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Consorzio Coralis, nuovo Cda: Graffione confermata Presidente, entra Roberta Gigante

Molte conferme e una novità nel Cda di Coralis. Il Consorzio, che in base a quanto emerso dall’assemblea annuale di bilancio ha una quota dello 0,2% sul totale retail e del 2,33% nel canale cash & carry, ha visto Roberta Gigante prendere il posto di Giuseppe Passarelli del Gruppo Pascar. Il resto del consiglio d’amministrazione è stato rieletto, a partire dalla Presidente Eleonora Graffione, affiancata dal Vice-Presidente Luigi Gianatempo e dai Consiglieri Francesco Curcio e Pierpaolo Schierano.

Laureata in economia e specializzata in International Marketing all’Università Bocconi, Roberta Gigante (nella foto a sinistra) ha lavorato per 9 anni in Esselunga, prima come junior buyer e poi come buyer di diverse categorie merceologiche. In questo periodo, ha avuto l’opportunità di occuparsi di vari progetti, come il lancio della marca privata Esselunga CheJoy e di Starbucks in esclusiva retail. La sua formazione è continuata nell’e-commerce, lanciando in Italia il servizio di q-commerce di Gorillas e costruendo da zero team, assortimenti e relazioni commerciali, in qualità di Head of buying. Oggi, con il fratello Pietro, ricopre un ruolo apicale nell’azienda di famiglia Gigante, realtà pugliese con sede a Noci (BA) attiva da tre generazioni e operante sia nel canale cash & carry sia nel retail. “Sono immensamente grata di questa nomina che mi dà la possibilità di osservare e di ascoltare chi fa ‘la piccola distribuzione organizzata’ da tantissimi anni – dichiara Roberta Gigante –. Spero di poter portare le mie esperienze all’interno del Consorzio per dare il mio contributo fattivo”.

Sono felice dell’entrata di Roberta Gigante nel nostro Cda – afferma Eleonora Graffione (nella foto a destra) – perché un’altra voce femminile può contribuire a portare un punto di vista differente e anche perché, se pur giovane, porterà all’interno del consorzio la sua variegata esperienza che sono certa si rivelerà un valore aggiunto. Inoltre, è bello vedere questo susseguirsi generazionale all’interno delle nostre imprese. Ringrazio Giuseppe Passarelli per il suo impegno nel Cda e auguro a Roberta buon lavoro. Mentirei se dicessi che non sono contenta della mia rielezione – aggiunge poi Graffione in merito al nuovo mandato ricevuto dai soci –. Spero di avere tutta l’energia necessaria per portare avanti Coralis. Certo è che non mi mancherà l’entusiasmo e la speranza di vederla crescere ancora”.

Nell’assemblea annuale di bilancio sono state condivise le strategie commerciali per il 2025 e le iniziative previste. Le prime pianificate sono l’annuale convention che si terrà ad Atene dal 24 al 27 aprile e un retail tour nel mese di settembre. Inoltre, a disposizione dei soci sono stati messi un nuovo progetto di formazione e un avanzamento dei lavori per quanto riguarda le 4 collezioni a marchio privato.

Il consorzio Udial si unisce a Coralis per rafforzare il settore retail

Udial, fondato nel 2000 e con all’attivo 303 distributori che operano con assortimenti e servizi specialistici per il mercato dei consumi fuoricasa, entra nel parterre di soci di Coralis. Con una presenza capillare nelle regioni del Centro Sud Italia e nelle due isole maggiori, Udial serve 66.500 punti di consumo Horeca. La sede principale è a Francavilla Fontana in Puglia. Dal 2016, a seguito dell’evoluzione del mercato, all’interno del consorzio è nata anche la divisione retail. Ad oggi si contano 25 aziende con cash & carry di proprietà, 36 supermercati sempre di proprietà, 106 punti di vendita affiliati a insegne locali dei soci di riferimento con 5.320 punti di vendita somministrati.

“Mixare realtà diverse che vantano competenze e know how differenti, come nel caso di Coralis e Udial, è una sfida che ci ha affascinato da subito. Il mondo dell’Horeca e quello del consumo domestico possono intersecarsi per trarre ispirazione e vantaggi reciprocamente” commenta Eleonora Graffione, Presidente di Coralis.

“Per Udial entrare a far parte del gruppo Coralis è un’ulteriore tappa del percorso di crescita nel settore della distribuzione food & beverage a fronte di un mercato sempre più sfidante” ha aggiunto il Presidente di Udial, Antonio Argentieri, sottolineando come il contesto attuale sia complesso ma anche ricco di opportunità: “la collaborazione svilupperà preziose sinergie per affrontare al meglio il futuro in un mercato in continua evoluzione” conclude.

Il consorzio Coralis si associa a Federdistribuzione

Coralis, consorzio nato nel 2002 che riunisce diverse aziende italiane della piccola distribuzione organizzata distribuite prevalentemente nel centro-sud Italia, aderisce a Federdistribuzione.

“Siamo felici di accogliere Coralis tra le nostre aziende associate” ha dichiarato Carlo Alberto Buttarelli, Presidente di Federdistribuzione. “Questa nuova adesione evidenzia l’importanza di portare avanti insieme le istanze del commercio moderno, con lo sguardo rivolto al futuro. Rappresenta inoltre un ulteriore stimolo alla nostra attività quotidiana di sostegno allo sviluppo e alla crescita delle imprese distributive, che nell’attuale contesto economico sono chiamate ad affrontare sfide sempre più complesse”.

“È motivo di gioia e soddisfazione per Coralis entrare a far parte di Federdistribuzione” ha aggiunto Eleonora Graffione, Presidente del consorzio. “I progetti che abbiamo recentemente messo in campo, l’evoluzione e lo sviluppo del consorzio necessitano del supporto e della solidità di una realtà come Federdistribuzione anche in materia di lavoro”.

Federdistribuzione rappresenta le aziende della distribuzione moderna operanti in Italia che, complessivamente, contano una rete distributiva di oltre 17.400 punti vendita, danno occupazione a più di 225.000 addetti e raggiungono un giro d’affari di 74,5 miliardi di euro, che rappresenta una quota pari al 53% del fatturato totale della distribuzione moderna.

Cibo rumeno sugli scaffali, c’è inclusività dietro l’iniziativa di Pascar

Quando si è costretti a vivere lontani dal proprio Paese di origine la prima cosa che viene a mancare è il cibo, i piatti e gli ingredienti della tradizione che difficilmente si possono trovare in una nazione diversa. D’altronde noi italiani siamo i primi a reclamare la pasta, il caffè e tutte le prelibatezze dello Stivale.

Partendo da questi presupposti Pascar srl, socio del Consorzio Coralis con 15 punti vendita distribuiti nella provincia di Taranto, ha deciso di introdurre 33 referenze di origine rumena: dai condimenti ai contorni di verdura, dai secondi di carne agli snack dolci per finire con i semi di zucca da sgranocchiare al pomeriggio e alla sera come da tradizione.

“Secondo i dati ISTAT, a gennaio 2022 Taranto conta 4.117 romeni residenti” commenta Carmine Passarelli, responsabile marketing del Gruppo Pascar, che ha introdotto le 33 referenze nei punti di vendita di Taranto Via Generale Messina, Pulsano Via Costantinopoli e Grottaglie via Leoncavallo. “Non ci aspettavamo un’alta vendita di questi prodotti ma abbiamo dovuto ricrederci. Il passaparola tra i cittadini rumeni e la curiosità degli italiani stessi che acquistano per provare nuovi cibi hanno stupito tutti”.

“Sono sempre molto colpita e felice per l’intraprendenza dei soci del Consorzio Coralis e di vedere quanto il significato di prossimità, cioè di vicinanza, sia declinato nei modi più concreti e originali” ha detto Eleonora Graffione, Presidente del Consorzio, nel commentare l’iniziativa di Pascar.

Risulta simpatica anche la comunicazione scelta per presentare l’iniziativa: una bandiera della Romania sullo sfondo e un testo completamente in rumeno senza traduzione in italiano, quasi a voler dedicare l’attenzione solo ai clienti rumeni (potenziali) che vivono a Taranto e provincia.

Etica d’acquisto: le nuove istanze dei consumatori indirizzano la Distribuzione

Insieme per parlare di etica d’acquisto nella Distribuzione: è successo durante TUTTOFOOD, all’interno del palinsesto di Retail Plaza, che ha ospitato l’incontro “Da consumatore consapevole a cliente etico: il nuovo ruolo del responsabile d’acquisto”. Protagonisti del dibattito sono stati Eleonora Graffione, presidente del consorzio Coralis, Domenico Brisigotti, direttore commerciale food di Coop Italia; Mario Gasbarrino, presidente e amministratore delegato Unes, e Tiziano Tassi, amministratore delegato di Caffeina, agenzia di comunicazione e unico non esponente del sistema retail.

Quesito principe: la nuova consapevolezza del consumatore, sempre più avvisato su temi quali sicurezza alimentare e sostenibilità (a 360 gradi), impatta sulle scelte di acquisto e quindi sul sistema distributivo?

Tutti concordi nel confermare: venire a conoscenza, in tempo reale, di comportamenti sconsiderati da un punto di vista ambientale o umano, anche in parti del mondo molto lontane da noi, come ad esempio l’abbattimento delle foreste o la questione legata all’olio di palma, ha cambiato le abitudini d’acquisto di gran parte dei consumatori.

Questo nuovo scenario, secondo Domenico Brisigotti, impone una maggior velocità di risposta da parte dei retailer, velocità che spesso può portare a una maggior possibilità di errore e a un approccio industriale differente.

Sempre a proposito di etica, Eleonora Graffione ha sottolineato come il capitale umano impiegato nei punti vendita sia un importante ambito di responsabilità da parte degli operatori.

“Il primo valore etico e il primo dovere di un imprenditore è verso i suoi dipendenti: riconoscerne la professionalità e garantire un adeguato trattamento economico sono le basi di una società eticamente corretta e motivante” ha commentato.

Il sistema distributivo deve tendere a offrire ai propri dipendenti una qualità di vita corretta, sollecitando il Governo a intervenire, anche con agevolazioni fiscali. Se, come ha dichiarato Mario Gasbarrino, la reputazione di un’insegna, o di un marchio, è sempre più collegata al sistema di valori trasmessi, due sono le strategie vincenti: fidelizzare i clienti e rimanere fedeli e coerenti con le promesse fatte.

Avalla questa tesi  Tiziano Tassi, per il quale, infatti, la comunicazione non può più essere solo una promessa ma deve essere confermata dalla qualità di prodotti e servizi, perché per i consumatori l’etica è diventata un pillar quasi imprescindibile nelle scelte d’acquisto.

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