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Uk: la tassa sui sacchetti di plastica nella GDO si reinvestirà a beneficio della comunità locale

Tesco sta utilizzando una tassa governativa, quella sui sacchetti di plastica, per avvicinarsi e fidelizzare la comunità locale.

I sacchetti di plastica sono un enorme problema per l’ambiente, specie marino e fluviale. Ogni anno nella sola Ue ne finiscono in discarica 8 miliardi. Tanto che a maggio il Parlamento Europeo ha approvato una direttiva UE secondo la quale gli Stati membri avranno due possibilità: ridurre l’utilizzo di buste di plastica tramite l’applicazione di una tassa entro il 2018 oppure fare in modo tramite altre iniziative di ridurne l’uso a 90 pro capite l’anno entro la fine del 2019, che dovranno diventare 40 sacchetti pro capite l’anno entro il 2025.

Intasco o reinvesto?

Che i sacchetti di plastica siano un costo per il retailer e per l’ambiente è indubbio. Farli pagare in certi casi è stato un deterrente. E se si usasse il ricavo della vendita per finanziare iniziative sociali a beneficio della comunità locale? È ciò che succederà in Inghilterra per effetto di una legge statale che, a partire dal 5 ottobre, imporrà una tassa di 5 pence (circa 7 centesimi di euro) per ogni sacchetto di plastica venduto in supermercato.

Tesco ha iniziato una campagna di sensibilizzazione, impegnandosi a informare i clienti sulla destinazione finale dei fondi ed anche a promuovere iniziative locali meritevoli. Oltre alla shopping bag di tessuto in omaggio, i clienti otterranno tutta una serie di informazioni su come sprecare meno sacchetti e “dritte” su come ricordarsi di portare con sé quelli a lunga durata (ad esempio: tenerne sempre qualcuno nel baule della macchina). Però i sacchetti usa e getta saranno più resistenti (ovvero di fatto realmente riutilizzabili), e saranno riciclati da plastica ricavata all’interno della catena, secondo una logica di “economia circolare”. Infine, i clienti potranno riciclare i sacchetti usati lasciandoli nel punto vendita.

La parte più interessante dell’approccio dell’insegna britannica riguarda la dichiarazione di voler giocare un ruolo proattivo nel vigilare e proporre affinché i soldi raccolti dalla tassa (che ci si aspetta saranno nell’ordine dei milioni di sterline) vengano effettivamente utilizzati all’interno della comunità per progetti utili. I clienti saranno infatti invitati a votare online tre progetti per area selezionati con l’aiuta dell’associazione Groundwork, e anzi saranno invitati a segnalarne o proporne di loro prima della selezione. Tra i progetti più “probabili” la creazione di parchi urbani, orti condivisi e percorsi salute nel verde.

“Le persone sono più in salute perché possono esercitarsi all’aria aperta, coltivare il proprio cibo e allontanarsi dallo stress e dal traffico della vita urbana. Le comunità sono più forti perché la gente ha modo di conoscere i propri vicini e le famiglie hanno un posto dove divertirsi insieme. Gli spazi verdi locali aiutano anche ad affrontare temi ben più complessi: aumentano la biodiversità e riducono l’impatto del riscaldamento globale. Siamo entusiasti di lavorare con i punti vendita e i clienti Tesco per portare questi benefici a migliaia di comunità nel Regno Unito” ha commentato Graham Duxbury, Ad di Groundwork UK.
Un bell’esempio di responsabilità sociale, interazione tra pubblico e privato e un modo per avvicinare e fidelizzare il consumatore e comunicare un’immagine positiva che a Tesco probabilmente, se tutto va come deve andare, frutterà ben più dei 7 pence a sacchetto se li avesse intascati direttamente.

Casi di successo e proibizionismo californiano

L’iniziativa del resto ha dei precedenti assai vicini. L’Irlanda, ad esempio, è stato il primo stato ad applicare una tassa sui sacchetti, la PlasTax, nel lontano 2002. I risultati sono stati molto positivi: un calo del 90% nell’uso dei sacchetti (erano1,2 miliardi l’anno) e 9,6 milioni di euro ricavati e utilizzati per finanziare progetti a favore dell’ambiente. Iniziative simili in Scozia e Galles hanno permesso di raccogliere 5 milioni di sterline (6,8 milioni di euro) andati alle associazioni ambientaliste Keep Scotland Beautiful e Keep Wales Tidy e all’RSPB (una sorta di Lipu britannica).
Draconiano invece l’approccio della California, dove l’anno scorso è passata una legge per proibire l’uso dei sacchetti di plastica, e i supermercati sono stati i primi ad essere coinvolti. Sulla spinta di una forte opposizione dei produttori però la legge, che avrebbe dovuto partire a luglio, è stata sospesa fino a novembre, periodo di elezioni. Vedremo come andrà a finire.

In Italia già da tempo i sacchetti plastica sono stati banditi a favori di quelli biodegradabili. Ma non tutto è risolto: un’indagine di Legambiente dello scorso gennaio nella GDO ha rilevato come su 37 sacchetti prelevati ben 20 fossero di fatto “fuori legge”, ovvero non compostabili.

Conad lancia una parafarmacia “stand alone” a Siena

Non più un corner, ma un vero e proprio negozio, separato dal punto di vendita o dalla galleria commerciale: apre un nuovo corso la parafarmacia che Conad inaugurerà domani in piazza Matteotti a Siena, la prima separata anche se vicinissima al Conad City nell’omonima piazza.
Sviluppata su 120 mq di superficie, mette a disposizione una serie di servizi come misurazione della pressione, giornate specialistiche dedicate all’analisi del capello e al trucco professionale, trattamenti specifici viso e corpo e prodotti dedicati alla salute e al benessere di tutta la famiglia.
La presenza di tre farmaciste iscritte all’Albo garantisce al cliente consigli utili per ogni esigenza e un servizio puntuale, ogni giorno della settimana, oltre ad un’informazione sanitaria corretta in merito all’uso appropriato dei farmaci e alla loro conservazione, alle controindicazioni, agli effetti collaterali.
In assortimento cosmetici delle migliori marche, alimenti per celiaci, integratori e rimedi naturali per tutta la famiglia e, soprattutto, un’ampia scelta di articoli sanitari e ortopedici in pronta consegna e su ordinazione. Articoli che spaziano dall’ausilio ortopedico alle attrezzature per la deambulazione, dalle calzature ortopediche alle calze graduate, dagli ausili per il bagno ai prodotti per la prevenzione delle ulcere da decubito.

«La liberalizzazione che c’è già stata ha prodotto risultati positivi, ma fare di più è possibile – sottolinea Fiorella Bianchi, direttore generale di Conad del Tirreno -. Conad è a favore di un mercato aperto alla libera concorrenza, nell’interesse primario dei cittadini, delle comunità, dei territori; per questo tutela il diritto a scegliere dove acquistare un farmaco o un prodotto per la salute, avendo la certezza di un prezzo conveniente e di un servizio che si integra e convive con quello fornito dalla farmacia. Il sistema Conad cresce mediamente di oltre il 15 per cento nelle parafarmacie. Recepito dai consumatori come valore aggiunto della nostra offerta, il concept Parafarmacia Conad sta conquistando successo e gradimento grazie alla certezza della convenienza e alla qualità del servizio. L’auspicio è che questa nuova parafarmacia possa incontrare il favore dei clienti; e non solo per un fattore legato alla convenienza».

In occasione dell’apertura saranno distribuiti un volantino con sconti di rilievo sulle principali marche e un catalogo che offre occasioni di risparmio su tanti prodotti. A nove anni dall’apertura del primo corner, oggi le parafarmacie Conad in Italia sono un centinaio.

Da Penny Market una promozione per bambini e famiglie

Prosegue fino all’11 ottobre la collezione di biglie raffiguranti animali, dedicata ai bambini e alle famiglie presso i 320 Penny Market presenti in Italia, a fronte di una spesa di 20 euro e presentando la Penny Card. I 18 soggetti da collezionare sono ripresi da Wild – Oltrenatura e sono suddivisi in tre categorie: “Predatori”, “Esotici” e “Il grande freddo”.

Per tutta la durata della collezione è previsto un concorso che regala subito uno dei 10.000 peluche in palio al cliente che trova la speciale biglia con il logo Penny Market.

«Abbiamo scelto la collezione di biglie – afferma il Direttore Marketing di Penny Market Italia – perché ci piace l’idea di un gioco educativo e allo stesso tempo socializzante: le biglie sono adatte sia ai bambini che alle bambine, permettono l’interazione del gioco tra genitori e figli, ricordano agli adulti i loro giochi dell’infanzia».

Presso i punti vendita di Montemurlo (Prato), Novara e Bari si effettua un maxi torneo di biglie su una pista di 15 metri.

Inoltre è possibile fare una donazione alla fondazione “Mission Bambini”, dedita agli aiuti per l’infanzia, acquistando alcuni prodotti di corredo alla collezione: il sacchetto e la valigetta portabiglie e la pista per biglie. Il 10% della vendita di questi prodotti viene devoluto alla “Fondazione Mission Bambini” per il sostegno del progetto “Un nido per ogni bambino” che garantisce cure, educazione e cibo a 500 bambini in difficoltà in Italia.

Insalata quarta gamma, mercato quasi saturo. Possibilità di crescita al Sud e nei discount

L’insalata di quarta gamma piace agli italiani. Anzi, negli ultimi annivi è un travaso di consumi dalle verdure sfuse a quelle già confezionate già pulite, tagliate, lavate e pronte all’uso. Lo sottolinea Nielsen che rileva che da gennaio di quest’anno per la prima volta i consumatori di insalata confezionata hanno superato quelli di insalata sfusa. E la forbice continua ad allargarsi.

nielse IV gamma 1

“L’ampliamento del parco acquirenti (+ 300 mila famiglie nell’ultimo anno) – affermano gli analisti di Nielsen – ha contribuito alla crescita dei consumi che hanno subito un’ulteriore accelerata. Ad anno terminante maggio 2015, sono state consumate 89,3 mila tonnellate di verdura IV Gamma (+ 2,7% vs AT Mag 14) per un valore totale di oltre 633 milioni di euro (+ 1,5% vs AT Mag 14). Restano stabili invece i consumi medi per famiglia con una spesa annua per nucleo che si attesta intorno ai 34 euro e una frequenza di acquisto di circa 18 atti all’anno, a dimostrazione del fatto che è principalmente la capacità del prodotto di attirare nuovi acquirenti a sostenere i consumi”.

In calo invece il consumo di verdura sfusa, con un calo di circa tra il 5% e il 7% rispettivamente proprio nei canali più tradizionalmente dedicati al suo acquisto, i negozi tradizionali e i mercati rionali (AT Mag 15 vs periodo corrispondente).

I motivi di questo switch sarebbero diversi, secondo Nielsen: in particolare la crescente importanza che gli italiani prestano alla corretta alimentazione unita all’attenzione per il contenuto di servizio dei prodotti; l’insalata confezionata soddisfa l’una e l’altra esigenza conciliando la componente salutistica con il time saving e il contenimento degli sprechi. Senza considerare le politiche commerciali degli attori del mercato che hanno contribuito a contenere lo scontrino medio.

In questo roseo scenario già compare qualche nuvola all’orizzonte. Ed è il l’approssimarsi della saturazione della domanda, tanto che la penetrazione nelle prime tre aree Nielsen è vicina all’80%. Quali i margini di crescita? Secondo l’analisi sono due le possibili opportunità da cogliere. La prima è l’Area 4, caratterizzata da un parco acquirenti ancora inferiore rispetto alle altre aree, ma in forte crescita; la seconda potrebbe arrivare dai discount, un format ancora poco performante per la quarta gamma (- 6,5% Acquisti a Valore; -3,2% Acquisti a Volume – AT Mag 15 vs corrisp.) nonostante gli acquisti di verdura in generale siano invece in forte sviluppo in questo canale (+3,6% Acquisti a Valore; + 7,6% Acquisti a Volume – AT Mag 15 vs corrisp.).

Nielsen IV gamma 2

Ma in questo secondo caso la torta difficilmente si amplierebbe, perché si tratterebbe di un passaggio da altri canali d’acquisto al discount.

Al via il nuovo concorso Ricette di famiglia Végé

Sempre più indirizzata alla comunicazione e al coinvolgimento in rete, Végé lancia il concorso ricette di famiglia, legato ai prodotti a marchio Delizie VéGé che fino al prossimo dicembre distribuirà un montepremi del valore di oltre 17.000 €.

Per concorrere è sufficiente registrarsi sul sito web Ricette di famiglia, scegliere la ricetta da proporre che preveda l’impiego in preparazione di un prodotto a marchio Delizie VéGé e caricare sul sito la foto del piatto con accanto la confezione del prodotto utilizzato. Il concorso prevvede tre fasi dedicate ai primi piatti, ai secondi e ai dolci, prima della finale dove si scontreranno i vincitori di ciascuna di esse, che saranno giudicati dal popolo della rete e da una giuria di esperti. Al vincitore assoluto andranno 1.000 euro in buoni spesa, mntre premi vari sono previsti per i vincitori delle singole fasi, e dei più votati dalla rete e dalla giuria. Il coinvolgimento della rete di amicizie sui social è essenziale per ottenere il maggior numero di voti.

«Abbiamo pensato che il modo più appropriato di far apprezzare l’alta qualità, la sicurezza e la completezza dell’assortimento a marchio Delizie VéGé fosse un contest gastronomico aperto a tutti, semplice ma anche innovativo e divertente, che chiamasse in causa un patrimonio di memoria e di gusto particolarmente caro alle famiglie italiane: i sapori della cucina casalinga», ha affermato Giorgio Santambrogio, Amministratore Delegato di Gruppo VéGé.

Cedi Sisa Sicilia compie 20 anni e festeggia in crociera con i soci

Il Cedi SISA Sicilia celebra il ventesimo anniversario dalla nascita, che risale al 1995. E lo fa a modo suo, con una crociera sul Mar Mediterraneo Orientale che parte dal porto di Civitavecchia per scoprire le bellezze dei territori italiani, francesi e spagnoli. Per un’intera settimana, Soci e manager del Gruppo potranno esplorare ed assaporare il fascino delle città toccate dall’itinerario. E, durante il viaggio, non mancheranno importanti appuntamenti professionali e di confronto che culmineranno nella consegna di attestati di riconoscimento da parte di Sisa SpA al Presidente del Cedi SISA Sicilia Vito Petitto e al Consigliere di Amministrazione Nazionale Alfio Morfino.

Con 147 punti vendita, 109 Soci, 21 affiliati e 150.663.000 euro di fatturato Cedi nel 2014, il Cedi SISA Sicilia è una realtà in grado di rispondere alle esigenze dei Soci in materia di consulenza, logistica, supporto commerciale e marketing diversificato. Si presenta dunque non solo come un centro distributivo, ma vuole anche essere centro di servizi all’avanguardia.

Istat, vendite al dettaglio: l’alimentare consolida la crescita a luglio. Federdistribuzione: è ancora troppo debole

A luglio 2015 l’indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) aumenta dello 0,4% rispetto a giugno 2015. Nella media del trimestre maggio-luglio 2015, il valore delle vendite registra una crescita dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.

L’indice grezzo del valore del totale delle vendite aumenta dell’1,7% rispetto a luglio 2014, mantenendo un ritmo di crescita analogo a quello registrato il mese precedente.

Nei primi sette mesi del 2015, il valore delle vendite segna un aumento tendenziale dello 0,7%.

Con riferimento allo stesso periodo, il valore delle vendite di prodotti alimentari e quello di prodotti non alimentari segnano aumenti, rispettivamente, dell’1,3% e dello 0,3%.

Tenendo conto della variazione dei prezzi al consumo, emergono segnali di ripresa dei consumi di beni in termini reali: a luglio 2015, l’indice in volume delle vendite al dettaglio registra variazioni positive dello 0,4% rispetto a giugno 2015 e dell’1,4% rispetto a luglio 2014. Nel trimestre maggio-luglio 2015 l’indice aumenta dello 0,1% rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel confronto con il mese di luglio 2014 si registra una variazione positiva del 3,5% per il valore delle vendite delle imprese della grande distribuzione, mentre più contenuto è l’aumento registrato dalle imprese operanti su piccole superfici (+0,2%

Nella grande distribuzione il valore delle vendite aumenta, in termini tendenziali, del 4,3% per i prodotti alimentari e del 2,5% per quelli non alimentari. Nelle imprese operanti su piccole superfici, le vendite registrano variazioni positive dello 0,2% per i prodotti alimentari e dello 0,1% per quelli non alimentari. Riguardo alla tipologia di esercizio della grande distribuzione (Prospetto 3), a luglio 2015 si registrano aumenti del 3,7% per le vendite degli esercizi non specializzati e del 2,7% per quelle degli esercizi specializzati. Tra i primi, aumentano del 3,8% le vendite degli esercizi a prevalenza alimentare e del 2,9% quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare. In particolare, per quanto riguarda gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, si registrano aumenti per tutte le tipologie distributive: ipermercati (+3,2%), supermercati (+3,6%) e discount (+5,4%).

«La dinamica delle vendite al dettaglio – secondo il presidente di Federdistribuzione Giovanni Cobolli Gigli – presenta alcuni segnali positivi, che tuttavia sono da valutare con prudenza. La crescita dei prodotti alimentari è stata infatti influenzata da fattori climatici che hanno sostenuto le vendite dei prodotti stagionali; uno stimolo che potrebbe non ripresentarsi in futuro.  Preoccupano inoltre alcuni comparti strategici della Distribuzione Moderna Organizzata, come il settore dei mobili-arredamento e dell’abbigliamento, che segnano a luglio rispettivamente un -1,3% e un modesto +0,2%. Settori che ancora non riescono a dare incoraggianti segnali di ripresa».

La ripresa delle vendite al dettaglio di un modesto 0,7% rspetto all’anno scorso costiyuiscono per Cobolli Gigli «una variazione positiva rispetto al passato ma ancora timida per immaginare una robusta e strutturale crescita della domanda interna e certamente ancora non in grado di bilanciare le variazioni negative che le imprese del commercio hanno dovuto sopportare negli anni precedenti. Anche perché le famiglie stanno indirizzando i loro acquisti in modo significativo verso altri beni, quali le auto, come dimostrano i dati Istat degli ordinativi industriali di luglio in crescita del 61,3% per i mezzi di trasporto».

C’è atesa per un sostegno ai consumi attraverso per esempio la diminuzione della pressione fiscale. Ma dal mondo del commercio si guarda con una certa apprensione ai prossimi interventi in materia di liberalizzazioni e di aperture nei giorni festivi.

Simply Market presenta il nuovo sito: transmediale, social e localizzato

Si presenta completamente rinnovato www.simplymarket.it il sito di Simply, insegna del Groupe Auchan, che si presenta online oggi. Un’azione dettata fondamentalmente dalla consapevolezza del cambiamento dei comportamento dei navigatori, con lo spostamento della fruizione negli ultimi anni verso i dispositivi mobile e tablet a scapito del desktop, ma anche un’occasione per creare un nuovo canale di dialogo con la clientela.

Il nuovo sito, sviluppato con tecnologie responsive/adaptive, è un mezzo di comunicazione trasversale, pensato per garantire la sincronizzazione delle informazioni dinamiche da tutti i dispositivi e per semplificare la navigazione dell’utente che si connetta da PC, tablet o smartphone. Tra le novità, l’integrazione con i canali social (ViviSimply e Simply per Telethon), con la Facebook app e l’home page responsive composta da moduli dinamici con gestione delle posizioni per priorità, slider centrale e menù laterale che segue nella navigazione.

Restyling e rinnovamento anche nello stile, nella grafica e nei contenuti. Oltre alla possibilità di sfogliare i volantini in corso, Il sito attinge direttamente dalla piattaforma marketing aziendale Simply in modo da consentire all’utente di conoscere l’offerta promozionale completa per singolo punto vendita. Promozioni dettagliate, aggiornate, consigli, ricette, magazine online e, tutti i mesi, un tema sempre nuovo accompagnerano il viaggio in rete dei fruitori del sito.

Ampio spazio viene dato anche alle iniziative sociali e agli interventi in ambito ambientale messi in atto dall’insegna, pubblicati annualmente nel Bilancio di Sostenibilità (consultabile e scaricabile anche dal nuovo sito).

“La nostra capacità di cambiare e innovare è la dimostrazione della nostra passione per i clienti e dell’impegno che profondiamo nel cercare di soddisfare tutti i loro bisogni – commenta Paolo Bertini, Direttore Marketing e Servizi Commerciali di Simply -. Questa attenzione e propensione all’ascolto, unite alla convenienza e alla qualità della nostra offerta, sono gli ingredienti portanti di fidelizzazione della nostra clientela.”

Con YouBeep scansione e checkout si fanno con un’App

Tra i tanti sistemi di check-out spedito alle casse, ci è sembrata interessante questo proposto da una start-up portoghese, YouBeep, adottato in Portogallo dalle insegne Lidl e Pingo Doce.

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Il dispositivo di lettura può essere collegato a qualsiasi tipo di cassa.

Il fast check out tecnicamente è disponibile da molti anni, e figura tra i servizi più richiesti dai clienti di oggi, sempre meno disposti a passare tempo in coda davanti alle casse. Il vantaggio di YouBeep, che utilizza per la scansione dei prodotti acquistati un QR code, è la semplicità. Viene attivato scaricando l’App, registrandosi sempre tramite codice QR all’entrata del negozio e quindi consente di effettuare la spesa e presentare il conto finale dal proprio smartphone alla cassa, senza dover utilizzare dispositivi del pdv, e in modo più veloce (di tre volte, dicono dall’azienda) rispetto a una cassa check-out media. Questo lato cliente, mentre dal lato retailer prevede costi molto più bassi rispetto a un sistema interno e velocità di implementazione: niente hardware, solo una piccola scatola da collegare a ciascuna cassa standard.

“Tra l’altro è stato rilevato che, conoscendo l’importo man mano che si fa la spesa, il consumatore tende a riempire il carrello fino all’8/10% in più perché, psicologicamente, sa esattamente cosa spenderà, in caso contrario tende ad acquistare meno per paura di spendere troppo” ci spiega David Sobrinho di Xhockware, società che ha sviluppato l’App, che ha anche ottenuto un contributo della Ue.

L’app è in grado di integrare i sistemi di fidelizzazione, lo store locator, le liste della spesa eventuali coupon digitali e promozioni, e anche le interazioni con i social.

 

Infografica: perché i consumatori usano YouBeep? Risultati del progetto pilota nei pdv Lidl e Pingo Doce in Portogallo

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Pam punta ai Big Data reclutando talenti all’Università di Padova, con un game

Migliaia di dati passano dalle casse di un supermercato ogni giorno, ma analizzare e tradurre questi “Big Data” in strategie commerciali è una delle grandi sfide per la GDO. Gruppo Pam si sta muovendo in questo senso, e cerca laureati e laureandi dell’Università di Padova da inserire con contratto a tempo indeterminato nel nuovo team che si occuperà di analisi e modellizzazione dei comportamenti di acquisto del consumatore. E lo fa con un metodi innovativo, il “Data Scientist Recruiting Game”, un’iniziativa ideata in collaborazione con PwC e con il Career Service dell’Università di Padova.

«Stiamo costruendo una nuova squadra per aiutare il business a indirizzare la politica commerciale sulla base di informazioni preziose che derivano da milioni di dati che si generano alle nostre casse – afferma Lara Facchinetti, Responsabile Sviluppo Risorse Umane e Organizzazione -. Cerchiamo giovani laureati e laureandi appassionati dell’analisi dati, con una solida base di conoscenze statistiche, spinti da curiosità e voglia di risultati e abbiamo scelto un modo nuovo di dialogare con i candidati: un gioco, che darà loro modo di cimentarsi con dati reali e di elaborare una risposta concreta per il business. E lo faremo all’interno dell’Università, grazie alla collaborazione del Professor Paolo Gubitta e del team del Career Service dell’Università di Padova che, insieme al Dipartimento di Scienze Statistiche, ha accolto con grande entusiasmo la nostra iniziativa».

Possono partecipare laureati e laureandi in Economia, Statistica, Ingegneria Informatica, Matematica e Fisica. Per il Career Service dell’Università di Padova questo evento si inserisce in una più ampia strategia di collaborazione con le aziende del territorio. «Il nostro obiettivo – sottolinea Paolo Gubitta, delegato al Placement – è diventare veri partner delle direzioni del personale delle imprese: organizzare un game invece del tradizionale invio dei curricula è un esempio da manuale di innovazione dei processi di reclutamento e selezione».
PwC, presente all’incontro con consulenti esperti in ambito digitale, fornirà ai partecipanti informazioni utili e suggerimenti per il più corretto svolgimento del Game secondo le metodologie più in uso nel mercato Retail, alimentare e non.

L’appuntamento è per Giovedì 1 ottobre 2015, dalle ore 13.30 alle ore 18.30 presso il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova (Aula ASID60). È necessario iscriversi entro il 26 settembre 2015 sul sito dedicato www.unipd.it/pam.

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