Mario Maiocchi entra nel leadership team di Leader Price Italia, catena Retail italo-francese, in qualità di Amministratore Delegato, alla vigilia del lancio dei primi punti vendita in Italia. Nata nel 2016, Leader Price Italia è stat creata grazie alla partnership tra Crai e Geimex per lo sviluppo nel mercato discount in Italia con il marchio Leader Price.
Nell’ambito del suo nuovo incarico, Maiocchi avrà l’opportunità di guidare il lancio dei primi punti vendita, nonché di svilupparne la strategia di mercato, oltre alla crescita finanziaria e reputazionale.
Già Amministratore Delegato di Mondadori Retail S.p.A., Maiocchi vanta un’esperienza ventennale nel Retail, dove ha operato in qualità di direttore generale o di amministratore delegato presso il Gruppo METRO Italia, Unieuro e DIXONS South Europe.
Maiocchi muove i primi passi della sua carriera nell’area Amministrazione Finanza e Controllo, ricoprendo la posizione di CFO rispettivamente in Control Data Europe, EMI Music South Europe e METRO France.
Laureato con lode in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, Maiocchi ha conseguito un Certificate in Digital Marketing presso la Wharton University e ha frequentato corsi post-universitari presso Harvard University, MIT, INSEAD.
Presidente di ADM, Associazione Distribuzione Moderna, dal 2006 al 2008, Maiocchi è stato docente di marketing presso l’Università di Parma dal 2007 al 2012.
Fondata nel 1990, Leader Price ha oltre 1.100 punti vendita discount in Francia, tra cui 250 Leader Price Express. Leader Price è un marchio del Gruppo Casinò.
Raggiungerà una dimensione di 52.000 metri quadrati e porterà alla creazione di circa 200 nuovi posti di lavoro: sono i “numeri” del secondo centro di Direzione Regionale di Aldi, i cui lavori sono partiti lo scorso 26 marzo a Landriano (PV).
Prosegue dunque il piano di espansione sul territorio italiano della multinazionale tedesca, con la costruzione di un secondo centro logistico dopo quello diOppeano (VR) e a due mesi dalle aperture dei primi punti vendita nel BelPaese. Oggi ce ne sono già 25 operativi e in programma c’è un fitto calendario di nuove aperture.
La sede di Landriano, nella provincia pavese, poco distante dal capoluogo lombardo, fungerà da centro di direzione e distribuzione regionale per il Nord Ovest. Per la costruzione ALDI si affida a Vailog, società specializzata nello sviluppo logistico. “Questo è il terzo investimento di Vailog sul territorio di Landriano e siamo molto orgogliosi della fiducia di ALDI per averci affidato questo nuovo sviluppo” ha detto Eric Véron, General Manager di Vailog. Soddisfazione è stata espressa anche dal Sindaco del Comune di Landriano, Maria Ivana Vacchini: “Siamo lieti di accogliere sul nostro territorio ALDI, multinazionale tedesca nonché leader della Grande Distribuzione a livello mondiale, e di poter rafforzare la nostra collaborazione con Vailog che sta sviluppando il terzo immobile dedicato alla logistica nel nostro Comune”.
Su una superficie di quasi 102.000 metri quadrati la nuova piattaforma logistica consterà di 52.000 metri quadrati di deposito merci e circa 3.700 metri qudrati suddivisi tra uffici e un centro di formazione, l’ALDI Accademia. Una volta completato, lo stabilimento permetterà di rifornire più da vicino i punti vendita delle regioni del Nord Ovest e di formare i nuovi collaboratori all’interno di ALDI Accademia.
Il centro di Landriano consentirà ad ALDI di raddoppiare la sua capacità logistica in Italia: il centro di Oppeano infatti, già operativo, ha una superficie totale di oltre 56.000 metri quadrati e al suo interno lavorano oltre 200 collaboratori.
“Tra il 2018 e il 2021 contiamo di aprire in media 45 nuovi punti vendita all’anno dai 1.500 ai 2.000 metri quadri, a cui continuerà ad affiancarsi la ristrutturazione di centinaia di filiali, creando lavoro per altre 2.200 persone, con una media di 550 nuove assunzioni ogni anno. Investimento previsto: oltre un miliardo di euro”. Lo ha dichiarato Patrizio Podini, fondatore e presidente di MD S.p.A., alla convention nazionale del Gruppo, che ha riunito a Sorrento lo scorso 8 aprile più di 1000 addetti provenienti da tutta Italia: dirigenti delle sedi di Gricignano e Trezzo d’Adda, quadri, store manager, affiliati e partner.
Patrizio Podini.
Un piano ambizioso dettato dal momento cruciale che sta vivendo il retail: “Oggi siamo di fronte a un momento storico della distribuzione, italiana e mondiale, a cui risponderemo con una crescita decisa, continua e determinata” ha detto Podini.
Sviluppo della rete, potenziamento dell’offerta dei freschi, qualità e controlli ai massimi livelli, potenziamento della squadra anche grazie all’ingresso di nuove figure manageriali di primo piano, comunicazione: sono queste le linee guida per la crescita del gruppo nei prossimi quattro anni.
Il primo step di questa accelerazione verso la crescita si è visto già il 18 gennaio di quest’anno quando il gruppo di Podini si è aggiudicato all’asta per oltre 13 milioni il terreno delle ex acciaierie di Cortenuova (Bg) destinato alla realizzazione del più grande polo logistico in Italia nel canale discount, che si estenderà per una superficie intorno ai 270.000 metri quadri, con un investimento di 80 milioni di Euro per la riqualificazione e ristrutturazione dell’area.
Nuovi manager
Durante la convention sono stati presentati ufficialmente i nuovi manager che affiancheranno il Cavaliere nel programma di sviluppo quadriennale delineato: il direttore generale Piermario Mocchi e il direttore commerciale Vittorio Amatucci, ruolo inedito in MD, ma in linea con il nuovo corso seguito dall’azienda.
Le due figure, che rispondono direttamente al Presidente e al CDA in cui siedono anche i figli Maria Luisa e Marco Podini, provengono entrambe dal mondo della grande distribuzione.
Mocchi, milanese, classe 1964, dopo la laurea in economia aziendale in Bocconi comincia il suo percorso professionale all’interno dell’attività di famiglia, un’azienda all’ingrosso di prodotti alimentari poi confluita nel Gruppo Garosci di Torino. Segue la fusione con il gruppo francese Promodes e, successivamente, con il Gruppo GS. Impegnato nella distribuzione non più come imprenditore, ma come manager, Mocchi assume una serie di incarichi di grande responsabilità, prima nel Gruppo Carrefour che nel 2000 ha acquisito GS, poi in Artsana Prenatal dove fino al 2015 ricopre il ruolo di direttore generale Italia e Grecia. Gli ultimi due anni lo hanno visto impegnato come Consulente/Advisor per Fondi di Investimento Europei e promotore di Start Up attraverso IAG (la principale Associazione Italiana di Business Angel).
Vittorio Amatucci, nato a Napoli nel 1969, debutta negli anni ’90 nel settore informatico che lascerà nel 1995 per la Gdo, dove comincia ad operare in diverse realtà per approdare in Multicedi nel 1998. Direttore acquisti nel 2004, arrivare nel 2006 al ruolo di direttore commerciale e infine a direttore marketing nel 2014. Segue importanti progetti tra i quali l’avvio dell’insegna locale Decò, il freezer Center Decò Superfreddo, fino alle campagne di comunicazione e marketing locali e nazionali.
“Due figure professionali che provengono dagli estremi d’Italia – così li presenta Podini sul palco della convention – che coniugano al meglio l’anima di MD, dove il Nord e il Sud vincono insieme. Vanno a completare una squadra vincente, in un mercato di grandi cambiamenti e sfide a cui il Gruppo risponde come sempre prontamente con investimenti significativi e grande dinamismo”.
Comunicazione, la strana coppia (Clerici-Podini) protagonista
Alla convention è intervenuta anche Antonella Clerici, dall’inizio del 2017 testimonial MD con una campagna – tormentone. Ma da qualche tempo gli spot vedono la partecipazione di un co-protagonista d’eccezione, lo stesso Patrizio Podini che si è calato perfettamente nel ruolo di guida di una divertita e complice Antonella alla scoperta della qualità nei punti vendita MD. Il binomio funziona, tanto che oltre alle radio nazionali, è stata pianificata una campagna stampa sulle principali testate femminili, famigliari e gossip, che vanno ad affiancarsi alla classica affissione con cui il volto sorridente di Antonella che gioca con prodotti MD, dall’ortofrutta al non food, ci sorride da tutte le strade d’Italia. E per la coppia artistica Clerici – Podini si prospetta un periodo di collaborazione che continuerà almeno per tutto il 2019.
Antonella Clerici firma anche per MD il “Blog di Antonella” che rappresenta uno degli interventi di comunicazione web dell’Azienda che sta dando le maggiori soddisfazioni. La strategia digitale del Gruppo per il 2018 prevede restyling del sito aziendale, la realizzazione di nuovi video istituzionali, il potenziamento dei canali social con l’affiancamento di Facebook con i nuovi canali Instagram e Linkedin, e la realizzazione di una nuova App
Pur con il solo canale Facebook attivo a quella data, su un totale di 22 insegne analizzate a gennaio 2018 da Blogmeter, MD si è piazzata al 1° posto fra le insegne discount per quanto riguarda l’engagement totale su Facebook (e 4° assoluta sempre considerando Facebook).
È di questi giorni anche l’avvio sulle testate del Gruppo Editoriale Citynews di una nuova campagna MD che sceglie il format delle news di prossimità come ulteriore touch point per promuovere e divulgare le proprie promo di periodo.
Quest’anno si chiama “Dona con un click un Penny KIT!” ma è ormai giunto alla quarta edizione #NonCiFermaNessuno, il tour motivazionale organizzato per tappe ideato e promosso da Luca Abete, inviato e reporter di Striscia la Notizia, con la partecipazione di Penny Market, food donor dell’iniziativa per il secondo anno consecutivo. Anche per questa edizione inoltre si rinnova la collaborazione tra Banco Alimentare e Penny Market per dare un aiuto concreto a migliaia di bambini in difficoltà. Dopo i 15.000 chili di riso donati lo scorso anno, l’impegno di questa edizione sarà quello di raccogliere quanti più kit merenda possibili grazie all’interazione degli utenti sul sito www.noncifermanessuno.org.
Con un semplice click sarà infatti possibile partecipare attivamente all’iniziativa benefica che prevede la distribuzione di migliaia di kit merenda composti da succhi di frutta, cracker e barrette di cioccolato a marchio Penny per i bambini meno fortunati. Le azioni compiute all’interno della Community si trasformano così in gesti di solidarietà concreti.
#NONCIFERMANESSUNO è un progetto motivazionale nato nel 2014 da un’idea di Luca Abete che si concretizza in un tour universitario volto a spronare e motivare i giovani per spingerli a provare, rischiare e costruire il proprio futuro. Il tema che accompagnerà tutto il tour 2018 è quello del sorriso che va valorizzato e portato al massimo delle sue potenzialità grazie all’idea comunicativa di una portentosa “pasta dentifricia”, resa unica dalla molecola dell’”ottimismo attivo”, garanzia di sorrisi più grandi e di una vita migliore e più consapevole.
«Da diversi anni sosteniamo attivamente il Banco Alimentare e il progetto #NONCIFERMANESSUNO. Anche per il 2018 abbiamo deciso di partecipare in qualità di food donor a questa iniziativa benefica che vuole andare incontro ai bambini meno fortunati – ha detto Roberto Fagnani, CFO di Penny Market –. Siamo da sempre vicini alle comunità in difficoltà e non ci tiriamo indietro davanti ad iniziative come questa che riescono a coinvolgere i più giovani rendendoli parte attiva in un progetto di solidarietà che mira non solo a dare un aiuto concreto ma anche a diffondere ottimismo e positività».
Da diversi anni Penny Market affianca la Fondazione Banco Alimentare in diverse iniziative di solidarietà. Gli alimenti non più vendibili nei punti vendita e nei centri di distribuzione vengono donati alla Rete Banco Alimentare per essere ridistribuiti gratuitamente ad associazioni e strutture caritative di assistenza ai più bisognosi. Solo nel 2017 Penny Market ha donato circa 271 tonnellate di merce proveniente dai negozi e 59 tonnellate di merce dai magazzini.
MD S.p.A, bissa a Salerno, con l’apertura di un secondo pdv in città.
Il nuovo store MD, di proprietà della Ponte dei Diavoli Srl, si sviluppa su oltre 1000mq e impiega 11 dipendenti.
“Salerno è una città che punta sul commercio e noi abbiamo voluto contribuire in modo attivo all’economia di questo bellissimo territorio – afferma il presidente di MD S.p.A Patrizio Podini. Inoltre il turismo qui è continuamente in crescita, in virtù della sua vicinanza alla costiera amalfitana e ad altre importanti località turistiche. L’ubicazione dello store, tra la Strada statale 88 dei Due Principati, la Tangenziale di Salerno e l’Autostrada E45, è stata scelta per soddisfare il vasto bacino di utenza, che attualmente è poco servito da discount, e per offrire a residenti e turisti prodotti di qualità a prezzi concorrenziali”.
Gli spazi
L’MD di via Irno accoglie i clienti in un ambiente luminoso, 3 casse e 6 corsie di vendita. All’ingresso il reparto ortofrutta a libero servizio offre frutta e verdura di stagione anche da agricoltura biologica insieme alle oltre 2000 referenze a marchio privato tra cui linee di prodotti salutistici, per intolleranti, vegani o vegetariani e prodotti DOP e IGP. Troviamo poi i reparti di gastronomia e macelleria assistiti e un laboratorio a vista per il pane in doratura, senza dimenticare l’area dedicata al “no food” con tanti articoli del “bazar”: elettrodomestici, casalinghi e articoli high tech a costi concorrenziali rispetto agli specialisti del settore.
Un formato pensato per il non facile mercato italiano, nel layout, bello, pulito, quasi di design, e negli assortimenti. È stato presentato ieri a Castellanza (Va) alla stampa: apertura prevista l’1 marzo con 10 punti vendita nel Nord Ovest: Bagnolo Mella (BS), Cantù (CO), Castellanza (VA), Curno (BG), Peschiera del Garda (VR), Piacenza, Rovereto (TN), San Donà di Piave (VE), Spilimbergo (PN), Trento.
[Not a valid template] L’ingresso di ALDI in Italia avviene dopo due anni di studio e preparazione, dalla sede di Verona. Il piano di sviluppo prevede l’apertura di più di 45 punti vendita nel Nord Italia entro la fine del 2018. Ad oggi il brand ha assunto oltre 880 collaboratori, con la prospettiva di chiudere l’anno con più di 1.500 assunzioni. ALDI è parte del Gruppo ALDI SÜD: con sede centrale in Germania e con oltre 100 anni di storia, conta più di 5.900 punti vendita in 11 Paesi, compresa la new entry Italia.
Con 1900 referenze tra cui oltre 100 referenze tra frutta e verdura e l’85% di linee a proprio marchio, prodotti da forno sfornati nel punto vendita e il 75% di referenze da fornitori italiani, l’azienda garantisce ogni giorno ai propri clienti prodotti selezionati che uniscono qualità e convenienza in una logica di every day low price, mentre due volte a settimana sono previsti ulteriori ribassi. Poca tecnologia, a parte schermi per il digital signage. Ma come hanno più volte commentato i manager tedeschi presenti, abbottonatissimi su ampiezza dell’investimento e strategie di marketing (come si distingueranno dalla concorrenza degli altri discounter? Il resto della Gdo è considerata concorrente diretta? “Non abbiamo guardato gli altri, abbiamo sviluppato il format solo pensando alle esigenze del consumatore italiano”) il format è fatto (anche) pr sondare il mercato, e con il tempo sarà arricchito anche su questo fronte, come avviene in altri Paesi.
Ad oggi l’elemento distintivo del format ALDI è la capacità di concentrarsi sull’essenziale e offrire ai clienti una gamma di prodotti selezionati che uniscono qualità e convenienza. Tutto questo è frutto di un approccio caratterizzato da processi logistici efficienti e tempi di stoccaggio e trasporto brevi che assicurano freschezza, qualità e convenienza.
«Siamo estremamente orgogliosi di entrare nel mercato italiano, rinomato in tutto il mondo per la sua ineguagliabile cultura enogastronomica. Il nostro impegno nel venire incontro ogni giorno alle esigenze dei clienti italiani – grazie all’attenzione per l’origine, la freschezza e la qualità dei nostri prodotti – rappresenta la nostra più grande sfida. Negli ultimi due anni ci siamo preparati per rispondere al meglio alle richieste della clientela italiana, attraverso un’idea di spesa completamente nuova che, in linea con la nostra filosofia aziendale, pone al centro prodotti selezionati che uniscono qualità e convenienza» ha detto Michael Veiser, Group Managing Director di ALDI.
Addio vecchi schemi basati su rilevazioni socio demografiche, la società, spinta dalla rivoluzione tecnologica e dall’invecchiamento della popolazione, cambia e così Nielsen identifica cinque nuovi profili di acquisto per gli italiani. Basati sugli acquisti reali delle novemila famiglie campione. Christian Centonze, Leader Soluzioni per il Largo Consumo di Nielsen, presenta i nuovi profili di acquisto degli italiani e considera come stanno impattando, e come influiranno in futuro, sui vari canali di acquisto, dall’iper all’eCommerce.
Frammentati oggi, polarizzati sempre più in futuro
Se stupisce la presenza ancora importante (4 milioni di famiglie) del segmento traditional, sicuramente, all’interno di questa ampia frammentazione che non ragione più per fasce di età ma piuttosto per disponibilità di spesa e aspirazioni, due sono le categorie verso cui nei prossimi anni tenderanno a convergere i consumi: la premium (golden shopper), definita “il sacro Graal del largo consumo” che detta tendenze e privilegia prodotti ad alto valore aggiunto (free from, bio, nutraceutici, con un focus sul benessere) e i low cost, che puntano alla convenienza e acquistano per la metà nel canale discount.
Insomma, nonostante le differenze, gli stili individuati da Nielsen non devono essere considerati compartimenti stagni, bensì “vasi comunicanti”, che fanno registrare migrazioni da un approccio alla spesa all’altro. E del resto sono 2 milioni le famiglie che negli ultimi due anni hanno già cambiato approccio alla spesa alimentare.
È Aldi l’insegna preferita dai britannici nel 2018, secondo il tradizionale sondaggio di which? pubblicato oggi, nella quale sbaraglia la chiccosissima Waitrose, prima per i passati tre anni, e da sempre nel cuore degli inglesi. Le motivazioni? L’ottimo rapporto prezzo qualità, il fresco, le sue private label. Sul podio anche Lidl, al terzo posto dopo l’alta gamma di Marks&Spencer. Una fotografia, in fondo, dello stato di fatto della Gdo britannica nella quale, complice la crisi economica, le “Big Four”, Tesco Morrisons Asda e Sainsubury’s (che si è piazzata all’ultimo posto) sono state letteralmente prese d’assalto dall’arrivo dei discounter tedeschi che oggi hanno una quota di mercato secondo l’ultima rilevazione di Kantar Worldpanel dell’anno concluso il 28 gennaio, del 6,9% (in crescita dal 6,2% dell’anno precedente) se del 5% (in crescita dal 4,5% ) rispettivamente. Per un totale che sfiora il 12%, un ottavo del carrello della spesa complessivo.
Come si vede dalla tabella, le aree grigie dei discount sono le code alla cassa e la disponibilità dello staff (per Aldi), oltre al layout degli store. Fattori però verso i quali si riesce a chiudere un occhio, a fronte di una buona qualità a basso prezzo. La sensazione chiara guardando i primi posti, con due discounter e due supermercati di alta gamma, è che non ci sia grande posto per la fascia media.
Un campanello d’allarme per le catene nostrane, a pochi giorni dall’apertura del primo punto vendita Aldi italiano prevista per giovedì.
E, se non puoi combatterli, copiali: sembra essere giunto a questa conclusione Tesco, che secondo indiscrezioni della stampa starebbe pensando a lanciare una propria catena discount. Le caratteristiche? Un assortimento decisamente ridotto (da 25mila a 3mila referenze) . Un’altra possibilità che secondo il Guardian potrebbe essere sondata è quella della formula CostCo, vendite all’ingrosso di articoli più svariati, dal gioielli all’automobile alla carta igienica. Un format che Tesco ha già testato in Thailandia.
Non è la prima volta che una delle insegne tradizionali britanniche pensa a un a simile mossa: lo aveva fatto Sainsbury’s nel 2014 alleandosi con la danese Netto. I risultati sono stati finora deludenti: dopo un paio di anni gli store Netto sono stati rilevati da… Aldi, appunto. Il modo di lavorare, secondo un esperto interpellato dallo stesso Guardian, la difficoltà starebbe proprio nella diversità di approccio e di gestione delle due tipologie di business. Ma il modello tedesco, almeno per il momento, sembra quello che meglio si sta adattando ai profondi mutamenti nelle modalità di acquisto del consumatore di questi anni, contraddistinte da una spesa frequente, locale, veloce ma in linea con i propri gusti e desideri.
Dopo tanta attesa, la sede e il Cedi posizionato a Verona e un’espansione prevista per ora nel Nord Italia c’è una data: il 15 gennaio, fissato per l’inaugurazione del primo punto vendita Aldi in Italia. Per ora il riserbo è strettissimo sulla location: si sa solo che sarà in una regione del Nord.
La catena discount concorrente di Lidl è una potenza in Germania. Acronimo di ALbrecht-DIscount) è stata fondata dai fratelli Karl e Theo ALbrecht che avevano rilevato a Essen-Schonnebeck il “commercio di prodotti da forno” di famiglia, aperto nel 1913, nel 1946. Nel 1961 decidono di dividere l’impresa in due insegne, strettamente collegate: Aldi Nord e Aldi Sud che si spartiscono il territorio al di fuori di ogni logica di concorrenza.
Nel suo complesso i due Aldi posseggono 14.429 punti vendita di cui 4.789 Nord, e Aldi Süd 5.760 (di cui all’estero, 3.880).
Fuori dalla Germania la catena è presente in Australia, Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Stati Uniti.
Nata con la filosofia della “concentrazione sull’essenziale”, l’insegna si è rivelata negli ultimi anni estremamente attenta ai nuovi sviluppi del mercato e alle esigenze del nuovo consumatore. Tanto che ne abbiamo parlato più volte anche su instoremag: per questo qui di seguito vi riproponiamo i link ad alcuni nostri articoli, utili per farsi un’idea su cosa dobbiamo aspettarci dal discount tedesco che ha rivoluzionato ad esempio il mercato della Gdo britannica (insieme a Lidl), andando seriamente a minacciare ai tempi della crisi economica il dominio sul mercato delle “Big 4” e scatenando una vera e propria guerra dei prezzi, le tradizionali insegne della Gdo. Anche se immaginiamo la localizzazione sul mercato italiano sarà inevitabile e apporterà i dovuti aggiustamenti.
Da sinistra: Ignazio Paternò Presidente di Lidl Italia, Leoluca Orlando Sindaco di Palermo, Sergio Iapichino Coordinatore Regionale Sviluppo Lidl Italia e Antonio Roberto Rapisarda, Direttore Regionale Lidl.
Lidl Italia apre il seicentesimo punto vendita italiano, a Palermo, e raggiunge quota 13mila collaboratori, mille dei quali inseriti nell’ultimo semestre. Due importanti traguardi raggiunti dal discount tedesco, arrivato nel Belpaese 25 anni fa, nel 1992, con il primo store di Arzignano (VI). Per il 2018, sono previsti gli stessi trend di crescita.
Nel 2017 sono stati inaugurati oltre 30 punti vendita di cui 11 nell’ultimo mese. Da Scorzè (VE) a Messina, da Desenzano del Garda (BS) a Palermo, la rete commerciale dell’Insegna si espande da nord a sud con diversi format.
Sempre più frequentemente, Lidl interviene sul territorio con importanti interventi di riqualificazione e recupero urbano. Emblematico in questo senso lo store di Palermo, seicentesimo punto vendita in Italia e 44mo in Sicilia. Nel capoluogo siciliano, l’insegna ha portato a termine un piano di investimenti di oltre 10 milioni di euro, il più significativo mai realizzato in Italia per l’apertura di un punto vendita, annoverando anche interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana.
Tutti i nuovi punti vendita Lidl vengono progettati con accorgimenti “green”: utilizzo di energia derivata al 100% da fonti rinnovabili, pannelli fotovoltaici a copertura delle strutture, utilizzo di materiali altamente coibentanti ed ecocompatibili. L’approccio strutturato e razionale nell’utilizzo delle risorse e dell’energia è valso all’Azienda la Certificazione del Sistema di Gestione dell’Energia (SGE), risultando conforme ai requisiti della norma IS0 50001.
Sugli scaffali trova spazio un assortimento di 2.000 prodotti, l’80% dei quali Made in Italy, frutto di un costante lavoro di ricerca sui fornitori, spesso locali, e di una evoluzione della propria offerta per rispondere alle rinnovate esigenze della clientela. Una filosofia che si esprime ai massimi livelli nella linea Italiamo, la marca del distributore Lidl che rappresenta le eccellenze del patrimonio gastronomico del nostro Paese e coniuga ottima qualità a un prezzo conveniente.
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