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Fiasconaro festeggia 70 anni con il Montenero

L’anteprima assoluta c’è stata a Milano, in occasione di Tuttofood: la fiera è stata l’occasione scelta da Fiasconaro per presentare ai buyer italiani e internazionali la Collezione 70° Anniversario, che celebra il 70esimo dalla fondazione dell’azienda siciliana. La linea raccoglie alcuni dei lievitati da ricorrenza di punta di Fiasconaro, incartati con un pack dedicato. Si va dal Panettone Tradizionale al Panettone Albicocche e Cioccolato di Modica IGP, fino al Panettone agli Agrumi e Zafferano di Sicilia. Ma la novità assoluta è il Montenero, nato come rivisitazione del Mannetto – il primo panettone Fiasconaro – e “battezzato” con il nome della contrada che ha visto crescere le generazioni Fiasconaro nella bella stagione. Il Montenero è un lievitato dall’anima siciliana, frutto dell’incontro tra Pandoro e Panettone, che sposa un impasto di cacao e cioccolato di Sicilia che ricorda “a’ Muntagna” – il profiterole di papà Mario, anima e fondatore della Fiasconaro – con delicate note di limone. Disponibile in una confezione ottagonale da 700 grammi, sarà abbinato ad una confezione di zucchero a velo con apposito spolverino. È un dolce dal forte valore simbolico, che racconta la continuità generazionale in azienda: il Montenero, infatti, è una creazione di Mario Fiasconaro, omonimo del nonno. Della squadra che ha portato il marchio al successo internazionale fa parte ovviamente anche la seconda generazione, cioè i tre fratelli Fiasconaro: Fausto è Responsabile del punto vendita, Martino si occupa della Direzione Amministrativa, Nicola è pluripremiato Maestro Pasticciere e Ambasciatore dell’Arte dolciaria Made in Sicily nel mondo.

Il pack e la comunicazione della Collezione 70esimo Anniversario sono ispirate a una linea del tempo che racconta le tappe più importanti dell’azienda: dalla nascita nel 1953 del Bar Fiasconaro – a Castelbuono, nel cuore del parco delle Madonie, in provincia di Palermo – e della piccola gelateria in Piazza Margherita ai primi banchetti nelle Madonie degli anni ’70, fino alla vera svolta nel 1988, con la creazione del Mannetto, il primo Panettone Fiasconaro che rivisita l’iconico Panettone milanese “alto”, con l’utilizzo della Manna, la resina dolce prodotta dagli alberi di frassino del comprensorio locale. Nel 1998 arriva la prima bandierina Fiasconaro negli Stati Uniti, con la partecipazione al Summer Fancy Food, il più grande evento di specialità alimentari a New York. E ancora: nel 2007 il Panettone Fiasconaro va oltre i confini dello spazio a bordo del Discovery Shuttle della Nasa per essere protagonista della cena in onore di Paolo Nespoli, astronauta italiano dell’equipaggio internazionale. Nel 2018 l’Arte Pasticcera Fiasconaro incontra l’Alta Moda e nasce la collaborazione con gli stilisti Dolce&Gabbana. Infine, nel 2020 Fiasconaro conquista l’Oscar per l’innovazione di ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori – per la sua visione d’impresa e capacità di fare rete.

Fiasconaro ha raggiunto nel 2022 un fatturato di oltre 34 milioni di euro, con un organico di 180 lavoratori, fra stagionali e dipendenti. Presente in 60 Paesi, l’azienda cresce del 20% in tutti i suoi principali mercati – Italia, Canada, Francia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra, Australia e Nuova Zelanda – mentre l’Asia rappresenta l’orizzonte strategico. Il panettone e la colomba costituiscono il core-business dell’azienda, ma è in costante crescita l’incidenza della linea di prodotti continuativi: torroncini, cubaite, creme da spalmare, mieli, marmellate, confetture e spumanti aromatici.

Balocco cresce ancora, amplia gli stabilimenti e guarda all’export

È il secondo player player del mercato dolciario da ricorrenza e del mercato della prima colazione, Balocco, e nel 2018 consoliderà la forte crescita del 2017 (+che aveva visto un incremento di 15 milioni sul 2016) avvicinandosi ai 190 milioni di euro di fatturato.

L’azienda di Fossano, guidata ancora oggi dalla terza generazione della famiglia che la fondò nel 1927, punta a crescere ancora. Negli ultimi 10 anni ha investito oltre 50 milioni di euro in tecnologia, aumentando le linee interne. Il primo grande risultato si deve alla decisione di affiancare ai prodotti da ricorrenza anche una divisione di prodotti continuativi, frollini in particolare, che hanno consentito alla marca di essere presente nelle case dei consumatori italiani non solo a Pasqua e Natale, ma tutte le mattine, a colazione. Con questa strategia e investimenti costanti in R&D e implementazione delle linee produttive, l’azienda è cresciuta negli ultimi dieci anni al ritmo di un milione al mese, fino a diventare co-leader nei due segmenti.

 

Occhi puntati sull’export, oggi al 13%

Sul mercato italiano l’azienda è concentrata sul lancio del nuovo brand dal posizionamento premium “Bottega Balocco – Italian Bakery 1927”, i piani per lo sviluppo dell’export, che vale attualmente il 13%, prevedono la creazione di linee dedicate. Già oggi i prodotti Balocco sono distribuiti in 67 Paesi, dall’Europa agli USA, da Medio Oriente all’Australia. La crescita delle esportazioni sarà sostenuta in futuro da un’offerta prodotti studiata appositamente per rispondere alle abitudini alimentari degli stranieri, con la competenza italiana nella sana e corretta alimentazione. Proprio per realizzare questo obiettivo è in corso di ampliamento il sito produttivo di Fossano, che ospiterà presto nuove linee per prodotti da forno destinati all’export. Dopo i lavori, la superficie coperta aumenterà da 46.000 a 58.000 metri quadri (su una superficie totale di 70.000 metri quadri).

Alla crescita di fatturato e produzione si è affiancata in questi anni la crescita costante dell’organico. Per la campagna natalizia 2018 Balocco ha inserito oltre 200 lavoratori stagionali, portando a 400 unità i dipendenti presenti nel sito di Fossano. Il numero complessivo di addetti sale a 500 unità computando anche lavoratori interinali e cooperative e i 20 addetti impiegati nella “fabbrica in miniatura” aperta da Balocco a fine 2017 all’interno di F.I.CO Eataly World a Bologna.

Per il secondo anno consecutivo infine l’azienda è tra le prime cinque del largo consumo in cui si lavora meglio, secondo l’indagine realizzata dalla società tedesca indipendente “Statista” per il settimanale Panorama, interpellando migliaia di lavoratori di oltre 2.000 imprese italiane con più di 250 dipendenti.

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