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Trimestre anti inflazione: la MDD sale al 33,1%

Dopo un anno cominciano a crescere nuovamente i volumi per il Largo Consumo Confezionato. Il merito è riconducibile all’iniziativa varata dal Governo del trimestre anti inflazione, che resterà attiva sino al prossimo 31 dicembre, volta a favorire il contenimento dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei consumatori.

Secondo l’analisi mensile di NielsenIQ, confrontando i mesi di settembre e ottobre, si registra un +1,7% per il mese di ottobre (vs -0,1% di settembre). Analizzando le singole settimane del primo mese del trimestre anti inflazione, il picco dei volumi cade nella seconda settimana con un +2,8%. Inoltre, l’indice dei prezzi varia di 2 p.p. tra settembre ed ottobre, passando da un 7% a un 5%.

In merito ai prodotti dell’Industria di Marca (IDM), nonostante le adesioni in occasione dell’iniziativa, secondo NIQ i volumi restano di segno negativo anche se in risalita. A ottobre infatti, i volumi dell’IDM si attestano al -0,5% rispetto al -1,6% di settembre ma con un indice di crescita dei prezzi sulla categoria in discesa fino a 6,2% (-1,4 p.p. vs settembre). La quota di mercato della IDM ad ottobre cala dello 0,5% attestandosi al 67,1% a totale Italia.

Risultati decisamente più rilevanti per quanto riguarda i prodotti a Marchio del Distributore (MDD). A livello di volumi, nel primo mese del trimestre anti inflazione NielsenIQ registra un +5,4% rispetto al +2,5% segnalato a settembre ed un indice dei prezzi del 3,4%, valore decisamente in discesa rispetto a settembre (6,5%). Infine, la quota di mercato segna un valore eccezionale con il 32,9% a totale Italia per tutti i canali distributivi e proprio nell’ultima settimana del mese di ottobre, le rilevazioni di NielsenIQ registrano una quota inedita per la MDD, pari al 33,1%.

Sul fronte delle vendite in promozione a totale Italia, per tutti i canali distributivi della GDO del comparto dei beni di largo consumo, il mese di ottobre segna un aumento delle promozioni del +1,2% rispetto allo 0,9% di settembre. La crescita si conferma anche per la MDD con +2,9% ad ottobre, più 1,5% rispetto a settembre, mentre per i marchi dell’industria l’indice delle promozioni cala da +0,9 punti di settembre a +0,5 di ottobre.

Bevande e Freschi trainano i consumi nei primi mesi del 2019. L’analisi di IRI

Foto di Murphy Chen da Pixabay

Se il 2018, piuttosto piatto, ha lasciato un po’ di amaro in bocca, ecco invece che gli inizi del 2019 hanno segnato un cambio di rotta positivo per il Largo Consumo Confezionato. Parola di Iri. In effetti pare sia il quadro generale dell’economia italiana a tirare un sospiro di solievo: il Pil del primo trimestre è infatti positivo (+0,2% il congiunturale) e fa presagire un arresto della fase di recessione tecnica evidenziata nella seconda parte dello scorso anno. Alcuni segnali incoraggiati arrivano anche dal mondo dell’industria che registra un certo recupero della produzione. Pure i consumi delle famiglie mostrano risultati positivi: nei primi mesi del 2019 la spesa per prodotti LCC nella Distribuzione Moderna torna sui livelli del 2017, anno particolarmente buono per il Largo Consumo Confezionato.2019: primo quadrimestre del 2019

Nel periodo gennaio-aprile 2019 il Largo Consumo Confezionato registra un «più» anche grazie ai risultati di inizio anno (con parte delle vendite di Capodanno contabilizzate nel 2019) e al confronto con la Pasqua sotto tono dell’anno precedente, chiudendo con un tendenziale delle vendite di +1,8% a valore e +1,5% a volume. Le misurazioni dei mercati di IRI Infoscan Census® IRI mostrano Bevande (+3,6% a valore) e Alimentari Freschi (+2,7% a valore) come i comparti che danno un contributo positivo al bilancio del Largo Consumo Confezionato in questa prima parte dell’anno; mentre i reparti «chimici» sono in calo o poco al di sopra della controcifra 2018. I prezzi medi crescono di circa mezzo punto percentuale e la pressione promozionale aumenta: +0,6 punti rispetto allo stesso periodo del 2018.

Performances sui canali

Ipermercati, Supermercati, Libero Servizio Piccolo e Discount sono i canali distributivi che più hanno beneficiato della vivacità della domanda LCC nella
prima parte del 2019; mentre gli Specialisti Casa Persona rallentano il loro ritmo di crescita rispetto al 2018, pur segnando ancora un passo interessante. Parlando poi di marchi, salta all’occhio come,  in termini di assortimento, i Marchi Industriali siano statici mentre la Marca del Distributore continui a guadagnare quote di mercato espandendo l’offerta in tutti quei segmenti che rispondono ai nuovi stili di consumo quali salute, biologico, naturalità e garanzia sull’origine dei prodotti. Si tratta di un trend perfettamente allineato con il profilo del nuovo consumatore: più razionale e consapevole (acquista meno e riduce gli sprechi), più “informato” e meno condizionabile dalle Marche.Le parole d’ordine per comporre il carrello della spesa diventano «alta qualità», «maggior servizio», «sicurezza» e «minor tempo». Inoltre, un utilizzo sempre maggiore di app e social media ridisegna i comportamenti delle persone che anche nelle scelte di acquisto di prodotti LCC seguono in misura crescente i consigli di blogger, influencer o delle community di consumatori. Per gli operatori di Industria e Distribuzione diventa perciò fondamentale partecipare attivamente (attraverso profili aziendali, interventi sui Social, ecc.) a questa rete di relazioni per comprendere al meglio le esigenze della domanda e suggerire un’offerta adeguata al proprio pubblico.E dopo?
Un inizio d’anno positivo, dunque,. Ma non è il caso di crogiolarsi, è il monito di IRI. La situazione del Paese, infatti, attualmente è interlocutoria e la conseguente caduta della fiducia di famiglie ed imprese si conferma fattore di incertezza. Il contesto, dunque, resta difficile e gli attori della filiera del Largo Consumo, per affrontare il mercato con successo, dovranno essere in grado di osservare i cambiamenti, modificare tempestivamente l’offerta e saper distinguere le mode di brevissimo periodo dalle tendenze più consolidate. L’incertezza che caratterizza da tempo la Distribuzione Moderna del Largo Consumo contrasta però con la “certezza” dello sviluppo delle vendite On-Line che continuano a segnare un passo spedito indipendentemente dalle fasi di up&down della domanda nei canali fisici.

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