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Salov, eguagliati i volumi di vendita 2020 e 2021, fatturato a +30%

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov, società che opera nel settore oleario, ha approvato il bilancio consolidato 2022, chiuso in positivo sia in termini di crescita che di consolidamento. Il Gruppo Salov, a cui fanno capo i marchi storici Filippo Berio e Sagra, ha archiviato l’esercizio 2022 confermando i volumi di vendita record raggiunti nel 2021 e 2020, pari a circa 120 milioni di litri. Il fatturato consolidato, soprattutto a causa dell’inflazione dei costi di produzione, ha fatto segnare un incremento annuo del 30%, passando da 376.769.000 a 491.456.000 € e l’EBITDA, dai 19.417.000 € del 2021, è salito a quota 20.081.000 € (+4,1%).

I risultati raggiunti da Salov nel 2022 sono ragguardevoli soprattutto considerando il contesto in cui sono maturati. Se, infatti, il 2021 era stato sino all’ultimo trimestre un anno di sostanziale assestamento dei mercati dopo lo sconvolgimento della pandemia, il 2022 è stato pesantemente condizionato dalla volatilità della situazione geopolitica e da fattori climatici avversi. Il deflagrare della crisi ucraina ha innescato una spirale al rialzo dei costi energetici e delle commodities (vetro, plastica, carta). Inoltre, l’incertezza sulla disponibilità di materia prima negli oli di semi, specie quello di girasole, ha spinto molte aziende utilizzatrici di grassi vegetali a spostare i loro consumi da semi a oliva, concorrendo, con i loro acquisti, a un forte aumento dei prezzi. A ciò si sono sommati i problemi del comparto logistico, con le difficoltà nel rispettare i tempi di consegna dovuti alla limitata disponibilità di mercantili e portacontainer, frequentemente bloccati nei porti cinesi a causa dei lockdown.

A destabilizzare definitivamente il mercato degli oli d’oliva è stato l’andamento della campagna agricola nell’area del Mediterraneo occidentale. Le premesse primaverili per un raccolto 2022/23 buono o comunque superiore al 2021, infatti, sono state compromesse da un’estate eccezionalmente torrida e siccitosa. Di conseguenza in Paesi come Spagna, Italia, Portogallo e Tunisia si è assistito a un drastico ridimensionamento nelle previsioni di produzione di olive, solo in minima parte compensato dai risultati di Grecia e Turchia. L’effetto finale è stato un costante incremento nei prezzi degli oli di oliva come mai in passato.

“In un anno tanto caotico e travagliato riuscire a confermare tutti i parametri finanziari e reddituali cogliendo il corretto compromesso tra gli aspetti puramente economici, finanziari e di equity non è stato affatto scontato” commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “Abbiamo dato prova di essere reattivi nel gestire i vari mercati mantenendo elevato il nostro livello di competitività. Indubbiamente, gli investimenti industriali e le attività commerciali e di marketing messe a terra negli ultimi anni ci hanno ripagato, consentendoci di crescere sia in Italia che all’estero e di non subire passivamente la forte volatilità dei mercati”.

La crescita in Italia e nei mercati esteri
In Italia, Salov si conferma in crescita, con i marchi Filippo Berio, premiato recentemente agli Olive Oil Awards, e Sagra che, complessivamente, portano le quote di mercato a volume detenute dal Gruppo al 3,4% nella categoria olio di oliva e al 6,2% negli oli di semi. Per quanto riguarda la presenza di Salov sui mercati esteri, spicca il cambio di paradigma nelle attività commerciali in Belgio, dove il presidio del Gruppo è diventato diretto tramite una propria risorsa resident che si interfaccia direttamente con i retailer locali. Di assoluto rilievo sono anche le performance fatte registrare da Salov in Brasile, con la filiale di São Paulo che, a soli tre anni dalla costituzione, ha migliorato sensibilmente la distribuzione del prodotto e ha più che raddoppiato il suo giro d’affari. Peraltro, la crescita di Salov nel corso del 2022 è testimoniata anche dalle nuove assunzioni di personale: 8 in Italia e 3 nelle filiali estere che sottolineano ancora una volta l’attenzione alle persone e all’organizzazione aziendale del prossimo futuro nonostante la complessa congiuntura economica e di mercato. Ne è una dimostrazione il progetto Talent Garden, iniziativa che ha visto coinvolti per circa sei mesi 25 giovani in attività di formazione finalizzate a individuare punti di forza e aree di miglioramento, creando supporto a percorsi di crescita individuale e di sviluppo professionale.

Investimenti
Nel 2022 Salov ha proseguito la politica di costanti investimenti sia industriali, indirizzati a incrementare l’efficienza delle linee di produzione e degli stoccaggi, sia di digitalizzazione, ambito nel quale il percorso aziendale è giunto ad un livello di avanzamento molto elevato. Nella seconda metà dello scorso anno, inoltre, il Gruppo ha partecipato a diversi bandi nell’ambito del PNRR con l’obiettivo di potenziare e anticipare i progetti già previsti tra cui l’incremento delle capacità di stoccaggio dell’olio extra vergine e l’adeguamento dell’area ecologica per facilitare le attività di gestione, separazione e stoccaggio dei rifiuti aziendali. In totale, tra interventi implementati e investimenti programmati, l’impegno finanziario dell’Azienda si colloca nell’ordine dei 20 milioni di euro.

Sostenibilità
Nel corso dell’esercizio 2022, Salov ha concretizzato il proprio percorso sostenibile, iniziato alcuni anni fa, in un Piano di Sostenibilità finalizzato a individuare i pillar e le macro-azioni da sviluppare nel breve e medio periodo per potenziare il proprio sviluppo in questo ambito. Dopo una valutazione e un benchmark di settore e dei competitor, è stata realizzata un’analisi dello status aziendale e sono state identificate le aree in cui Salov si distingue e quelle da implementare ulteriormente. Il Piano di Sostenibilità prevede 41 progetti in molti ambiti e reparti aziendali. Il 2022 inoltre, sarà rendicontato da Salov con il suo secondo Bilancio di Sostenibilità, che uscirà a settembre 2023.

Long Life Oil, il progetto per incrementare shelf-life e qualità dell’olio d’oliva

Salov SpA, proprietaria dei marchi Filippo Berio e Sagra, guida Long Life Oil, progetto di ricerca che propone lo sviluppo di tecnologie innovative funzionali atte al prolungamento della durata del ciclo di vita degli oli di oliva col mantenimento di un’elevata qualità organolettica, nutraceutica e nutrizionale.

Co-finanziato dalla UE tramite la Regione Toscana, Long Life Oil si propone una serie di obiettivi ambiziosi su tutta la filiera produttiva. Il progetto consiste nella pianificazione di un innovativo sistema di imbottigliamento, stoccaggio e commercializzazione del prodotto finito, basato sulla sperimentazione di nuove soluzioni e materiali di packaging e sull’utilizzo di atmosfere controllate che ottimizzano le prestazioni del prodotto (data di scadenza, stabilizzazione delle caratteristiche qualitative) coniugandole con i costi operativi. Long Life Oil, inoltre, punta allo sviluppo di un’etichetta smart che consenta il monitoraggio dei parametri fondamentali per la conservazione dell’olio di oliva (temperatura, luce) durante il trasporto e lo stoccaggio del prodotto.

Alla prima fase sperimentale iniziata nel 2022 seguirà quella su scala industriale al cui termine verrà eseguito uno studio di fattibilità per il trasferimento delle innovazioni progettate sia in produzione che nella supply chain.

Il raggiungimento degli obiettivi di Long Life Oil offrirà a Salov la possibilità di immettere sul mercato globale una nuova linea di prodotti con caratteristiche di conservabilità e qualità migliorate. Il prolungamento della shelf-life nei nuovi prodotti, inoltre, aprirà la strada a ulteriori vantaggi in termini di sostenibilità della supply chain soprattutto nella fornitura verso i mercati più distanti consentendo tempi di consegna meno stressanti e impattanti sull’ambiente e un minor spreco di prodotto.

“Long Life Oil è un ulteriore passo in un percorso di innovazione e miglioramento costante delle performance aziendali e di brand, che ci ha condotti a raggiungere risultati significativi in termini di efficienza del ciclo produttivo, con sempre maggior attenzione ai temi ESG” – commenta l’Ing. Fabio Maccari, A.D. di Salov SpA. “Con i nostri partner del progetto Long Life Oil ci siamo dati obiettivi sfidanti, ma il loro raggiungimento ci consentirà di proporre sui mercati internazionali una produzione di eccellenza e ulteriore garanzia di qualità costante nel tempo, elemento imprescindibile per noi di Salov”.

Engineering digitalizza i sistemi supply chain di Salov

Engineering, azienda attiva nella digitalizzazione dei processi per Aziende e PA, ha accompagnato Salov, portavoce della qualità dell’olio di oliva nel mondo con i marchi Filippo Berio e Sagra, in un processo di profonda trasformazione digitale dei suoi sistemi produttivi, per adeguarli in modo rapido e flessibile a un mercato globale complesso e imprevedibile, alla crescente esigenza di qualità da parte del consumatore, alle normative sempre più stringenti in ambito alimentare e alla necessità di realizzare sistemi produttivi sostenibili.

In particolare, Engineering ha guidato la completa digitalizzazione dei sistemi di Supply Chain integrata di Salov, creando un ecosistema digitale che, utilizzando le opportunità di evoluzione offerte dalle nuove tecnologie (Data Analytics, Digital Twin), ha reso più efficiente e reattivo l’intero processo produttivo dell’olio (dalla lavorazione della materia prima alle forniture e alla gestione dei magazzini), garantendo nello stesso tempo la sostenibilità ambientale degli impianti attraverso un sistema di energy & environment monitoring per il monitoraggio dei consumi energetici.

“Oggi il settore agro alimentare è tra i più attenti a cogliere le opportunità della trasformazione digitale per far evolvere i propri sistemi produttivi con una crescente attenzione alla qualità e alla sostenibilità – ha affermato Guido Porro, Executive Vice President Enterprise di Engineering. “Come azienda leader nella Digital Transformation che ha l’ambizione di accompagnare la transizione digitale di tutto il mondo manufacturing, Engineering è orgogliosa di mettere le sue competenze tecnologiche e di processo al servizio di un’azienda dinamica e innovativa come Salov, accompagnandola in un profondo percorso di digitalizzazione della Supply Chain volto a far evolvere il business garantendo la protezione dell’ambiente e il miglior prodotto per il consumatore”.

“In Salov siamo consapevoli che la tecnologia sia un elemento funzionale al benessere delle persone che lavorano in azienda e aiuti a costruire un modello lavorativo efficiente che, rispondendo efficacemente alle esigenze dei propri clienti e consumatori, contribuisca a creare la sostenibilità del domani” – commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Salov. “La trasformazione digitale, che ha coinvolto praticamente tutti i reparti e flussi operativi, continuerà con coerenza anche nei prossimi anni”.

“Grazie all’expertise di Engineering è stato possibile pianificare insieme un percorso che fosse coerente, in cui l’informatizzazione e l’integrazione di tutte le componenti aziendali procedessero per gradi in modo tale che ogni fase rendesse possibile ed attivasse la successiva” commenta il Dott. Luca Greco, CIO di Salov. “Supply Chain Integrata, utilizzo della tecnologia, fattore umano, governo del progetto e del cambiamento ‘IT Driven’ hanno rappresentato per Salov i fattori abilitanti e di successo per la transizione alla Industry 4.0 e per la trasformazione digitale sostenibile nel suo complesso”.

Per permettere a Salov di migliorare la propria efficienza produttiva, Engineering, partendo da un’attività di consulenza che ha riguardato l’analisi dell’impianto e delle esigenze di business, ha implementato una piattaforma che connette le linee produttive, il gestionale, la pianificazione e il sistema di manutenzione.

Questo ha permesso di automatizzare la gestione degli ordini di produzione, il monitoraggio in real-time, i controlli qualità, la gestione anagrafiche e la tracciatura delle performance, con un miglioramento dell’esperienza utente e una maggiore rapidità nella condivisione dei dati, la cui disponibilità risulta sempre più centrale nell’ottimizzazione dei processi.

Un miglior governo IT dei sistemi e dei processi, ottenuto attraverso l’uso del Digital Twin, non solo ha contribuito ad abbattere le azioni a zero valore aggiunto e il rischio di inefficienze, ma ha migliorato l’organizzazione lavorativa, mettendo al centro il fattore umano e cementando il rapporto tra i lavoratori più senior detentori dell’esperienza aziendale e i giovani talenti neoassunti, maggiormente orientati alle nuove tecnologie.

L’impegno di Salov contro la Xylella fastidiosa

Si è concluso Life Resilience, il progetto Europeo – sostenuto tra gli altri dalla Società Agricola Villa Filippo Berio di proprietà di Salov – nato con l’obiettivo di contrastare la Xylella fastidiosa (XF) promuovendo un modello di produzione agricola sostenibile, riducendo l’impronta di carbonio e mitigando il cambiamento climatico attraverso l’uso di risorse tecnologiche. Si chiudono quattro anni di intenso lavoro che hanno permesso di ottenere un modello di migliori pratiche replicabile in tutto il bacino del Mediterraneo. Tra i traguardi raggiunti spicca l’ottenimento di 18 genotipi potenzialmente resistenti alla Xylella fastidiosa e l’individuazione di buone pratiche che hanno permesso una consistente riduzione di emissioni di CO2 e dell’impronta idrica.

La Xylella fastidiosa e Life Resilience
La Xylella fastidiosa è un batterio parassita che può attaccare vari tipi di piante tra cui la vite, il pesco, il mandorlo, gli agrumi, l’oleandro e l’olivo, provocandone in molti casi la morte: una malattia che rappresenta un grave problema ecologico ed economico, in quanto la rapida perdita di esemplari danneggia in modo significativo gli ecosistemi e l’economia rurale dei paesi della regione mediterranea. Basti pensare che solo in Puglia la Xylella fastidiosa ha causato oltre 1,6 miliardi di euro di danni in 6 anni.

Di fronte a questa situazione, diverse organizzazioni di Italia, Spagna e Portogallo – la Società Agricola Villa Filippo Berio di Salov, l’Istituto per la Bioeconomia (IBE), appartenente al Consiglio Nazionale Delle Ricerche (CNR), Balam Agriculture S.L, l’Università di Cordova (UCO), Agrifood Comunicación, Greenfield Technologies S.L, ASAJA Nacional, Nutriprado L.D.A, SAHC-Sociedad Agrícola de Herdade do Charqueirao, S.A.; – hanno partecipato nel 2018 al progetto RESILIENCE che è stato cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma LIFE, creato per sviluppare genotipi di piante produttive e resistenti agli agenti patogeni, applicare pratiche sostenibili e proporre l’utilizzo di metodi naturali per il controllo dei vettori del patogeno.

Il progetto prendeva anche in considerazione un tema prioritario per l’UE, ossia la mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso un miglior uso del territorio e una silvicoltura più attenta all’ambiente. Al fine di migliorare la sostenibilità delle pratiche agricole, il progetto si è concentrato anche sull’ottimizzazione del sistema di approvvigionamento e utilizzo della risorsa idrica e sulla riduzione dell’impronta di carbonio.

Il principale risultato di Life Resilience è l’ottenimento di 18 genotipi potenzialmente resistenti alla Xylella fastidiosa caratterizzate da ottime proprietà agronomiche – precocità di entrata in produzione, vigoria vegetativa e produttività – oltre ad ottimi profili in acidi grassi degli oli. A livello pratico sono emerse informazioni utili per ottimizzare il monitoraggio e controllo della Sputacchina, principale insetto vettore del batterio Xylella Fastidiosa ottenendo una maggiore conoscenza del sistema “insetto” all’interno degli uliveti.

Un aspetto interessante del progetto è quello di aver considerato l’uliveto nel suo complesso piuttosto che la singola pianta di olivo. In quest’ottica, grazie all’introduzione della flora ausiliaria, delle cassette nido e alla corretta gestione del controllo dei parassiti, si è ottenuto un aumento della biodiversità in tutte le aree dell’ambiente agrario. Inoltre, è stato possibile applicare un’agricoltura di precisione grazie all’utilizzo dei dati provenienti dai satelliti e dai droni che hanno aiutato a capire come rendere maggiormente sostenibile l’attività all’interno dell’uliveto.

Infine, grazie all’implementazione delle pratiche sostenibili di Life Resilience si è contribuito alla riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e fertilizzanti, nonché a una diminuzione dell’uso di acqua e combustibili fossili, riducendo le emissioni di CO2 di 18.665 tonnellate e l’impronta idrica di 389.375 m3 nei 250 ettari di aziende dimostrative dove il progetto è stato implementato (Villa Filippo Berio, El Valenciano, Herdade do Charqueirao).

L’impegno di Salov
Salov, nei quattro anni del progetto, ha messo a disposizione il terreno di Villa Filippo Berio per studiare l’implementazione di pratiche sostenibili, il controllo degli insetti vettori, l’aumento della biodiversità e la salute del suolo. I 50 ettari interessati dal progetto sono stati suddivisi in 16 appezzamenti con 4 gestioni diverse del suolo e degli impianti:

– 1 area in cui si procede a coltivare gli olivi secondo tecniche tradizionali
– 1 area in cui è stata messa a dimora, alla base degli olivi, una copertura erbacea per favorire lo sviluppo di insetti utili alle piante e contrastare l’insediarsi di specie dannose
– 1 area in cui si sono utilizzati prodotti naturali fitostimolanti per accrescere la resistenza fisiologica delle piante
– 1 area in cui vengono sommate le variabili precedenti, quindi la messa a dimora della copertura erbacea e l’utilizzo di prodotti naturali fertilizzanti sulle foglie degli alberi

Alcuni dei genotipi potenzialmente resistenti alla Xylella fastidiosa sono piantati negli appezzamenti sperimentali di Villa Filippo Berio. Questi appezzamenti sperimentali continueranno ad essere monitorati anche ora che il progetto è concluso, per definire la resistenza al batterio e le caratteristiche agronomiche delle future nuove varietà di olivo.

“I risultati ottenuti da questo progetto sono molto interessanti e ci hanno confermato, ancora una volta, l’importanza della ricerca. Consapevoli delle dinamiche e delle esigenze del settore in cui operiamo, oggi più che mai, come Salov, sentiamo la responsabilità di dover contribuire a migliorare l’intero sistema per una produzione olivicola di qualità. In un momento in cui le sfide poste dal cambiamento climatico sono sempre più urgenti, siamo orgogliosi che i nostri terreni possano contribuire ad individuare possibili soluzioni per un’agricoltura più sostenibile e resiliente” – commenta l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Gruppo Salov.

Salov, un 2021 con crescita a doppia cifra del fatturato

L’assemblea ordinaria dei soci di Salov S.p.A., gruppo industriale tra i principali player mondiali del settore oleario, archivia il 2021 approvando il bilancio consolidato, chiuso con numeri estremamente positivi in termini di crescita e di consolidamento tanto più significativi poiché realizzati dopo gli exploit del 2020.

Nel 2021 il Gruppo Salov, che ha sede e stabilimento a Massarosa (Lucca) e a cui fanno capo due marchi storici e di prestigio quali Sagra e Filippo Berio, ha proseguito nel suo percorso di miglioramento e rilancio mettendo a segno un’ulteriore crescita in doppia cifra del fatturato netto consolidato, portato a 376.769.000 euro (+12,27% su base annua) per effetto di vendite ammontate a 120 milioni di litri, sostanzialmente pari a quelle registrate nel 2020.

L’utile netto si attesta a 10.441.000 euro e l’EBITDA a 19.487.000 euro. Si tratta di risultati conseguiti in un contesto di mercato non più condizionato da circostanze esterne straordinarie. A differenza del 2020, infatti, nel 2021 non si sono ripetuti i picchi da panic sales e il costo della materia prima è tornato a crescere. Ciò nonostante, Salov non solo ha eguagliato i volumi di vendita del 2020, ma è stata anche in grado di mantenere una marginalità più che apprezzabile grazie a una tempestiva politica di acquisti preventivi.

La crescita dal 2019
La positività delle performance portate a bilancio l’anno scorso è evidente raffrontando il 2021 con l’anno più prossimo che ha avuto dinamiche non influenzate da fattori esterni straordinari, ossia il 2019. In tal caso, infatti, emergono incrementi in doppia cifra su tutti gli indicatori, dai volumi di vendita (+31%) al fatturato +37% fino all’ EBITDA (+33%).

Investimenti in tecnologie e digitalizzazione
Un ruolo importante nel percorso di crescita dell’Azienda è giocato dagli investimenti in innovazione, in particolare dall’aggiornamento e dal potenziamento in termini di tecnologie, IT e sistemi gestionali che il Gruppo Salov sta portando avanti con continuità dal 2019. L’innovazione, insieme alla sostenibilità, rappresenta infatti uno dei principali valori del Gruppo. Solo nel 2021, infatti, Salov ha investito 5.000.000 di euro nell’acquisto di nuove tecnologie e 1.500.000 euro in IT e sistemi gestionali, arrivando a sostenere, in questo triennio, una spesa di circa 15.000.000 euro per queste due voci, a conferma della volontà di investire nel miglioramento dell’efficienza, della flessibilità e della qualità della produzione aziendale, riducendo al massimo l’operatività. A titolo esemplificativo, da giugno 2020 l’Azienda ha attivato diverse iniziative volte a rivedere tutti i processi della Supply chain, dalla domanda alla produzione: investimenti di lungo periodo che puntano all’adozione di sistemi applicativi evoluti e di infrastrutture tecnologiche avanzate, con l’obiettivo di innescare una cultura basata sull’analisi dei dati a sistema. In questo modo, inoltre, Salov va acquisendo una dimensione sempre più da Industria 4.0, attrezzata anche a livello gestionale per affrontare al meglio le future sfide del mercato.

Crescita in Italia e nei mercati esteri
Dal punto di vista commerciale, il 2021 ha visto significativi incrementi in termini di vendite, penetrazione e di quote di mercato in buona parte dei 75 Paesi in cui il Gruppo Salov è presente. Importanti sono stati gli investimenti in marketing e comunicazione, soprattutto sul fronte digital e social media, al quale è stata dedicata una fetta importante del budget. In Italia l’investimento commerciale dell’Azienda è stato ripagato con la crescita delle quote di mercato sia nell’oliva che nei semi, trainate dal successo dell’inserimento del marchio Filippo Berio e dall’andamento più che positivo del marchio Sagra, leader di mercato negli oli di semi.

Per quanto riguarda le filiali e gli uffici commerciali esteri del Gruppo, si assiste a un generale consolidamento del presidio sui mercati. Di particolare rilievo sono le performance messe a segno in Canada e Brasile. L’ufficio commerciale canadese ha incrementato il fatturato su base annua del 22%, portandolo a 4.200.000 euro per effetto di vendite per 534.000 litri di olio (+21,6%) (Nielsen Canada – full year 2021). In Brasile, la filiale Salov ha conquistato la leadership tra le marche italiane di olio, guadagnato un’importante crescita distributiva rendendo Filippo Berio la quinta marca più distribuita del paese nel canale Super/Iper (NielsenIQ Dic 2021), e ottenuto l’ingresso nei punti vendita di alcune note catene della GDO. Ciò ha permesso un incremento del 25% nei volumi di olio venduti.

“Possiamo ritenerci assolutamente soddisfatti dei risultati che Salov ha raggiunto nel 2021 che confermano che la strategia di management messa a punto sta dando i suoi frutti. L’oggettività dei numeri mostra come nel 2021 siano stati compiuti dei passi importanti che hanno reso il Gruppo ancor più solido e competitivo, in crescita in tutti i mercati in cui opera e sempre più smart. Abbiamo mantenuto i volumi di vendita di un anno del tutto eccezionale come il 2020, caratterizzato dalla corsa agli acquisti, e addirittura aumentato il fatturato” – ha commentato l’Ing. Fabio Maccari, Amministratore Delegato di Gruppo Salov. “Ringrazio tutti coloro che, con il loro ottimo lavoro, hanno contribuito a rendere il 2021 un anno molto positivo. Il nostro impegno, ora, prosegue per crescere ulteriormente”.

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