CLOSE
Home Tags MarcabyBolognaFiere

Tag: MarcabyBolognaFiere

Qualitaly presenta il suo restyling a Marca

Cooperativa Italiana Catering, azienda operante nel settore distribuzione al Food Service, presenta al Marca a Bologna il rinnovato brand Qualitaly e il nuovo packaging dei propri prodotti. Il brand nato nel 1993, rinnova il look per festeggiare i suoi trent’anni. Già noto nel settore della ristorazione professionale per la qualità della linea grocery, Cooperativa Italiana Catering ha deciso di estendere il marchio anche agli altri settori, che già commercializzava con brand diversi, declinando così la gamma su più linee di prodotto e su tre diverse temperature. Qualitaly diventerà così la prima marca trasversale per il settore ristorazione professionale.

Un packaging sobrio ed elegante adatto ad una fase matura e maggiormente consapevole del brand, ma soprattutto attenta alla comunicazione del suo contenuto, fiore all’occhiello della Cooperativa. Una maturità acquisita con l’esperienza, approfondita da studi attenti e ora sottoposta ai test rigorosi dello Chef stellato Lucio Pompili. Lo Chef marchigiano è conosciuto per la sua maniacale attenzione alle materie prime, tantoché procaccia e produce molti dei prodotti che utilizza al suo ristorante Symposium di Cartoceto (PU). Chef Pompili è non solo il Brand Ambassador del brand Qualitaly, ma un vero e proprio mentore.

Viviamo un contesto oltremodo critico per il settore Food Service. La complessità è data dalla somma di diversi fattori, tra cui i principali sono: pandemia, contrazione della domanda, surriscaldamento, scarsità di materie prime, aumento dei costi, mancanza di personale. La gestione dei ristoratori è quantomai complicata e la tentazione di abbassare la soglia della qualità delle materie prime, nel tentativo di contenere i costi, davvero concreta. Eppure questo condurrebbe a un circolo vizioso senza fine, laddove invece il CIBO costituisce un bene primario per la salute dell’uomo e del pianeta stesso.

La filiera produttiva e distributiva assume sempre più il ruolo del paladino del CIBO, chiamata ad assumere un senso di responsabilità ascendente: formare e diffondere una condotta professionale orientata alla sostenibilità. È Qualitaly la freccia che scocca Cooperativa Italiana Catering con l’arco dello Chef Pompili. Una gamma di prodotti rigorosamente selezionati per la gastronomia che abbiano una resa idonea per essere dosati correttamente senza produrre sprechi di CIBO, ma anche di tempo, di energie e di risorse. Qualitaly è una proposta anti-spreco testata e dichiarata nei packaging dei prodotti. Un marchio Chef to Chef da dieci in condotta.

La distribuzione moderna tutela il potere d’acquisto degli italiani

In un anno caratterizzato da molte criticità – dall’inflazione più alta degli ultimi trent’anni alla guerra in Ucraina, dal caro energia alle problematiche in alcune catene di approvvigionamento – la Distribuzione Moderna ha investito notevoli risorse per tutelare il potere d’acquisto degli italiani, trasferendo solo in parte i rincari della filiera sui consumatori. Le aziende distributive hanno assorbito una parte molto significativa di aumento dei prezzi per un valore di 3,9 miliardi di euro, consentendo un risparmio medio per famiglia fino a 77 euro al mese.

Il dato emerge dal Position Paper L’Italia di oggi e di domani: il ruolo sociale ed economico della Distribuzione Moderna, realizzato da The European House – Ambrosetti per ADM – Associazione Distribuzione Moderna, di cui è stata presentata un’anticipazione ieri a Milano nell’ambito della conferenza stampa dedicata al convegno che aprirà la fiera Marca by BolognaFiere 2023, in programma a Bologna il 18-19 gennaio. Il paper sarà presentato integralmente nel corso del convegno inaugurale di Marca mercoledì 18 gennaio a cui ha già confermato l’intervento in presenza il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, On. Francesco Lollobrigida, e, in videocollegamento, il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy, On. Valentino Valentini.

L’analisi del paper delinea l’importanza fondamentale del settore distributivo italiano nella filiera agroalimentare: è responsabile dell’80% degli acquisti attraverso una rete di 25mila punti vendita e sui 600 miliardi di euro di fatturato complessivi della filiera (50 miliardi dei quali derivanti dall’export), 155 miliardi sono generati dalle aziende della Distribuzione Moderna, con un valore aggiunto diretto di 25,6 miliardi.

Nel complesso, la Distribuzione Moderna contribuisce al valore aggiunto italiano per oltre 52 miliardi di euro; questo dato include quello generato direttamente (25,6 miliardi), quello indiretto (21,3 miliardi), cioè derivante dalle filiere di fornitura e subfornitura, e il valore indotto (5,2 miliardi) generato dagli occupati nella Distribuzione Moderna e nelle filiere attivate.

Significativo anche il sostegno del settore all’occupazione in tutte le aree geografiche della Penisola, da Nord a Sud, dalle città ai piccoli centri, grazie alla presenza omogenea dei punti vendita su tutto il territorio nazionale. In particolare, nel Mezzogiorno il settore è al 4° posto per incidenza degli assunti, e in termini di lavoro femminile e giovanile registra rispettivamente un +32% e +67% degli occupati rispetto alla media nazionale. Complessivamente, con un aumento di oltre 58mila occupati dal 2013 al 2021 (6º settore economico su 245 in Italia per crescita occupazionale dal 2013), la Distribuzione Moderna ha circa 440mila occupati diretti (+3,1% vs 2019) e sostiene una rete di 3,3 milioni di addetti, considerando anche le filiere attivate.

“Negli ultimi anni, tra Pandemia e caro vita, la Distribuzione Moderna ha dimostrato di essere un asset strategico dell’economia del Paese, sia per il valore aggiunto che riesce a generare sia per il contributo occupazionale, in particolare di giovani e donne”, afferma Marco Pedroni, Presidente di ADM. “Ha dimostrato inoltre di essere un attore responsabile della filiera: nell’anno appena trascorso ha contribuito significativamente al contenimento della spinta inflattiva sui prodotti alimentari, assorbendo una parte dei rincari e tutelando così il potere d’acquisto delle famiglie a basso reddito, quelle su cui pesano maggiormente gli aumenti. Un ruolo di calmiere sociale che continua a svolgere per quanto possibile, ma che vista l’impennata inflattiva deve vedere l’impegno non solo di tutta le imprese del largo consumo, ma anche delle istituzioni. E’ innegabile la necessità di un’azione del Governo di sostegno dei consumi, a favore in particolare delle famiglie più fragili. Un Paese che vuole tornare a crescere è necessario adotti una adeguata politica di sostegno dei consumi che rappresentano oltre il 60% del PIL del Paese”.

Il Convegno sarà l’occasione per fare un punto sul mercato della Marca del Distributore (MDD), quest’anno anche grazie a una survey condotta tra alcuni dei principali business leader del settore e delle aziende MDD partner.

Dai dati elaborati emerge il ruolo determinante della MDD nel contenimento dei prezzi al consumo. Secondo le stime di The European House – Ambrosetti, sui dati messi a disposizione da IRI, a fine 2022 il fatturato della Marca del Distributore è pari a 12,8 miliardi di euro (+9,4% rispetto al 2021) con una quota di mercato del 20,8%, quasi raddoppiata rispetto al 2003. La MDD ha anche consentito un effetto di democratizzazione della spesa alimentare, coniugando la convenienza all’elevata qualità e a un approccio sempre più sostenibile, come confermato dal 72% dei consumatori (da survey IPSOS ai consumatori italiani, 2022).

“La MDD ha progressivamente conquistato la fiducia dei consumatori che la percepiscono come una risposta affidabile e soddisfacente alla ricerca di un buon rapporto qualità-prezzo – commenta Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti. Il progressivo apprezzamento ha favorito anche la crescita economica di molte medie e anche piccole aziende fornitrici, arrivando a determinare il 60% dell’incremento del fatturato dell’industria alimentare nel mercato domestico”.

Dall’analisi dei bilanci di 651 aziende espositrici a Marca, emerge che tra il 2013 e il 2021 le aziende MDD partner hanno avuto performance migliori rispetto alla media dell’industria alimentare e, secondo la survey realizzata da The European House – Ambrosetti e somministrata, in collaborazione con BolognaFiere, agli MDD partner espositori a Marca 2023, la tendenza si conferma per l’anno appena concluso: 7 aziende su 10 dichiarano un aumento di fatturato, di cui il 27,1% in un range tra il 10-20% e il 24,1% tra il 20-30%. Questo grazie anche alle relazioni di lungo periodo instaurate con le aziende della Distribuzione Moderna: oltre un terzo del campione dichiara di avere contratti di collaborazione superiori agli 8 anni.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare il programma della diciannovesima edizione di Marca by BolognaFiere, organizzata in collaborazione con ADM e con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della Camera di Commercio di Bologna. Marca by BolognaFiere è l’unica fiera dedicata alla marca commerciale in Italia, la grande vetrina dove si espongono i prodotti food e non food dell’eccellenza italiana a Marca del Distributore. La manifestazione è anche l’unica a livello internazionale a offrire un grande spazio espositivo alle 22 principali insegne della Distribuzione Moderna che siedono nel Comitato Tecnico Scientifico della fiera. Un’occasione importante per andare alla sostanza del business, toccare con mano i prodotti e chiudere i contratti tra aziende di qualità e i retailer interessati a proporre prodotti con il proprio marchio. La diciannovesima edizione di Marca by BolognaFiere si annuncia già in crescita, con oltre 900 espositori e centinaia di buyer di altissima qualità provenienti da tutto il mondo.

“Marca by BolognaFiere è la prima fiera dell’anno – afferma il Presidente di BolognaFiere, Gianpiero Calzolarie si sta ormai affermando come una delle fiere più importanti dell’agroalimentare. La sua formula molto smart e molto veloce, due giorni di business puro, continua a incontrare sempre più interesse nelle catene distributive e nelle aziende che producono. Siamo orgogliosi di offrire ogni anno la sede più autorevole dove stringere accordi tra chi compra e chi vende, favorire la crescita e l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese grazie ai rapporti con le insegne della Distribuzione Moderna”.

 

Marca by BolognaFiere, si lavora all’edizione del 2023

Sono già in crescita le adesioni all’edizione numero 19 di Marca by BolognaFiere, l’unica fiera italiana dedicata alla marca commerciale, la grande vetrina dove si espongono i prodotti dell’eccellenza italiana a marca del distributore.

La fiera, organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM, l’Associazione della Distribuzione Moderna, si terrà il 18 e 19 gennaio 2023. Il successo della prossima edizione si può già prevedere se si guarda all’interesse che ha accompagnato l’apertura delle iscrizioni. Anche per questa ragione Marca by BolognaFiere 2023 avrà a disposizione 6 padiglioni, uno in più rispetto all’edizione di quest’anno.

Marca by BolognaFiere è l’unica manifestazione dove la Distribuzione moderna organizzata (Dmo) ha a disposizione lo spazio espositivo per le proprie insegne. Un’occasione unica per andare alla sostanza del business, toccare con mano i prodotti e chiudere i contratti tra aziende di qualità e i retailer pronti a riempire gli scaffali con il proprio marchio. Oltre all’aumento degli spazi, l’edizione 2023 porta a casa anche due nuove insegne nel comitato tecnico scientifico, entrambe provenienti dal settore non food: una è specializzata nel settore cura casa/cura persona, l’altra nel bricolage. Le due new entry vanno ad accompagnare le 18 insegne che compongono il comitato: Ard Discount, Brico Io, C3, Carrefour, Conad, Coop, Coralis, Crai, Despar, D.it- Distribuzione Italiana, Italy Discount, Lekkerland, Marr, S&C, Selex, Tuodì, Unes, Végé.

La 19esima edizione di Marca by BolognaFiere ospiterà due conferme: la terza edizione di Marca Fresh, lo spazio dedicato ai prodotti freschi e freschissimi dell’ortofrutta, e la nona edizione di MarcaTech dedicata ai beni intermedi per la supply chain MDD (packaging, logistica, materie prime, ingredienti, tecnologia e servizi) che proporrà alla business community del settore le ultime tendenze per innovare e operare in modo sostenibile ed efficace.

La Mdd tocca quota 20% e sviluppa più di 11 mld di fatturato

Gli acquisti di prodotti alimentari a marca del distributore (Mdd) sono cresciuti anche nel 2020: +9,3%, raggiungendo una quota di mercato del 20% (+0,5 sull’anno precedente) pari a 11,8 miliardi di euro di fatturato (nel 2019 era di 10,8 miliardi di euro)*. Per la Distribuzione Moderna la filiera legata a questi prodotti ha dimostrato di essere un fattore che genera valore e una leva che può contribuire allo sviluppo economico del Paese, accompagnandone il rilancio secondo criteri sempre più sostenibili. Si calcola, inoltre, che nel 2020 abbiano fatto risparmiare alle famiglie italiane circa 2 miliardi di euro

Queste alcune delle evidenze proposte da ADM e  MarcabyBolognaFiere come anticipazione del Convegno del 24 marzo 2021 nell’ambito dell’edizione digitale della manifestazione.

Mdd e filiera

Conta circa 1500 industrie la filiera che produce la Mdd; di queste l’85% è rappresentato da piccole e medie imprese italiane. Come evidenzia il Position Paper di The European House – Ambrosetti “Dall’emergenza al rilancio sostenibile: il contributo della Marca del Distributore”, le insegne distributive selezionano le industrie partner seguendo vari criteri di produzione e packaging sostenibile. Tra questi, quelli più richiesti sono: attenzione nell’utilizzo di sostanze chimiche; garanzia di tracciabilità della filiera; tutela del benessere animale; riduzione della plastica e utilizzo di imballaggi riciclabili. 

Dalla survey realizzata da The European House – Ambrosetti risulta che la transizione verso modelli di produzione e consumo sostenibili è considerata una priorità strategica da oltre l’80% delle insegne distributive e delle aziende Mdd partner che hanno realizzato investimenti specifici o che li hanno programmati nei prossimi tre anni.

“La Distribuzione Moderna Alimentare – ha sottolineato Marco Pedroni, Presidente di ADM, Associazione Distribuzione Moderna – ha un peso economico e sociale per il Paese forse poco conosciuto dalle stesse Istituzioni: nel 2020 ha generato 143 miliardi di Euro di fatturato, sostiene direttamente 425.000 occupati e rappresenta il primo  canale per la spesa alimentare delle famiglie italiane. Ogni settimana 60 mio di consumatori entrano nei nostri punti vendita e anche nel difficile 2020 la Marca del Distributore (MMD) è cresciuta 3 volte di più dei prodotti dell’industria alimentare. Se il Paese vuole tornare a crescere deve sostenere i consumi interni, a partire dalla capacità di spesa delle fasce più deboli.”

“La Marca del Distributore spiega il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 17 anni. Grazie alla sua relazione privilegiata con la società, il consumatore e la filiera di riferimento – ha detto Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti – la Marca del Distributore è uno dei pochi settori economici ad essere coinvolto su tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e su 71 dei rispettivi 169 target. La Marca del Distributore, ancor più nel 2020, è diventata una leva chiave per l’affermazione di un nuovo modello di Società che mette al centro il benessere dell’individuo”.

No Images found.

MarcabyBolognaFiere: la road map del prossimo futuro

“La 17° edizione di MarcabyBolognaFiere si terrà, auspichiamo in presenza, il 23 e 24 giugno 2021 – ha dichiarato Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere – ma è già partita, dal 15 marzo con l’adesione di operatori fortemente qualificati, la piattaforma digitale che accompagna aziende e buyer all’evento con occasioni di matching su scala internazionale. Sempre in avvicinamento all’evento, accanto all’appuntamento presentato oggi si terrà il 25 marzo, il Convegno ‘La Marca del Distributore guida il Rilancio Sostenibile in Italia e in Europa – I Distributori e i Produttori in azione’, che comprenderà la presentazione del XVII Rapporto MarcabyBolognaFiere, che analizza l’evoluzione dei prodotti Mdd, organizzato da BolognaFiere e ADM, in collaborazione con IRI e IPLC”.

Al convegno del 24 marzo 2021, che sarà trasmesso sul sito dedicato alla manifestazione fieristica, interverranno: Stefano Patuanelli (Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali); Stefano Bonaccini (Presidente, Regione Emilia-Romagna); Veronica De Romanis (Professoressa di Politica Economica Europea, Stanford University di Firenze e LUISS di Roma); Marco Pedroni, Presidente di ADM – Associazione Distribuzione Moderna; Gianpiero Calzolari (Presidente, BolognaFiere); Valerio De Molli (Managing Partner & CEO, The European House – Ambrosetti); Massimo Viviani (Consigliere Delegato, ADM). Modera Andrea Bignami, SkyTg24.

Il Convegno in programma il 25 marzo 2021 amplierà il confronto allo scenario europeo: dopo la presentazione del XVII Rapporto MarcabyBolognaFiere sul Mercato 2020 dei prodotti a Marca del Distributore (a cura di Gianmaria Marzoli, Retail Solutions Vice President Iri), seguirà una sintesi dell’indagine, arricchita da testimonianze di alcune insegne non italiane, sulla sostenibilità della Marca del Distributore in Europa condotta per BolognaFiere da IPLC (a cura di  Paolo Palomba, Partner IPLC Italia).

 

*(Dati riferiti al Largo Consumo confezionato alimentare esclusi discount)

Distribuzione Moderna: 10 messaggi chiave per definire la sostenibilità

Quanto a sostenibilità, la distribuzione moderna  si è da tempo rivelata sensibile, riducendo – per esempio – le plastiche e le emissioni. Il raggio d’zione è senza dubbio ampio, ma c’è un ambito – soprattutto- in cui può continuare a lavorare con l’intento di massimizzare i risultati: è quello della Marca del Distributore, che negli anni ha acquisito un ruolo sempre più didattico, divenendo un vero e proprio educatore.

“La MDD – spiega infatti Giorgio Santambrogio, presidente di ADM – esprime immagini e valori dell’insegna che rappresenta”.

“La marca del distributore – conferma  Valerio De Molli,  Managing Partner e CEO di The European House- Ambrosetti – ha un ruolo attivo di educatore e garante verso il consumatore al quale offre risposte concrete in merito a sostenibilità e prezzi accessibili”.

Un tema attuale e sentito, dunque, introdotto dalla  conferenza organizzata a Milano da ADM e The European House- Ambrosetti, e che verrà affrontato  durante il Convegno di apertura di MarcabyBolognaFiere con la presentazione del position paper “Il contributo della Marca del Distributore alla sfida dello sviluppo sostenibile del paese”.

Sono 10 i messaggi chiave che, all’interno del paper, definiscono la sostenibilità. Di fatto però unitario è l’assunto: per la Distribuzione Moderna, sostenibilità non è altro che la volontà di indirizzare lo sviluppo sostenibile del Paese e di avere rapporto costruttivi con i fornitori, una leadership proficua, in modo da consentire loro investimenti in ottica sostenibile. Lo scopo? Generare una filiera responsabile e un circuito virtuoso tra produzione, distribuzione e consumo.

Va da sè, allora che che il ruolo dei fornitori non si esaurirà in quello di meri copacker, saranno al contrario dei veri e proprio MDD partner. “Un’evoluzione non solo semantica – si affrettano a precisare Santambrogio  e De Molli – bensì sostanziale”. E questo per le forti implicazioni etiche e di responsabilità verso i clienti consumatori.

Il compito attribuito alla MDD, non deriva solo dal fatto che la sostenibilità oggi è un trend indiscutibile, ma anche dall’autorità acquistata negli anni dalla Marca del distributore, che oggi vale 10,8 miliardi di euro ed è in grado di spiegare per il 30% la crescita di fatturato registrato dall’alimentare nel suo complesso. Non basta: con 410 mila occupati la distribuzione e la sua MMD oggi  creano una quota significativa di occupazione luingo tutta la filiera.

E poi dalla sua il retail ha anche la crescente attenzione ambientale che ha consentito un significativo recupero delle eccedenze (cresciuto di 6 volte negli ultimi 7 anni). Non è un caso, infatti, che La MDD è uno dei pochi settori in grado di impattare direttamente o indirettamente su tutti i 17  Sustainable Development Goal dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

 

 

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare