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Simply ai fornelli con Giorgione al Mercato Centrale di Firenze

Simply debutta ai fornelli al fianco di Giorgione nella suggestiva cornice del Mercato Centrale di Firenze. Ricette semplici per riscoprire i sapori di una volta e il piacere di mangiare insieme. Sono stati  gli ingredienti speciali dell’evento “Un giorno in cucina con Giorgione” ospitato alla scuola di cucina Lorenzo de’ Medici, all’interno del mercato fiorentino. L’oste umbro ha cucinato insieme ai 28 fortunati, che hanno partecipato al concorso indetto da Simply Etruria, master franchisee del gruppo Auchan per i negozi a insegna Simply dell’Italia centrale, aggiudicandosi la possibilità di cucinare con Giorgione.ungiornoincucinacongiorgione7

Un regalo super gradito per i cuochi amatoriali che, sotto la guida dell’oste umbro, ci sono cimentati nella preparazione di due piatti: “Maltagliati alle brassiche” come primo e “Petti di pollo alla Giorgione”, come secondo. Ad accompagnare i piatti e la degustazione finale anche il Consorzio Vino Chianti Classico, che ha messo a disposizione dei partecipanti al contest gli spazi dell’Enoteca Chianti Classico all’interno del Mercato Centrale di Firenze proponendo un doppio abbinamento con un Chianti Classico DOCG per il primo piatto e un Chianti Classico Riserva DOCG per il secondo. Tra aneddoti e consigli preziosi per realizzare un perfetto menù delle feste il “gigante buono” ha condito il cooking show con tanti suggerimenti per preparare piatti semplici che riportano ai sapori della campagna.

Coop Alleanza 3.0 investe in Puglia: inaugurata l’Ipercoop al Cc GrandApulia di Foggia

Punta sulla Puglia la strategia di Coop Alleanza 3.0: ha aperto oggi l’ipercoop Borgo Incoronata, all’interno del centro commerciale GrandApulia di Foggia. Nella regione la cooperativinaugurata raggiunge dunque quota 13 negozi, di cui 11 ipercoop – tra i quali anche l’ipercoop via degli Aviatori di Foggia – e due supermercati, quasi 300.000 soci e circa 1.800 lavoratori.

Il nuovo ipercoop, che è stato realizzato con investimenti per 4,5 milioni di euro, si sviluppa su una superficie di 4 mila metri quadrati, dà lavoro a 80 persone e si inserisce nell’ambito del progetto di riqualificazione e rivitalizzazione dell’ex area industriale e di tutta la zona in cui sorge il centro commerciale. Nel nuovo negozio viene applicato il modello commerciale più innovativo della Cooperativa sul fronte dell’assortimento, delle promozioni e dei servizi.

Servizi innovativi, dalla ristorazione all’ottico

Hanno un affaccio in galleria il punto ristoro “Buona pausa Coop”, caratterizzato sia dal servizio bar sia dal servizio self-service, per la prima colazione o uno spuntino veloce.

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Presente nel punto vendita anche il corner gioielleria; l’ottica Coop, in cui è possibile trovare un vasto assortimento di occhiali, servito da ottici professionisti che, grazie ad attrezzature specializzate, eseguiranno test visivi gratuiti.

ottica

A guidare i clienti all’interno dell’ipercoop è un percorso di spesa semplice e funzionale agli acquisti, con una comunicazione chiara e efficace. Immediatamente vicino all’entrata è collocato il Coop Salute, dove i clienti possono contare sulla professionalità di farmacisti pronti a offrire supporto e consiglio per scegliere tra oltre 2.000 prodotti, tra cui farmaci senza obbligo di ricetta e parafarmaci, inclusi quelli a marchio Coop.

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Altri prodotti per la cura della persona si trovano nel reparto Benessere e salute. Di fronte si collocano le aree dedicate ai prodotti multimediali, dalla telefonia agli elettrodomestici e, a completare l’assortimento dei generi non alimentari, i clienti trovano anche le aree dei casalinghi, degli articoli tessili, dei prodotti per l’auto e il bricolage.

Sul fronte alimentare, il punto vendita propone i banchi assistiti della macelleria, della pescheria, gastronomia e panetteria, che offrono le eccellenze del territorio. Per una maggiore comodità di spesa tutti i reparti sono dotati anche di confezioni take-away.

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Ampio spazio ai reparti freschi e freschissimi, come nel caso della piazza dell’ortofrutta, che valorizza i prodotti di stagione legati al territorio. Presente pure la cantinetta dei vini che dà particolare risalto alle produzioni enologiche locali e alle birre artigianali.

L’ipercoop offre tutto l’assortimento dei prodotti a marchio Coop, compresi quelli della linea d’eccellenza Fior Fiore e quella biologica Vivi Verde, oltre ai prodotti salutistici e agli integratori alimentari. 

Il nuovo ipercoop è anche “amico dell’ambiente”, grazie all’illuminazione con luci a led, e a frigo e freezer chiusi che consentono un notevole risparmio energetico, così come una migliore conservazione degli alimenti.

I clienti possono pagare la spesa in 12 casse tradizionali, una fai-da-te, o nelle due casse dedicate al “Salvatempo”. 

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Fino al 31 gennaio, chi deciderà di diventare socio di Coop Alleanza 3.0 nel nuovo punto vendita riceverà un buono spesa di 25 euro – pari al valore della quota associativa – utilizzabile fino al 28 febbraio all’ipercoop Borgo Incoronata.

Lo staff dell'Ipercoop Borgo Incoronata
Lo staff dell’Ipercoop Borgo Incoronata

MD lancia un concorso di Natale “social” dedicato ad aspiranti cuochi

Una sfida digitale per i cuochi natalizi. MD lancia un “Christmas Web Contest” dedicato a tutti gli aspiranti chef che, in occasione delle feste natalizie, hanno voglia di mettersi alla prova condividendo le proprie ricette del cuore.

Il contest, intitolato “Un Natale da Chef”, è un vero e proprio concorso digitale sviluppato su un minisito ad hoc e collegato a Facebook. Chiunque può realizzare una ricetta a scelta, che va fotografata e poi condivisa sul sito dedicato accessibile dal profilo Facebook di MD oppure dal sito www.mdspa.it. La ricetta deve essere accompagnata da un titolo, dagli ingredienti e dalle indicazioni della preparazione. Inoltre va fotografato lo scontrino che dimostri che almeno tre degli ingredienti utilizzati siano stati acquistati tra quelli in offerta in un punto vendita MD o LD entro il 27 dicembre. Naturalmente sono ammessi anche ingredienti acquistati altrove.

Questa è la prima fase del contest. La seconda ha inizio dal 29 dicembre, quando tutti gli utenti registrati al sito potranno votare la ricetta preferita. La ricetta più votata dai gastronauti fino all’8 gennaio si aggiudicherà un viaggio enogastronomico in Franciacorta. Il secondo un robot da cucina Bimby Vorwerk, il terzo una batteria Lagostina da otto pezzi accompagnata da un set di cinque coltelli. Gli autori delle ricette piazzatesi dal quarto al cinquantesimo posto avranno un buono spesa MD del valore di 50 Euro.

Il concorso, realizzato da New Target, promosso da Incentive Promomedia e comunicato da Lead Communication, è un progetto user generated content “nato per fare un regalo di Natale ai nostri clienti. Soprattutto nel momento dell’anno in cui più che mai è bello condividere e stare insieme. Uniti anche dalla creatività in cucina”, spiegano in MD.

MD, già Lillo Group SpA, ha realizzato nel 2015 oltre 2,2 miliardi di fatturato attraverso le insegne MD e LD. Fondata dal bolzanino Patrizio Podini, nel 1994 sbarca nel Sud Italia con il marchio MD Discount, a cui poi affianca nel Settentrione le insegne della catena LD Market, acquistata nel 2013. Oggi il gruppo vanta oltre 730 punti vendita e oltre 5.300 dipendenti. MD SpA vanta sei depositi distribuiti in tutta Italia; il più esteso, quello di Gricignano d’Aversa in provincia di Caserta con 64mila metri quadri, è all’avanguardia anche da un punto di vista ambientale, con un gigantesco impianto fotovoltaico da 9.720 pannelli solari e l’utilizzo di impianti a luci led anche temporizzati.

Conad offre energia conveniente, al via la partnership con Green Network

Dopo i farmaci e il carburante, Conad ora offre anche energia e gas: parte a fine gennaio 2017 la partnership dell’insegna con Green Network Energy. In tutti i punti vendita Conad sarà proposto un contratto per la fornitura luce e gas a condizioni uniche e riservate ai clienti Conad titolari di Carta Insieme. L’offerta prevede una tariffa stabile nel tempo e trasparente, calcolata garantendo un prezzo pari o inferiore alla media delle cinque migliori offerte presenti sul sito Trova Offerte dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico. Le tariffe saranno aggiornate bimestralmente per garantire il massimo rispetto dell’andamento dei prezzi del mercato. L’assistenza ai clienti sarà garantita da un customer service Italiano dedicato ai clienti Conad.

«Coerenti con il crescente impegno a sostegno del potere d’acquisto dei nostri clienti, proponiamo un’offerta in grado di far risparmiare su quelle che sono tra le voci di spesa più rilevanti per gli italiani: la luce e il gas – ha detto l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese -. Un impegno concreto e tangibile che ha già trovato espressione nella convenienza delle parafarmacie e dei distributori di carburanti, ma che non può certamente sostituire il ruolo delle istituzioni, a cui spetta il compito di sostenere in modo appropriato il rilancio dei consumi e l’ammodernamento del Paese».

Green Network nasce nel 2003 a seguito della liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica grazie al lavoro di un gruppo di professionisti che con le loro competenze hanno reso subito l’azienda uno degli operatori più consolidati e accreditati del mercato energetico italiano. Il Gruppo è attivo principalmente nel mercato power & gas, dove opera in qualità di grossista, trader e fornitore su tutto il territorio nazionale e nella produzione di energia elettrica principalmente da fonti rinnovabili, attraverso la gestione di impianti di proprietà. Recentemente, unica azienda italiana del settore, ha anche avviato le attività nel Regno Unito.

L’offerta sarà sottoscrivibile via web accedendo al sito dedicato www.greennetworkenergyperconad.it o chiamando il customer service riservato ai clienti Conad. Tramite un simulatore di tariffe dedicato a Conad sarà inoltre possibile confrontare in modo facile e immediato l’offerta Green Network con quella del fornitore del piano tariffario in uso. Al momento della sottoscrizione del contratto dual “luce e gas” il cliente Conad riceverà 1.000 punti omaggio validi per la raccolta miPremio 2017 che potrà convertire in due buoni spesa da 5 euro o utilizzare per altri premi in catalogo. In caso di sottoscrizione di un unico contratto di fornitura – luce oppure gas – saranno riconosciuti 500 punti omaggio pari a un buono spesa di 5 euro. ­

 

Regali e festeggiamenti: le scelte degli italiani secondo il Barometro Coop

Festività casalinghe per la maggior parte degli italiani: 6 su 10, infatti rimarranno a casa a Natale e 8 su 10 a Capodanno.

A rivelarlo il Barometro Coop di Natale, che ha coinvolto un campione rappresentativo di più di 4000 italiani.schermata-2016-12-16-a-12-14-35

Tuttavia sul fronte regali, pare che le cose nadranno meglio: pare infatti che per la prima volta negli ultimi sei anni gli abitanti del Belpaese saranno più propensiad acquistare doni. Soprattutto nel Nord Ovest in crescita del 4% rispetto allo scorso anno.

Direzione Marketing & Comunicazione - Coop Italia
Direzione Marketing & Comunicazione – Coop Italia

Ma quale tipologia di regali andrà per la maggiore? Se i giocattoli caratterizzano soprattutto siciliani, abruzzesi e marchigiani (tutti sopra il 60%), prodotti di profumeria e cura della persona sono invece i preferiti dai pugliesi (li indica il 65% del campione). In Lazio vince la tecnologia (lettori e contenuti digitali) preferita dal 39%, mentre i più golosi e più tradizionalisti rimangono i liguri che regalano in grande maggioranza dolci e prodotti alimentari di ricorrenza (78%). A sorpresa smartphone, tablet, computer tv e fotocamere non sono più tra i 5 oggetti più acquistati, nella top five, piuttosto, entrano i  contenuti digitali (come i pod, kindle etc). L’abbigliamento che ha vissuto un’annata nera sembra ritornare tra i desideri degli italiani, anche se la flessione continua a rimanere costante (-8,3%).

Direzione Marketing & Comunicazione - Coop Italia
Direzione Marketing & Comunicazione – Coop Italia

Sul fronte cibo, invece, il Barometro segnala una crescita importante dei prodotti natalizi (+5% rispetto a un anno fa), gli italiani si scoprono ancora più gourmet e l’alta qualità sale significativamente rispetto a un anno fa (+ 5%) seguita dalle tipicità locali (+ 3%), dai prodotti di marca e dai prodotti a marchio (entrambe le categorie registrano un +2%).

 

 

Costco semplifica la vita e la gestione della casa

Interno di un punto vendita Costco

Gary Swindells sembra aver vinto la prima battaglia di una guerra che si preannuncia lunga e logorante: Costco France, di cui è presidente, aprirà il primo punto di vendita, tra 38 settimane, a Villebon-Sur-Yvette, una cittadina 30 km a sud-ovest dal centro di Parigi.

Questo nuovissimo warehouse club sarà raggiungibile con l’autostrada E5, che si raccorda a poca distanza con l’anello esteriore della metropoli, passando per l’aeroporto di Orly: una posizione strategica per attrarre clienti dalla grande metropoli.

È stata dura, però. In un’Europa che predica la libertà di mercato, ma cerca di frenarla con una selva di artifizi burocratici, dare uno spazio (seppur minimo) al colosso Americano di Seattle è apparso oltremodo rischioso.

La Francia, affetta da sempre da un complesso di inferiorità verso gli USA, non poteva però negare la liceità sul piano commerciare di un formato di vendita mancante al suo panorama; un formato comunque troppo difficile da avviare e da gestire da imprese nazionali per le molte ragioni che verranno spiegate più avanti.

Insomma, nonostante i lacci e i lacciuoli e i cavilli politico-amministrativi messi in atto per ritardarne l’avvio, l’avventura francese di Costco è avviata.

Intendiamoci, in Italia a Costco sarebbe andata peggio. Nonostante le ipocrite lamentazioni per il numero crescente di famiglie sotto la soglia di povertà, l’idea di dare spazio a un fuoriclasse del risparmio, ovvero all’archetipo del “price-impact store”, non sfiora neppure i più convinti, sedicenti alfieri del libero mercato.

Una formula vincente
Difficile, d’altra parte, pensare che aziende europee possano anticipare uno specialista dei prezzi bassi tutti i giorni, come Costco. La sua formula di magazzino aperto ai clienti che sottoscrivono una tessera necessita, infatti, per raggiungere il profitto, il superamento di una certa, impegnativa numerica. Il warehouse francese, in realtà, sarà solo il numero 3 nell’Europa continentale, dopo i due spagnoli di Siviglia e Madrid, ma il primo dei dieci previsti, entro il 2025, nell’esagono. Il fatturato che dovrebbero generare raggiungerebbe allora qualcosa in più di 1,5 mld di euro: una cifra contenuta rispetto al mercato totale, ma che risulta comunque pericolosa per il criterio che introdurrebbe nell’Unione Europea.

Di fatto, il concetto elaborato, già nel 1976, dal genio di Sol Price (n. 1916 –m. 2009) è semplice: selezionare un assortimento ristretto di prodotti alimentari e non, ad altissima rotazione e di grande notorietà per venderli, senza alcun servizio aggiuntivo, a un prezzo imbattibile: inferiore almeno del 30% a quello del concorrente più aggressivo.

Metterlo in atto fu più complesso, soprattutto se impegnati ad essere, simultaneamente, “tough in business” e “socially responsible” verso i dipendenti. La formula funziona, infatti, se si perseguono con ferrea coerenza alcune pratiche: a) un controllo feroce dei costi; b) una logistica sempre al limite dell’eccellenza; c) un’elevata produttività del personale. L’altra condizione è: crescere in fretta di dimensione per comprare alle migliori condizioni. Costco è appunto l’azienda che, tra tutte, ha avuto la crescita più veloce nei suoi primi sei anni di vita.

Ad oggi, nel settore dei beni di consumo, l’equazione che prevede due variabili cruciali: a) pagare bene i dipendenti; b) praticare i prezzi più bassi del mercato sembra, però, quasi impossibile da risolvere.

Il ruolo del cliente
L’idea risolutiva resta quella di Sol Price, trasferita poi a Jim Sinnegal (Costco) e a Sam Walton (Sam’s Club). È un principio altrettanto semplice e geniale: farsi anticipare dagli stessi clienti parte del cash-flow necessario. Attraverso la sottoscrizione di una tessera annuale essi hanno accesso ad un magazzino disadorno, ma ordinato e pulito in cui fare grandi acquisti di prodotti di base e godere di altri benefici collaterali come la restituzione del 2% delle somma spesa annualmente. Inoltre, i clienti possono anche approfittare della vendita temporanea di partite fortemente scontate di prodotti di tendenza: elettronica, abbigliamento, accessoristica, giocattoli, ecc.; insomma la base della cosiddetta “treasury hunt” che porta lo scontrino medio oltre i 120 $ e genera la cosiddetta “Costco Frenzy”.

In un periodo come gli ultimi anni ’70, in cui l’inflazione galoppante falcidiava il benessere delle classi medie, l’offerta di grandi risparmi in cambio di una esasperata semplificazione del servizio reso da Price Club e poi da Costco, riscosse comprensibilmente un successo clamoroso. A ciò contribuì soprattutto l’iniezione di coraggio e di energia di Jim Sinegal (n. 1936 -) giovane allievo e poi socio di Sol Price. Partendo da un hangar dismesso dell’aviazione, a San Diego (CA), Jim avviò, nel 1982, la saga di Costco portandolo a divenire oggi il secondo retailer del mondo. La storia susseguente è ben nota negli USA, ma poco in Italia e si riassume in poche cifre indicative: 118 mld di $ di fatturato, 117mila dipendenti, 690 warehouse di cui 493 negli USA e gli altri in Messico, Giappone, UK, Corea, Taiwan e Spagna.

La premessa storica ci è stata utile a comprendere perché questa formula potrebbe avere, nel medio lungo periodo, un enorme e sorprendente impatto commerciale anche nel nostro continente. In un’epoca che prospetticamente sarà caratterizzata da: a) una contrazione relativa del reddito delle classi medie, b) un’elevata disoccupazione; c) salari ridotti dalla ristrutturazione del mercato del lavoro indotta dalle migrazioni planetarie e d) una delocalizzazione produttiva, offrire il 30% di risparmio su un 30% delle spese complessive di una famiglia non è poco. In breve, un cliente fedele potrebbe godere di un risparmio equivalente ad un mese del suo stipendio ogni anno.

Un’offerta sempre più ampia Costco, infatti, non impatta solo sugli acquisti di beni di largo consumo. La sua sfera si è allargata nel tempo (e ora anche grazie agli acquisti online) ai campi delle assicurazioni, delle spese mediche, dei viaggi, dei carburanti, delle autovetture, degli arredi funerari, di quelli per la casa, del giardinaggio e degli accessori domestici di vario tipo. Prendiamo le auto. Dal 1998 a oggi, l’insegna ne ha vendute alcuni milioni (400mila nel 2014), nuove e a km-zero, attraverso accordi con vari concessionari, distribuiti nel territorio. A ciò si aggiungano varie decine di migliaia di piccole imbarcazioni e motoscafi. Alcuni milioni sono le polizze auto e personali sottoscritte da una parte degli oltre 60 milioni di famiglie tesserate.

Estremamente concorrenziali sono anche i mutui e i finanziamenti alle abitazioni, anch’essi stipulati in base alla forza aggregativa di questo retailer unico nel suo genere. Da non dimenticare, inoltre, le assicurazioni mediche e dentistiche consentite dalla tessera “executive”. Costco si è rivelata capace, ulteriormente, di piegare l’innovazione dell’e-commerce, per altri versi distruttiva, a proprio vantaggio. La presenza di 500 warehouse sul territorio statunitense le consente di mettere in atto il principio del “click & collect” in modo semplice ed efficiente: il cliente può ordinare e pagare online e passare a ritirare nel magazzino ciò che ha acquistato. Nel caso di acquisti di grande ingombro: un cancello, la porta di un garage, una caldaia, …l’insegna provvede ovviamente anche alla consegna a domicilio.

Mutui interessi
Tornando alla relazione con la clientela, l’aspetto straordinario dal punto della tecnica di vendita è la perfetta comprensione del reciproco interesse, maturata tra una clientela che manifesta il più alto tasso di soddisfazione. Costco, offre un solo grande formato di prodotti di uso frequente, eliminando ogni costo (anche minuto come le shopping bag) e coalizza almeno 80mila famiglie in ogni area attrattiva di un warehouse. In questo modo pratica prezzi che le garantiscono un margine incredibilmente basso, dell’11% (inferiore a quello del più efficiente discount). I clienti lo sanno e concentrando quanta più spesa possibile in quest’insegna mettono in pratica il claim: “Più spendi, più risparmi”. La cosa che più ci ha colpito però è la capacità, acquisita nel tempo, di gestire le merceologie più contraddittorie: la carne in grandi formati da 5-8 kg, ma anche la personalizzazione di una torta da ricorrenza o l’acquisto di una sola bottiglia di vino (anche pregiatissimo); una memoria USB, ma anche un televisore UltraHD di grandi dimensioni; una T-shirt, ma anche gioielli certificati da 20mila dollari.

Ci sono dunque sufficienti elementi per dire che, nonostante lo scetticismo della nostra business community, Costco è una delle formule più moderne e in prospettiva più dinamiche concepite per i clienti-consumatori di domani. È un caso di studio semplice e complesso allo stesso tempo, che dietro lo slogan “Simplifying home and life” porterà anche in Europa una ventata di originalità in un settore che sembra a corto di reali idee innovative.

Daniela Tirelli e Loris Tirelli (Amagi)

Nuovi servizi da Carrefour, ora al supermercato si trovano anche idraulico e fabbro

L’idraulico e il fabbro? Si trovano al supermercato. Carrefour market ha inaugurato a Milano, al numero 34 di viale Regina Giovanna, il primo market “urbano“ della città aperto 24 ore al giorno. Tra gli innumerevoli servizi di questo nuovo format, oltre alla scelta tra un grande assortimento di prodotti di alta qualità, c’è la possibilità di contattare professionisti specializzati nella manutenzione della casa e dell’ufficio. L’idea è quella di posizionare all’ingresso del punto vendita una “blue box” attraverso la quale richiedere l’assistenza di idraulici, fabbri, elettricisti, tapparellisti, tecnici della caldaia e addetti alla sanificazione del condizionatore. L’intera gamma di servizi è garantita dal partner Europe Assistence, che fa da intermediario del servizio.
I clienti Carrefour market potranno usufruire anche di altri servizi quali la lavanderia, l’assistenza finanziaria di Carrefour Banque, la possibilità di invio di denaro in tutto il mondo attraverso Moneygram o di acquistare i biglietti per i propri eventi preferiti attraverso Ticketone, oltre alla possibilità di accedere a servizi tecnologici come fotocopie, stampa foto, scanner, fax, pagamento bollettini e carica batterie per i propri device.
Carrefour, primo distributore in Europa e secondo nel mondo, che opera in Italia con 1065 punti vendita delle varie tipologie (ipermercati, supermercati, punti vendita di prossimità, cash&carry), con questa nuova iniziativa, veicolata con il claim “Ci pensa market”, prosegue nel percorso di avvicinamento alle esigenze del consumatore attraverso progetti innovativi. Il supermercato è visto come un vero centro-servizi di ultima generazione.

 

Punto vendita rinnovato

Il rinnovato punto vendita Market Urbano si estende su una superficie di 683 metri quadri attraverso spazi pensati per ogni tipo di necessità. Tra i reparti serviti, a fianco alla gastronomia e alla rosticceria, si trova la novità del corner delle patatine fritte e servite al momento per un servizio take away, che segue l’onda lunga delle “patatinerie” in stile belga e olandese che hanno riempito le strade delle nostre città trasformando le “chips” in veri cibi di strada. Ci sono poi un settore di monoporzioni da asporto sia pronti da mangiare che da cucinare, a base di carne o di pesce, oltre che ad una vasta gamma di prodotti sia bio che free off (per esempio quelli senza glutine, senza lattosio, senza zucchero).
«Siamo orgogliosi di aver portato anche a Milano non solo un nuovo formato di punto vendita, ma una vera e propria rivoluzione nei modelli della grande distribuzione – spiega Stephane Coum, direttore dei supermercati Carrefour Italia -. Innovazione e servizio sono le parole chiave che guidano quotidianamente il lavoro di Carrefour market e il modello Urbano ne è un esempio concreto, un aiuto a tutte quelle persone che da oggi possono trovare nel proprio supermercato di fiducia in viale Regina Giovanna a Milano un supporto concreto nell’organizzazione della propria vita e una risposta semplice e immediata alla richiesta di servizi a 360 gradi»..

Nocera Bros entra in Végé, ora il gruppo è più forte in Campania

Il Gruppo VéGé cresce e si rafforza in Campania. Il primo gruppo della Gdo nato in Italia annuncia di aver firmato un accordo per l’ingresso tra le imprese socie della Nocera Bros Srl, azienda solidamente radicata a Napoli e provincia, dove opera con una grande struttura polifunzionale dedicata al Cash & Carry che funge anche da CE.DI. e che conta una rete distributiva articolata su 53 punti vendita (6 supermercati e 1 superstore di proprietà a insegna enneSÌ e 46 supermercati e superette affiliati a insegne enneSÌ ed ennemarket).
L’ingresso di Nocera Bros, fondata nel 1966 alla periferia di Napoli come spin-off della storica Ditta Nocera Pietro esistente già dal 1936, rappresenta un bel colpo per il Gruppo VéGé in Campania, regione chiave per la distribuzione nel Centro-Sud Italia, in cui il Gruppo è già presente con le imprese Moderna Spa, Multicedi Srl, Gambardella Srl Caramico Gaetano & C. Spa, Colonial Sud Spa, Gargiulo & Maiello SpA, ICL Food Srl e Bava Srl.

Nocera Bros ha il proprio “core business” nel canale Cash&Carry, che a tutt’oggi rappresenta la voce che più incide sul fatturato totale. Nel tempo, tuttavia, l’azienda ha sviluppato anche un’ampia rete di vendita al dettaglio tra punti vendita di proprietà ubicati nel capoluogo campano (in particolare nel centralissimo quartiere di Chiaia e nell’elegante Vomero) e punti vendita affiliati localizzati prevalentemente nella provincia partenopea.

L’obiettivo a medio termine di Nocera Bros è continuare nel programma di nuove aperture di punti vendita di proprietà a Napoli centro, mirato a equilibrare maggiormente i fatturati globali di Gruppo. “Abbiamo scelto di aderire al progetto commerciale di Gruppo VéGé – dicehiara Pasquale Nocera, amministratore delegato dell’azienda – nella piena convinzione che questa collaborazione ci consentirà di dedicare ancora più energie alla qualità al servizio reso ai nostri clienti all’ingrosso e al dettaglio e, allo steso tempo, di conseguire gli obiettivi di espansione, rinnovamento e potenziamento della rete di vendita che abbiamo programmato”.

Molto soddisfatto anche Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé: «Accogliamo con grande soddisfazione l’ingresso di Nocera Bros tra le imprese socie. È per noi un onore iniziare un percorso comune di sviluppo con un’impresa che, grazie all’esperienza e all’intraprendenza della famiglia Nocera, gode di una collocazione di primo piano in un contesto territoriale complesso e fortemente competitivo come quello dell’area metropolitana di Napoli».

Forum Retail chiude la sedicesima edizione con grandi numeri

Forum Retail: si è chiusa con successo la sedicesima edizione dell’evento ideato e sviluppato da IIR (che da gennaio 2017 diventerà IKN Italy, Institute of Knowledge & Networking).

Numeri importanti hanno contraddistinto anche l’appuntamento di quest’anno: 1000 partecipanti di cui oltre 500 retailer, 42 Sponsor, 54 Exhibitor, 44 Media Partner, il Patrocinio di 8 Associazioni e 2 Sessioni Plenarie, 16 Sessioni Parallele e 2 Board Room.

L’appuntamento, che ha avuto come tema trainante innovazione instore e mobile experience per l’engagement del cliente, ha visto il susseguirsi di 2 Sessioni Plenarie, 16 Sessioni Parallele e 2 Board Room.

Plenarie e tavole rotonde

La Sessione Plenaria del primo giorno ha trattato il tema dell’e-commerce & retail, la consegna dei prodotti alimentari freschi direttamente a domicilio con ordini tramite mobile: la rivoluzione che sta coinvolgendo il settore.  A seguire si è svolta la tavola rotonda “Shaping the Future of Retail: cosa accadrà nel Retail nei prossimi 3 anni?” Un approccio olistico alla multicanalità: dalla formazione del personale del Pdv dell’offerta online al ruolo chiave della logistica. Quali sono le tecnologie indispensabili per un’omnicanalità di successo? Le Internet Company stanno diventando delle Logistic Company? Con la vittoria di Donald Trump la rivoluzione contro “l’establishment” è iniziata: quali i timori e gli impatti sull’equilibrio economico mondiale e sul settore del Retail?

La plenaria del secondo giorno è stata introdotta dalla presentazione dell’indagine statistica realizzata da Altroconsumo sui percorsi di acquisto e sulle nuove tecnologie dal punto di visto dei consumatori ed è proseguita affrontando il tema: “Cosa vuole realmente il mio cliente?”.

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Un momento della plenaria del secondo giorno

Le Sessioni Plenarie sono state seguite da 16 Sessioni Parallele che hanno affrontato temi specifici declinati nei diversi settori.

Durante i networking lunch si sono svolti, nell’area espositiva, il dibattito relativo ai nuovi sigilli di qualità, con il coinvolgimento di Altroconsumo e Ikea Italia, e la tavola rotonda su reputazione, fidelizzazione e multicanalità: opportunità o rischi?, cui hanno partecipato Assofranchising, Italia a Tavola network, Vision Group, Unione Nazionale dei Consumatori, Università Cattolica del Sacro Cuore e Codici Lombardia.

…e nel 2017?

Forum Retail dà l’appuntamento al 21 e 22 novembre 2017: i contenuti della prossima edizione saranno focalizzati sull’analisi del futuro del Retail 4.0: oltre l’omnicanalità.

L’appuntamento del 2017 propone una grande novità: i “Retail Awards” che prevedono la premiazione dei 10 progetti più innovativi nelle seguenti categorie: best retail concept, best in store technology, best customer experience initiative, best o2o strategy, best innovation in payments, best collaborative logistics project, best innovation in warehouse, best fashion e-commerce storyteller, best social & millenials commerce campaign, best Chief Digital Officer in Retail.

 

Food&Grocery online a 575 milioni di euro, l’offerta avanza (e la domanda seguirà)

Tutti ne parlano, nel settore entrano continuamente nuovi attori (Amazon su tutti), le insegne si attrezzano, pullulano le strat-up, e gli acquisti alimentari via web in tutte le loro forme (dal food&grocery ovvero la spesa al supermercato ai prodotti enogastronomici e il vino, alla ristorazione) raggiungono nel 2016 i 519 milioni di euro, in crescita del 30% sul 2015: lo rivela  l’Osservatorio eCommerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, il Consorzio del Commercio Elettronico Italiano. Crescono a doppia cifra il Grocery Alimentare (+40%), l’Enogastronomia (+17%) e la Ristorazione (+29%).

Numeri ancora piccoli certo, specie se comparati con altri mercati europei: il Food&Grocery in valore assoluto incide ancora marginalmente (3%) sul totale mercato eCommerce B2c italiano, pari a quasi 20 miliardi di euro.
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«L’incidenza degli acquisti online sul totale acquisti Retail è pari allo 0,35% nel 2016 -dice Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -, una penetrazione significativamente inferiore sia rispetto a quella osservata in altri comparti merceologici più sviluppati – Abbigliamento (5%), Turismo (29%) – che rispetto ai valori registrati (tra il 2 e l’8%) nello stesso settore in altri mercati internazionali come Francia, UK, USA. Negli ultimi anni però si è assistito a una proliferazione di iniziative online, sia da parte dei retailer tradizionali sia da parte di Dot Com pure player (anche startup): l’aumento dell’offerta si è osservato indistintamente in tutti gli ambiti, dai prodotti da supermercato ai prodotti gastronomici, dal vino al cibo pronto e possiamo ritenere che siano state finalmente gettate le basi per uno sviluppo strutturato del settore».

 

Gdo online a 188 milioni

Gli acquisti di Grocery Alimentare valgono nel 2016 188 milioni di euro, in crescita del 40% rispetto al 2015. 

«Nel settore, contrariamente a quanto avviene mediamente nell’eCommerce B2c italiano, sono gli operatori tradizionali (retailer e produttori) a ricoprire un ruolo dominante, con il 67% del valore delle vendite nel 2016 – spiega Riccardo Mangiaracina, Direttore dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano -. Tuttavia le Dot Com crescono a un tasso superiore e il loro peso passa dal 25% nel 2015 al 33% nel 2016. Visto lo stato embrionale di molte di queste iniziative, è lecito aspettarsi che le Dot Com incrementino il loro peso anche nei prossimi anni. Prendendo in esame la concentrazione di mercato, emerge che i primi 5 operatori del Food&Grocery generano il 68% delle vendite online, in linea con il 2015».

Nel Food&Grocery la componente principale – in termini di valore degli acquisti – è rappresentata dall’Alimentare, pari al 90% del comparto, per un valore di 519 milioni di euro, in crescita del 27% rispetto al 2015. La componente Health&Care pesa per il restante 10%. L’Alimentare è a sua volta composto per oltre il 90% dall’acquisto di prodotti Food e per meno del 10% dal Wine. In particolare, nel Food il 60% della domanda si riferisce all’acquisto di prodotti “secchi” (confezionati, incluso il caffè), il 31% ai “freschi” (prodotti a temperatura controllata, incluso il cibo pronto), il 7% alle “bevande” e il restante 2% ai “surgelati”.

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L’offerta avanza, la domanda arriverà, ma serve una customer experience migliore

Gli operatori presenti al convegno “Food online: l’appetito viene mangiando” (aziende di packaging e delivery, esperti di marketing e logistica) ne sono certi: la domanda langue perché finora non c’è stata un’offerta adeguata. Ma le cose stanno cambiando.

Sicuramente aumenta il nuemro di operatori sul mercato, però l’esprienza degli acquisti online pe quanto riguatda il Food&Grocerty va senz’altro migliorata: i clienti interpellati (in Italia sono 1,5 milioni) hanno giudicato mediocre o appena sufficiente l’espreienza in titte le sue fasi.

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Insomma c’è ancora da lavorare, anche se molto si sta facendo in termini di innovazione, come ha spiegato Samuele Fraternali, Ricercatore Senior dell’Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano. «In tutti e 3 i settori possiamo notare una decisa tendenza all’innovazione sulla customer experience. Dal Click&Collect come alternativa alla consegna a domicilio, all’aumento di iniziative focalizzate sulla vendita di prodotti tipici di alta qualità, del fresco con consegna rapida e di ingredienti/box per la preparazione di ricette. La ristorazione controbatte con una maggiore attenzione all’elenco degli ingredienti contenuti all’interno del piatto – al fine di poter rispondere ad esigenze specifiche come diete, intolleranze e allergie – e alla garanzia di consegna dell’ordine in tempi brevi al fine di soddisfare l’urgenza del cliente”.

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