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Customer experience: i progetti vincitori dell’hackaton di Vegè e PoliHub

Una Web App che, senza costringere il cliente a scaricare nulla sul suo cellulare, lo riconosce quando entra nuovamente nel supermercato e permette al personale di sapere il suo nome e le sue preferenze, o suggerisce prodotti in offerta sulla base dei precedenti acquisti. È il progetto primo classificato all’hackathon “Hack Your Shopping Experience”, lanciato nei mesi scorsi da Gruppo VéGé, e PoliHub, l’incubatore del Politecnico di Milano gestito dalla Fondazione Politecnico.

Due giorni in cui giovani talenti da tutta Italia – sono state oltre 100 le candidature e 9 i progetti selezionati – hanno potuto confrontarsi con professionisti ed esperti del settore, docenti e mentori, per sviluppare un loro progetto in grado di migliorare l’esperienza di acquisto del consumatore, grazie all’adozione di nuove tecnologie, attraverso l’utilizzo di strumenti e metodologie in fase di sperimentazione all’interno del network di PoliHub.

Il team di Samuele Milanesi, Luca Fabio Parafioriti, Andrea Pasotti, Federico De Faveri, Mattia Toffanetti, che si è classificato primo, ha ricevuto un premio in denaro e la possibilità di accedere gratuitamente a un programma di tre mesi di accelerazione imprenditoriale e tecnologica in PoliHub.

Al secondo posto si è classificato il team di Giulio Cantoro, Antonio Canu, Andrea Milanta, Gabriele Morgan Pereira, con un progetto che offre ai clienti retail un’esperienza personalizzata sulla base dei gusti e delle scelte personali tracciati con i big data. Il team di Andrea Natalino e Luca Mazza si è invece aggiudicato il terzo posto con un’applicazione che guida non vedenti e ipovedenti nella loro esperienza d’acquisto, ma che risulta utile a tutti per fruire in maniera potenziata di informazioni sui prodotti.

Menzione speciale al team composto da Massimo Dell’Erba, Federico Quarato, Mario Turco, Michael Oggionni per un sistema di dynamic pricing che fidelizza il cliente proponendogli in tempo reale offerte profilate durante la sua permanenza nello store, grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale e big data.

“Da tempo stiamo assistendo ad un processo di digitalizzazione della realtà in costante aumento”, sostiene Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé. “Anche nel nostro settore siamo chiamati ad individuare soluzioni innovative in cui la tecnologia sia sempre più avanzata ma nello stesso tempo in grado di mantenere l’uomo al centro per assicurare un’esperienza d’acquisto piacevole. Con l’evento ideato insieme a PoliHub vogliamo stimolare proprio i giovani che saranno gli imprenditori, i manager e i creativi di domani, per sperimentare insieme a loro le linee guida per creare il futuro”.

“In Italia oggi sono 37 milioni le persone che acquistano in chiave multicanale, circa il 67% della popolazione sopra i 14 anni”, afferma Giuliano Noci, Professore Ordinario di Strategia & Marketing del Politecnico di Milano. ”La grande distribuzione in questo senso deve essere pronta a cogliere un’importante sfida di trasformazione del processo di vendita attraverso un impiego sinergico ed ibrido di touchpoint online e offline. Il tema dell’hackathon apre quindi un’opportunità di confronto tra giovani innovatori digitali e una primaria realtà del settore come il Gruppo VéGé, per mettere a sistema il patrimonio di competenze e relazioni in un ambito che sarà oggetto di straordinarie trasformazioni come quello della GDO”.

“Come PoliHub siamo orgogliosi di poter contribuire a creare iniziative che mettano in connessione talenti in campo scientifico e tecnologico con i reali bisogni del mercato, stimolando l’attivazione di concreti processi di innovazione imprenditoriale volti a ridisegnare le aziende del futuro”, commenta Claudia Pingue, Direttore Generale di PoliHub. “Adesso per il team vincitore si apre un’opportunità importante: quella di accedere a risorse economiche e a un percorso di accelerazione della durata di tre mesi che porterà i ragazzi a poter sviluppare il prototipo per il test concreto al punto vendita”.

MD potenzia il suo e-commerce con il ritiro in store

MD, con il suo e-commerce,  punta sempre più all’integrazione tra virtuale e reale. Per questo aggiunge alla propria piattaforma di vendita on line un nuovo servizio che consente il ritiro dei propri acquisti direttamente in un punto vendita. Il servizio, va a integrare le offerte di MD Web Store (www.mdwebstore.it), ovvero la nutrita sezione e-commerce di MD S.p.A. nata nel 2015, tra le prime nel settore discount.

Già a partire da oggi, dopo aver messo nel carrello virtuale il proprio acquisto si può scegliere tra la consegna al proprio indirizzo domestico o il ritiro presso un punto vendita MD. La spedizione presso il punto vendita è gratuita e il cliente pagherà solo il costo del prodotto.

Questo servizio nella fase di start up è attivo al momento su 26 punti vendita dislocati in tutta Italia, ma è già pianificata la sua estensione entro l’anno a 100 punti vendita su tutta la penisola.

Assortimento on line

MD Web Store conta una vastissima gamma di prodotti non food tra cui più di mille articoli di elettronica, grandi e piccoli elettrodomestici e prodotti per hobbies, casa e giardino. Tra questi, migliaia di referenze delle grandi marche, oltre ai prodotti a marchio MD quali: MXD, Alkpower, MD CASA. 

Nei primi mesi del 2019 il sito è stato rinnovato nella grafica e nell’operatività, migliorando la navigabilità e facilitando la fruizione dei contenuti da parte dell’utente. Un investimento, quello nell’e-commerce, che sta dando ottimi risultati all’insegna MD, oggi uno dei player in maggiore crescita del comparto con 780 punti vendita in tutta Italia.

 

 

Pam city: debutta il nuovo format di prossimità urbana, ispirato alla convenienza

Pam city, nuovo format di Pam Panorama, debutta all’interno del centro commerciale GranRoma del Gruppo Fresia.

Lo store rappresenta la nuova generazione del negozio di prossimità urbana che risponde sempre di più alle esigenze di consumatori in continua evoluzione. Pam city abbandona la logica della promozione e attua una politica di convenienza continuativa declinata su tutti i reparti, attraverso un risparmio generalizzato ed evidenziato a scaffale.

All’interno del percorso di acquisto si pone particolare attenzione al Food to Go, alla gastronomia e alla rosticceria, aree dove è possibile acquistare snack e piatti pronti da consumare a casa oppure presso la foodhall, la confortevole Area Ristoro. L’assortimento, inoltre, è contraddistinto da una forte presenza delle eccellenze del territorio a  sostegno delle piccole medie imprese locali.

Italianità, qualità, freschezza e relazione quotidiana di valore con i nostri Clienti, – dichiara l’Ing. Gianpietro Corbari, CEO di Pam Panoramarappresentano i punti di forza che ci contraddistinguono. Siamo entusiasti di aprire questo nuovo punto vendita e, insieme agli altri partner del progetto, contribuire alla riqualificazione di quest’area e alla creazione di nuovi posti di lavoro, nello specifico 18 nel punto vendita. Pam city è il risultato della nostra propensione continua verso il futuro, mentre il centesimo Pam local è l’esempio più concreto della solidità e crescita nel territorio”.

Siamo molto soddisfatti di inaugurare per la prima volta Pam city e, il giorno prima nella stessa città, il centesimo Pam local, – afferma Andrea Zoratti, Direttore del Canale Prossimità di Pam Panoramauno dei nostri format di maggior successo che, inaugurato nel 2013 con tre punti vendita pilota, è stato successivamente sviluppato a partire dal 2014, raggiungendo, in pochi anni, quota cento. Questa tipologia di negozio, tra l’altro, punta sull’occupazione giovanile, se contiamo il numero totale di collaboratori, circa un migliaio, con un’età media di 23,8 anni. I due nuovi store aperti a Roma dimostrano come per noi sia importante continuare quel dialogo costruttivo e fecondo con le realtà nelle quali decidiamo di investire. L’obiettivo che ci poniamo è di implementare Pam city in altre città e con ubicazioni diverse, proseguendo nello sviluppo della rete”.

Marca d’insegna

Il nuovo punto vendita ha a disposizione anche la qualità delle private label dell’insegna, che si contraddistinguono proprio per l’italianità: più di 200 referenze d’origine 100% italiana, di cui più di 100 a denominazione DOP, IGP e DOGC. Dalla linea Pam Panorama, con un ampio assortimento food e no-food, a BIO Pam Panorama, con articoli realizzati nel rispetto dell’ambiente e simbolo di un’alimentazione genuina e ricca dei sapori più autentici della terra come, per esempio, quelli Veg&Veg pensati per vegetariani e vegani. Poi ancora i Semplici e Buoni, alimenti senza glutine, ricchi di fibre, con meno grassi, senza zuccheri aggiunti e funzionali.

La linea Fresche Bontà, costituita da prodotti da cucinare o da gustare al momento, preparati con ingredienti di prima scelta e secondo la tradizione italiana e i Tesori, per coloro che desiderano portare in tavola solo alimenti di altissima qualità e rare specialità regionali e locali. I prodotti per la pulizia della casa Eco, con tensioattivi di origine vegetale e completamente biodegradabili, Arkalia e Arkalia Bio, per la cura e l’igiene del corpo e poi ancora Zòa per l’alimentazione equilibrata di cani e gatti.

I Clienti avranno poi a disposizione Calici “DiVini”, una selezione attenta di vini per rispettare e valorizzare le tipicità del territorio italiano. Dulcis in fundo, a completare l’offerta, i freschi e freschissimi, con il meglio della frutta e verdura dei produttori della zona.

 

CASH26 attivo anche in Italia, in 126 partner store Pam e Panorama

CASH26 – servizio implementato dalla Mobile Bank N26 e già attivo in Germania e in Austria – arriva anche in Italia, in 126 partner store Pam e Panorama. In questo modo i clienti, potranno prelevare e depositare sul proprio conto direttamente dalle casse dei supermercati.

Tutto parte da lì, dal contante: nonostante infatti, le carte siano utilizzate da più dell’80% della popolazione italiana per pagamenti in negozio e online, il cash resta il mezzo di pagamento più diffuso e pesa per il 52% del totale transato – per un valore di 337 miliardi di euro[1]. N26 ha rinunciato da subito alle tradizionali filiali bancarie, ma per andare incontro alle richieste dei clienti italiani ha deciso di permettere loro di prelevare e depositare denaro, senza una carta, solo con il proprio smartphone presso i rivenditori selezionati.

Come funziona CASH26

Ai possessori di un conto N26 basta accedere all’applicazione per identificare grazie alla mappa dedicata il partner store più vicino. Una volta identificato è sufficiente generare il proprio codice a barre, scegliendo tra “Deposito” o “Prelievo”. Ottenuto il codice, un addetto alla cassa del negozio convenzionato eseguirà la scansione, permettendo il deposito o il prelievo dell’importo richiesto. A operazione conclusa, il saldo del conto viene aggiornato in tempo reale.

Costi

I prelievi sono sempre gratuiti e hanno un limite massimo di 900€ nelle 24 ore (200€ a transazione). Per i depositi, il tetto massimo giornaliero è di 999€ (minimo 50€ a operazione). In questo caso, i primi 100€ del mese sono gratuiti, mentre in caso di depositi extra si paga una commissione dell’1,5%.

Il servizio

Nel corso dei prossimi mesi, la rete di negozi convenzionati sul territorio italiano verrà ampliata per garantire la massima capillarità. Inoltre, i clienti possono utilizzare CASH26 anche in Germania e in Austria presso tutti i partner selezionati, rispettivamente 11.668 in Germania e 2.019 in Austria. CASH26 viene fornito in collaborazione con Cash Payment Solutions GmbH, che opera con il marchio ViaCash in Italia e Barzahlen in Germania e Austria.

 

[1] Dati Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano

Conad firma l’accordo per acquisire la quasi totalità di Auchan Retail

Conad ha chiuso  un accordo con Auchan Retail per l’acquisizione della quasi totalità delle attività di Auchan Retail Italia.

Entra in Conad una parte importante dei circa 1.600 punti vendita di Auchan Retail Italia: ipermercati, supermercati, negozi di prossimità con i marchi Auchan e Simply, disposti sul territorio italiano in modo complementare alla rete Conad.

Francesco Pugliese, Amministratore Delegato di Conad, ha dichiarato “Siamo soddisfatti di aver acquisito e riportato nelle mani di imprenditori italiani una rete di distribuzione di grande valore, che sta attraversando un periodo di difficoltà ma che ha grandi potenzialità ed è complementare a quella di Conad. Oggi nasce una grande impresa italiana, che porterà valore alle aziende e ai consumatori italiani.

L’acquisizione sarà perfezionata solo in seguito all’approvazione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in Italia.

Non sono compresi in questo accordo i supermercati gestiti da Auchan Retail in Sicilia e i drugstore Lillapois. L’accordo prevede anche che i centri commerciali in cui sono situati i punti vendita di Auchan Retail Italia continueranno ad essere gestiti dalla società Ceetrus, che prosegue la propria attività in Italia.

L’acquisizione sarà condotta da Conad con il supporto di WRM Group, società specializzata nel real estate commerciale.

Gli acquirenti sono stati assistiti da PwC TLS Avvocati e Commercialisti in tutti gli aspetti di natura legale e fiscale e da PwC Advisory nella valutazione e definizione delle tematiche financial.

Nova Coop presenta “La spesa che non pesa”

Nova Coop presenta www.laspesachenonpesa.it, il servizio  Coop a Casa, che prevede la consegna della spesa a domicilio sull’intera città di Torino e sui comuni di Collegno, Grugliasco e Rivoli. Inoltre il servizio Coop Drive, già attivo a Beinasco in strada Torino, apre un nuovo punto di ritiro a Torino, in corso Rosselli 181/a. La stessa struttura, che non è aperta al pubblico, funge anche da piattaforma logistica di Coop a Casa, il primo servizio di consegna a domicilio della spesa ordinata online.

Il negozio digitale propone oltre 9.000 referenze dei reparti grocery, freschi e freschissimi preconfezionati dell’offerta del canale ipermercati. I prodotti in assortimento ne seguiranno le promozioni. Dopo aver registrato le proprie credenziali, il cliente deve munirsi del carrello virtuale in cui caricare la spesa, cercando i prodotti attraverso la selezione delle diverse categorie merceologiche, filtrando per linea di prodotto o digitandone il nome o la marca. In qualunque fase, prima di aver completato l’ordine o anche successivamente se la spesa non è ancora stata composta, il sistema permette di modificarla e di completarne una interrotta. 

I due servizi sono attivi tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle 9.00 alle 21.00, e la domenica dalle 9.00 alle 19.00.

Il ritiro della spesa prenotata con Coop Drive è gratuito. La consegna tramite Coop a Casa prevede un contributo di euro 4,90 per i Soci Nova Coop e di euro 7,90 per i clienti, che comprende la sua preparazione, il trasporto su furgoni a temperatura differenziata e la consegna al piano,. Un’attenzione particolare viene garantita alle persone diversamente abili, per le quali è riconosciuto il servizio di consegna gratuito di una spesa a settimana.

“In una grande città convivono molti stili di vita a cui rispondere – spiega Ernesto Dalle Rive, Presidente di Nova Coope la nostra nuova proposta di Coop a Casa vuole intercettare il consumatore evoluto, abbattendo le barriere fisiche, per offrire anche a lui, direttamente a domicilio, la qualità e i valori distintivi del prodotto a marchio Coop. Si tratta di una via diversa per innovare le politiche dell’offerta, rispetto alla strada delle aperture no-stop, per adattarsi ai tempi orari mutevoli delle città.”

 

Pam Local apre il suo primo pdv all’ombra della torre pendente

Pam local fa il suo esordio a Pisa, in Via San Lorenzo 77. Il negozio, aperto 7 giorni su 7 con orario continuato 8-22, offrirà soluzioni su misura e tanti prodotti figli del territorio toscano.

Qui i Clienti potranno trovare numerose soluzioni, sfiziose e convenienti ma soprattutto veloci come il Food to Go, ideale per chi ha poco tempo.

Non mancheranno i prodotti “Prezzo Promessa”, caratterizzati da prezzi bassi tutto l’anno su centinaia di prodotti di uso quotidiano e i menu in abbinata per offrire, ogni 15 giorni, suggerimenti sempre nuovi per gustose ricette a prezzi competitivi.

Grande attenzione sarà riservata anche a coloro che si prendono cura del proprio benessere ma non vogliono rinunciare al gusto grazie a centinaia di prodotti free from o integrali, le referenze con pochi grassi, l’ampia proposta di articoli biologici, vegani e superfood.

Per chi, invece, ricerca una qualità superiore all’insegna dell’italianità potrà trovare numerose eccellenze DOP e IGP, provenienti da fornitori locali e appositamente segnalate in negozio come “prodotti del territorio”.

Ampio spazio sarà destinato anche alla linea completa di prodotti biologici per la cura e l’igiene della persona, per offrire una beauty routine tutta al naturale, e alla linea di referenze ecologiche per la pulizia della casa e a cura del bucato.

“È stato un giorno molto importante per noi e per la città di Pisa” afferma Andrea Zoratti, Direttore Canale Prossimità e Supermercati “È una storica prima volta per noi e per quelli che saranno i nostri nuovi Clienti. Abbiamo dedicato tante energie al primo Pam local della città, per offrire il nostro servizio di qualità pensato per soddisfare le esigenze di spesa di tutti e diventare un punto di riferimento per i residenti della zona”.  

 

Come intercettare le nuove istanze dei consumatori. L’intervista a Domenico Brisigotti

La sostenibilità – etica ed ambientale – è sempre più un driver di scelta per i consumatori: i responsabili d’acquisto, decisamente più consapevoli di una volta, hanno infatti le idee ben chiare. E basta compulsare il Rapporto Coop 2018 per avere un’idea delle dimensioni del fenomeno: emerge per esempio che nel primo semestre del 2018 il segmento dei prodotti ecologici ha fatto segnare un aumento nelle vendite del 3,6% rispetto allo stesso periodo nel 2017, con un giro di affari di oltre 188,6 milioni di euro. Il marchio “green” spopola: 68 milioni di euro nel periodo gennaio-giugno 2018; e vanno molto bene anche il biodegradabile (33 milioni di euro), il vegetale (30 milioni di euro) e il senza nichel (26 milioni di euro).

E non basta: nel primo semestre del 2018, sono cresciuti anche i prodotti con packaging con “meno plastica” (+14,3%) e i prodotti a marchio etico, che hanno fatto registrare un aumento delle vendite dell’1,8% nei primi sei mesi del 2018, per un valore complessivo di quasi 1,7 miliardi di euro.

Il quadro, insomma, è chiaro: i valori etici ed ecologici portano il consumatore a scegliere.

E la vera novità è che la scelta non riguarda più solo cosa comprare, ma anche dove effettuare l’acquisto, in base alla tipologia e al mix dell’offerta.

Da questo quadro discende, inevitabile, una domanda: cosa fanno le insegne per rispondere in modo adeguato alle nuove istanze di questa domanda evoluta?

Ne abbiamo parlato con Domenico Brisigotti, direttore commerciale di Coop Italia, che ha anticipato alcuni dei temi che verranno dibattuti nel corso del convegno “Da consumatore consapevole a cliente etico: il nuovo ruolo del responsabile d’acquisto” che si terrà durante TUTTOFOOD l’8 maggio (dalle 10,30 alle 11,30) nello spazio Retail Plaza.

“Il cambiamento è epocale – ammette Brisigotti – ma non nasce dal nulla: alle spalle ha un lungo processo di maturazione, che in questi ultimi anni ha subito una fortissima accelerazione. Il risultato è che ora è diventato un tema realmente trasversale, capace di interessare fasce molto ampie di consumatori. Industria e distribuzione devono rispondere a tono, proponendo prodotti adeguati”.

Come si può fidelizzare oggi il cliente?

Le linee guida sono sempre quelle di ridurre l’impatto ambientale, aumentando la sostenibilità sociale. Poi ogni operatore le declina in modo peculiare.

Per Coop, in particolare, si tratta di tematiche “antiche”, mi passi il termine, in quanto già da moltissimi anni abbiamo adottato partiche virtuose sulla filiera.

Oggi la sfida si è complicata perché i fronti sui quali operare sono molteplici

Come risponde Coop?

Concentrandosi sulla propria attività, per dare il meglio, partendo dai propri prodotti a marchio, per poi estendere questa strategia anche a quelli dell’IDM.

L’importante è enunciare meno slogan e dare – invece – risposte concrete. Per questo serve impegnarsi concretamente.

In termini di sostenibilità ambientale, cosa chiedono maggiormente i clienti?

Riduzione delle plastiche, controllo della filiera, maggior sicurezza alimentare. Si tratta di tematiche molto dibattute sui social, in alcuni casi persino virali.

Su altri temi, invece, si nota ancora meno reattività e una sensibilità ancora sopita.

Qualche esempio?

L’abuso di antibiotici negli alimenti: un problema fin troppo sottovalutato, forse perché poco visibile e non immediatamente percepibile, ma – potenzialmente – vettore di conseguenze gravose se non disinnescato tempestivamente.

Coop, al contrario, ha deciso di affrontarlo già da tempo, coerentemente con la propria responsabilità d’impresa.

Un compito arduo, le assicuro, perché comporta il bilanciamento di due istanze se non  proprio contrapposte, quanto meno non certo unisone: da una parte portare avanti l’impegno preso (con gli inevitabili costi aggiuntivi che ciò possa comportare), dall’altra tutelare il potere d’acquisto dei propri soci.

Questo atteggiamento non vi mette a rischio di perdere il primato conquistato negli anni?

Non è un mistero per nessuno che oggi spesso gli atteggiamenti più spregiudicati paghino. Ma Coop non li può seguire per spuntare il prezzo più basso; non può modificare un modello che è la sua ragione d’impresa. Anche a costo di subirne il contraccolpo.

Il discorso è semplice e vecchio come il mondo: si può agire senza responsabilità o essere virtuosi. La scelta è libera, certo. Bisogna però essere consapevoli che se tutti scegliessero la prima opzione, la prospettiva sarebbe paurosa.

Pam Panorama apre a Bergamo il suo secondo pdv

Pam Panorama rafforza la sua presenza a Bergamo con l’apertura del secondo Pam local in Largo Porta Nuova, 9. 

Grazie all’esclusiva iniziativa “Prezzo Promessa”, Pam local garantirà ai propri Clienti prezzi bassi tutto l’anno su centinaia di prodotti di uso quotidiano mentre, con i suoi menu in abbinata proporrà, ogni 15 giorni, suggerimenti sempre nuovi per gustose ricette a prezzi competitivi.

Non mancherà Food to Go, con le sue soluzioni sfiziose, convenienti e soprattutto veloci, per chi è di corsa e ha poco tempo.

Sempre più ricca anche l’offerta per coloro che prestano attenzione al proprio benessere ma non vogliono rinunciare al gusto, con le centinaia di prodotti free from o integrali, le referenze a basso contenuto di grassi e l’ampia proposta di articoli biologici, vegani e superfood.

Chi, invece, ricerca una qualità superiore all’insegna dell’italianità potrà trovare numerose eccellenze DOP e IGP, provenienti da fornitori locali e appositamente segnalate in negozio come “prodotti del territorio”.

Ampio spazio sarà dedicato anche alla linea completa di prodotti biologici per la cura e l’igiene della persona, per offrire una beauty routine tutta al naturale, e alla linea di referenze ecologiche per la pulizia della casa e la cura del bucato.

 

Glovo: arrivano nuovi finanziamenti e nascono i dark store

Glovo, la start-up di Barcellona che consegna qualsiasi cosa, dal cibo alla spesa fino ai prodotti farmaceutici, annuncia un round di finanziamento da €150 milioni Serie D guidato dal venture capital internazionale Lakestar.

Questa nuova iniezione di capitale sarà utilizzata per guidare la crescita, con un focus sulle innovazioni on demand, inclusi i nuovi progetti riguardanti i supermercati.

L’obiettivo? Diventare la prima app che consegna qualsiasi cosa all’interno delle città.

Il nuovo round

Fondata nel gennaio 2015 da Oscar Pierre (CEO) e Sacha Michaud, la crescita di Glovo è stata possibile grazie a numerosi investimenti da parte di venture capital internazionali.

Il nuovo round è stato guidato da Lakestar, la società di venture capital internazionale focalizzata sugli investimenti in società tecnologiche, e Drake, proprietario del franchising globale di pizza Papa John’s, con il supporto di nuovi investitori: Idinvest Partners, private equity europeo e venture capital e Korelya Capital, venture capital specializzata nella crescita di start-up tecnologiche europee.

Oltre il food delivery

Con l’obiettivo di diventare l’app in grado di consegnare tutto nelle città e soddisfare la crescente domanda da parte degli utenti, Glovo investirà anche in altre categorie in crescita – andando oltre il food delivery – come servizi di lavanderia, consegna di prodotti farmaceutici e altri generi alimentari e non. Per accelerare ulteriormente la crescita di queste categorie, la startup sta investendo in generi alimentari verticali, costruendo i cosiddetti dark stores; rendendo possibile la consegna della spesa ai clienti entro 20 minuti dall’ordine.

I negozi immagazzinano fino a 1.000 articoli che i glovers consegneranno ai clienti di Barcellona e Madrid (progetti pilota). Questo round di investimenti che alimenterà l’espansione di questi supermercati nei mercati principali, supporterà Glovo nel miglioramento della customer experience in tutto il mondo.

 

 

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