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Carrefour per lei, la nuova campagna in nome dei diritti delle donne

Carrefour per lei: prende il via la nuova campagna di Carrefour Italia a supporto di UN Women, l’ente dell’Onu per la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne.

Una conferma ulteriore,  dell’impegno dell’insegna nel sensibilizzare i propri dipendenti e il pubblico sul tema della parità di genere, sviluppando iniziative specifiche nell’ambito della propria CSR aziendale.
A maggio, presso l’intera rete di punti vendita diretti di Carrefour Italia, e buona parte di quelli in franchising, sarà possibile acquistare tre differenti composizioni floreali, una cui parte del ricavato sarò devoluta a UN Women, l’Entità delle Nazioni Unite per la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne.  La donazione sarà destinata all’implementazione di progetti a sostegno delle donne e contro la violenza di genere, l’eliminazione di discriminazioni e barriere in campo sociale, economico e politico.
“Carrefour per lei” si inserisce in un percorso di politica proattiva di Carrefour Italia per l’inclusione e la valorizzazione del potenziale femminile. Un percorso iniziato nel 2015 con l’adesione al programma HeForSHE e con la sottoscrizione da parte dell’Amministratore Delegato Eric Uzan del documento che contiene i Women’s Empowerment Principles. Questo accordo è una concreta dimostrazione del forte commitment da parte di Carrefour Italia in ambito del programma di pari opportunità Women Leaders, che si pone come principale obiettivo quello di eliminare le discriminazioni di genere e promuovere le carriere delle donne manager.

Eric Uzan, Ceo di Carrefour Italia ha dichiarato: “In un’azienda come la nostra, dove oltre il 64% dei collaboratori sono donne, è importante promuovere una politica di pari opportunità corretta che valorizzi in particolare le iniziative rivolte alla parità di genere.

On-line vs brick and mortar: il punto vendita fisico ha ancora e sempre il suo appeal

On-line: agli italiani piace. Basti pensare che, secondo una ricerca dell’Unione Nazionale dei Consumatori, solo il 13% dei rispondenti ha dichiarato di non aver effettuato acquisti on-line nell’ultimo anno.

Ma questo non vuol dire che il negozio fisico sia caduto nel dimenticatoio. Anzi: secondo l’indagine resta irrinunciabile per il 99% del campione”.

Lo studio ha poi evidenziato che il 55% dei rispondenti è ricorso ad Internet, almeno una volta negli ultimi 12 mesi, per l’acquisto di servizi per il tempo libero come viaggi, vacanze e libri, il 46% per biglietti di trasporto, spettacoli e sport, il 43% per elettronica ed elettrodomestici e il 36% per servizi bancari e finanziari.

Modalità di pagamento

Al primo posto troviamo la carta di credito con il 47% delle preferenze, seguita dalla carta prepagata (41%) e da PayPal (38%). Chi invece ha acquistato nei negozi fisici, ha pagato in contanti o con carte di debito/bancomat (a pari merito con il 72% delle preferenze), è ricorso alla carta di credito nel 46% dei casi, mentre solo 14 consumatori su 100 hanno scelto di pagare con carta prepagata.Schermata 2016-05-06 a 12.12.15

Indagando le previsioni di acquisto per i prossimi mesi, il tempo libero conquista ancora una volta il primo posto con il 60% delle preferenze; troviamo poi i biglietti per spettacoli, sport, etc. (49% delle risposte), scende al 22% la preferenza per acquisti di servizi bancari/finanziari, mentre sale quella per l’abbigliamento (37% delle risposte).

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Prestiti e finanziamenti
In questo caso la preferenza degli italiani è inequivocabile: meglio aver a che fare con un funzionario in carne ed ossa. Infatti alla domanda “Acquisteresti nel prossimo anno senza alcun problema con il finanziamento on-line di un bene o un servizio, ad esempio un elettrodomestico o un viaggio?” il 72% dei partecipanti risponde che non vi ricorrerebbe; nel caso di un prestito personale (in questo caso non direttamente legato a un acquisto) i rispondenti all’indagine preferirebbero essere seguiti nell’intera pratica direttamente nella filiale della banca/finanziaria (67% delle risposte). Solo il 16% si dichiara disposto a cominciare la pratica on-line per poi terminarla in filiale e solo il 17% farebbe tutto tranquillamente su Internet.Schermata 2016-05-06 a 12.17.25

“Insomma -spiega Massimiliano Dona Segretario generale dell’UNC- i dati emersi evidenziano come i consumatori si avvicinino sempre più consapevolmente al commercio elettronico per i piccoli acquisti, ma restino ancora legati a canali di vendita e modalità di pagamento tradizionali, basti pensare al predominante uso del denaro contante scelto da chi compra in negozi fisici. A tal proposito, da parte nostra riteniamo fondamentale proseguire nell’attività di informazione ed educazione finanziaria, sull’uso delle carte elettroniche e sugli strumenti di tutela che sono a disposizione dei consumatori sia nel commercio fisico sia in quello on-line”.

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Il commento

Alessandro Butali
Alessandro Butali

A proposito dell’indagine Alessandro Butali, Presidente della AIRES-Confcommercio, dichiara: “In Italia il negozio fisico continua a dare fiducia e a rappresentare un punto di riferimento per il cliente. Va evidenziata, inoltre, la problematica della sicurezza in rete, che in certi casi potrebbe ancora dissuadere dall’acquistare online.

Non meno importante, è la penetrazione disomogenea della banda larga sul territorio nazionale. È indubbio che anche da noi, Internet stia assumendo un ruolo sempre più importante e in questo contesto  registriamo anche una forte crescita il «pick and pay», ossia della pratica di prenotare o acquistare on line per poi ritirare in negozio. Tutto questo è un bene, ma non dobbiamo passare da un eccesso all’altro.

Con ampia probabilità, la quota degli acquisti online non raggiungerà i numeri che si riscontrano in talune aree del nostro Continente. Nei Paesi Scandinavi, ad esempio, i problemi legati al clima, alla bassa densità di negozi e alla distanza da percorrere per recarsi fisicamente in negozio spiegano bene il grandissimo ricorso agli acquisti on line. Non dobbiamo dimenticare, poi, la struttura sociale, demografica e geografica che rende l’Italia unica al mondo, e difficilissima da omologare a modelli distributivi di altri Mercati.

In quanto attori multicanale, imprese appunto Bricks & Clicks, che rappresentano le maggiori quote di mercato in tutti i segmenti della elettronica di consumo e dell’elettrodomestico, la vocazione delle imprese aderenti alla Aires è ovviamente  quella di mirare all’eccellenza e alla massima soddisfazione dei Clienti sia nei negozi fisici che nelle vendite online.

In particolare, sul versante del commercio elettronico riteniamo fondamentale che tutti gli attori possano competere ad armi pari, in un quadro legislativo chiaro, trasparente e non discriminatorio. In questa ottica abbiamo avviato un promettente dialogo con il Consorzio Netcomm del quale apprezziamo le competenze e l’importante opera di diffusione di una nuova cultura d’impresa per la quale il commercio online possa rappresentare un reale elemento di crescita dell’economia nazionale”.

Il 17° MD del Veneto apre a Castelnuovo del Garda

Un nuovo punto vendita di 970 mq del gruppo MD ha debuttato in via Ungaretti 2/4 a Castelnuovo del Garda, facendo salire a 17 gli store della regione, di cui quattro nel veronese compreso questo di Castelnuovo.

Lo store offre oltre 2000 referenze, e possiede un reparto ortofrutta con frutta e verdura di stagione consegnate giornalmente, nonché reparti serviti di gastronomia, macelleria (con carni selezionate sia a livello locale sia nazionale) e panetteria, che mirano a diventare un punto di riferimento per i consumatori della zona interessati alla qualità al giusto prezzo.

reparto ortofruttaIl punto vendita di Castelnuovo del Garda impiega 22 dipendenti che hanno un’età media di 30 anni e occupano diverse posizioni tra cui responsabile, vice responsabile, assistente e ausiliario alla vendita.

gastronomiaIl nuovo MD è dotato di parcheggio riservato alla clientela ed è aperto con orario continuato da lunedì a domenica.

MD, uno dei maggiori player della grande distribuzione italiana del canale discount, ha oltre 725 supermercati sul territorio nazionale. Attraverso le insegne MD e LD nel 2014 ha realizzato un fatturato di oltre 2 miliardi di Euro, con una quota di mercato del 15% (secondo player italiano del settore).

 

 

Da Conad del Tirreno 60mila euro in beneficienza per la fondazione Tommasino Bacciotti

L’importo di 60.000 mila euro è stato consegnato alla Fondazione Bacciotti alla presenza di Ugo Baldi, Ad Conad del Tirreno, Alessandro Bacciotti direttore Commerciale Conad del Tirreno e Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione.

È stato chiamato “l’Uovo di Tommasino” il progetto di Conad del Tirreno a favore di Fondazione Tommasino Bacciotti onlus di Firenze, che nel periodo di Pasqua ha permesso di raccogliere 60mila euro destinati al Progetto Case Accoglienza, grazie al quale le famiglie possono affrontare unite il percorso di cura e di degenza dei propri bambini.

Dopo anni di sostegno alla Fondazione in progetti di solidarietà, quest’anno durante il periodo pasquale, nei punti vendita Conad delle province di Firenze, Arezzo, Lucca, Prato, Pistoia e Siena è stato messo in vendita a 10 euro “l’Uovo di Tommasino”. Il ricavato delle vendite, pari a 60.000 mila euro, è stato interamente devoluto alla Fondazione Tommasino Bacciotti e sarà dedicato al progetto Case Accoglienza della onlus. Un progetto che dal 2015 l’Azienda Ospedaliera Meyer ha riconosciuto ufficialmente, attribuendo alla Fondazione il ruolo di coordinatore della rete di ospitalità dell’Ospedale e nominandola referente esclusiva per le famiglie con bambini lungodegenti che sono accolti in appartamenti.

«Dal 2000, grazie alla nascita della Fondazione Tommasino Bacciotti, abbiamo voluto aiutare le famiglie e l’Ospedale Meyer dando contributi per la ricerca sui tumori cerebrali infantili – ha spiegato il Presidente della Fondazione Paolo Bacciotti -. Nel 2010 è nato il Progetto di Accoglienza che ad oggi conta su 16 appartamenti, tutti ristrutturati a spese della Fondazione, offerti gratuitamente alle famiglie che da tutta Italia vengono al Meyer per curare il proprio figlio malato di tumore, permettendogli così di ricreare quel nucleo familiare importantissimo nel processo di cura del bambino, e di poter restare fino a che il Dottore dice che possono tornare a casa. Non pagano né affitto, né utenze e grazie a questa collaborazione con Conad permettiamo loro di ricevere gratuitamente prodotti alimentari e non».
Anche grazie al contributo di Conad, nel 2016 arriverà il 17esimo appartamento.

«Operazioni di questo genere sottolineano il grande spirito di solidarietà dei clienti, la fiducia riposta nelle insegne Conad e il forte legame con il territorio – ha detto Ugo Baldi, amministratore delegato Conad del Tirreno -: condividiamo un impegno finalizzato ad essere di aiuto agli altri e a sostenere in concreto le necessità delle comunità di cui siamo parte. Periodicamente Conad del Tirreno ed i suoi soci di Firenze forniscono prodotti di largo consumo di prima necessità alle dispense delle varie Case di Accoglienza Tommasino e anche in questa occasione teniamo fede alla nostra missione e allo slogan “Persone oltre le cose”, nell’obiettivo di restituire al territorio parte della fiducia che riceviamo quotidianamente. Con tanto entusiasmo guardiamo al futuro, determinati e fiduciosi nell’intento di poter fare ancora molto per la nostra comunità».

Conad del Tirreno collabora da anni con la Fondazione, nata a Firenze nel 2000 per volontà dei genitori del piccolo Tommaso, prematuramente scomparso per una rara forma di tumore cerebrale, a favore dello studio e le cura dei tumori cerebrali infantili.

Parte a Rimini “Dalla nostra terra”, il “marchio locale” di Conad/Cia

Un marchio regionale, che sarà apposto su un migliaio di prodotti del territorio: si chiama “Dalla Nostra terra” l’etichetta di Conad che debutta oggi nell’ipermercato del centro commerciale Le Befane Shopping Centre di Rimini.

Il progetto nasce in esclusiva all’interno del punto vendita, che fa parte della cooperativa CIA aderente al consorzio Conad e gestisce i punti vendita Conad per l’area vasta della Romagna e per il Friuli Venezia Giulia. Se l’iniziativa avrà successo, potrebbe essere replicata negli altri punti vendita Conad di Romagna e Friuli.

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Il “bollino” sarà esposto presso i prodotti di una cinquantina di aziende che operano nell’area delle province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Pesaro. Qualità e freschezza dei prodotti, ma anche valorizzazione delle aziende che nascono e lavorano sul territorio, non solo in ambito agroalimentare, sono le “linee guida” che improntano l’operazione.

Un’operazione tesa a valorizzare le produzioni locali in una logica di area che potrebbe venire estesa anche ad altre situazioni, in zona e altrove, con la stessa logica: avvicinare la grande distribuzione alle realtà del territorio e fidelizzare la clientela del bacino di utenza.

Nello stesso ipermercato nel 2015 è stato aperto uno spazio di 250 mq dedicato al biologico.

Prestazioni dei siti web: a maggio Iper solo in vetta, Esselunga e Decathlon sul podio

Sono gli Ipermercati Iper ad essere soli in vetta nella classifica stilata da BEM Research, e relativa a maggio 2016, seguiti da Esselunga, Decathlon, Coop e Bricocenter. La classifica classifica è stilata sulla base del BEM Rank calcolato all’inizio del mese di riferimento in modo da valutare le prestazioni dei siti web che influenzeranno il traffico e i contatti online con la clientela nei successivi 30 giorni.

In cima alla classifica ormai fa tre mesi resta saldamente Ipermercati Iper, società italiana del gruppo Finiper, mentre retrocede al secondo posto Esselunga, che registra un distacco di 6 punti indice dalla capolista. Al terzo posto Decathlon, la catena francese di articoli sportivi, che conquista una posizione rispetto ad aprile. Coop perde una posizione, rispetto ad aprile, attestandosi al quarto posto. Bricocenter, azienda specializzata nel bricolage, chiude la classifica dei primi cinque brand che a maggio hanno ottenuto la migliore performance online secondo l’indice BEM Rank. Esce dalla classifica dei top five Carrefour, catena di supermercati francese con oltre mille punti vendita in Italia, che ad aprile aveva raggiunto la quinta posizione.

«I brand impegnati nella grande distribuzione devono considerare come un dato di fatto il comportamento degli utenti italiani: acquistano online e non solo elettronica o abbigliamento, ma sempre di più prodotti alimentari – afferma Mariachiara Marsella, web marketing manager a BEM Research -. La vendita online di prodotti non può essere però l’unico metro di valutazione per decretare il successo o meno di un e-commerce. Occorre non solo vendere ma anche intercettare le reali esigenze dei clienti».

L’indice BEM Rank, grazie al quale viene prodotta mensilmente la classifica BEM Research, prende in considerazione 5 parametri che sono: i brand maggiormente cercati su Google; la visibilità dei siti web su parole chiavi ad alto traffico relative al settore di riferimento; la velocità di caricamento delle pagine web; l’usabilità dei siti web; il grado di competizione online nel settore in cui l’azienda opera.

Mamme sempre più social, iperconnesse e amanti dell’e-commerce

Mamme sempre più on line: per loro il digitale è ormai un ambiente quotidiano. E questo costituisce un elemento fondamentale per aziende e retailer che operano nel comparto Baby. Questo l’assioma emerso nel corso dell’evento “GfK for B@by. The online opportunity”.

Nel mondo ci sono 3,1 miliardi di utenti Internet (il 43% della popolazione mondiale) e 1,5 miliardi di acquirenti on-line (fonte: GfK/e-Commerce Europe). Anche il settore dei prodotti per l’infanzia registra oggi un’influenza crescente del canale on-line. Secondo i dati GfK, per il comparto della puericultura leggera e pesante l’online rappresenta il 23% del giro d’affari a livello europeo; un dato superiore alla media del mondo beni durevoli, per il quale il web si attesta al 21%.

Il comparto Baby

Da gennaio 2013 GfK Italia ha iniziato a rilevare il sell-out dei dieci principali mercati che compongono questo settore (passeggini, biberon, seggiolini auto ecc.) nei punti vendita specializzati e nella distribuzione generalista. All’interno di questi canali- ha evidenziato Enzo Frasio, ‎Commercial Director GfK Italia – il giro d’affari complessivo dell’ultimo anno si attesta sui 270 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto al 2014.

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Tale incremento di fatturato è da attribuirsi principalmente ai mercati del comparto Trasporto che, pur crescendo solo dell’1%, contribuiscono positivamente grazie alla loro importanza sul totale Baby (circa il 76%). In tale contesto, i prodotti più dinamici sono quelli della puericultura leggera (biberon, massaggia gengive, tiralatte e succhietti) che vedono un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno. Per entrambi i comparti, il maggior valore è legato alla buona performance dei prodotti di fascia medio-alta. Nel caso del Trasporto, tali prodotti sono molto ben veicolati all’interno del canale on-line, mentre per il Feeding è il canale specializzato a proporre un’offerta di più alto valore rispetto al passato.

 

La sfida del web

Oggi i consumatori, sempre più influenzati dalle opportunità offerte dal digitale, cercano soluzioni che gli consentano di vivere in libertà e risparmiare tempo, ma allo stesso tempo apprezzano il lato umano della rete e la possibilità di creare relazioni virtuali, che talvolta assumono importanza pari a quelle reali. Per affrontare questo cambiamento epocale, i retailer devono adeguarsi, puntando sull’innovazione, introducendo nuovi modelli di business, nuovi metodi di distribuzione, promozione, e gestione degli assortimenti, attraverso un approccio omnichannel, capace di offrire ai consumatori un’esperienza integrata tra online e offline, sfruttando le potenzialità dei social media e creando nuovi punti di connessione tra brand e consumatori.

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Per questo capire come evolve il target e avvicinarlo sfruttando tutti i dispositivi digitali diventano fattori chiave per il successo di un’azienda. Così diventa di primaria importanza tracciare un identikit dei degli acquirenti principali dei prodotti baby, cioè le mamme.

Secondo quanto emerge dai dati GfK-Sinottica TSSP – presentati da Vania Zangheratti, Product Manager Sinottica TSSP GfK Italia – le mamme di oggi sono iperconnesse, ipertecnologiche e grandi esperte di come ricavare il meglio dal mondo online. Andando ad analizzare il rapporto con il web delle donne italiane, infatti, si nota come le mamme utilizzino internet più spesso rispetto alle non mamme. Oltre a navigare più di frequente, le mamme si espongono ai media in maniera differente rispetto alle proprie coetanee senza figli: cala significativamente il consumo della TV generalista, mentre crescono i canali specializzati (dove è possibile ad esempio seguire cartoni animati).

Sul web, le mamme digitali fanno delle ricerche molto specifiche: internet rappresenta per i genitori di oggi un grande alleato nell’organizzare la vita di tutti i giorni. Vengono privilegiati quindi soprattutto i siti di informazione specializzati (ma anche blog, forum, community…) che aiutano a rispondere ai tanti dubbi delle neo-mamme, i siti che consentono di confrontare i prezzi di beni e servizi e più in generale tutti i portali che aiutano a risparmiare tempo e denaro (e-commerce compresi).

Questo si nota in particolare tra le donne con bambini da zero a due anni, l’età che sicuramente assorbe maggiormente i genitori, che tendono ad abbandonare parzialmente le proprie abitudini di navigatori per dedicare gran parte del tempo ad attività direttamente connesse alla gestione della prole.

Alì lo ha dimostrato: il verde è un valore aggiunto per il retail

Alì, con l’apertura del nuovo store di Padova (il sedicesimo del Gruppo associato a Selex), lo ha dimostrato ampiamente: non sempre una nuova area commerciale significa solo cementificazione.

Il market, infatti, si sviluppa su una superficie di 1.000 mq  fronte di 20.000 mq di area verde circostante: un vero e proprio polmone per il quartiere di Brusegana, con area giochi per i bambini, oltre 130 alberi piantumati, e con la ricerca di essenze selezionate, specie erbacee perenni o a ridotta manutenzione e tolleranti alla siccità.

“È un intervento importante – ha commentato il Presidente Alì Supermercati Francesco Canella – in cui Alì, nell’ambito degli impegni assunti con il Comune di Padova, si è fatta carico della riqualificazione dell’area, che ha curato con particolare attenzione richiedendo la consulenza per la progettazione e la direzione lavori dell’architetto Gianguido Visentin, firma nota in città per aver progettato i nuovi padiglioni della Fiera di Padova ma anche la cappella di San Leopoldo Mandic”.

L’intervento sottolinea quindi la sensibilità dei Supermercati Alì per il tema del green e della sostenibilità ambientale: basti pensare che sono oltre 3.500 gli alberi già donati da Alì e i suoi clienti grazie all’iniziativa “Punti Per la Scuola” e 15 i parchi cittadini riqualificati nelle province di Padova, Treviso, Vicenza e Rovigo con l’iniziativa “Un posto al verde”.

Coop Alleanza 3.0 chiude il 2015 a +1,6%. Restyling per 102 pdv, focus su salute e food

Chiude il 2015 con un fatturato a 4,4 miliardi di euro (+1,6% sul 2014), un utile ante imposte di 19,5 milioni (utile netto a 4,5 milioni) e un patrimonio netto di 2,5 miliardi Coop Alleanza 3.0, la più grande Cooperativa italiana ed europea (per numero di soci) nata il 1° gennaio 2016 dalla fusione di Coop Adriatica, Coop Consumatori Nordest e Coop Estense.
Significativi i risultati della distribuzione dei carburanti: lo scorso anno, gli impianti gestiti dalle tre Cooperative – direttamente o attraverso società controllate – hanno erogato 216 milioni di litri di carburanti (+25,4% sul 2014), con vendite per 271 milioni di euro (+7,27% sull’anno precedente). In questo settore, Coop Alleanza 3.0 nel 2016 opererà attraverso la società Carburanti 3.0, che gestirà tutte le 61 stazioni di servizio.
L’utile ante imposte aggregato (quindi la somma dei risultati delle tre Cooperative unite) è di 19,5 milioni e l’utile netto aggregato ha raggiunto i 4,5 milioni. Questi risultati risentono del fatto che, in un anno straordinario come quello dell’unificazione, si è proceduto a effettuare svalutazioni straordinarie per complessivi 113 milioni di euro, in un’ottica di prudenza e con la volontà di permettere alla nuova Cooperativa di guardare al futuro e a una nuova stagione di sviluppo. Importante segnalare che il patrimonio netto di Coop Alleanza 3.0 raggiunge i 2,5 miliardi di euro, a conferma della solidità della stessa.

104 milioni di investimenti sulla rete

Ad aprile 2016, Coop Alleanza 3.0 – direttamente e attraverso società controllate che operano nel core business – registra vendite in crescita del 2,5% sul 2015; in salita anche le vendite di carburanti, con un aumento dei litri erogati del 20% sul 2015. La Cooperativa ha dato il via inoltre a un importante serie di interventi per lo sviluppo, la ristrutturazione della rete di vendita e per l’innovazione, con investimenti complessivi per 104 milioni di euro. In tutto, saranno coinvolti 102 negozi; solo nei primi quattro mesi dell’anno, gli interventi hanno interessato 22 punti vendita (con 15 nuove aperture e 7 ristrutturazioni), portando il totale dei negozi a 430 (di cui 64 ipermercati). I lavoratori superano, in tutto, le 22.000 unità, il 96% circa dei quali assunti con contratti a tempo indeterminato e sostenuti da programmi di formazione e di welfare.
Il Sud dell’Italia è centrale nel piano di sviluppo con la recente riapertura, dopo la ristrutturazione, di tre ipermercati ad Aprilia (Lt), Avellino e Afragola (Na) e l’inaugurazione del nuovo supermercato di Palermo.
«Coop Alleanza 3.0 è dei soci, e guidata dai soci – dichiara Adriano Turrini, presidente di Coop Alleanza 3.0 – Abbiamo realizzato questa fusione per riuscire a soddisfare in modo sempre più efficace nuovi e vecchi bisogni dei nostri soci. Cambiano le dimensioni e i modi in cui realizziamo il nostro scopo sociale, ma non lo scopo sociale stesso: offrire i migliori prodotti alla miglior qualità e al miglior prezzo possibile. Per questo ci impegniamo ad avere una presenza territoriale sempre più ampia, che va dal paesino di montagna all’isola della laguna veneta, sino alle grandi superfici nelle aree metropolitane: Coop Alleanza 3.0 deve essere presente dove sono presenti i propri soci. La nostra funzione non è puramente commerciale, ma abbiamo una vocazione sociale, e la solidità patrimoniale registrata è garanzia del Prestito sociale e di tutte le nostre attività. Credo, però, che il segnale più importante di questi primi mesi di Coop Alleanza 3.0 sia osservare come i soci abbiano capito e sostenuto una fusione di queste dimensioni, che ha come obiettivo finale quello di essere più grandi e nel contempo più vicini a tutti loro perché più presenti sui territori».

Coop Alleanza 3.0 conta oggi 2.780.000 soci: nel 2015 si sono registrate quasi 110 mila nuove adesioni, e solo nei primi quattro mesi del 2016, i nuovi soci della Cooperativa sono stati più di 48 mila, a conferma dell’ottima accoglienza ricevuta dalla nuova realtà.

Altro caposaldo delle attività previste per il 2016 e per il futuro è la valorizzazione delle produzioni locali grazie agli oltre 3.000 fornitori, suddivisi in 8 settori, dalla carne ai generi vari, dal pesce all’ortofrutta, per più di 3 miliardi di euro di acquisti l’anno. Per sposare al meglio la dimensione nazionale della Cooperativa con i presìdi locali instaurando un rapporto diretto con le specificità produttive e alimentari dei territori, la nuova direzione acquisti della Cooperativa è stata organizzata suddividendo i produttori in 6 poli regionali e dedicando una delle macro aree di settore al “territorio & biodiversità”.
Anche nel 2015 un occhio di riguardo è stato riservato alle iniziative per la tutela dell’ambiente e per la ridurre l’impiego di risorse e i costi energetici grazie ad investimenti su tutta la rete di punti vendita. Al 31 dicembre erano già 71 gli impianti fotovoltaici con un 26% dei consumi elettrici proveniente da energia “verde”.

È previsto un ulteriore sviluppo dei Punti salute, che diventeranno vere e proprie Aree salute e benessere, con oltre 5.700 referenze e superfici fino a 400 metri quadrati. Novità anche per le Aree ristorazione, con un’offerta che supererà quella tradizionale, con yogurteria e gelateria, per seguire i nuovi stili di vita dei consumatori. Infine, ci sarà un’importante riconversione e sviluppo dei negozi di ottica: il piano di estensione porterà, entro la fine del 2018, ad avere 70 corner direttamente gestiti con l’assunzione di 250 ottici diplomati.

Il Prestito continua a essere un istituto apprezzato dai soci prestatori: a fine 2015 i libretti erano 462.677, di cui oltre 12.400 nuovi, per un totale di 4,46 miliardi di euro e quasi 195 mila carte socio attive per i pagamenti.

Il Bilancio 2015 sarà oggetto di approvazione in 214 assemblee separate che prevedono la presenza di circa 80.000 soci e si svolgeranno dal 16 maggio al 3 giugno 2016 in tutti i territori in cui Coop Alleanza 3.0 è presente, e verrà ratificato dall’assemblea generale dei delegati che si terrà il giorno 11 giugno 2016.

Auchan Retail Italia lancia la raccolta fondi Telethon

È partita la “raccolta di primavera” a favore di Telethon che consente di donare fondi alla ricerca scientifica presso gli ipermercati Auchan, i supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply e nei drugstore Lillapois

Le modalità per sostenere il progresso della ricerca sono tante: fino al 29 maggio, sarà possibile donare 1 euro alle casse e ricevere in omaggio una piccola confezione di cuoricini di biscotto in pasta frolla Grondona. Intanto, continua l’iniziativa “Vincono i centesimi”: fino al 30 giugno, per ogni passaggio in cassa della carta fedeltà LaTua!Card, le insegne Auchan, Simply e Lillapois doneranno 1 centesimo alla ricerca Telethon senza oneri aggiuntivi per i clienti. Un’iniziativa che lo scorso anno ha permesso di donare 40 milioni di centesimi di euro (400mila euro) alla ricerca scientifica. Sempre attiva c’è infine la pagina Facebook “Simply per Telethon” e per ogni nuovo “Mi piace” Simply donerà 10 centesimi di euro alla ricerca sulle malattie genetiche.

Oltre al tradizionale impegno nella raccolta fondi, Auchan e Simply sostengono numerosi eventi in programma nelle città, per unire lo sport alla grande gara della solidarietà: dalle corse non competitive organizzate da Simply a livello locale fino al grande evento della 25a Partita del Cuore che si terrà martedì 18 maggio 2016. Quest’anno, per la prima volta, le insegne Auchan e Simply saranno al fianco di Cinema Stars, la squadra dei protagonisti del cinema italiano che scenderanno in campo per sfidare la Nazionale Cantanti allo stadio Olimpico di Roma, tutti all’insegna della solidarietà. Sarà possibile acquistare i biglietti nei punti vendita diretti Auchan e Simply di Roma e provincia al costo di 10 euro.

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