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A volte la fama fa bene: Fameroll, prima app charity che mette in contatto con le star

È proprio il caso di dire che a volte la fama fa (del) bene: è il caso di Fameroll, la prima app charity che con un semplice click, permette alle celebrità di interagire con i propri fan e raccogliere fondi per nobili cause.

Fameroll mette in contatto i talent iscritti e i loro follower, per rispondere alle loro richieste con un video messaggio completamente personalizzato, dedicato all’utente che l’ha acquistato attraverso Fameroll, e devolvendo in beneficenza – ad associazioni scelte dalle stesse star – il ricavato.

Le possibilità soo infinite. dalla cantante preferita che augura “in bocca al lupo” alla figlia prima del compito di matematica al campione della squadra del cuore del fidanzato che si complimenta per la promozione sul lavoro, all’attrice della serie tv di la mamma non si perde un episodio che le augura buon compleanno. Piccole sorprese che regalano grandissime emozioni, firmate dai primi generosi protagonisti di Fameroll, come la campionessa paraolimpica Bebe Vio, l’attrice e presentatrice tv Diana del Bufalo, lo chef stellato Massimo Bottura, il cantautore Filippo Neviani in arte Nek, e il calciatore di serie A e della nazionale Italiana Andrea Petagna.

Sono solo i primi volti che hanno deciso di supportare la più moderna raccolta benefica nell’era dei social media. Questi personaggi realizzeranno con un semplice invio due grandi desideri: quello di chi li ama da sempre, li sostiene e da oggi può realizzare il sogno di entrare in contatto con loro; e quello di chi, grazie alle donazioni e i fondi raccolti, vedrà migliorata la propria vita.

L’idea è nata dai giovani co-fondatori Diletta Bussinello, Francesco Pivetti, Leonardo Cristoni e Guglielmo Gibertini, grandi appassionati di digital e comunicazione. “È facile immaginare quante richieste di videomessaggi ricevano ogni giorno influencer e personaggi via Instagram – spiega Diletta Bussinello -. Per questo abbiamo pensato di realizzare un’app che permettesse loro di rispondere in modo semplice e divertente, sostenendo importanti progetti benefici”.

L’app è disponibile gratuitamente da mercoledì 18 aprile sia per dispositivi Android che iOS ma anche da sito web ufficiale, supportata da Paypal per le modalità di pagamento.

MyWay, Fiorella Rubino lancia la prima capsule collection di moda personalizzabile

Secondo molti il futuro della moda è questo: la personalizzazione, la possibilità del cliente – resa possibile anche grazie alle nuove tecnologie digitali – di costruire il capo da acquistare secondo i propri desideri. Un approccio innovativo che ora abbraccia Fiorella Rubino, il brand fast fashion curvy di Miroglio Fashion, che presenta il nuovo progetto di capsule collection interamente personalizzata. Si chiama “MY WAY”, e da la possibilità di creare il proprio capo in libertà, rispecchiando in modo autentico esigenze, desideri e stile.

 

Sul web e in negozio

Attraverso il sito www.fiorellarubino.com dal 9 aprile sarà possibile personalizzare modelli di tuniche e jeans in ogni dettaglio – forma, lunghezza, tessuti, colori e accessori. Tre capi e oltre 1.500 combinazioni da creare e visualizzare con l’utilizzo del 3D di ultima generazione. In oltre 170 negozi Fiorella Rubino poi è possibile vedere e toccare i capi, provare le taglie, conoscerne il materiale e ottenere tutti i consigli e i suggerimenti da parte del personale del negozio, per poi fare l’ordine online in location o da casa. Una vera e propria shopping experience multicanale.

“Stiamo tracciando un percorso che è iniziato con una grande testimonianza già nel mese di marzo – dice Anne van Merkensteijn, Brand Director di Fiorella Rubino – quando con il lancio della campagna Stile Libero e la presentazione della ricerca ‘Le Forme della Libertà’ abbiamo raccontato a pubblico e stampa l’evoluzione di quel rapporto tutto speciale che ogni donna ha con la percezione del proprio corpo e con la moda. Oggi Fiorella Rubino sposa il concetto di personalizzazione, in linea con le grandi tendenze presenti sul mercato, un territorio questo fino ad oggi presidiato da brand del luxury. La personalizzazione è l’essenza stessa dello Stile Libero, perché oggi tutte le consumatrici, al di là del proprio portafoglio, vogliono essere considerate speciali e avere proposte uniche per loro. Attraverso questo progetto daremo pertanto spazio alla loro interpretazione creativa, trasformando il cliente in un piccolo creatore di moda con l’obiettivo di dare loro la possibilità di rendere il proprio look ancora più unico e differenziante”.

“Noi partiamo dal presupposto che sia sempre più fondamentale parlare ‘con’ i consumatori e non ‘ai’ consumatori – dice Hans Hoegstedt, CEO di Miroglio Fashion – . Saper ascoltare le loro esigenze, creando una relazione autentica e intima in modo da poterne cogliere le richieste e adeguare la nostra offerta, con proposte sempre più personalizzate. Questo perché riteniamo che possa esistere una alternativa forte e distintiva alla massificazione imperante delle grandi catene internazionali del fast fashion. Già con la startup Tailoritaly la nostra azienda ha avuto la possibilità di creare cultura sull’innovazione e, in particolare, sperimentare in modo concreto il tema della personalizzazione. Oggi, con questo progetto di Fiorella Rubino, la nostra expertise in tema di customizzazione prende forma su uno dei brand più importanti del portfolio di Miroglio Fashion e diventa una personalizzazione seriale”.

Nato in Italia nel 2004, il brand Fiorella Rubino è oggi distribuito a livello europeo attraverso 220 punti vendita monomarca principalmente in Italia, Spagna, Germania e Russia. È uno dei 12 brand di Miroglio Fashion, la terza azienda sul mercato italiano dell’abbigliamento femminile.

Metti una dietista al supermercato… nasce info.food, servizio gratuito di Coop 

La dietista Paola Villata alla presentazione del servizio.

Il punto vendita diventa sempre più luogo dove usufruire di servizi oltre che fare semplicemente la spesa: un ulteriore passo in questo senso arriva da Nova Coop che dal 16 aprile, all’interno degli Ipercoop di Torino, Chieri e Collegno, lancia info.food, il primo servizio gratuito e continuativo in Italia di consulenza nutrizionale rivolto ai soci e ai consumatori.

Una esperta dietista affiancherà la clientela fornendo consigli, informazioni e suggerimenti sul tema della corretta alimentazione e del benessere. Il servizio è promosso da Nova Coop, da sempre attenta ai temi della salute e del benessere, in coerenza con i propri valori aziendali e con il suo impegno nel sociale.

I dietisti, presenti presso i punti vendita, saranno a completa disposizione dei consumatori per affiancarli nella scelta di prodotti e alimenti che rispondano alle esigenze di alimentazione corretta e consapevole e per fornire consigli e informazioni. L’obiettivo del servizio è quello di migliorare l’abilità delle persone nel compiere scelte ponderate di consumo e aiutare le famiglie a promuovere stili di vita salutari.

“È la prima volta che in Italia parte un progetto di questo tipo – dichiara Silvio Ambrogio, Direttore Politiche Sociali e Relazioni Esterne Nova Coop –. Nova Coop è una cooperativa che fin dal proprio statuto si propone non solo di vendere merce di qualità a un giusto prezzo, ma anche di tutelare e informare i consumatori. Non dobbiamo infatti dimenticare che è soltanto con una buona alimentazione e con corretti stili di vita che possiamo stare bene oggi e prevenire patologie”.

 

Allarme obesità: alimentazione sul banco degli imputati

L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) considera la cattiva alimentazione un problema drammatico e una delle cause principali dei problemi di salute pubblica per le aree più ricche e sviluppate del pianeta.  E non è una questione che riguarda solo gli altri: in Italia, secondo una ricerca condotta recentemente da “Okkio alla Salute”, progetto di monitoraggio sostenuto dall’Istituto Superiore della Sanità su di un campione composto da 48.400 genitori e 48.900 bambini di oltre 2.600 classi su tutto il territorio nazionale, il 21,3% è in sovrappeso e il 9,3% è obeso. In Italia un bambino su 3 ha un peso che supera i limiti raccomandati per la propria età.

“L’obesità sta assumendo sempre più i contorni di una vera e propria epidemia a livello mondiale e l’Italia non fa certo eccezione, soprattutto in età pediatrica dove la situazione è preoccupante – afferma Andrea Pezzana, Direttore della Struttura di Dietetica e Nutrizione Clinica presso l’Ospedale San Giovanni Bosco  Asl Torino -. Sebbene la tendenza sia in miglioramento rispetto a dieci anni fa questo non basta ancora, occorre sensibilizzare la popolazione circa i rischi che corrono le persone in sovrappeso e quelle obese e non bisogna sottovalutare le situazioni nella loro comparsa iniziale. Ritengo che prevenire, informare e promuovere scelte alimentari consapevoli e stili di vita corretti siano oggi le strade migliori da percorrere per diffondere una cultura della salute sempre più indispensabile. Questo servizio va proprio nella direzione di creare un’alleanza tra soggetti diversi per affiancare le persone nel preciso momento in cui scelgono che cosa mettere nel proprio carrello e portarlo in tavola”.

Info.food si avvarrà per la copertura del servizio in via sperimentale anche della collaborazione del Corso di laurea in Dietistica della Scuola di Medicina dell’Università degli Studi di Torino attraverso un progetto formativo che coinvolgerà gli studenti del terzo anno del corso di studi. L’obiettivo delle attività dei nostri studenti – spiega Graziella Xompero, coordinatore del Corso di laurea in Dietistica – sarà collaborare alla promozione della sicurezza alimentare e di scelte di consumo consapevoli per migliorare lo stato nutrizionale e minimizzare il rischio d’insorgenza di patologie dell’alimentazione, oggi sempre più diffuse. L’inserimento della figura dell’esperto-dietista all’interno di un punto vendita della grande distribuzione organizzata rappresenta una novità per l’Italia che speriamo possa essere apprezzata dai consumatori e diventare presto una professionalità comune all’interno dei supermercati”.

 

Pasta à gogo: arrivano gli spaghetti (e non solo) take-away

Pasta take-away? Perché no. Insieme alla pizza, al sushi e al gelato, ora anche il nostro “piatto nazionale” si può consumare secondo le logiche dell’asporto. Ci ha pensato PASTA à GOGOTM lo store di Pasta take-away, che si presenta come una boutique della Pasta d’asporto: primi piatti di Pasta Fresca pronti in pochi minuti.

Da PASTA à GOGOTM  si può gustare una ricetta classica o crearne una su misura in base ai propri gusti, con materie prime Made in Italy di altissima qualità: la pasta è fresca e i sughi sono fatti in casa. I primi piatti sono pronti in pochi minuti, da mangiare in loco o da portare via, per una pausa ristorativa veloce ma gourmet.

Gli ideatori

L’idea di rinnovare l’immagine di consumo di un piatto così importante ma al tempo stesso popolare, è venuta a Mirco Spina e Iván Bortot, una coppia unita nella vita e ora anche dalla professione, ideatori del brand e della corporate identity. Il primo, manager con esperienze nella comunicazione e il copywriting, e il secondo, architetto ed interior designer, hanno unito le rispettive conoscenze nella realizzazione di questo progetto.

Il format

Il cliente che entra nel piccolo concept store di viale Abruzzi, 89 si trova davanti a due scelte:

1) Creare la propria Ricetta GOGO

scegliendo tra 17 diversi formati di pasta divise in:

  • tradizionali (spaghetti, maccheroni, farfalle, penne, fusilli e tagliatelle);
  • integrali (spaghetti e penne);
  • ripiene (saraceni bresaola e rucola, ricotta e lime, melanzana e pecorino);
  • 100% Legumi BIO (fusilli di lenticchie rosse, penne di piselli o sedanini di ceci);
  • alternative BIO (fusilli con quinoa, teff e amaranto, penne di riso o sedanini con mais e fibra di bambù).

La pasta scelta e cotta, viene fatta saltare in padella con il rispettivo condimento. Le combinazioni possono essere svariate: salsa rossa, verde, gialla, bianca o viola, oltre ai sughi classici che possono essere contaminati da gusti personali. Per chi ama la pasta in bianco si può scegliere tra Olio Extravergine d’Oliva Estratto a Freddo o burro. Si possono aggiungere verdure fresche (melanzane, funghi, zucchine, pomodirini, ecc), formaggi (Parmigiano DOP, Pecorino Romano  DOP, Ricotta salata, misto stagionati, Stracciatella) o scegliere tra cinque varietà di semi e noci (scaglie di mandorle, granella di pistacchi o noci, semi di papavero, sesamo nero).

2) Scegliere una delle 11 Ricette Classiche come le Tagliatelle con ragù alla Bolognese, gli Spaghetti alla Carbonara, i Maccheroni alla Norma, gli Spaghetti Cacio e Pepe o le Penne all’Amatriciana.

Un’attenzione particolare è riservata ai vegani perché all’interno del menu si trovano ingredienti di origine vegetale in tutte le categorie, permettendo quindi anche a loro di creare la propria Ricetta GOGO 100% Vegan.

Tutti i piatti di PASTA à GOGOTM vengono serviti nel “GogoBox”, un contenitore biodegradabile, che permette di gustare i piatti conservandone però la qualità e il sapore:  il coperchio è  infatti realizzato con piccoli fori anti-condensa, utili per il trasporto della pasta e la sua corretta ventilazione, mantenendo quindi inalterata e perfetta la cottura.

 

DOVE E COME GUSTARE PASTA à GOGOTM?

  • IN STORE: si può degustare il piatto comodamente seduti tra l’efficiente cucina a vista e le vetrate a tutta altezza da dove si guarda la Milano che corre.
  • TAKE AWAY: passando dallo store e prendendo la propria GogoBox d’asporto altrimenti, ordinando a domicilio tramite le App di Foodora, Deliveroo e Glovo o ancora chiamando direttamente il locale per le brevi distanze di consegna.
  • PRENOTAZIONE: si può prenotare un’ordine e ritiralo tramite la app Eatsready all’orario desiderato.

 

 

Informazioni utili:  PASTA à GOGOTM 

Viale Abruzzi, 89 – 20131, Milano                                  

                                                                                  

 

 

E ora i dash button di Amazon diventano virtual e personalizzabili, e la spesa è instantanea

E ora i dash Button, icona pop di Amazon, diventano virtuali e, soprattutto, personalizzabili: la novità approdata oggi sul sito della dot com di Jeff Bezos consente di ordinare nuovamente i propri prodotti preferiti creando un apposito bottone.

Nati come pulsante fisico da attaccare sulla lavatrice (dal nome si capisce quale sia stato il primo, che consentiva di riordinare istantaneamente il detersivo preferito quando era quasi finito) sono diventati presto decine, “abbinate” a ogni tipo di prodotto, dalla pasta al caffè in capsule. Ora la versione Virtual, dedicata ai clienti Prime, può essere abbinata a qualsiasi prodotto in modo rapido, sia attraverso l’app gratuita Amazon Shopping sia sul sito web, in ogni momento e in ogni luogo.

I Virtual Dash Button sono semplici da creare, personalizzare e organizzare, e non hanno costi aggiuntivi. Si possono creare quanti Virtual Dash si desideri, associati ai milioni di prodotti idonei alla spedizione Prime, veloce e gratuita.

 

Come una lista della spesa

I Dash Button sono raccolti nella pagina dedicata “I tuoi Dash Button”, visibile su desktop o mobile, che diventano così una lista della spesa personalizzata e cliccabile.

Nel momento in cui un cliente acquista un prodotto su Amazon che può essere tipicamente acquistato di nuovo, Amazon creerà automaticamente un Dash Button Virtuale che sarà visualizzato nella pagina “I tuoi Dash Button”; inoltre, il cliente può anche creare in prima persona dei nuovi Dash Button Vituali dalla pagina Dettagli prodotto, per gli articoli disponibili con la spedizione Prime.

Una selezione di Dash Button dei clienti sarà anche mostrata nell’homepage di Amazon.it.

Il cliente potrà vedere il prezzo del prodotto e accettare immediatamente o meno, con la conferma dell’ordine che sarà mostrata subito dopo, nella stessa pagina.

Per ulteriori informazioni, occorre cliccare al seguente link: www.amazon.it/ddb/learn-more 

Da Brico Io debutta il corner Inkloud, smartphone e tablet riparati in un’ora

Un corner dedicato ai dispositivi elettronici più usati, da smartphone e tablet alle sempiterne stampanti, alla loro riparazione e alla vendita di usati garantiti, all’interno dei punti vendita Brico Io: si chiama Inkloud. Il primo è stato inaugurato sabato 24 marzo, con un simbolico taglio del nastro, all’interno del Negozio Brico io di Concorezzo.

 

Smartphone riparato in un’ora

Lo spazio di circa 40 metri quadri, contiene un laboratorio per la riparazione degli smartphone, in cui tecnici specializzati sono in grado di risolvere i problemi e i danni più comuni nel giro di un’ora o poco più, giusto il tempo di fare un giro in negozio per gli acquisti o rivolgersi al personale per richiedere consulenze e preventivi.

È inoltre possibile richiedere la valutazione e l’eventuale ritiro del proprio dispositivo, magari per sostituirlo con un modello più recente usato e garantito, a prezzi decisamente vantaggiosi. All’interno del corner è possibile trovare oltre 1.000 accessori e oltre 3.000 cartucce di ricambio per stampanti; consegnando al personale una cartuccia esausta, si ottiene uno sconto del 10% su quella da acquistare aderendo al nuovo sistema di fidelizzazione chiamato “Sticker”.

Prossimamente il corner Inkloud andrà ad arricchire l’offerta di altri due punti vendita, quello di Alessandria e quello di Formia (LT). 

 

Consistenze prossima frontiera del food: entra nel 20% dei nuovi prodotti

Sono le consistenze, dopo i colori e l’aspetto visivo, la nuova frontiera dell’innovazione alimentare: lo rivela una ricerca del Mintel Global New Products Database (GNPD), che evidenzia come un nuovo prodotto nell’area food and beverage su cinque in Europa nel 2017 ha inserito nella descrizione la consistenza. Un incremento rispetto al 17% dell’anno precedente.
Più del gusto e della vista, sembra essere questa la nuova leva per portare i consumatori sempre più annoiati e “saputi” ad acquistare prodotti alimentari: un interesse che colpisce in particolare gli europei, il continente con più fan della “texture” anche più dei supermodaioli dell’Asia Pacifico (che si fermano al 14%).

“La consistenza ha una opportunità particolare di seguire la strada del colore che è diventato una caratteristica sempre più spopolare nelle formulazioni di cibo e bevande con l’obiettivo di attrarre più sensi. Per cibi e bevande sono stati usati ingredienti come la curcuma, il matcha e perfino il carbone attivo per creare prodotti dalle tinte vivaci, che fanno una gran scena sui social network. Anche se il colore cntinuerà a gicare un ruolo importante, le consistenze sono la prossima sfaccettatura delle formulazioni che forniscono ai consumatori esperienze social di valore” spiega Katya Witham, Global Food & Drink analyst di Mintel.
È evidente l’interesse degli euopei verso questi prodotti: proverebbero consistenze insolite il 37% degli spagnoli, il 36% dei polacchi, il 26% dei francesi mentre un po’ più cauri sono italiani e tedeschi, entrambi al 22%.

ma che tipo di prodotti cercano i consumatori? Pensando al caso tedesco, ben tre quarti sarebbe interessato a creme dolci o salate con consistenze insolite o interessanti, mentre il 40% immagina salse che durante la cottura “trasformano” la consistenza ei cibi.
Il cioccolato in particolare si immagina al centro delle sperimentazioni che riguardano le texture. Quasi la metà (48%) dei tedeschi hanno già provato un cioccolato con consistenze nuove e sarebbero interessati a riprovarlo: un trend che coinvolge soprattutto i giovani nella fascia 16-24, con una percentuale che sala al 60%. 

“L’importanza della consistenza nel cibo aumenterà perché interessa in particolare quei consumatori che cercano un’esperienza di consumo più tangibile e interattiva. I prodotti che richiamano vari sensi contemporaneamente danno ai consumatori una fuga dalla routine e dallo stress, forniscono opportunità di crearsi dei ricordi e condividerli con successo in post sui social. Il suono, sensazione e soddisfazione che dà la consistenza fanno sì che sia una tendenza da seguire e monitorare nel 2018, e oltre” conclude Witham.

 

Foto di Nate Bell per Unsplash

Ecco a voi il supermercato del futuro, secondo K Group

Come sarà il supermercato del futuro, diciamo tra una decina di anni? Se lo è chiesto  il retailer finlandese K Group, che ha interpellato 6o esperti del settore ed ha poi creato una sorta di punto vendita virtuale per visualizzare il tutto.

Niente di rivoluzionario, c’è da dire. Aumenterà l’importanza della sostenibilità innanzitutto (la catena è già ben posizionata, essendo 31a nella classifica mondiale the Global 100 Most Sustainable Corporations), con edifici che producono l’energia della quale hanno bisogno.

La divisione del punto vendita in due aree, una più esperienziale, stile vecchio mercato, dove indugiare tra colori e profumi, e una per acquisti veloci nella quale l’imperativo è nn perdere tempo, per la scelta o per i pagamenti.

Grande attenzione sarà posta ai servizi, con consigli nutrizionali e una ristorazione di qualità ma anche corsi di cucina o officine meccaniche per le auto (sempre che l’auto privata abbia ancora senso, nel 2028).

La personalizzazione sarà sempre più in primo piano, come sanno orami da anni i guru del marketing, con un focus sulla profilazione che consente di offrire prodotti e servizi che il cliente non sa di volere, ma vuole (sempre che i recenti fatti di cronaca dei Cambridge Analytica non mettano almeno nel breve periodo un alt e facciano riflettere sull’utilizzo dei dati nei social network, Facebook in primis.

E si affermeranno sempre più tendenze attuali, dalle proteine vegetali ai prodotti artigianali ai vegetali a centimetro zero, cresciuti in negozio in serre idroponiche.

Un’ultima precisazione: l’insegna, che probabilmente in Italia dice poco, non è affatto delle più oscure, dato che ha annunciato a fine 2017 una partnership con il colosso cinese Alibaba sul tema dell’e-commerce.

Tra tech e visual, il primo Dyson Demo Store italiano apre a CityLife

Tecnologico, interattivo, smart: ha aperto a Milano il primo Dyson Demo Store in Italia, all’interno di CityLife Shopping District. Un’esperienza particolare come particolari e innovativi sono i prodotti del brand inglese esposti.

Infatti, per spiegarli sono state ideata delle “styling stations” attrezzate con il futuristico asciugacapelli del marchio, mentre un hair stylist è a disposizione su appuntamento per far provare i benefici del “phon con il buco” che ha rivoluzionato le regole della hair routine, quanto meno nei backstage delle Fashion Week di tutto il mondo. Poi ci sono le smoke box, che mostrano come i sensori del purificatore siano in grado di rispondere autonomamente e in modo intelligente alle condizioni ambientali e di rimuovere allergeni e inquinanti dall’aria.

Un’intera parete è attrezzata di aspirapolvere senza filo, compreso il nuovo Dyson Cyclone V10TM, e di luci che assicurano la giusta illuminazione anche degli spazi lavorativi. Tutto insomma nel Dyson Demo Store è concepito per dare la possibilità ai clienti e curiosi di toccare con mano e mettere alla prova questi prodotti decisamente futuristici.
“Per far comprendere a chiunque come funziona la nostra tecnologia, è fondamentale dare l’opportunità di testare e fare esperienza dei nostri prodotti” ha detto James Dyson, Ingegnere Capo e Presidente, in occasione della recente apertura dello store di New York, sulla prestigiosa Fifth Avenue.
Il Dyson Demo Store milanese è il primo in Italia e il ventesimo dell’azienda, presente con i suoi prodotti in 65 mercati.

L’attività di Dyson si concentra attualmente su cinque principali ambiti tecnologici. Aspirazione, trattamento dell’aria, asciugacapelli, asciugamani ad aria e illuminazione. Al centro di tutti i prodotti c’è il motore digitale, vero cuore tecnologico che li alimenta e che permette loro di risolvere problemi spesso ignorati da altri, utilizzando tecnologie sono create per consumatori reali e case reali, pensate per lavorare meglio e diversamente da qualsiasi altra.
Da oggi sono disponibili sotto un unico tetto per essere messe alla prova da chiunque e acquistate all’interno di uno spazio totalmente dedicato.

Arriva sugli scaffali ZÓA, la linea per pet premium di Pam Panorama

Una linea (anche) premium, per pet: la lancia Pam Panorama e si chiama ZÓA ed è studiata per assicurare un’alimentazione quotidiana equilibrata, con produzione 100% italiana, ingredienti di qualità e ricette gustose, diverse a seconda della taglia e dell’età del proprio animale domestico. Il crescente interesse verso gli animali da compagnia – sono oltre 60 milioni in Italia, con una tendenza all’aumento in parte anche dovuto all’invecchiamento della popolazione – sta di fatto cambiando l’offerta degli articoli dedicati al mondo pet, con una spiccata tendenza all’innovazione. L’adozione (e l’interesse) per uno stile di vita sano da parte dei pet-lover si ripercuote anche sulle scelte alimentari per i propri animali, ai quali si desidera dare prodotti naturali e funzionali al loro benessere.

Per questo Pam Panorama ha scelto di dare un nuovo volto alla propria offerta pet food con il nuovo marchio ZÓA che comprende una linea base e una Premium.

 

Bio, free from, clean label e personalizzazione per pet nella linea premium
ZÓA Premium Pam Panorama comprende un’ampia selezione di prodotti secchi e umidi, tutti senza coloranti e conservanti aggiunti e di produzione 100% italiana; inoltre, anche i padroni di animali particolarmente sensibili o molto esigenti potranno scegliere tra una varietà di prodotti secchi grain free.
Per aiutare i clienti nella scelta del prodotto migliore per il proprio cane o gatto, la confezione dei prodotti secchi ZÓA Premium Pam Panorama riporta – oltre alla lista di ingredienti – anche delle chiare indicazioni sulle funzionalità: dall’alta appetibilità all’aiuto per il mantenimento del peso forma, dal benessere del pelo e della cute a quello delle articolazioni, dal supporto alle difese immunitarie fino al controllo degli odori. I prodotti umidi invece si distinguono per una lista di ingredienti cortissima, indice di qualità, e per la presenza di un unico ingrediente di origine animale come pollo, vitello, manzo, tacchino, salmone, agnello, anatra e bufalo. Nonmancano quattro referenze di patè biologici, per i clienti più attenti al rispetto della natura e dell’ambiente.
La qualità di ZÓA e ZÓA Premium Pam Panorama è inoltre garantita dalla registrazione del marchio nelle liste positive dell’OIPA, Organizzazione Internazionale Protezione Animali, che dal 1981 tutela e valorizza la natura e l’ambiente promuovendo l’abolizione di ogni forma di crudeltà e maltrattamento degli animali.

 

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