CLOSE
Home Tags Innovazione

Tag: innovazione

L’eCommerce personalizzabile di Tailoritaly sbarca nel fisico grazie a Coin

Dal digitale è fisico, in ottica multicanale: è il percorso di Tailoritaly, start up di Miroglio Fashion per l’e-commerce personalizzabile di moda femminile “made in Italy”, che apre un corner presso il punto vendita milanese COIN di Piazza Cinque Giornate a Milano (quinto piano).

La peculiarità della piattaforma è proprio la possibilità per l’utente di personalizzare in base al proprio gusto. Dalla vestibilità del capo spalla o della camicia (liscia, a balze, con coulisse in vita) a centinaia di accessori come patch, bande e svariate tipologie di bottoni, la piattaforma consente di visualizzare simultaneamente la resa del dettaglio sul modello prescelto.

Il nuovo corner prende il via con i capi della collezione Primavera – Estate 2018. Preso il corner di Coin i clienti del marchio avranno a disposizione una serie di modelli sviluppati in taglie diverse per poter provare la vestibilità e toccare con mano la qualità dei materiali e le finiture. Una volta individuato il capo preferito, con l’aiuto del team di Tailoritaly presente in negozio sarà possibile personalizzare il modello selezionato attraverso un touch screen interattivo e adattarlo al proprio stile. Il processo di personalizzazione è molto semplice e le varianti sono molteplici: forma, colore, lunghezza, bottoni, dettagli. Sarà inoltre possibile ricamare i capi con il proprio nome o una frase a piacere, rendendo davvero unico il look prescelto.

Una volta finalizzato l’ordine, il cliente potrà scegliere se riceverlo direttamente a casa propria oppure ritirarlo presso il punto vendita.

“L’apertura del corner Tailoritaly all’interno di una location esclusiva come il COIN di Piazza Cinque Giornate rappresenta il primo passo per una strategia omnichannel che vede al centro il cliente, la sua personalità ed i suoi gusti. Nel corner, infatti, la nostra cliente potrà sia toccare ed apprezzare con mano la qualità dei tessuti e la vestibilità, sia personalizzare i capi rendendoli unici” ha detto Monica Calicchio, CEO di Tailoritaly.

La possibilità di personalizzazione “è un metodo di produzione innovativo che unisce il processo industriale al tocco finale dell’artigianato made in Italy. Il nostro obiettivo è quello di unire quindi tradizione e innovazione. Da un lato infatti connettiamo la sartorialità Made in Italy direttamente al cliente finale, dall’altro mettiamo il cliente al centro del processo di acquisto rendendolo co-autore della sua creazione. La tecnologia mobile ci permette di dialogare costantemente con il cliente e sono sicura che arriveremo presto a personalizzare anche l’offerta del prodotto base a seconda delle abitudini e dei gusti del cliente stesso”.

Tailoritaly è un progetto cresciuto in partnership con Miroglio Fashion, la terza azienda sul mercato italiano dell’abbigliamento femminile, società del Gruppo Miroglio, nato nel 1947 e leader nel tessile e abbigliamento.

“Noi partiamo dal presupposto che sia sempre più fondamentale parlare ‘con’ i consumatori e non ‘ai’ consumatori. Saper ascoltare le loro esigenze, creando una relazione autentica e intima in modo da poterne cogliere le richieste e adeguare la nostra offerta, con proposte sempre più personalizzate. Con Tailoritaly abbiamo inoltre la possibilità di creare cultura sull’innovazione e, in particolare, sperimentare in modo concreto il tema della personalizzazione, con uno sguardo verso quelle che potrebbero diventare soluzioni da applicare in un immediato futuro anche ad altri nostri brand”. ha spiegato Hans Hoegstedt, CEO di Miroglio Fashion.

 

Web Window by Kasanova+, per uno shopping h24

Web Window: il negozio si affaccia sulla strada per regalare ai potenziali clienti un’esperienza d’acquisto “a tempo pieno”. Ecco l’ultimo nuovo progetto firmato Kasanova+, che ha deciso di stare “dalla parte di chi compra”.

Ad offrire questo nuovo servizio è il punto vendita in questione Kasanova + di Varese in Piazza XX Settembre 6 Angolo Via Mazzini 14,  uno dei più hi-tech e all’avanguardia in Italia grazie a quei contenuti emozionali pensati per uno shopping tour suggestivo nei tre piani d’esposizione su una superficie di poco meno di mille metri quadrati.

Vetrine interattive

La proposta innovativa di Casanova+ si concretizza nelle vetrine  esterne dove ci sono due monitor da 42 pollici che invitano il cliente, con immagini in movimento, a interagire.  Al tocco del monitor da parte del cliente, si apre una schermata con tutti gli ambienti della casa e, con la funzionalità scroll si  scorrono i prodotti presenti in negozio, le loro caratteristiche e il prezzo. Una scritta “approfittane subito” avvisa che confermando l’ordine si potrà usufruire del 10 % di sconto alla cassa.

Ordine espresso

Una volta terminata la spesa l’ordine verrà inviato direttamente alla cassa del negozio dove il cliente potrà “riscattare” la sua promozione.

“Con la Web Window vogliamo uscire dal negozio per mostrare, a chi passeggia in prossimità dello store, ventiquattr’ore su ventiquattro, il work in progress delle idee d’acquisto che proponiamo e accoglierlo con un ‘benvenuto’ nella nostra grande famiglia” spiega Maurizio Ghidelli, Amministratore Delegato di Kasanova S.P.A.

Cresce l’export per l’Italia, toccando nel 2017 la quota record di 40 mld

Come si dice? Da cosa nasce cosa. E dalla crisi dei consumi che per un decennio ha imperversato nel nostro Paese, è nata (o meglio si è fortemente rafforzata) una diversa strategia commerciale basata sull’export.

Non è un caso, infatti che dal 2007 (anno d’esordio della crisi) al 2017 il valore delle esportazioni agroalimentari italiane è passato da 22 ad oltre 40 miliardi di euro, record storico, sebbene ancora lontano dall’ambizioso traguardo che il Paese si è dato dei 50 miliardi al 2020.

Ecco una delle evidenze principali della relazione di Nomisma presentata in occasione del convegno “L’agroalimentare italiano alla prova dell’internazionalizzazione”, evento organizzato presso il Savoia Hotel di Bologna dallo studio legale LS Lexjus Sinacta e che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Ioanna Stavropoulou (Granarolo spa), Giordano Emo Capodilista (Confagricoltura), Massimiliano Montalti (Assologistica), Andrea Villani (A.G.E.R.), Damiano Frosi (Politecnico di Milano).

Nonostante questo l’Italia non è ancora sul podio dei paesi esportaori, ma in Europa detiene il 5° posto dietro Olanda, Germania, Francia e Spagna. Evidentemente la reputazione da sola non è in grado di sancire il successo. Servono anche organizzazione, competenza e conoscenza, caratteristiche appannaggio delle imprese più strutturate.

Il nostro Paese, ancora, sconta un po’ il vezzo del piccolo è bello: basti pensare che in Italia solamente l’1,7% delle imprese alimentari ha più di 50 addetti – contro il 10,5% della Germania o il 4,1% della Spagna – ed è in grado di esportare circa il 30% della propria produzione.

Questa peculiarità spiega anche la nostra ridotta presenza sui mercati lontani:  i due terzi dell’export agroalimentare italiano, infatti, sono ancora destinati a mercati “di prossimità”, cioè Paesi dell’Unione Europea, mentre la restante quota si distribuisce tra America (13,5%), Asia (9%), altri Paesi Europei (7,6%), Africa (2,4%), sebbene – e da qui si comprendono le ulteriori potenzialità inespresse del food&beverage italiano – nell’ultimo decennio il nostro export agroalimentare sia cresciuto del 229% verso il Medio Oriente, del 197% in Asia centrale, del 163% in Asia Orientale e del 123% nei paesi del centro-sud America.

A proposito di queste criticità, Denis Pantini, Responsabile dell’Area Agroalimentare di Nomisma ha commentato: “Affinché l’export dei prodotti agroalimentari italiani aumenti, è indispensabile che si allarghi la base delle imprese esportatrici, in larga parte riconducibili ad aziende medio-grandi e rappresentanti una quota ancora ridotta del totale, meno del 20% del settore”.

Le criticità

Sul mercato internazionale, le opportunità di crescitanon mancano: nei prossimi 5 anni, infatti, ci si attende i corrispondenza a un incremento del reddito pro capite, una ulteriore crescita dei consumi alimentari in molti dei principali mercati mondiali: Stati Uniti (+24%), Cina (+44%), India (+85%), Russia (+45%), Corea del Sud (+22%), Canada (+35%).

Il problema dell’Italia è quello della concorrenza di altri paesi agguerriti, specializzati e con condizioni fiscali ben diverse. Non dimentichiamo, infatti, che tra le difficoltà che rendono la vita difficile alle PMI italiane in questa corsa all’export, figurano dazi e barriere non tariffarie che rappresentano spesso ostacoli insormontabili. Tra il 2012 e il 2016 il numero di misure sanitarie e fitosanitarie e barriere tecniche e commerciali è aumentato rispettivamente del 43% e 99%, per non parlare dei dazi medi all’import che in alcuni casi sono superiori al 30% ad valorem. In quest’ottica, gli accordi commerciali giocano certamente un ruolo di primo piano; ne è una dimostrazione quanto sta accadendo sul mercato del vino in Cina, dove Australia e Cile, grazie ad accordi bilaterali che hanno azzerato i dazi all’importazione, insieme hanno eroso più del 10% del mercato a Francia, Italia e Spagna (che all’opposto non godono di queste agevolazioni).

 

Fonte: Nomisma Agrifood Monitor

AuchanSpeedy aiuta a saltare la cassa. Entro il 2018 sarà disponibile in 50 pdv

Si chiama AuchanSpeedy e (primo in Italia) è un servizio che permette di saltare il passaggio in cassa. Realizzato da Auchan in collaborazione con Mastercard, AuchanSpeedy è fruibile dai possessori de LaTua!Card – il programma fedeltà di Auchan Retail Italia – e si aggiunge agli attuali sistemi di cassa tradizionale e self.

Il funzionamento è immediato: attraverso l’uso di una app su smartphone, è possibile scansionare i prodotti e acquistarli con una delle carte di pagamento registrate nel proprio wallet digitale attraverso Masterpass.

Inoltre, garantisce un’esperienza di acquisto semplice e sicura, attraverso la totale integrazione con i sistemi di vendita e di cassa, e grazie ad un sofisticato back-end che consente il controllo sull’acquisto di prodotti non vendibili ai clienti di età inferiore ai 18 anni.

Il servizio è attivo nei punti vendita di ultra prossimità MyAuchan a Milano, in Corso San Gottardo, e nel supermercato Auchan di via San Bartolomeo a Brescia. I due punti vendita sono l’espressione della strategia multiformato e multiservizio del gruppo, che nel corso del 2017 ha avviato la trasformazione dei propri punti vendita sotto l’insegna unica. Con l’obiettivo di ampliare la gamma di servizi moderni e in linea con l’evoluzione dei trend, AuchanSpeedy sarà attivato in un totale di 50 punti vendita entro la fine del 2018. 

“Auchan è impegnata a sviluppare soluzioni innovative per dare la possibilità di fare la spesa dove vuoi, quando vuoi e come vuoi, anche per i sistemi di pagamento. Per questo non abbiamo sviluppato uno store senza casse, ma abbiamo strutturato un negozio dove il cliente può scegliere come fare la spesa e come pagarla. In questa strategia si inserisce lo sviluppo del figitale, inteso come unione tra fisico e digitale, e diamo ai clienti la possibilità di ordinare i prodotti desiderati online ma anche direttamente nel punto vendita, decidendo come riceverli, a domicilio o con il ritiro in store”, dichiara Stefano Ghidoni, Direttore Cliente e Innovazione di Auchan Retail Italia.

“Mastercard e Auchan annunciano il lancio dell’app Auchaspeedy che, grazie all’integrazione con la piattaforma Masterpass, consentirà ai clienti di fare la spesa in maniera semplice, veloce e in totale sicurezza. Attraverso la collaborazione con i retailer, vogliamo offrire ai consumatori soluzioni di pagamento sempre più innovative grazie all’uso del dispositivo mobile” – afferma Massimiliano Gallo, Vice President, Business Development di Mastercard

(Quasi) come Amazon Go: il primo negozio senza casse in Europa è un Saturn

Entrare in negozio, scegliere il proprio acquisto, scansionare e pagare sul posto, senza dover passare dalle casse, sempre più destinate a diventare un ricordo del passato. È possibile tecnologicamente da tempo, ma finora i negozi senza casse in Europa non esistevano: il primo è un SaturnExpress, format del gigante dell’elettronica da consumo tedesco, e ha aperto in Austria all’interno del centro commerciale Sillpark a Innsbruck.

La tecnologia è quella della britannica MishiPay, e permette di scansionare e pagare tramite smartphone utilizzando l’app Saturn Express, che è collegata a una carta di credito (Visa, MasterCard, Diners) o a PayPal. 

Il format SaturnExpress è un negozio compatto in cui si vendono cuffie e altoparlanti, vari dispositivi ma anche giochi elettronici e accessori innovativi. Ogni prodotto è taggato con un’etichetta RFID. All’atto del pagamento viene disattivato il dispositivo antitaccheggio del prodotto acquistato, che può quindi passare indenne dalle barriere accanto all’uscita.

«Il lancio di Saturn Express è un altro passo del nostro viaggio per rivoluzionare l’esperienza instore – ha detto Mustafa Khanwala, CEO of MishiPay – . Vogliamo portare il meglio della esperienza di acquisto online nel negozio fisico usano la tecnologia Scan, Pay and Leave (scansiona paga ed esci)».

Rispetto ad Amazon Go c’è il passaggio richiesto al cliente che deve scansionare il codice del prodotto acquistato, mentre nel negozio senza casse della compagnia di Jeff Bezos a Seattle il processo di acquisto è rilevato da una serie di telecamere, e dunque il cliente non ha nemmeno bisogno di fare alcunché. Una tecnologa complessa che non a caso ha dovuto essere testata per oltre un anno prima di essere messa a disposizione del pubblico, e non esente da problemi, tanto che più di un giornalista e blogger è riuscito (con vari gradi di successo) ad uscire dl negozio con prodotti non pagati.

Foto: Saturn / Klaus Maislinger

Virosac lancia PROXSAC BIO, il sacco con i manici che protegge l’ambiente

Virosac lancia PROXSAC BIO, il sacco per la raccolta dei rifiuti organici che, grazie alla pratica forma a shopper, garantisce funzionalità e comodità per chiusura e trasporto della spazzatura.
La grande famiglia Virosac amplia una linea che aveva già conquistato i consumatori, con le recentissime confezioni dotate di profumazioni, per offrire un rimedio alla sensazione maleodorante data dai rifiuti. Ora PROXSAC è anche BIO, ed intende assecondare le esigenze di un mercato sempre più sofisticato ed attento alla salvaguardia dell’ecosistema.
A fare la differenza sono le maniglie, che permettono una facile chiusura dei sacchetti e consentono allo stesso tempo di riempire le confezioni fino all’orlo. Inoltre, la saldatura antigoccia assicura la massima tenuta del materiale, evitando gli strappi derivati dalla concentrazione del peso sul fondo del sacco. Grazie alle pratiche bretelle, il trasporto sarà ancora più agevolato.
Dal 1991 l’azienda si caratterizza per lo studio e la produzione di sacchetti ecosostenibili, promuovendo un’ampia gamma riconosciuta dalle Certificazioni CIC e OK COMPOST, secondo la normativa “UNI EN 13432”, che attesta l’osservanza di tutte le normative europee per la biodegradabilità e la compostabilità.
Il prodotto e la confezione, che riportano l’indicazione della data di produzione, sono infatti completamente biodegradabili e compostabili: in soli 90 giorni, il sacco si trasforma in compost e consente di ricavare concime fertilizzante, per rispettare pienamente l’equilibrio ambientale.
PROXSAC BIO è frutto di numerosi investimenti attuati recentemente dall’azienda trevigiana, in termini di innovazione, ricerca, strutture organizzative e tecnologia. Un prodotto 100% green ma che non tralascia robustezza e resistenza, per contribuire alla qualità della vita delle famiglie italiane e continuare a guidare il mercato.

Una pasticceria in una banca? A Milano Iginio Massari apre dentro una filiale Intesa Sanpaolo

Metti una pasticceria, non una qualunque ma firmata dal maestro dei pasticceri italiani, Iginio Massari, dentro la filiale di una banca, di quelle moderne, tutte schermi e poltroncine, bancomat, chioschi e consulenti finanziari.

Doveva debuttare il 14 marzo all’interno della filiale Intesa Sanpaolo di via Marconi angolo Piazza Diaz, a due passi da piazza Duomo a Milano: e invece sabato le porte, a sorpresa, sono già aperte e con il pubblico che sabato affollava il bancone per cornetto e brioche.

Dunque dopo concessionarie auto e negozi di abbigliamento, e naturalmente supermercati, Il food retail approdato anche in un tipo di punto vendita atipico perché legato ai servizi, e che probabilmente non a caso sceglie di legarsi a un nome di altissimo profilo come Massari. Per il gruppo Intesa, la volontà è quella di estendere la fruibilità degli spazi delle filiali al di là dei clienti della banca.

La pasticceria, sviluppata su una superficie di 120 metri quadri, aperta sette giorni su sette con un ingresso indipendente dalla filiale, ma anche un collegamento interno diretto, ha un laboratorio a vista su strada e un dehors da 30 metri quadrati.

«Da tantissimi anni i miei clienti mi chiedevano di aprire una pasticceria a Milano e la proposta di Intesa Sanpaolo è arrivata nel momento giusto – ha detto Massari all’Ansa – . Qui si potrà trovare un’ampia selezione delle mie creazioni: dalle monoporzioni, ai macaron, dalle torte alle praline. In questa nuova avventura avrò al mio fianco i miei figli, Debora nutrizionista ed esperta di pasticceria e Nicola, che da anni lavorano con me».

Il centro commerciale oltre il retail: Immochan lancia un concorso da 250mila euro

Si chiama Beyond Retail Challenge ed è una vera e propria gara internazionale lnciaat da Immochan con un obiettivo: portare innovazione nei centri commerciali, trasformandoli in luoghi di vita dinamici, intelligenti e sostenibili. spazi in cui soluzioni tecnologiche, nuovi servizi ed eventi culturali facilitano e ridisegnano la vita delle persone. Di assoluto rispetto il monte premi stanziato dal gruppo immobiliare per i cinque progetti vincitori: 50.000 euro ciascuno, per un totale di 250.000 euro.

La Beyond Retail Challenge nasce all’interno della “Vision 2030” di Immochan, società costituita nel 1976 con lo scopo di accompagnare Auchan nello sviluppo immobiliare, e diventata nel 2016 una società autonoma in seguito alla riorganizzazione del gruppo. che concepisce i centri commerciali come luogo di incontro, di relazioni, di intelligenza urbana e sociale. Per dare corso a questa visione, Immochan si rivolge alle start-up che condividano la “Vision 2030” e vogliano contribuire con i loro progetti innovativi ad andare oltre il concetto di commercio così come oggi noi lo conosciamo.

L’iniziativa viene lanciata in partnership con Agorize, piattaforma che collega aziende e innovatori di tutto il mondo per delle sfide di open innovation con una comunità globale di oltre 5 milioni di innovatori (studenti, start-up, sviluppatori, imprenditori). L’interesse per la connessione tra le persone, tra abitanti e ambiente circostante, una attenzione alla sostenibilità dei luoghi di commercio, e la creazione di relazioni è alla base della “Vision 2030” di Immochan, che nel 2016, festeggiando 40 anni di vita, ha intrapreso la strada verso una visione aperta e condivisa con tutti i suoi stakeholder per co-costruire il proprio futuro.

 

Chi, come e quando

La Beyond Retail Challenge è rivolta agli innovatori italiani e degli altri 11 Paesi dove Immochan è presente: Francia, Ungheria, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Spagna, Ucraina, Cina, Taiwan. Gli innovatori possono candidarsi alla gara internazionale fino al 25 marzo, attraverso la piattaforma agorize.com.

La prima tappa, aperta fino al 25 marzo, consiste nella presentazione delle domande. Per completare la domanda, i candidati dovranno compilare un modulo di candidatura nel quale descrivere le caratteristiche della start-up. Poi, dovranno fornire una presentazione destinata a far conoscere il loro progetto: il loro interesse verso la vision di Immochan; la soluzione che questo progetto propone; in quale Paese vorrebbero che venisse attuato. Al termine delle presentazioni delle candidature, una giuria – composta da collaboratori di Immochan e da personalità esterne competenti – selezionerà una trentina di squadre che parteciperanno alla seconda tappa.

La seconda tappa, dal 9 aprile al 3 maggio, permetterà alle squadre selezionate di rafforzare il loro progetto e di studiarne la fattibilità. Ogni squadra selezionata verrà affiancata da un coach collaboratore di Immochan per co-costruire in modo efficace il progetto.

La finale si terrà a giugno 2018: le squadre selezionate avranno la fortuna di presentare i loro progetti davanti al comitato esecutivo di Immochan, a Shanghai o a Parigi. Delle 10 finaliste, fino a 5 squadre possono essere decretate vincitrici. Ognuna riceverà fino a 50.000 euro per sviluppare il suo progetto nel paese scelto.

Mantova Outlet Village firma accordo di collaborazione con il Mart di Trento e Rovereto

Mantova Outlet Village firma un accordo di collaborazione con il Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che prevede la promozione e valorizzazione dei rispettivi asset, l’organizzazione di eventi, la distribuzione di materiali promozionali nel Village e nelle tre sedi del Mart, lo scambio di visibilità tramite canali e materiali di comunicazione, adv e prodotti selezionati.

Attualmente il Village sta collaborando alla promozione della mostra “Realismo Magico”, dedicata all’arte italiana del primo Novecento, in corso al Mart. La grande esposizione presenta capolavori di alcuni tra i maggiori maestri italiani come Felice Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi e Achille Funi. Nel corso del 2018 “Realismo Magico” sarà riallestita in importanti musei europei, a Helsinki e a Essen.

Per il 2018, il Mart offre il biglietto ridotto a tutti i visitatori in possesso della Village Card Mantova Outlet Village.

“Negli ultimi anni abbiamo investito molto sulla cultura organizzando e ospitando iniziative gratuite, da concerti a mostre fotografiche, ma non sono mancate rassegne di cinema d’essai, incontri con scrittori, rappresentazioni liriche e mostre di artisti locali. Proprio per la sua ispirazione a “Promotore della Cultura”, il Village, da anni, collabora attivamente con il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e Palazzo Ducale, a cui oggi si aggiunge il prestigioso Mart”, ha dichiarato Sara Sirocchi, Marketing Manager del Mantova Outlet Village.

“Fin dalla sua fondazione il Mart ha stretto collaborazioni con soggetti privati con i quali condividere programmi e obiettivi. Creare valore aggiunto rendendo virtuoso il connubio tra economia e cultura è il fine della partnership sottoscritta con Mantova Outlet Village”, ha aggiunto Vanessa Vacchini, Marketing Manager del Mart di Rovereto.

Casillo al FICO: presentato “Puglia come mangi”

Casillo, azienda di Corato (Ba) leader nella selezione, movimentazione, miscelazione, trasformazione e commercializzazione del grano, ha presentato a  FICO Eataly World il progetto “Puglia come mangi”. Presenti all’evento: Domenico Mazzilli (AD Selezione Casillo), Paolo Sanguedolce (Responsabile ricerca e sviluppo Selezione Casillo) e Fabio Mastandrea (mastro fornaio di Bari). Ad aprire i lavori Tiziana Primori, AD di Eataly World.

Cos’è “Puglia come mangi”?

Un progetto completo che si avvale anche della presenza all’interno di FICO del mulino Casillo, che racconta come la materia prima viene trasformata per passare così dal campo al chiosco di “Puglia come mangi” dove viene usata per realizzare le specialità locali dello street food: la FOCACCIA barese, la PUCCIA salentina e il PANZEROTTO.

 “FICO Eataly World rappresenta tutte le filiere dell’agroalimentare italiano, dal campo alla forchetta, offrendo ai visitatori conoscenza, esperienza, divertimento anche attraverso i 45 luoghi ristoro, che vanno dallo street food fino al ristorante stellato, dal Nord al Sud del nostro Paese” – dice Tiziana Primori Amministratore Delegato Eataly World. “Puglia come mangi” è inserito nella filiera dei cereali, una delle più ricche e celebri della nostra tavola: Casillo, a FICO, consente di scoprire e sperimentare la meravigliosa varietà e qualità degli ingredienti e il saper fare della Puglia, una delle regioni che vantano le tradizioni agroalimentari più interessanti del nostro Paese. In estrema sintesi, un assaggio dei saperi e i sapori della nostra Italia”.

 “Siamo molto felici e orgogliosi di essere parte attiva di FICO, un luogo così prestigioso che racchiude il meglio della nostra cultura legata alla terra – afferma Domenico Mazzilli AD di Selezione Casillo – Casillo è un’azienda dinamica, innovativa e sostenibile che con “Puglia come mangi”, presenta in un contesto di respiro internazionale l’eccellenza agroalimentare della nostra regione. E’ un importante veicolo per far conoscere i prodotti pugliesi simbolo che contribuiscono a portare in alto il Made in Italy. Puglia come mangi racconta il nostro territorio e lo fa in modo semplice, immediato e salutare grazie all’uso di materie prime naturali. Nella nostra proposta di Street Food la qualità si lega sempre alla bontà”.

Questione di ingredienti
Secondo la filosofia di Casillo, la bontà nasce dall’ingrediente principale: una semola rimacinata 100% pugliese da filiera controllata e certificata “Prime Terre” (del brand Selezione Casillo) e lavorata in un sapiente impasto dai migliori artigiani panificatori.

In particolare, Prime Terre è il progetto guida nato per valorizzare le produzioni locali e dar vita a farine e semole che raccontano e profumano della terra in cui sono nate.

I grani duri e i grani teneri 100% italiani e 100% territoriali del progetto Prime Terre sono coltivati e macinati nelle regioni storicamente vocate alla coltura di cereali, come ad esempio Puglia, Emilia- Romagna, Toscana, Lazio, Sicilia, Basilicata, Campania e Abruzzo ma non solo. Ciascuna varietà rispecchia le attitudini agricole del territorio ed è espressione autentica della cultura contadina ancora presente nelle regioni.
Selezione Casillo con Prime Terre e con Puglia come mangi vuole, quindi, da un lato tutelare l’identità territoriale e dall’altro proporre un’esperienza di gusto memorabile attingendo allo straordinario patrimonio enogastronomico della regione.

 

 

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare