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Coop Eridana e Coop Sicilia entrano in Coop Alleanza 3.0

Si allarga la rete di Coop Alleanza 3.0 con due nuove entrate, operative dal 1° gennaio 2018: Coop Eridana e Coop Sicilia. Le fusioni sono state approvate sabato scorso dalle rispettive assemblee. 

Le due operazioni di fusione sono del tutto autonome e indipendenti l’una dall’altra: Coop Eridana è infatti una cooperativa di consumatori presente nelle province di Parma e Piacenza (con 26 mila soci, 182 lavoratori e 20 punti vendita), mentre Coop Sicilia è una S.p.A. già controllata al 100% da Coop Alleanza 3.0 (con 1.100 lavoratori e 12 punti vendita in diverse province dell’isola).

L’operazione è coerente con la storia della cooperazione, fatta di unioni progressive, per diventare più forti e poter offrire i prodotti e i servizi migliori al prezzo più giusto.

Come si legge in una nota, “Coop Alleanza 3.0 potrà così continuare a operare nel mercato con sempre maggiore efficacia ed efficienza, grazie a sinergie e razionalizzazioni, favorendo lo sviluppo e rispondendo al meglio alle esigenze in rapido cambiamento delle persone, specie in questo contesto economico di riduzione dei consumi, estendendo anche a nuovi territori le azioni e i vantaggi previsti dal Piano strategico 2017-2019”.

 

Piano di sviluppo in Sicilia

Emblematico il caso della Sicilia, “in una situazione di difficoltà del mercato, mentre altre insegne della grande distribuzione scelgono di disinvestire nel Sud nel Paese”. Per valorizzare il marchio Coop in Sicilia è stato lanciato un piano di sviluppo che prevede l’adozione di nuove politiche commerciali e una riorganizzazione della rete, con l’apertura entro il 2020 di nuovi negozi e l’ammodernamento di quelli esistenti, insieme a vantaggi riservati ai soci e una più intensa attività per le comunità e i territori.

I due progetti di fusione sono stati approvati sabato mattina. Quello con Coop Eridana è stato ratificato dall’assemblea generale dei soci delegati di Coop Alleanza 3.0, che ha confermato il voto espresso da oltre 7 mila soci nelle assemblee separate. Parallelamente, anche Coop Eridana ha tenuto le proprie assemblee separate e l’assemblea generale, che hanno espresso parere favorevole alla fusione. La fusione di Coop Sicilia in Coop Alleanza 3.0 è stata invece approvata grazie al voto favorevole dell’assemblea di Coop Sicilia.

Coop Alleanza 3.0 è la più grande cooperativa di consumatori italiana con 2,3 milioni di soci, 22 mila lavoratori e oltre 400 punti vendita in 12 regioni, includendo anche le società controllate.

Una Coop nuova inaugurata a Spinea (Ve), con il format per i pet

Più grande, e con a fianco un negozio Amici di casa Coop, format che la cooperativa ha ideato per i pet al debutto in Veneto: parte in quarta la Coop di Spinea in via della Costituzione 21 con un nuovo supermercato che si colloca di fronte al precedente.  

 

Tra benessere e book crossing le novità

Il supermercato ha una superficie di quasi 1.900 metri quadri (contro i 1.400 mq del vecchio negozio) e un adiacente negozio per animali di “Amici di casa Coop”, di 300 metri quadri, con ingresso indipendente.

Il punto vendita impiega complessivamente 54 lavoratori – 29 in più rispetto al vecchio negozio – ed è stato realizzato grazie a investimenti complessivi pari a circa 10 milioni di euro. Tutte nuove l’area salute e benessere, caratterizzata dalla presenza del corner Coop Salute, dove i clienti potranno contare sulla professionalità di quattro farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti (tra cui farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop, alimenti confezionati, tra cui quelli per i bambini, quelli pensati per le intolleranze alimentari, quelli “funzionali” e quelli free from).

Tra i banchi la gastronomia; la macelleria e la pescheria. Ampio spazio anche ai reparti freschi e freschissimi, a partire dalla piazza dell’ortofrutta, che valorizzerà i prodotti di stagione legati al territorio, come la cantinetta che si concentra sulle produzioni enologiche locali e le birre artigianali. Il supermercato è in grado di offrire tutto l’assortimento dei prodotti a marchio Coop, oltre ai prodotti salutistici e agli integratori alimentari. Sarà inoltre “amico dell’ambiente”, grazie ai camini di luce per il risparmio energetico, ai frigo chiusi contro la dispersione del calore, all’illuminazione a led.  I clienti potranno pagare la spesa in 12 casse di cui 6 tradizionali 4 fai-da-te e 2 dedicate al “Salvatempo”. La realizzazione del nuovo punto vendita ha permesso a Spinea di incrementare l’attenzione verso le attività sociali: Seminar libri, il nuovissimo progetto di book crossing, si realizzerà grazie a questa apertura, mentre con la collaborazione della Biblioteca comunale di Spinea il punto vendita ospiterà eventi organizzati dal polo culturale mentre la stessa darà visione a temi e appuntamenti cari a Coop Alleanza 3.0.  Anche il progetto Brutti ma buoni, il recupero dei prodotti non più vendibili ma salubri da destinarsi alle associazioni locali, continuerà nel nuovo negozio. L’associazione locale destinataria dei prodotti è Codes-Comunità Albatros . 

 

“Amici di casa Coop” debutta in Veneto

Il negozio dedicato agli animali di Spinea è il primo Amici di casa Coop del Veneto (60 le aperture previste nel triennio 2017-19). Segue le inaugurazioni di Ravenna nel centro commerciale Esp (a luglio), di Bologna nel centro commerciale Lame e di Ferrara nel centro Le Mura (ad agosto).

In un ambiente pensato per il comfort degli animali e dei clienti trova posto un assortimento di circa 4.500 articoli, con particolare attenzione ai cibi per cuccioli e gattini, agli alimenti monoproteici e a quelli per le diete indicate nel trattamento delle principali patologie di cani e gatti. A disposizione della clientela ci saranno sei lavoratori. Ampio spazio anche alla proposta riguardante i settori non alimentari, come l’igiene, la cura, la bellezza, il gioco e gli accessori dedicati agli amici a quattro zampe e altri animali. L’offerta particolarmente vantaggiosa e conveniente, con promozioni su diversi prodotti, è il tratto distintivo del nuovo negozio. Il negozio in cui è presente anche il servizio di toelettatura per cani, su appuntamento, effettuato da personale esperto, si propone come riferimento per gli amanti degli animali, con eventi e corsi dedicati ai proprietari, incontri con veterinari nutrizionisti ed educatori cinofili. Ad “Amici di casa Coop”, infine, è attiva in modo permanente la raccolta solidale di alimenti e prodotti per animali: il cibo e il materiale raccolto viene donato alle associazioni che operano sul territorio della comunità che partecipa alla raccolta. Per l’area di Spinea, l’associazione destinataria è l’ENPA. Lo scorso 8 luglio la raccolta di cibo per animali organizzata dalla Cooperativa ha permesso in Veneto di donare oltre 4.200 chili di cibo per gatti e più di 4.400 chili di cibo per cani, coinvolgendo 450 volontari di associazioni locali.

 

Responsabilità sociale sul territorio

La cerimonia di inaugurazione avvenuta giovedì 28 settembre è stata unica per i due punti vendita. Sono intervenuti il sindaco Silvano Checchin, l’amministratore delegato alla Gestione di Coop Alleanza 3.0 Massimo Ferrari, la vicepresidente di Legacoop Veneto Emilia Carlucci e, in rappresentanza dei soci, la vicepresidente del Consiglio di Zona Roberta Cercato. Il Sindaco Checchin ha sottolineato come il nuovo polo sia una realizzazione attesa da tempo, che garantirà al territorio nuovi servizi e occupazione.

Ha parlato poi delle opere d’interesse pubblico che hanno mitigato gli aspetti ambientali cui ha contribuito Coop Alleanza 3.0: 26mila metri quadri di forestazione – di cui 11 mila vicini al punto vendita e al passante – e la pista ciclabile di collegamento con via Torino. 

Si diffondono i pagamenti con App anche in Gdo, Coop Lombardia adotta Satispay

Proseguono a ritmo serrato le novità nel campo dei pagamenti digitali, e anche le insegne della Gdo si stanno muovendo in tal senso: Coop Lombardia, ad esempio, ha annunciato l’abilitazione del servizio di pagamento tramite app Satispay nei suoi 57 punti vendita affiancandoli al portafoglio di opzioni di pagamento elettronico presenti nella rete di vendita Coop. Entro questa settimana, il servizio sarà inoltre reso disponibile nei sette ipermercati di Coop Liguria per poi attivarsi, entro fine ottobre, anche nei 36 supermercati della Cooperativa. E sono già avviati i lavori con altre società cooperative del sistema Coop Italia.

I clienti Coop potranno pagare alla cassa e/o alle postazioni self-service attraverso l’app Satispay installata sul proprio smartphone, qualsiasi sia la marca e il sistema operativo (iOS , Android o WP), semplicemente selezionando il punto vendita in cui si trovano (che all’apertura dell’app comparirà come il primo della lista), digitando l’importo e, con un singolo tocco, inviando il pagamento che sarà automaticamente riconosciuto dalla cassa in cui si trova il cliente e accettato.

«Aderire a un circuito come Satispay per Coop ha una triplice valenza – ha commentato Alfredo De Bellis, Vice Presidente di Coop Lombardia -. Significa guardare sempre avanti per offrire ai nostri clienti la migliore esperienza d’acquisto, dall’ingresso fino all’uscita dal supermercato, e contribuire alla diffusione di un sistema di pagamento come Satispay, nato in Italia sulla base delle più innovative tecnologie, proponendolo ai nostri clienti e ai nostri soci, che oggi sono più di 8,5 milioni, un ulteriore modo di interpretare la nostra responsabilità sociale. Favorirne infatti la diffusione significa favorire la legalità, oltre che l’accesso democratico per tutti a un mondo di offerte, chiare e convenienti. È in quest’ottica che, per la partenza del servizio su Coop Lombardia, abbiamo deciso di offrire ai nostri clienti che pagheranno con Satispay un importante cashback del 25% per una settimana ad ottobre, che proseguirà per alcune settimane successive con il 10%».

Oggi sono oltre 330.000 i download dell’app Satispay (in crescita di 600 al giorno), 180.000 gli utenti privati attivi e circa 20.000 gli esercenti aderenti al circuito, con un incremento medio di 70 al giorno. «Poter lavorare con Coop è un ulteriore decisivo passo nel nostro percorso di crescita che conferma l’attenzione del mondo Gdo rispetto alla nostra soluzione di pagamento. Ancora di più, conferma come tutti, dai piccoli esercenti indipendenti ai più grandi operatori leader, siano ormai pronti ad abbracciare le soluzioni di pagamento innovative e indipendenti. Per arrivare qui abbiamo compiuto un serio percorso di sviluppo che ci ha portato ad essere oggi una realtà strutturata in grado di gestire progetti complessi per offrire ai clienti la più semplice e fluida delle esperienze di pagamento» ha detto Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay.

EasyCoop arriva a Bologna e si candida a primo e-commerce della Gdo

Dopo l’avvio lo scorso febbraio a Roma, debutta a Bologna EasyCoop, il servizio di spesa online di Coop Alleanza 3.0. Con 11mila referenze, 3mila delle quali nel fresco (frutta, verdura, carne, pesce, salumi, latticini), l’e-commerce della maggiore cooperativa di consumatori italiana si presenta come “il più avanzato e innovativo d’Italia”, e rappresenta la più ampia offerta oggi disponibile nel nostro Paese nell’e-commerce alimentare.

Dal 4 settembre EasyCoop, che gestisce il servizio attraverso la società partecipata Digitail, serve tutti gli abitanti di Bologna e quelli di alcuni Comuni limitrofi: Casalecchio, Castelmaggiore, Castenaso, Granarolo, San Lazzaro. Entro fine settembre il servizio si estenderà anche ad altri Comuni tra cui Zola Predosa, Calderara di Reno, Bentivoglio.

Il servizio viene erogato da un magazzino di prodotti dedicato, situato a Castelmaggiore: una soluzione che consente di garantire la massima efficienza ed efficacia nel servizio, in piena sinergia con i 37 punti vendita bolognesi e degli altri comuni raggiunti da EasyCoop. 

In assortimento tutte le linee a marchio Coop, accanto alle grandi marche, a specialità tipiche locali e ad alimenti per esigenze specifiche (come i senza glutine). I clienti possono fare la spesa online e riceverla direttamente sul pianerottolo di casa, con le massime garanzie sul fronte della qualità e della sicurezza, gli stessi prezzi di un ipermercato e ulteriori promozioni dedicate a chi acquista online.

 

Facilità d’uso

Il servizio di consegna è disponibile dal giorno successivo a quello in cui viene effettuato l’ordine, dal lunedì al sabato dalle 8 alle 22, con fasce orarie e costi personalizzabili: da tutta la giornata fino a un minimo di un’ora (per esempio 19.15-20.15), a partire da un contributo per la consegna di soli 3,90 euro. Il pagamento può essere effettuato in totale sicurezza online, oppure alla consegna con carta di credito, prepagata o bancomat. Inoltre, per una garanzia ancora maggiore, circa mezz’ora prima i clienti vengono avvisati via sms dell’orario preciso di consegna, con il dettaglio (nome e foto identificativa) dell’addetto che consegnerà loro la spesa.

 

Zero waste, l’invenduto va in beneficienza

Anche EasyCoop, infine, guarda alla solidarietà e alla sostenibilità, in linea con le azioni di Coop Alleanza 3.0 realizzate da anni nei negozi. L’e-commerce Coop, infatti, aderisce al progetto “Brutti ma buoni”, la destinazione dei prodotti invenduti – perché con piccole imperfezioni, ma ancora perfettamente commestibili o utilizzabili – in favore di realtà che operano per persone in difficoltà. Gli invenduti di EasyCoop a Bologna verranno donati a una rete di mense cittadine, impegnate nel contrasto alla povertà, coordinate da un soggetto pubblico: l’Istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “don Paolo Serra Zanetti”, che, grazie alle Case Zanardi, li destinerà a soggetti come Civibo Cucine popolari, Antoniano Onlus, Opera padre Marella e Banco di solidarietà onlus.

 

E-commerce nel piano strategico di Coop Alleanza 3.0

Riqualificazione di un terzo della rete di vendita, innovazione, dagli interventi su assortimenti e prezzi, introduzione di nuovi servizi e convenzioni in più ambiti di spesa rilevanti per le famiglie: sono questi i capisaldi del Piano strategico 2017-2019 di Coop Alleanza 3.0. E lo svoluppo dell’e-commerce rientra in questa strategia.

Qualità, sicurezza e freschezza dei prodotti sono assicurate da metodi specifici per la conservazione, preparazione e trasporto dei prodotti, che avvengono sempre in ambienti controllati e alla temperatura corretta.

 

Più sportiva, multietnica e un po’ meno in crisi: l’Italia che cambia nel Rapporto Coop

La ripresa c’è, il Pil è il più alto dal 2010, le famiglie stanno investendo, ma il Paese emerge dalla crisi con tante cicatrici sul corpo sociale, con i nuovi gap (ad esempio quelli generazionali) che si aggiungono a quelli “storici”, come il divario tra Nord e Sud. Questo (e molto altro) emerge dal mastodontico Rapporto Coop 2017, redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con la collaborazione scientifica di REF Ricerche, il supporto d’analisi di Nielsen, e i contributi originali di Iri Information Resources, GFK, Demos, Nomisma e Pwc, Ufficio Studi Mediobanca, Crif e BeMyEye. 

Una vera e propria fotografia degli italiani, dei loro consumi ma anche delle loro attività quotidiane, aspettative, desideri e paure. In chiaroscuro, spesso in contraddizione, tra miseria e nobiltà,  curiosità vero il nuovo (siamo il Paese che più interessato in Europa all’innovazione, con una vera fascinazione per robotica, intelligenza artificiale e automazione) e paure (verso l’immigrazione,  siamo i fan numero 1 in Europa di Donald Trump, il terrorismo, ma anche l’inquinamento). Siamo i più sani al mondo ma restiamo ossessionati dalla salute e dalla rincorsa al benessere.

 

Consumi avanti piano, meno edonismo più sostanza

Se i consumi continuano il loro trend positivo (l’anno in corso si chiuderà con un + 1,2%) lo fanno a patto di una diminuzione del tasso di risparmio e del nuovo incremento dei prestiti. E poi i consumi sono cambiati, certamente. Ad esempio, solo per la cura del corpo spendiamo circa 10 miliardi di euro all’anno (e quando la cosmesi non basta si ricorre alla chirurgia estetica tanto da figurare nella top 10 mondiale), abbandoniamo la religione tradizionale per una spiritualità più soft (buddismo, yoga, vegan). Soprattutto, siamo meno interessati al consumo ostentato e ipertrofico e utilizziamo il budget familiare in investimenti oculati e fruizione di nuove esperienze: auto e lavatrice, la casa e l’istruzione dei figli sono prioritari, ma rinunciamo a tutto per viaggiare. In questa nuova dimensione ascetica gli italiani 2017 sembrano aver perso per strada molti desideri. Fumano di meno, bevono di meno e amano di meno (-10% il calo del desiderio sessuale negli ultimi 15 anni e conseguentemente -6% la diminuzione registrata nell’ultimo anno nella spesa per profilattici). Resta la passione per il gioco d’azzardo (a tentare la sorte in vario modo sono quasi in 30 milioni).

Oramai padroni di internet e consapevoli del lato oscuro del web e soprattutto dei social, i nuovi italiani attendono impazienti l’arrivo delle tecnologie di prossima generazione. Primi in Europa per la voglia di provare l’auto a guida autonoma (il 49% non avrebbe problemi a viaggiarci), il 68% sarebbe disposto a farsi curare da un robot piuttosto che da un medico. I rischi per l’occupazione che sorgono dall’industria 4.0 e l’on demand economy, preoccupano, ultimi in Europa, solo il 70% a fronte di un ben più consapevole 90% di spagnoli, di un 74% di tedeschi e di un 73% di francesi. Ciò a cui aspirano è un lavoro più smart, con maggiore flessibilità oraria, che consenta di lavorare da casa e lasci spazio alla partecipazione e a nuove forme di welfare aziendale. La “gig economy” se opportunamente regolamentata può diventare un’utile integrazione al reddito per le famiglie. E se si teme la disoccupazione, le paure degli italiani sono sempre più legate all’ambiente, alla minaccia terroristica e all’immigrazione. Da qui il massiccio ricorso agli antidepressivi (+ 18% negli ultimi dieci anni) e persino alle armi (12 italiani su 100 ne possiedono una).

Eppure gli italiani mantengono anche primati assolutamente positivi: sono filantropi e generosi (ammonta a 4,5 miliardi di euro il monte delle donazioni) e continuano ad essere il popolo più sano al mondo (dopo di noi sull’ambito podio gli islandesi e gli svizzeri), anche se scende la percentuale di coloro che si sentono in buona salute (dal 66,7% del 2010 all’attuale 65,8%). A aiutarci è la ripresa della pratica sportiva arrivata al suo massimo storico: complessivamente oltre il 25% pratica sport con continuità, e sono stati oltre 39.000 coloro che hanno partecipato nell’ultimo anno a almeno una maratona.

 

Cibo nuovo piacere, e la Gdo vince con l’assortimento

La salute prima di tutto e il cibo come elisir e terapia oltre che come piacere: il nuovo mantra degli italiani a tavola tra superfood, diete del proprio medico (o dal naturopata), “cibi terapeutici” che valgono oramai il 10% dei consumi alimentari e crescono il doppio della media (+5% l’ultimo anno, i superfood l’8%).
Cambia il borsino dei cibi preferiti: salgono la polvere di maca (il 100% ritiene che abbia proprietà salutistiche, i semi di chia (75%), le bacche di acaj (69%) e di goji (68%), scendono le vendite di aglio nero (-37%), kamut (-24%), soia (-3%) a riprova della progressiva fluidità delle scelte di consumo. Analizzando i top e i bottom delle vendite nella Gdo si nota l’effetto sostituzione a vantaggio delle varianti più salutari. Anche quando si ha a che fare con i prodotti della tradizione: così cede terreno il latte uht (-4,6%) in favore di quello ad alta digeribilità (+174,4%) o le uova di galline allevate in batteria (-8,2%) a favore di quelle allevate a terra (+15%). Crescono gli integrali, i senza glutine, i senza lattosio. Se consideriamo solo il “senza olio di palma”, diventato anche un caso mediatico, il giro d’affari registra un più che promettente +13,5%, mentre siamo arrivati a mangiare la stessa quantità di carni rosse e bianche chiudendo un divario fino ad oggi storico: 19 chilogrammi procapite annui.

Anche grazie a queste nuove tendenze che torna maggior valore nel carrello della spesa degli italiani. Il 2017 è l’anno della fine del downgrading della spesa e la maggioranza degli italiani si è lasciata alle spalle il tempo delle rinunce alimentari e della caccia alle promozioni; torna la voglia di qualità e la sperimentazione. Il 70% degli italiani, primi in Europa, dichiara di essere disposto a pagare di più per avere più qualità e il carrello del lusso, forte dei suoi filetti di pesce, funghi, caffè in capsule e vini doc, supera l’8% di crescita nel primo semestre dell’anno. Nelle fasi più recenti qualità è poi diventata sinonimo di sicurezza, oltre che di proprietà organolettiche e di gusto. Si spiega così quel 56,4% di consumatori che legge in modo quasi maniacale le etichette dei cibi.

Ma se il cibo torna di moda mutua proprio dal fashion altre caratteristiche. Diventa così esperienza da vivere, estetica da condividere (130 milioni i risultati indicizzati su Instagram alla parola #foodporn), rappresentazione della propria identità individuale (vegan e non solo….) e sperimentazione. Le scelte alimentari sono sempre più fluide e stagionali: il positivo andamento delle vendite food della grande distribuzione (sfiora il 3% nel primo semestre) è concentrato proprio nei settori che hanno subito le temperature estreme sia della stagione calda che di quella fredda e potrebbero ridurre la loro esuberanza con un (auspicabile) ritorno alla normalità “metereologica” .

«Gli elementi di ripresa dei consumi sono evidenti anche nella nostra rete di vendita; nei primi sei mesi dell’anno miglioriamo le vendite (nel Grocery +1,2% a valore e +2,1% a volume). Inoltre, di fronte a qualche risveglio dell’inflazione alimentare, continuiamo a frenare i prezzi di vendita e a difendere il potere di acquisto dei nostri soci e consumatori; il delta inflattivo tra Coop e la media del mercato sfiora il -2% – spiega Marco Pedroni, Presidente Coop Italia -. In linea con i cambiamenti importanti nella composizione del carrello degli acquisti degli italiani descritti nel Rapporto abbiamo assortimenti più ampi della media del mercato nei segmenti free from, rich-in, vegan, etico-sostenibile e non a caso le vendite di queste categorie di prodotti in Coop sono in crescita significativa. Il nostro impegno si è focalizzato sullo sviluppo della MDD, il Prodotto a Marchio Coop. Oltre a 200 nuovi prodotti nel 2017 e ad altri 200 nel 2018, stiamo lanciando nuove linee e continuando ad ampliare i contenuti di distintività valoriale. Nel 2017 proseguiamo il lavoro di rafforzamento della rete di vendita con 10 nuove aperture e 90 ristrutturazioni importanti (oltre 300 milioni di investimenti), con lo sviluppo dei distributori Coop (31 stazioni con oltre 400 milioni di litri erogati) e con nuove iniziative imprenditoriali tra cui i negozi specializzati per animali (Amici di Casa), l’online Food (EasyCoop) e l’esperienza virtuale-fisico dei CoopDrive».

 

Il discount resta il modello più produttivo, crescita spinta dai freschi

Il Rapporto presenta anche il quadro di una Gdo in affanno, che ha sofferto più che nel resto d’Europa, avendo aumentato meno i prezzi. Schiacciata al momento tra l’aumento anche rilevante dei prezzi di alcune materie prime (caffè, grano, olio EVO in primis) e le richieste di convenienza del cliente finale,  che però è sempre più volubile nella scelta del punto vendita e richiede assortimenti centrati sui suoi cangevoli desiderata.

E tra in formati vince il più snello e produttivo, e che evidentemente ha saputo cavalcare lo spirit dei tempi e capitalizzare dalla crisi, il discount.

Anche se poi la ripresa ha premiato, soprattutto grazie ai freschi.

Guarda anche il video con l’intervista a Marco Pedroni: Rapporto Coop 2017: gli italiani, il cibo, il web e il punto vendita.

Rapporto Coop 2017: gli italiani, il cibo, il web e il punto vendita

Il cibo come nuova moda, identitario e stagionale come le collezioni fast fashion (ieri kamut oggi farro, ieri il latte di soia oggi di mandorla) ma con alcuni punti fermi che si ripropongono, come l’attenzione alla salute e al benessere e il ritorno della qualità; la centralità del punto vendita integrato a un ormai imprescindibile e-commerce; i valori della sostenibilità sociale ed ambientale sempre sullo sfondo: Marco Pedroni, presidente di Coop Italia, fa il punto sui risultati del Rapporto Coop 2017 e sulle strategie intraprese dell’insegna nel mondo del retail che cambia.

Tra queste, l’attenzione al prodotto, specie a marchio, la presenza al Sud e la leadership in tutti i temi della distintività consumeristica.

Amici di casa Coop, altre due aperture a Bologna e Ferrara del format per i pet

L'inaugurazione del negozio Amici di Casa presso il centro commerciale Le Mura di Ferrara, foto Coop Alleanza 3.0.

Al via altri due negozi, dopo il debutto a luglio all’Esp di Ravenna, del format Amici di casa Coop, al Centro Lame di Bologna e a Le Mura di Ferrara. Il negozio di Coop Alleanza 3.0 interamente dedicato agli animali domestici dovrebbe arrivare nel triennio 2017-19 a quota 60 aperture.

Ultima in ordine di tempo, sabato 2 settembre, è l’inaugurazione del negozio di Ferrara, che segue quella di Ravenna a luglio e di Bologna nel centro commerciale Lame giovedì 31 agosto.

Con un’area vendita di 300 metri quadrati, il punto vendita “Amici di casa Coop” di Ferrara è caratterizzato da una vasta offerta specializzata di prodotti e servizi. In un ambiente pensato per il comfort degli animali e dei clienti, è possibile trovare un assortimento di circa 5.000 articoli, con particolare attenzione ai cibi per cuccioli e gattini, agli alimenti monoproteici e a quelli per le diete indicate nel trattamento delle principali patologie di cani e gatti. Ampio spazio anche alla proposta riguardante i settori non alimentari, come l’igiene, la cura, la bellezza, il gioco e gli accessori dedicati agli amici a quattro zampe e altri animali. L’offerta particolarmente vantaggiosa e conveniente, con promozioni su diversi prodotti, è il tratto distintivo del nuovo negozio. “Amici di casa Coop” propone anche servizio di toelettatura per cani, su appuntamento, effettuata da toelettatori esperti. A disposizione della clientela sono presenti 6 addetti, amanti degli animali e appositamente formati da veterinari dell’Associazione nazionale dei Medici veterinari italiani.

“Amici di casa Coop” si propone inoltre come un riferimento per tutti gli amanti degli animali, con eventi e corsi dedicati ai proprietari di animali, incontri con veterinari nutrizionisti ed educatori cinofili. 

Per l’inaugurazione è stato organizzato uno shooting fotografico: i clienti hanno potuto farsi ritrarre nel negozio con il loro animale. Gli scatti della giornata poi saranno trasmessi all’interno del punto vendita.

Nel negozio è infine attiva in modo permanente la raccolta solidale di alimenti e prodotti per animali: il cibo e il materiale raccolto viene donato alle associazioni che operano sul territorio della comunità che partecipa alla raccolta. Per l’area di Ferrara, le associazioni destinatarie sono: il Canile comunale di Ferrara/associazione Avedev, il Rifugio della lega del cane di Ferrara e il Gattile di Ferrara/associazione A coda alta.

Da Nova Coop il 9 settembre c’è il “banco scolastico” con “dona la spesa per la scuola”

Sono tante le iniziative della Gdo per la scuola ma particolarmente originale e tutta nel segno della solidarietà è quella di Nova Coop, che propone anche all’avvio di questo anno scolastico una raccolta di materiale di cancelleria a favore delle famiglie in difficoltà. L’iniziativa ricorda quella, più nota e diffusa, del Banco alimentare e va nel segno di coinvolgere i clienti a donare qualcosa quando fanno la spesa a chi è più in difficoltà. In questo caso non prodotti alimentari o di cura della persona, ma risme di carta, colla stick, quaderni, gomme, evidenziatori, cartelline trasparenti, correttori, forbici, temperamatite calcolatrici, pennarelli, penne a sfera e matite colorate.

L’inziativa avrà luogo sabato 9 settembre, per tutta la giornata, in 58 punti vendita della rete Nova Coop (Piemonte e alta Lombardia) e coinvolgerà i Soci Coop volontari, in collaborazione con le principali Onlus del territorio.

Gli acquisti di materiale scolatico sono diventati estremamente impegnativi e difficili da sostenere per un numero crescente di famiglie. I prodotti donati saranno consegnati alle famiglie direttamente dalle singole Onlus partner dell’iniziativa, garantendo così un ottimo utilizzo di tutta la merce donata. Nova Coop rendiconterà ai propri Soci e clienti circa l’entità della raccolta.

 

70mila articoli donati nel 2016

«Le nostre attività nell’ambito delle iniziative sociali – spiega Ernesto Dalle Rive, Presidente Nova Coop -, con particolare riferimento ai volumi raggiunti dalle campagne volte al sostegno della scuola pubblica, sono state un momento per noi utile a meglio comprendere le reali opinioni dei nostri Soci che hanno manifestato un generale e convinto apprezzamento per i risultati della cooperativa. La sinergia derivante dalla collaborazione tra Coop e le Onlus, sommata alla generosità di Soci e Consumatori, già gli scorsi anni è diventata una forma di risposta alla difficoltà economica delle famiglie italiane con 70.000 articoli di cancelleria donati soltanto nel 2016. Confidiamo quanto meno di ripetere gli ottimi risultati di raccolta dell’anno precedente. La scuola, infatti, è da sempre un terreno di massima attenzione per il mondo Coop».

Per le scuole pubbliche e paritarie di ogni ordine e grado, a fronte di tagli alle risorse, Nova Coop assieme a Coop Liguria, Coop Lombardia e Coop Vicinato Lombardia promuove “Coop per la scuola” attiva dal 31 agosto al 13 dicembre 2017. L’iniziativa prevede per le famiglie la possibilità di raccogliere, per ogni acquisto effettuato, gli appositi bollini da donare alle scuole che li utilizzeranno per ricevere gratuitamente i premi contenuti in un ricco catalogo. Le scuole così potranno richiedere dal catalogo materiale utile sia per l’innovazione tecnologica che per le normali attività didattiche.

 

Insetti a tavola sempre più vicini: al via oggi nelle Coop svizzere

Metti un insetto a tavola, e mettilo al centro, non come ospite indesiderato ma come ingrediente principale, piatto forte: ricco di proteine nobili, sostenibili, sane, gli insetti da qualche anno sono uno dei candidati più promettenti dei cibi del futuro. Già comparsi ad Expo con grande fanfara (c’era voluto un permesso speciale, al tempo) man mano sono stati proposti da grandi chef (René Redzepi in primis) e sostenuti da ambientalisti ed economisti, e hanno incominciato a comparire sugli scaffali dei supermercati, in Belgio ed Olanda. Da oggi poi sono ancora più vicini, perché parte la commercializzazione, in sette supermercati della Coop svizzera (nessuna parentela con quella italiana, ma una delle insegne maggiori e più attive sul fonte della sostenibilità nel Paese elvetico) e sull’e-commerce, di Burger e polpette che tra gli ingredienti annoverano le larve della farina. Sviluppati e prodotti dalla start-up Essento, oltre alle larve della farina (Tenebrio molitor), contengono riso e verdure (carota, sedano e porro), spezie come origano e chili. gli hamburger, e ceci, cipolla, aglio, coriandolo e prezzemolo, le polpette.

«L’utilizzo degli insetti per la preparazione di alimenti è positivo sotto molti aspetti: il loro potenziale culinario è estremamente ampio, la produzione salvaguarda le risorse e il loro profilo alimentare presenta valori nutrizionali molto soddisfacenti», spiega Christian Bärtsch, co- fondatore di Essento. «Per questi motivi gli insetti si presentano come completamento ideale per un’alimentazione moderna.»

Una collaborazione, quella tra Coop ed Essento, iniziata tre anni fa e che le due parti hanno intenzione di prolungare “per far sì che gli insetti si affermino come prodotto alimentare in Svizzera”.

«Abbiamo lavorato a lungo per raggiungere questo obiettivo e finalmente possiamo dire di avercela fatta: saremo la prima azienda di commercio al dettaglio della Svizzera a mettere in vendita i prodotti Essento a base di insetti – dice Silvio Baselgia, responsabile Category Management/Acquisti Prodotti freschi di Coop -. Con il loro gusto equilibrato, questi prodotti pronti per essere consumati sono una dimostrazione lampante della grande versatilità degli insetti in cucina».

Chi volesse provare questa nuova e bizzarra prelibatezza non avrà che da recarsi alla Coop Canobbio Resega di Lugano, la più vicina all’Italia tra quelle che partono oggi a proporla. L’offerta sarà gradualmente ampliata nel corso dell’anno includendo un numero sempre maggiore di punti di vendita e di prodotti.

Il 22° distributore di carburante Coop apre a Borgo Virgilio

Debutta in provincia di Mantova il distributore di carburante a marchio Coop: è quello di piazzale Commercio 2 a Borgo Virgilio (Mn), di fianco al centro commerciale Virgilio. Su un’ampiezza di quasi 2.000 metri quadri, l’impianto eroga benzina, diesel e gpl a prezzi particolarmente convenienti e con orari comodi e prolungati. La stazione di carburanti a marchio Coop è dotata di 10 postazioni di rifornimento: 6 erogatori fai-da-te di diesel-benzina sempre aperti, 4 erogatori di gpl, serviti da addetti dal lunedì al sabato dalle 7.30 alle 19.30 e domenica dalle 8.30 alle 19.30. Il distributore impiega 4 lavoratori; gli automobilisti potranno pagare in contanti, con il bancomat e con carte di credito dotate di microchip e pin. Sono inoltre disponibili carte carburante per aziende e liberi professionisti.

La stazione di servizio è gestita da Carburanti 3.0, la società controllata di Coop Alleanza 3.0 attiva nella gestione di stazioni di carburanti a marchio Coop, presenti nei territori in cui opera la Cooperativa. Carburanti 3.0 gestisce oggi una rete di 22 impianti tra Veneto, Emilia-Romagna, Marche e Puglia che, nel solo 2016, ha erogato 270 milioni di litri di carburanti, per circa 300 milioni di euro di vendite.

L’impegno di Coop Alleanza 3.0 nel settore dei carburanti è coerente con l’obiettivo di offrire ai consumatori nuove forme di mutualità e risparmio. Risultati possibili grazie all’ammodernamento della rete distributiva e al contenimento dei prezzi di questo mercato, a impianti ad alta automazione, a una struttura organizzativa e di servizio molto snella, al posizionamento in prossimità di aree trafficate e a orari lunghi, oltre che alla gestione efficiente della logistica e alla riduzione al minimo dei margini. 

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