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Lidl alla conquista dell’America, il debutto quest’estate con 20 punti vendita

Con un anno e mezzo di anticipo rispetto a quanto annunciato in precedenza, l’insegna tedesca Lidl sbarcherà negli Stati Uniti la prossima estate aprendo i primi 20 dei 100 punti vendita entro il primo anno, iniziando dalla costa occidentale tra Virginia, North e South Carolina. Gli store americani dovrebbero essere più grandi del 35% rispetto agli europei.

Lidl, che possiede più di 10mila punti vendita in 27 Paesi europei, ha già iniziato a reclutare personale dal suo quartier generale di Arlington.

L’insegna tedesca non sarà il primo discount ad arrivare negli USA: Aldi (il cui debutto è atteso nel Nord Italia, e che ha già un quartier generale a Verona) ha aperto il primo store americano nel 1976 e ora ne ha 1.600 sotto il controllo di Aldi Sud, mentre l’insegna Aldi Nord gestisce 460 punti vendita Trader Joe in 41 stati. E secondo Reuters Aldi investirà 1,6 miliardi di USD per il restyling e l’ampliamento di 1.300 store entro il 2020.

Alcuni grandi attori come hanno deciso di correre ai ripari come Kroger, che ha inaugurato un suo format discount, Ruler Foods. In un articolo su Forbes dello scorso ottobre venivano elencati i i12 motivi per cui la Gdo americana (che in totale conta 38mila punti vendita) dovrà guardarsi da Lidl (e Aldi):

1) È grande: di fatto, la più grande catena discount europea con 10mila punti vendita e un fatturato di circa 62 miliardi di USD.

2) Ha una tradizione: azienda di famiglia, posseduta da Dieter Schwarz, il terzo uomo più ricco della Germania, figlio del fondatore Josef Schwarz. Ma l’attuale CEO è Klaus Gehrig, non il figlio.

3) Ma è semplice: secondo la classifica di Siegel+Gale è il terzo brand mondiale più semplice, ovvero trasparente e onesto, facilmente comprensibile, innovativo e capace di far sentire i suoi clienti valorizzati.

4) Preferisce la cautela alla rapidità: quando deve entrare nuovi mercati.

5) (Però) arriva in ritardo: avrebbe dovuto arrivare nel 2015, ma problemi nel management ne hanno posticipato l’ingresso.

6) Il suo maggior concorrente è il connazionale Aldi

7) È un “soft discounter”: ovvero ha un assortimento e un varietà di marchi maggiore rispetto a un hard discounter

8) La politica di etichettatura: a differenza della maggioranza dei supermercati Lidl mette i prezzi in alto rispetto ai prodotti invece che in basso. E i prezzi sono più alti negli scaffali superiori, il che secondo Forbes può ingenerare confusione nei clienti.

9) È medaglia d’oro: Nel 2015 è stato retailer dell’anno a Londra.

10) Ha un nuovo programma fedeltà

11) Vende latte, banane e abbigliamento: non solo pratico ma anche alla moda.

12) Accetta suggerimenti dai locali: per la scelta delle location negli USA l’insegna ha utilizzato il sito.

Lidl ottiene la Certificazione “Top Employers”

Un punto vendita Lild di nuova concezione, caratterizzato dalle ampie vetrate.

Lidl è all’avanguardia anche nella gestione delle risorse umane. Ha infatti ricevuto la certificazione del “Top Employers Institute”, realtà che opera a livello internazionale analizzando, valutando e certificando l’eccellenza delle condizioni di lavoro messe in atto dalle aziende per i propri dipendenti.

Lidl Italia, che può contare attualmente su 12mila collaboratori che lavorano in 570 punti vendita distribuiti in 19 regioni italiane e presto avrà nuovi inserimenti in organico, è stata certificata, nell’analisi annuale, sia a livello nazionale sia a livello europeo. «La nostra strategia è orientata al miglioramento continuo delle politiche di gestione delle risorse umane – dice Luca Boselli, amministratore delegato finanza di Lidl Italia –. Investiamo e crediamo nel potenziale delle persone, offrendo sfide stimolanti e innovativi percorsi di formazione e sviluppo. La certificazione “Top Employers”, di cui siamo estremamente orgogliosi, mette in luce il nostro costante impegno in una gestione delle risorse umane orientata al futuro. Ci auguriamo di continuare ad attrarre nuovi talenti, che condividano la nostra stessa passione per il successo».

Lo studio, condotto dal “Top Employers Institute” con il supporto del reparto “human resources” di Lidl Italia, ha esaminato e testato le condizioni in cui operano quotidianamente dipendenti e manager dell’azienda. Tutte le informazioni fornite da Lidl Italia sono state sottoposte a un audit per la loro verifica. Attraverso l’analisi di oltre 600 best practice all’interno di 9 macro aree in ambito delle risorse umane, Lidl Italia ha dimostrato di offrire eccellenti condizioni di lavoro, efficaci percorsi di formazione e sviluppo rivolti a talenti di ogni livello aziendale, e avanzate politiche di gestione delle risorse umane. «Un ambiente di lavoro ottimale – spiega Alessio Tanganelli, direttore regionale per Brasile, Italia e Spagna di “Top Employers Institute” – è in grado di favorire la crescita non solo professionale, ma anche personale e umana delle persone. La ricerca condotta da “Top Employers” ha verificato e certificato che Lidl Italia presenta condizioni d’eccellenza in ambito HR e offre un’ampia gamma di benefit e iniziative proattive ai propri dipendenti, dalle condizioni di lavoro, ai benefit non monetari, alle politiche strutturate di formazione e sviluppo, il tutto coerentemente in linea con la cultura aziendale».

Arriva a marzo da Lidl The Italian Gringo, la linea “spaghetti western”

Strizza l’occhio ai prodotti e all’immaginario del vecchio West, ma con quell’ironia tipica degli spaghetti western  “The Italian Gringo”, la nuova linea di Lidl Italia, sugli scaffali dal 9 marzo fino ad esaurimento scorte. E sono oltre 40 referenze tra prodotti secchi e freschi, articoli per la casa e non solo, con un minimo comun denominatore: l’interpretazione brillante e inedita dell’universo di cow-boy e indiani, ambientato tra ranch, saloon e grandi praterie.

italian-gringo-birra-il-boccaleLidl ha ideato e sviluppato la gamma rivisitando in chiave moderna uno dei generi più appassionanti del cinema italiano, che sta vivendo un rinnovo di interesse. Collaborando a stretto contatto con i fornitori, Lidl ha realizzato una selezione interamente Made in Italy, che coniuga qualità e creatività ad un prezzo conveniente, in linea con tutte le proposte della catena.

Il packaging accattivante, i nomi originali e le forme sfiziose sono tre ingredienti fondamentali che rendono i prodotti capaci di dare vita ad un momento conviviale, che intrattenga e immerga i clienti nei sapori e nelle avvincenti avventure Western. La linea si rivolge, infatti, ad un target sensibile alle novità e orientato ad un consumo esperienziale, che sappia coinvolgere e stimolare il consumatore a 360° gradi.

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Calamity chicken, una pizza alla pala con sfilacci di pollo, pomodoro e cipolla, le stelle dello sceriffo, tomini a forma di distintivo, o i frutti del deserto, ravioli alle fibre con ripieno di pancetta, peperoni e fagioli, sono solo alcune delle delizie a marchio “The Italian Gringo”, pensate proprio per offrire ai clienti momenti ludici e gustosi.

Rapporto Mediobanca, svetta Esselunga, su i discount, Coop stabile, lottano le francesi

Una fotografia della Gdo nel periodo 2011-2015 (per i gruppi che operano in Italia) e 2014-2015 (per l’estero, ne parleremo in un articolo successivo): lo propone come di consueto il Centro Studi Mediobanca, che fa un interessante punto della situazione. Niente di nuovissimo, certo, più che altro una conferma di tendenze già ben note. Si scopre così che Esselunga svetta in produttività, gli ex-discount Lidl ed Eurospin godono di ottima salute, molto meno le francesi Auchan e Carrefour con una ripresa però per quest’ultima, mentre la Coop è stabile.

Il report esamina otto tra i maggiori Gruppi italiani della Gdo operanti nella distribuzione alimentare al dettaglio che rappresentano circa il 50% del mercato: Auchan-SMA, Canova 2007, holding della famiglia Brunelli, cui fa capo la Finiper con i marchi Iper e Unes, Carrefour Italia, Eurospin Italia, Lidl Italia s.r.l, Gruppo Pam con i marchi PAM, Panorama e i discount IN’S; Supermarkets Italiani della famiglia Caprotti con il marchio Esselunga; e, infine, l’aggregato delle maggiori cooperative di consumatori operanti a marchio “Coop”. Escluse le principali associazioni di dettaglianti: Conad, Selex, Gruppo VéGé in qaunto “la parcellizzazione dei soci, imprenditori titolari degli esercizi legati a grandi distributori all’ingrosso, o la compresenza di società che svolgono attività al dettaglio e all’ingrosso rendono difficoltosa la produzione di aggregati di bilancio significativi e comparabili”.

 

Fatturato +4,5% in cinque anni

In complesso, il fatturato dei maggiori operatori della Gdo italiana è cresciuto del 4,5% nel periodo 2011-2015 e dell’1,9% nell’ultimo anno. Il record di crescita tra 2011 e 2015 spetta ai discount: Lidl Italia (+43%) ed Eurospin Italia (+42,9%), seguiti da Esselunga (+11,6%) e da Iper-Unes (+7%); le Coop sono rimaste stabili (+0,1%), in arretramento il Gruppo Pam (-4,9%). Gli operatori francesi Auchan-SMA hanno sofferto: Auchan-SMA è in calo del 19,6%, Carrefour del 9,3%, ma con un’importante differenza. Se Auchan-SMA ha perso l’8,9% del fatturato anche nel 2015, Carrefour ha registrato la prima crescita dal 2012, con vendite in ripresa del 6,1%. Anche nel 2015 Lidl Italia (+9,6%) ed Eurospin (+6,7%) hanno confermato la propria leadership di crescita, precedendo Carrefour (+6,1%) ed Esselunga (+4,7%). L’aggregato delle Coop segna ricavi per 10,9 mld., ma Esselunga resta primo operatore individuale per dimensioni, con vendite pari a 7,2 miliardi, seguita da Carrefour a 4,9 miliardi e da Eurospin che con 4,4 miliardi ha scalzato Auchan-SMA, scesa a 4,15 miliardi.

Esselunga è il gruppo più efficiente nel 2015 con 16mila euro di vendite per metro quadro, ma la sua redditività operativa (ROI al 16%) è inferiore a quella di Lidl Italia (23,7%) ed Eurospin Italia (20,6%).

 

Dove vincono i discount

Ma quali sono secondo il rapporto i punti di forza delle insegne che è forse riduttivo definire discount? Per Eurospin: veloce riciclo del magazzino (19 giorni), rapido pagamento dei fornitori (70 giorni), bassa incidenza dei costi del personale (5,8% del fatturato), meno della metà della media degli altri operatori (13%). Simile il quadro di Lidl Italia con veloce rigiro del magazzino (16 giorni) e pagamento dei fornitori (62 giorni), ma un costo del lavoro più elevato (9,6% sul fatturato) avendo una rete commerciale composta esclusivamente da punti di vendita diretti. Per tale motivo il fatturato per addetto di Eurospin (623mila euro) è circa il doppio di Esselunga (328mila) e Lidl Italia (337mila). Eurospin conta 7.100 dipendenti contro i 21.900 di Esselunga e gli 11.000 di Lidl Italia.

Dal 2011 Eurospin ha cumulato utili netti per 635 milioni, circa il triplo di Lidl Italia (206 milioni) ma poco oltre la metà di quanto realizzato da Esselunga che ha toccato 1,1 miliardi. Profondo il rosso di Carrefour (-2,5 miliardi) e Auchan (-559 milioni).

 

 

Un contesto di parcellizzazione e offerta elevata

Nel 2015 le aree di vendita della Gdo italiana sono tornate a crescere (+0,6%), ma il numero dei punti vendita si è contratto del 2,1%. La riduzione è originata dalle attività del libero servizio (<400mq) a minore superficie (-6,4%); stabile il dato degli ipermercati (>2.500mq) mentre hanno realizzato incrementi tutte le altre tipologie: supermercati (tra 400 e 1.499mq) +0,9%, superstore (tra 1.500 e 2.499mq) +1,8% e discount +4,3%. Il superstore si conferma il format più efficiente con vendite mediamente pari a 8.400 euro/mq, seguito dall’iper con 6.000 euro/mq e dal supermercato con 5.400 euro/mq. Le vendite per mq sono in crescita tra il 2007 e il 2015 solo per i superstore (da 7.500 a 8.400 euro) e i discount (da 4.200 a 4.600); gli altri canali hanno perso terreno, in particolare gli iper (da 7.600 a 6.000 euro). Il segmento discount nel 2015 ha rappresentato il 16% della distribuzione organizzata. Al suo interno il Gruppo Eurospin è leader di mercato, con una quota del 32,3%.

L’Italia resta un Paese con aspetti contradditori, con una bassa presenza di grandi superfici (solo l’1,4% degli esercizi, mentre il libero servizio arriva a coprire quasi il 50% del totale); un’offerta complessiva elevata (pari a 289 mq ogni mille abitanti, alle spalle della Germania) e una bassa concentrazione, con i primi cinque operatori della Gdo a coprire il 52% del mercato contro il 62% di Spagna, 68% della Germania, 73% di Francia e 76% del Regno Unito.

Le vendite dell’aggregato sono aumentate nel 2015 dell’1,9%, attestandosi a 40,1 mld di euro. La variazione è originata dal diffuso aumento del fatturato di tutti i gruppi ad eccezione di Auchan-SMA che registra una riduzione dell’8,9%; i maggiori incrementi hanno riguardato Lidl Italia (+9,6%), Eurospin Italia (+6,7%), Carreforur (+6,1%) ed Esselunga (+4,7%). Anche nel periodo 2011-2015, Auchan-SMA ha ridotto il fatturato del 19,6%, seguita da Carrefour (-9,3%) e Gruppo Pam (-4,9%); forti gli incrementi di Lidl Italia (+43%) ed Eurospin Italia (+42,9%), seguite da Esselunga (+11,6%).mediobanca-fatturato-gdo

 

Quanto a numero di punti vendita, il maggiore sviluppo della rete ha interessato Eurospin Italia (+19%) e il Gruppo Pam (+10,1%, di cui +8,6% solo nell’ultimo anno), seguiti da Coop (+7,9%) ed Esselunga (+7,8%). Dal 2011 Carrefour ha ridotto del 15,5% i punti vendita complessivi, passando da 1.303 a 1.101 (la rete in franchising si è contratta di oltre 200 unità mentre quella diretta si è incrementata di circa 30 unità); nel caso di Auchan-SMA si è invece avuto un progresso del 4,3%, da 1.817 a 1.895 (+78). La rete più estesa a fine 2015 è quella di Auchan-SMA con 1.895 punti vendita, dei quali oltre l’81% in franchising/affiliazione, formula cui il gruppo francese fa ricorso più estensivo, seguito da Carrefour con 1.101 punti (56% circa in franchising/affiliazione), Eurospin Italia con 1.048 punti (diretti e franchising) e dalla Coop (866, di cui circa l’1% in franchising). Lidl Italia e Esselunga gestiscono solo punti vendita di proprietà (rispettivamente 568 e 152 unità).

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Esselunga, prima della classe in efficienza

Esselunga ha confermato nel 2015 la leadership d’efficienza con vendite pari a 15.732 mila euro/mq, contro i 7.184 euro medi del panel. Gli altri gruppi si collocano tra i 6.850 euro/mq delle Coop e i 3.500 euro/mq di Gruppo Pam. Nell’ultimo anno solo Carrefour mostra un aumento dei ricavi per mq (+6,1%). Flessioni assai importanti sul 2011 hanno interessato Auchan (-15,5%) e Carrefour (- 11,2%). Solo Unicoop Firenze, all’interno dell’aggregato Coop, ha conseguito vendite unitarie prossime a quelle di Esselunga con 14.247 euro per mq. Anche esaminando il fatturato per punto vendita il quadro non muta: Esselunga realizza quasi 48 milioni (+4,5% sul 2011 e +1,6% sul 2014), il fatturato annuo di una media impresa italiana, davanti a Iper-Unes (15,5 milioni, -0,4% sul 2011 e +5,3% sul 2014), Coop (12,3 milioni, +11,6 e -7%), Auchan-SMA (11,6 milioni, -18,4% e -9,8%), Carrefour (8,3 milioni, -15,7% e +4,8%) e Gruppo Pam (4,2 milioni, -15,8% e -4,9%). I livelli sono influenzati dalla superficie per punto vendita: quasi 3mila mq in media per Esselunga, 2.200 mq per Auchan-SMA, 1.800 mq per le Coop, 1.600 mq per Carrefour e 1.100 mq per Gruppo Pam. I dipendenti per 1.000 mq sono massimi per Esselunga (48 unità), intermedi per l’aggregato delle Coop (31 unità), attorno alle 20 unità per i due Gruppi francesi e 16 unità per la Gruppo Pam.

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Coop su grazie alla gestione finanziaria

Il sistema delle maggiori Coop ha chiuso il 2015 con un fatturato aggregato a 10,9 miliardi, in perdita operativa (-0,7% il mon sul fatturato), ma con un risultato corrente positivo (3,1% del fatturato), grazie al contributo della gestione finanziaria (3,8% del fatturato). Sei delle undici società dell’aggregato Coop hanno chiuso il 2015 con una perdita operativa. La Coop Centro Italia è stata la più performante (mon al 2,9% del fatturato). In cinque anni l’aggregato delle coop ha cumulato utili per 109 milioni, rivenienti da proventi finanziari netti per 1.275 milioni, margini industriali per 4 milioni e proventi non ricorrenti per 234 milioni, a fronte di svalutazioni finanziarie per 948 milioni e imposte per 456 milioni. Unicoop Firenze è la cooperativa di maggiori dimensioni (fatturato di 2,3 miliardi) e quella più efficiente (14.250 euro di vendite per mq). Nel 2016 è stata costituita Coop Alleanza 3.0, fusione di tre precedenti cooperative, con ricavi stimati in 5 miliardi di euro. I finanziamenti da soci sono in diminuzione del 3%, da 11,1 miliardi nel 2014 a 10,7 miliardi nel 2015. Le consistenze maggiori sono raccolte da Coop Adriatica (2.265 milioni) e Unicoop Firenze (2.035 milioni). Il portafoglio degli investimenti finanziari è pari a 10,8 miliardi, composto da titoli non immobilizzati per 7 mld (-4,9% sul 2014; di cui 3 mld in titoli di Stato e 2,6 mld in obbligazioni), partecipazioni per 2,2 miliardi e titoli immobilizzati per 1,6 miliardi. Le disponibilità sono pari a 2 miliardi (-0,5% sul 2014).

Nel periodo 2011-2015 la gestione industriale delle Coop ha prodotto margini cumulati positivi pari a 4 milioni, cui si aggiungono 1.275 milioni rivenienti dalla gestione finanziaria. Il portafoglio di titoli e partecipazioni ha prodotto nello stesso periodo svalutazioni per 948 milioni. Le poste straordinarie hanno comportato introiti per 234 milioni. Tenuto conto delle imposte per 450 milioni, si ottiene un utile netto cumulato di 109 milioni.

Sfida multicanalità: Lidl testa un format a Berlino, Carrefour consegna in un’ora a Parigi

Dopo l’entrata di Amazon, la Gdo è sempre più multicanale: Lidl testa un format per il click and collect a Berlino e Carrefour consegna in un’ora a Parigi.

La notizia è succosa: secondo il settimanale tedesco Lebensmittel Zeitung Lidl starebbe testando a Berlino nel quartiere di Schöneberg un nuovo format Express votato alla multicanalità. Qui si possono infatti ritirare gli acquisti anche freschi fatti online, velocemente grazie alle casse dedicate al click and collect. L’assortimento di prodotti sarà invece limitato e punterà su convenienza e largo consumo. Lidl in Germania opera con il click and collect per la sua offerta non food, ma aveva già annunciato che a dicembre sarebbe partito con un test nel fresco e surgelato. Colpisce il fatto che anche una catena discount come Lidl stia approcciando la strategia multicanale, consapevole di quanto le richieste della clientela si stiano spostando verso questa direzione, complice la propensione e l’abitudine sempre più frequente all’e-commerce o al click and collect della clientela.

Insomma, l’accelerazione causata dall’ingresso a gamba tesa di Amazon sui mercati europei si sta facendo decisamente sentire. Dopo Sainsbury’s a Londra, ora anche Carrefour è partita con la consegna della spesa in un’ora in Francia. Livraison express è per ora limitata a Parigi e Neully-sur-Seine. Su una selezionata gamma di prodotti, per ora 2000, prevede una finestra di consegna di mezz’ora, dà la possibilità di tracciare la consegna, costa 4,90 euro e viene effettuata in bicicletta grazie all’accordo con la start-up Stuart Delivery.

In Italia la consegna in un’ora della spesa anche di prodotti freschi ad oggi è disponibile solo nell’area milanese grazie ad Amazon Prime Now, che ha attivato partnership con U2 Supermercati e Natura Sì, oppure con il servizio di Supermercato24.

A Natale da Lidl Uk il prezzo è nelle mani (social) dei clienti

Si chiama The Lidl Social Price Drop la nuova, e inedita campagna promozionale natalizia di Lidl Uk, che unisce il coinvolgimento degli utenti nei social (in questo caso Twitter) con la spinta dei tradizionali prodotti natalizi. Semplice e ingegnoso il meccanismo, che ricorda il crowdsourcing: ogni settimana, dal 21 novembre al 17 dicembre, viene proposto un diverso prodotto e più questo viene “retwittato” dal profilo Twitter di Lidl, più il prezzo si abbassa. Sono previsti quattro prodotti, uno a settimana. I primi due sono stati aragosta e Jamon Serrano, perfetti per attirare l’attenzione e il desiderio di ottenere prodotti pregiati a un prezzo ribassato. Ma anche per sottolineare quell’immagine che Lidl ormai da tempo (vedi lo spot natalizio di due anni fa) cerca di promuovere, cioè quella di un ex discount che mantiene ottimi prezzi ma dove si possono comprare prodotti di qualità.

Il programma è fisso: si vota lunedì e martedì, mercoledì viene annunciato il prezzo che darà valido per tutto il sabato successivo, fino ad esaurimento scorte.

Un modo per “coccolare” i propri clienti abbassando prezzi “che sono già bassi”, come sottolineano da Lidl.

La campagna è stata concepita dell’agenzia di digital marketing 360i Europe. Per dare un’idea del tenore delle promozioni, la prima settimana l'”aragosta di Natale” che normalmente costa 5,99 sterline è stata venduta il sabato a 2,99 sterline.

“Social Price Drop è una novità assoluta nei supermercati britannici, e siamo elettrizzati dal dare ai nostri clienti il potere di abbassare i prezzi di alcuni tra i nostri migliori prodotti natalizi tramite Twitter” says Georgina Hall, responsabile comunicazione di Lidl UK.

“Il Natale è un periodo dell’anno estremamente caro per i consumatori e come commercianti che sono al cuore delle comunità abbiamo l’ambizione di rimettere il controllo nelle mani dei consumatori e consetire loro di risparmiare anche sotto Natale”.

Lidl apre un nuovo store a Sedico (Bl) e partecipa ad iniziative sociali sul territorio

Sempre più catena sempre meno discount, Lidl ora si impegna anche nelle iniziative di responsabilità sociale a favore del territorio. In occasione infatti dell’apertura di un nuovo punto vendita a Sedico, nel bellunese, in Via Feltre, l’insegna ha deciso di sostenere la ricostruzione della Fontana di Bribano, un pezzo di storia andato perso oltre 50 anni fa.

Lidl ha contribuito all’operazione di recupero finanziando l’acquisto dei materiali necessari. La ricostruzione è stata eseguita dagli studenti del percorso triennale per Operatore Edile della Scuola Edile di Sedico, che per una ricostruzione fedele si è avvalsa del materiale fotografico d’epoca fornito dai residenti. Scopo di questo genere di iniziative, cui Lidl a dire il vero si è già prestata in passato, vuole essere quello di creare un legame profondo con la comunità locale.

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La cerimonia di inaugurazione della fontana alla presenza del Sindaco Stefano Deon, degli Assessori Buzzati e Mis, del Comitato di Presidenza della Scuola Edile Dario Pietro Tonin e Paola Tegner con studenti e docenti. Per Lidl, Umberto Nordio, Direttore Regionale, e Simone Presotto, Coordinatore Regionale Sviluppo.

Il nuovo supermercato Lidl di Via Feltre, che sostituisce il precedente aperto nel 2002 e sito a pochi metri di distanza, si basa su un format completamente rinnovato. Il punto vendita occupa una superficie di oltre 1.400 metri quadri e mette a disposizione della clientela un parcheggio di circa 100 posti auto. La nuova struttura Lidl di Sedico è uno store di moderna concezione caratterizzato da ampie vetrate che migliorano la luminosità interna e da un layout più gradevole e funzionale per il cliente, con corsie spaziose e una disposizione dei prodotti visivamente più efficace. In linea con la sempre maggiore attenzione dell’azienda per le tematiche di sostenibilità ambientale, è dotato di un impianto fotovoltaico da 38,5 kW.

Il supermercato è gestito da un team di 18 collaboratori, di cui 4 nuovi assunti. Queste assunzioni si collocano all’interno di un piano di sviluppo più ampio annunciato ad inizio anno dall’azienda che prevede circa 2.000 nuovi inserimenti in organico per il biennio 2016-2017.

Sugli scaffali si trova un assortimento di circa 1.800 prodotti, l’80% Made in Italy, molti dei quali D.O.P. e I.G.P., a testimonianza dell’eccellenza offerta. Tra tutti i prodotti, spicca la linea Italiamo, che offre il meglio del patrimonio gastronomico del nostro Paese coniugando ottima qualità ad un prezzo conveniente. Il reparto panetteria, che accoglie i clienti all’entrata, sforna tutto il giorno pane, croissant e altre prelibatezze. Anche il reparto cosmesi è stato rinnovato per meglio valorizzare le qualità dei prodotti a marchio Cien come solari, make up, creme viso e shampoo.

Lidl è presente in Italia dal 1992 e ha oggi oltre 570 punti vendita su tutto il territorio nazionale. La storia di Lidl in Italia è partita ad Arcole (VR), dove l’azienda ha la sua sede centrale. Il Veneto oggi conta oltre 80 punti vendita dell’insegna e un centro logistico.

Lidl lancia una linea premium dedicata al Natale

Una linea premium pensata per le festività natalizie: è la novità di Lidl sugli scaffali al 31 ottobre. È la linea Deluxe, linea premium di Lidl composta da prodotti di prima scelta ma a prezzi accessibili, nel pieno rispetto della filosofia della catena di supermercati.

lidl_sformato-di-patate-deluxe-largeSono oltre 260 le referenze e spaziano dalle eccellenze regionali, come il culatello o la caponata di melanzane, alle specialità gastronomiche di pregio, come i tagliolini o gli gnocchi al tartufo e il battuto di olive Leccino. Alcuni di questi prodotti fanno parte della selezione del Gambero Rosso, che dal 2014 collabora con Lidl Italia, selezionando le referenze di maggior pregio presenti nella cantina Lidl e nelle linee “Deluxe” e “Italiamo”, in vendita nei punti vendita dell’insegna tedesca.

Si chiama Favorina invece la linea di prodotti dolciari dedicati al Natale, nei punti vendita Lidl dal 17 ottobre. La gamma di circa 50 referenze racchiude il meglio della tradizione natalizia italiana e dei Paesi del nord Europa. Pan di zenzero, marzapane, biscotti alla cannella si affiancano a pandori, panettoni, torroni e molto altro. I prodotti sono contraddistinti da un ottimo rapporto qualità/prezzo, in linea con tutte le proposte della catena.

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Lidl lancia due nuove linee: “Bio Organic” e “Free From”

Lidl Italia, punta sull’alimentazione salutare, introducendo in assortimento due nuove linee di prodotto: una, a marchio “Bio Organic”, è interamente di origine biologica; l’altra, contrassegnata dal brand “Free From”, è rivolta a chi soffre di intolleranza al glutine e al lattosio.

Le due selezioni comprendono in totale oltre 60 referenze tra surgelati, prodotti freschi e secchi, condimenti, vini e bevande. Tutti gli articoli bio presentano il logo UE che ne certifica la provenienza biologica, mentre quelli senza glutine sono contrassegnati dal simbolo della spiga barrata concesso dall’Associazione Italiana Celiachia (AIC).

Le due linee, che rispecchiano l’ottimo rapporto qualità/prezzo dei marchi Lidl rimangono comunque abbinate alle private label Lidl più importanti, come ad esempio “Taverna Giuseppe” per le pizze surgelate, “Merivio” per i latticini ed “Italiamo” per i prodotti biologici.

 

Lidl apre ancora al Sud, a Milazzo un nuovo punto vendita

Su una superficie di 1.400 meri quadri ha aperto a Milazzo un nuovo punto vendita Lidl in Contrada Masseria. Dopo Catania dunque (Lidl apre il terzo punto vendita a Catania, green e con il nuovo format) punta ancora sulla Sicilia il piano di sviluppo della catena di discount tedesca.

Aperto anche di domenica, il punto vendita si sviluppa su una superficie di oltre 1.400 metri quadri e metterà a disposizione della clientela un ampio parcheggio, con 121 posti auto. La struttura Lidl è uno store di nuova concezione caratterizzato da ampie vetrate che migliorano la luminosità interna e da un layout più gradevole e funzionale per il cliente, con corsie spaziose e una disposizione dei prodotti visivamente più impattante.

Sugli scaffali del nuovo punto vendita si trova un ampio assortimento con circa 1.800 prodotti. L’80% è Made in Italy, in particolare, la linea Italiamo che offre il meglio del patrimonio gastronomico del nostro Paese (mozzarella di bufala DOP, pasta di Gragnano, olive taggiasche) coniugando qualità e prezzo conveniente. Di recente ingresso proprio nella linea “Italiamo”, “Che Seppia”, il piatto vincitore del talent show culinario “La Ricetta Perfetta”, andato in onda su Canale 5 e ideato per mettere alla prova chef amatoriali provenienti da tutta Italia con l’obiettivo di vedere la loro ricetta del cuore proprio sugli scaffali Lidl. Il reparto panetteria accoglie i clienti all’entrata e sforna tutto il giorno pane, croissant e pasticceria. Anche il reparto cosmesi è stato rinnovato, per valorizzare le qualità dei prodotti a marchio Cien (solari, make up, creme viso e shampoo).

 

L’apertura ha portato alla creazione di 17 nuovi posti di lavoro, che si collocano all’interno di un piano di sviluppo più ampio annunciato ad inizio anno dall’azienda che prevede circa 2.000 nuovi inserimenti in organico per il biennio 2016-2017. Il forte investimento sulle risorse umane, sia in termini di assunzioni che di costante formazione e sviluppo, è valso all’azienda per il secondo anno consecutivo il riconoscimento di “Best Workplace” conferito dal Great Place to Work Institute.

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