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Con tech e acquisizioni cresce Végé, e punta sull’home care con In.prof

La hall della nuova sede milanese di via Lomellina: il visitatore è accolto da un grande schermo, la tecnologia beacon è presente in forze per dimostrare a fornitori e soci le sue potenzialità.

La progressione di 0,4 punti nella quota di mercato dal gennaio 2016 con un tasso di crescita dell’8,8%, la conquista della leadership in Campania a settembre che si aggiunge al primo posto tra le insegne in Sicilia, il roll-out del progetto beacon, oggi presente in oltre 250 punti vendita e l’ingresso nel gruppo, il 1 gennaio 2017, del consorzio In-prof, con una spinta verso il personal e l’home care. Sono queste le novità del gruppo Végé annunciate dall’Ad Giorgio Santambrogio e dal presidente Nicola Mastromartino alla presentazione della sede milanese del gruppo totalmente rinnovata, tra giardini interni, cascatelle e ruscelli, fotografie artistiche alle pareti, un museo che ripercorre la storia dell’azienda e tanta tecnologia, beacon oriented naturalmente.

Settimo Gruppo, in crescita
“Siamo come il Sassuolo della grande distribuzione, piccoli ma appassionati” sceglie il paragone calcistico l’Ad Giorgio Santambrogio prima di dare i numeri che mostrano la progressione del gruppo negli ultimi tre anni.

Nielsen settembre 2016
Una crescita che riguarda la quota i mercato in primis, passata dal 3,4% di gennaio scorso all’attuale 3,7% (GNLC – Ed. Settembre 2016 – Potenziale Total Store). Confrontando il dato 2016 con le rilevazioni GNLC – Ed. Settembre 2013, infatti, l’incremento di quota è del 164%, dal 1,4% al 3,7%.
Nello stesso periodo, la numerica dei punti di vendita è aumentata del 90%, la superficie complessiva è cresciuta del 116% e il fatturato è passato da 2,6 miliardi di euro a 3,3 miliardi di euro della chiusura 2015. Il Gruppo prevede di chiudere il 2016 assestandosi a 5,740 miliardi, su una superficie di vendita di 1.157 milioni di mq e 2474 punti vendita..

Il nuovo logo compare a fianco dell'insegna.
Il nuovo logo compare a fianco dell’insegna.

Nel corso del 2016 la compagine di Végé si è allargata, passando da 25 a 32 imprese mandanti, con l’ingresso di Supermercati Tosano Cerea Srl, Bava Srl, Asta SpA, F.lli Arena Srl, Multicedi Srl, Dolcitalia-Svive SpA e Convì-Geda Srl.
Per aumentare l’identità del gruppo, con il progetto di endorsement affiancando in modo graduale il nuovo logo Végé (scelto tra due opzioni con un sondaggio suo social leggi qui) alle insegne, che hanno un profondo radicamento territoriale.

 

Tecnologia per migliorare la shopping experience

A meno di un anno dall’introduzione della tecnologia Beacon, sono oltre 250 i punti vendita dotati di dispositivi in radiofrequenza che dialogano con gli smartphone dei clienti, segnalando
in tempo reale promozioni e sconti disponibili nelle corsie. L’obiettivo è di arrivare a quota mille entro il 2017.
Tra le principali linee strategiche per il 2017 il Gruppo rafforzerà ulteriormente la presenza nel settore Home & Personal Care, con la creazione di un polo di servizi ad hoc, sarà impegnato ad ampliare il già corposo portfolio promozionale con ulteriori attività e terminerà l’opera di restyling assortimentale che riguarderà le piccole medie superfici di vendita, destinate a vedere confermato e rafforzato il loro ruolo di canale “core”.
“Prendendo atto dell’evoluzione nelle abitudini di acquisto dei clienti, che privilegeranno la visita ai punti vendita di dimensioni ridotte rispetto alle grandi e grandissime superfici – spiega Nicola Mastromartino – stiamo preparandoci a questa inversione di tendenza rimodulando gli assortimenti, sempre nell’ottica della convenienza, ma focalizzandoci principalmente sull’offerta dei prodotti freschi e freschissimi, con maggior enfasi sulle specialità locali, sui prodotti salutistici e funzionali e su nuovi segmenti di offerta ad alta differenziazione. Tutto ciò comunicato attraverso un’armonica integrazione tra fisico e digitale.”

Dal 2017 entra consorzio In.prof
Porta in dote 320 punti vendita e 60 consorziati che operano sia in qualità di distributori sia di proprietari di negozi specializzati e un fatturato stimato a fine 2016 di 600 milioni di euro, a cui fa capo il marchio depositato Mr. Soap, il consorzio In.prof, che entrerà a far parte del gruppo nel dal 1 gennaio 2017.
“Per In.Prof si apre un nuovo percorso di collaborazione e sviluppo con un partner che si è messo in luce non solo per i ragguardevoli risultati di crescita, ma anche per la capacità di sostenere concretamente le strategie e i progetti di espansione delle proprie imprese” – ha commentato Rinaldo Zomparelli, Presidente IN.PROF. “Confidiamo, perciò, che con il contributo di Gruppo Végé saremo in grado di ampliare la gamma dei servizi a disposizione dei nostri consorziati e perseguire obiettivi di crescita sfidanti”.
Il Gruppo Végé è già presente nei segmenti Home & Personal Care, Toiletries e Cosmoprofumeria attraverso le imprese Gargiulo & Maiello (Idea & Bellezza), Caputo Saverio, Bava, Detercart Lombardo ed il gruppo Comipro.

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Addio per Simply, in Francia sarà un marchio unico con Auchan

Un nome, Auchan, per tutti i formati: sembra segnata la sorte del marchio Simply e Simply Market in Francia appartenente al Gruppo Auchan.  Il “progetto di convergenza delle insegne verso un marchio unico” è stato annunciato ufficialmente ai manager e alle parti sociali dal presidente esecutivo di Auchan Retail France Patrick Espasa il 29 settembre. Il progetto sarà “al servizio di un cliente unico divenuto multicanale – si legge in una nota -. che farà riferimento alla forza e alla notorietà del marchio Auchan. Il progetto punta a creare un marchio multicanale e digitale presente su tutto il territorio nazionale e comune all’insieme delle attività dell’impresa nel paese: ipermercati, supermercati, prossimità, e-commerce e drive. I dettagli e le forme precise che prenderà questo progetto saranno affinate nei prossimi mesi. Questa decisione segna una nuova tappa nella costruzione di una azienda efficiente e responsabile, al servizio dei suoi collaboratori e dei suoi clienti e a fianco dei suoi partner”.

Non si tratta solo di rafforzare l’identità di marca: questa primavera infatti il tribunale di Parigi ha stabilito che i due marchi utilizzati negli ultimi 20 anni per designare i supermercati di Auchan, Simply e Simply Market, non possono essere registrati in quanto “troppo generici e non sufficientemente distintivi”. Certamente, il confluire di tutti i formati sotto l’ombrello comune di Auchan consentirà politiche più unitarie e comuni.

Il marchio Simply è nato nel 2005 e in Francia ha 300 punti vendita, di proprietà diretta o in franchising, che impiegano 13.500 persone. Auchan Retail France ha 72.400 collaboratori e 642 punti vendita. L’azienda ha registrato nel 2015 423 milioni di visite nei punti vendita e 170 milioni di visite online.  Utilizzato negli ultimi 20 anni per il formato dei supermercati del gruppo, il marchio Simply è oggi presente anche in altri tre Paesi, Italia, Spagna e Polonia, mentre in Russia compare con il nome Attak.

 

Veneto e Sardegna: amichevole disfida nel nome di CRAI

Veneto e la Sardegna sono i protagonisti del quarto episodio della campagna di comunicazione, curata dall’agenzia Mosquito, a sostegno del posizionamento di CRAI “Nel cuore dell’Italia” . Un’iniziativa – commenta Mario La Viola, Direttore marketing, format, rete e sviluppo di CRAI Secom – “che porta avanti i valori di tradizione, eccellenza, passione, personalità, italianità”.
Viene messa in scena una divertente sfida con ironici campanilismi tra sole, mare e “specialità” della Sardegna, tra cui anche il famoso calciatore sardo Antonello Cuccureddu, e i tesori del Veneto con il balcone di Giulietta, l’Amarone, l’Adige fino a citare il poeta William Shakespeare proprio perché ambienta a Verona la storia d’amore più famosa di tutti i tempi.crai_spotveneto-sardegna
Come nei precedenti episodi (Campania/Valle d’Aosta; Lazio/Liguria; Sicilia/Piemonte) le due regioni troveranno un punto in comune in CRAI, presente con i suoi punti vendita in ogni angolo d’Italia.
“Visto il successo con il quale gli italiani hanno accolto la nostra campagna, siamo più che fieri di presentare il nuovo episodio che esalta le diverse qualità delle regioni, accomunate sempre dalla presenza capillare di negozi CRAI. L’importanza delle radici e il legame con il territorio rendono ogni regione d’Italia unica, così come la vocazione alla familiarità, che contraddistingue il nostro marchio, rende unica e nello stesso tempo diversa la vicinanza al cliente, ovunque esso risieda”, aggiunge Mario La Viola.
Lo spot TV, in due formati da 30” e 15”  è in onda dal 28 settembre sulle reti Mediaset, Rai, Cairo e Sky.

Altroconsumo dà le pagelle alla Gdo, ma cambia il paniere. Botta e risposta con U2

Anche quest’anno Altroconsumo, l’associazione per la tutela e difesa dei consumatori, ha fotografato la Gdo nazionale stilando la classifica delle insegne più convenenti. Sul podio salgono Esselunga ed Ipersimply, considerate le più convenienti. Sul fronte delle marche commerciali vincono U2 Supermercato e Conad ipermercato mentre il discount più conveniente risulta essere Eurospin.
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L’indagine (giunta alla 28a edizione) ha preso in considerazione 67 città italiane (per lacune c’è una classifica ad hoc) rilevando oltre un milione di prezzi su 115 categorie di prodotti tra quelli considerati “acquisti irrinunciabili” in 922 punti vendita. Il sottinteso è che scegliendo meglio dove si fa la spesa una famiglia può risparmiare in media 3000 euro, ma anche 4000 in città come Venezia. Non solo: sul sito di Altroconsumo, solo per i soci, esiste un servizio “personalizzato”: riempiendo il carrello virtuale con la propria spesa viene segnalato il supermercato della propria città in cui fare quella spesa costa meno, nonché il risparmio rispetto alla spesa abituale.

famiglie

Sotto la lente anche i prodotti, di marca, con evidenziato il delta di differenza molto ampio tra un punto vendita e l’altro. Il consiglio è chiaro e cristallino: acquistando prodotti con marchio commerciale o al discount costa meno, molto meno, senza andare a discapito spesso della qualità, anzi: sottolinea Altroconsumo come tra il “Miglior Acquisto” delle suoi test nel periodo 2014-2016 solo il 28% riguardava prodotti di marca, mentre a pari merito al 36% figurano i prodotti di marca del distributore e i prodotti discount.

prodotti

 

Escono le marche, entra il paniere

Non è d’accordo con la classifica di quest’anno U2 Supermercato, che fa sapere come, rispetto agli anni passati, siano cambiate le regole per la definizione di una delle classifiche, quella della spesa “con tutti i prodotti”. Passando da un paniere composto solo da prodotti di marca a uno che contiene anche prodotti più economici, diventando così da paniere “Marche” a “Spesa con tutti i prodotti”. Inoltre la classifica introduce due nuovi criteri solo per la classifica “Spesa con tutti i prodotti”, ovvero il numero di punti vendita e la copertura territoriale su territorio nazionale.

“I criteri suddetti hanno portato all’esclusione di U2 Supermercato dal primo e più importante dei tre panieri” spiega un comunicato dell’insegna, che lamenta il fatto che non sia stato fatto “cenno alcuno nel comunicato stampa o nell’articolo sul sito dei nuovi criteri adottati, con conseguente informazione ingannevole nei confronti del cliente”.

Altroconsumo risponde alle critiche chiarendo che “scopo [del “nuovo paniere”] è quello di offrire un’informazione che costituisca una sintesi di quanto risultato nelle altre tre tipologie di classifiche pubblicate: rappresenta, cioè, il comportamento comune di una famiglia italiana, la quale non effettua mai una spesa di soli prodotti di marca, o marchio commerciale, o primo prezzo, ma compie prevalentemente una spesa composita tra le diverse tipologie di marca. Questo paniere è, in verità, il più rappresentativo tra i panieri mai costituiti da Altroconsumo. Ma proprio la sua composizione ha imposto vincoli più rigorosi nella selezione delle insegne da inserire nella classifica. In particolare, sono state selezionate insegne che fossero presenti in almeno cinque regioni italiane”.

Il paniere “tradizionale” basato sui prodotti di marca ritorna anche nella classifica 2016 nelle classifiche delle singole città, che evidenzia il supermercato che pratica i prezzi più convenienti.

Infine, nel servizio “personalizzato” riservato ai soci di Altroconsumo sono presenti anche le insegne a carattere locale, che nelle classifiche pubblicate sulla rivista non compaiono.

Verso Natura Bio: Conad lancia la nuova linea Bio, Veg, Equo, Eco

Consumo responsabile? Sì, grazie.

Sono sempre più numerosi i consumatori convinti dell’importanza di scelte alimentari rispettose dell’ambiente e del proprio benessere. Per dare una risposta univoca, chiara e immediata, Conad  lancia il marchio  “ombrello” Verso Natura Bio, Veg, Equo, Eco, rafforzando questo progetto con una campagna stampa sia sui principali media nazionali, che su web e social.

Quattro aree di bisogno, contrassegnate da un codice cromatico specifico (due diverse tonalità di verde per bio e eco; due distinte nuances di rosso per equo e veg). Saranno in totale circa 200 le referenze disponibili nei negozi Conad, dal prossimo anno: oltre al rilancio delle 60 referenze da agricoltura biologica già in assortimento, Conad ha infatti pianificato il lancio di un’ampia gamma di nuovi prodotti: 94 nella linea Bio – dall’ortofrutta ai legumi secchi, dalle carni avicole e bovine ai surgelati, dai biscotti al latte e agli infusi –, 27 in quella Veg – dai gelati ai sostitutivi di latte e yogurt a base soia, dai piatti pronti freschi vegetali ai sostitutivi di carne surgelata e alle zuppe fresche –, 9 in quella Eco – carta, detergenti casa e detergenti bucato – e 6 in quella Equo – cacao, caffè, cioccolato e te.
«Ai tradizionali brand Conad si affianca ora Verso Natura, un marchio che è testimone di una nuova cultura di Conad, ancora più sensibile, più attenta ai nuovi trend di consumo, più consapevole della necessità di soddisfare meglio i bisogni di quanti fanno la spesa», sottolinea il direttore commerciale di Conad Francesco Avanzini. «È sicuramente un marchio ben articolato per rispondere a stili di vita emergenti legati a scelte consapevoli, alla crescente attenzione al benessere e alla salute, alla qualità di ciò che si porta in tavola, al rispetto dell’ambiente e al rispetto dei diritti dei lavoratori. In linea con i valori della nostra impresa e nella consapevolezza che l’evoluzione dei consumi è un’opportunità per far crescere e sviluppare la nostra marca».

Il lancio di Verso Natura è sostenuto con una campagna stampa sui principali media nazionali e con un’innovativa campagna di comunicazione web e social.

Simply lancia un nuovo servizio: lo shopper assistant per non vedenti

In Italia sono 129.220 le persone prive e di vista o ipovedenti, circa lo 0,22% della popolazione totale (dati Ministero della Salute 2014). In Toscana il totale è di 7.798. Ed è proprio in questa regione che è stato da poco siglato un accordo innovativo, finalizzato ad aiutare nel quotidiano chi abbia serie difficoltà visive.

Sulla falsa riga del personal shopper, infatti, i supermercati Simply di Ravacciano e San Prospero (soci Cooperativa Etruria, master franchisee del gruppo Sma Auchan per i negozi a insegna Simply dell’Italia centrale) hanno siglato un accordo con l’Unione italiana ciechi di Siena, per mettere a disposizione dei clienti meno fortunati un servizio di accompagnamento.

Perchè per i non vedenti non è facile destreggiarsi tra gli scaffali nè-  tanto meno – avere contezza della disposizione dei prodotti, del prezzo o della data di scadenza.

Grazie alla collaborazione degli assistenti, l’esperienza dello shopping sarà più facile e un po’ più economica dal momento che le persone con disabilità visive potranno usufruire di un piccolo sconto sul totale dello scontrino.
“La nuova collaborazione con l’Unione italiana ciechi di Siena – commenta Carlo Guiggiani di Simply – è nata per dare un piccolo contributo e migliorare la qualità della vita delle persone non vedenti. Grazie al servizio anche chi si trova in difficoltà in un ambiente non familiare come un supermercato, può ricevere aiuto, orientarsi meglio e acquistare maggiore autonomia rispetto a un gesto quotidiano, come fare la spesa. Per noi di Simply è un piccolo passo verso un modo diverso di promuovere forme di integrazione tra le attività produttive e i bisogni sociali, che non passano attraverso macro sistemi difficilmente controllabili, ma si prefiggono di andare direttamente a colmare alcune carenze nella vita di tutti i giorni”.
“Sono lieto di aver potuto comunicare ai nostri soci questo nuovo servizio perchè risponde a un bisogno che in tanti ci avevano comunicato – spiega Massimo Vita, presidente Unione Italiana Ciechi di Siena – Sottolineo la grande disponibilità di Carlo Guiggiani perchè ha colto con intelligenza il nostro appello e auspico che questa collaborazione si possa estendere a tutti i negozi del marchio e non solo nella nostra provincia”.

Carrefour innova ancora la sua piattaforma di e-commerce

Carrefour, inarrestabile, continua a migliorare il proprio canale e-commerce, che oggi (ecco l’ultimo step) vede una sempre maggiore integrazione tra i contenuti on line del sito carrefour.it e il servizio di e-commerce.

L’obiettivo lo spiega  Enrico Fantini, Responsabile e-commerce Carrefour Italia “Miriamo a garantire ai nostri clienti un’esperienza di navigazione e di acquisto sempre più facile ed ingaggiante. Con un solo click, ad esempio, è possibile ordinare tutti gli ingredienti necessari per realizzare la ricetta che si sta consultando sul magazine on line di carrefour.it. Prestiamo ovviamente particolare attenzione alle tendenze di mercato più vicine al target dei nostri clienti e-commerce ed è per questo che stiamo sperimentando alcune interessanti innovazioni dell’offerta. Ad esempio la possibilità di ordinare on line il sushi fresco preparato direttamente in punto di vendita, e riceverlo a casa con il resto della spesa. Per noi di Carrefour, comodità, flessibilità e qualità sono le parole d’ordine”.

Guerilla urbana

as3y8429-2-bisE per dare a questa novità l’onore della ribalta, Carrefour ha organizzato – insieme all’agenzia Essense un’installazione ad hoc sia lungo i Navigli a Milano che in Piazza Gnoli a Roma. Protagonisti di questo evento un centinaio di delivery boy, intenti ad arrampicarsi sugli edifici delle vie per consegnare la spesa direttamente a casa delle persone, portando con sé un sacchetto della spesa Carrefour. Niente paura, però: nessun rischio si tratta infatti di  omini realizzati attraverso una stampa 3D, p e indossano vestiti reali.as3y8450-2-bis

Sulle pettorine “Ghe pensi mi” per i milanesi e “Nun te scomodà” per i romani, veicolano un unico messaggio: “Goditi il tempo risparmiato, alla spesa ci pensa Carrefour”.

Hobby, tempo e relax

Sul concetto  di tempo risparmiato da poter dedicare ai propri hobby, l’insegna punta molto e vuole trasmetterlo ai propri clienti grazie anche alla campagna #OreSpeseBene. as3y7839-2-bisPer chi farà la spesa online su carrefour.it, ci sarà infatti un contest on line con cui è possibile vincere una tra numerose esperienze pensate da Carrefour, dal viaggio in elicottero all’attività total wellness, proprio per rimarcare il concetto per il quale, grazie alla spesa on line, le persone possono risparmiare del tempo che possono dedicare anche a se stesse.

 

Conad e Cattolica Assicurazioni costituiscono il fondo immobiliare Mercury

Conad e Cattolica Assicurazione insieme per la costituzione del fondo immobiliare Mercury a matrice tutta italiana e dalla peculiare connotazione cooperativistica. “Segno indubbio- è il commento di Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad – che  fra italiani possiamo fare molto anche senza attendere aiuti dall’estero”.

Proprio in virtù di questa identità cooperativistica, l’affinità elettiva tra Conad e Cattolica Assicurazione ha portato a siglare la partnership e – come ha ventilato lo stesso Giovan Battista Mazzucchelli, ad del gruppo assicurativo – potrebbe costituire un buon trampolino di lancio per successive e ulteriori joint venture che troverebbero negli 8 milioni di clienti Conad e nel 3,5 milioni di clienti Cattolica un inestimabile patrimonio.

Milano, 27 settembre 2016 Conferenza stama di Conad e Cattolica Assicurazioni per lanciare il fondo di investimento immobiliare Maercury GIOVAN BATTISTA MAZZUCHELLI, amministratore delegato Cattolica Assicurazion con FRANCESCO PUGLIESE, amministratore delegato Conad
Francesco Pugliese e Giovan Battista Mazzuchelli

“Ad oggi- ha poi precisato Mazzucchelli – la costituzione del fondo immobiliare Mercury va nella precisa direzione da anni perguita da Cattolica: quella di rafforzare, potenziare e differenziare il nostro patrimonio immobiliare, che oggi vale 900 mld di euro”.

“Obiettivo di Mercury – ha sottolineato Pugliese- è quello di liberare risorse e aumentare la liquidità delle cooperative che vi hanno aderito (e non escludiamo che in futuro possano aggiungersene altre).

Il fondo Mercury

Tre le cooperative coinvolte, ad oggi, nell’accordo: Conad del Tirreno, Conad Centro Nord e Conad Adriatico, che hanno conferito nel fondo immobili per un valore di 300 milioni di euro e che nel prossimo triennio prevedono investimenti pari a 293 milioni, così ripartiti: 122 milioni Conad Centro Nord, 37 milioni Conad Adriatico, 134 milioni Conad del Tirreno.

Le tre cooperative avranno comunque la disponibilità degli immobili tramite contratti d’affitto di lunga durata.

Il fondo Mercury (gestito per legge da un soggetto terzo, Savills Investment Management) è finanziato al 55 per cento (165 milioni di euro) con debito bancario ipotecario a 10 anni, diviso al 50 per cento tra Banca Imi (Gruppo Intesa) e Unicredit. Il restante 45 per cento (135 milioni di euro) costituisce il capitale sociale versato dai due azionisti, il 51 per cento da Cattolica Assicurazioni (69 milioni di euro) e il 49 per cento (66 milioni di euro) dalle tre cooperative Conad, che in tal modo potranno contare su risorse pari a 234 milioni di euro. Tale valore è parte dell’investimento complessivo del piano presentato a giugno alle banche e alleggerisce il peso dell’impegno economico delle cooperative per finanziare lo sviluppo.

Sainsbury’s sfida Amazon, spesa in un’ora a Londra, in bicicletta. Come 130 anni fa

Chi dice che Amazon non si può sfidare sul suo terreno? Non è ancora chiusa, anzi è in pieno svolgimento la lotta delle consegne della spesa sul filo del minuto: l’insegna britannica Sainsbury’s ha lanciato la consegna in un’ora in centro a Londra, utilizzando un mezzo ecologico per eccellenza, la bicicletta (utile anche per destreggiarsi nel traffico). Un’innovazine che guarda al terzo millennio ma anche un grande ritorno, visto che la prima consegna i bicicletta dell’insegna risale a 130 anni fa.

Il gioco è dunque fatto: si incontrano le aspettative di un cliente sempre più esigente e abituato ad acquistare tutto, subito, si stimolano le sue esigenze di sostenibilità e si dimostra che anche un “grande vecchio” della Gdo (Sainsbury’s è una delle “big 4”, le grandi catene britanniche, nata nel lontano 1869 come drogheria londinese) sa stare al passo con l’asso pigliatutto del momento, Amazon.

Il tutto, ça va sans dire, è gestito da un’App apposita, Chop Chop, e un costo fisso, 4,99 sterline (5,75 euro), ma anche un tetto di 20 articoli. Tramite l’App si paga e si può “tracciare” la propria spesa.

«Questo test rientra nella nostra strategia di consentire ai clienti di fare la spesa da noi ovunque  e in qualsiasi momento. e dato che per alcuni clienti la velocità di consegna è importante, abbiamo riattivato l nostro servizio di consegne in bicicletta – ha detto Jon Rudoe, Director of Digital and Technology di Sainsbury’s, che ha aggiunto: I nostri clienti usano il servizio per acquistare prodotti che hanno dimenticato, d’emergenza o per un invito a cena last minute. Se risulterà popolare lo introdurremo in altre aree di Londra».

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Corsi e ricorsi storici.. la prima consegna in bicicletta di Sainsbury’s risale ai primi anni del Novecento.

 

 

Debutta nel biologico con una nuova linea il Caseifico Tomasoni

Debutta nel mercato del biologico con una nuova linea di sei referenze il Caseifico Tomasoni, realtà trevigiana con oltre 60 anni di storia. Della nuova linea fanno parte la Caciotta Bio, il Dolce Tomasoni Bio, il PrimoDì Bio, la Ricotta Bio, il Formaggio San Saverio Bio e lo Stracchino Bio. Sono tutti prodotti con latte biologico italiano.

L’azienda ha già da tempo iniziato un percorso di sostenibilità nei processi produttivi, dotati di un complesso sistema di riutilizzo e depurazione biologica delle acque, dispone di un moderno impianto fotovoltaico e di un’innovativa tecnologia per il compostaggio, atta a ridurre i consumi energetici.

«La nostra è una piccola azienda che ha scelto di differenziarsi puntando su una filiera biologica tracciabile. – afferma Moreno Tomasoni -. Una scelta non semplice, visto il periodo in cui tutti tendono al risparmio, ma dettata dalla volontà di creare valore aggiunto, partendo dal territorio per sostenere i piccoli allevatori locali. Una decisione coraggiosa la nostra, se si pensa che molti produttori di formaggi freschi, per abbattere i costi, non utilizzano latte italiano». 

L’intera gamma è infatti prodotta con latte biologico italiano, principalmente da selezionate stalle del Veneto, da mucche alimentate con erba e foraggio bio. Realizzate senza l’impiego di sostanze chimiche di sintesi e di organismi geneticamente modificati, le nuove referenze, riportano sulla confezione il logo di produzione biologica del Mipaaf (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali), che ne certifica e garantisce l’intera filiera.

Il packaging della nuova linea Tomasoni Bio rientra nel processo di restyling dell’intera immagine coordinata dell’azienda e richiama la naturalità dei prodotti: una grafica moderna ricorda i prati vicini all’azienda, le sfere ellittiche sull’incarto rappresentano la biodiversità, mentre le sfumature di verde raccontano la naturalezza dei luoghi di origine dei formaggi.

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