incisivo tra i giovani (28%) che tra i 50enni (15%). La vacanza rimane poi l’avamposto in cui ci prendiamo i nostri spazi già che il 64% sceglie la propria vacanza in base ai propri bisogni o alle proprie ricerche e meno di uno su tre lo fa in base ai consigli degli amici (30%).

Turista fai da te?

Cresce l’autorchia in tema di prenotazioni: la maggioranza (7 su 10), ha infatti, prenotato da sola, mentre 2 italiani su 10 si sono affidati alle agenzie di viaggi (18%), anzi 3 su 10 se si calcola quell’8% che ha prenotato in parte da solo e in parte affidandosi a un professionista (un dato pressoché identico a quello del 2018). E la fiducia verso le agenzie di viaggi cresce. Le sceglie con questa motivazione il 36% con un netto incremento rispetto al 2018 quando il 29% le sceglieva per la fiducia, contro il 41% per il miglior rapporto qualità prezzo, fermo al 37% nel 2019.

Case vacanze e pet
Un successo senza tempo è quello delle case per le vacanze: due su 10 la usano e ne sono contenti, di questi più della metà (58%) la utilizza tutti gli anni. Più di 3 italiani su 10 la vorrebbero comprare (35%) e meno di 1 su 10 (8%) la possiede ma vorrebbe venderla.
Ovunque si vada comunque si cerca il posto per i propri animali domestici. Quattro italiani su 10 (44%) porteranno con loro l’amico a quattro zampe (erano il 32% nel 2018) e la maggioranza lo farà per scelta e non per mancanza di alternative. Tra chi lo fa inoltre il 64% è disposto anche a pagare tra l’1% e il 30% in più per i servizi pet-friendly.

Attività e svago
Mangiare al ristorante è l’attività prediletta: il 21% lo fa tutti i giorni, il 37% spesso e solo il 4% dichiara di non farlo mai. A tavola i millennials e gli under 25 sono più propensi alla sperimentazione di cibo etnico o internazionale, mentre al crescere dell’età incrementa la curiosità per i cibi della tradizione locale. Solo il 2% si conferma vegano in vacanza e solo un altro 2% segue stili alimentari dietetici o detox.
Le vacanze sono dedicate alla cultura con visite ai musei, concerti, cinema, teatro e spettacoli. E meno alla spiritualità: rispettivamente il 53% e il 58% dichiara di non andare mai a funzioni religiose o fare meditazione in vacanza.

 

 

Coop conferma la sua presenza a Marca e la sua partecipazione a Masterchef

Un 2019 nel segno del prodotto a marchio. Coop inizia così il nuovo anno confermando la presenza storica a Marca, il salone bolognese a tema, e investendo in nuova visibilità partecipando alla imminente edizione di Masterchef (in onda dal 17 gennaio su Sky). Nato 70 anni fa (come ricordato nell’esposizione “Coop_70. Valori in scatola” appena conclusa in Triennale a Milano, oltre 15.000 visitatori in 2 mesi), il prodotto a marchio Coop si articola oggi in 10 linee per un totale di 4500 prodotti di cui 200 lanciati nel 2018. Sintesi perfetta dell’identità di Coop, i prodotti a marchio fin dalla loro nascita si caratterizzano per la trasparenza (tra controlli sui fornitori e analisi Coop investe circa 3,2 milioni di euro all’anno), l’eticità della filiera (l’adesione storica a SA8000 rinvigorita recentemente su filiere maggiormente a rischio dalla campagna “Buoni e giusti”), l’alta qualità e la convenienza (in media -30% rispetto ai corrispondenti prodotti di marca).

“I nostri dati continuano a essere positivi e complessivamente la quota del nostro prodotto sul totale del fatturato tocca il 30% a volume con un fatturato  di quasi  3 miliardi di euro, di cui circa il 40% proviene da filiere a completa tracciabilità, un unicum in Italia”-   così Maura Latini direttore generale Coop Italia – Continua a  dare ottimi risultati Vivi Verde, la linea bio di Coop, dove abbiamo esordito nel 1999, e oggi  raccogliamo i risultati con una crescita nel 2018 di un +3,6%, e Fior Fiore, la linea  dell’eccellenza gastronomica. A queste occorre aggiungere anche la buona performance della linea Bene.sì (i prodotti salutistici) che risponde alle esigenze di benessere di un consumatore sempre più segmentato e particolare”.

Non a caso Coop ha deciso di contrassegnare la sua presenza alla nuova edizione di Masterchef con alcuni prodotti basici della linea Vivi Verde (in particolare latte e ricotta) e puntando anche sui prodotti del commercio equo e solidale ovvero la linea Solidal e in particolare l’ananas dei produttori del Costa Rica.

Coop con “Coop_70. Valori in scatola” celebra il compleanno dei suoi prodotti a marchio

Una mostra che è un percorso esperienziale per riflettere sulla valenza dell’atto apparentemente semplice e automatico di acquisto di cibo: è il modo scelto da Coop di festeggiare il 70 anni dal debutto delle sue private label. Una realtà da 10 linee dedicate, 2,7 miliardi di fatturato nel 2017 e che coinvolge 500 fornitori. Chiamata “Coop_70. Valori in Scatola”, l’esposizione sarà alla Triennale di Milano dal 16 novembre al 13 gennaio 2019.

Sette stazioni per i settant’anni viene ripercorsa la storia dell’Italia, dal bianco e nero del secondo dopoguerra ai pixel dell’era digitale, attraverso i prodotti a marchio. Curata da Giulio Iacchetti e Francesca Picchi con un progetto di allestimento di Matteo Ragni e Marco Sorrentino e il contributo grafico di Leonardo Sonnoli, la mostra si articola in un racconto esperienziale in cui i visitatori sono chiamati a interagire.

La prima stazione utilizza i numeri per raccontare la storia Coop, accostando i dati ufficiali – 87 cooperative associate ai 1.152 punti vendita – a curiositàcome i circa 151.000 chilometri di scontrini emessi in un anno, quattro volte il giro della Terra.

La seconda stazione, dedicata all’identitàcooperativa, èun’immersione nella progettazione di due maestri della cultura grafica: Albe Steiner che insieme alla moglie Lica fu incaricato di disegnare il logo Coop e di lavorare alla progettazione del primo magazzino cooperativo a libero servizio a Reggio Emilia e Bob Noorda che negli anni Ottanta compie un’importante rivisitazione dell’immagine cooperativa. L’esposizione raccoglie molti materiali dell’epoca tra cui un bellissimo reportage di Paolo Monti, gli studi sul marchio, i primi packaging dei prodotti Coop, il design delle divise dei commessi, i sacchetti della spesa.

Le due installazioni seguenti ruotano attorno al tema del presidio delle filiere di produzioni e al tradursi dei valori in realtàquotidiana. Tre tipici prodotti – pasta, pomodoro, olio – in dimensione oversize aprono al loro interno spazi di visibilitàai volti e alle testimonianze di chi lavora a monte della filiera. Risponde alla stessa necessitàil gioco metaforico della spesa dei valori, ideato dal collettivo di giovani designer Sovrappensiero Design Studio: i visitatori sono chiamati a scegliere e a portare idealmente con sé i valori rappresentati – sicurezza, etica, ecologia, bontà, convenienza, trasparenza – distruggendo nel contempo i disvalori.

Nella quinta stazione un carosello proietta i refrain storici: la proto pubblicitàdi Ugo Gregoretti, l’interpretazione di Peter Falk come Tenente Colombo, gli intellettualismi di Woody Allen, gli spot di Luciana Littizzetto, le strisce recentissime di Makkox; l’ereditàdi Expo nel supermarket del futuro progettato da Carlo Ratti e autentiche raritàcome il progetto di menùspaziale predisposto da Coop nel 2004 per gli astronauti della base orbitale russa Soyuz. A questi si affianca, nella sezione Spot&Slogan, una sequenza di manifesti che sintetizzano le immagini e le parole che hanno rappresentato nelle piazze e alla televisione l’agire del movimento cooperativo dal 1948 al 2018. L’excursus immersivo della cooperazione di consumatori si conclude con la Fattoria Cooperativa, ispirata alle attivitàdi educazione al consumo consapevole che ogni anno coinvolge decine di migliaia di ragazzi e ragazze – 234 mila nel 2017- delle scuole italiane.

Al termine della mostra i visitatori possono prendere parte a un’installazione interattiva scattandosi una fotografia volta a comporre un wall.

“Siamo il piùgrande distributore di cibo in Italia ma siamo anche un’impresa che produce cibo – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia -. Questa storia lunga 70 anni lo dimostra; èuna storia che parte dal primo panettone e arriva ai 4.500 prodotti di oggi, si interfaccia con le trasformazioni dei consumatori, con la nascita di nuove esigenze, come il biologico, il no ogm, l’antibiotic free, che in certi casi abbiamo anticipato, in altri assecondato. Ma raccontare i prodotti significa entrare nello spirito della cooperazione. Ciò che ci ha convinto della proposta di Iacchetti  èil fatto che cerca di esprimere un modello di economia che èinclusivo, circolare, condiviso”.

ShoppY, il Chatbot tra le corsie al supermercato del futuro di Coop e Accenture

Un’intelligenza artificiale arriva tra le corsie: arriva ShoppY, assistente agli acquisti virtuale e personale, pensato per aiutare a gestire la lista della spesa, ottenere suggerimenti d’acquisto, notizie sulle promozioni, sulla posizione dei prodotti nel punto vendita o ancora per conoscere orari di apertura e chiusura dello stesso ideato da Accenture in collaborazione con Avanade per il Supermercato del Futuro di Milano Bicocca di Coop.

Prosegue la collaborazione tra Coop e Accenture all’interno del punto vendita che vuole essere laboratorio di sperimentazione di eccellenza per il retailer.

Il chatbot, di questo si tratta, sviluppato su tecnologia Microsoft, sfrutta algoritmi di machine learning per apprendere ed elaborare, in maniera anonima, i dati presenti negli scontrini, restituendo ai clienti un servizio utile.

Per poter dialogare con ShoppY non è necessario scaricare app o registrarsi, è infatti sufficiente andare sulla pagina Facebook del Supermercato del Futuro di Coop e iniziare a chattare con lui, inviando un messaggio. Il chatbot riconosce se ha già avuto conversazioni con l’utente, è in grado di aiutarlo nella creazione di una lista della spesa nuova, recuperarne una precedente o aggiornarla proponendo, attraverso un sistema di raccomandazione evoluto, prodotti abitualmente associati a quanto già presente nell’elenco.

“Così come già avviene per i retailer online, anche per quelli tradizionali è molto importante la capacità di stabilire con i consumatori un dialogo che tenga in considerazione informazioni o dati già condivisi – dichiara Alberto Pozzi, Managing Director Accenture, responsabile per il retail -. Si tratta di una delle esigenze più impellenti per il grocery. La gestione strategica dei dati può diventare un elemento di vantaggio competitivo, permettendo non solo una interazione intelligente con i consumatori, ma soprattutto abilitando nuovi modelli di business e collaborazioni con altri attori del proprio ecosistema”.

Amici di casa Coop debutta al parco commerciale Meraville a Bologna

Taglio del nastro sabato 15 settembre, al parco commerciale Meraville, a Bologna, in viale Tito Carnacini 41, per “Amici di casa Coop”, il negozio di Coop Alleanza 3.0 interamente dedicato agli animali domestici. Salgono così a due i punti vendita di “Amici di casa Coop” in città: il primo si trova infatti al Centro commerciale Lame.
Al taglio del nastro hanno partecipato il presidente del Quartiere San Donato-San Vitale, Simone Borsari, il direttore Progetto pet store di Coop Alleanza 3.0, Luca Bussolati, e il presidente del Consiglio di zona soci, Enrico Ardizzoni.
“Amici di casa Coop” del Meraville si aggiunge agli altri inaugurati dalla Cooperativa a partire dallo scorso anno: oltre ai negozi bolognesi si contano anche Canalina a Reggio Emilia e Il Correggio (Re), Esp a Ravenna, Le Mura a Ferrara, Maranello (Mo) e I Gelsi a Modena, Spinea Center (Ve) e Giorgione a Castelfranco Veneto (Tv).

Con un’area vendita di 400 metri quadrati, il punto vendita “Amici di casa Coop” è caratterizzato da una vasta offerta specializzata di prodotti e servizi. In un ambiente pensato per il comfort degli animali e dei clienti, è possibile trovare un assortimento di circa 4.500 articoli, con particolare attenzione ai cibi per cuccioli e gattini, agli alimenti monoproteici e a quelli per le diete indicate nel trattamento delle principali patologie di cani e gatti. Ampio spazio anche alla proposta non alimentare, come l’igiene, la cura, la bellezza, il gioco e gli accessori dedicati agli amici a quattro zampe e ad altri animali. L’offerta particolarmente vantaggiosa e conveniente, con promozioni su diversi prodotti, è il tratto distintivo del nuovo negozio. “Amici di casa Coop” propone anche servizio di toelettatura per cani, su appuntamento, servita e self service. A disposizione della clientela ci sono sei addetti, amanti degli animali e appositamente formati da veterinari dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi). Il negozio è aperto dal lunedì al sabato dalle 9 alle 21 e la domenica dalle 10 alle 20.
Spazio anche alla solidarietà: nel negozio “Amici di casa Coop” è infine attiva in modo permanente la raccolta solidale di alimenti e prodotti per animali: il cibo e il materiale raccolto viene donato alle associazioni che operano sul territorio della comunità che partecipa alla raccolta. Per il negozio che si inaugura oggi, l’associazione destinataria delle donazioni del cestone permanente è TUTANIBO – Tutela Animali Bologna 1891, mentre quella destinataria delle donazioni del progetto Buon Fine è il Circolo La Fattoria del Pilastro.

 

Incontri mensili per proprietari e amici a quattro zampe

“Amici di casa Coop” si propone inoltre come un riferimento per tutti gli amanti degli animali, con eventi dedicati ai proprietari di animali, incontri con veterinari ed educatori cinofili: infatti a partire da settembre fino a dicembre si terranno incontri mensili, a ingresso libero e gratuito, aperti anche agli animali, in collaborazione con l’Anmvi e gli educatori cinofili di Pink 82, Sparta ASD e Max Vismara.

Ad esempio il 6 ottobre dalle 16 alle 18, nel negozio del centro commerciale Lame, e il 13 ottobre, nel punto vendita del parco commerciale Meraville, dalle 16 alle 18 è previsto l’appuntamento “Ma in che lingua abbai?” in cui si illustreranno tutti i linguaggi attraverso cui il nostro cane comunica con noi e con gli altri animali a cura dell’agenzia Pink 82.
Il 20 ottobre, in entrambi i pet store, dalle 16 i medici veterinari dell’Anmvi mostreranno invece le basi di primo soccorso ai pet, come capire quando un animale sta male, le tecniche di base per manipolarlo, somministrargli le terapie più comuni e preparare un kit di primo soccorso per fronteggiare le emergenze. Tutte le ofnromazioni sufli appuntamenti  (maggiori info su all.coop/amicidicasacoop).

Rapporto Coop 2018, crescono le diseguaglianze e impattano sui consumi

Ripresa sì, ma iniqua, incostante, difficoltosa. È la prima e principale evidenza del Rapporto Coop 2018, come sempre ricchissimo di spunti, dati e suggestioni sulle tendenze dei consumi in Italia. Ne parleremo nelle prossime settimane, ma ci sembrava giusto partire proprio da questo dato, il più generale ma che tanto impatto ha poi sulla vita di tutti i giorni e sui consumi di milioni di persone. Perché il fatto che la forbice tra ricchi e poveri si allarghi, non solo tra Paesi ma anche all’interno degli stessi, è gravido di conseguenze.

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Chiare le richieste alla politica, cui si chiede di aiutare le famiglie tramite politiche di sostegno al reddito e all’occupazione.  Netta contrarietà è stata espressa contro l’aumento dell’IVA, che colpirebbe indistintamente tutti i consumi, anche quelli in calo delle fasce più deboli. Richiesta a Di Maio di aprire un tavolo sulla questione delle aperture (“se no rischiamo di cadere in un Far West dove ogni Regione vara una legge regionale diversa”) E massima attenzione ai temi della legalità (a partire dal caporalato) e dell’ambiente (“siamo stati gli unici a prendere impegni per ridurre l’inquinamento da plastica del mare nella Ue, aspettiamo gli altri”).

Marco Pedroni nell’intervista ci spiega come Coop ha deciso di affrontare questo mercato, rimanendo ferma sulle sue posizioni. Non è un mistero che la maggiore cooperativa nazionale stia soffrendo (vedi Coop ancora in testa nel 2017, 13,4 miliardi nel retail Gdo (+2,6%)) ma, come ha ricordato Stefano Bassi presidente Ancc-Coop durante la conferenza, “siamo una cooperativa e, per nostra struttura e proprietà, abbiamo obiettivi di redditività diversi da una società per azioni”).

La versione integrale del Rapporto Coop 2018 è scaricabile su http://www.italiani.coop

Coop riduce la plastica. Obiettivo: risparmiarne 6400 tonnellate annue entro il 2025

Coop accelera il suo impegno per la tutela dell’ambiente. Va in questa direzione la riduzione dell’utilizzo della plastica nei suoi prodotti a marchio e l’adesione alla campagna di impegni su base volontaria lanciata dalla Commissione Europea che scadeva a giugno 2018.

L’obiettivo di Coop, grazie al complesso di inziative, è quello di  raggiungere  nel 2025 un risparmio totale di plastica vergine di 6.400 tonnellate annue, corrispondenti al volume di circa 60 Tir (circa una fila di 1 km di Tir in autostrada).

Il carnet di impegni

Al centro degli impegni sottoscritti da Coop con la Ue in primo luogo le bottiglie di acqua minerale, i flaconi detergenza casa e tessuti, le vaschette per ortofrutta. Rientrano nel progetto anche le cassette riutilizzabili che servono a movimentare l’ortofrutta, la carne e il pesce. Per le 27 referenze di acqua Coop già a dicembre 2019 si raggiungerà il 30% di presenza di riciclato fino a salire al 50% a gennaio 2023. Solo le cassette usate in ortofrutta che vengono rinnovate ogni anno sono 600.000,  già oggi contengono il 40% di plastica riciclata, per arrivare al 60% del 2025. A questi impegni già in essere o contratti con l’Unione Europea si sono aggiunti alcuni progetti speciali, in particolare per la pulizia del mare dalle plastiche e per la migliore informazione ambientale al consumatore.

Un impegno che dura negli anni

Per Coop di tratta di un rilancio importante di un impegno storico a difesa dell’ambiente. Dalle azioni degli anni ’80 (una per tutte la campagna che mise al bando i pesticidi) alla più recente ‘Acqua di casa mia’ (2010/2013, volta a incentivare l’uso dell’acqua di rubinetto e comunque di acqua minerale proveniente da fonti vicine), all’attività di sensibilizzazione verso i fornitori di prodotto a marchio, prima con il progetto Coop for Kyoto del 2006 poi evoluto negli anni con “Coop insieme per un futuro sostenibile” del 2017. I risultati sono oggi importanti: forte adesione alla campagna con 328 fornitori coinvolti in processi di miglioramento sostenibile delle proprie performance produttive.

“Partiamo da una situazione di vantaggio grazie a scelte fatte nel tempo per la riduzione, il riciclo e il riuso – spiega Maura Latini, direttore generale di Coop Italia- Stando alla direttiva europea, ad esempio, abbiamo in Coop già sostituito alcuni prodotti monouso in plastica con materiali biodegradabili e compostabili: è il caso dei piatti e bicchieri in PLA dal 2004 e dei bastoncini di cotone per orecchie biodegradabili, già così da anni, anche se per legge dovranno esserlo dal 2019. Intanto Coop va anche oltre l’adesione alla Campagna Europea e  prevede di raggiungere entro il 2022 gli ulteriori obiettivi che l’Unione Europea ha posto come obbligatori entro il 2030 (entro il 2030 tutti gli imballaggi di plastica dovranno poter essere riciclati o riutilizzati): nell’arco di un quadriennio tutti i prodotti a marchio Coop, con un valore commerciale di circa 3 miliardi di euro all’anno, saranno realizzati con materiali di imballaggio riciclabili o compostabili o riutilizzabili, mentre quelli della linea Vivi Verde, maggiormente dedicata alla tutela dell’ambiente, taglieranno il traguardo già a fine dell’anno prossimo.

Non intendiamo fermarci a questo e stiamo lavorando ad una campagna di mobilitazione e di informazione che partirà dopo l’estate e che coinvolgerà i soci (6,8 milioni) e i consumatori, così da contribuire con azioni e comportamenti sostenibili e coerenti alla tutela del bene più prezioso che abbiamo”.

Coop ancora in testa nel 2017, 13,4 miliardi nel retail Gdo (+2,6%)

Con una quota, immutata, del 14,2% nella Gdo, Coop attraverso le cooperative associate, si conferma anche 2017 leader della distribuzione italiana con un giro d’affari di 13,4 miliardi nel retail (+2,6%) e di 14,8 miliardi (+2,5%) tra attivita retail e diversificazioni. Sono i risultati del rendimento economico 2017 della più grande cooperativa italiana, che presenta un insieme di imprese che viaggia a diverse velocità.
La media delle grandi coop fa segnare un Ebitda medio pari al 4% e un risultato netto in miglioramento. Gli investimenti restano sostenuti (427 milioni di euro), il patrimonio netto è di 6,8 miliardi di euro, il prestito sociale si attesta sui 9 miliardi.

Con 6,8 milioni di soci (+237mila nel 2017), oltre un quarto delle famiglie italiane è proprietaria delle cooperative associate a marchio Coop. Sono 90.000 i soci che partecipano attivamente alla governance cooperativa e oltre 4.000 i soci volontari che animano 5.200 iniziative sul territorio per un valore sociale di 56,7 milioni di euro.

Resta in crescita l’occupazione (59.902 dipendenti con un +1,2% sul 2016, con una prevalenza di donne (68,8%) e contratti a tempo indeterminato (94,2%). Tramite i propri fornitori di merci e le altre attivitàdell’indotto, Coop sostiene direttamente o indirettamente 259.900 posti di lavoro, l’1% dell’occupazione del Paese.

 

Nel 2018 incertezze a Sud e negli iper

I primi 6 mesi del 2018 restituiscono un mercato del largo consumo in arretramento e ancora molto difficile nelle regioni meridionali e nel comparto degli ipermercati, incerte sono le prospettive anche per la seconda parte dell’anno. Coop, dopo un primo semestre in leggera contrazione, prevede volumi 2018 allineati a quelli del 2017. Le attivita programmate nel secondo semestre proseguono negli impegni sui progetti ambientali e per la salute con lo sviluppo dei propri Prodotti Coop. Ma nonostante le difficolta, si intensifica lo sforzo di investimento che nel triennio 2018-2020 superera 1,3 miliardi di nuove immobilizzazioni.

 

MDD oltre il 20% a 2,7 miliardi

Il prodotto a marchio, espressione dei valori Coop, ha completato il suo percorso di rivisitazione e nell’anno in cui festeggia i 70 anni di vita contempla un insieme di 4.500 referenze, un fatturato di 2,7 miliardi di euro per un’incidenza a valore del 28% nei supermercati e del 21% negli iper. A quantità, il prodotto a marchio Coop rappresenta quasi un terzo delle vendite alimentari.

Nel 2018 saranno 200 i nuovi prodotti a marchio che arriveranno a scaffale, altrettanti sono stati quelli nuovi nel 2017

Tra le caratteristiche esclusive del prodotto Coop figura al primo posto l’attenzione alla qualità e sicurezza; sono stati 3,2 milioni i controlli in campo e in laboratorio nel corso dell’anno.

 

Tra e-commerce e ristrutturazioni degli iper si lavora sul futuro

“Abbiamo iniziato ad affrontare questioni che ritardano la nostra crescita e su cui abbiamo preso decisioni rilevanti – ha detto Marco Pedroni, Presidente Coop Italia -. In primo luogo confermiamo la nostra presenza al Sud, con interventi di razionalizzazione, ma anche con l’estensione della formula cooperativa in un territorio come la Sicilia o con l’avvio di importanti partnership in franchising in alcune regioni. Le nostre cooperative stanno inoltre affrontando il problema di un formato come quello degli Ipermercati che mostra innegabili difficolta in tutto il mondo; le soluzioni sono differenziate e riguardano in alcuni casi la ristrutturazione e il ridimensionamento delle strutture e in altri casi l’innovazione del modello di offerta a parita di dimensioni. Abbiamo inoltre aperto cantieri importanti che incrociano le diverse sensibilitàdei soci e consumatori: l’innovazione negli assortimenti, l’e-commerce Food e Non Food, i servizi nel campo energetico. Stiamo praticando un ulteriore salto di qualità nell’offerta dei nostri Prodotti Coop, sia a livello di spinta commerciale che nell’evoluzione delle linee e della gamma assortimentale.”

“Stiamo vivendo una fase di cambiamento che genera una situazione a piùvelocita nelle diverse parti d’Italia dove siamo presenti, ma continuiamo a marcare le differenze del nostro modello di impresa rispetto ai competitor. Marcare le differenze significa non abbassare la guardia sui primati di qualita e di trasparenza, sulla ricerca della convenienza rispettando peròil principio del giusto prezzo per il consumatore ma anche per il produttore. Questo per noi vuole dire essere leader –ha sottolineato Stefano Bassi, Presidente Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) -. Alcune cooperative hanno superato brillantemente gli anni della crisi e generano utili importanti a partire dalla gestione caratteristica, altre stanno attuando strategie per raggiungere lo stesso obiettivo. Affronteremo eventuali necessarie ristrutturazioni in un dialogo aperto con lo scopo di salvaguardare i posti di lavoro”.

Legalitànelle filiere, attenzione alla salute e all’ambiente assieme alle politiche di convenienza e di rafforzamento patrimoniale sono gli obiettivi confermsti anche nel 2018. “Chiediamo al Governo di confermare la sterilizzazione dell’Iva e condividiamo quanto già proposto dal vice presidente Luigi Di Maio per una nuova regolamentazione delle aperture domenicali e festive nell’interesse dei consumatori e dei lavoratori” conclude Bassi.

Prestazioni online, Iper in testa nella Gdo, Decathlon e Coop sul podio

Anche a luglio arriva la conferma, e grazie al mix di visibilità e prestazioni nelle ricerche su web Ipermercati Iper resta in testa alla classifica dei migliori brand del settore della grande distribuzione in termini di performance sul web secondo la graduatoria stilata da BEM Research.

La catena di distruzione italiana, che a inizio anno aveva perso la prima posizione, da alcuni mesi si conferma invece come il miglior brand della Gdo. Al secondo posto si piazza Decathlon, che scala alcune posizioni rispetto al mese precedente. Coop mantiene invece il gradino più basso del podio, mentre Esselunga perde alcune posizioni. Bricocenter chiude la classifica dei migliori 5 brand. Tra i Top 10 si trovano poi Despar, Gamestop, Leon Supermercati, Primark e Crai Supermercati.

La media del BEM Rank a luglio 2018 per i 34 brand della Gdo considerati è pari a 28,1 punti, in leggera flessione rispetto al mese precedente (-0,2%), ma in aumento del 5,3% rispetto a un anno prima. La media generale dei circa 450 brand monitorati con il BEM Rank ha visto invece a luglio 2018 un aumento dello 0,7% rispetto al mese precedente e una riduzione dell’1,4% se paragonato a un anno prima.

Considerando i due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si osserva che Ipermercati Iper sembra eccellere per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il brand oppure perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico. Tra i brand con un’ottima visibilità rientrano, oltre ad alcuni già citati in precedenza, anche Carrefour e Primark.

Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, conquista la posizione più alta Leon Supermercati. Buone anche le prestazioni di Migros, Cisalfa, Mediaworld e Unieuro.

“La grande distribuzione italiana continua a mostrare un ottimo dinamismo, con una netta crescita dell’interesse e dell’attenzione verso il mondo digitale – commenta Carlo Milani, direttore di BEM Research –. I marchi della Gdo sono oramai consapevoli che le scelte di consumo degli italiani prendono sempre più spunto dal web. Web e social a oggi sono per lo più utilizzati per informarsi, mentre gli acquisti avvengono poi in un negozio fisico. Solo il 29% degli italiani acquista direttamente online, contro il 55% della media europea. Nei prossimi anni c’è però da aspettarsi un’impennata nella diffusione dell’e-commerce anche nel nostro paese, soprattutto quando gran parte della generazione dei millennials raggiungerà l’età adulta. Per la sopravvivenza delle aziende del settore è quindi fondamentale essere pronte alla competizione sul mercato digitale”.

Coop scende in campo a supporto della strategia europea sulla plastica

Coop scende in campo per ridurre la plastica. L’impegno è stato annunciato nel corso della XXIX Assemblea generale dei Delegati Nova Coop, tenutasi sabato al Grand Hotel Dino di Baveno (Vb), che ha approvato il bilancio consuntivo 2017 (vedi Nova Coop, nel 2017 superato il miliardo di ricavi, 65 milioni gli investimenti 2018).

La cooperativa ha deciso di aderire alla campagna di impegni a supporto della strategia europea sulla plastica promossa dalla Commissione Europea. In primo piano ci sarà senz’altro il packaging private label. Saranno rivisti gli imballaggi di prodotti come bottiglie di acqua minerale, flaconi detergenza casa e tessuti, vaschette per ortofrutta a marchio Coop e cassette ortofrutta riutilizzabili, con l’obiettivo di incrementare la percentuale di plastica riciclata con impegni quantitativi crescenti, raggiungendo 7.000 tonnellate all’anno nel 2025.

Il Presidente di Coop Italia Marco Pedroni, presente all’assemblea, ha dichiarato: “La cooperazione non è un unico moloch, ci sono tante cooperative ma quando si dice cooperazione dobbiamo tenere fuori le false cooperative che sono i nostri nemici. Noi vogliamo rendere accessibili cibo e prodotti fondamentali a tutti e soprattutto prodotti di qualità. Il ruolo di Coop non cambia nel tempo, cambia il modo di interpretarlo. Cibo buono, sicuro per tutti, con accessibilità, inclusione, apertura, partecipazione. Il nostro ruolo è diffondere valori che si vedono immediatamente: ambiente, salute, sicurezza e qualità”.

«Il nostro agire distintivo rispetto ad altre catene si fonda su valori come l’eticità e la salvaguardia dell’ambiente. Il Prodotto a Marchio è alfiere dei valori e dei principi cooperativi. A questo proposito è emblematica l’adesione dell’intera cooperativa alla Campagna europea di riduzione delle plastiche, elemento della nostra coerenza e dell’impegno verso un tema drammatico per il pianeta. Occorre ragionare come tutti i nostri punti vendita possano diventare una leva per comunicare queste specificità perché l’appartenenza a Nova Coop deve percepirsi con orgoglio come l’appartenenza a un movimento socialmente importante” ha detto il Presidente Nova Coop Italia Ernesto Dalle Rive:

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