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S.Bernardo mette tutti d’accordo, lanciando il suo The Bio in acqua minerale

Non solo acqua: S.Bernardo, infatti, fa il suo ingresso nel mercato delle bevande portando sugli scaffali dei supermercati e nei migliori bar e locali il suo The Bio in acqua minerale. Un vero e proprio debutto, in occasione del 90° compleanno dell’azienda che si affaccia sul mercato nazionale nelle vesti di produttore di una bevanda diversa dalla sua celebre e leggerissima acqua, che sgorga dalle Alpi Marittime.

La preparazione del The Bio in acqua minerale è stata studiata dagli esperti R&D del Gruppo Montecristo. La ricetta del The Bio S.Bernardo è molto semplice e realizzata con pochi ingredienti, tutti provenienti da agricoltura biologica: estratto di The Nero biologico, acqua minerale naturale, zucchero d’uva, e vero succo di frutta, per conferire il classico sapore al limone e alla pesca, i due gusti che da sempre hanno maggiore appeal sui consumatori.

I FORMATI

Alla Gdo S.Bernardo propone la bottiglia da un litro e mezzo, adatta per il consumo a tavola, per tutta la famiglia, mentre per al settore Horeca ha riservato, in esclusiva, la pratica bottiglia da 50 cl. sempre in Pet.

TheBio1,5PescaIL PACKAGING
Per quanto riguarda il packaging, per il The Bio, Acqua S.Bernardo non ha voluto rinunciare alle sue gocce, le bottiglie che hanno reso S.Bernardo famosa nel mondo. La forma della classica bottiglia di design, ideata da Giugiaro è stata ripensata nella sua versione Pet, sia da un litro e mezzo sia da mezzo litro, mantenendo l’esperienza sensoriale delle inconfondibili Gocce in rilievo. Nuova anche la grafica delle etichette delle bottiglie (verde dominante per il gusto limone e marrone per il The alla pesca).

LA CAMPAGNA PUBBLICITARIA
La campagna pubblicitaria per il lancio del The Bio S.Bernardo è stata firmata dall’agenzia “Banale & Lamponi”. La strategia della campagna, condivisa con lo staff marketing del Gruppo Montecristo (che ha acquisito S.Bernardo da Nestlè esattamente un anno fa), parte da un insight molto semplice: Il biologico non è una cosa per pochi. Nel visual, il concetto si traduce nella rappresentazione di personaggi con caratteri e comportamenti agli antipodi, ma che – grazie a qualche sorso del The Bio S.Bernardo – andranno invece d’amore e d’accordo. Come, infatti, chiosa il claim: “Il The che mette tutti d’accordo”. La campagna sulla stampa è stata giocata su venti immagini differenti, ciascuna con una diversa coppia di personaggi.

Sono anche previsti: uno spot radiofonico sui principali network privati a livello nazionale, una campagna “on the road” (le immagini vestiranno infatti le livree dei mezzi pubblici di alcune grandi città italiane: Milano, Torino, Bologna, Firenze e Genova) e una programmazione pubblicitaria sui media online.

Mario Gasbarrino presenta a Cibus l’avancassa controcorrente (quello a 5 stelle)

Mario Gasbarrino, Amministratore Delegato Unes/U2 Supermercati, presenta a Cibus il progetto AVANCASSA CONTROCORRENTE che prevede entro il 2016 in tutti i punti vendita U2 Supermercato la conversione degli avancassa in AVANCASSA CONTROCORRENTE.

Più attenzione ai temi legati all’alimentazione, dunque, e al desiderio dell’insegna di fornire ai Clienti gli strumenti per compiere scelte di acquisto consapevoli e possibilmente sostenibili.
Partendo da queste premesse, U2 ha pertanto ritenuto che le scelte assortimentali circa i prodotti in Avancassa non potessero essere basate solo sull’esperienza commerciale ma necessitassero di una validazione scientifica e per questo ha scelto come partner del Progetto l’Università degli Studi di Parma.
U2 Supermercato desidera proporre in Avancassa prodotti alimentari IPOCALORICI, ricollocando i prodotti attualmente presenti in aree diverse all’interno del pdv.
Diventa dunque fondamentale per U2 Supermercato selezionare le referenze da inserire in Avancassa Controcorrente secondo una valutazione scientifica che consenta di evitare il conflitto “prodotto BUONO Vs CATTIVO”.
Anche la comunicazione realizzata ad hoc per il progetto vuole essere chiara e semplice.
La selezione dei prodotti da inserire in Avancassa Controcorrente è basata su un criterio di valutazione scientifica, grazie a un software certificato dal Dipartimento di Economia di Parma la cui funzione è calcolare il posizionamento nutrizionale di un prodotto, sintetizzabile in un valore compreso tra 1 e 5 stelle. PIU’ STELLE = PIU QUALITA’ NUTRIZIONALE.
Il progetto è partito  a fine aprile in quattro punti vendita dove sono state inserite in Avancassa Controcorrente tutte le referenze il cui posizionamento nutrizionale è risultato essere uguale o superiore a due.
La differenza tra i quattro Supermercati è che in due (Monza Cederna e Meda) è stato abbinato ai prodotti Avancassa il System di Comunicazione realizzato ad hoc, con l’indicazione del posizionamento nutrizionale per ogni prodotto. Mentre negli altri due pdv (Novara Umbria, Magenta Espinasse) è stato implementato il medesimo assortimento ma SENZA alcuna comunicazione a supporto.

Il System e i suoi strumenti

Pe comunicare al meglio il System si avvale di:

Slim inseriti in corrispondenza di ciascun prodotto e che ne indicano puntualmente il posizionamento nutrizionale mediante il numero di stelle attribuito (scelta iconografica intrapresa poiché le “stelle” sono una modalità ormai sedimentata nel consumatore per esprimere un ranking);

Crowner dedicato sopra a ciascuna Avancassa che esprime il significato delle stelle;

Folder distribuito in ogni shopper, utile al fine di spiegare l’intera iniziativa ai Consumatori;

Maxi Totem posizionato all’ingresso dei Supermercati utile a promuovere e spiegare la scelta Avancassa Contocorrente.

E Leclerc torna a Parigi dopo 25 anni, con un nuovo format “d’assalto”

Se n’era andata 25 anni fa e oggi torna entro le mura di Parigi l’insegna francese E Leclerc, con un punto vendita di 1.500 mq nel 19° Arrondissement, presentando però – e non poteva essere altrimenti per questo “gran ritorno”, un nuovo format dedicato alla capitale.

Una “macchina da guerra”, come l’ha soprannominata il magazine Linéaires, con un obiettivo preciso: portare il “prezzo Leclerc” ai parigini. La clientela di zona è attirata attraverso un’ampia zona dei freschi, ma anche con una grande profumeria e un ristorante. Il pinto fermo dell’insegna essendo i prezzi, lo scopo è puntare sui volumi, con un’ampia offerta di alimentari (20mila referenze) che, dati gli spazi esigui, dovranno essere costantemente rimpiazzati: e infatti il supermercato impiegherà un centinaio di dipendenti. La posizione, in boulvard McDonald presso la Periferique, è molto en scelta: parcheggio sotterraneo di 1500 posti machine, una stazione metro e ferroviaria che movimenta fino a 80mila pendolari al giorno e una zona di appartamenti nuovi con un polo commerciale appena ristrutturato che vede anche l’apertura di un punto vendita Decathlon.

Prossimità e prezzi bassi, più gli affitti parigini: questa è la sfida per un insegna che ha fatto della comparazione prezzi, vantando il più basso, una filosofia di vita e che ha nel sito una sezione con localizzatore per mostrare in ogni parte di Francia qual è il supermercato meno caro.

Auchan il 18 in campo a Roma per Telethon alla partita del cuore

Sarà devoluto alle spese per cura e ricerca l’incasso della “25a Partita del Cuore” che si terrà mercoledì 18 maggio, e vede per il primo anno Auchan e Simply affiancare la squadra Cinema Stars nel match contro la Nazionale Cantanti. La partita si giocherà allo Stadio Olimpico di Roma, e l’incasso sarà destinato alla Fondazione Telethon e alla Fondazione Bambino Gesù Onlus.

Il match sarà trasmesso in diretta su Rai Uno alle ore 21.20, con la conduzione di Fabrizio Frizzi, in collaborazione con Rai Radio 2 e con la multi-piattaforma di Rai 1, e in 90 minuti di spettacolo vedrà la solidarietà in primo piano. I biglietti possono essere acquistati a Roma e in provincia in tutti gli ipermercati Auchan e i supermercati Simply, oppure su www.listicket.com. Il costo del biglietto è di 5 euro per le Curve e i Distinti, 10 euro per la Tribuna Tevere e 15 euro per la Tribuna Monte Mario.

L’operazione si affianca alla raccolta fondi alle casse in corso negli ipermercati Auchan e nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply fino al 29 maggio, sempre a favore di Telethon, e incentrata tutta sul “cuore”: un cuore di biscotto in pasta frolla Grondona, dato in omaggio ai clienti che alle casse donano 1 euro.

La Partita è, dunque, una iniziativa in linea con la campagna di primavera di Auchan Retail Italia a favore della Fondazione e rafforza una collaborazione che ha permesso, in 14 anni, di donare oltre 28 milioni di euro.

Avocado come il burro, ma più sano: Tesco lancia la versione spalmabile “green”

È green in tutti i sensi, per colore e appartenenza al regno vegetale, e negli ultimi tempi sta vivendo una stagione di assoluto revival, anzi è più popolare che mai: stiamo parlando dell’avocado, che ora Tesco, insegna inglese sempre attenta ai nuovi trend, propone per la prima volta nel Regno Unito sotto forma di crema spalmabile.

Ingrediente simbolo di quella ondata salutistica e vegetariana che ha investito il mondo occidentale, è incredibilmente popolare nei Paesi anglosassoni, questo frutto tropicale ha visto nell’ultimo anno un aumento delle vendite del 40% nel Regno Unito arrivando a 150 milioni di sterline (190 milioni di euro) di vendite e superando le arance, tra i frutti più richiesti. Anche da noi si sta diffondendo: basta fare una ricerca su Google e vedere la pletora di ricette e consigli per utilizzarlo, mentre su Pinterest è in cima agli argomenti più trattati, e sempre più spesso si trova sugli scaffali della Gdo.

Più sano di burro e margarina, ha tra i vantaggi, oltre al contenuto in acidi grassi Omega 3 e vitamina A e D, il fatto di essere senza lattosio, da molti non tollerato e presente in molte creme spalmabili. Prima dell’avocado spalmabile Tesco aveva introdotto sue altre innovazioni: l’avocado surgelato e l’Avozilla, un tipo di avocado cinque volte più grande dell’originale, ma anche una serie di ricette a base di avocado come il Guacamole e il Chipotle.

Come ha commentato Dean Rawlinson, responsabile acquisti Tesco: «I clienti non ne hanno mai abbastanza di avocado, un frutto che è sempre più popolare grazie al gusto, alla versatilità in cucina e ai benefici nutrizionali».

Digitale e tecnologica debutta la Serie e-post 10 di DominoDisplay.com

Digitale e tecnologico: è questo ormai il linguaggio che piace ai clienti, sempre più spesso in cerca di messaggi mirati che aumentano il livello di servizio e migliorano la shopping experience.

Per questo totem, monitor e videowall sono sempre più presenti nel mondo del retail, coniugando massimo impatto visivo, estrema versatilità, facilità di gestione e ottimizzazione degli spazi all’interno di negozi e showroom, spesso ridotti.

Per rispondere a queste esigenze il team di architetti e designer di DominoDisplay.com, primo shop on line di soluzioni multimediali per la visual communication, ha progettato l’esclusiva Serie e-post 10. Si tratta di innovativi di veri e propri minitotem da banco, che non superano i 2 kg di peso, realizzati con un particolare materiale dalla finitura opaca anti-impronta studiata appositamente dal reparto R&D di DominoSistemi – società del Gruppo Masserdotti. Al suo interno il monitor integrato Samsung SMART Signage professionale da 10’’, ideale per la trasmissione di qualsiasi tipologia di contenuto multimediale.

Tutti i prodotti della Serie e-post 10 sono inoltre dotati di un mini PC NUC, privo di sistema operativo, che consente l’utilizzo di Palinsesto, esclusivo software proprietario firmato Masserdotti per la gestione, la programmazione e il controllo di contenuti via Internet.

I totem Serie e-post 10 possono essere acquistati in kit e sono disponibili in versione “expo”, arricchita con un pannello per l’esposizione dei prodotti.

Come tutte le soluzioni multimediali proposte da DominoDisplay.com, anche i minitotem e-post 10 e e-post 10 expo si avvalgono dell’assistenza del customer service E-Lab, il 2.0.

Scaffali vuoti, nel 2015 4,7% di vendite perse, 3 volte su 7 non si trova ciò che si cerca

Si chiama Optimal shelf availability ed è l’insieme dei processi atti a ridurre le rotture di stock e garantire la disponibilità dei prodotti sugli scaffali dei supermercati: un problema reale, come ha rilevato Gs1 Italy in un recente convegno, tanto che nel 2015 il 3,7 % dei prodotti di largo consumo confezionato sono andati in out-of-stock (in diminuzione però rispetto al 4% nel 2014), con vendite perse pari al 4,7% (5% nel 2014). Un miglioramento che ha comunque permesso di “salvare” circa 134 milioni di euro di vendite.

La questione non è solo matematica (non trovo ciò che cerco dunque non lo compro), ma coinvolge anche il grado di soddisfazione e fiducia del cliente. Tre volte su 7 un consumatore non trova sullo scaffale il prodotto che cerca, come rivela un’analisi svolta da ECR Italia in collaborazione con IRI di 5.500 giri spesa effettuati nel corso di un mese da parte di 780 acquirenti. La prima reazione del cliente davanti allo scaffale dove manca il prodotto che cerca è un senso di fastidio: oltre un acquirente su due si dichiara infastidito dall’out-of-stock, e il 25% registra un impatto decisamente sgradevole. Sei clienti su 10 sostituiscono il prodotto non trovato con un altro, limitando la probabilità di vendite perse per il retailer a circa il 35% degli acquirenti. Per l’industria, invece, sommando il brand switching nella categoria (23%), la sostituzione con altra categoria (25%) e l’acquisto cancellato (25%), il potenziale di rischio di vendite perse cresce virtualmente al 73% degli acquirenti.

infografica_oos.png__596x300_q85_subsampling-2Il Barometro OSA di ECR Italia ogni mese misura l’out-of-stock e le vendite perse a causa della mancanza di prodotto a scaffale. In collaborazione con IRI, analizza i dati di oltre 2.300 punti vendita della Gdo sul territorio nazionale e misura l’out-of-stock e le vendite perse nel mondo del largo consumo, analizzando le conseguenze generate dall’out-of-stock sui comportamenti di acquisto dei consumatori. Uno strumento di misurazione continua e oggettiva del fenomeno, utile alle aziende e alla filiera per basare il perfezionamento e la valutazione dei processi di gestione delle rotture di stock messi a punto in ambito ECR Italia e applicati dalle imprese.

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«Nell’attuale contesto di mercati stagnanti – ha commentato Bruno Aceto, ceo di GS1 Italy – recuperare efficienza riducendo il fenomeno delle rotture di stock è diventata una esigenza primaria per le aziende del largo consumo. OSA non è una questione squisitamente logistica, come è stata considerata per molto tempo, ha ricadute importanti sul piano commerciale, sui risultati di vendita e sulla soddisfazione dei clienti e merita di essere affrontato in ottica strategica e collaborativa da industria e distribuzione».

Cotture a vista nel supermercato, Rational propone SelfCookingCenter

Basta entrare in un supermercato di recente apertura è la cosa è evidente: sempre più le cotture a vista, di pane e pasticceria in primis, ma non solo, sono uno dei punt di forza con cui le insegne cercano di attirare clientela ad alto valore aggiunto. Il reparto panetteria diventa dunque una vera e propria postazione dove il profumo del pane appena sfornato diffonde nel punto vendita un senso di genuinità e naturalità, di cui di avvantaggiano anche le vendite dei reparti attigui. Sul fronte della gastronomia invece i pasti caldi e in generale le soluzioni da asporto riscuotono sempre più successo tra i consumatori.

Rational propone con il SelfCookingCenter uno strumento che, grazie alle funzioni intuitive delle unità di cottura, permette di cucinare una serie di ricette e raggiungere ottimi risultati anche in presenza di staff poco esperto. Prodotti da forno, pollo, cibi spadellati e alla griglia, contorni e piatti a base di uova di ogni tipo possono essere cucinati in uno spazio di un metro quadro. L’apparecchio multifunzionale si pulisce da solo premendo un tasto, e consuma il minimo indispensabile di elettricità, acqua, detergenti e decalcificanti.

«Usiamo Rational perché il cibo buono attrae un numero maggiore di clienti nei nostri negozi» sintetizza Herbert Lehnert, Service Division Manager per nove punti vendita bavaresi di Edeka Stenger, catena di supermercati tedesca che ha recentemente ampliato la proposta del banco gastronomia creando ogni giorno un menù per il pranzo nella zona d’ingresso. Edeka Stenger oggi genera il 70% delle proprie vendite all’ingresso dei negozi solo con i menù del pranzo.

Il SelfCookingCenter può anche essere controllato e monitorato dal PC in ufficio. Anche i dati HACCP possono essere trasferiti automaticamente usando il softwaredi Rational KitchenManagement System, possono essere visualizzati come tabelle o come grafici.

I supermercati possono inoltre richiedere all’azienda un’unità per eseguire test di cottura, senza impegno, e dispongono di ogni supporto in loco anche dopo l’acquisto. Vengono tenuti regolarmente dei seminari base e avanzati, mentre il ClubRational offre accesso online a ricette internazionali e a consigli di cucina da chef di tutto il mondo, per 365 giorni l’anno.

Carrefour per lei, la nuova campagna in nome dei diritti delle donne

Carrefour per lei: prende il via la nuova campagna di Carrefour Italia a supporto di UN Women, l’ente dell’Onu per la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne.

Una conferma ulteriore,  dell’impegno dell’insegna nel sensibilizzare i propri dipendenti e il pubblico sul tema della parità di genere, sviluppando iniziative specifiche nell’ambito della propria CSR aziendale.
A maggio, presso l’intera rete di punti vendita diretti di Carrefour Italia, e buona parte di quelli in franchising, sarà possibile acquistare tre differenti composizioni floreali, una cui parte del ricavato sarò devoluta a UN Women, l’Entità delle Nazioni Unite per la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne.  La donazione sarà destinata all’implementazione di progetti a sostegno delle donne e contro la violenza di genere, l’eliminazione di discriminazioni e barriere in campo sociale, economico e politico.
“Carrefour per lei” si inserisce in un percorso di politica proattiva di Carrefour Italia per l’inclusione e la valorizzazione del potenziale femminile. Un percorso iniziato nel 2015 con l’adesione al programma HeForSHE e con la sottoscrizione da parte dell’Amministratore Delegato Eric Uzan del documento che contiene i Women’s Empowerment Principles. Questo accordo è una concreta dimostrazione del forte commitment da parte di Carrefour Italia in ambito del programma di pari opportunità Women Leaders, che si pone come principale obiettivo quello di eliminare le discriminazioni di genere e promuovere le carriere delle donne manager.

Eric Uzan, Ceo di Carrefour Italia ha dichiarato: “In un’azienda come la nostra, dove oltre il 64% dei collaboratori sono donne, è importante promuovere una politica di pari opportunità corretta che valorizzi in particolare le iniziative rivolte alla parità di genere.

On-line vs brick and mortar: il punto vendita fisico ha ancora e sempre il suo appeal

On-line: agli italiani piace. Basti pensare che, secondo una ricerca dell’Unione Nazionale dei Consumatori, solo il 13% dei rispondenti ha dichiarato di non aver effettuato acquisti on-line nell’ultimo anno.

Ma questo non vuol dire che il negozio fisico sia caduto nel dimenticatoio. Anzi: secondo l’indagine resta irrinunciabile per il 99% del campione”.

Lo studio ha poi evidenziato che il 55% dei rispondenti è ricorso ad Internet, almeno una volta negli ultimi 12 mesi, per l’acquisto di servizi per il tempo libero come viaggi, vacanze e libri, il 46% per biglietti di trasporto, spettacoli e sport, il 43% per elettronica ed elettrodomestici e il 36% per servizi bancari e finanziari.

Modalità di pagamento

Al primo posto troviamo la carta di credito con il 47% delle preferenze, seguita dalla carta prepagata (41%) e da PayPal (38%). Chi invece ha acquistato nei negozi fisici, ha pagato in contanti o con carte di debito/bancomat (a pari merito con il 72% delle preferenze), è ricorso alla carta di credito nel 46% dei casi, mentre solo 14 consumatori su 100 hanno scelto di pagare con carta prepagata.Schermata 2016-05-06 a 12.12.15

Indagando le previsioni di acquisto per i prossimi mesi, il tempo libero conquista ancora una volta il primo posto con il 60% delle preferenze; troviamo poi i biglietti per spettacoli, sport, etc. (49% delle risposte), scende al 22% la preferenza per acquisti di servizi bancari/finanziari, mentre sale quella per l’abbigliamento (37% delle risposte).

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Prestiti e finanziamenti
In questo caso la preferenza degli italiani è inequivocabile: meglio aver a che fare con un funzionario in carne ed ossa. Infatti alla domanda “Acquisteresti nel prossimo anno senza alcun problema con il finanziamento on-line di un bene o un servizio, ad esempio un elettrodomestico o un viaggio?” il 72% dei partecipanti risponde che non vi ricorrerebbe; nel caso di un prestito personale (in questo caso non direttamente legato a un acquisto) i rispondenti all’indagine preferirebbero essere seguiti nell’intera pratica direttamente nella filiale della banca/finanziaria (67% delle risposte). Solo il 16% si dichiara disposto a cominciare la pratica on-line per poi terminarla in filiale e solo il 17% farebbe tutto tranquillamente su Internet.Schermata 2016-05-06 a 12.17.25

“Insomma -spiega Massimiliano Dona Segretario generale dell’UNC- i dati emersi evidenziano come i consumatori si avvicinino sempre più consapevolmente al commercio elettronico per i piccoli acquisti, ma restino ancora legati a canali di vendita e modalità di pagamento tradizionali, basti pensare al predominante uso del denaro contante scelto da chi compra in negozi fisici. A tal proposito, da parte nostra riteniamo fondamentale proseguire nell’attività di informazione ed educazione finanziaria, sull’uso delle carte elettroniche e sugli strumenti di tutela che sono a disposizione dei consumatori sia nel commercio fisico sia in quello on-line”.

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Il commento

Alessandro Butali
Alessandro Butali

A proposito dell’indagine Alessandro Butali, Presidente della AIRES-Confcommercio, dichiara: “In Italia il negozio fisico continua a dare fiducia e a rappresentare un punto di riferimento per il cliente. Va evidenziata, inoltre, la problematica della sicurezza in rete, che in certi casi potrebbe ancora dissuadere dall’acquistare online.

Non meno importante, è la penetrazione disomogenea della banda larga sul territorio nazionale. È indubbio che anche da noi, Internet stia assumendo un ruolo sempre più importante e in questo contesto  registriamo anche una forte crescita il «pick and pay», ossia della pratica di prenotare o acquistare on line per poi ritirare in negozio. Tutto questo è un bene, ma non dobbiamo passare da un eccesso all’altro.

Con ampia probabilità, la quota degli acquisti online non raggiungerà i numeri che si riscontrano in talune aree del nostro Continente. Nei Paesi Scandinavi, ad esempio, i problemi legati al clima, alla bassa densità di negozi e alla distanza da percorrere per recarsi fisicamente in negozio spiegano bene il grandissimo ricorso agli acquisti on line. Non dobbiamo dimenticare, poi, la struttura sociale, demografica e geografica che rende l’Italia unica al mondo, e difficilissima da omologare a modelli distributivi di altri Mercati.

In quanto attori multicanale, imprese appunto Bricks & Clicks, che rappresentano le maggiori quote di mercato in tutti i segmenti della elettronica di consumo e dell’elettrodomestico, la vocazione delle imprese aderenti alla Aires è ovviamente  quella di mirare all’eccellenza e alla massima soddisfazione dei Clienti sia nei negozi fisici che nelle vendite online.

In particolare, sul versante del commercio elettronico riteniamo fondamentale che tutti gli attori possano competere ad armi pari, in un quadro legislativo chiaro, trasparente e non discriminatorio. In questa ottica abbiamo avviato un promettente dialogo con il Consorzio Netcomm del quale apprezziamo le competenze e l’importante opera di diffusione di una nuova cultura d’impresa per la quale il commercio online possa rappresentare un reale elemento di crescita dell’economia nazionale”.

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