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Ammanchi in Gdo: Asda adotta la soluzione Shrink Managment as a Service di Tyco

Ammanchi, antico problema della Gdo cui oggi grazie alla tecnologia cloud è possibile dare risposte concrete: ad esempio Asda, insegna britannica, ha deciso di adottare in tutti i suoi 642 punti vendita la soluzione Sensormatic Shrink Management as a Service di Tyco Retail Solutions che garantisce visibilità sui sistemi antitaccheggio (EAS) e di loss prevention.

Sensormatic SMaaS è un servizio basato sul cloud di Google che consente la gestione dei dispositivi e offre analisi predittive per controllare gli ammanchi, indirizzando al contempo le principali cause che li determinano. Con dashboard di facile navigazione, la soluzione aiuta a interpretare i dati permettendo ai retailer di individuare anticipatamente i problemi e prendere decisioni aziendali migliori.

L’implementazione di SMaaS per Asda fa parte di una più ampia strategia quinquennale che uno dei principali retailer britannici sta attuando con Tyco Retail Solutions al fine di ammodernare le sue soluzioni EAS e il suo ecosistema di tagging, nonché migliorare il sistema di segnalazione e di alert sul punto vendita. Utilizzando SMaaS, gli esperti di prevenzione degli ammanchi di Asda ricevono notifiche automatiche basate sulle eccezioni in tempo reale per individuare con maggior facilità eventuali problemi che richiedono un’attenzione immediata. Adottando misure preventive, Asda può iniziare a razionalizzare le attività, assicurando il futuro dei propri investimenti con iniziative mirate a centralizzazione dei processi di gestione, ottimizzazione del personale sul punto vendita e identificazione di possibili gap formativi.

“Grazie ai sistemi EAS ora disponiamo di nuove informazioni e di una gestione centralizzata che rendono più efficienti le nostre apparecchiature antitaccheggio e ci consentono di concentrare i nostri sforzi e gestire in modo più proattivo i nostri 642 punti vendita. Il vero vantaggio sarà realizzato quando potremo agire in modo predittivo per supportare i nostri punti vendita con il nuovo livello di visibilità garantito da SMaaS” ha detto Andrew Rees, senior manager Asset Protection di Asda.

 

Analisi puntuale

Sensormatic Shrink Management as a Service fornisce un quadro chiaro delle attività nei singoli punti vendita, per zona, regione e persino a livello d’impresa per isolare i dati e confrontare le metriche relative alle prestazioni. La mappa della criminalità organizzata nel retail, ad esempio, fornisce ai rivenditori informazioni sull’attività ORC in un’area geografica specifica, tenendo conto degli allarmi per la rilevazione di fogli di metallo e dispositivi jammer. Identifica i gruppi di negozi che hanno subito lo stesso evento ORC, consentendo ai retailer di effettuare analisi per prendere decisioni proattive e misure preventive.

Questo servizio innovativo contribuisce alla riduzione degli ammanchi e a una migliore operatività delle apparecchiature. Minimizzando i tempi di inattività, gli esperti in prevenzione degli ammanchi possono ridurre i tempi di gestione di sistemi e dispositivi e dedicare più tempo e risorse al miglioramento della store performance e dell’assistenza al cliente.

Come Amazon: in Uk Waitrose consegna la spesa nel frigo, quando il cliente è fuori casa

È proprio il re della consegna del futuro Amazon, che negli Stati Uniti testa le soluzioni più bizzarre e poi sei mesi dopo ecco le vediamo arrivare anche da noi, nel Vecchio Continente, come nulla fosse. La compagnia di Bezos sembra specializzarsi, oltre che nelle soluzioni più avanzate (i droni ad esempio quando pochi sapevano perfino cosa fossero) anche nell’infrangere i tabù. Uno di questi è l’inviolabilità della casa. Lasciare le chiavi ad uno sconosciuto sembrava una follia solo due anni fa. Ora si fa, eccome. Abbiamo già parlato di Edeka, che ha proposto il servizio in Germania. E ora arriva Waitrose, insegna britannica, è la prima nel Regno Unito a proporre il servizio.

Inizialmente in fase di test per sondare la domanda, il nuovo servizio, che si chiama ‘While You’re Away’, partirà con 100 clienti situati nell’area di consegna del suo centro di sviluppo digitale a Coulsdon, nel sud di Londra.

Utilizzando la serratura intelligente di Yale, il cliente dà accesso a un driver Waitrose impostando un codice di accesso temporaneo che viene inviato tramite un’app sicura. Il codice viene quindi inviato al dispositivo del conducente al momento della prenotazione della spesa e viene eliminato una volta conclusa la consegna.

Il fattorino si premurrà di riporre gli articoli freschi o surgelati nel frigorifero, e lascerà altri generi alimentari sul tavolo della cucina o nel luogo indicato dal cliente. L’intera consegna verrà filmata da una microcamera indossata sul petto dal conducente (con buona pace di sindacati e braccialetti), con il video disponibile su richiesta per il cliente il giorno lavorativo successivo.

Per ora c’è un ordine minimo di 25 sterline (28,43 euro) e sei ordini dato il numero limitato di clienti coinvolti in questa fase.

Se la sperimentazione avrà esito positivo, Waitrose & Partners prevede di rendere disponibile il servizio a più di 1.000 clienti nella primavera del 2019.

“C’è una crescente richiesta da parte dei nostri clienti di rendere lo shopping con noi ancora più comodo nell’adattarsi al loro stile di vita frenetico – da detto Archie Mason, responsabile dello sviluppo del business di Waitrose & Partners -. Piuttosto che aspettare una consegna o impiegare tempo per mettere tutto via, il servizio offre ai clienti la possibilitò di usare quel tempo in modo diverso, come cucinare e mangiare il cibo che hanno comprato”.

“Collaborare con Waitrose & Partners per sviluppare il primo servizio di consegna a domicilio nel Regno Unito è una premessa entusiasmante per Yale, poiché cerchiamo di capire in che modo i prodotti intelligenti possono migliorare la vita quotidiana e proteggere la tua casa. La nostra eredità e priorità è nella sicurezza, ma le tecnologie con le quali stiamo lavorando ora ci consentono anche di collaborare con aziende come Waitrose per sviluppare servizi adatti alla vita moderna” ha detto Nigel Fisher, Managing Director di Yale UK.

Nuovo aumento di capitale per Milkman, consegne su misura

Lavora con Easy Coop, Eataly, Nespresso, Zara e ha una sua filosofia nelle consegne Milkman, quella di adattare il servizio alle esigenze del singolo committente: e gli investitori ci credono, visto che è stato appena annunciato un nuovo aumento di capitale da 6,4 milioni di Euro sottoscritto da Vertis (lead investor attraverso il fondo “Vertis Venture 2 Scaleup”), P101 e 360 Capital Partners. L’operazione segue al deal del 2016 completato da P101, 360 Capital Partners e dal business angel statunitense Mike Brennan. 

Grazie a questi nuovi fondi, la società del “lattaio” intende accelerare il piano industriale di sviluppo, finanziando un’espansione geografica che ha l’obiettivo di arrivare, a fine 2019, a coprire tutte le più importanti province italiane per fatturato dell’e-commerce.

“Siamo entusiasti di questo nuovo ingresso di capitali che conferma ancora una volta la forza della nostra offerta. Il nostro obiettivo è aiutare i negozi online a competere grazie ad una qualità del servizio unica e distintiva e siamo felici di vedere che la nostra visione venga condivisa anche dal mercato dei capitali per l’innovazione. Il servizio è oggi il vero collo di bottiglia dello shift paradigmatico che i consumi stanno attraversando e siamo fieri di avere al nostro fianco ci siano partner consapevoli che la risposta a questa sfida è la tecnologia” ha detto Il CEO di Milkman, Antonio Perini.

La startup fondata nel 2016 è la prima azienda logistica a investire esclusivamente sulla qualità della consegna al consumatore grazie ad una tecnologia innovativa e proprietaria, coperta da brevetti internazionali, che consente di proporre alle aziende che hanno deciso di adottare l’e-commerce come canale di vendita una vasta gamma di opzioni, adattando il proprio servizio di consegna alle esigenze dello specifico committente.

Partita con un fatturato di 450 mila Euro nel 2016, l’azienda conta di chiudere il 2018 con più di 7 milioni di Euro di vendite dopo aver effettuato 400.000 consegne con un tasso di gradimento del cliente finale di 4,7 su 5

DominoDisplay: due nuovi sistemi multimediali in bundle per il retail

DominoDisplay.com  lancia i Totem Speciali Powered by Palinsesto con i primi due sistemi multimediali “in bundle” per il settore retail. Le novità sono il Totem Kombo 32 CUI (Cartello Unico degli Ingredienti), pensato per sostituire i Libri cartacei degli Alimenti rispondendo alle direttive europee in fatto di etichettatura e fornitura di informazioni sui prodotti alimentari, e Totem NewTon 43 Barcode, che permette di fornire in tempo reale informazioni dettagliate sugli articoli presenti nel punto vendita. Veri e propri pacchetti “chiavi in mano” che coniugano la qualità dei monitor Samsung e l’originalità delle strutture messe a punto dai designer Domino Sistemi Srl con il valore aggiunto di applicazioni speciali già integrate, realizzate grazie alla versatilità di Palinsesto, il software proprietario per il digital signage. Inoltre, per la gestione diretta dei contenuti all’interno del singolo esercizio commerciale, è disponibile la Consolle di Controllo che comprende un pc completo di monitor e tastiera.

“Con soluzioni integrate come i nuovi Totem Speciali siamo in grado di soddisfare efficacemente sia le esigenze degli utenti professionali sia quelle dei consumatori finali che interagiscono con le nostre tecnologie”, spiega Alberto Masserdotti, fondatore di DominoDisplay.com e CEO del Gruppo Masserdotti Spa. “Da un lato, infatti, i retailer chiedono strumenti multimediali intuitivi e di grande impatto, capaci di potenziare l’attività di branding, migliorare la customer experience, soddisfare gli obblighi normativi vigenti e incentivare la decisione di acquisto. Dall’altro, il pubblico gradisce anche sul punto vendita una comunicazione sempre più interattiva in grado di fornire informazioni immediate e complete. Da qui la messa a punto delle prime due proposte ‘in bundle’ Powered by Palinsesto a cui presto ne seguiranno altre già in fase di sviluppo”.

Totem Kombo 32 CUI (Cartello Unico degli Ingredienti)

Caratterizzato da un design moderno e leggerissimo, dotato di pc integrato e monitor professionale 32’’ touchscreen Samsung, questo device assicura una consultazione facile e immediata da parte del consumatore, rispondendo perfettamente alle nuove direttive stabilite dal Regolamento Europeo per l’etichettatura e la fornitura di informazioni sugli alimenti. Inoltre, il software integrato Palinsesto consente sia di aggiornare i dati da remoto in tempo reale su più player dislocati in punti di vendita diversi, sia di gestire l’upload di contenuti personalizzati da parte di ogni singolo esercente.

Totem NewTon 43 Barcode

Equipaggiato con pc integrato, lettore con sensore di scansione per codici a barre e monitor professionale 43’’ Samsung, questo totem permette di veicolare messaggi e promozioni che, grazie a Palinsesto, possono essere facilmente gestiti da remoto e programmati per varie fasce orarie in base al target che si intende raggiungere nei diversi momenti della giornata. La trasmissione viene interrotta automaticamente durante la lettura del codice a barre da parte del cliente che otterrà così tutte le informazioni disponibili relative a un determinato prodotto.

Inoltre, come tutte le soluzioni acquistabili su DominoDisplay.com, anche i Totem Speciali danno accesso a servizi esclusivi che spaziano dalla personalizzazione all’assistenza tecnica 2.0. Il look moderno ed elegante di questi totem può essere completamente customizzato grazie a pellicole adesive stampate in digitale e pannelli sagomati progettati su richiesta. Dettagli che permettono di modificarne l’estetica con facilità in base alle informazioni veicolate o all’immagine del brand.

Amazon apre alle startup con Launchpad, canale di vendita per prodotti innovativi

Una maglietta che rivela ciò che c’è dietro, ovvero dentro il corpo umano, per scopi educativi; una moka che produce un perfetto espresso ma senza la ingombrante, e difficilmente gestibile macchina da bar; un caricabatterie per smartphone che consente di ricevere una carica “di emergenza” in mobilità da un altro smartphone o dispositivo elettrico; un giardino intelligente da interno per coltivare erbe aromatiche; un kit per preparare una cena stellata con tutto l’occorrente già dosato, a prova di imbranato: sono solo alcune delle migliaia di invenzioni, più o meno bislacche (ma alcune diventano successi planetari) lanciate sul mercato ogni anno dalle startup. Il mercato, appunto, è il tasto dolente per queste aziende piccolissime, fatte spesso da una sola persona, con tante idee brillanti ma scarse capacità commerciali. A metterci una pezza arriva, tanto per cambiare ci verrebbe da dire, Amazon.it che si prende anche questa fetta di mercato: ora infatti i clienti possono disporre di una selezione di prodotti unica e innovativa dalle startup presenti in Europa e in tutto il mondo in una nuova sezione della dotcom, Amazon Launchpad.

Si tratta di un nuovo programma che rende più semplice per le startup italiane lanciare, commercializzare e distribuire i propri prodotti a milioni di clienti su Amazon.it e nel mondo.

La nuova vetrina Launchpad di Amazon.it include centinaia di prodotti suddivisi in cinque categorie, dall’elettronica di consumo al food, dai giocattoli alla casa o alla cura della persona, destinate a crescere nei prossimi mesi.

Le startup italiane hanno a disposizione un’esperienza di accesso semplificata ai servizi Amazon, pagine prodotto personalizzate, un pacchetto completo di soluzioni di marketing e l’accesso alla rete di distribuzione globale di Amazon, oltre ai servizi del Customer Service. Inoltre, i prodotti possono essere idonei per Amazon Prime e resi disponibili per gli oltre 100 milioni clienti Prime in tutto il mondo.

“In Amazon, l’innovazione è parte della nostra cultura e le nostre energie vengono impiegate per inventare per conto dei nostri clienti, piccole imprese ed imprenditori. Mentre il ritmo dell’innovazione continua ad aumentare all’interno della comunità di startup, Amazon Launchpad consente loro di essere riconosciute in Italia il più velocemente possibile e aiuta i loro prodotti unici a essere scoperti da milioni di clienti Amazon in tutto il mondo” spiega Mariangela Marseglia, Country Manager di Amazon.it e Amazon.es.

“Amazon Launchpad è progettato per far crescere gli inventori. Offriamo supporto nella gestione dell’inventario, ci occupiamo dell’evasione degli ordini, del servizio clienti e altro ancora, consentendo loro di concentrare gli sforzi sull’innovazione e realizzare prodotti sempre più originali. Inoltre, Amazon Launchpad offre ai clienti l’accesso a un negozio dedicato con una varietà di articoli all’avanguardia dagli attuali inventori emergenti in Italia” dice Luca Cassina, EU Director Seller Services – Marketplace, Amazon.

In Italia, Amazon collabora con più di 10 piattaforme di crowdfunding, incubatori, acceleratori e società di venture capital per portare i prodotti delle startup ai clienti di Amazon. Amazon Launchpad, tra cui Associazione Progetto Marzotto, Digital Magics, Italia Startup, Lventure Group e Talent Garden per l’Italia.

Per il lancio di Amazon Launchpad, alcune delle startup metteranno a disposizione prodotti in offerta in esclusiva con sconti dal 10% al 20% per i clienti di Amazon.it. Tra questi figurano Dodow, il dispositivo che a consente di addormentarsi più rapidamente, Naptime, un prodotto che aiuta a rilassarsi e Crazybaby, cuffie wireless per lo sport.

Amazon Launchpad è stato introdotto a partire dal 2015 ed è disponibile negli Stati Uniti, in Canada, India, Messico e, in Europa, in Francia, Germania, Regno Unito e ora anche in Italia e Spagna. Amazon Launchpad ha lanciato più di 2.100 startup a livello globale (oltre 650 in Europa), con più di 19.000 articoli nel programma, e più di 85 startup hanno superato $1 milione di dollari in vendite dal lancio del programma. Amazon Launchpad ha collaborato con oltre 100 società di venture capital, acceleratori di startup e piattaforme di crowdfunding per aiutare le startup a lanciare i prodotti ed i

ShoppY, il Chatbot tra le corsie al supermercato del futuro di Coop e Accenture

Un’intelligenza artificiale arriva tra le corsie: arriva ShoppY, assistente agli acquisti virtuale e personale, pensato per aiutare a gestire la lista della spesa, ottenere suggerimenti d’acquisto, notizie sulle promozioni, sulla posizione dei prodotti nel punto vendita o ancora per conoscere orari di apertura e chiusura dello stesso ideato da Accenture in collaborazione con Avanade per il Supermercato del Futuro di Milano Bicocca di Coop.

Prosegue la collaborazione tra Coop e Accenture all’interno del punto vendita che vuole essere laboratorio di sperimentazione di eccellenza per il retailer.

Il chatbot, di questo si tratta, sviluppato su tecnologia Microsoft, sfrutta algoritmi di machine learning per apprendere ed elaborare, in maniera anonima, i dati presenti negli scontrini, restituendo ai clienti un servizio utile.

Per poter dialogare con ShoppY non è necessario scaricare app o registrarsi, è infatti sufficiente andare sulla pagina Facebook del Supermercato del Futuro di Coop e iniziare a chattare con lui, inviando un messaggio. Il chatbot riconosce se ha già avuto conversazioni con l’utente, è in grado di aiutarlo nella creazione di una lista della spesa nuova, recuperarne una precedente o aggiornarla proponendo, attraverso un sistema di raccomandazione evoluto, prodotti abitualmente associati a quanto già presente nell’elenco.

“Così come già avviene per i retailer online, anche per quelli tradizionali è molto importante la capacità di stabilire con i consumatori un dialogo che tenga in considerazione informazioni o dati già condivisi – dichiara Alberto Pozzi, Managing Director Accenture, responsabile per il retail -. Si tratta di una delle esigenze più impellenti per il grocery. La gestione strategica dei dati può diventare un elemento di vantaggio competitivo, permettendo non solo una interazione intelligente con i consumatori, ma soprattutto abilitando nuovi modelli di business e collaborazioni con altri attori del proprio ecosistema”.

Amazon punta sulla rete fisica di prossimità, con 3000 punti vendita senza casse negli USA

Amazon punta dritto alla rete fisica: dopo l’acquisizione l’anno scorso di Whole Foods, secondo Bloomberg è pronto a lanciare una rete di punti vendita che puntano su tecnologia senza casse ma, soprattutto, sulla prossimità, e potrebbero arrivare a 3000  entro il 2021 e potrebbero partire già entro la fine dell’anno in tutti gli Stati Uniti.

Bloomberg che ha sentito le solite “persone bene informate”, parla di “un’espansione aggressiva e costosa che potrebbe minacciare catene di negozi come 7-Eleven [piccoli convenicence store, tipo superette che vendono articoli di uso quoridiano, pasti prtiyi, panini e snack, ndr}, servizi di paninoteca come Subway e Panera Bread, e pizzerie e food truck”.

I luoghi ideali dove nascerà questa rete saranno i grandi agglomerati urbano, e l’idea di Jeff Bezos sarebbe appunto quella di limitare gli spostamenti nelle ore di punta come all’ora di pranzo, portando i negozi più vicini possibuili al consumatore (che è un po’ il cuore del concetto dell’e-commerce, se vogliamo). Del rresto, come la prima e maggiore delle dotcomormaia, la maggiro parte delle transazioni avviene proprio nella rete fisica, ancora.

Il format che sarà scelto è ancora incerto: potrebbe essere un minimarket o un fast food del tipo della alla catena britannica Pret a Manger.

Quanto alla tecnologia senza casse, ha debuttato nel primo negozio senza casse vicino alla sua sede a Seattle nel 2016 e da allora ha annunciato l’apertura di altri due siti a Seattle e uno a Chicago, inaugurato quattro giorni fa. Due dei nuovi negozi offrono solo una selezione limitata di insalate, panini e snack, segno che Amazon sta testando l’idea di vendere pasti fast. Altri due negozi, tra cui l’originale AmazonGo, hanno anche una piccola selezione di generi alimentari, e sono più simile a un minimarket.

Gli acquirenti usano un’app per smartphone per entrare nel negozio. Una volta che scansionano i loro telefoni su un tornello, possono prendere ciò che vogliono e uscire senza alcun tipo di ulteriore scansione o registrazione o cassa. I sensori e le telecamere rilevano ciò che gli acquirenti prendono e li fatturano automaticamente sul conto amazon del cliente.

È una tecnologia estremamente costosa (secondo Bloomberg il primo AmazonGo nel centro di Seattle è costato più di un milione di dollari solo in hardware). Limitare l’offerta al cibo pronto avrebbe un doppio vantaggio: limiterebbe il numero di telecamere necessarie alla scansione e assicurerebbe anche un margine più alto rispetto agli articoli del supermercato.

Le notizie sulle potenziali ambizioni della compagnia per AmazonGo hanno spinto al ribasso le quote dei venditori di generi alimentari e della vendita al dettaglio. Walmart è diminuita fino allo 0,6 %, invertendo un precedente guadagno, mentre Target Corp. ha perso circa l’1,5 % e Kroger Co. ha perso addirittura il 3,1 %.

L’azienda per ora non commenta, ma l’Ad Jeff Bezos in occasione di un evento a Washington D.C. recentemente si è detto “molto interessato” ai negozi fisici, ma solo se hanno qualcosa di nuovo da offrire. perché “se offriamo un prodotto che hanno già altri, non funzionerà”.

Amazon è stato il primo a lanciare un supermercamrcto senza vasse. Ma l momento si stanno moltiplicando le iniziative per ridurre al minimo il tempo dei pagamenti, grzie a tecnologie quali la biometria.

Transazioni digitali per tutti, senza banca: MyPos punta all’Italia e apre uno store a Milano

Consentire la gestione di transazioni digitali come fossero contanti alle piccole e medie imprese, negozi, parrucchieri, bar, ristoranti, professionisti freelance, insomma il cuore produttivo del Belpaese, senza passare dalle banche: è questo l’obiettivo di myPos, realtà britannica in Italia dal 2014 che ha aperto ieri a MIlano il suo primo punto vendita, quarto in Europa dopo Londra, Amsterdam e Sofia.

La scarsa digitalizzazione dei pagamenti nel nostro Paese tradisce una difficoltà di molte piccole imprese ad accettare pagamenti non in contanti. myPos propone un terminale per accettare pagamenti con carte magnetiche, chip e dispositivi contactless come smartphone e altri device nel modo più efficace e conveniente su ogni canale (sia sul punto vendita che online o tramite mobile) e di gestire i loro flussi di cassa senza fare affidamento su istituti bancari tradizionali.

I vantaggi li spiega il country manager Massimo Terreni: “Siamo l’unica realtà che accredita immediatamente sul conto gli importi delle transazioni, quando normalmente tramite banca sono necessari da tre a cinque giorni lavorativi. Non abbiamo un canone mensile, il Pos si acquista una volta sola e poi c’è un costo sulla transazione che sostanzialmemte dipende dai volumi delle vendite”.

Oltre al Pos, sono disponibili gratuitamente alcuni servizi aggiuntivi, tra cui la richiesta di pagamento al cliente non in negozio tramite e-mail o sms con un link per effetturlo, la gestione di gift card, la possibilità di ricaricare schede telefoniche, il sistema per l’accredito delle mance, la pre-autorizzazione.

Il negozio di Milano in corso Europa 11 “è, più che un luogo di vendita, un experience store, un posto dove venire a provare i terminali, chiedere informazioni. Vogliamo anche far capire come funziona il mondo delle transazioni ai piccoli esercenti, che spesso li vedono come un problema piuttosto che come un’opportunità, tanto che stiamo anche pensando di organizzare dei workshop” dice Terreni.

Ambiziosi i progetti sul nostro Paese: “vogliamo arrrivare a 100mila clienti in quattro anni, e aprire nuovi store a Roma, Napoli, Firenze, forse in Sicilia”. Il Centro-Sud al momento è infatti l’area del Paese con il maggior numero di clienti.

 

Starter kit in un box

L’offerta (contenuta in un box con prezzi che, a seconda del tipo di Pos, vanno dai 99 ai 349 euro + iva) comprende un POS di nuova generazione con una connessione 24/7, l’integrazione online e una carta di credito gratuita appoggiata a un relativo conto online myPOS che offre tutte le funzionalità di un conto tradizionale, gestibile completamente anche tramite App. Insieme all’acquisto di un terminale POS sono compresi una carta di debito VISA Business gratuita e un conto business online dove vengono accreditati i fondi dai pagamenti accettati in pochi secondi. Il tutto è attivabile in  10-15 minuti.

Tutti i terminali POS sono mobili e dispongono di una propria SIM card completamente gratuita per la connessione a Internet in tutta Europa. Il sistema infatti può funzionare ovunque all’interno dell’area SEPA, e può essere facilmente spostato, in caso di necessità (ad esempio per partecipare a fiere al’estero) in altri Paesi senza ulteriori passaggi burocratici.

“Abbiamo creato myPOS con l’obiettivo specifico di consentire alle imprese indipendenti di qualsiasi dimensione e tipologia l’utilizzo di soluzioni leader di mercato per il pagamento con carta. La nostra missione è porci al servizio del business – dice Christo Georgiev, Ceo e Founder di myPOS -. Siamo molto felici di arrivare qui a Milano con il nostro primo store in Italia, un Paese che riteniamo strategico, ricco di bellissime realtà imprenditoriali che speriamo di sostenere. In un mercato ormai interamente connesso, la digitalizzazione è un asset cruciale e la nostra offerta ne facilita davvero la diffusione.”

myPOS è utilizzato da oltre 55.000 imprese in Europa (di cui 12mila in Italia, secondo mercato dopo l’Olanda) con un risparmio previsto di oltre 10 milioni di euro in tasse e commissioni. Le prossime aperture di negozi sono previste a Parigi, Zurigo, Barcellona e Anversa.

 

 

Obiettivo multicanalità: Celio punta sull’RFID nei 750 store europei

Entro novembre 2018 i 750 punti vendita europei di Celio, il brand francese di prêt-à-porter maschile, saranno dotati di tecnologia RFID, tramite il software Nedap !D Cloud. Il roll-out sarà implementato in meno di 10 mesi. Obiettivo principale: raggiungere oltre il 98% di accuratezza dell’inventario.
La suite software !D Cloud è una soluzione Software-as-a-Service (SaaS), sviluppata da Nedap proprio per l’applicazione dell’RFID nel settore retail, offre ai retailer la via più breve per implementare questa tecnologia. La visibilità in tempo reale dei livelli delle scorte e dell’esatta posizione di ogni articolo è una prerogativa fondamentale per poter diventare realtà omnicanali e sviluppare soluzioni di acquisto come “click & collect” per ordinare online e ritirare in negozio.
“Siamo una società retail multinazionale, multisourcing e multicanale, il che significa che ogni cambiamento nel mercato ha un effetto amplificato – ha detto David Teboul, Senior Vice President Global Retail di Celio -. L’evoluzione verso un vero sistema retail omnicanale è davvero entusiasmante, ma significa anche dover fare un “salto di qualità” per migliorare l’accuratezza delle scorte e dare informazioni dettagliate ai punti vendita. !D Cloud ci consente di offrire una migliore esperienza d’acquisto, infatti entro la fine del 2018 i nostri clienti potranno decidere quando, dove e come vogliono comprare un prodotto del nostro marchio e riceverlo con la stessa qualità del servizio”.

 

Precisione nella localizzazione e lotta alle differenze inventariali

Come primo intervento, Celio si concentra sull’aumento dell’accuratezza delle giacenze nei punti vendita, sfruttando la tecnologia RFID per la ricezione delle merci e il conteggio settimanale dell’inventario nei punti vendita. Per fare ciò, Celio si affida al software !D Cloud in combinazione con i lettori RFID portatili Zebra, per trasmettere al suo sistema SAP ERP dati precisi sulle giacenze. Inoltre, il punto vendita è integrato con !D Cloud per monitorare le vendite e i resi e utilizza l’RFID per la sorveglianza elettronica degli articoli, fondamentale per prevenire le differenze inventariali e consentire la piena visibilità di ogni articolo nel punto vendita.
“Volevamo una soluzione che, oltre ad apportare i già conosciuti benefici della tecnologia RFID, fosse anche di facile utilizzo e il riscontro che stiamo ricevendo dai punti vendita è molto positivo. Il livello di accettazione e la soddisfazione del nostro personale nei punti vendita sono molto alti, perché la soluzione li aiuta a garantire un servizio migliore” aggiunge Teboul.
“Siamo molto orgogliosi che Celio ci abbia scelti come partner RFID per trasformarsi in un vero e proprio retailer omnicanale. La nostra piattaforma software !D Cloud è un database EPCIS indipendente dall’hardware, o “hardware agnostico”, che offre ai retailer la visibilità dettagliata sulle giacenze, perché ogni evento, come gli spostamenti della merce, le vendite o i resi, vengono tracciati a livello di singolo articolo. Conoscendo esattamente quali articoli sono disponibili e dove si trovano, si può agire con maggiore rapidità, offrendo ai clienti una migliore esperienza d’acquisto e aumentando le vendite”, commenta Rob Schuurman, Managing Director di Nedap Retail.

San Marco aiuta a scegliere come dipingere la casa, in negozio, con la realtà virtuale

I visori per la realtà virtuale entrano finalmente in negozio, e chissà che non ci restino per un bel po’ di tempo: l’iniziativa più recente, tra le prime in Italia parte da San Marco, azienda di pitture e vernici per l’edilizia professionale, che presenta una strumentazione innovativa per aiutare il cliente a selezionare e scoprire gli abbinamenti migliori in base al proprio stile.

 

Un milione di combinazioni possibili

Grazie a questa tecnologia, realizzata dalla start-up Experenti, la decisione tra il rosa pesca o il giallo canarino in salotto non sarà più un azzardo. Finora per sapere veramente come sarebbe venuta la tinteggiatura di casa non c’era che armarsi di pennello. Ora ci si potrà avvalere della prima esperienza di realtà virtuale mai sperimentata prima d’ora in Italia in questo ambito. Nei corner dedicati all’interno di punti vendita selezionati, il cliente potrà provare questa nuova tecnologia immersiva che lo catapulta in una realtà parallela per vivere un’esperienza coinvolgente e interattiva. Potrà inoltre scegliere lo stile più vicino al proprio gusto e selezionare la stanza e gli effetti decorativi della gamma San Marco da applicare osservando da vicino oltre un milione di combinazioni di colori possibili.

Basta indossare la maschera a disposizione nell’area espositiva per ritrovarsi all’interno di un appartamento 3D e vivere il colore o l’effetto preferito: durante il viaggio virtuale il cliente ha a disposizionesei soluzioni di arredo studiate da professionisti del settore, che ricreano ambienti quanto più vicini ai gusti dell’utilizzatore. In ogni scenario – minimal, urbano, moderno, classico, contemporaneo o naturale– ci si può muovere tra soggiorno in open space con angolo cucina, camera da letto e bagno, per un totale di 18 stanze ultra realistiche in una definizione video ben superiore all’HD, con oltre 1.000 oggetti presenti all’interno. A seconda dello stile della propria abitazione, il cliente può sperimentare concretamente le soluzioni che più lo rappresentano tra oltre 250 tinte o decorativi visualizzabili.

“Abbiamo chiesto al team di giovani talenti di Experenti Inc. di realizzare un progetto in grado di differenziare la nostra azienda e spiccare all’interno del mercato– dice Annamaria Rizzato, marketing director di San Marco -. Il cliente finale è il protagonista di questa avventura e vogliamo che il momento dell’acquisto in negozio diventi un’esperienza forte, in grado di impressionare e difficile da dimenticare. Si tratta di una strategia di business nuova nel nostro settore, ma riteniamo che sia una scelta vincente perché l’innovazione tecnologica facilita l’incontro fra l’azienda e chi entra nel punto vendita”.

La nuova strumentazione di realtà virtuale diventa infatti la chiave di volta di un’esperienza d’acquisto in-store che sempre più ha il compito di emozionare il cliente, con la massima flessibilità ed elevato livello di personalizzazione.

“La realtà virtuale rivoluzionerà il modo di concepire il processo d’acquisto del consumatore consentendo una decisione più consapevole – commenta Amir Baldissera, docente di Business Management all’Università di Padova e CEO di Experenti Inc. -. Per San Marco credo sia una grande opportunità per affermarsi, non solo come azienda leader del settore delle pitture, ma anche come azienda promotrice dell’innovazione digitale.”

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