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Tag: ecosostenibilità

Caffè Borbone nuovamente premiato da EcoVadis

Anche nel 2023 Caffè Borbone riceve il Sustainability Rating di EcoVadis, il riconoscimento che premia le aziende che hanno dimostrato di essere conformi a un sistema di gestione solido relativamente ai criteri di sostenibilità.

Con la conferma del Silver Score, Caffè Borbone rientra nel 10% delle migliori aziende analizzate dal team di esperti internazionali di EcoVadis – oltre 100.000 in diversi ambiti dal 2007 – con un 92esimo percentile, un punteggio in miglioramento rispetto a quanto raggiunto nel 2022. Tutte le medaglie presentano range di punteggio variabili che, con il passare degli anni, diventano sempre più rigidi e sfidanti, aumentando in particolare la soglia minima per il raggiungimento della medaglia Gold.

“Questo riconoscimento è un’ulteriore prova del lavoro e dell’impegno che, quotidianamente, Caffè Borbone porta avanti in termini di processi produttivi, non solo investendo nella qualità delle materie prime con un approvvigionamento sostenibile, ma anche e soprattutto dimostrando l’amore verso il territorio”, afferma Marco Schiavon, Amministratore Delegato di Caffè Borbone. “Il raggiungimento di questo risultato è un significativo incoraggiamento per continuare in questa direzione, proponendo soluzioni sostenibili a basso impatto ambientale”.

Logistica sostenibile, Conad inizia a consegnare con veicoli elettrici a Roma e Palermo

Conad avvia un nuovo progetto logistico di consegne a punti vendita in modalità 100% elettrica a Roma e a Palermo. L’iniziativa sottolinea l’impegno dell’azienda verso una logistica sempre più sostenibile, con l’obiettivo di ridurre l’impatto in termini di emissioni di Co2 al fine di migliorare la qualità dell’aria. Il nuovo progetto prevede l’utilizzo di veicoli elettrici per effettuare le consegne di prodotti dai Cedi (Centri distributivi) delle Cooperative PAC 2000A e Conad Nord Ovest a 16 punti vendita di Roma e Palermo. I veicoli di consegna elettrici percorreranno circa 450-500 Km/giorno nelle zone servite.

“Noi di Conad siamo da sempre a favore di una logistica moderna ed efficiente che abbia come bussola di riferimento la sostenibilità aziendale” dichiara Andrea Mantelli, Direttore Supply Chain di Conad. “Il progetto di consegna con modalità 100% elettrica rappresenta un ulteriore passo in avanti per la nostra strategia di sostenibilità ambientale permettendo l’ottimizzazione del dispendio energetico, con una notevole riduzione delle emissioni di Co2.  Fondamentale per la realizzazione dell’iniziativa è stato il supporto delle Cooperative, che hanno lavorato duramente per renderlo possibile. Grazie al loro impegno, Conad sarà in grado di fornire un servizio di consegne più sostenibile e rispettoso dell’ambiente”.

L’utilizzo di nuovi veicoli elettrici per la consegna sarà esteso nei prossimi mesi anche nelle città di Torino e Firenze, a riprova dell’impegno continuo di Conad e delle Cooperative associate verso la riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti. L’impegno dell’insegna verso una mobilità sostenibile abbraccia anche le comunità in cui l’insegna opera attraverso l’installazione di colonnine di ricarica elettrica presso i punti vendita Conad: grazie alla partnership con Enel X Way, Conad ha installato 500 punti di ricarica a uso pubblico su tutto il territorio nazionale. Ciò ha permesso all’insegna di offrire un servizio alla Comunità sempre più orientato ai nuovi bisogni e al rispetto dell’ambiente.

La mobilità elettrica e l’impegno di Conad per una logistica sostenibile rientrano nella strategia concreta di sostenibilità di Conad “Sosteniamo il Futuro”, nella dimensione Ambiente e Risorse, contribuendo alla tutela dell’ambiente e alimentando la crescita di un modello di sviluppo concretamente sostenibile.

Carrefour Italia diventa Società Benefit, un segno del cambio di paradigma nella Gdo

Carrefour Italia diventa Società Benefit, individuando nella propria attività di business specifiche finalità di beneficio comune da perseguire contestualmente all’interesse economico. La qualifica di Società Benefit ai sensi della Legge n. 208/2015 sarà perfezionata a fine giugno e prevedrà il monitoraggio e le rendicontazioni degli obiettivi sociali e ambientali attraverso un report di impatto annuale, da prodursi a partire dal prossimo anno.

Sono quattro le Finalità di Beneficio Comune che Carrefour Italia persegue:

Finalità di Beneficio Comune
Si impegna a favorire la transizione del sistema alimentare in chiave sostenibile, offrendo ai clienti prodotti di qualità, resi accessibili attraverso molteplici canali e formati di vendita, e promuovendo un’alimentazione equilibrata, con il coinvolgimento della rete produttiva e distributiva, e favorendo la consapevolezza dei consumatori. Questo investendo in particolar modo nella marca privata, così da promuovere una produzione più sostenibile e valorizzare le eccellenze del territorio; e collaborando con i fornitori, come per esempio attraverso il Patto per la Transizione Alimentare, volto a favorire la sinergia con le aziende che lo sottoscrivono su obiettivi di responsabilità comune, come la tutela della biodiversità e la riduzione progressiva delle emissioni di Co2 nella filiera, prediligendo imballaggi più sostenibili e puntando su prodotti sani e di qualità.

Ambienti di lavoro
Carrefour Italia si impegna a promuovere un ambiente di lavoro rispettoso, equo e sicuro, che consenta lo sviluppo personale e professionale dei collaboratori e la conciliazione vita-lavoro, e che favorisca l’inclusione e le pari opportunità. Impegno portato avanti non solo in azienda, ma anche stimolando gli imprenditori affiliati in franchising, che sottoscrivono con Carrefour Italia un protocollo finalizzato ad assicurare la tutela delle condizioni di lavoro dei collaboratori impiegati nei loro punti vendita. L’azienda ha poi recentemente introdotto una nuova policy di genitorialità rivolta a tutti i collaboratori e le collaboratrici, che prevede 10 giorni in più di congedo parentale per il secondo genitore retribuito al 100%, un’integrazione economica dell’indennità prevista dalla legge per i genitori che usufruiscono del congedo parentale facoltativo, supporto psicologico ed accompagnamento nel rientro al lavoro, anche attraverso misure di flessibilità. Inoltre, l’azienda a livello di Gruppo si impegna ad aumentare del 50% la presenza di collaboratori con disabilità entro il 2026 e sarà sviluppata una politica proattiva per la promozione della diversità delle origini.
 
Creazione di valore economico per tutti i soggetti coinvolti nel sistema impresa
Un obiettivo tra tutti è quello di tutelare il potere di acquisto dei clienti, attraverso sconti e promozioni come quelli per anziani e studenti, ma anche attraverso l’offerta di prodotti di marca privata, inclusi i prodotti di primo prezzo con Simpl’. Per quanto riguarda i fornitori, Carrefour Italia è inoltre impegnata nel favorire l’esportazione dei prodotti Made in Italy: solo nel 2022 la merce esportata e venduta nei punti vendita Carrefour a livello internazionale ha raggiunto 1,1 miliardi di euro. Infine, l’impegno a condividere con i dipendenti il valore economico creato, offrendo loro contratti equi e competitivi e la possibilità di partecipare ai risultati aziendali, attraverso ad esempio l’azionariato diffuso ed iniziative di welfare.

Ridurre l’impatto ambientale delle attività dell’impresa
Da un lato l’obiettivo è raggiungere la carbon neutrality a livello di Gruppo entro il 2030 con l’eCommerce ed entro il 2040 nei punti vendita, percorso possibile anche grazie agli investimenti in energia rinnovabile e fotovoltaico. Dall’altro c’è l’obiettivo di ridurre i consumi energetici del 20% entro il 2026 e di ridurre i rifiuti, con particolare attenzione agli sprechi alimentari dei punti vendita. Tante le iniziative in atto in questa direzione, come la partnership con Too Good To Go e la vendita a prezzo scontato del 70% di prodotti che hanno superato il TMC (Termine Minimo di Conservazione) e che preservano comunque tutte le garanzie di sicurezza alimentare.

“Siamo orgogliosi di diventare una Società Benefit, una decisione strategica che conferma la nostra volontà di fare impresa focalizzandoci non solo sulla dimensione economica, ma creando allo stesso tempo ricadute positive e valore tangibile per l’ambiente e la società in cui siamo inseriti” – afferma Christophe Rabatel, CEO di Carrefour Italia. “È un ulteriore passo nel nostro percorso per promuovere la Transizione Alimentare per Tutti, favorendo un reale cambio di paradigma lungo tutta la filiera, per una produzione più sostenibile e un consumo più responsabile. Le urgenze che viviamo ci impongono agire e passare definitivamente dalle parole ai fatti”.

Giornata mondiale dell’Ambiente, FederBio sostiene la bioplastica

Oggi, 5 giugno, si celebra la Giornata mondiale dell’Ambiente, occasione in cui FederBio invita a intensificare gli sforzi per salvaguardare gli ecosistemi, un patrimonio fondamentale da preservare per le generazioni future.

Sull’aspetto specifico della plastica, che trova un largo utilizzo anche in agricoltura, FederBio sottolinea che in quella biologica è stata sostituita da soluzioni alternative come le bioplastiche, biodegradabili e compostabili. A conferma dell’impegno in questa direzione, la Federazione ha siglato da tempo un accordo con Assobioplastiche teso a favorire l’impiego di bioteli nelle coltivazioni agroecologiche. L’agricoltura biologica – che si basa sui principi del benessere, dell’ecologia e dell’equità – rappresenta inoltre un perfetto modello di economia circolare che sostiene e favorisce il benessere del suolo, delle piante, degli animali, degli esseri umani e dell’intero Pianeta. Anche per le confezioni degli alimenti bio si punta sempre di più a rispettare concetti di economia circolare, attraverso processi improntati alla sostenibilità e all’utilizzo di materiale compostabile e interamente riciclabile.

“La salvaguardia dell’ambiente è una responsabilità di tutti – sottolinea Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio. Ecco perché riteniamo importante promuovere modelli positivi e sensibilizzare i cittadini ad adottare scelte alimentari sostenibili. L’agroecologia, di cui il biologico e biodinamico rappresentano le punte più avanzate, può dare un contributo fondamentale alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e al contrasto al cambiamento climatico”.

Diageo supporta una filiera più sostenibile dell’alluminio

Diageo ha finanziato la creazione del British Aluminium Consortium for Advanced Alloys (BACALL), collettivo di esperti del settore che si propone di creare un’economia circolare per l’alluminio nel Regno Unito. Il progetto prevede la costruzione di un impianto per la laminazione di migliaia di tonnellate di fogli di alluminio nel Regno Unito, più che sufficienti per oltre 400 milioni di lattine di Guinness e di Gordon’s & Tonic premiscelate.

Attualmente, per riciclare e produrre le lattine, il Regno Unito dipende da una catena di approvvigionamento ad alta intensità energetica che si basa sull’esportazione e sull’importazione non sostenibile di alluminio. Il consorzio realizzerà un impianto avanzato di riciclo e produzione di alluminio, per creare una nuova catena di approvvigionamento basata sull’economia circolare. Questo consentirà di garantire il riciclo del metallo e di consolidare la posizione del Regno Unito come leader nell’adozione di sistemi di produzione e riduzione delle emissioni di carbonio. Una volta che l’impianto entrerà in funzione, il riciclo dell’alluminio contribuirà in modo significativo al piano d’azione decennale per la sostenibilità di Diageo, attraverso:

-l’aumento dell’utilizzo di alluminio riciclato, con lattine Guinness totalmente realizzate con materiale riciclato;
-la riduzione delle emissioni di carbonio necessarie per l’esportazione e l’importazione di fogli di alluminio;
-la minore dipendenza dalle materie prime necessarie per la sua produzione;
-il contributo alla riduzione delle emissioni di carbonio Scope 3 di Diageo, dal momento che l’impianto utilizzerà il 95% in meno di energia per la produzione di fogli di alluminio rispetto ai tradizionali metodi di produzione primaria.

“L’alluminio è uno dei materiali più facilmente riciclabili del pianeta, eppure oltre 15 miliardi di lattine prodotte nel Regno Unito dipendono da una catena di approvvigionamento ad alta intensità energetica, che comporta l’ingresso e l’uscita dell’alluminio dal Paese” ha dichiarato David Sneddon, Direttore non esecutivo di BACALL Aluminium Ltd. “L’approvvigionamento, il riciclo, la produzione e la fornitura di lamiere piatte di alluminio nel Regno Unito ci consentono di localizzare e ridurre la supply chain, garantendo una sostanziale diminuzione delle emissioni di carbonio. Ciò contribuirà a creare un’industria dell’alluminio più sostenibile e garantirà la competitività futura delle leghe a bassissimo contenuto di carbonio”.

“L’alluminio ha il potenziale di essere un prodotto a zero emissioni di carbonio, ma è necessario che l’intera supply chain veda una drastica riduzione delle emissioni. Attualmente il Regno Unito esporta gran parte dei suoi scarti di alluminio, ma allo stesso tempo importa quasi tutte le lamiere di alluminio necessarie. Modificando questa situazione, dovremmo assistere a una significativa riduzione dell’impronta di carbonio. Plaudo a Diageo e BACALL per aver avviato questo processo” aggiunge Geoff Scamans, professore di metallurgia alla Brunel University.

Firmato protocollo tra FederBio e Roma Capitale per promuovere l’agroecologia

A spingere FederBio e Città metropolitana di Roma Capitale a firmare un protocollo d’intesa nel corso della Festa del Bio di Roma è l’intenzione di promuovere i principi dell’agroecologia, sostenere l’agricoltura biologica e a Km 0 nelle politiche locali, con particolare riferimento alla tutela e gestione del verde pubblico e alla ristorazione collettiva. Tra le iniziative principali previste dal protocollo si segnalano le attività di sensibilizzazione verso gli attori pubblici e privati della filiera sull’utilizzo di prodotti biologici nelle mense scolastiche, lo sviluppo di attività di formazione degli operatori agricoli e dei tecnici comunali addetti alla stesura dei Capitolati per i servizi di ristorazione collettiva e per favorire la conversione al biologico, con la realizzazione di corsi di aggiornamento, affiancamento tecnico e informazione.

L’accordo inoltre punta a sensibilizzare i Comuni del territorio affinché aderiscano all’iniziativa “Comuni Amici del Bio”, promossa da Cambia la Terra (il progetto di FederBio con Legambiente, Lipu, Medici per l’Ambiente, Slow Food e WWF), che raccoglie le amministrazioni locali impegnate per un territorio libero da sostanze chimiche, in agricoltura, nelle aree verdi ma anche nelle mense pubbliche, particolarmente nelle scuole. L’iniziativa nasce per allargare la rete dei Comuni liberi dai pesticidi e vuole mettere in rete le esperienze e gli strumenti per la conversione al biologico, anche attraverso la creazione di un database che raccoglie gli atti normativi delle amministrazioni pubbliche, un importante strumento di facilitazione per tutte le realtà che desiderano avviare politiche a supporto di una transizione ecologica e verso il superamento della chimica di sintesi.

La promozione delle opportunità offerte dai finanziamenti per lo sviluppo dell’agricoltura biologica, per il sostegno ai mercati contadini bio, per la diffusione delle mense scolastiche e aziendali con prodotti biologici e per supportare i Comuni che hanno avviato politiche volte alla riduzione dell’impiego della chimica di sintesi nei loro territori, in linea con le strategie europee “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, sono ulteriori punti centrali dell’accordo che vedrà collaborare nel prossimo triennio FederBio e Città metropolitana di Roma Capitale.

“La creazione di sinergie con le amministrazioni e realtà rappresentative del territorio è essenziale per accelerare la transizione verso il modello agroecologico. Siamo lieti che una realtà importante come la Città metropolitana di Roma Capitale aderisca a iniziative che possono determinare, per il territorio e le comunità, effetti positivi con una ricaduta diretta sulla salute dei cittadini, sulla tutela della biodiversità e sul contrasto del cambiamento climatico”, ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio.

“Il protocollo siglato con FederBio risponde perfettamente alla missione di Città metropolitana di Roma Capitale che è focalizzata sullo sviluppo sostenibile, economico e sociale del territorio. Crediamo che l’affermazione del modello biologico sia una leva importante per far crescere le nostre comunità, creando opportunità economiche importanti e, nello stesso tempo, proteggendo un ambiente sempre più fragile ed esposto alle crisi dettate dall’emergenza climatica”, ha commentato Rocco Ferraro, consigliere delegato Ambiente, Transizione ecologica, Aree Protette, Tutela degli animali di Città metropolitana di Roma Capitale.

Sostenibilità, Olio Sagra opta per un nuovo packaging in rPet riciclato al 100%

Sagra, uno dei brand del Gruppo Salov, conferma il proprio impegno in ambito sostenibile presentando le innovative bottiglie in r-PET realizzate col 100% di plastica riciclata dedicate alla gamma di oli di semi. Si tratta di un cambiamento fondamentale per il settore perché coinvolge un nuovo tipo di plastica sostenibile (proveniente al 100% dal riciclo di altre bottiglie), ma anche performante perché capace di mantenere le stesse caratteristiche di qualità, sicurezza e maneggevolezza per il consumatore delle bottiglie classiche.

Ogni elemento del nuovo packaging è stato studiato in ottica green: lo sleeve che ricopre la bottiglia (fondamentale per proteggere il prodotto dalla luce) è realizzato con un innovativo materiale in plastica riciclata; mentre l’imballo che sostituisce il film protettivo in plastica è in cartone 100% riciclato. Tutte soluzioni che apportano un taglio netto all’immissione di nuova plastica nell’ambiente e all’emissione di Co2, coinvolgendo direttamente l’utente finale in un percorso di consumo responsabile e di rispetto per il Pianeta.

“Dopo la realizzazione nel 2020 delle bottiglie in r-Pet al 50% il nostro impegno è continuato e siamo orgogliosi di presentare le nuove bottiglie in plastica riciclata al 100%. Per noi è importante che la sostenibilità diventi un elemento concreto e tangibile attraverso i prodotti che offriamo ai consumatori ogni giorno” dichiara Mauro Tosini, Direttore Commerciale di Salov.

Il bis di Esselunga a Genova, aperto il punto vendita di San Benigno

Esselunga apre a San Benigno, in via di Francia, il suo 186° negozio, il secondo nella città di Genova dopo quello di via Piave inaugurato nel 2020 e quarto in Liguria, dove Esselunga è già presente con altri due negozi a La Spezia e Albenga. Il Superstore sorge lungo la strada sopraelevata dove un tempo si ergeva il “colle” di San Benigno dal quale prende il nome. 

Ideato dagli Studi di Architettura di Fabio Nonis e Maurizio Canepa, il supermercato ha una superficie di vendita di 3.200 metri quadri che si sviluppa su due piani, ed è dotato di un ampio parcheggio di oltre 260 posti auto con 34 postazioni per la ricarica delle auto elettriche. L’intervento edilizio ha previsto anche la realizzazione di un ulteriore parcheggio in struttura sul lato opposto di Via Albertazzi, in gran parte a uso pubblico, articolato su quattro piani con circa 270 posti auto di cui 40 posti per ricarica auto a trazione elettrica. Il parcheggio pubblico pluripiano è collegato al negozio tramite una passerella pedonale coperta realizzata in carpenteria metallica con parapetti in cristallo trasparente ad oltre 5 metri di altezza da terra.

L’edificio, realizzato in classe energetica A2 è dotato di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia da fonti rinnovabili ed è collegato alla rete cittadina di teleriscaldamento. La facciata del negozio presenta un grande telaio in acciaio, in parte vetrato e in parte tamponato con reti metalliche. Gli altri prospetti sono invece rivestiti da una superficie “sfaccettata” che conferisce all’edificio un aspetto roccioso rievocando le forme del promontorio un tempo esistente. Il progetto ha permesso di realizzare aree verdi sia pubbliche che private per oltre 1.000 mq, con la piantumazione di alberi e arbusti. A questi interventi si aggiungono uno scenografico giardino pensile di 1.000 mq sul tetto dell’edificio composto da piante tappezzanti con fioriture di colori diversi che scandiscono il susseguirsi delle stagioni e 135 fioriere in plastica riciclata a contenere piante arbustive e più di 100 mq di verde pensile estensivo. Il risultato degli interventi per la creazione del verde è frutto di uno studio paesaggistico e agronomico volto all’utilizzo di specie tipiche dell’area ligure e mediterranea.

Nel nuovo negozio lavorano 153 dipendenti: 117 i neoassunti sul territorio di Genova e provincia, tutti formati alla scuola dei mestieri Esselunga. L’offerta del Superstore include 18.000 prodotti con la consueta attenzione di Esselunga per la convenienza e le linee a marchio privato per soddisfare ogni esigenza di spesa. Sui banchi di frutta e verdura più di 500 prodotti selezionati, la linea Bio e molti prodotti locali; nel reparto gastronomia una selezione dei migliori formaggi, salumi e specialità italiane e le proposte della “Cucina Esselunga” da portare subito in tavola scegliendo tra i piatti della tradizione, tra cui diverse specialità liguri, i piatti vegetariani e le ricette dal mondo; un’ampia scelta di carne con l’hamburgeria Esselunga e in un banco assistito la pescheria con solo pesce fresco non decongelato selezionato e controllato nei mercati ittici della Liguria e pesce allevato proveniente dal Golfo del Tigullio.

Grazie al panificio interno vengono sfornate durante la giornata più di 16 varietà di pane fresco con pizze e focacce, incluse la focaccia ligure e la farinata prodotta e servita nella classica teglia tonda di rame. Tutto utilizzando ingredienti naturali e farine selezionate. Arricchisce l’offerta Elisenda, la linea di alta pasticceria di Esselunga realizzata in collaborazione con il ristorante stellato “Da Vittorio” dei fratelli Cerea. All’interno del negozio anche l’enoteca, con l’assistenza di un sommelier per guidare i clienti nella scelta dei vini, e una parafarmacia. È possibile usufruire del servizio prenotazioni per la gastronomia, il pesce, la carne e le specialità dolci e salate. Al primo piano, in prossimità dell’ingresso, si trova il Bar Atlantic, 114° della catena, dotato di un’area di somministrazione di circa 100 mq e un dehor esterno di 50 mq, per un totale di circa 110 posti a sedere. Qui i clienti troveranno menù che variano settimanalmente e potranno fermarsi a colazione, a pranzo o per l’aperitivo.

Per rendere l’esperienza di acquisto più rapida e comoda sono presenti casse veloci dedicate al self-payment e al self check-out e il “Presto Spesa”, disponibile anche su app. I nuovi clienti hanno la possibilità di aderire al programma “Fìdaty” facendo direttamente in negozio la card digitale tramite un QR code. Oltre al servizio e-commerce, è attivo al piano strada un locker, con la possibilità di ordinare la spesa online e ritirarla già in giornata nella fascia oraria programmata. Presente, infine, un ecocompattatore per la raccolta e il riciclo delle bottiglie di plastica.

L’Esselunga di Genova San Benigno è aperta ogni giorno dalle 7.30 alle 21, la domenica dalle 8 alle 20.

Salov, eguagliati i volumi di vendita 2020 e 2021, fatturato a +30%

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov, società che opera nel settore oleario, ha approvato il bilancio consolidato 2022, chiuso in positivo sia in termini di crescita che di consolidamento. Il Gruppo Salov, a cui fanno capo i marchi storici Filippo Berio e Sagra, ha archiviato l’esercizio 2022 confermando i volumi di vendita record raggiunti nel 2021 e 2020, pari a circa 120 milioni di litri. Il fatturato consolidato, soprattutto a causa dell’inflazione dei costi di produzione, ha fatto segnare un incremento annuo del 30%, passando da 376.769.000 a 491.456.000 € e l’EBITDA, dai 19.417.000 € del 2021, è salito a quota 20.081.000 € (+4,1%).

I risultati raggiunti da Salov nel 2022 sono ragguardevoli soprattutto considerando il contesto in cui sono maturati. Se, infatti, il 2021 era stato sino all’ultimo trimestre un anno di sostanziale assestamento dei mercati dopo lo sconvolgimento della pandemia, il 2022 è stato pesantemente condizionato dalla volatilità della situazione geopolitica e da fattori climatici avversi. Il deflagrare della crisi ucraina ha innescato una spirale al rialzo dei costi energetici e delle commodities (vetro, plastica, carta). Inoltre, l’incertezza sulla disponibilità di materia prima negli oli di semi, specie quello di girasole, ha spinto molte aziende utilizzatrici di grassi vegetali a spostare i loro consumi da semi a oliva, concorrendo, con i loro acquisti, a un forte aumento dei prezzi. A ciò si sono sommati i problemi del comparto logistico, con le difficoltà nel rispettare i tempi di consegna dovuti alla limitata disponibilità di mercantili e portacontainer, frequentemente bloccati nei porti cinesi a causa dei lockdown.

A destabilizzare definitivamente il mercato degli oli d’oliva è stato l’andamento della campagna agricola nell’area del Mediterraneo occidentale. Le premesse primaverili per un raccolto 2022/23 buono o comunque superiore al 2021, infatti, sono state compromesse da un’estate eccezionalmente torrida e siccitosa. Di conseguenza in Paesi come Spagna, Italia, Portogallo e Tunisia si è assistito a un drastico ridimensionamento nelle previsioni di produzione di olive, solo in minima parte compensato dai risultati di Grecia e Turchia. L’effetto finale è stato un costante incremento nei prezzi degli oli di oliva come mai in passato.

“In un anno tanto caotico e travagliato riuscire a confermare tutti i parametri finanziari e reddituali cogliendo il corretto compromesso tra gli aspetti puramente economici, finanziari e di equity non è stato affatto scontato” commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “Abbiamo dato prova di essere reattivi nel gestire i vari mercati mantenendo elevato il nostro livello di competitività. Indubbiamente, gli investimenti industriali e le attività commerciali e di marketing messe a terra negli ultimi anni ci hanno ripagato, consentendoci di crescere sia in Italia che all’estero e di non subire passivamente la forte volatilità dei mercati”.

La crescita in Italia e nei mercati esteri
In Italia, Salov si conferma in crescita, con i marchi Filippo Berio, premiato recentemente agli Olive Oil Awards, e Sagra che, complessivamente, portano le quote di mercato a volume detenute dal Gruppo al 3,4% nella categoria olio di oliva e al 6,2% negli oli di semi. Per quanto riguarda la presenza di Salov sui mercati esteri, spicca il cambio di paradigma nelle attività commerciali in Belgio, dove il presidio del Gruppo è diventato diretto tramite una propria risorsa resident che si interfaccia direttamente con i retailer locali. Di assoluto rilievo sono anche le performance fatte registrare da Salov in Brasile, con la filiale di São Paulo che, a soli tre anni dalla costituzione, ha migliorato sensibilmente la distribuzione del prodotto e ha più che raddoppiato il suo giro d’affari. Peraltro, la crescita di Salov nel corso del 2022 è testimoniata anche dalle nuove assunzioni di personale: 8 in Italia e 3 nelle filiali estere che sottolineano ancora una volta l’attenzione alle persone e all’organizzazione aziendale del prossimo futuro nonostante la complessa congiuntura economica e di mercato. Ne è una dimostrazione il progetto Talent Garden, iniziativa che ha visto coinvolti per circa sei mesi 25 giovani in attività di formazione finalizzate a individuare punti di forza e aree di miglioramento, creando supporto a percorsi di crescita individuale e di sviluppo professionale.

Investimenti
Nel 2022 Salov ha proseguito la politica di costanti investimenti sia industriali, indirizzati a incrementare l’efficienza delle linee di produzione e degli stoccaggi, sia di digitalizzazione, ambito nel quale il percorso aziendale è giunto ad un livello di avanzamento molto elevato. Nella seconda metà dello scorso anno, inoltre, il Gruppo ha partecipato a diversi bandi nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di potenziare e anticipare i progetti già previsti tra cui l’incremento delle capacità di stoccaggio dell’olio extra vergine e l’adeguamento dell’area ecologica per facilitare le attività di gestione, separazione e stoccaggio dei rifiuti aziendali. In totale, tra interventi implementati e investimenti programmati, l’impegno finanziario dell’Azienda si colloca nell’ordine dei 20 milioni di euro.

Sostenibilità
Nel corso dell’esercizio 2022, Salov ha concretizzato il proprio percorso sostenibile, iniziato alcuni anni fa, in un Piano di Sostenibilità finalizzato a individuare i pillar e le macro-azioni da sviluppare nel breve e medio periodo per potenziare il proprio sviluppo in questo ambito. Dopo una valutazione e un benchmark di settore e dei competitor, è stata realizzata un’analisi dello status aziendale e sono state identificate le aree in cui Salov si distingue e quelle da implementare ulteriormente. Il Piano di Sostenibilità prevede 41 progetti in molti ambiti e reparti aziendali. Il 2022 inoltre, sarà rendicontato da Salov con il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, che uscirà a settembre 2023.

Prosegue la missione di Ritter per produrre cioccolato a zero emissioni

Ritter, azienda che produce le note tavolette quadrate di cioccolato, lavora a un ambizioso progetto: limitare l’utilizzo di combustibili fossili per raggiungere maggiore autonomia e autosufficienza a livello energetico. Entro la fine del 2023 più della metà del fabbisogno elettrico dell’azienda sarà coperto da energia autoprodotta da fonti rinnovabili. “Vogliamo contribuire a realizzare la svolta energetica, dimostrando che una rivoluzione in questo senso è possibile”, afferma il CEO Andreas Ronken.

Ritter ha intrapreso la strada della neutralità climatica più di venti anni fa, riducendo le emissioni di gas serra con attività mirate a lungo termine: dal 2002 infatti approvvigiona unicamente energia verde. La sede produttiva di Waldenbuch è dotata di un impianto fotovoltaico di cogenerazione in cui l’energia solare viene convertita in energia elettrica dai circa 1.000 pannelli fotovoltaici e, all’inizio del 2023, ha elettrificato la logistica interna tra magazzino, sito di produzione e centro logistico e ora impiega camion alimentati dall’elettricità prodotta dall’ impianto fotovoltaico posizionato nell’edificio che ospita il magazzino. In questi mesi entrerà poi in funzione la turbina eolica della società a Münchberg, in Baviera, mentre una seconda è attualmente in costruzione: entrambi gli impianti avranno così una potenza totale di circa 5,5 megawatt.

Ritter Sport, inoltre, è un’azienda climaticamente neutra dal 2020. Lavora per raggiungere la piena neutralità climatica dell’intera filiera e prevenire le emissioni piuttosto che compensarle in seguito. Entro il 2025, in conformità con il Greenhouse Gas Protocol e in collaborazione con i fornitori di materie prime, anche le emissioni sulle quali Ritter Sport per ora non ha alcuna influenza (Scope 3 non influenzabile) saranno rese completamente neutre dal punto di vista climatico.

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