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Gelateria Callipo si presenta con un nuova veste e lancia il Tartufo al pistacchio

Gelateria Callipo, nasce nel 2008 dall’esperienza della famiglia Callipo, con una mission ben precisa: diffondere la cultura gelatiera di Pizzo di Calabria.

Oggi, a 10 anni dal suo esordio, l’azienda si presenta con una veste tutta nuova ma con la qualità di sempre.

L’operazione di rebranding è stata avviata nel 2017 con il restyling del logo e con la nuova brand image, caratterizzata dalle tipiche maioliche che enfatizzano lo stile mediterraneo e l’italianità,  e si completa con i nuovi packaging sviluppati su tutte le linee di prodotto e un sito completamente rinnovato, dinamico e accattivante dove trovare tutto il fresco mondo di casa Callipo. (http://www.gelateriacallipo.com).

La nuova veste grafica premium nasce per dare maggiore riconoscibilità ai prodotti dell’azienda calabrese e per comunicare in modo efficace le caratteristiche distintive delle referenze che costituiscono la linea Creme Pregiate.  

La classica vaschetta è, infatti, sostituita dalla coppa da 310gr. Il Visual ideato per il nuovo packaging  mette in evidenza l’ingrediente principale della referenza, mentre la scelta cromatica del nero evidenzia lo stile  elegante del prodotto «gourmand»,  un gelato raffinato, abbinato ad insoliti gusti dal sapore mediterraneo. Il codice colore nella parte inferiore del pack, diverso per ogni gusto identifica le 4 referenze: Cioccolato variegato al Rhum con Torrone di Calabria, Noce con Fichi di Calabria, Pistacchio, Ricotta con Pere e gocce di Cioccolato.

La linea dei Tartufi

Tra le novità anche una nuova referenza per la linea dei Tartufi con la versione al Pistacchio, un gelato ricoperto con scaglie di cioccolato bianco e con cuore fluido al pistacchio. Il tartufo al pistacchio è realizzato con latte fresco italiano e il 20% di pasta di pistacchio. Il gusto al Pistacchio completa la gamma Tartufo di Pizzo, tipico prodotto della tradizione gelateria di Pizzo di Calabria caratterizzato dal cuore fluido all’interno,  disponibile anche nei gusti Nocciola e Cioccolato, Caffè e Panna, Limoncello.

Zymil punta sul latte biologico e sugli yogurt con cereali

In una società sempre più sensibile alla cultura del free from, l’offerta si deve adeguare, differenziandosi  con velocità. Ecco allora che Zymil innova a tutto tondo la sua offerta. In primis quella dei suoi yogurt,  ideali  per coloro che cercano uno yogurt altamente digeribile, senza rinunciare al gusto e alla cremosità.

Accanto, infatti, alle varianti Bianco, Fragola, Caffè e Vaniglia propone i nuovi gusti

con cereali e frutta in pezzi. Tre le varianti scelte dai consumatori: Bianco e Cereali, Fragola melograno e Miglio, Frutti di Bosco e Quinoa.

 

Novità interessanti anche sul latte Zymil con l’arrivo delle referenze Bio.

Zymil BIO coniuga in un solo prodotto il gusto e la digeribilità proprie del latte Zymil con le caratteristiche che contraddistinguono il comparto biologico.

Selezionato da agricoltura biologica, sostiene la filiera che opera nel pieno rispetto dell’autenticità delle materie prime, del benessere degli animali e dell’ambiente circostante.

Zymil Bio è dsponibile in due declinazioni, dedicati a target diversi di consumatori: Latte UHT e Alto Pastorizzato (disponibile nel banco frigo).

Santàl risponde all’esigenza di naturalità con la nuova linea 100% frutta, 100% bio

Santàl propone oggi una linea ideale per chi ricerca prodotti naturali e genuini con la rassicurazione di un marchio storico.

La richiesta di prodoti biologici, da parte dei consumatori, è in continua ascesa  tanto che negli ultimi 4 anni (dati IRI) il fatturato è raddoppiato.

Il merito di questa impennata va certamente all’incremento della domanda, ma anche alla progressiva differenziazione dell’offerta da parte delle aziende.

Un trend difuso in cui si innesta il nuovo lancio di Santàl: la linea di 100% frutta, 100% biologica. Sono tre i gusti che la compongono: ACE, pera ed arancia.

Il gusto ACE rappresenta  la più alta espressione della gamma grazie ad una esclusiva ricetta di sola frutta interamente biologica. Dunque no aromi, zero conservanti o coloranti e senza zuccheri aggiunti.

Le centrifughe

Per restare in tema di naturalità e per rispondere ai desideri dei consumatori, Santàl mette in pista un’altra novità: le sue centrifughe.

Centrifugate da prodotto fresco non da concentrato, senza aromi, senza zuccheri aggiunti, senza conservanti e senza glutine.

Tutta la bontà e la freschezza della frutta e della verdura italiana in una soluzione già pronta!

 

Grani antichi e carne veggie: le start up premiate da Carrefour

Un momento della premiazione.

Quali sono le start up del food più creative ma soprattutto spendibili sugli scaffali della Gdo? Una risposta viene dalla competizione “Let’s Emerge Award”, promossa da Carrefour Italia all’interno dell’agenda di Seeds&Chips, summit globale sull’alimentazione concluso ieri. La vittoria a pari merito è andata a Nutracentis e Beyond Meat.

Erano 70 le start-up italiane e internazionali che hanno presentato i loro progetti a sostegno dell’innovazione nel settore food: in palio l’inserimento del proprio prodotto all’interno dell’assortimento di Carrefour Italia per un anno.
La call è stata promossa da Emerge, la startup innovativa B2B che aiuta i produttori alimentari italiani ad emergere nello scenario internazionale, e Seeds&Chips. I criteri utilizzati per la valutazione delle start up concorrenti sono stati quelli dell’innovazione, declinata nell’ambito del packaging, della qualità del prodotto proposto, della sostenibilità e del processo di produzione.

Nutracentis, nata nel 2017, combina grani antichi e superfood, proponendo linee di pasta con proprietà benefiche. La linea di pasta secca – di sorgo e di mais bianco, gluten free e ricche di farro, fosforo e fibre – nasce dal recupero di grani arcaici, con un modello produttivo artigianale e un’accurata selezione dei produttori e degli alimenti. Packaging 100% riciclabile.

Beyond meat dal 2013 crea soluzioni per il grande pubblico che sostituiscano del tutto le proteine animali con le proteine vegetali, grazie all’attenta riproduzione della struttura cellulare della carne ottenuta con sostanze vegetali e facendo attenzione sia agli attributi nutrizionali sia al gusto. Beyond meat preserva in questo modo le risorse naturali, proponendo una soluzione salutare per l’uomo e rispettando il benessere degli animali. Un’attenzione che si estende al packaging, 100% biologico.

“Incontrare giovani imprenditori talentuosi e appassionati durante il summit di Seeds&Chips, è stato per Carrefour Italia fonte di grande stimolo e ispirazione. Il futuro del Retail – ha commentato Stéphane Coum, Direttore Operations Carrefour Italia – ha infatti bisogno ora come non mai di accogliere l’innovazione delle start up per poter affrontare le nuove sfide che il mercato ci chiede. Inoltre, per il nostro ambizioso obiettivo di diventare leader nella transizione alimentare, l’innovazione è certamente un elemento imprescindibile per garantire trasparenza, qualità e accessibilità dei nostri prodotti, secondo il nostro modello di omnicanalità”.

E il distributore (smart) ora usa i Big Data: l’esperimento di Confida

Nell’era del touch screen, dell’Internet of Things e dei Big Data era inevitabile che le macchinette per distribuire cibo e bevande, oggi comunemente note come vending machine, dovessero evolvere. Uno sguardo sul futuro che è già presente è stato fornito da un esperimento condotto dall’Università Politecnica delle Marche insieme a Confida, l’Associazione Italiana Distribuzione Automatica, che hanno analizzato i comportamenti dei consumatori davanti alle vending machine. 

Il primo esperimento di Shopper Analytics, che è poi un’analisi del comportamento dei consumatori, applicato al settore ha rivelato ad esempio che per acquistare un prodotto alle vending machine ci mettiamo mediamente 14 secondi, e che oltre il minuto si permanenza non si acquista di più.

L’esperimento – che sarà illustrato dal professore dell’università marchigiana Emanuele Frontoni nel workshop Il vending e l’esperienza d’acquisto del consumatore organizzato da Confida presso Confcommercio MIlano, ha utilizzato quattro telecamere RGB puntate su altrettanti distributori automatici, rispettivamente in un’università, un ospedale, un’area self service e un’azienda. È stato monitorato per 12 settimane il comportamento dei consumatori. “L’obiettivo dello studio – spiega Massimo Trapletti, presidente di Confida – è migliorare l’esperienza d’acquisto degli utenti convertendo contemporaneamente i dati in informazioni strategiche per i gestori delle macchine, al fine di migliorare ulteriormente il servizio. Il vending muove così un ulteriore passo nell’era dell’Impresa 4.0”.

 

Più di sosta, meno si compra

Secondo le rilevazioni, spiega il professor Frontoni, “più tempo si trascorre di fronte ai distributori automatici, meno si compra: il 32% degli acquisti, infatti, avviene nei primi 5 secondi, mentre soltanto il 2% dopo 60 secondi”.

I dati emersi dallo studio dimostrano, inoltre, che solo il 9,9% degli utenti acquista più di un prodotto. e che le interazioni calano drasticamente quando i consumatori si trovano di fronte a scomparti con prodotti esauriti: il numero degli utenti che si ferma al distributore automatico si riduce dell’8%, e la quota degli acquisti scende addirittura del 43%. All’opposto, aumenta sensibilmente l’attrattività dei distributori di nuova generazione, specialmente quelli dotati di sistemi di pagamento cashless, che conquistano l’attenzione del 23% di utenti in più.

 

Sempre più “smart”

“I distributori automatici di nuova generazione anche dette smart vending machine – sottolinea Trapletti – trasformano completamente l’esperienza d’acquisto del consumatore. Questo genere di distributori automatici integra schermi touch che, attraverso il digitale, consentono un’offerta personalizzata mixando gli ingredienti di base come caffè, latte, cacao con granelle e topping creando bevande gourmet, anche nella versione XL con le comode cup-to-go. Inoltre i sistemi di telemetria consentono tramite la rete di controllare la macchina da remoto e accorgersi in tempo reale se mancano prodotti o se c’è un guasto. È possibile fare offerte combinate: un cappuccino, una brioche e una bottiglietta d’acqua. Infine il pagamento mobile, attraverso le App, permette di poter dialogare con il consumatore, analizzando le sue preferenze”.

La nuova tecnologia del vending sarà esposta nella fiera del settore, Venditalia che si terrà presso fieramilanocity dal 6 al 9 giugno prossimi.

Il nuovo vending digitale e il suo rapporto col consumatore è al centro del workshop Il vending e l’esperienza d’acquisto del consumatore organizzato da Confida, nel contesto dell’iniziativa Coffee & the City. Dal 7 al 13 maggio chiunque si presenti nel cortile di Palazzo Bovara, in corso Venezia 51, tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.30 può scegliere gratuitamente tra le numerose opzioni consentite dai due distributori smart installati in occasione di Milano Food City, insieme a Confcommercio Milano e Altoga – Associazione Torrefattori e Importatori di Caffè e Grossisti Alimentari.

No cannucce, thanks? Tetra Pak entro fine anno lancerà quelle di carta

La guerra alla plastica che sta invadendo e inquinando terre e, soprattutto, mari passa anche per l’eliminazione di un prodotto di plastica molto diffuso: le cannucce. Molti bar le ganno già ma+bandite ma sono presenti spesso anche nei contenitori monodose di bevande vendute nei supermercati. A questi proposito giunge come una buona notizia l’annuncio di Tetra Pak, che si propone di lanciare entro la fine dell’anno delle cannucce in carta, adatte ai suoi pacchetti di cartone monoporzione. La mossa rientra in un programma più ampio dell’azienda volto a risolvere il problema dei rifiuti delle cannucce di plastica.

Le cannucce giocano un ruolo integrante e funzionale per i pacchetti monoporzione, ma se non correttamente smaltite, diventano parte del problema dei rifiuti a base plastica. L’azienda incoraggia i consumatori a spingere cannucce all’interno del contenitore una volta svuotato, in modo che possano essere raccolte insieme al resto del pacchetto. Tetra Pak sta lavorando per sviluppare una carta adatta all’uso sulle sue confezioni.

“Puó sembrare abbastanza semplice – spiega Charles Brand, Vice Presidente Esecutivo, Product Management & Commercial Operations – ma in realtà, ci sono una serie di sfide significative per produrre una carta con le proprietà necessarie. Detto questo, il nostro team per lo Sviluppo é fiducioso di poter trovare una soluzione e di avere le cannucce a base carta pronte per essere lanciate entro la fine dell’anno”.

In media, le confezioni Tetra Pak sono fatte per il 75% in cartone: le cannucce di carta contribuirebbero a raggiungere gli obiettivi a lungo termine dell’azienda di offrire un portafoglio di prodotti interamente da fonti rinnovabili.

L’app di Casino, pagamenti veloci, dilazionati e a rate sulla spesa quotidiana

È davvero innovativa Casino Max, l’app dell’insegna francese Casino e lo sarà sempre di più tra pochi giorni, quando entrerà la possibilità, grazie a Banque Casino, del pagamento dilazionato (con scelta di data di accredito, fino a 31 giorni dall’acquisto) oppure diviso in quattro rate. E – questa è la grande novità – le agevolazioni saranno possibili non solo per grosse cifre, ma anche per la spese di tutti i giorni: secondo Le Monde, che ha anticipato la notizia ora ufficiale, il minimo di scontrino per attivare le dilazioni è di 20 euro per il pagamento dilazionato e 50 per la rateizzazione. L’applicazione sarà attivata in 106 ipermercati Géant e 310 supermercati Casino.

L’app lanciata nell’ottobre dell’anno scorso è già stata scaricata da 700mila utenti ed è allo stesso tempo una carta fedeltà elettronica, promozioni personalizzate, pagamenti e servizi innovativi. 

A cominciare dai pagamenti: l’opzione Scan Express dell’app consente di scansionare i prodotti della spesa e pagarli in cassa senza bisogno di estrarre carte o mostrare la spesa. Ma può anche pagare direttamente con l’applicazione e mostrare un codice a barre alla cassa, mentre lo scontrino viene registrato in digitale sul telefono. Non proprio uscita libera ma quasi, senza bisogno di portafoglio e senza scontrino cartaceo. Disponibile per ora in 15 punti vendita sarà estesa a 200 entro giugno.

Un risparmio deciso di tempo, importante per l’insegna: secondo un sondaggio Casino ha rilevato come una coda troppo lunga alle casse porta otto francesi su dieci a rinunciare agli acquisti, situazione che si presenta almeno una volta al mese nel 15% dei casi.

Epta presenta Mambo Next Costan, il plug-in per convenience store e minimarket

Epta lancia Mambo Next Costan, un plug-in semiverticale compatto, ideale per piccoli punti vendita, minimarket e convenience store, pensato per assicurare una migliore gestione degli spazi e delle categorie merceologiche dei freschi ed offrire una soluzione “express” ai consumatori.

Caratteristiche tecniche

Grazie ad un esclusivo tetto vetrato che sfrutta l’illuminazione a soffitto dello store, Mambo Next potenzia la visibilità degli articoli a vantaggio di una più alta rotazione. Mambo Next stupisce anche per i suoi dettagli ricercati, studiati per assicurare una maggiore interazione con i consumatori. Punto di forza del nuovo banco a gruppo incorporato è l’esposizione con ripiani a cascata di due diverse profondità, sottolineata dall’inclinazione di 7° delle porte. Un’accortezza che migliora notevolmente l’ergonomia della vetrina, permettendo al consumatore di avere una perfetta panoramica di tutti i prodotti, senza dover adottare posizioni scomode. Inoltre, le porte sono dotate di apertura a libro e di sistema di chiusura “soft closing”.

Linee compatibili

Mambo Next è in perfetto accordo con il Family Feeling dei verticali plug-in Tango Next per i freschi confezionati e Valzer Next per i surgelati. Accorgimenti tecnici ed estetici quali, ad esempio, le porte tutto vetro, le maniglie e il basamento coordinato rendono possibile l’affiancamento dei mobili, per conferire un appeal omogeneo ed elegante all’intera area a libero servizio e trasmettere una qualità superiore nell’esposizione delle referenze. Il tutto, nel completo rispetto dell’ambiente, grazie all’utilizzo del gas refrigerante naturale R290.

 

Carrefour via Bezzecca sarà ridisegnato da giovani designer Ied: il progetto vincitore

Carrefour via Bezzecca a Milano si rifà il look e guarda al futuro: con un progetto che è anche una nuova idea di punto vendita realizzato di giovani designer dello IED – Istituto Europeo di Design. Ormai è un fatto che il retail è un campo in cui si giocano le sorti del futuro, tecnologico ma anche, di conseguenza, sociale e sociologico: il design, inteso a tutto tondo come organizzazione degli spazi e loro destinazione, fa parte di questo futuro e le soluzioni si moltiplicano in una continua evoluzione. Facile pensare che dunque un terreno così fertile veda impegnate anche le scuole di design e da qui nasce “The Carrefour’s neighbour”, il progetto realizzato da Carrefour Express e IED con il coinvolgimento di team interdisciplinari di studenti per la definizione di nuovi layout espositivi e sistemi di retail del punto vendita Carrefour Express di via Bezzecca, a Milano.

Giunto alla fase finale in concomitanza con la Milano Design Week, il progetto vincitore è stato annunciato venerdì presso il Carrefour Express Urban Life di Corso Garibaldi, sponsor ufficiale del Fuorisalone 2018.

Due le idee presentate da altrettanti team di studenti, simili per livello qualitativo e per l’idea di organizzazione dei flussi di clienti, diverse nel concept di negozio, nelle scelte materiche e nei servizi offerti alla clientela: Taste and Share, risultato vincitore, e Re Lab.

 

Taste and Share, tre percorsi di spesa e dinamiche social

Il progetto prevede la divisione del percorso all’interno dello store in tre aree concettuali/esperienziali, con una attenzione anche alla multimedialità e alla condivisione social. 

Le tre aree agevolano ii percorso dei clienti all’interno dello store, in base a quantità e qualità della spesa necessaria: Vita, dove si possono trovare piatti freschi e pronti insieme a snack e bevande; Essenza, in cui sono presenti quei prodotti specifici per l’utenza prevalente nel quartiere (la cartoleria ad esempio, per gli stessi studenti); e infine Dispensa, provvista di tutti i prodotti indispensabili, da avere sempre a casa.

La nuova esperienza all’interno dello store prevede una maggiore chiarezza di esposizione dei singoli prodotti e una ottimale fruizione dello spazio, con l’originale aggiunta di una bacheca interattiva in grado di accogliere diverse funzioni e plus per il consumatore: una sezione che spiega la raccolta punti PayBack, un’altra appositamente dedicata alle ricette e un’altra ancora ai servizi offerti dallo store.

Fulcro del nuovo supermercato è, inoltre, il sistema bancone che, posto nella prima area di ingresso, offre più servizi, tra cui la possibilità di acquistare in maniera veloce e diretta dall’esterno dello store, grazie ad un’apertura e un affaccio su strada della vetrina centrale. Adiacente all’uscita è prevista infine una piccola ma comoda area consumazione degli alimenti e dei pasti acquistati in loco.

Interessante anche lo studio delle dinamiche social all’interno del supermercato: il punto vendita diventa cuore di un confronto generazionale che si sviluppa attraverso la condivisione online di foto con l’hashtag #tasteandshare, e offline attraverso consigli proposti da chi vive nel quartiere. L’utilizzo dell’hashtag è utile anche all’attivazione dello store e alla connessione tra gli utenti per quel che riguarda la partecipazione a brevi contest legati al food (la votazione del piatto della settimana, proposto e preparato dai singoli clienti e riproposto poi all’interno della gamma dei piatti pronti Carrefour durante la settimana successiva).

Gli autori di Taste and Share sono Luca Santoro ed Elena Beri al 3° anno del corso di Interior Design IED Milano; Giorgia Apreia al 2° anno di Interior Design; Valentina Barelli al 2° anno di Design della Comunicazione – Copy Content; Gianluca Sigismondi e Gregorio Bertolini al 2° anno di Product Design.

 

Re Lab, laboratorio d’esperienze

Il secondo progetto, Re Lab, trova il suo fulcro nel concetto di creatività e mira a trasformare il punto vendita in un laboratorio esperienziale (estensione dell’adiacente laboratorio di modellistica IED Milano) attraverso nuovi servizi e l’attivazione del punto vendita tramite l’interazione con il consumatore.

Entrambi i team di studenti sono stati premiati da Carrefour con un assegno in denaro, in segno di apprezzamento per la qualità delle proposte presentate.

«Per ridisegnare spazi, layout espositivi, servizi e percorsi di fruizione di un supermercato sono necessarie molte figure professionali, sotto il segno della progettazione. Non sono implicati solo aspetti e dinamiche inerenti la grande distribuzione e il marketing, ma l’Interior design, la comunicazione, il branding, l’attenzione al prodotto. Grazie all’approccio trasversale che caratterizza l’offerta formativa IED siamo stati in grado di coinvolgere studenti di corsi diversi nel formulare una soluzione a 360 grandi per il marchio Carrefour, verso il quale siamo molto riconoscenti per la fiducia accordataci» ha commentato Anna Cantaro, Responsabile Comunicazione e Progetti Speciali IED Milano.

L’app AuchanSpeedy raccontata da Massimilano Gallo di Mastercard

L’app AuchanSpeedy è stata lanciata a marzo di quest’anno da Auchan Retail Italia supportato, nel progetto, da Mastercard. Abbiamo chiesto a Massimiliano Gallo, Vice President, Business Development di Mastercard di raccontarci il sistema.

“L’app consente di  rivoluzionare l’esperienza di spesa degli italiani perchè – spiega Gallo – permette ai consumatori di saltare il passaggio in cassa e di pagare direttamente con il proprio smartphone la spesa. Basta scansionare i prodotti con il proprio device mobile e pagarli in modo veloce, semplice e sicuro direttamente con una delle carte di pagamento registrate all’interno del wallet digitale integrato nell’app di pagamento, senza la necessità di passare in cassa.

Quali gli investimenti per lanciare il sistema di pagamento?

Oggi quasi tutti i maggiori retailers, stanno lavorando per abilitare app per i pagamenti in store. Gli investimenti in tecnologia consentono di ottimizzare il processo di acquisto e il percorso dei consumatori all’interno del punto vendita, rendendo più semplice la vita del consumatore che decide di pagare in maniera innovativa. Dal punto di vista strettamente legato alla app,  è generalmente richiesto un irrobustimento della sicurezza e una ottimizzazzione della user experience in app, al fine di rendere più semplice, veloce e sicuro  per il consumatore il nuovo servizio di pagamento.

Quali le garanzie di sicurezza per utenti e  retailer?

La sicurezza è un aspetto fondamentale di queste soluzioni ed è per questo che viene richiesta un’ autenticazione a due fattori sia per la registrazione della carta che per il pagamento, che normalmente avviene con una modalità di autenticazione biometrica. Coniugare usabilità e sicurezza è il principale quesito da risolvere in questo tipo di applicazioni e il ruolo di Mastercard è proprio quello di abilitare grazie alle sue tecnologie e competenze,  soluzioni di pagamento innovative e sicure a supporto di banche, consumatori ed esercenti. Il nostro lavoro è quello sviluppare soluzioni tecnologiche a supporto dei nostri partner per semplificare la user experience dei consumatori e garantire allo stesso tempo i più alti livelli di sicurezza. Tutto questo è possibile grazie a nuove soluzioni create su misura per i nostri clienti, come ad esempio il riconoscimento biometrico o  il nuovo standard MDES, per la tokenizzazione delle carte. Quest’ultima è una  soluzione realizzata da Mastercard che aiuta a trasformare ogni dispositivo mobile connesso in un dispositivo di acquisto, in grado di effettuare pagamenti sicuri attraverso token univoci per ogni dispositivo.

Quali le strategie messe in campo da Mastercard per il settore retail?

L’adozione della tecnologia da parte dei retailer ha subito una grandissima accelerazione, ed è pronta per rispondere alle cresciute esigenze dei consumatori di semplificazione e velocizzazione delle abitudini di acquisto quotidiane, dalla spesa, ai ristoranti, ai trasporti pubblici. Attraverso la collaborazione con i retailer, Mastercard vuole offrire ai consumatori soluzioni di pagamento sempre più innovative grazie all’uso dei dispositivi mobile.

In futuro le modalità di pagamento saranno ancora più fluide ed omnichannel. Grazie all’internet of things, sarà difficile distinguere tra mondo fisico e mondo digitale e vivremo una  sempre più elevata integrazione tra i due mondi.

Come Mastercard lavoriamo a tecnologie che cambieranno la consumer experience durante lo shopping. Tra le tecnologie che abbiamo presentato di recente, c’è ad esempio il retail mirror, un prototipo di specchio intelligente che permette di controllare la disponibilità delle taglie e pagare direttamente dal proprio camerino, quando ci si trova in un negozio. Anche questa innovazione ha completamente abbattutto la barriere tra mondo fisico e digitale consentendo  di completare l’acquisto tramite app e avere  i propri acquisti recapitati a casa.

Panoramica dei sistemi di pagamento attualmente usati in gdo/retail.

Il futuro del settore retail è già qui se pensiamo ai numerosi servizi digitali che sono offerti oggi ai consumatori sul loro smartphone per fare acquisti online semplicemente dallo schermo del loro smartphone. Il nostro ruolo come azienda tecnologica è di guidare questa rivoluzione e proporre ai partner del mondo retail soluzioni sempre più semplici e sicure che possano incontrare le esigenze dei consumatori.

In Italia abbiamo per esempio collaborato con grandi nomi nel settore della ristorazione come Auchan, Eataly, Roadhouse e Rossopomodoro per sviluppare delle soluzioni che consentono di pagare il conto al ristorante con lo smartphone, comodamente seduti al loro tavolo.  Queste innovative soluzioni di pagamento digitali, consentono ai consumatori di effettuare pagamenti multicanale in totale velocità, semplicità e sicurezza, evitando la fila alla cassa, e offrono ai retailer nuove possibilità di ottimizzazione del loro business grazie ad una migliore gestione della turnazione ai tavoli.

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