Un evento storico per Cielo e Terra: la modifica dello statuto è il giusto coronamento degli sforzi compiuti in questi anni per tracciare un cammino caratterizzato non solo dallo sviluppo economico, ma anche da un operato sempre più sostenibile, in un’ottica di trasparenza e condivisione.
Già azienda B Corp, con l’adozione dello status di Società Benefit, Cielo e Terra Spa si pone come punto di riferimento per tutti gli stakeholders, rafforzando quell’approccio che di fatto coniuga tradizione e innovazione, ottenendo così una piena e completa sostenibilità sia dal punto di vista economico che dal punto di vista sociale e ambientale.
Il nuovo statuto attesta come Cielo e Terra sia riuscita a conciliare le esigenze aziendali con lo sviluppo di un modello di business che integri la sostenibilità superando slogan e professioni di intenti. Con questa modifica statutaria si è voluto altresì confermare l’impegno alla neutralità climatica aderendo all’iniziativa CO2alizione.
La condivisione di buone pratiche è la formula adottata da Cielo e Terra ormai da anni, con la partecipazione a convegni e incontri nel Paese per dimostrare la fattibilità di un circolo virtuoso: una politica adottata dalla direzione aziendale e portata nei più importanti eventi dedicati alla sostenibilità, per raccontare concretamente come il concetto di green non sia e non debba restare meramente un’idea, ma diventi un insieme di iniziative reali e dall’esito misurabile, da intendersi come patrimonio aziendale da diffondere il più possibile.
I traguardi raggiunti da Cielo e Terra Spa confermano che un reale approccio alla sostenibilità faccia bene alla natura e alle persone e non rappresenta un ostacolo alla produttività e alla redditività, anzi.
La Certificazione B Corp
Lo standard B Corp prevede una valutazione puntuale e approfondita dell’azienda attraverso il B Impact Assessement. Il risultato consiste in un punteggio aziendale dato da cinque differenti aree: Governance, Lavoratori, Comunità, Ambiente e Clienti. L’attenzione e i progetti sviluppati da Cielo e Terra in questi ambiti hanno permesso l’ottenimento della Certificazione B Corp, arrivando ad essere la più grande azienda vitivinicola certificata in Europa, nonché una delle più grandi a livello globale. Cielo e Terra ha identificato tra i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’ONU quelli più rilevanti per l’azienda utilizzando il modello SDGs Action Manager costruito da BLab e UN Global Compact.
Programma VIVA – la sostenibilità nella vitivinicoltura italiana
Nel 2021 Cielo e Terra ha colto la necessità di misurare l’impatto derivante dalle proprie attività adottando uno degli standard più riconosciuti del settore vino. VIVA, il disciplinare del Ministero della Transizione Ecologica per la misura delle prestazioni di sostenibilità della filiera vite-vino, permette di sviluppare un’analisi di quattro indicatori – Aria, Acqua, Territorio e Vigneto – e di far verificare tali studi da un Organismo di Certificazione accreditato. L’ottenimento della certificazione VIVA di Organizzazione ha consentito di misurare la propria carbon footprint, e di evidenziare, ad esempio, che grazie all’acquisto di elettricità da fonti rinnovabili certificate, i consumi energetici rappresentano meno dell’1% dell’impronta carbonica aziendale.
La sostenibilità della filiera a partire dal packaging
Grazie all’attenzione verso l’intera filiera di approvvigionamento e alla collaborazione con i maggiori fornitori di packaging e materiali per imbottigliamento, l’azienda ha realizzato interventi che hanno recepito positivamente i principi dell’economia circolare. Questo approccio ha garantito il miglioramento dei prodotti, il rafforzamento di partnership commerciali e una maggiore attenzione all’ambiente.
Particolare importanza riveste l’attenzione alla filiera carta: con il progetto Freschello for Forest, presentato al Vinitaly 2017, tutti i materiali a base cellulosica utilizzati per l’imbottigliamento e la distribuzione del vino sono certificati FSC: tappi di sughero (Amorim Cork), etichette (UPM Raflatac) e cartoni (DS Smith). Dal 2020 non vengono più utilizzati tappi raso tecnici ma solo tappi raso in sughero e dal 2021 il 100% di tappi di sughero sono certificati FSC. Oltre un quarto dei cartoni acquistati sono FSC (318 ton), raddoppiate rispetto al 2018. Inoltre con l’acquisto di tappi Amorim Cork, la cui impronta carbonica calcolata in uno studio LCA risulta negativa grazie alla CO2 sequestrata nella fase forestale, ha permesso di evitare nel 2021 l’emissione di 3.608 ton di gas serra lungo l’intero ciclo di vita.
Le attività sociali
Cielo e Terra ha aderito con il marchio premium Bericanto a 1% for the Planet, creata nel 2002 da Craig Mathews e Yvon Chouinard (fondatore di Patagonia), per favorire l’incontro e la cooperazione tra le organizzazioni attive nella difesa del pianeta. Notevole anche il sostegno ai progetti sociali come AMREF e Wine2Water per sensibilizzare e facilitare l’accesso all’acqua per le donne in Africa, altre tappe che hanno portato Cielo e Terra a una sostenibilità integrata.


“Oggi il settore agro alimentare è tra i più attenti a cogliere le opportunità della trasformazione digitale per far evolvere i propri sistemi produttivi con una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità – ha affermato Guido Porro, Executive Vice President Enterprise di Engineering. “Come azienda leader nella Digital Transformation che ha l’ambizione di accompagnare la transizione digitale di tutto il mondo manufacturing, Engineering è orgogliosa di mettere le sue competenze tecnologiche e di processo al servizio di un’azienda dinamica e innovativa come Salov, accompagnandola in un profondo percorso di digitalizzazione della Supply Chain volto a far evolvere il business garantendo la protezione dell’ambiente e il miglior prodotto per il consumatore”.
“In Salov siamo consapevoli che la tecnologia sia un elemento funzionale al benessere delle persone che lavorano in azienda e aiuti a costruire un modello lavorativo efficiente che, rispondendo efficacemente alle esigenze dei propri clienti e consumatori, contribuisca a creare la sostenibilità del domani” – commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “La trasformazione digitale, che ha coinvolto praticamente tutti i reparti e flussi operativi, continuerà con coerenza anche nei prossimi anni”.
“Grazie all’expertise di Engineering è stato possibile pianificare insieme un percorso che fosse coerente, in cui l’informatizzazione e l’integrazione di tutte le componenti aziendali procedessero per gradi in modo tale che ogni fase rendesse possibile ed attivasse la successiva” commenta il Dott. Luca Greco, CIO di Salov. “Supply Chain Integrata, utilizzo della tecnologia, fattore umano, governo del progetto e del cambiamento ‘IT Driven’ hanno rappresentato per Salov i fattori abilitanti e di successo per la transizione alla Industry 4.0 e per la trasformazione digitale sostenibile nel suo complesso”.
Qualità e innovazione: la ricetta del successo
Un prodotto “buono”: l’attenzione verso l’ambiente e il territorio

Despar Centro-Sud, in questo modo, mette in atto una politica sostenibile e contribuisce, al contempo, alla realizzazione del progetto “Tartalove”, ideato da Legambiente e finalizzato alla salvaguardia della tartaruga marina Caretta Caretta, un animale in pericolo che rischia di scomparire dai nostri mari a causa della pesca professionale, del traffico nautico e dell’inquinamento delle acque. L’inquinamento da plastica, infatti, è una delle cause più frequenti di mortalità per le tartarughe marine che nuotano nel Mar Mediterraneo. Gli operatori dei Centri di Recupero di tartarughe di Legambiente hanno documentato che più del 50% degli animali ricoverati aveva ingerito diversi tipi di plastiche: sacchetti, resti di bottiglie e stoviglie, cotton fioc, lenze e imballaggi di vario tipo.


“Questo riconoscimento ci stimola a intensificare il nostro impegno decennale nello sviluppo e nell’affermazione del biologico in Italia – ha detto Riccardo Damiano, CEO dell’azienda – e dimostra come anche in Sicilia ci siano imprese di eccellenza che hanno a cuore la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del territorio per offrire ai consumatori, i primi giudici del nostro operato, prodotti sani, buoni e di qualità”.
I primi dati
Realizzato all’interno dello stabilimento di S. Stefano Ticino (Mi), il cotechino è un prodotto creato con l’utilizzo di oltre 4000 pannelli fotovoltaici che consentono dunque di risparmiare energia e di rispettare l’ambiente, anche grazie all’astuccio in carta, 100% riciclabile, che contiene lo stesso cotechino.

