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Gdo e dotcom: Groupe Casino si accorda con Ocado per mettere i robot in magazzino

Un magazzino robotizzato e, naturalmente, l’accelerazione del canale e-commerce: porterà a questo l’accordo tra Ocado, dot com britannica concentrata sull’e-commerce alimentare, e Groupe Casino, storica insegna francese che opera anche con i marchi Monoprix, Franprix, Leader Price, Spar e Vival in Francia e con punti vendita in vari Paesi. Le alleanze tra insegne “fisiche”, spesso storiche, e operatore online sembrano entrare sempre più nell’agenda della grande distribuzione (vedi Amazon e U2 in Italia e Aldi con Instacart in Germania).

Nella fattispecie Ocado investirà secondo il Financial Times 15 milioni di sterline nello sviluppo della piattaforma Ocado Smart Platform (“OSP”). E in Borsa le azioni di Ocado sono subito salite del 22 per cento: l’accordo segna infatti non solo l’ingresso di Ocado nel “fisico” ma anche quello in un mercato fuori dal Regno Unito.

“La soluzione Osp – si legge in una nota dell’insegna francese – evoluta e modulare, è una risposta unica alle opportunità e alle sfide poste dall’accelerazione delle vendite online nella distribuzione alimentare. Tale piattaforma comprende la costruzione di un deposito automatizzato di ultima generazione (nel quale Ocado inserirà delle cellule di stoccaggio e dei robot), una soluzione logistica integrata, che include un sito Internet con alcune dell migliori funzionalità del mercato, e l’ottimizzazione della consegna nell’ultimo chilometro e la gestione in tempo reale dei dati dei clienti”.

Il primo a utilizzare la piattaforma sarà il sito online, Monoprix.fr Sarà anche messo in servizio un deposito CFC («Customer Fulfilment Centre») nella regione parigina che si occuperà delle consegne verso Parigi, Ile-de-France, Normandia e Hauts de France.

Ma cosa ci guadagna Ocado per mettere a disposizione la sua tecnologia avanzata “Il gruppo Casino verserà ad Ocado delle commissioni alla firma del contratto, durante la fase di installazione e di utilizzo della piattaforma, in proporzione alla capacità effettivamente utilizzata e dei livelli di servizio raggiunti”.

«Questo accordo rappresenta un grande avanzamento in termini di qualità: in un primo tempo saranno proposte 50000 referenze di prodotti alimentari  ai clienti che potranno usufruire di consegne rapide ed efficaci. Il gruppo Casino è fiero di aver concluso questo accordo che contribuirà a rinforzare ancora di più la qualità del servizio ai suoi clienti, al centro dei suoi pensiero da 120 anni» ha commentato il presidente e direttore generale Jean-Charles Naouri.

“Stiamo continuando ad investire per industrializzare la nostra piattaforma brevettata e questo accordo sarà potrebbe essere il primo di una serie di fruttuose collaborazioni con grandi distributori in tutto il mondo” ha detto Tim Steiner, presidente e direttore generale d’Ocado.

Il gruppo Casino ha oltre 12.960 punti vendita in Francia e all’estero in Argentina (insegne Libertad, Mini Libertad), Brasile (Pão de Açúcar, Extra, Assaí), Colombia (Éxito), Oceano Indiano (Jumbo, Score), Uruguay (Disco, Devoto) e in una dozzina di Paesi africani. Conta 227.842 collaboratori, nel 2016 aveva un fatturato consolidato di 36 miliardi di euro ed è la prima insegna in Brasile e Colombia  e la seconda in Francia per l’E-commerce.

 

Extracoop, la “nuova spesa” di Coop Alleanza 3.0, al via dal 2 dicembre in tre ipermercati

Nasce Extracoop, nuova idea di Coop Alleanza 3.0, “un nuovo modo di vivere la spesa” che da quotidiana diventa straordinaria. Per ora non è dato saperne molto di più, a parte ciò che segnala il sito. La data: il 2 dicembre alle 8,30, e il luogo, anzi i luoghi: il Centro Nova alle porte di Bologna, l’Esp di Ravenna e il Grandemilia di Modena, tre tra i negozi più grandi dell’insegna.

“È una Coop nella quale andare non solo per fare la spesa quotidiana, ma dove al centro ci sei tu, con le tue esigenze e i tuoi bisogni. I nuovi spazi ti accolgono proponendoti non solo la qualità, la freschezza e la convenienza di Coop, ma anche tanti negozi specializzati per i tuoi desideri e per il tuo tempo libero” si legge.

Nuovi prodotti e servizi sono attesi, quasi tutti del bouquet già presente nei vari format o corner Coop: un gioiello, un mazzo di fiori o un profumo, articoli e idee per la casa, le novità e i marchi prestigiosi di tecnologia, piccoli elettrodomestici per semplificarti la vita in cucina. Ma anche libri, viaggi, occhiali. Tutto in un sol luogo: “sarà come trovare dentro la Coop tanti negozi specializzati, dove ricercare quello che ami di più”.

Per completare le ultime attività di ristrutturazione prima dell’inaugurazione, i suddetti tre punti vendita saranno chiusi al pubblico dal 27 novembre al 1 dicembre. In questi giorni a disposizione dei clienti, nella galleria dei centri commerciali, ci sono degustazioni gratuite di prodotti del territorio, “il tutto accompagnato da un sorso di vino o di birra gourmet”. Gli stand delle degustazioni sono aperti dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 20.

Il 2 dicembre invece è previsto un fitto calendario di eventi speciali e appuntamenti, show cooking, lezioni di stile, spettacoli per bambini. Con personaggi amatissimi dal grande pubblico come Lino Banfi, Carla Gozzi, Carolina Benvenga del programma Rai “La Posta di Yoyo” e Valerio Braschi, vincitore dell’ultima edizione di Masterchef.

La “Supermostra”: sessant’anni di Esselunga fino al 6 gennaio, a Milano

Era il 27 novembre 1957, un mercoledì (e da allora tutte le nuove aperture si tengono di mercoledì: lo avevate notato?) quando aprì il primo punto vendita Esselunga di viale Regina Giovanna, a Milano: non molto distante da dove è stata oggi inaugurata la “Supermostra“, la mostra celebrativa gratuita che resterà aperta fino al 6 gennaio, negli spazi espositivi del The Mall, quartiere di Porta Nuova.

Il primo Supermarket (così si chiamava, poi dalla forma del logo creato da Max Huber venne fuori quel nome che ancora oggi si usa) aveva 1700 referenze ed è considerato il primo supermercato italiano, nato come emulazione di quelli a stelle e strisce. E proprio con la facciata del primo punto vendita si apre la mostra, divisa in dieci ambienti, un tuffo nel passato che ripercorre sei decenni di storia dell’insegna intersecati strettamente con sei decenni di storia italiana, di cambiamenti ed evoluzione di gusti e stili di vita.

[Not a valid template]Come spesso avviene per un brand che fa comunicazione (istituzionale) con il misurino (preferendo le innovative campagne rivolte al cliente finale), l’occasione per la presentazione della mostra diventa l’occasione per annunciare le prossime novità: come la collaborazione con Chicco Cerea del ristorante tre stelle da Vittorio per un nuovo format di pasticceria pregiata, che si chiamerà “Elisenda“. Il richiamo al polo logistico di Ospitaletto, che Esselunga realizzerà sui 900mila metri quadrati dell’ex acciaieria Stefana, con inizio dei lavori previsto per il 2019. O le prossime aperture: “dopo Roma – assicurano i manger – arriveranno altre città italiane”.

Alla presentazione della mostra, da destra a sin. Roberto Selva, Direttore Commerciale non-food Esselunga, Livio Roncalli, Direttore Marketing e Comunicazione Esselunga,
Giovanni Gastel, Fotografo e co-autore libro “60 parole per dire Esselunga”, Florian Boje, Giò Forma, Concept e design, Mauro Belloni, Concept e contenuti e Giovanni Merante, Responsabile Loyalty Esselunga.

La SuperMostra nasce da un’idea di Esselunga, il concept è stato sviluppato da Andrea Baccuini, Mauro Belloni e Studio Giò Forma. L’evento è stato prodotto da FeelRouge Worldwide Shows in base al progetto di Studio Giò Forma e ai contenuti di Mauro Belloni. L’immagine della locandina della mostra è di Giovanni Gastel ed è stata tratta dal volume “60 parole per dire Esselunga”, edito da Rizzoli, realizzato in occasione dell’anniversario di Esselunga.

Le cinque richieste alla politica di Adm per la distribuzione moderna organizzata

Cinque richieste alla politica per fare in modo che la DMO (la distribuzione moderna organizzata) possa dispiegare tutti i benefici al sistema Paese. Le rivolge alle istituzioni la Adm, l’Associazione distribuzione moderna che rappresenta un settore dai numeri importanti: 460.000 collaboratori direttamente impiegati, 18 miliardi di euro di valore generato direttamente e 7 miliardi di euro di imposte e contributi versati allo Stato. E un impatto indiretto che coinvolge 1,1 milioni di posti di lavoro attivati, 63 miliardi di euro di valore aggiunto generato indirettamente e 17 miliardi di euro di imposte e contributi versati. Ma in realtà secondo uno studio commissionato da Adm sul “valore esteso” della DMO si ricava che essa sostiene 2 milioni di lavoratori (il 9 per cento dell’occupazione complessiva del Paese), genera 101 miliardi di valore aggiunto (il 7 per cento del totale nazionale) e crea 30 miliardi di ricavi fiscali per lo Stato. La DMO è pertanto un importante soggetto economico e sociale, in grado di sostenere la ripresa e spingere l’Italia verso un nuovo sviluppo: operando sempre all’interno di un regime di massima concorrenza (che ha garantito un risparmio alle famiglie di oltre 40 miliardi in cinque anni nel solo largo consumo confezionato), e che non delocalizza.

Le nuove sfide del settore vanno però sostenute, secondo l’Adm, da precise azioni politiche che sono riassunte in cinque punti principali.

Il primo prevede una ritrovata centralità della concorrenza, che veda le norme locali coerenti con quelle nazionali a tutela dei principi di concorrenza previsti anche dalle regole comunitarie e sempre confermate dalla Corte Costituzionale, che garantisca stesse regole semplificate per chi è presente nel mercato con punti di vendita fisici e chi opera solo via e-commerce, che porti all’eliminazione di tutti i monopoli e le rendite e introduca effettiva concorrenza nei settori, come ad esempio nei farmaci e nei carburanti.

La seconda richiesta è l’introduzione di misure che garantiscano il pieno rispetto della legalità e la certezza del diritto, portando a una lotta alla contraffazione, a combattere il mancato rispetto delle regole nel mercato del lavoro, a contrastare l’abusivismo e a opporsi all’evasione fiscale. Va poi perseguito – e questa è la terza istanza – una politica di rilancio dei consumi, che è l’unica strategia per riuscire ad innescare un percorso stabile e strutturato di crescita. Tra le misure invocate, la non applicazione delle clausole di salvaguardia sull’IVA, il concreto sostegno alle persone e famiglie con i redditi più bassi e a quelle più colpite dalla crisi e una politica che, abbracciando un respiro più lungo di intervento, affronti anche seriamente il tema della bassa natalità.

Le ultime due richieste riguardano interventi mirati a rilanciare gli investimenti e la competitività, affrontando i temi del costo dell’energia, dell’iniquità di un’imposta come l’Irap che penalizza le imprese “labour intensive” come quelle della DMO, degli incentivi per favorire investimenti in riammodernamento e ristrutturazione delle reti commerciali, affrontando le questioni aperte nel mondo del lavoro e in particolare aumentando e rendendo strutturali nel tempo gli incentivi per le aziende che assumono in forma stabile e che sono a sostegno del lavoro femminile e giovanile; e, ultimo punto, la necessità di avere regole semplici e chiare, riducendo gli adempimenti burocratici, accelerando l’attuazione delle leggi, armonizzando e coordinando i controlli a cui sono sottoposti i punti vendita, soprattutto alimentari, da una pluralità di organismi.

Auchan primo della classe, “Scuolafacendo” coinvolge il numero record di 14.350 istituti

Un’adesione record con 14.350 scuole italiane coinvolte nel primo anno di lancio per la raccolta punti che permette di donare agli istituti materiale scolastico: è il risultato raggiunto dall’iniziativa “Scuolafacendo” di Auchan Retail, che l’insegna, a furor di popolo (scolastico) verrebbe da dire,  ha deciso di prolungare fino a gennaio.

Mai era stato raggiunto un numero di istituti così alto in Italia per un’iniziativa a sostegno delle scuole promossa da un gruppo della Gdo, nel primo anno di lancio. L’iniziativa permette alle famiglie di donare i punti raccolti attraverso una rete di 4.000 esercizi tra supermercati Simply, ipermercati Auchan ed Eni Station presenti in Italia.

Le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, pubbliche e paritarie, si sono iscritte per richiedere materiali didattici, nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Anche in considerazione della grande adesione, Auchan Retail Italia ha deciso di prolungare la raccolta punti utilizzando il nuovo canale e-commerce Auchan.it: le famiglie potranno continuare a raccogliere i Codici Scuola fino al 15 gennaio 2018. In questo modo, potranno anche aiutare gli istituti scolastici acquistando regali di Natale quali giocattoli e videogiochi.

L’iniziativa prevede che per ogni 15 euro di acquisti su giocattoli e videogiochi su Auchan.it, verrà inviato 1 Codice Scuola del valore di 5 punti. I codici possono essere portati a scuola oppure caricati sul sito scuolafacendo.com e tramite la App dedicata, per aggiungersi alla raccolta premi delle scuole iscritte all’iniziativa. Le scuole potranno poi richiedere i premi scegliendoli da un catalogo di oltre 100 prodotti, ricevendoli direttamente nelle proprie sedi. Tra questi ci sono Notebook, tablet, lavagne Lim, pc, stampanti, stampanti 3D, carte geografiche, gite culturali, attrezzatura per la palestra, dizionari, libri, materiali di cancelleria, kit per laboratori di scienza e musicali.

I codici caricati e non utilizzati dalle scuole saranno donati alle scuole che si trovano nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto.

 

Alibaba si allea con Auchan in Cina, e punta sulla rete “fisica”

Dall’online all’offline, passando per la sfida con Walmart: segna un altro passo verso la rete fisica il colosso dell’eCommerce cinese Alibaba, grazie all’accordo con Auchan Retail e Ruentex che prevede l’acquisizione da parte di Alibaba Group del 36,16% del capitale di Sun Art, con un investimento di 22,4 miliardi di HK$ (circa 2,44 miliardi di Euro) per l’acquisto delle azioni precedentemente detenute da Ruentex. Anche Auchan Retail rinforza la propria partecipazione al capitale di Sun Art L’alleanza strategica “permetterà di unire le rispettive expertise nel commercio fisico (offline) e nel digitale (online) per costruire il commercio “figitale” alimentare in Cina” si legge in una nota.
Al termine della transazione, Auchan Retail, Alibaba Group e Ruentex deterranno rispettivamente il 36,18%, il 36,16% e il 4,67% del capitale di Sun Art. Auchan Retail continuerà a consolidare la sua filiale Sun Art nei propri dati finanziari.

Sun Art è uno dei leader della distribuzione alimentare multi-format in Cina, dove opera con una superficie totale di circa 12 milioni di metri quadrati (dati al 30 giugno 2017). Presente in 29 province, regioni autonome e comuni sul territorio cinese, Sun Art conta 446 ipermercati di una superficie massima di 17mila metri quadri con insegna RT-Mart (大润发) e Auchan (欧尚).

Sun art è da poco entrata sul mercato con i mini store digitali automatizzati Auchan Minute (vedi: Auchan Minute, il mini supermercato automatico, parte alla conquista della Cina) con una rete che entro fine anno dovrebbe contare centinaia di punti vendita.

L’alleanza collima con la visione “New Retail” di Alibaba che punta a capitalizzare sul proprio approccio online e le nuove tecnologie collaborando con i propri partner commerciali per rispondere alle attese dei consumatori cinesi e con la Visione 2025 di Auchan Retail “Auchan cambia la vita”. L’obiettivo è offrire a 1,3 miliardi di consumatori cinesi una nuova esperienza di acquisto, “figitale” (in convergenza tra fisico e digitale).

«Insieme ai suoi nuovi partner, il Gruppo Alibaba è lieto di essere in grado di ridisegnare il commercio di domani grazie alla trasformazione digitale – ha dichiarato Daniel Zhang, CEO di Alibaba Group -. I negozi fisici sono un must nel percorso del consumatore. Nell’era digitale, devono essere arricchiti da servizi personalizzati grazie alle nuove tecnologie di elaborazione dei dati. Riunendo completamente i nostri canali online e offline e quelli dei nostri partner, non vediamo l’ora di offrire ai consumatori cinesi un’esperienza di acquisto originale e piacevole».

«L’alleanza con Alibaba è stata facilitata dalla nostra visione condivisa per il futuro del commercio in Cina. Riunire i principali partner commerciali globali, leader nel commercio fisico e nel commercio digitale in Cina, ci consentirà di offrire a centinaia di milioni di consumatori cinesi un’esperienza di acquisto integrata di eccellente qualità» ha spiegato Wilhelm Hubner, CEO di Auchan Retail.

Combinando i punti di forza delle tre società, la nuova alleanza consentirà a tutte le attività di Sun Art di beneficiare dell’ecosistema digitale di Alibaba, che si occuperà di digitalizzare e apportare ai negozi Sun Art (RT-Mart e Auchan) soluzioni “figitali”, come per esempio un processo di fulfillment perfetto e un’esperienza clienti sempre più personalizzata. L’idea è quella di offrire sinergie online e offline che cambieranno la vita dei consumatori proponendo loro nuovi prodotti e servizi più efficienti.

«Negli ultimi anni, la domanda dei consumatori è cambiata radicalmente con l’ascesa di Internet mobile e Sun Art sta integrando la dimensione online nel suo commercio offline» ha affermato Peter Huang, vicepresidente di Ruentex Group.

Il mercato della Gdo cinese fisico vale 4mila miliardi di dollari ed è nelle mire anche dell’insegna numero uno la mondo, Walmart che a gennaio 2017 deteneva 424 punti vendita in Cina, solo quattro in più rispetto all’anno precedente. Anche Walmart ha pensato di integrare la rete fisica con i punti forti dell’eCommerce, le consegne veloci e l’analisi dei dati, acquisendo l’operatore online Jet.com (vedi Walmart compra Jet.com e sfida Amazon sull’e-commerce), e la stessa operazione – sebbene inversa, dal digitale al fisico – è stata effettuata da Amazon con l’acquisizione di Whole Foods Market (vedi Amazon nella distribuzione fisica: acquisiti i supermercati Whole Foods Market).

Alibaba comunque non è nuovo alla strategia omnicanale: negli ultimi due anni secondo Forbes aveva già investito 2 miliardi di dollari nell’acquisizione di catene di supermercati in Cina.

TUTTOFOOD 2019, un palinsesto ricco di innovazioni e di partnership di valore

TUTTOFOOD 2019: più di un anno e mezzo all’alba. Ma sono già più di 250 le aziende le aziende italiane e internazionali che hanno già confermato la loro presenza, per un parziale di oltre 11.000 mq occupati. E altre sono in lista di attesa per confermare la propria partecipazione alla fiera.

Carte in regola, dunque, per consolidare il ruolo di manifestazione agroalimentare internazionale più importante d’Italia, che la biennale milanese del food&beverage si è conquistata in sole sei edizioni, chiudendo quest’anno con numeri record: 80.146 i visitatori professionali, certificati (+2,5%), il 23% dei quali esteri da 141 Paesi, e più di 2.850 espositori dall’Italia e dall’estero.

La prossima edizione (fieramilano dal 6 al 9 maggio 2019) si annuncia ricca di innovazioni. A partire da un layout espositivo totalmente rinnovato, nel quale il confine tra espositori italiani ed esteri verrà superato in favore di una compresenza nei diversi settori merceologici, affiancati da un affondo sulle rispettive territorialità grazie alle aree TUTTOREGIONAL e TUTTOWORLD.

Sono 16 i settori verticali confermati, sui quali sono previsti numerosi approfondimenti:

TUTTODAIRY, TUTTOMEAT, TUTTOFROZEN, TUTTOSWEET, TUTTOPASTA, TUTTOBAKERY, TUTTOGROCERY, TUTTODELI, TUTTOOIL, TUTTOGREEN, TUTTOREGIONAL, TUTTOWORLD, FRUIT&VEG INNOVATION, TUTTOSEAFOOD, TUTTODRINK, TUTTOHEALTH.

Un’attenzione particolare sarà  inoltre, rivolta all’autenticità e alla protezione dei marchi e delle denominazioni di origine.

International Excellence

Per incrementare ulteriormente il livello della rappresentatività internazionale, ecco un’altra grande novità di TUTTOFOOD 2019, un progetto che si basa su una rigorosa selezione di sole eccellenze agroalimentari. Per ciascun settore è previsto un Paese Ospite – dall’Italia per la pasta alla Francia per i formaggi, dalle birre tedesche all’ittico spagnolo – che riunisce le “specialità” in otto “strade del gusto” dove dialogheranno con il meglio del Made in Italy agroalimentare.

In parallelo sono previste attività per incrementare la presenza in manifestazione di buyer italiani e internazionali e di operatori professionali provenienti dai principali Paesi e dai mercati più dinamici. I Paesi focus della prossima edizione saranno Cina, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e USA.

Le partnership

A rafforzare sempre più la manifestazione come hub dell’agroalimentare in tutte le sue declinazioni, si consolidano inoltre le autorevoli partnership siglate da Fiera Milano.

Tra queste spicca l’alleanza con Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano, riconfermata fino al 2021 e intensificata con una cadenza annuale degli eventi: si aggiunge infatti da oggi il Netcomm Focus Food, l’appuntamento che mira a diventare punto di riferimento per la trasformazione digitale e l’e-commerce delle aziende del food&beverage.

Sempre annuale è anche l’appuntamento con Seeds & Chips, il Global Food Innovation Summit focalizzato su temi quali l’impatto delle tecnologie sulle filiere, che nel 2019 tornerà a essere inserito nel contesto della manifestazione mentre nel 2018 si terrà a fieramilanocity dal 7 al 10 maggio 2018, in concomitanza con Milano Food City e a cui prenderà parte John Kerry, ex Segretario degli Stati Uniti d’America.

A Milano Food City, la settimana del cibo di qualità che coinvolge tutta la città dal 7 al 13 maggio, gli espositori di TUTTOFOOD condividono il meglio dei loro prodotti con foodies, cittadini e turisti in una miriade di eventi coinvolgenti, dalle degustazioni agli show-cooking ai momenti per le famiglie. Nel 2018 Milano Food City, nata da un’idea originaria di TUTTOFOOD, sarà inserita nel programma annuale di “settimane-evento” di YESMILANO, ricevendone un ulteriore traino promozionale.

 

Per informazioni sempre aggiornate: www.tuttofood.it, @TuttoFoodMilano.

Carrefour aderisce a “Piemondina” e sostiene il riso made in Piemonte

Dopo il latte made in Piemonte, il riso: arriva sugli scaffali “Piemondina”, il progetto lanciato dall’Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte a cui ha aderito per primo Carrefour Italia. Obiettivo anche in questo caso è valorizzare il riso piemontese di qualità rendendo evidente tramite un logo la provenienza dello stesso, in modo da aiutare (e guidare) il cliente in una scelta di acquisto attenta alle eccellenze della tradizione regionale. 

Con il marchio “Piemondina” saranno valorizzati i prodotti realizzati con riso 100% piemontese, attraverso una comunicazione mirata sul prodotto e allo scaffale. Solo due anni fa, Carrefour Italia aveva aderito al progetto “Piemunto”, promosso anche allora dall’Assessore Giorgio Ferrero, e dedicato alla valorizzazione di prodotti a base di latte 100% piemontese. Grazie al progetto “Piemunto” si ha avuto un incremento delle vendite intorno al 10% l’anno.

L’adesione di Carrefour Italia al progetto dell’assessorato segue l’impegno preso anche a livello nazionale attraverso l’adesione al progetto “Riso 100% Italiano”, avvenuta nel luglio del 2017 e che ha l’obiettivo di rendere visibile al consumatore finale la provenienza nazionale del riso.

«La grande distribuzione in Italia deve avere lo sguardo rivolto all’eccellenza e alla territorialità dei prodotti – è l’idea di Grégoire Kaufman, direttore commerciale e marketing Carrefour Italia – . Attraverso il nostro impegno possiamo favorire la crescita dei produttori virtuosi e mantenere il valore della tradizione e della qualità, i due principali requisiti alla base della scelta d’acquisto ormai della maggior parte dei consumatori. Abbiamo aderito senza esitazioni all’appello dell’Assessore Ferrero, sia per l’attenzione particolare che Carrefour Italia ripone verso la Regione Piemonte, dove vanta la maggiore presenza sul territorio, sia per la bontà di un progetto che valorizza concretamente un prodotto identitario per il Piemonte in Italia e nel mondo. Il Riso piemontese rappresenta un mercato da centinaia di milioni di euro del quale sono protagonisti aziende e produttori di altissima qualità».

Con 117 mila ettari coltivati da oltre 1800 produttori il riso piemontese risponde per oltre la metà del riso prodotto in Italia (coltivato su 230 mila ettari circa): sono i numeri dati da Giorgio Ferrero, Assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, che sottolinea come il riso piemontese rappresentia “una eccellenza non solo per la quantità, ma anche per la qualità del prodotto, per l’attenzione all’ambiente nelle coltivazioni, per la storia e la tradizione culturale che incarna. Non poteva dunque mancare un marchio che garantisse ai cittadini il legame territoriale del nostro riso. Qui siamo oltre l’etichettatura, che pure abbiamo fortemente voluto, per celebrare un prodotto che da quasi 200 anni ha garantito fama e redditività a una parte importante del Piemonte e che, siamo convinti, deve giocare un ruolo di grande importanza nel futuro del nostro agroalimentare”.

 

Un borgo tutto nuovo, riapre rinnovato il centro commerciale Auchan Borgo D’Abruzzo

Un grande mercato quotidiano, un emporio tipicamente abruzzese, che nello stile architettonico ricorda i piccoli borghi del territorio: è il Centro Commerciale Auchan Borgo d’Abruzzo di via Nazionale 74 a Villanova di Cepagatti, rinnovato con un investimento di 5 milioni di euro e la creazione di 70 nuovi posti di lavoro e inaugurato venerdì scorso.

I lavori di restyling, iniziati a maggio 2017, hanno interessato l’intera Galleria, che accoglie oggi 14 nuovi negozi, tra cui Bata, Cotton & Silk, Camomilla, CycleBand, GrandVision, SarniOro, e una media superficie Conbìpel. Successivamente apriranno anche altre medie superfici, per arrivare a un totale di quattro. Anche l’Ipermercato Auchan è stato rinnovato nell’assortimento con un focus sui localismi e sul freschissimo.

«Abbiamo voluto ascoltare una reale esigenza – ha detto Maurizio Martella, Responsabile Property Gallerie Commerciali Italia per il Sud Italia –. Da un sondaggio è emerso che i residenti amavano frequentare il Centro Commerciale per lo shopping quotidiano. Siamo dunque partiti dal concetto di vicinato, valorizzando il legame con il territorio e le sue peculiarità. La sfida sta nel proporre un concept nuovo e diverso rispetto al panorama nazionale dei Centri commerciali. Per questo abbiamo voluto ricreare una dimensione accogliente, che richiamasse l’emporio: un luogo non soltanto di spesa, ma anche di socialità».

 

Più negozi e servizi nel nome del genius loci

La proposta commerciale della rinnovata Galleria soddisfa tutte le esigenze a partire dall’abbigliamento, con Conbìpel, gli accessori e gli abiti di Camomilla, un multibrand locale di moda, l’eleganza maschile di Cotton & Silk e il denim di Live 978, le fantasie per i bambini di CycleBand, ma anche le calzature con Bata, i gioielli di Sarni Oro e il punto Grand Vision.

Sono presenti anche tanti servizi con la profumeria In Estasi, un parrucchiere Excelsior, Lo Scalzo, materiali di cartoleria e da regalo con C’Art, e un punto Di Tieri Telefonia, mentre sul fronte food apriranno a breve Sarni Bistrot e la pizzeria Eurofocaccia.

In linea con il concept della Galleria ispirato alla tipicità abruzzese, l’Ipermercato Auchan punta sulla valorizzazione dei localismi con una vasta gamma di prodotti e produzioni alimentari locali. Oltre 900 etichette, dal pesce del territorio alle specialità tipiche abruzzesi delle carni, come ad esempio gli arrosticini, fino alla pizza alla pala sfornata dalla panetteria dell’Ipermercato, con oltre 20 tipi di pane serviti giornalmente.

Completano l’esperienza di acquisto le proposte del non alimentare, con i prodotti del rinnovato mondo casa, l’abbigliamento, la tecnologia, il bricolage, il campeggio, il reparto per animali, la parafarmacia e i giocattoli.

Durante i sei mesi di ristrutturazione della Galleria, l’Ipermercato Auchan è rimasto aperto per servire gli oltre 310.000 clienti.

Per rendere il nuovo Centro di vicinato sempre più accogliente sono presenti utili servizi, come il Baby Parking – aperto dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle 20.00, il sabato, la domenica e i festivi anche dalle 11.00 alle 13.00 – e uno spazio lettura e una nuova piazza dedicata agli eventi.

Nell’area esterna, con 1.200 posti auto, si conferma la convenienza del distributore di carburanti Auchan.

Il Centro Commerciale Auchan Borgo D’Abruzzo, di proprietà del Fondo Krypton gestito da Morgan Stanley SGR e partecipato da Immochan, è gestito da Gallerie Commerciali Italia, filiale di Immochan.

Gallerie Commerciali Italia S.P.A. (GCI), filiale italiana di Immochan (Auchan Holding), opera attualmente in 48 centri commerciali con circa 2200 negozi, 600.000 metri quadri di superficie affittabile (GLA) e circa 160 milioni di visitatori all’anno. 

Supermercato24 si accorda con Trenord e invita i pendolari lombardi a fare spesa in treno

Prova ad alleviare le proverbiali fatiche dei pendolari lombardi Supermercato24, che si accorda con Trenord per invitare i viaggiatori ad approfittare del viaggio in treno per fare la spesa. E trovarsela a casa al rientro. 

A seguito dell’accordo, ai possessori di abbonamento Trenord in corso di validità sarà riconosciuto uno sconto fisso del 5% sul valore della spesa, valido per tutti gli ordini effettuati sulla piattaforma. Chi invece acquisterà un biglietto di corsa semplice dall’App o dall’e-store Trenord troverà direttamente sul suo documento di viaggio un codice promozionale equivalente alla consegna gratuita della prima spesa ordinata.

«In Supermercato24 abbiamo trovato un partner di qualità che aggiunge nuove opportunità a quell’ecosistema dei servizi che sempre più devono affiancare l’esperienza quotidiana di viaggio, dando valore al tempo dei nostri Clienti che si muovono – ha detto Cinzia Farisé, Amministratore Delegato di Trenord -. Nostro obiettivo è coniugare il servizio quotidiano con le esigenze di innovazione dei viaggiatori lombardi sempre più digitali ed esigenti».

 

Un viaggiatore digitale

E in effetti l’identikit del passeggero Trenord conferma questa visione:  età media 36 anni, diplomato (55%) o laureato (30%), sempre più connesso e digitale. Basti pensare che oltre il 70% dei passeggeri lombardi dichiara di essere sempre connesso durante il viaggio. Le App preferite sono WhatsApp (42%), Facebook (28%) e Instagram (13%); oltre il 23% di chi viaggia in treno si dedica alla lettura utilizzando sistemi elettronici quali e-book, tablet e cellulare e quasi il 10% dei clienti svolgono operazioni bancarie o utilizzano App durante il viaggio.

«L’eCommerce grocery in Italia ha ancora un enorme potenziale di crescita e con il nostro servizio innovativo e capillare, siamo infatti presenti in 18 province italiane, offriamo in una società sempre più evoluta, frenetica e connessa dei plus non indifferenti a tutte persone – ha dichiarato Federico Sargenti, Amministratore Delegato si Supermercato24 –. Grazie alla nostra piattaforma i passeggeri possono fare la spesa in pochi minuti mentre sono in treno, senza rinunciare alle loro abitudini potendo scegliere il proprio supermercato di fiducia che sono soliti frequentare e che conoscono bene. Con la consegna anche entro un’ora, inoltre, al loro arrivo a casa o in ufficio troveranno il personal shopper che li attende con la spesa».

Supermercato24 in Lombardia è già attiva nelle province di Bergamo, Brescia, Milano, Monza, Mantova e Varese. Grazie a questo accordo, i Clienti Trenord residenti in queste province che utilizzeranno la piattaforma Supermercato24 per ordinare la spesa online usufruiranno di speciali agevolazioni.

La start up consente di scegliere il proprio supermercato di fiducia, dove un personal shopper si recherà e farà la spesa, consegnandola poi a casa o all’indirizzo desiderato all’orario concordato, anche entro un’ora dall’ordine. Sarà cura dello stesso personal shopper contattare telefonicamente il Cliente per ogni necessità. Il costo di consegna della spesa è di 4,90 euro, indipendentemente dall’importo speso, e i clienti possono pagare con carta di credito, con Apple Pay, Paypal o in contanti alla consegna.

 

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