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Wardrobing no grazie, la tecnologia Checkpoint System dice stop

È un costo secco, una perdita e un danno per l’ambiente, insomma è una vera piaga per il retailer il wardrobing, una pratica sempre più diffusa che vede gli acquirenti online acquistare un capo, indossarlo e poi restituirlo.

I resi totali nel settore retail hanno raggiunto i 642,6 miliardi di dollari l’anno, valore che colloca il fenomeno al 21° posto tra i principali ranking economici mondiali. Mentre molti sono da attribuire alla qualità del prodotto, alla taglia sbagliata o semplicemente ad un ripensamento del consumatore, esiste una tendenza crescente, quella del “wardrobing”.

Una soluzione viene da Checkpoint Systems, con il lancio europeo della nuova generazione di soluzioni R-Turn Tag sviluppata proprio per consentire ai retailer di ridurre il numero di resi fraudolenti.

Il wardrobing è assai praticato da una particolare categoria di acquirenti, gli acquirenti compulsivi, spesso caratterizzati da un basso potere d’acquisto ma che sono soliti andare alla ricerca di un cambio di look anche ogni settimana. Due terzi (64,5%) dei retailer ha dichiarato di essersi imbattuto in clienti che hanno utilizzato il prodotto solo una volta per poi restituirlo e chiederne il rimborso, con “wardrober” seriali che restituiscono anche 20 prodotti all’anno. Questa cifra aumenta quanto più il cliente è certo che il negozio non rifiuterà la merce. Per esplorare le abitudini dei “wardrober” e il loro impatto sull’industria del Retail un giornale spagnolo El Español ha intervistato una “wardrober” di 29 anni, che ha spiegato la sua dipendenza: “Quando devo partecipare a un evento importante, come una conferenza, desidero un outfit diverso per ogni giorno. Compro quindi cose che poi so già che darò indietro, le voglio solo indossare una volta, è come avere a disposizione un’intera collezione ogni stagione”.

Proprio come i taccheggiatori, molti “wardrober” condividono tra loro informazioni su come e dove è più facile praticare wardrobing, aggravando il problema per i retailer. E per ogni articolo acquistato online o in negozio con l’unico scopo di poterlo restituire in un secondo momento aumenta anche il rischio per il negoziante di esaurire le scorte a magazzino. I prodotti acquistati online e poi restituiti in negozio creano, tra l’altro, un problema di logistica.

 

Come contrastare il wardrobing

È importante che i retailer si avvalgano di una rigida politica di restituzione, che però non allontani i clienti. Proprio per questo motivo Checkpoint Systems ha sviluppato R-Turn Tag: si tratta di una semplice etichetta, che può essere personalizzata con il marchio del retailer, da applicare agli articoli in negozio. L’etichetta rimane applicata fino al momento in cui il cliente non indossa la merce, rimuovendola quindi una volta giunto a casa. Il meccanismo di chiusura di cui è composta si rompe manualmente con poche semplici torsioni, senza doversi avvalere di utensili aggiuntivi.

“I retailer sono stati vittime di resi fraudolenti per molti anni e solo ultimamente le aziende stanno realizzando a quanto ammonti il costo reale di tale fenomeno – spiega Irene Fernandez, Product Management Europea di Checkpoint Systems -. È importante ovviamente che i retailer non smettano di accettare resi, poiché dopotutto la maggior parte di questi vengono effettuati proprio perché un articolo ha un difetto o è della taglia sbagliata.  Altrettanto fondamentale però è introdurre nuove pratiche che limitino la possibilità per gli utenti disonesti di acquistare un prodotto, indossarlo e poi restituirlo. R-Turn Tag è la risposta tecnologica più evoluta a questa criticità e sta già consentendo ai retailer europei di fare passi da gigante nell’affrontare il fenomeno del wardrobing”.

Con 3D e realtà aumentata Amazon mostra il prodotto come mai prima

Tre nuove funzionalità che consentono di toccare (quasi) con mano e comunque visualizzare il prodotto ambientato nella propria casa da tutti gli angoli e chiedere personalizzazioni sulla base delle proprie preferenze: le ha introdotte Amazon. Si tratta di Amazon ScoutAmazon AR View e Amazon 360 View e si possono utilizzare su una selezione di prodotti dedicati alla casa (dalla cucina alla sala da pranzo, dalle camere da letto al giardino: il catalogo sarà ampliato costantemente nel corso dei mesi). 

“Stiamo utilizzando le ultime e più innovative tecnologie di intelligenza artificiale e realtà aumentata per sviluppare funzionalità che permettano ai nostri clienti di vivere una vita più facile e confortevole – ha dichiarato Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it -. Le nuove funzionalità permettono ai clienti di scegliere, tra la vasta selezione di prodotti presenti, quelli che si sposano meglio con lo stile della propria abitazione. Sarà infatti possibile vedere numerosissimi elettrodomestici e oggetti di arredo nella dimensione e scala reale all’interno dell’ambiente in cui verranno posizionati prima ancora di acquistarli, permettendo in questo modo un risparmio di tempo e denaro”.

Insomma per vincere una sfida con il “fisico” che forse si riteneva più facile di quanto si pensava solo qualche anno fa, è necessario fare scendere in campo le tecnologie più avanzate. Che qui di seguito vi spieghiamo in modo più specifico:

Amazon Scout è un’esperienza visuale che permette al cliente di sfogliare il catalogo di prodotti per la casa e creare il proprio feed personalizzato. Al cliente basterà mettere un like a una foto (cliccando il pollice in alto) o mettere un dislike (cliccando il pollice in basso) per ricevere in tempo reale suggerimenti personalizzati e trovare i prodotti più adatti al proprio stile, estratti da una selezione di migliaia di suggerimenti visivi. Questa innovativa funzionalità è resa possibile grazie all’intelligenza artificiale e può essere usata tramite tutti i browser. 

Amazon AR View disponibile per iOS e Android, permette ai clienti di vedere i prodotti oggetto di loro interesse direttamente nelle proprie abitazioni grazie alla realtà aumentata. Basta cliccare sull’AR View, quando disponibile, per attivare la funzione. È sufficiente puntare il proprio Smartphone sul punto della casa dove si vuole vedere l’anteprima del prodotto perché esso appaia, qualche secondo dopo, sullo schermo del proprio cellulare con la possibilità di guardarlo da diversi punti di vista e angolature. È possibile anche scattare foto o fare video al prodotto per poterlo comparare con altri al momento dell’acquisto.

Amazon 360 View è un nuovo modo di vedere l’anteprima del prodotto a 360 gradi, permettendo di osservare l’oggetto da tutte le angolature prima di completare l’ordine. È accessibile direttamente dalla pagina dei prodotti disponibili su Amazon.it. 

Oltre l’hamburger: creata in Israele la prima bistecca cresciuta in laboratorio

È esattamente come una bistecca “vera” di bovino, della quale ha l’aspetto, il sapore, la forma e la consistenza perché è cresciuta in laboratorio a partire da cellule staminali, ma è sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia da quello etico la bistecca nata nei laboratori israeliani di Aleph Farms Ltd.

Molteplici i vantaggi della lab-versione di un alimento che risulta essere sempre meno sostenibile per l’impiego di acqua ed emissini di anidride carbonica, per non parlare dei risvolti etici. La carne viene prodotta partendo da poche cellule di un animale vivente, estratte senza dolore. Queste cellule sono nutrite e crescono per produrre una matrice complessa che replica il tessuto muscolare. Uno degli ostacoli alla produzione seriale è trovare i giusti nutrienti e la combinazione che consenta alla matrice multicellulare di crescere in modo efficiente, creando una struttura completa. L’azienda ha superato questo ostacolo grazie a una piattaforma di bioingegneria sviluppata in collaborazione con il Technion – Istituto israeliano di tecnologia, di Haifa.

“Stiamo dando forma al futuro dell’industria della carne – letteralmente – afferma Didier Toubia, co-fondatore e CEO di Aleph Farms -. Già è difficile creare un hamburger o una salsiccia in laboratorio, ma è ancora più difficile produrre una bistecca fatto di un unico muscolo. Ad Aleph Farms, abbiamo trasformato la visione in realtà, facendo crescere una bistecca in condizioni controllate. I primi prodotti sono ancora relativamente sottili, ma la tecnologia che abbiamo sviluppato segna una vera svolta e un grande balzo in avanti nella produzione di una bistecca di cellule coltivate “.

Aleph Farms sta implementando una combinazione di sei tecnologie uniche, che includono un approccio innovativo alla crescita degli animali e ai bioreattori, i serbatoi in cui cresce il tessuto.

“La bistecca di Aleph Farms è sottile e cuoce in un minuto o poco più – dice Amir Ilan, capo del ristorante Paris Texas a Ramat Gan, Israele -. Per me è un’esperienza meravigliosa mangiare carne che ha l’aspetto e il gusto del manzo ma non è stata allevata con antibiotici e non danneggia gli animali o l’ambiente. La carne di Aleph Farms ha un alto potenziale culinario: può essere comodamente utilizzata nelle cucine di alta gamma o nelle catene di ristoranti casual-chic, caffè alla moda, bistrot”.

Aleph Farms è stata co-fondata nel 2017 dall’incubatrice israeliana Food-Tech The Kitchen, parte di Strauss Group Ltd., e dal Technion. La società è supportata da società di venture capital statunitensi ed europee.

Un robot per friggere nel reparto gastronomia? Lo testa Walmart nei suoi lab

I robot stanno per entrare nella Gdo e prenderannosu di sé i compiti più duri o ripetitivi: un esempio di ciò arriva dall’americana Walmart, la più grande catena della grande distribuzione “fisica” al mondo che, secondo Yahoo Finance, sta testando nei suoi laboratori un assistente robot da cucina chiamato “Flippy” che avrà il compito di svolgere le dure operazioni di friggitura.

Flippy di Miso Robotics è il primo robot da cucina autonomo al mondo guidato da intelligenza artificiale e, come avevamo scritto, si è già esibito l’anno scorso girando hambuger in una catena californiana.

Flippy è in grado di friggere fino a otto cestini di cibo contemporaneamente, e potrebbe essere impiegato nel  processo di frittura di molti degli articoli serviti nella gastronomia, tra cui polli, bastoncini di mozzarella e, naturalmente, patatine.

“Se pensi alle cucine commerciali, sono davvero delle micro-strutture produttive – ha detto il CEO di Miso Robotics, David Zito, a Yahoo Finance –. Eppure, sono tra le condizioni più difficili in cui lavorare. Automatizzare il cibo è molto difficile coem sa bene un qualsiasi chef. Quello che stiamo cercando di fare è assistere i cuochi con gli strumenti necessari per dare loro la possibilità di lavorare mentre si assumono il peso di alcuni dei compiti più ripetitivi e banali”.

Il robot dunque più che sostituire diventerebbe un “paio di mani in più”, consentendo all’operatore di dedicare meno tempo all’inserimento di cibo nelle friggitrici e più tempo ad altri servizi come prendere gli ordini dei clienti e preparare altri cibi. Ma aiuta anche a creare un prodotto di qualità costante e può contribuire a garantire la sicurezza alimentare e a ridurre al minimo lo spreco di cibo.

A Natale Auchan “gioca” con la realtà aumentata

Spinge sull’acceleratore dell’innovazione tecnologica Auchan Retail Italia che in occasione delle festività natalizie presenta tre novità: la App AuchanKids con un nuovo gioco che si ispira a Pokemon Go, una photocall nei punti vendita con personaggi virtuali che si animano e un catalogo giocattoli in 3D. La realtà aumentata è già stata sperimentata da Auchan Retail in Francia e quest’anno raggiunge otto Paesi: oltre all’Italia, è presente anche in Spagna, Francia, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania e Ucraina. È disponibile sia per i dispositivi Apple che Android.

Si ispira a Pokemon Go l’App AuchanKids con la quale è possibile andare a caccia di Wishmiz, piccoli personaggi da catturare lanciando loro palle di neve. I punti si accumulano man mano che i personaggi vengono colpiti. Il più difficile da trovare è il Wishmiz d’oro, che appare soltanto in negozio, scansionando il poster del gioco. Con i punti accumulati si vincono racconti di Natale e regali in base al punteggio ottenuto. Il gioco è valido fino a Natale.

Nei punti vendita, durante tutto il periodo natalizio, i bambini possono far “comparire” i Wishmiz in 3D, e farsi un selfie scansionando l’immagine che si trova nel reparto giocattoli.

Fino al 13 dicembre, attraverso la App AuchanKids, ogni bambino può scansionare i giochi preferiti che si trovano sul volantino cartaceo. Una volta fatto l’accesso, è sufficiente inquadrare il gioco perché compaia un pulsante virtuale, che permette di aggiungere il giocattolo alla lettera a Babbo Natale che verrà inviata direttamente all’indirizzo di posta elettronica dei genitori.

 

Auchan diventa “Phygital” 

Il motto di Auchan è “phygital”, la contemporanea esistenza di punti fisici che sfruttino tutte le potenzialità del digitale. Grazie all’e-commerce, è possibile acquistare online e farsi recapitare i prodotti anche nel piccolo supermercato sotto casa, oppure, in negozio, utilizzare i dispositivi tecnologici come l’applicazione AuchanSpeedy per saltare il passaggio in cassa. L’obiettivo è di superare la dicotomia tra “fisico” e “digitale”, offrendo ai clienti un ventaglio ampio di possibilità, in base alle loro esigenze.

 

 

 

Ceetrus lancia le gift card digitali: emesse dai pad e spendibili in tempo reale in 16 centri

Gift card che sono vere e proprie carte di credito del circuito Mastercard, da regalare per poter fare acquisti nei negozi preferiti nell’arco di un anno, stampate nei pad digitali posizionati nei centri commeriali del circuito in tempo reale: è la novità di Ceetrus in promozione speciale dall’8 al 24 dicembre.
L’iniziativa lanciata da Ceetrus Italy interessa 16 Centri e Parchi commerciali: Rescaldina, Cesano Boscone, Monza, Vimodrone, Porte dell’Adige, Porte di Mestre, Fanocenter, Neapolis, Giugliano, Casamassima, Mesagne, Porte dello Jonio, Porte di Catania, Santa Gilla (Cagliari), Olbia, Sassari. Grazie all’installazione di appositi pad digitali, i visitatori potranno ritirare Gift Card valide per un intero anno solare dall’attivazione e spendibili in tutti gli esercizi dei centri commerciali in cui vengono attivate.
“Il vantaggio – spiega Simona Portigliotti, Direttore Marketing & Comunicazione di Ceetrus Italy – è di poter usufruire di una vera e propria carta di credito prepagata, appartenente al circuito Mastercard, usufruibile quindi a propria discrezione in uno qualsiasi dei negozi dei nostri centri. È un’idea regalo utile che amplia le possibilità offerte dalle classiche gift card, perché dà accesso non soltanto a un unico brand ma di fatto all’intero centro commerciale, incluso l’Ipermercato”.
I pad digitali, inoltre, forniscono ai clienti informazioni sempre aggiornate sui negozi della galleria, le promozioni in corso e tutti i servizi del singolo centro commerciale.
L’iniziativa viene lanciata con una speciale promozione: dall’8 al 24 dicembre, i visitatori che acquisteranno tramite i pad digitali una gift card da almeno 30 euro, riceveranno in omaggio una seconda gift card da 10 euro.
Per promuovere l’operazione, Ceetrus Italy ha implementato una campagna di lancio che parla soprattutto attraverso i social.
Ceetrus, ex Immochan (Auchan Holding), opera attualmente in 48 centri commerciali con oltre 2.300 negozi, 600.000 metri quadri di superficie affittabile (GLA) e oltre 185 milioni di visitatori all’anno.

I freschi del futuro? Guardate la fabbrica di piante idroponica cinese di Jd.com

Un retailer cinese, il più grande, Jd.com, ha aperto una immensa fabbrica di coltivazioni idroponiche. In partnership con la giapponese Mitsubishi Chemical, la fabbrica, che naturalmente sfoggia le più innovative tecnologie nel campo, si estende su un’area di 11.040 metri quadri sui quali sono coltivati, con un sistema combinato di luce solare diretta e artificiale, cavoli, lattuga rossa e verde, coriandolo, spinaci che da dicembre sono venduti – freschi freschissimi – online o nei negozi fisici di Jd.com, 7FRESH. Ma si prevede già di estendere la gamma disponibile.

Nella nuova struttura, temperatura, umidità, luce e fertilizzante liquido sono automaticamente controllati dal sistema di gestione della fabbrica, consentendo una produzione più standardizzata di verdure di alta qualità senza la preoccupazione dei cambiamenti stagionali. Non solo: gli spinaci prodotti nella struttura contengono l’80% in più di folato, il 32% in più di vitamina C, il 25% in più di potassio e il 37% in più di fosforo rispetto a quelli coltivati ​​sul campo. Nel frattempo, la tecnologia rende superflui i pesticidi e gli agrofarmaci, riducendo la necessità di lavaggio.

La produzione è maggiore rispetto ai sistemi agricoli tradizionali: 19 lotti di spinaci in un anno, rispetto a solo 4 all’anno in un campo o ai 6 all’anno in una serra. Richiede solo mezzo litro d’acqua per far crescere le verdure. La fabbrica è integrata con la rete logistica della catena del freddo di JD, quindi gli ortaggi possono finire sulla tavola dei consumatori lo stesso giorno in cui vengono raccolti.

“La JD Plant Factory di Tongzhou segna l’ingresso di JD all’inizio della catena di produzione di alimenti freschi, permettendoci di garantire che i prodotti freschi che vendiamo siano stati trattati con la cura che JD applica a tutto ciò che facciamo – spiega Xiaosong Wang, Presidente di JD FMCG e aziende alimentari -. La tecnologia della supply chain di JD, la rete logistica e le competenze di e-commerce combinate con la sofisticata tecnologia di Mitsubishi Chemical ci consentono di creare un modello completamente nuovo per l’agricoltura e di coltivare uno stile di vita sano e fresco in Cina.”

Infine, tutte le colture prodotte nella nuova fabbrica di JD sono tracciate dal momento in cui vengono piantate al momento della consegna, un passo verso il futuro della produzione alimentare e della vendita al dettaglio, poiché i consumatori di tutto il mondo richiedono sempre più trasparenza. In Cina, in particolare, i consumatori attribuiscono grande importanza alla sicurezza alimentare dopo che l’uso eccessivo di fertilizzanti, il deterioramento ambientale e il rapido aumento della popolazione hanno causato problemi al suolo.

Ovs punta su digital e multicanalità con due nuovi servizi: Id e Mysize

Due nuovi servizi che rendono il dialogo con il cliente continuo e l’esperienza di acquisto efficace, integrando on e offline: li ha introdotti OVS, marchio italiano di fashion retail, che punta ancora di più sulla multicanalità anche grazie alla dotazione del wi-fi gratuito in negozio.

Ma procediamo con ordine. OVS ID è un servizio rivolto a tutti i clienti e disponibile in tutti i negozi e online in grado di rendere sempre più efficace il dialogo con i clienti stessi. Smaterializza la vecchia card fisica e consente al cliente di essere riconosciuto su tutti i touch point fisici e virtuali – App, sito web, punti cassa dotati di tablet, schermi e totem in-store -, anche solo avvicinando il proprio smartphone in cassa o fornendo il proprio nominativo agli assistenti di vendita.

Inoltre, da settembre in oltre 50 store OVS in tutta Italia sono presenti le colonnine MYSIZE che consentono al cliente, con poche azioni semplici, veloci e immediate, di individuare autonomamente la presenza in negozio del capo scelto nella propria taglia e, nel caso mancasse, richiederne la consegna gratuita a domicilio o il ritiro in negozio.

Gli stessi negozi sono inoltre stati dotati di Wi-fi gratuito per i clienti e, a partire da gennaio, attraverso i Vodafone Analytics, dati aggregati di terza parte, sarà sempre più efficace l’offerta al cliente.

“La trasformazione digitale è al centro delle strategie di OVS e coinvolge tutti gli ambiti del nostro business: dall’e-commerce, ai servizi omnichannel, alla relazione con il cliente, alle operations – afferma Anna Matteo, Direttore Digital Transformation & Information Technology OVS S.p.A -. My Size e OVS ID rappresentano due importanti servizi che vanno nella direzione di una completa integrazione dell’e-commerce (online) con i negozi fisici (offline), creando un’esperienza unica per il nostro cliente.  Grazie alla OVS ID e al Wi-fi in store vogliamo creare sempre maggiori opportunità di dialogo con i nostri clienti, mettendoli al centro di una esperienza personalizzata. Entro gennaio 2019 rilasceremo nuove App sui tablet distribuiti in tutti i negozi OVS, attraverso cui i nostri assistenti potranno offrire un’esperienza di acquisto multi canale sempre più fluida”.

Ecco “Botticelli”, il nuovo format superstore di Nova Coop al via a Torino

Fare la spesa “Presto e Bene” guidati dall’innovazione digitale, in un negozio attento al legame con il territorio e con una proposta di ristorazione di qualità attiva per tutta la giornata, dalla colazione alla cena: è questa la filosofia che guida la realizzazione di “Botticelli”, il nuovo format di superstore di Nova Coop inaugurato oggi a Torino nell’ex area Alfa Romeo, in via Botticelli 85.

Fare la spesa “Presto e Bene” èil concetto che ha guidato l’intera progettazione dello spazio, per offrire alla clientela un’esperienza di acquisto semplice e gratificante ma anche coerente con il tempo a disposizione, confermando allo stesso tempo l’ampiezza dell’offerta a scaffale e la possibilità di approfondire l’origine e le caratteristiche di ogni prodotto per effettuare una scelta di consumo consapevole.

Su una superficie di vendita di circa 3.500 metri con parcheggi coperti per 650 posti auto, la struttura si raccoglie intorno all’Ovale, uno spazio che testimonia l’identitàdi Nova Coop coniugando i servizi di informazione e consulenza a un approccio emozionale affidato ad attivitàesperienziali, come degustazioni e show cooking, per scoprire i prodotti proposti nel punto vendita. Nell’Ovale si concentra la proposta di freschi e freschissimi ma èanche il luogo nel quale poter effettuare “la spesa con il cuore”, grazie a un’offerta di vendita sobria, rispettosa e giusta; attenta alle diverse sensibilitàe abitudini alimentari, fortemente incrementata sul prodotto a marchio Coop.

[Not a valid template]Dispositivi tecnologici Per facilitare e arricchire l’esperienza del consumatore, i reparti gastronomia, il corner Bar e l’angolo sushi sono dotati di totem touch screen “Zero Attesa” connessi a un dispositivo portatile mediante il quale il cliente puòselezionare i prodotti e le quantitàdesiderate, prenotarli e ritirarli quando viene avvisato da un messaggio, senza attendere il proprio turno al banco. Grazie alla geolocalizzazione e a un totem informativo posto all’ingresso del supermercato èinoltre possibile individuare in pochissimo tempo la corsia o il reparto in cui si trova il prodotto cercato, riducendo il tempo dedicato alla spesa. Il punto vendita èdotato di 12 casse tradizionali, 5 self e 4 “fast lane” completamente automatiche.

La valorizzazione del territorio Nei mesi che hanno preceduto l’apertura, la Cooperativa ha condotto un’attivitàpreliminare di conoscenza e messa in rete delle realtàassociative locali, con le quali identificare e sviluppare temi e azioni comuni. Nascono da questo approccio le sinergie territoriali per la promozione di un corretto stile di vita e il coinvolgimento nelle attivitàludico-ricreative interculturali dei giovani che abitano nei dintorni.

Educazione alla nutrizione Presso il Superstore saràattivo, due volte a settimana, Info.food, il servizio in Italia di consulenza nutrizionale gratuita nei punti vendita Coop, lanciato a marzo 2018. Anche a Botticelli verranno attivati i progetti Buon Fine, per il conferimento dell’invenduto a enti caritativi locali, le attivitàdi Educazione al Consumo in favore di scuole e privati, i percorsi di protagonismo giovanile di Coop Academy, che disporranno di una presenza nello Spazio Socio Coop situato all’ingresso.

La ristorazione completa All’interno del negozio si trova il Ristorante con 50 posti a sedere che, a pranzo e a cena, propone una selezione di piatti curata dalla squadra di Fiorfood. Accanto a questo il Fiorfiore Cafèby Fiorfood offre un servizio tradizionale di caffetteria, aperitivi, piatti caldi e freddi in un binomio che èin grado di rispondere a qualsiasi esigenza, dalla colazione alla cena, passando dalla pausa di metàmattina allo spuntino pomeridiano. L’offerta ècompletata dal “Corner Sushi” con specialità preparate direttamente sul posto, di pronto consumo o adatte per il take away. Nello Spazio Ristoro è possibile consumare i freschi e freschissimi acquistati nell’Ovale oltre all’intera offerta ristorativa.

La Buona Occupazione Sono 214 le persone impiegate all’interno della struttura all’apertura. Il personale ècomposto al 70% da nuove assunzioni, il 30% èinvece rappresentato da trasferimenti da altri punti vendita. Sono state in tal senso accolte ben 63 richieste. La selezione dei candidati si è basata principalmente su criteri di alta professionalitàe di trasversalitàtra reparti. Il piano occupazionale contempla anche la crescita professionale con il passaggio dalla qualificadi addetto a capo o specialista per 10 risorse e 25 prolungamenti orari. Prolungamenti orari che hanno visto un incremento di addetti Full Time dell’11% rispetto a strutture con simile dimensionamento in Nova Coop, azione volta ad accrescere il senso di appartenenza e la fidelizzazione del nostro personale. Sono quasi 5000 le ore di formazione erogate ante apertura.

Lo spazio commerciale L’edificio commerciale nel quale è inserito il punto vendita Nova Coop, ospita al proprio interno anche una media superficie Trony di 900 metri quadri e costituisce il cuore di un piùvasto parco commerciale che si completeràentro il 2019. Saranno presenti ulteriori attivitàcommerciali su di una superficie di circa 2000 metri quadri e residenze per 2500 metri quadri, sviluppate intorno ad una piazza pubblica di circa 4500 metri quadri.

Servizi alla clientela Tra i servizi offerti troviamo gli informatori del Prestito Sociale e di EnerCasa Coop, lo spazio Socio Coop, un punto di riparazione per smartphone e tablet, la possibilitàdi ritiro dei prodotti ordinati sul sito Coop Online e diversi corner Temporary dedicati ai principali partner fornitori che presenteranno i loro prodotti.

“Il Superstore Coop Botticelli rappresenta un modello di negozio inedito in Piemonte – dichiara Ernesto Dalle Rive, presidente di Nova Coop – che risponde a una moderna concezione dell’esperienza di acquisto, pensata e calibrata per andare sempre piùincontro alle esigenze dei nostri Soci e Clienti. Questo nuovo punto vendita incarna la nostra visione del ruolo affidato alla grande distribuzione e testimonia ancora una volta la capacitàdi Nova Coop di leggere le trasformazioni in atto nella societàe nei consumi, proponendo modelli all’avanguardia senza mai trascurare la qualità, l’eticità e l’attenzione a temi sempre piùcruciali come la salute, l’impegno a soddisfare il consumatore e il rispetto per l’ambiente. Con quest’apertura Nova Coop conferma la sua capacitàdi radicamento sul territorio e l’attenzione a instaurare sinergie con le realtàlocali, portando a compimento importanti azioni di rigenerazione urbana”.

Auchan Retail, la blockchain arriva in Italia nel primo semestre 2019

Si profila sempre più come la tecnologia del futuro per rendere tracciabile e trasparente in modo incontrovertibile l’intera filiera alimentare la tecnologia blockchain: ora Auchan Retail, dopo il successo della sperimentazione in Vietnam insieme a Te-Food, una start-up tedesca, la applicherà a livello internazionale. In Italia dovrebbe arrivare nel primo semestre del 2019.

Dalla semina al piatto, tutte le fasi della vita di un prodotto saranno accessibili ai consumatori, in completa trasparenza e l’Italia partirà insieme a Francia, Spagna, Portogallo e Senegal.

Mobilitati tutti gli attori coinvolti nella vita di un prodotto. Produttori, trasformatori, logistica e distributori registrano ciascuno, in un’unica piattaforma, tutte le informazioni garantendo la tracciabilità end-to-end della catena. All’arrivo, grazie a un codice QR sull’etichetta del prodotto, tutte queste informazioni sono immediatamente accessibili al cliente. In completa trasparenza, il consumatore conosce così l’origine e il percorso preciso dei prodotti che consuma. In modo affidabile, tutti gli attori della filiera possono garantire la perfetta qualità di ogni singolo articolo.

 

Al via su carne e ortofrutta in 5 Paesi

La tecnica innovativa sarà applicata in Italia, insieme a BIG Group – Te-Food, nel primo semestre 2019 su una filiera di carne e una di ortofrutta. Il progetto interessa altri cinque Paesi: il Vietnam, dove è stato condotto il primo esperimento di questo tipo lo scorso anno, la Francia, la Spagna, il Portogallo e il Senegal. In Francia la blockchain è ora operativa sulla filiera delle carote biologiche; la filiera delle patate e del pollo saranno implementate rispettivamente nel mese di dicembre 2018 e febbraio 2019.
In Spagna per il maiale iberico e frutti esotici coltivati localmente, per poi proseguire in Portogallo e Senegal sulla filiera del pollo.

Per sviluppare la blockchain in tutti i Paesi in cui opera, e quindi in contesti di sicurezza alimentare molto eterogenei, Auchan Retail ha deciso di sperimentare il processo in Vietnam con Te-Food grazie a una soluzione blockchain pubblica denominata “FoodChain”.
La soluzione è stata completamente implementata con tre interfacce: uno strumento di gestione dello stock che consente alle autorità locali competenti di verificare i certificati rilasciati dalle aziende agricole, un’applicazione BtoB per i vari operatori nella catena di approvvigionamento per fornire dati sulla tracciabilità del prodotto e, infine, un’applicazione BtoC per il consumatore che consente di visualizzare il ciclo di vita del prodotto fino all’arrivo nel punto vendita.
Avviato come parte di un progetto governativo nella città di Ho Chi Minh City, l’esperimento condotto da Auchan Retail Vietnam ha avuto un grande successo. Ad oggi è applicato a 18.000 maiali, 200.000 polli e 2,5 milioni di uova e sarà presto applicato su altri prodotti, quali melanzane, mango e durian (frutto esotico maleodorante ma, pare, buonissimo e molto rinomato in Asia).
Agile e modulabile, la soluzione sviluppata da Te-Food fa parte dell’approccio globale-locale di Auchan Retail. Adattandosi agli strumenti di tracciabilità già utilizzati dai diversi Paesi e grazie a una interazione tra le diverse blockchain (pubbliche o private) esistenti sul mercato, consente una rapida implementazione e il rispetto delle pratiche locali.

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