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Carmila e Carrefour Property sempre più forti sul mercato italiano

Carmila e Carrefour Property hanno presentato nel corso della giornata delle insegne i risultati del Plan Reno che vede come protagonista l’Italia. Spettatori i principali i key players del settore del Retail Real Estate.

Tanti i progetti già portati a compimento: nel mese di Dicembre 2015 è stato ultimato il refurbishment del Centro Carrefour Thiene, mentre nel mese di Aprile 2016 sono terminati i lavori di restyling nei Centri Commerciali Carrefour di Burolo e Vercelli. Inoltre sono iniziati i cantieri nei Centri Commerciali MareMonti e Gran Giussano che consegneranno entro l’estate due Centri completamente rinnovati.

Grande l’interesse suscitato dal progetto I Viali di Nichelino, i cui lavori stanno andando avanti a pieno ritmo. Gli interventi della serata, fra i quali quello di Dino Gandolfi (CEO Carrefour Property Italia) e di Maryse Beucher (General Director Carmila Italia), hanno confermato l’apertura del nuovo Ipermercato a marchio Carrefour entro l’estate e l’inaugurazione della Galleria e del Retail Park entro l’estate 2017. L’ipermercato che sta sorgendo riporterà gli elementi innovativi già sperimentati con grande successo a Carugate. Il file rouge che legherà i due ipermercati sarà mettere il cliente al centro di un’esperienza d’acquisto sempre più all’avanguardia. Il nuovo format è infatti pensato per un’esperienza nuova di acquisto, che stimola in modo completo tutti i cinque sensi. Presentati anche gli ottimi risultati nella commercializzazione: hanno già confermato la loro presenza presso il nuovo Centro importanti insegne nazionali e internazionali fra cui Euronics, Histoire d’Or, ConTe, Deichman.

Carmila e Carrefour Property presenteranno l’avanzamento del Plan Reno ed i futuri piani di riqualificazione e di commercializzazione, nel corso della prima edizione di Mapic Italy: il 24 e il 25 maggio.

iS AutoPeg di Checkpoint Systems soluzione antifurto adottata da 3mila pdv

Piccola, facilmente rimovibile alle casse, consente di leggere e maneggiare la confezione agevolmente ed è ideale per quei prodotti a libero servizio come le lamette da barba che però sono tipicamente oggetto di furto: è l’etichetta iS AutoPeg di Checkpoint Systems, adottata in più di 3.000 punti vendita per proteggere le lamette Gillette di Procter & Gamble.

Progettata per tutti quei prodotti ad alto rischio di furto che sono esposti al libero servizio a broche, si applica velocemente e in modo sicuro sia alle confezioni con singolo che con doppio foro,.

Un modo per rendere prodotti di largo consumo facilmente accessibili per i clienti che non troveranno scaffali vuoti o non dovranno chiedere il prodotto al personale. L’etichetta occupa poco spazio, è facile verificare la sua corretta applicazione, permette al cliente di toccare e leggere le informazioni sul prodotto ed offre uno sguardo di insieme dell’esposizione migliore per la categoria di prodotto. 

«Abbiamo lavorato insieme ai retailer e a Checkpoint per sviluppare l’etichetta iS AutoPeg, che può essere personalizzata per essere applicate alle lamette da barba cosicché siano liberamente disponibili al cliente con una libera esposizione. L’elevata efficacia dell’etichetta iS AutoPeg, nel rendere disponibile il prodotto, è stata provata e prevediamo di ampliare l’utilizzo della stessa da 7.000 a 10.000 punti vendita a partire da giugno 2016» ha commentato Shawn Evans, Shave On Shelf Availability Leader, North America, per Procter & Gamble.

 

S.Bernardo mette tutti d’accordo, lanciando il suo The Bio in acqua minerale

Non solo acqua: S.Bernardo, infatti, fa il suo ingresso nel mercato delle bevande portando sugli scaffali dei supermercati e nei migliori bar e locali il suo The Bio in acqua minerale. Un vero e proprio debutto, in occasione del 90° compleanno dell’azienda che si affaccia sul mercato nazionale nelle vesti di produttore di una bevanda diversa dalla sua celebre e leggerissima acqua, che sgorga dalle Alpi Marittime.

La preparazione del The Bio in acqua minerale è stata studiata dagli esperti R&D del Gruppo Montecristo. La ricetta del The Bio S.Bernardo è molto semplice e realizzata con pochi ingredienti, tutti provenienti da agricoltura biologica: estratto di The Nero biologico, acqua minerale naturale, zucchero d’uva, e vero succo di frutta, per conferire il classico sapore al limone e alla pesca, i due gusti che da sempre hanno maggiore appeal sui consumatori.

I FORMATI

Alla Gdo S.Bernardo propone la bottiglia da un litro e mezzo, adatta per il consumo a tavola, per tutta la famiglia, mentre per al settore Horeca ha riservato, in esclusiva, la pratica bottiglia da 50 cl. sempre in Pet.

TheBio1,5PescaIL PACKAGING
Per quanto riguarda il packaging, per il The Bio, Acqua S.Bernardo non ha voluto rinunciare alle sue gocce, le bottiglie che hanno reso S.Bernardo famosa nel mondo. La forma della classica bottiglia di design, ideata da Giugiaro è stata ripensata nella sua versione Pet, sia da un litro e mezzo sia da mezzo litro, mantenendo l’esperienza sensoriale delle inconfondibili Gocce in rilievo. Nuova anche la grafica delle etichette delle bottiglie (verde dominante per il gusto limone e marrone per il The alla pesca).

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
La campagna pubblicitaria per il lancio del The Bio S.Bernardo è stata firmata dall’agenzia “Banale & Lamponi”. La strategia della campagna, condivisa con lo staff marketing del Gruppo Montecristo (che ha acquisito S.Bernardo da Nestlè esattamente un anno fa), parte da un insight molto semplice: Il biologico non è una cosa per pochi. Nel visual, il concetto si traduce nella rappresentazione di personaggi con caratteri e comportamenti agli antipodi, ma che – grazie a qualche sorso del The Bio S.Bernardo – andranno invece d’amore e d’accordo. Come, infatti, chiosa il claim: “Il The che mette tutti d’accordo”. La campagna sulla stampa è stata giocata su venti immagini differenti, ciascuna con una diversa coppia di personaggi.

Sono anche previsti: uno spot radiofonico sui principali network privati a livello nazionale, una campagna “on the road” (le immagini vestiranno infatti le livree dei mezzi pubblici di alcune grandi città italiane: Milano, Torino, Bologna, Firenze e Genova) e una programmazione pubblicitaria sui media online.

Mario Gasbarrino presenta a Cibus l’avancassa controcorrente (quello a 5 stelle)

Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato Unes/U2 Supermercati, presenta a Cibus il progetto AVANCASSA CONTROCORRENTE che prevede entro il 2016 in tutti i punti vendita U2 Supermercato la conversione degli avancassa in AVANCASSA CONTROCORRENTE.

Più attenzione ai temi legati all’alimentazione, dunque, e al desiderio dell’insegna di fornire ai Clienti gli strumenti per compiere scelte di acquisto consapevoli e possibilmente sostenibili.
Partendo da queste premesse, U2 ha pertanto ritenuto che le scelte assortimentali circa i prodotti in Avancassa non potessero essere basate solo sull’esperienza commerciale ma necessitassero di una validazione scientifica e per questo ha scelto come partner del Progetto l’Università degli Studi di Parma.
U2 Supermercato desidera proporre in Avancassa prodotti alimentari IPOCALORICI, ricollocando i prodotti attualmente presenti in aree diverse all’interno del pdv.
Diventa dunque fondamentale per U2 Supermercato selezionare le referenze da inserire in Avancassa Controcorrente secondo una valutazione scientifica che consenta di evitare il conflitto “prodotto BUONO Vs CATTIVO”.
Anche la comunicazione realizzata ad hoc per il progetto vuole essere chiara e semplice.
La selezione dei prodotti da inserire in Avancassa Controcorrente è basata su un criterio di valutazione scientifica, grazie a un software certificato dal Dipartimento di Economia di Parma la cui funzione è calcolare il posizionamento nutrizionale di un prodotto, sintetizzabile in un valore compreso tra 1 e 5 stelle. PIU’ STELLE = PIU QUALITA’ NUTRIZIONALE.
Il progetto è partito  a fine aprile in quattro punti vendita dove sono state inserite in Avancassa Controcorrente tutte le referenze il cui posizionamento nutrizionale è risultato essere uguale o superiore a due.
La differenza tra i quattro Supermercati è che in due (Monza Cederna e Meda) è stato abbinato ai prodotti Avancassa il System di Comunicazione realizzato ad hoc, con l’indicazione del posizionamento nutrizionale per ogni prodotto. Mentre negli altri due pdv (Novara Umbria, Magenta Espinasse) è stato implementato il medesimo assortimento ma SENZA alcuna comunicazione a supporto.

Il System e i suoi strumenti

Pe comunicare al meglio il System si avvale di:

Slim inseriti in corrispondenza di ciascun prodotto e che ne indicano puntualmente il posizionamento nutrizionale mediante il numero di stelle attribuito (scelta iconografica intrapresa poiché le “stelle” sono una modalità ormai sedimentata nel consumatore per esprimere un ranking);

Crowner dedicato sopra a ciascuna Avancassa che esprime il significato delle stelle;

Folder distribuito in ogni shopper, utile al fine di spiegare l’intera iniziativa ai Consumatori;

Maxi Totem posizionato all’ingresso dei Supermercati utile a promuovere e spiegare la scelta Avancassa Contocorrente.

E Leclerc torna a Parigi dopo 25 anni, con un nuovo format “d’assalto”

Se n’era andata 25 anni fa e oggi torna entro le mura di Parigi l’insegna francese E Leclerc, con un punto vendita di 1.500 mq nel 19° Arrondissement, presentando però – e non poteva essere altrimenti per questo “gran ritorno”, un nuovo format dedicato alla capitale.

Una “macchina da guerra”, come l’ha soprannominata il magazine Linéaires, con un obiettivo preciso: portare il “prezzo Leclerc” ai parigini. La clientela di zona è attirata attraverso un’ampia zona dei freschi, ma anche con una grande profumeria e un ristorante. Il pinto fermo dell’insegna essendo i prezzi, lo scopo è puntare sui volumi, con un’ampia offerta di alimentari (20mila referenze) che, dati gli spazi esigui, dovranno essere costantemente rimpiazzati: e infatti il supermercato impiegherà un centinaio di dipendenti. La posizione, in boulvard McDonald presso la Periferique, è molto en scelta: parcheggio sotterraneo di 1500 posti machine, una stazione metro e ferroviaria che movimenta fino a 80mila pendolari al giorno e una zona di appartamenti nuovi con un polo commerciale appena ristrutturato che vede anche l’apertura di un punto vendita Decathlon.

Prossimità e prezzi bassi, più gli affitti parigini: questa è la sfida per un insegna che ha fatto della comparazione prezzi, vantando il più basso, una filosofia di vita e che ha nel sito una sezione con localizzatore per mostrare in ogni parte di Francia qual è il supermercato meno caro.

Auchan il 18 in campo a Roma per Telethon alla partita del cuore

Sarà devoluto alle spese per cura e ricerca l’incasso della “25a Partita del Cuore” che si terrà mercoledì 18 maggio, e vede per il primo anno Auchan e Simply affiancare la squadra Cinema Stars nel match contro la Nazionale Cantanti. La partita si giocherà allo Stadio Olimpico di Roma, e l’incasso sarà destinato alla Fondazione Telethon e alla Fondazione Bambino Gesù Onlus.

Il match sarà trasmesso in diretta su Rai Uno alle ore 21.20, con la conduzione di Fabrizio Frizzi, in collaborazione con Rai Radio 2 e con la multi-piattaforma di Rai 1, e in 90 minuti di spettacolo vedrà la solidarietà in primo piano. I biglietti possono essere acquistati a Roma e in provincia in tutti gli ipermercati Auchan e i supermercati Simply, oppure su www.listicket.com. Il costo del biglietto è di 5 euro per le Curve e i Distinti, 10 euro per la Tribuna Tevere e 15 euro per la Tribuna Monte Mario.

L’operazione si affianca alla raccolta fondi alle casse in corso negli ipermercati Auchan e nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply fino al 29 maggio, sempre a favore di Telethon, e incentrata tutta sul “cuore”: un cuore di biscotto in pasta frolla Grondona, dato in omaggio ai clienti che alle casse donano 1 euro.

La Partita è, dunque, una iniziativa in linea con la campagna di primavera di Auchan Retail Italia a favore della Fondazione e rafforza una collaborazione che ha permesso, in 14 anni, di donare oltre 28 milioni di euro.

Avocado come il burro, ma più sano: Tesco lancia la versione spalmabile “green”

È green in tutti i sensi, per colore e appartenenza al regno vegetale, e negli ultimi tempi sta vivendo una stagione di assoluto revival, anzi è più popolare che mai: stiamo parlando dell’avocado, che ora Tesco, insegna inglese sempre attenta ai nuovi trend, propone per la prima volta nel Regno Unito sotto forma di crema spalmabile.

Ingrediente simbolo di quella ondata salutistica e vegetariana che ha investito il mondo occidentale, è incredibilmente popolare nei Paesi anglosassoni, questo frutto tropicale ha visto nell’ultimo anno un aumento delle vendite del 40% nel Regno Unito arrivando a 150 milioni di sterline (190 milioni di euro) di vendite e superando le arance, tra i frutti più richiesti. Anche da noi si sta diffondendo: basta fare una ricerca su Google e vedere la pletora di ricette e consigli per utilizzarlo, mentre su Pinterest è in cima agli argomenti più trattati, e sempre più spesso si trova sugli scaffali della Gdo.

Più sano di burro e margarina, ha tra i vantaggi, oltre al contenuto in acidi grassi Omega 3 e vitamina A e D, il fatto di essere senza lattosio, da molti non tollerato e presente in molte creme spalmabili. Prima dell’avocado spalmabile Tesco aveva introdotto sue altre innovazioni: l’avocado surgelato e l’Avozilla, un tipo di avocado cinque volte più grande dell’originale, ma anche una serie di ricette a base di avocado come il Guacamole e il Chipotle.

Come ha commentato Dean Rawlinson, responsabile acquisti Tesco: «I clienti non ne hanno mai abbastanza di avocado, un frutto che è sempre più popolare grazie al gusto, alla versatilità in cucina e ai benefici nutrizionali».

Digitale e tecnologica debutta la Serie e-post 10 di DominoDisplay.com

Digitale e tecnologico: è questo ormai il linguaggio che piace ai clienti, sempre più spesso in cerca di messaggi mirati che aumentano il livello di servizio e migliorano la shopping experience.

Per questo totem, monitor e videowall sono sempre più presenti nel mondo del retail, coniugando massimo impatto visivo, estrema versatilità, facilità di gestione e ottimizzazione degli spazi all’interno di negozi e showroom, spesso ridotti.

Per rispondere a queste esigenze il team di architetti e designer di DominoDisplay.com, primo shop on line di soluzioni multimediali per la visual communication, ha progettato l’esclusiva Serie e-post 10. Si tratta di innovativi di veri e propri minitotem da banco, che non superano i 2 kg di peso, realizzati con un particolare materiale dalla finitura opaca anti-impronta studiata appositamente dal reparto R&D di DominoSistemi – società del Gruppo Masserdotti. Al suo interno il monitor integrato Samsung SMART Signage professionale da 10’’, ideale per la trasmissione di qualsiasi tipologia di contenuto multimediale.

Tutti i prodotti della Serie e-post 10 sono inoltre dotati di un mini PC NUC, privo di sistema operativo, che consente l’utilizzo di Palinsesto, esclusivo software proprietario firmato Masserdotti per la gestione, la programmazione e il controllo di contenuti via Internet.

I totem Serie e-post 10 possono essere acquistati in kit e sono disponibili in versione “expo”, arricchita con un pannello per l’esposizione dei prodotti.

Come tutte le soluzioni multimediali proposte da DominoDisplay.com, anche i minitotem e-post 10 e e-post 10 expo si avvalgono dell’assistenza del customer service E-Lab, il 2.0.

Scaffali vuoti, nel 2015 4,7% di vendite perse, 3 volte su 7 non si trova ciò che si cerca

Si chiama Optimal shelf availability ed è l’insieme dei processi atti a ridurre le rotture di stock e garantire la disponibilità dei prodotti sugli scaffali dei supermercati: un problema reale, come ha rilevato Gs1 Italy in un recente convegno, tanto che nel 2015 il 3,7 % dei prodotti di largo consumo confezionato sono andati in out-of-stock (in diminuzione però rispetto al 4% nel 2014), con vendite perse pari al 4,7% (5% nel 2014). Un miglioramento che ha comunque permesso di “salvare” circa 134 milioni di euro di vendite.

La questione non è solo matematica (non trovo ciò che cerco dunque non lo compro), ma coinvolge anche il grado di soddisfazione e fiducia del cliente. Tre volte su 7 un consumatore non trova sullo scaffale il prodotto che cerca, come rivela un’analisi svolta da ECR Italia in collaborazione con IRI di 5.500 giri spesa effettuati nel corso di un mese da parte di 780 acquirenti. La prima reazione del cliente davanti allo scaffale dove manca il prodotto che cerca è un senso di fastidio: oltre un acquirente su due si dichiara infastidito dall’out-of-stock, e il 25% registra un impatto decisamente sgradevole. Sei clienti su 10 sostituiscono il prodotto non trovato con un altro, limitando la probabilità di vendite perse per il retailer a circa il 35% degli acquirenti. Per l’industria, invece, sommando il brand switching nella categoria (23%), la sostituzione con altra categoria (25%) e l’acquisto cancellato (25%), il potenziale di rischio di vendite perse cresce virtualmente al 73% degli acquirenti.

infografica_oos.png__596x300_q85_subsampling-2Il Barometro OSA di ECR Italia ogni mese misura l’out-of-stock e le vendite perse a causa della mancanza di prodotto a scaffale. In collaborazione con IRI, analizza i dati di oltre 2.300 punti vendita della Gdo sul territorio nazionale e misura l’out-of-stock e le vendite perse nel mondo del largo consumo, analizzando le conseguenze generate dall’out-of-stock sui comportamenti di acquisto dei consumatori. Uno strumento di misurazione continua e oggettiva del fenomeno, utile alle aziende e alla filiera per basare il perfezionamento e la valutazione dei processi di gestione delle rotture di stock messi a punto in ambito ECR Italia e applicati dalle imprese.

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«Nell’attuale contesto di mercati stagnanti – ha commentato Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy – recuperare efficienza riducendo il fenomeno delle rotture di stock è diventata una esigenza primaria per le aziende del largo consumo. OSA non è una questione squisitamente logistica, come è stata considerata per molto tempo, ha ricadute importanti sul piano commerciale, sui risultati di vendita e sulla soddisfazione dei clienti e merita di essere affrontato in ottica strategica e collaborativa da industria e distribuzione».

Cotture a vista nel supermercato, Rational propone SelfCookingCenter

Basta entrare in un supermercato di recente apertura è la cosa è evidente: sempre più le cotture a vista, di pane e pasticceria in primis, ma non solo, sono uno dei punt di forza con cui le insegne cercano di attirare clientela ad alto valore aggiunto. Il reparto panetteria diventa dunque una vera e propria postazione dove il profumo del pane appena sfornato diffonde nel punto vendita un senso di genuinità e naturalità, di cui di avvantaggiano anche le vendite dei reparti attigui. Sul fronte della gastronomia invece i pasti caldi e in generale le soluzioni da asporto riscuotono sempre più successo tra i consumatori.

Rational propone con il SelfCookingCenter uno strumento che, grazie alle funzioni intuitive delle unità di cottura, permette di cucinare una serie di ricette e raggiungere ottimi risultati anche in presenza di staff poco esperto. Prodotti da forno, pollo, cibi spadellati e alla griglia, contorni e piatti a base di uova di ogni tipo possono essere cucinati in uno spazio di un metro quadro. L’apparecchio multifunzionale si pulisce da solo premendo un tasto, e consuma il minimo indispensabile di elettricità, acqua, detergenti e decalcificanti.

«Usiamo Rational perché il cibo buono attrae un numero maggiore di clienti nei nostri negozi» sintetizza Herbert Lehnert, Service Division Manager per nove punti vendita bavaresi di Edeka Stenger, catena di supermercati tedesca che ha recentemente ampliato la proposta del banco gastronomia creando ogni giorno un menù per il pranzo nella zona d’ingresso. Edeka Stenger oggi genera il 70% delle proprie vendite all’ingresso dei negozi solo con i menù del pranzo.

Il SelfCookingCenter può anche essere controllato e monitorato dal PC in ufficio. Anche i dati HACCP possono essere trasferiti automaticamente usando il softwaredi Rational KitchenManagement System, possono essere visualizzati come tabelle o come grafici.

I supermercati possono inoltre richiedere all’azienda un’unità per eseguire test di cottura, senza impegno, e dispongono di ogni supporto in loco anche dopo l’acquisto. Vengono tenuti regolarmente dei seminari base e avanzati, mentre il ClubRational offre accesso online a ricette internazionali e a consigli di cucina da chef di tutto il mondo, per 365 giorni l’anno.

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