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All’Esselunga spesa con lo smartphone e senza portafoglio grazie a Satispay

Andare al supermercato con solo l’ormai inseparabile telefono dimenticandosi carte e portafoglio a casa una volta sembrava un sogno proibito o un noioso contrattempo: oggi sarà possibile, entro estate in tutti i 154 punti vendita di Esselunga, grazie all’accordo stipulato dall’insegna con Satispay, che si presenta come la più importante integrazione di un sistema di mobile payment nella Gdo italiana.

In base all’importante accordo, l’innovativa piattaforma di pagamento è stata integrata nel sistema di pagamento di Esselunga. Il servizio è già attivo a Segrate, da lunedì 26 giugno lo sarà anche nel primo punto di Milano in via Losanna, e poi via via negli altri con un piano di roll out che prevede entro la fine dell’estate la copertura di tutti i 154 superstore e supermarket in Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto, Liguria e Lazio.

Dopo esser stata la prima in Italia a introdurre nel 1980 il lettore di codice a barre alle casse, Esselunga, nell’anno del suo sessantesimo anniversario, si presenta ancora come operatore innovativo.

 

Come funziona Satispay presso Esselunga

Satispay ha integrato il proprio sistema direttamente nelle casse di Esselunga, e ciò consente la gestione del pagamento con la massima semplicità e precisione, sia per gli operatori in cassa che per i clienti. I clienti Esselunga potranno pagare alla cassa o alle postazioni di self-service attraverso l’app Satispay installata sul proprio smartphone selezionando il punto vendita in cui si trovano (che grazie alla geolocalizzazione dell’app alla sua apertura comparirà come il primo della lista), digitando l’importo del conto e, con un singolo tocco, inviando il pagamento che – anche in presenza di una configurazione multi postazione come quella di un supermercato – sarà automaticamente riconosciuto dalla cassa in cui si trova il cliente e accettato.

«Questo è per noi un ulteriore importante passo nella concretizzazione di una strategia: creare la prima soluzione di pagamento elettronico adatta a tutte le tipologie di esercenti, dal piccolo caffè a conduzione familiare alla grande azienda leader, come Esselunga – spiega Alberto Dalmasso, co-founder e CEO di Satispay -. Ciò è possibile grazie al grande lavoro che il team Satispay ha compiuto nello sviluppare tutte le funzionalità e integrazioni necessarie a rispondere alle molteplici esigenze del mercato ed essere scelti da un’azienda come Esselunga, punto di riferimento e modello di innovazione del mondo retail, è un’importante conferma e motivo di orgoglio. Oggi sono oltre 270.000 i download dell’app, 135.000 gli utenti privati attivi e abbiamo oltre 16.000 esercenti aderenti al nostro circuito, in aumento di 70 nuovi al giorno. Con l’adesione di un player tanto importante come Esselunga il nostro obiettivo di rivoluzionare la cultura dei pagamenti quotidiani si fa molti più concreto e vicino».
Satispay è un servizio di mobile payment che consente ai propri utenti di scambiarsi denaro attraverso un network alternativo alle carte di credito e debito: libero, efficiente, gratuito e sicuro. Disponibile per iPhone, Android e Windows Phone, può essere utilizzato da chiunque abbia un conto corrente bancario per scambiare denaro con i contatti della propria rubrica telefonica e pagare nei punti vendita ed e-commerce convenzionati con la stessa semplicità con cui si invia un messaggio o si effettua il check-in sui social network. Nata da un team di giovani italiani, dopo i precedenti round di finanziamento, che sono valsi alla società una raccolta pari a 8,5 milioni di Euro da parte di investitori istituzionali e privati, la società ha recentemente avviato un’importante operazione di aumento di capitale, attualmente in corso, al servizio del consolidamento della leadership in Italia e dell’internazionalizzazione.

Parte da Bologna il nuovo format “urbano” di Lidl, su due piani

Un nuovo concept pensato per le aree urbane, dall’anima green e con un inedito format a due piani: ha debuttato a Bologna per Lidl, in Via Di Corticella 184/2, in anteprima per l’Italia.

Il punto vendita di 1.400 metri quadri partito nel quartiere Navile, a pochi chilometri dal cuore della città ha una spiccata impostazione green ed è concepito per valorizzare il contesto ambientale, si sviluppa su due livelli riducendo al minimo l’impatto sul territorio. Al pian terreno un comodo parcheggio con oltre 100 posti auto sarà a disposizione della clientela, mentre al piano superiore, tramite scala mobile, si accederà all’ampia e luminosa area vendita. I clienti bolognesi saranno i primi a poter provare questa nuova esperienza d’acquisto sopraelevata, resa ancora più piacevole da un design moderno e da una disposizione dei prodotti immediata ed intuitiva.

Particolare attenzione è stat poste a soluzioni di sostenibilità ambientale: oltre all’impianto fotovoltaico da 45 kW, a disposizione dei clienti c’è una colonnina per il rifornimento di automobili elettriche o ibride. Le ampie vetrate dello store poi favoriscono il filtraggio della luce naturale consentendo risparmio energetico mentre il tetto con una copertura vegetale porta a un migliore isolamento termico.

Un momento dell’inaugurazione.

Ampi gli orari di apertura sette giorni su sette: il supermercato aprirà le porte dal lunedì al sabato dalle 07:30 alle 22 e la domenica dalle 09 alle 21. Sugli scaffali si potranno trovare circa 1.800 prodotti, di cui oltre l’80% Made in Italy, in particolare, la linea Italiamo che propone eccellenze gastronomiche del nostro Paese. A completare la qualità del servizio c’è il reparto panetteria, che accoglie i clienti all’entrata e sforna tutto il giorno pane, croissant e prelibatezze dolci e salate. Infine, in occasione dell’inaugurazione, Lidl promuove molti prodotti con speciali offerte, come frutta e verdura scontata fino al 50%.

Questa apertura ha portato alla creazione di 5 nuovi posti di lavoro che permetteranno anche ad alcuni giovani della zona di intraprendere una stimolante carriera nella GDO. Il costante investimento sulle risorse umane, sia in termini di assunzioni che di costante formazione e sviluppo, è valso a Lidl per il terzo anno consecutivo il riconoscimento di “Best Workplace” conferito dal Great Place to Work Institute.

Pagamenti in affanno per la GDO: solo il 16% salda alla scadenza

Pagamenti commerciali in affanno per il settore della grande distribuzione. A confermarlo,  i dati dello Studio Pagamenti, aggiornato a fine marzo 2017 e realizzato da CRIBIS su 8500 imprese della GDO.

L’indagine rivela infatti che solo il 16% degli operatori del settore ha saldato i fornitori alla scadenza: un risultato ben lontano dalla media nazionale  che si attesta al 35,6%.

E non basta, gravi anche i ritardi: ben il 17,9% dei pagamenti sono arrivati con grave ritardo, quasi sei punti sopra alla media italiana (pari al 12%), mentre per il 66,1% delle aziende, invece, il ritardo si è limitato ad un mese dai termini concordati.

Da un confronto con il passato si evince che ci sono ampi margini di miglioramento: rispetto a sette anni fa, infatti, i pagamenti alla scadenza sono diminuiti del 24,9%, i ritardi entro i 30 giorni sono cresciuti del 5,9%, quelli oltre il mese segnano un +9,8%.

Tutto male dunque? Per fortuna no: qualche dato, infatti, porta a essere più ottimisti riguardo al futuro, dal momento che in un solo anno i pagamenti puntuali sono cresciuti del 2,1% e i ritardi gravi sono scesi 13,5%.

La geografia dei pagamenti
L’area del Sud e Isole (quella in cui le imprese del comparto GD/DO hanno una concentrazione del 50,3%) registra la situazione più critica, con soltanto il 10,2% di imprese puntuali e ben il 26,9% di ritardi gravi. La situazione migliora man mano che si risale lo Stivale, con le imprese del Centro puntuali nel 18,9% dei casi ma con un tasso di ritardi gravi ancora elevato (14,1%), e le imprese del Nord Ovest leggermente meno puntuali delle colleghe del Centro (16,4%) ma più virtuose dal punto di vista dei ritardi gravi (9,3%). Gli operatori del Nord Est, infine, sono i più virtuosi, con il 28,1% di pagamenti alla scadenza e soltanto il 6% di fatture saldate a più di un mese di distanza dai termini pattuiti.

Pagamenti in Italia vs pagamenti nel mondo
In Europa l’Italia si colloca all’ultimo posto in Europa sia nei pagamenti alla scadenza, con appena il 15,6% di aziende puntuali, sia nei ritardi gravi, con ben il 18,8% di operatori che saldano le fatture con oltre un mese di ritardo. In entrambi i casi la classifica europea è guidata dalla Germania, con ben il 76,5% di imprese puntuali e soltanto l’1,1% di imprese gravemente ritardatarie. Sul podio dei paesi europei più virtuosi anche l’Olanda, con il 62% di aziende puntuali, e l’Ungheria, puntuale nel 52,7% dei casi, mentre fra i primi tre paesi europei meno ritardatari troviamo nuovamente l’Olanda (1,3% di ritardi gravi) e la Repubblica Ceca (3%). Buon risultato per la Spagna (51,8% di aziende puntuali e 8,4% di ritardi gravi), male invece Francia (26,2% e 8,8%), Regno Unito (26,2% e 13,2%) e Portogallo (18,9% e 18,5%), stabilmente nella metà bassa della classifica. Negli Stati Uniti le imprese che rispettano i termini concordati rappresentano il 44,1% del totale, mentre i ritardi gravi si attestano al 9,1%. Performance simili alle aziende del Canada, puntuali nel 21,7% dei casi e gravemente ritardatarie nel 7,8%. Percentuali di pagatori regolari piuttosto contenute per il comparto GD/DO in Asia con valori inferiori al 20% per Cina, Tailandia e Filippine.
“La variabile che per noi è più significativa – commenta Marco Preti, Amministratore delegato di Cribis – è rappresentata dai gravi ritardi, cioè quelli oltre i 30 giorni medi. Ritardi di questa entità, infatti, possono creare problemi rilevanti alla gestione della cassa delle aziende fornitrici e per questo è la variabile più importante per valutare le performance e lo stato di salute di un settore. A fine 2010 la Gdo mostrava una percentuale del 16%, l’ultima rilevazione (Q1 2017) si attesta quasi al 18%. Ma nel 2010 la media nazionale valeva il 5% con la Gdo superiore di oltre tre volte. Oggi la distanza dalla media nazionale (che vale il 12%) si attesta a poco meno di 6 punti percentuali; le distanze si stanno notevolmente accorciando.
Diversa la situazione in comparti attigui. Il commercio al dettaglio valeva nel 2007 il 7%, l’ultima rilevazione indica il 18%. Così come l’horeca che è partito dal 10% nel 2010 per raggiungere oggi il 25%. Il trend della Gd-Do è quindi migliore di molti altri settori. Stesso trend per i fallimenti. Sicuramente siamo lontani dai livelli pre crisi con un’incidenza molto superiore. In ogni caso, dopo il picco negativo del 2014, la situazione sta migliorando”.

Una marmellata Consilia (Sun) vince il premio delle private label “Salute to excellence 2017”

Qualità e innovazione sono le caratteristiche che hanno permesso alle marmellata a marchio Consilia della linea “Scelte su Misura” 100 per cento Frutti di Bosco di vincere il premio internazionale “Salute to excellence 2017” nella categoria “Jams & Marmelade”. Il riconoscimento alla Mdd del Gruppo Sun è promosso dalla Plma -Private Label Manufacturers Association, organizzazione senza fini di lucro nata nel 1979 per promuovere il marchio del distributore che racchiude oltre 4000 aziende socie nel mondo, che vanno dalle società per azioni multinazionali alle piccole aziende a conduzione familiare.

In particolare sono stati oltre 380 i prodotti, che comprendono circa 53 categorie, presi in esame dai giudici della PLMA.

«Siamo orgogliosi – dice Stefano Rango direttore generale del Gruppo Sun – di ricevere un così prestigioso premio. A conferma che i prodotti a marchio Consilia si contraddistinguono per la qualità e l’innovazione. Da sempre la mission del consorzio Sun è quella di immettere nel mercato prodotti che riescano a soddisfare appieno le esigenze dei nostri consumatori».

Il Sun, quindi, è stato tra la rosa dei nomi vincenti annunciati in occasione della fiera internazionale annuale “Il Mondo del Marchio del Distributore” della Plma che si è svolta il 16 e 17 maggio presso il Centro Esposizioni RAI di Amsterdam.

La marmellata a marchio Consilia, della linea “Scelte su Misura” 100 per cento Frutti di Bosco, è stata così tra i prodotti vincenti esposti nel Supermercato delle idee della PLMA, dove i visitatori hanno potuto vedere esposti i prodotti che si sono aggiudicati i Salute to Excellence Awards 2017 per l’innovazione nel marchio del distributore. L’elenco dei prodotti vincitori è pubblicato sul sito www.plmasalute.com.

 

 

Maniele Tasca (Selex) nominato presidente della centrale europea EMD

Maniele Tasca, neoeletto presidente EMD.

Maniele Tasca, membro del Consiglio di Amministrazione di ESD Italia e Direttore Generale di Selex, è il nuovo Presidente di EMD. Tasca prende il posto di Jaime Rodriguez Bertiz, Presidente di Euromadi Spagna, che ha guidato EMD negli ultimi due anni, rafforzando la leadership della Centrale in Europa.

Maniele Tasca, classe 1968,  è stato eletto nel corso dell’Assemblea dei Soci tenutasi a Zurigo lo scorso 8 giugno in qualità di rappresentante di ESD Italia, Centrale di Acquisto e Marketing costituita nel 2001 e formata da cinque Soci: Acqua & Sapone, Agorà Network, Aspiag Service, Selex Gruppo Commerciale e Sun. ESD Italia è leader in Italia con una rete distributiva di 5.390 punti di vendita e una quota di mercato del 22%.

A nome di tutti i membri di EMD, Tasca ha espresso sentiti ringraziamenti al Presidente uscente Jaime Rodriguez Bertiz per la sua eccellente guida e il significativo contributo alla crescita della Centrale. Negli ultimi due anni, EMD ha registrato un continuo sviluppo. Nel 2016 è entrato a far parte della Centrale europea Asda, uno dei principali retailer del Regno Unito, di proprietà dell’americana Wal-Mart. Quasi contemporaneamente, il distributore tedesco Kaufland ha stretto una partnership con EMD per l’acquisto di prodotti di marca per i suoi punti di vendita in Europa orientale. Lo stesso ha fatto, nel 2017, Globus, specialista tedesco degli ipermercati. Inoltre, il colosso Woolworths Australia ha avviato una collaborazione per integrare i propri acquisti in Europa con quelli di EMD. 

“EMD offre crescenti opportunità ai propri fornitori di incrementare il loro business con distributori leader a livello europeo – ha osservato Tasca –  La crescita del numero di partner fornitori in questi anni dimostra che il nostro business model è molto apprezzato”.

EMD è la maggiore alleanza di società distributive indipendenti presente in 20 Paesi europei oltre che in Australia e Nuova Zelanda. La Centrale collabora nell’acquisto di prodotti private label in tutto il mondo e negozia accordi commerciali con le industrie di marca a livello internazionale.

Fondata nel 1989, EMD è la principale Centrale d’acquisto in Europa con un fatturato complessivo al consumo di oltre 178 miliardi di euro.

L’elenco delle società partner di EMD, European Marketing Distribution, dimostra il valore della collaborazione nei 22 Paesi.

United Kingdom: ASDA

Finland: Tuko Logistics

Netherlands: Superunie

Sweden: Axfood

Germany: MARKANT AG

Denmark: Dagrofa     

France: Groupe Casino

Czech Republic: MARKANT/Kaufland Cesko, Globus

Switzerland: MARKANT Syntrade

Slovakia: MARKANT/Kaufland Slovensko

Spain: Euromadi Iberica

Poland: Kaufland

Portugal: EuromadiPort

Croatia: Kaufland

Austria: MARKANT Österreich

Romania: Kaufland

Italy: ESD Italia

Bulgaria: Kaufland

Norway: Unil/Norges Gruppen

Russia: Globus

Australia: Woolworths Ltd.

New Zealand: Progressive Enterprises Ltd

Tasca ha appena lasciato il ruolo di presidente di ESD Italia a Sergio Reale.

Leggi anche: Nuove cariche per ESD Italia, prima centrale d’acquisto nazionale: Sergio Reale presidente

CosiComodo, l’e-commerce di Selex: oggi drive locale, con un futuro da marketplace intervista a Maniele Tasca.

Le tecnologie del futuro nel retail, tra robot e IA? Ecco le 9 start-up selezionate da Metro

Che la tecnologia sia destinata a cambiare totalmente il retail nel prossimo futuro è un dato di fatto, come ciò avverrà è ancora da stabilire: Metro Ag, gruppo tedesco che ha già sperimentato in passato con robot per le consegne, ci crede più di altri, evidentemente, e ha promosso una sorta di concorso, con il supporto di Techstar. Ha selezionato nove tra le centinaia di richieste da start-up, vera fucina di talenti e innovazione, giunte da tutto il mondo e le aiuterà a sviluppare le loro soluzioni per il retail. Per tre mesi le neoaziende collaboreranno a Berlino con 100 “tutor” di METRO (operatore essenzialmente BtoB), Real (insegna di ipermercati del gruppo) e del partner Techstars e riceveranno fino a 120mila euro di fondi ciascuna, per poi presentare il 5 settembre le loro soluzioni a un gruppo di investitori internazionali.

Si va dai robot per le spedizioni ai sensori, da sistemi digitali per evitare sprechi alle soluzioni per unire negozio fisico e digitale. Eccoli nella fotogallery

[Not a valid template]Il programma METRO Accelerator powered by Techstars è stato lanciato nel 2015 con lo scopo di promuovere nuove soluzioni per il retail e l’ospitalità.

«Pensiamo che queste promettenti start-up offrano esattamente le soluzioni che servono ai distributori fisici e ai retailer per crescere anche nel mondo digitale e incontrare le aspettative dei clienti – ha detto Andreas Wuerfel, Director Global Innovation Community METRO – la digitalizzazione del retail che sta avvenendo a grande velocità è un tema chiave per i mercati di tutto il mondo. Con il nostro programma Accelerator abbiamo affrontato la questione esattamente al momento giusto, e sono diverse centinaia le startup da 24 Paesi di tutto il mondo che hanno mandato la loro candidatura».

Conad cresce e investe: +1,6% nel 2016 a 12,4 miliardi di euro di fatturato

Conad rilascia i suoi numeri: cresce nel 2016 mettendo a segno un fatturato della rete di vendita a fine 2016 a 12,4 miliardi di euro (+1,6%), 230 milioni in più rispetto al 2015. Nel primo quadrimestre 2017 l’incremento è pari a 171,6 milioni di euro (+4,8%) rispetto allo stesso periodo del 2016. E sono Conad Supermercati (+6,2%) e in particolare gli “specializzati” Sapori&Dintorni (+17,6%) e Ottico Conad (+8,6%) i punti di vendita con la migliore performance.
La quota di mercato si è attestata all’11,95%: cresce nei supermercati, al 20,71% (0,6 punti percentuali sopra il valore del 2015), e nel libero servizio, al 14,11%, 0,2 punti percentuali al di sopra del valore dell’anno precedente (fonte: Gnlc II semestre 2016).

«Ci sono piccoli, deboli segnali di ripresa che non consentono, però, alle famiglie di abbassare la guardia – commenta l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese -. La crisi ha spazzato via la piccola borghesia, che negli anni passati aveva guidato il cambiamento e l’evoluzione sociale, e la classe operaia, che aveva spinto per l’equità sociale. Il risultato è una società in cui sono cresciute le diseguaglianze sociali, il numero di persone a rischio di povertà e dei giovani al di sotto dei 35 anni che vivono ancora nelle famiglie di origine. Manca una spinta rinnovatrice, manca quella “fame di successo” che in passato ha portato il Paese fuori dai momenti più difficili. Per quanto ci riguarda abbiamo un solido piano di investimenti per crescere a tassi superiori alle medie di mercato e puntare a una relazione ancora più forte con i clienti per rispondere in modo concreto e tempestivo alle loro legittime aspettative».

 

Investimenti per 413 milioni di euro nel 2017

Il piano strategico di sviluppo, appunto. Come più  volte annunciato, si tratta di un investimento per il triennio 2017-2019 di 1.101 milioni di euro: 413 nel 2017, 402 nel 2018 e 286 nel 2019, tra nuove aperture e ristrutturazioni, a cogliere nuove opportunità di crescita e a migliorare l’efficienza energetica dei punti di vendita e dei magazzini, con il fatturato previsto in crescita del 4,7% all’anno. Il patrimonio netto aggregato, cresciuto a 2,2 miliardi di euro (+7,1% rispetto al 2015), consente di affrontare con la necessaria solidità economica gli investimenti programmati.

 

3.169 punti vendita in tutti i canali

Conad è l’unica catena della Gdo ad avere articolato la propria offerta in tutti gli attuali canali distributivi con 3.169 punti di vendita (erano 3.055 nel 2015), dal negozio sotto casa allo specializzato, dal superstore all’ipermercato e al discount, con una superficie totale di 1.904.035 metri quadri. Sono 970 Conad City, 493 Margherita Conad, 1.077 Conad e 15 Sapori&Dintorni, 205 Conad Superstore, 25 Conad ipermercato e 215 discount a insegna Todis (oltre ai 169 con diverse insegne). E gli altri specializzati: 36 distributori di carburanti, 108 parafarmacie, 10 Ottico, 12 Cremerie Sapori&Dintorni e 14 dell’ultimo nato in casa Conad, il Petstore.
I soci sono 2.713 (40 in più rispetto al 2015) e l’organico ha raggiunto le 51.509 unità, con un incremento di 4.127 posti di lavoro negli ultimi tre anni.

 

Private label, +7% e focus su bio e salute

Nel corso del 2016, il risparmio complessivo di cui hanno usufruito i clienti Conad ammonta a 686 milioni di euro (673 milioni nel 2015) nel solo settore del largo consumo confezionato (fonte: Iri).
Il prodotto a marchio si conferma, per l’ennesimo anno, una leva in grado di sviluppare il posizionamento di insegna in modo distintivo e di fidelizzare un numero crescente di clienti che trovano una risposta concreta ai loro bisogni legati alla spesa quotidiana. Il trend di crescita è di gran lunga superiore rispetto alle media del mercato, con un fatturato di 3 miliardi di euro (200 milioni in più rispetto al 2015, +7%). Il biologico e tutte le linee salutistiche e del benessere registrano buone performance di crescita.
Un prodotto su tre venduti è a marchio Conad; marchio che si conferma uno degli asset strategici del gruppo distributivo, dietro a cui c’è il lavoro con 620 fornitori, e che ha il gradimento di 8,3 milioni di famiglie – una su tre – che fanno la spesa in Conad ogni settimana (fonte: Gfk Eurisko).

Un contributo al risparmio delle famiglie è venuto anche dai carburanti: nel 2016 i 36 distributori di carburanti in attività hanno erogato 286 milioni di litri, con un incremento del 7,3% rispetto al 2015. La spesa media mensile per il rifornimento si è attestata a 118 euro contro quella media Italia di 125 euro, pari a 8,5 centesimi in meno al litro (sulla base del raffronto con i prezzi medi mensili Italia pubblicati dal ministero dello Sviluppo economico).
Vantaggi anche dalle 108 parafarmacie Conad, che hanno assicurato ai clienti un risparmio di circa il 20% rispetto ai prezzi praticati dalle farmacie tradizionali.
Completano l’offerta di servizi i 19 corner Ottico, anch’essi occasione di convenienza in un settore in cui si spendono in media 178 euro all’anno per l’acquisto di occhiali e lenti a contatto (il 14% della spesa di una famiglia per beni e servizi sanitari).
La novità del 2016 è stato il Petstore: 14 punti di vendita dedicati agli animali da compagnia, con un assortimento specializzato e prezzi in linea con quelli dei leader di mercato, che arricchiscono l’offerta della rete di vendita Conad per intercettare e dare risposta a nuovi stili di vita e abitudini di spesa.

A seguito degli eventi sismici che hanno colpito il Centro Italia nel 2016, Conad ha espresso la propria solidarietà alle popolazioni colpite, attivandosi a tutti i livelli del sistema. Dopo una prima fase di gestione dell’emergenza Conad si è fatto promotore di un’iniziativa di solidarietà che ha fatto appello a tutte le persone che scelgono i punti di vendita Conad per la spesa quotidiana. Sono così stati raccolti 2,3 milioni di euro (1,8 milioni destinati ad alcuni Comuni di Marche e Abruzzo; 500 mila a una USL dell’Umbria), utilizzati per mettere in sicurezza edifici scolastici e un ospedale.

Promo da Guinness: Esselunga consegna 1.495 Fiat 500 in due giorni

Da sinistra Davide D’Amico, Responsabile Ufficio Stampa FCA, Livio Roncalli, Responsabile Marketing e Comunicazione Esselunga, e il Giudice del Guinness World Record.

Questa volta, come avviene in certe lotterie di paese, i vincitori dei premi non si sono dati alla macchia, ed Esselunga ha messo a segno una consegna da record, certificata dalla presenza del giudice ufficiale del Guinness World Record: 1.495 Fiat 500 ritirate in meno di due giorni dai fortunati vincitori del concorso firmato da Fiat ed Esselunga, che entra così nel mitico libro dei record.

La ricompensa era ghiotta ma non è stato facile per tutti. I vincitori sono arrivati da gran parte d’Italia: Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Liguria, Lombardia e Piemonte. Memorabile anche il colpo d’occhio delle 1.520 Fiat 500 di colore Bianco Pastello schierate lungo la pista di collaudo dello stabilimento di Mirafiori, il luogo in cui sono state testate molte delle vetture che hanno contribuito a costruire la storia del marchio. 

Il modello è stato sviluppato insieme al Centro Stile Fiat appositamente per il concorso, con una personalizzazione dedicata. Basata su allestimento Lounge 1.2 69CV presenta l’esclusivo badge “Esselunga” sul montante, la targhetta interna numerata, calotte specchio cromate e cerchi specifici da 14” “Color Therapy”. La Fiat 500 protagonista del concorso, è di colore Bianco Pastello con interni Avorio. La dotazione di serie è molto ricca e include 7 airbag, climatizzatore, sistema di infotainment Uconnect 5” Radio LIVE, porta AUX-IN e USB, comandi al volante e luci diurne a LED.

Esselunga, per festeggiare i suoi 60 anni di attività, ha scelto di premiare con un’auto d’eccezione, unica nel suo genere, la fedeltà dei clienti che ogni giorno continuano a scegliere i prodotti e i servizi offerti  loro. Dei 1.520 vincitori, i 25 “ritardartari” (si fa per dire) che non hanno ancora ritirato la vettura avranno la possibilità di farlo nei prossimi giorni. Difficile pensare a un no-show.

È ancora Sardegna, MD apre un nuovo store a Cagliari

Continua l’espansione di MD in Sardegna con il debutto a Cagliari di un nuovissimo store in affiliazione, l’84mo sull’isola, più di qualsiasi altra Regione italiana.

Tre mesi intensi gli ultimi che hanno visto intensificarsi in modo sensibile sul suo territorio la presenza del Gruppo con il taglio del nastro del punto vendita di Samugheo, nel cuore del Mandrolisai l’inaugurazione del centro logistico di Macomer. Il negozio è gestito dalla Famiglia Liccardi, composta da Riccardo e Graziella insieme ai figli Giulia e Francesco. Una famiglia sarda che ha creduto nella solidità e affidabilità di MD e che ha scelto quest’azienda per investire sul proprio futuro e per intraprendere e condividere un lungo e importante percorso di vita professionale.

L’MD di Cagliari sorge in via Castiglione 36 e serve una vasta zona residenziale. Per la gestione dei 400 metri quadri, su cui si estende lo store, sono stati assunti 4 dipendenti di età compresa tra i 20 e i 30 anni, tutti del territorio, che affiancheranno la Famiglia Liccardi.

Il nuovo store di Cagliari dispone di 3 casse e 5 corsie simmetriche di vendita. All’ingresso il reparto ortofrutta a libero servizio  offre frutta e verdura di stagione, anche da agricoltura biologica. Completano la “buona spesa”, claim con cui MD è conosciuto, oltre 2000 prodotti a marchio privato presenti sul punto vendita. Per finire, l’area dedicata al “no food” propone elettrodomestici, casalinghi e articoli high tech a costi concorrenziali rispetto agli specialisti del settore.

 

Amazon nella distribuzione fisica: acquisiti i supermercati Whole Foods Market

Dopo essere diventato tramite l’e-commerce leader nel retail in genere (è il numero 2 al mondo nella classifica di Fortune’s 2017), Amazon punta alla grande distribuzione per ora non con i suoi supermercati (quello di Seattle è in stand by dalla fine dell’anno scorso) ma direttamente, acquisendo la catena di supermercati statunitense Whole Foods per 42 dollari ad azione, pari a una valutazione in contanti di 13,7 miliardi di dollari.

Whole Foods continuerà a operare come marchio separato da Amazon, che nell’ultimo anno ha avviato oltreoceano, con il brand Amazon Go, la sperimentazione di store alimentari automatizzati con pagamento attraverso l’account Amazon.

«Whole Foods piace a milioni di persone perché offre i migliori alimenti biologici e naturali, rendendo divertente il mangiare salutare» commenta Jeff Bezos, fondatore e CEO di Amazon.

«Questa partnership presenta un’opportunità per massimizzare il valore per gli azionisti di Whole Foods, ampliando la nostra missione e offrendo la più alta qualità, esperienza e innovazione ai nostri clienti» sottolinea John Mackey, fondatore e amministratore delegato di Whole Foods, che resterà alla guida della società una volta che l’operazione sarà completata.

La transazione da 13,7 miliardi di dollari, incluso il debito, sarà completata nella seconda metà del 2017.

Whole Foods Market, numero 28 nella classifica dei retailer di Fortune’s 2017, stava vivendo un periodo difficile. Fondata nel 1978 a Austin, Texas, Whole Foods Market è non solo la principale catena americana specializzata in cibo naturale e biologico ma è anche stato il primo rivenditore ad ottenere la certificazione biologica. Nell’anno fiscale 2016 ha effettuato vendite per 16 miliardi di USD, e ha più di 460 punti vendita tra USA, Canada e Regno Unito, con 87mila impiegati. Per vent’anni consecutivi si è posizionata nella classifica delle cento migliori aziende in cui lavorare.

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