CLOSE
Home Tags Coop

Tag: Coop

Coop contro lo spreco, +15% di alimenti donati e un portale dedicato all’economia circolare

Fa i conti di sei anni di impegno nella lotta allo spreco alimentare Coop, in vista della  Giornata nazionale contro lo spreco alimentare prevista per il 5 febbraio: 6mila tonnellate di derrate donate (+15% rispetto all’anno precedente) e il progetto www.coopnospreco.it, il portale e web community partiti a dicembre. Obiettivo: coinvolgere nell’economia circolare consumatori, associazioni, scuola, Pmi ed enti locali diffondendo buone pratiche, consigli ma anche creando veri e propri scambi di prodotti soprattutto non alimentari (abiti, giocattoli, elettrodomestici) con la logica che prima di buttare si può riutilizzare facendo incontrare domanda e offerta. I primi risultati in poco più di un mese di attività sono incoraggianti: 440.000 accessi al portale, 110.000 alla web community e più di 600 app installate.

Con il programma “Meno Spreco, Più Solidarietà” Coop intende prevenire e ridurre la formazione delle eccedenze alimentari e donare la quota che inevitabilmente si genera nel processo distributivo.

 

Sette milioni di pasti donati nel 2016

L’incidenza media in Coop delle eccedenze alimentari è sostanzialmente dimezzata rispetto a quella registrata dal resto della Gdo, come dimostra il “Libro Bianco Coop sullo Spreco Alimentare”, una ricerca che coinvolge le sette maggiori cooperative di consumatori italiane e due cooperative medie, che rappresentano complessivamente oltre il 95% delle vendite totali Coop in Italia. Nove Coop che nel 2016 tramite il progetto “Buon Fine” hanno donato, attraverso il 75% dei propri punti di vendita, 6mila tonnellate di derrate alimentari in grado di generare 7 milioni di pasti, per un valore pari a 28 milioni di euro, a 943 associazioni di volontariato e caritative.

Le donazioni Coop sono cresciute del 15% rispetto all’anno precedente anche grazie alle semplificazioni amministrative e all’estensione della rete dei soggetti beneficiari prevista dalla Legge Gadda, entrata in vigore nel settembre 2016. Dal confronto con altre catene distributive, il “Libro Bianco” evidenzia che Coop dona sei volte tanto il proprio concorrente più virtuoso.

L’80% delle donazioni interessa prodotti freschi e freschissimi: Coop ha ideato un meccanismo “a km zero” nel quale direttamente dal punto vendita si raggiunge, attraverso una rete capillare di associazioni coinvolte e grazie al lavoro congiunto di dipendenti e soci, la destinazione individuata (mensa, ostello o quant’altro). Una sorta di rete di protezione diversa da territorio a territorio e capace comunque di dar vita a un’importante operazione di inclusione sociale.
Oltre alle donazioni, Coop ha venduto, nel 2016, a prezzo mediamente dimezzato, prodotti buoni e sani, prossimi alla data di scadenza o a fine giornata per un valore superiore ai 23 milioni di euro.

 

Un portale per promuovere (e praticare) l’economia circolare

Lo scorso dicembre Coop ha deciso di aggiungere un altro tassello alla sua strategia anti spreco, lanciando l’app e il portale coop no spreco. Ideato per divulgare e incentivare la lotta allo spreco alimentare in casa e fuori casa e per favorire le donazioni dell’invenduto, il portale ha avuto fino ad ora 440.000 accessi, mentre sono oltre 600 le app installate.

Il sito presenta un ricettario degli avanzi e una serie di tutorial virtuali che permettono di esplorare i sette ambienti presenti (casa, orto, scuola, ristorante, farmacia, supermercato, associazioni di solidarietà) e scoprire come ridurre nel quotidiano e con pochi piccoli accorgimenti gli sprechi di cibo, di prodotti per l’igiene e di farmaci, scegliendo le soluzioni più adatte per sé e per la propria famiglia. 

Particolarmente interessante è la web community, un luogo dove tutti possono condividere i propri annunci per donare o ricevere eccedenze alimentari, promuovere progetti ed eventi dedicati alla lotta allo spreco o creare comunità di scambio sul territorio

È benessere la parola chiave del 2018 per il sondaggio Coop: e a Natale consumi a +15,6%

Foto: Anna Dziubinska on Unsplash

Un 2018 in ripresa, in cui ripartono i consumi in settori “spenti” come arredo e casa mentre parole come benessere, novità e soddisfazione fotografano l’umore degli italiani: lo rivela il sondaggio di fine anno Coop-Nomisma insieme alle previsioni sui consumi del “Rapporto Coop” 2017.

Il sentiment insomma volge finalmente al sereno: tra le parole con cui gli italiani descrivono l’anno che è appena iniziato scendono i termini dalla connotazione negativa quali “timore” e “crisi”, due parole d’ordine del 2017 indicate rispettivamente da oltre il 10% e il 7,6% del campione, ora entrambe intorno al 4,5%. Salgono voci quali “ripresa” (15,4%), “cambiamento” (15,1%), “benessere” (10,3%), “novità” (7,9%). A crederci di più gli over 50 rispetto a generazioni più giovani. E il Mezzogiorno fa da apripista della “ripresa” (parola che qui arriva al 18%).

Un ottimismo che si riflette sulle intenzioni di spesa 2018 rispetto al 2017. Tutte le voci sono al rialzo, ma ad avanzare sono soprattutto i segmenti dedicati al tempo libero, ai viaggi, al piacere personale. Ritorna anche la vecchia passione degli italiani per la casa, accantonata co decisione negli anni della crisi: aumentano le spesa per arredamento, ristrutturazioni, grandi elettrodomestici. Consapevolmente poi gli italiani mettono tra le voci di spesa in aumento anche bollette, utenze e servizi sanitari.

Già il 2017 si era rivelato migliore rispetto alle attese sul versante consumi, sfiorando l’1,5%. Sono quindi buoni gli auspici anche per il 2018, grazie a un aumento del potere d’acquisto delle famiglie che dovrebbe raggiungere ritmi di crescita prossimi all’1%. Un bicchiere mezzo pieno che toccherà, stando alle previsioni, maggiormente i comparti dell’audiovisivo, computer e accessori (+ 8,5% nel 2018), telefoni e equipaggiamento (+7,8%) e solo in parte l’alimentare (+ 2,1%).

Andamento ancora positivo (+1%) anche per la distribuzione moderna, ma dimezzato nei ritmi di marcia rispetto al 2017, anno contrassegnato da un eccezionale effetto climatico.

Se è prevista una buona performance per il largo consumo confezionato (+1,3%) e del fresco ortofrutticolo (+ 1,6%), continua a registrare un andamento negativo il no food (-3,7%). A livello territoriale, la tendenza attesa è quella di una parziale inversione di tendenza rispetto al 2017: archiviata una fase in cui il Sud ha sovraperformato in confronto alla media nazionale, si osserva un incremento del fatturato più solido nel Nord Italia (+1,2% e +1,4% per le aree del Nord-Ovest e Nord Est).

 

Natale con incrementi a due cifre

Il rapporto fa anche un primo consuntivo delle vendite natalizie, che è decisamente positivo. La settimana di Natale ha fatto registrare un +15,6% (iper + super dati Nielsen per Coop) rispetto alla stessa settimana di un anno fa. Più carne che pesce, molta gastronomia e formaggi con un Centro Sud che guida ancora la classifica degli acquisti (Campania in testa con un +16,2% seguita da Molise, Umbria, Puglia). In controtendenza ma giustificato dall’effetto Natale anche il dato di un +9,7% segnato dai settori no food (che comprende giochi ed elettronica). 

La versione integrale del sondaggio “L’anno che verrà” e le Previsioni 2018 sono visionabili e scaricabili su http://www.italiani.coop

Coop Insieme verso un futuro sostenibile premia cinque fornitori molto “green”

A.I.A., Copack GmbH, Co.ind, San Lidano Coop Agricola, SCA Hygiene Products: sono le cinque imprese che hanno ottenuto il riconoscimento “Coop Insieme verso un futuro sostenibile”, un progetto volto a sensibilizzare i fornitori Coop sui temi della sostenibilità cui hanno aderito 328 aziende.

A 11 anni dall’avvio del progetto, partito nel 2006, anche la concezione di sostenibilità è cambiata: oltre all’efficienza energetica, Coop ha monitorato azioni più ampie includendo le tematiche degli sprechi, della riduzione dei consumi idrici, della produzione di rifiuti e delle donazioni, ma non solo.

È cresciuta anche l’adesione dei fornitori, passati da poche decine a oltre tre centinaia e ad oggi, in base ai valori dichiarati, si è stimato un risparmio di circa 500.000 tonnellate di C02 non immesse in atmosfera. Le 328 imprese aderenti fanno capo a 497 stabilimenti totali all’interno dei quali sono stati effettuati importanti interventi volti a migliorare le proprie prestazioni a favore della sostenibilità.

Nel 2006 Coop fu la prima insegna della Gdo italiana ad invitare i fornitori di prodotto a marchio ad adottare azioni mirate alla riduzione delle emissioni di gas serra per essere in linea con gli obiettivi sanciti allora dal Protocollo di Kyoto, e prevedendo la collaborazione per la verifica dei dati di Bureau Veritas Italia (organizzazione internazionale che si occupa di certificazione e attività di auditing).

Undici anni dopo, Coop amplia il contesto di riferimento includendo nell’analisi non solo le azioni volte a diminuire le emissioni di anidride carbonica, ma anche altre tematiche strettamente correlate alla sostenibilità: l’energia, certo, ma anche i consumi idrici, i rifiuti, l’utilizzo di materiali riciclati, le certificazioni adottate, la riduzione degli scarti, le donazioni. Ne esce una sorta di “radiografia” complessiva, partendo dal presupposto che molte azioni, oltre a portare ad un beneficio per l’ambiente e per l’’uomo, possono generare contemporaneamente un beneficio economico per le aziende, grazie al risparmio sui singoli costi. Gli scarti e sottoprodotti destinati a valorizzazione energetica sono stati quasi 2 milioni di tonnellate e sono state devolute a donazioni quasi 230.000 tonnellate di prodotto.

«Una delle caratteristiche primarie dei nostri prodotti è l’attenzione all’impatto ambientale generato dall’intero processo produttivo – ha spiegato Marco Pedroni, Presidente Coop Italia intervenuto alla premiazione -. Il prodotto a marchio Coop è buono, sicuro, etico, conveniente, ecologico e trasparente. Questo progetto rientra perciò a pieno titolo nella nostra strategia e i fornitori coinvolti dimostrano di crederci molto».

 

L’evento di premiazione si è svolto a Bologna presso Fico Eataly: ecco le motivazioni della selezione:

A.I.A (carni e uova) ha una filiera controllata dall’allevamento alla macellazione includendo monitoraggio dei consumi, recupero di calore, riduzione dei volumi di fanghi da smaltire e conseguente risparmio di combustibile.

Copack (surgelati pesce e piatti pronti) ha investito molto sul versante sostenibilità dei propri impianti realizzando sistemi di recupero calore ad alta efficienza, illuminazione a led e puntando su energia elettrica da fonte rinnovabile e impianto fotovoltaico. Il tutto ha permesso di ridurre del 4,9% in tre anni le emissioni di C02.

Co.ind (caffè, cacao, cioccolato, igiene persona e prodotti per la sanificazione) ha ottimizzato i propri processi produttivi per ridurre il fabbisogno d’acqua e ha svolto un importante azione di riduzione in peso e sostituzione con materiali compostabili degli imballaggi.

San Lidano Coop Agricola (ortofrutta e IV gamma) ha investito molto sugli impianti necessari per la riduzione del volume di acqua nei processi di lavorazione e ha reimpiegato 4.617 tonnellate di scarto di lavorazione a fini zootecnici.

SCA Hygiene Products (prodotti per la casa a base di cellulosa) ha ideato un sistema di calcolo volontario delle emissioni di C02 finalizzato a compensazioni volontarie e una fitta rete di certificazioni volte al miglioramento dell’efficienza energetica.

Nell’ambito della premiazione 2017 sono state menzionate anche nove aziende risultate più sensibili sul versante della lotta allo spreco, di materie prime e di prodotti, ovvero Centro Latte Bressanone, Cerelia Italia, Dial, Fiorani & C, Mazzei Manufacturing, Ontex Bvba, Orogel, Quality Food Group, Zeta Casa.

Extracoop, la “nuova spesa” di Coop Alleanza 3.0, al via dal 2 dicembre in tre ipermercati

Nasce Extracoop, nuova idea di Coop Alleanza 3.0, “un nuovo modo di vivere la spesa” che da quotidiana diventa straordinaria. Per ora non è dato saperne molto di più, a parte ciò che segnala il sito. La data: il 2 dicembre alle 8,30, e il luogo, anzi i luoghi: il Centro Nova alle porte di Bologna, l’Esp di Ravenna e il Grandemilia di Modena, tre tra i negozi più grandi dell’insegna.

“È una Coop nella quale andare non solo per fare la spesa quotidiana, ma dove al centro ci sei tu, con le tue esigenze e i tuoi bisogni. I nuovi spazi ti accolgono proponendoti non solo la qualità, la freschezza e la convenienza di Coop, ma anche tanti negozi specializzati per i tuoi desideri e per il tuo tempo libero” si legge.

Nuovi prodotti e servizi sono attesi, quasi tutti del bouquet già presente nei vari format o corner Coop: un gioiello, un mazzo di fiori o un profumo, articoli e idee per la casa, le novità e i marchi prestigiosi di tecnologia, piccoli elettrodomestici per semplificarti la vita in cucina. Ma anche libri, viaggi, occhiali. Tutto in un sol luogo: “sarà come trovare dentro la Coop tanti negozi specializzati, dove ricercare quello che ami di più”.

Per completare le ultime attività di ristrutturazione prima dell’inaugurazione, i suddetti tre punti vendita saranno chiusi al pubblico dal 27 novembre al 1 dicembre. In questi giorni a disposizione dei clienti, nella galleria dei centri commerciali, ci sono degustazioni gratuite di prodotti del territorio, “il tutto accompagnato da un sorso di vino o di birra gourmet”. Gli stand delle degustazioni sono aperti dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.

Il 2 dicembre invece è previsto un fitto calendario di eventi speciali e appuntamenti, show cooking, lezioni di stile, spettacoli per bambini. Con personaggi amatissimi dal grande pubblico come Lino Banfi, Carla Gozzi, Carolina Benvenga del programma Rai “La Posta di Yoyo” e Valerio Braschi, vincitore dell’ultima edizione di Masterchef.

Ecco Fico Eataly World, le filiere italiane pensate in grande

Un gigantesco supermercato, una faraonica food hall, una decorativa fattoria didattica: partirà il 15 novembre l’attesissimo Fico Eataly World, il progetto di Oscar Farinetti a Bologna nell’area del CAAB che ha l’ambizione di diventare una tra le prime destinazioni turistiche italiane (l’obiettivo è arrivare a 6 milioni di visitatori l’anno, di cui 2 milioni stranieri) e una vetrina permanente della produzione alimentare del nostro Paese. Una sorta di Expo permanente. Ieri l’anteprima per la stampa. Oltre agli orti, agli allevamenti e alle coltivazioni il “parco” (più struttura che parco invero) di estende su 100.000 metri quadrati progettati dall’architetto Thomas Bartoli:  2 ettari di campi e stalle all’aria aperta, con 200 animali e 2.000 cultivar e 8 ettari coperti con 40 fabbriche di alimentari gestite da brand di primo piano, dal partner storico Lavazza a Balocco, da Venchi a Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Amadori, tanto per citarne alcuni.
[Not a valid template]
 
I luoghi di ristoro sono per tutte le tasche e vanno dal più basico street food al ristorantini di carne e pesce, dal vegetariano a Cinque, il ristorante dello stellato Enrico Bertolini. Ma ci sono anche gelaterie, pasticcerie e bar.
 
Un gigantesco Eataly
Sono 9.000 i metri quadrati dedicati alle botteghe e al mercato con il meglio dei prodotti e del design per la buona tavola. Ci sono aree dedicate allo sport, ai bimbi, alla lettura e ai servizi; 6 aule didattiche e 6 “giostre” educative; un centro congressi modulabile da 50 a 1.000 persone, con spazi per teatro e cinema (i film in visione sono stati girati dagli allievi del Centro sperimentale di cinematografia di Milano diretto da Maurizio Nichetti); mentre sono previsti corsi ed eventi per animere tutti gli spazi di FICO. 
Dalla Stazione centrale di Bologna sono previsti autobus “vestiti” con i colori di FICO, che entreranno in servizio di linea dal 14 novembre. Costo (che ha già sollevato qualche polemica, di 5 euro a corsa).
Il Comune di Bologna è promotore del progetto FICO Eataly World, che sorge nell’area del CAAB, società partecipata all’80% dal Comune, di cui sono parte anche la Camera di Commercio di Bologna, la Regione Emilia Romagna e Città Metropolitana. FICO EATALY WORLD è la società nata per la realizzazione, la gestione e la promozione, in Italia e all’estero, del parco FICO Eataly World. È detenuta da Eataly insieme a Coop Alleanza 3.0 e Coop Reno, cooperative di consumatori del sistema Coop.

Trasporti, Coop premiata per il progetto “salva CO2” con Logistico dell’Anno 2017

Coop Italia vince il Premio Logistico dell’Anno 2017 per il progetto Trasporto collaborativo multiplayer. Il riconoscimento, promosso da Assologistica e il mensile Euromerci, viene assegnato a progetti svolti in diversi ambiti della filiera logistica. E nel caso di Coop riguarda l’eco sostenibilità. Coop infatti ha sviluppato una modalità innovativa e sostenibile di trasporto merci in collaborazione con Chep Italia, la società di servizi di pallet pooling, e con due fornitori di prodotto a marchio Coop, Sorgenti Emiliane Modena, impresa attiva nell’imbottigliamento, produzione e distribuzione di acque minerali, e Deco Industrie, l’impresa di detersivi per la cura della persona e della casa.

Il progetto Trasporto collaborativo multiplayer garantisce una sensibile riduzione dei viaggi con camion a vuoto, riducendo quindi le emissioni di CO2 e i costi per tutti gli attori coinvolti. In particolare, il risparmio totale permette una diminuzione nelle emissioni di C02 pari a 20 tonnellate su una base annua di circa 19.000 Km percorsi.

In futuro inoltre è previsto un ulteriore sviluppo del progetto attraverso l’implementazione di un’applicazione mobile in sinergia sulle linee, per una gestione dematerializzata dei documenti.

«Siamo soddisfatti di aver ottenuto questo riconoscimento – spiega Giuseppe Bertini, Direttore Logistica e Supply Chain – perché va a premiarci su un versante, quello della sostenibilità, che come Coop pratichiamo da anni in modo diverso ma sinergico, dalla filiera di prodotto al punto vendita».

In questa modalità di trasporto combinata in Italia Coop è pioniera. «Il nostro impegno –  continua Bertini – è estenderla a tutti i fornitori di prodotto a marchio. Il che ovviamente amplierebbe in maniera esponenziale il beneficio ambientale che ne deriva».

ViviSmart arriva alla frutta, Coop, Barilla e Danone promuovono la dieta mediterranea

La frutta e le sue infinite virtù sono i protagonisti della seconda tappa del progetto “ViviSmart”, che si propone di avvicinare gli italiani a uno stile di vita più corretto attraverso la conoscenza dei vari elementi della dieta mediterranea. Un’iniziativa nata dall’alleanza tra tre colossi del settore alimentare (Barilla, Danone, Coop Italia), il mondo delle cooperative di consumatori (Coop Italia, Associazione nazionale cooperative di consumatori-Coop) e quello delle fondazioni no profit (Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition,  Fondazione Istituto Danone).  Il progetto interessa quattro città (Milano, Genova, Parma e Bari) con un bacino potenziale di utenti di 2,5 milioni, e coinvolge 1.500 bambini della scuola primaria e i loro nuclei familiari, più di 100 famiglie, 25 medici di medicina generale e 16 punti vendita.

Il viaggio iniziato con l’acqua prosegue quindi con la frutta, un vero toccasana per il nostro corpo. Ricca di antiossidanti e vitamine che difendono dall’ossidazione dei radicali liberi e di fibre che regolano l’assorbimento di zuccheri e grassi e il loro livello nel sangue, è un importante strumento di idratazione grazie all’elevatissima percentuale di acqua, vicina al 90%. Mangiare almeno tre porzioni di frutta di stagione al giorno è considerato fondamentale dai nutrizionisti.

 

Informazione, concorso fotografico e interventi in famiglia

Ma come si articola il progetto “ViviSmart”? Prima di tutto c’è uno step informativo. All’interno dei punti vendita scelti nella prima fase del programma verranno posizionate vere e proprie “stazioni” che proporranno un flusso regolare di informazione dedicate. C’è poi un concorso che mette in palio vari premi e al quale si potrà partecipare scattando una foto smart con la frutta, registrandosi sul sito www.progettovivismart.it, scaricando la app dedicata al programma. In questo modo si avranno anche sul proprio smartphone tutte le informazioni, gli approfondimenti, le notizie, i consigli dei nutrizionisti e i punti vendita che aderiscono all’iniziativa.

Il progetto “Vivi Smart” è ad alto tasso di tecnologia. Grazie alla piattaforma www.progettovivismart.it e all’’hashtag #abcdpervivismart, si conta di sensibilizzare le famiglie al tema delle abitudini alimentari, accrescendo il grado di consapevolezza in tema di alimentazione equilibrata. Il progetto pilota, che interessa cento famiglie nel periodo che va da settembre 2017 a maggio 2018, ha l’obiettivo di sviluppare un pionieristico modello di intervento che, attraverso strumenti mirati e counseling, punta a stimolare e favorire il cambiamento dello stile di vita di un gruppo di famiglie con almeno un bambino di età compresa tra i 6 e i 10 anni e con problemi di sovrappeso in almeno uno dei componenti del nucleo. I progressi saranno monitorati e valutati attraverso parametri predefiniti, da cui deriveranno preziose informazioni scientifiche.

Nel corso della prima fase del progetto “ViviSmart” verranno portate avanti le diverse iniziative di sensibilizzazione sui vari target e i medici avranno un ruolo importante nel rendere maggiormente consapevoli le famiglie delle proprie scelte alimentari. Al termine di questa fase, aBCD (l’alleanza Barilla Coop Danone) condividerà in modo aperto e trasparente i risultati ottenuti e, se questi saranno soddisfacenti, proporrà l’iniziativa a livello nazionale, tramite l’allargamento dell’alleanza ad altri partner e istituzioni, l’apertura e l’adattamento della piattaforma e dei suoi contenuti ad un pubblico più ampio.

Un’ipercoop rinnovata riapre a Reggio Emilia: Coop Alleanza 3.0 investe 6,7 milioni

Dopo un completo restyling ha riaperto sabato I’ipercoop Ariosto di Viale Rodolfo Morandi 2 a Reggio Emilia, punto vendita “storico”, primo ipermercato a insegna Coop della provincia reggiana, oggi parte di Coop Alleanza 3.0, inaugurato nel 1993 e ristrutturato nel 2008. Il rinnovo del negozio, che rientra in un ampio piano di ristrutturazioni e aperture promosso dalla Cooperativa, ha richiesto 6,7 milioni di euro di investimenti. Il piano sul territorio ha interessato anche il supermercato di Scandiano, riaperto lo scorso 5 ottobre, e toccherà anche entro fine anno il supermercato Coop di Canalina.

 

Ristorante, sushi, bio le novità

I lavori di ristrutturazione si sono svolti a negozio aperto (con la sola chiusura dal 15 al 20 ottobre scorso). L’ipercoop Ariosto è ampio 6.500 metri quadri e conta su 210 lavoratori, ben 16 in più rispetto al momento precedente l’inizio degli interventi.

Il percorso di spesa è stato reso più semplice e funzionale agli acquisti grazie a una comunicazione chiara e a un’offerta completa ideale per la spesa settimanale, potenziata e qualificata in occasione della ristrutturazione, con un’attenzione particolare alle specialità del territorio e al legame con esso. Diverse le novità che hanno cambiato il volto dell’ipermercato a partire dal ristorante Buona Pausa Coop, in cui si potranno gustare piatti della tradizione e innovativi, con il suo bar caffetteria, la gelateria e la yogurteria con produzioni locali. A fianco, il banco con il sushi da consumare seduti al ristorante o in confezioni da asporto. Altre novità sono il Corner gioielleria, il nuovo spazio Librerie.coop con un assortimento più ampio e soprattutto una presentazione chiara per trovare il libro giusto per ogni occasione, il potenziamento di offerta e servizio del Corner Ottico Coop, con un vasto assortimento di occhiali, servito da ottici professionisti in grado di eseguire test visivi gratuiti e l’Area Salute e benessere. La tradizionale parafarmacia avrà così un’offerta più profonda di prodotti per la cura e il benessere della persona, grazie all’inserimento di ausili ortopedici e di tanti prodotti dedicati alle intolleranze alimentari. Il corner Territori.Coop, con le eccellenze dei prodotti delle regioni in cui è presente la Cooperativa, darà ampio spazio alle tradizioni gastronomiche del nostro Paese: lo spazio offrirà oltre 370 specialità di 180 fornitori locali. Nella piazza dell’ortofrutta debutta lo spazio dedicato ai prodotti biologici sfusi; ancora più numerose saranno le produzioni interne della cucina e della pasticceria, maggiore assortimento nelle linee di pane self-service e più praticità nella spesa con i piatti take-away della macelleria e della pescheria. Infine, anche la cantina, con un ottimo assortimento di vini e birre, darà particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali senza dimenticare le etichette regionali più famose e richieste.

I clienti potranno pagare la spesa in 18 casse tradizionali, 15 fai-da-te mentre altre 12 casse si trovano nei vari banchi serviti.

 

Solidarietà e sostenibilità

Altra particolarità dell’ipermercato Ariosto sarà la “Casa dei valori”, uno spazio in cui acquistare articoli creativi e di qualità, aperto ai prodotti di associazioni e cooperative del territorio che favoriscono la formazione, l’inclusione sociale e lavorativa di persone con disabilità e in condizioni di svantaggio, per creare nuove opportunità di sviluppo, verso un’economia sostenibile rivolta al bene comune.

Aggiunte soluzioni “green”: il nuovo negozio convoglia infatti la luce solare per una illuminazione il più possibile naturale attraverso i solar tube, sistemi d’illuminazione innovativi, utilizza luci a led per il risparmio energetico e banchi frigo chiusi che evitano la dispersione del calore. 

Un’attenzione questi temi e al legame con il territorio emerge anche dalle attività della zona soci del reggiano: a partire da Brutti ma buoni, il recupero dei prodotti ancora salubri ma non più vendibili destinati alle 15 associazioni locali, cui sono stati devoluti nel primo semestre 2017 prodotti per 586.000 euro, attraverso i 21 punti vendita della provincia di Reggio Emilia, di cui 227.000 euro sono stati donati solo a Reggio città. Ma anche con le Attività di educazione al consumo consapevole – laboratori didattici e visite ai punti vendita in cui Coop collabora con le scuole locali – che hanno visto nel 2016 245 iniziative e oltre 5.400 studenti coinvolti; le Raccolte alimentari, di materiale scolastico e di alimenti per animali organizzate in provincia di Reggio dalla cooperativa a maggio, luglio e settembre di quest’anno, cui da sempre l’ipermercato partecipa, collaborando con tante associazioni locali, hanno permesso di raccogliere 19.074 Kg di alimenti, 1.883 kg di alimenti per animali e 35.775 articoli di materiale scolastico.

 

E arriva l’agenzia di viaggi

Debutta nella galleria l’agenzia “Viaggi Coop”, l’insegna che offre ai soci Coop e a tutti i clienti un’accoglienza nuova, con offerte allettanti e un servizio qualificato. L’agenzia di viaggi “a marchio Coop” prende il posto dell’Agenzia Planetario Viaggi Ariosto, è ampia 70 metri quadri e impiega 6 agenti di viaggio: lo stesso team della storica insegna Planetario – società fusa per incorporazione il 1° gennaio 2017 in Robintur. In occasione dell’inaugurazione, prenotando un viaggio tra il 21 ottobre e il 18 novembre 2017 si potranno ricevere in omaggio buoni sconto validi per partenze fino al 31 ottobre 2018 su viaggi e soggiorni di una selezione dei migliori tour operator italiani. La nuova agenzia offrirà viaggi e soggiorni riservati ai soci Coop e un’ampia gamma di servizi e prodotti testati e selezionati per tutti i turisti, comprese vacanze “su misura”. Tra i servizi offerti, proposte e promozioni esclusive con i migliori tour operator, viaggi di nozze, gestione di liste nozze on line, biglietteria aerea e marittima.

 

Gdo online il podio a ottobre non cambia, Iper Essselunga e Coop al top

Sempre loro sul podio e in cima alle preferenze delle insegne della Gdo online: sono Iper, EsselungaCoop che anche ad ottobre secondo le rilevazioni di Bem Research si guadagnano il podio dei migliori brand. Rispetto allo scorso mese, la catena di supermercati italiana vede peggiorare il suo indice di performance online, ma riesce comunque a mantenere la vetta della classifica. Esselunga, con un indice di performance stabile, conserva la seconda posizione, così come invariati rispetto alla classifica di settembre sono il terzo, quarto e quinto posto, ovvero Coop, Decathlon e Bricocenter. Più vivace risulta la classifica nelle successive posizioni. Supermercati Dem scala diverse posizioni e si attesta in sesta posizione, seguito daGameStop, Unieuro, Mediaworld e Auchan.

Nel complesso, la media del BEM Rank a ottobre 2017 per i 29 brand del settore GDO considerati è pari a 26,2 punti, in flessione rispetto allo scorso mese. Stabili le tendenze di ricerca su Google dei termini relativi alla grande distribuzione.

Osservando la dinamica dell’indice di performance online dell’ultimo anno si nota come Ipermercati Iper sia sempre riuscito a conservare la prima posizione, evidenziando però una fase di flessione soprattutto nella prima parte dell’anno in corso. Ad aprile 2017 Ipermercati Iper è riuscita a recuperare buona parte del terreno perso in precedenza, ma nei mesi successivi si è avviato verso un profilo decrescente. Più stabile Esselunga, con una prestazione che ha oscillato di poco intorno al valore medio di 45,5 punti. In crescita da inizio anno risulta invece l’indice di Coop, che da luglio 2017 è riuscito a raggiungere stabilmente la terza posizione della classifica precedentemente occupata da Decathlon.

Carne pulita, Coop passa ai bovini, sabato 28 ottobre 10 allevamenti aprono al pubblico

Se carne deve essere, che almeno sia sana e certificata: è la strada intrapresa da Coop, che dopo il pollo allevato senza uso di antibiotici, le uova e i primi prodotti di suino, passa con la campagna “Alleviamo la salute” alle filiere di carne bovina, vitellone e scottona, a marchio Coop.

Sono 350 gli allevamenti coinvolti per 200.000 animali. E per “toccare con mano”, sabato 28 ottobre 10 allevamenti fornitori di Coop apriranno le porte e metteranno a disposizione i propri esperti per la prima edizione di “Allevamenti Aperti”.

L’obiettivo è ridurre e – ove possibile – eliminare l’uso di antibiotici negli allevamenti di animali da reddito. Per i bovini ad esempio sarà evitato l’uso di antibiotici negli ultimi quattro mesi di vita. I primi prodotti derivanti da questo protocollo arriveranno a scaffale a fine ottobre. Dato che si tratta di filiere complesse e con animali longevi, il percorso avviato da Coop punta alla totale eliminazione di antibiotici nel 2018. 

Sugli scaffali è già disponibile un prosciutto cotto da suino danese antibiotic free dalla nascita. La materia prima infatti arriva da fattorie danesi a conduzione familiare (8550 allevatori) che hanno da tempo attivato un Protocollo estremamente rigoroso e tale da escludere fin dalla nascita il ricorso a antibiotici, e assicurano un’alimentazione degli animali vegetariana e una serie di accorgimenti innovativi dal punto di vista del benessere. La Danimarca del resto è Paese all’avanguardia per l’allevamento senza uso di antibiotici, esiste consapevolezza da parte dei consumatori e gli allevatori sanno di poter ottenere un prezzo superiore se seguono queste pratiche. Sotto la lente l’uso di antibiotici negli allevamenti che ha portato a casi di antibiotico resistenza specie al pericolosissimo (per l’uomo) Staphylococcus aureus.

 

Nuovi traguardi

Prima dell’estate sugli scaffali figuravano sia il 100% della filiera avicola a marchio Coop (35 referenze della linea “Origine” con etichetta “Allevato senza uso di antibiotici”, in totale quasi 400 mila polli a settimana) sia le uova antibiotic free, un caso unico in Italia. In totale, a regime, ad essere allevate senza antibiotici sono almeno 2 milioni di galline con una produzione di più di 189 milioni di uova all’anno. Avevano inoltre già fatto la loro comparsa i prodotti suini della linea “Fior Fiore” da animali allevati allo stato brado in due allevamenti toscani (sulle colline del Chianti e in Maremma). In tali condizioni gli animali impiegano molto più tempo per raggiungere il peso stabilito, con conseguente maggiore qualità delle carni e lavorazione artigianale dei prodotti. Attualmente in questa specifica linea sono coinvolti più di 3000 suini.

L’impegno complessivo di Coop è comunque di lunga scadenza, e ha l’ambizione di generare una vera e propria rivoluzione nei metodi di allevamento: complessivamente saranno coinvolti oltre 20 milioni di animali ogni anno e oltre 1.600 allevamenti in Italia.

Per diffondere l’iniziativa, sabato 28 ottobre parte Allevamenti Aperti”: 10 allevamenti fornitori di Coop tra Piemonte, Veneto, Lombardia, Emilia, Marche, Toscana e Puglia apriranno le porte e metteranno a disposizione i propri esperti ai consumatori interessati. Prenotazioni al numero verde 800912195

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare