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L’inflazione rema a favore delle private label, il segmento abbraccia il 38% delle vendite totali

Un recentissimo studio di Circana, azienda nata dalla fusione tra IRI e The NPD Group, rivela che i prodotti a marchio del distributore hanno registrato un picco di crescita in quasi tutte le categorie chiave del largo consumo confezionato. Oggi le private label rappresentano infatti il 38% delle vendite totali di beni di largo consumo in Europa, pari a 229 miliardi di euro.

Il rapporto di Circana analizza l’impatto della pandemia, dell’inflazione e della crisi economica su oltre 230 categorie del largo consumo, per oltre 2000 segmenti di prodotti e più di 10 milioni di codici EAN. Il rapporto evidenzia inoltre una crescita complessiva della marca del distributore in tutti i sei maggiori mercati europei (Francia, Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Paesi Bassi), con la penetrazione più alta registrata in Spagna (47%) e Germania (41%) e la più bassa nel Regno Unito (37%), dove i consumatori restano più fedeli alle marche industriali che rappresentano un modo veloce per fare scelte di acquisto comode e sicure.

“Le private label hanno fatto molta strada rispetto a quando circa 40 anni fa sono arrivate sugli scaffali. Gli investimenti dei distributori a sostegno dello sviluppo di questi prodotti stanno dando i loro frutti. Oggi queste referenze vengono percepite come buone o addirittura migliori rispetto a molti prodotti di marca con cui competono. I consumatori le considerano innovative. Di conseguenza non sono più l’alternativa “economica” al brand che viene motivata dal fattore prezzo: gli shopper acquistano private label per la loro capacità di offrire qualcosa di nuovo e di buona qualità” ha commentato Ananda Roy, Global SVP, Strategic Growth Insights di Circana.

I consumatori “fedelissimi” al marchio del distributore equivalgono insomma a quelli “fedelissimi” ai prodotti di marca: il 60% dei consumatori intervistati ritiene che le private label siano innovative, di qualità, sostenibili e altrettanto buone rispetto ai marchi industriali; il 25% le considera addirittura migliori. Il 21% dei consumatori – molti dei quali sono in una fascia di reddito media – è indeciso ed acquista entrambe le tipologie di prodotto ma ha affermato che oggi le marche del distributore sono migliori rispetto ai marchi industriali.

Gli shopper scelgono di comprare prodotti a marchio del distributore principalmente per i beni edibili – dal momento che l’inflazione ha colpito maggiormente questo tipo di prodotti. Per quanto riguarda i prodotti non edibili invece, la penetrazione delle marche del distributore è maggiore per i prodotti per la cura della casa, in particolare per i detersivi e gli igienizzanti. La categoria delle bevande alcoliche ed alcuni alimenti per l’infanzia hanno visto una crescita molto parziale delle marche del distributore. Per questi prodotti i consumatori sono rimasti più fedeli ai loro brand di fiducia. I distributori per contrastare questa tendenza, stanno introducendo sugli scaffali prodotti innovativi, come birre analcoliche o prodotti artigianali di alta qualità, realizzati con ingredienti di provenienza locale.

Le marche non stanno perdendo necessariamente fedeltà ma gli shopper hanno ridotto i volumi acquistati. Per continuare ad avere un elevato livello di fedeltà dei consumatori, le marche devono continuare a puntare sull’innovazione. Gli shopper oggi comprano facendo un bilancio tra i loro desideri e il loro reale potere d’acquisto. Per loro vale la pena cambiare o provare nuovi prodotti solo se offrono un buon prezzo e se sono percepiti come maggiormente salutari, pertanto i produttori dovrebbero tenere in considerazione questi elementi quando propongono i loro brand.

“I distributori stanno sviluppando le private label seguendo una strategia incentrata sul consumatore e sulla base di dati concreti. Le marche industriali non possono più ignorare la concorrenza rappresentata da questo tipo di offerta. Il consumatore ha cambiato la sua percezione della marca del distributore e decide di acquistarla in quanto questa scelta rientra perfettamente nel proprio piano di attento e consapevole risparmio, senza dover rinunciare alla qualità. La crescente fedeltà e la quota che i distributori hanno raggiunto potrebbe, in futuro, portare a dei cambiamenti strutturali del mercato del largo consumo” conclude Roy.

Tonitto 1939 accelera nei prodotti a marchio privato

Forte accelerazione nella private label con l’inserimento di più di 50 nuovi prodotti e ingresso in nuovi mercati in diversi continenti. Il percorso di crescita di Tonitto 1939 è proseguito con ottimi risultati nei primi mesi del 2023. Lo scorso anno l’azienda genovese ha fatto segnare un aumento di vendite del 30% di sorbetti e gelati a marchio privato rispetto all’esercizio precedente, anche grazie all’inserimento di oltre 50 nuove referenze. Attualmente le private label realizzate per diversi partner della Gdo in Italia e all’estero pesano per il 70% sull’intero fatturato e i riscontri ottenuti nel primo quadrimestre fanno prevedere un incremento di vendite anche nel 2023, persino superiore al +30% registrato nel 2022.

Numerosi i progetti avviati dall’azienda di proprietà da tre generazioni della famiglia Dovo, sia in Italia sia all’estero e che coinvolgono sempre di più lo sviluppo del sorbetto e dei gelati high protein. Secondo quanto dichiarato da Tonitto 1939, sul fronte italiano c’è un forte interesse di tanti interlocutori a costruire partnership differenti da quelle del recente passato e che coinvolgono il sorbetto, il gelato senza zuccheri aggiunti e quello proteico. All’estero, Tonitto 1939 ha ampliato il portafoglio clienti, sviluppando progetti private label per la prima volta in Corea del Sud e Canada e nuovamente in Portogallo e Francia. Proprio per sviluppare ulteriormente questa attività, l’azienda parteciperà il 23 e 24 maggio prossimi alla fiera internazionale “Il Mondo del Marchio del Distributore” della PLMA, organizzata dalla Private Label Manufacturers Association che conterà oltre 2.600 aziende espositrici, con circa 60 padiglioni nazionali e regionali.

I numeri che stiamo facendo registrare in questi primi mesi del 2023 e i cambiamenti che stiamo riscontrando su tutti i diversi canali sono positivi e incoraggianti per il futuro – afferma Alberto Piscioneri, Sales & Marketing Director Tonitto 1939 –. Inoltre, riponiamo aspettative molto alte sul PLMA, una delle più importanti fiere nel mondo del largo consumo in Europa che per noi è ormai diventato un appuntamento centrale del calendario commerciale dell’anno. Per questa edizione abbiamo già un’agenda ricca di appuntamenti con i nostri attuali clienti e siamo impazienti di avanzare con loro i nuovi importanti progetti che abbiamo già previsto. Inoltre, anche lato nuovi leads, abbiamo ricevuto decine di richieste di contatto e siamo fiduciosi di riuscire a costruire con molti di loro relazioni di successo e di lungo termine. Il nostro obiettivo primario resta quello di consolidare un ritmo di crescita a doppia cifra su base annua anche nei prossimi anni 2024-2029”.

Prodotti a marchio del distributore, gli internauti hanno le idee (quasi) chiare

C’è grande consapevolezza (91% dei pareri intercettati nel web domestico) sul fatto che i prodotti MDD indicano la proprietà ma non il produttore; nel 90% delle opinioni lasciate in rete i netsurfer sanno che le referenze a marca privata sono realizzate dalle stesse aziende che vendono prodotti analoghi, spesso presenti anche sugli scaffali dalla stessa insegna; dall’analisi dell’ 88% delle menzioni intercettate si deduce che gli internauti hanno una perfetta percezione dell’appartenenza dei prodotti MDD alla catena distributrice anche quando il nome non coincide.

Il sentiment a tale proposito è positivo nel 96% dei casi, qualifica sia la marca privata che l’insegna di appartenenza.

Una ricerca effettuata con metodologia tradizionale, cioè con questionari cartacei, interviste telefoniche e face to face ha quantificato nel 75% i mood positivi relativi alla marca privata; si evince che il popolo della rete è decisamente più propenso al suo acquisto.

Nel 19% dei pareri si evidenzia un sentiment negativo nei confronti del produttore – ma non dell’insegna! – che vende lo stesso prodotto (o analogo) a prezzo maggiore (col proprio brand).

Il 77% di chi ne digita nel web è un acquirente abituale dei prodotti MDD, contro il 53% degli intervistati con le metodologie storiche di cui sopra.

Le insegne più citate sono (menzioni multiple): Coop (77%), Carrefour (65%), Lidl (58%), Auchan (56%), Esselunga(53%), Europsin (49%), Conad (46%) e questo, con passaggio ardito, può essere considerata una brand awareness del web (limitatamente ai prodotti MDD).

 

Come cambia la percezione dei prodotti MDD al variare del prodotto

Le citazioni per i prodotti MDD sono quasi totalmente relative ai prodotti alimentari (86%), poche le menzioni riservate alle altre referenze (14%).

Per quanto riguarda i prodotti alimentari (86% di pareri riferiti alle referenze alimentari a marca privata) i naviganti menzionano le linee dedicate/diversificate (bio, ecologiche, solidali, specialità regionali …) nel 23% dei casi.

Fatto 100 il rimanente 14%, le opinioni riguardano le linee per bambini (42%), il pet food (39%) e nel restante 19% dei casi le altre linee: cura casa, cura persona, parafarmaco, altro.

I netsurfer quantificano il risparmio derivante dall’acquisto di prodotti MDD tra il 25% e il 50 % del prezzo del prodotto equivalente a marca industriale; la maggior parte dei giudizi (64%) stima un risparmio compreso tra il 30% ed il 40% rispetto ai prodotti top di gamma.

Il mood rinvenuto in rete riguardo il prezzo è meno polarizzato per le marche commerciali premium e primo prezzo, dove si evidenzia confusione: per il 22% degli intrenauti (pareri multipli) le linee premium costano più del top di gamma, un ulteriore 26% reputa più conveniente il discount rispetto al primo prezzo.

Questi i motivi alla base dei prezzi vantaggiosi dei prodotti MDD (pareri multipli), secondo i pareri lasciati in rete: potere di acquisto dell’insegna (81%); assenza di investimenti pubblicitari (78%); ottimizzazione logistica (64%).

Segnaliamo che nessuna di tali motivazioni è un corruttore di reputazione (anzi!) o tanto meno è un erosore del concetto di qualità.

Ripartendo le opinioni inerenti ai prodotti MDD in marche bandiera e contromarche, abbiamo la conferma della consapevolezza che il popolo del web ha riguardo la proprietà dei prodotti: i pareri relativi alle marche bandiera sono maggiormente positivi di quelli riferiti alle contromarche.

Osservando le motivazioni d’acquisto nell’infografica, si può rilevare come ad oscillare è quasi esclusivamente il prezzo. Immagine, reputazione, contenuti dei prodotti MDD sono concetti solidi e trasversali alle tre linee.

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Come cambia la percezione dei prodotti MDD nelle varie categorie

Per prima cosa segnaliamo che le opinioni lasciate in rete non fanno registrare differenze significative tra segmenti “base” e “non base”.

Ricordiamo che i giudizi relativi ai marchi del distributor alimentari sono l’86%; fatto 100 il restante 14% di pareri il mix per linea di prodotti è : bambini 42%, pet food & care 39%, altro / specializzato 8%, cura casa 4%, cura persona 4%, parafarmaco/generico 3%.

L’approfondimento qualitativo basato sull’analisi semantica dei pareri intercettati spiega perché la suddivisione di pareri per linee di prodotto non rispecchia le quote di vendita.

Si palesa nettamente un coinvolgimento emotivo molto superiore nei driver di acquisto di prodotti per bambini ed animali domestici rispetto a quanto accade per i prodotti per la casa.

Relativamente alla cura della persona siamo in presenza di due fenomeni che concorrono ad abbattere il totale dei pareri: la consolidata fiducia nei prodotti a marchio dei distributori e la parziale non specializzazione dei prodotti per la persona commercializzati attraverso la GDO.

Ciò avviene anche per il parafarmaco, (ricordiamo inoltre che le referenze per i farmaci generici sono pochissime tra i prodotti MDD).

Il basso numero di pareri riguardanti i prodotti “cura casa” è causato, come in parte visto per i “cura persona”, dalla fiducia riposta nelle catene e ad un contesto che “non suscita il dibattito” nel web.

I numeri riguardanti le motivazioni d’acquisto si commentano da soli; i cluster in cui si aggregano i giudizi relativi alle reason why di acquisto confermano e completano quanto già emerso grazie all’analisi semantica.

È evidente come ogni linea di prodotti sia ben connotata; definite le motivazioni per cui si scrive poco nel web di casa e persona, andrebbe secondo noi fatta aumentare la notorietà delle categorie “altro/specializzato” e “parafarmaco/generico”.

Lo sbilanciamento del numero di giudizi a favore dell’alimentare è da imputare sia al fatto che è linea in cui i marchi dei distributori hanno esordito, sia al fatto che esso rappresenta il segmento principale della GDO.

Le Linee Bio ed Equoslidali

Fatto 100 il numero di opinioni intercettate in rete riguardanti la marca privata, il 21% è riferito alle linee dedicate, diversificate: bio, ecologiche, equosolidali, di specialità regionali, dietetiche/per particolari regimi alimentari.

Di questo 21%, il 98% riguarda le linee Bio Alimetari (83%) e Equosolidali Alimentari (15%).

Segnaliamo per prima cosa come “Bio” riferito all’alimentare ha per i netsurfer un’accezione particolarmente ampia: include anche quanto proveniente da allevamenti etici, come le uova di galline allevate a terra, tonno di provenienza tracciata/pescato nel rispetto delle quote CEE e con tecniche ritenute di minor impatto ambientale ecc. I giudizi negativi riferiti al cibo bio a marca privata sono quasi inesistenti (2%) e relativi a dubbi sulla certificazione biologica. Molto segmentati ma ovvi gli argomenti alla base del 98% di pareri positivi.

Seconda macro-evidenza riguardante l’equosolidale: siamo in presenza di una polarizzazione dei giudizi, le critiche maggiori rivolte alla marca privata (41% del 15%), provengono da netsurfer che con equosolidale identificano la negazione di una politica di massimizzazione del profitto, politica che invece attribuiscono sia   alle insegne della GDO che ai grandi produttori.

Fatto 100 il 59% dei pareri positivi riferiti alle referenze alimentari equosolidali a marca privata, queste sono le principali argomentazioni (pareri multipli): divieto di lavoro minorile 92%, reinvestimento di parte dei profitti in opere sociali come la realizzazione in loco strutture sanitarie 87%, di orfanotrofi 81%, di pozzi per l’acqua potabile 82%, di scuole per l’infanzia 77%, scuole professionali 73%, controllo degli orari di lavoro adottati dai produttori locali 68%, impiego di materie prime rinnovabili 65%, rimboscamento 52%, altre infrastrutture 37%, altro 21%.

Riguardo le linee equosolidali le citazioni (multiple) sono per i seguenti prodotti : caffè (68%), tè (46%), cacao 23%, zucchero di canna 19%, banane 17%, spezie 11% orzo 10%, frutta secca 9%, infusi differenti dal tè 7%, altro 4%.

Qunto alle motivazioni d’acquisto, le due linee sono decisamente ben connotate, il loro posizionamento è ben definito ed i driver di acquisto sono evidenti. Confrontando queste reason why di acquisto con quelle per le linee Alimentari (non Bio, non Equosolidali), Bambini, Pet Food & Care, Cura Casa, Cura Persona, Parafarmaco / Generico, notiamo che, relativamente ad Alimentari Bio e Alimentari Equosolidali, il prezzo ha il peso più basso in assoluto, la qualità negli Alimentari Bio ha il peso maggiore (ex aequo con i prodotti per Bambini), la Sostenibilità fa segnare il peso più alto, la ricerca di Sicurezza negli alimentari Bio è seconda solo a quella dei prodotti per Bambini.

I numeri della ricerca

Abbiamo analizzato le opinioni lasciate nel web domestico in un periodo di 12 mesi. I pareri eleggibili ai fini del presente rilevamento sono 5.815.342. Il campione statisticamente rappresentativo realizzato conta 1.356.218 giudizi e ci salvaguarda dall’errore in ogni cella di quota. Per scelta metodologica abbiamo escluso siti proprietary, articoli della stampa specializzata e non, news ed ogni altra fonte non rappresentasse l’opinione scritta liberamente in Social Media, Blog e Forum da consumatori privati.

di Gian Marco Stefanini – Web Research

 

WWW.WEB-RESEARCH.IT Srl

È un istituto di ricerche di mercato e consulenze di marketing che offre servizi rivolti ad aziende e multinazionali presenti nel mercato domestico.

Ha portato tra i primi in Italia una nuova metodologia di ricerche ed analisi di mercato: Web listening – Web research – Web monitoring. Utilizzando software di intelligenza artificiale che emulano il funzionamento delle reti neurali effettua un’analisi semantica e psicometrica dei testi presenti nel Web attribuendo loro personalità e punteggi. www.web-research.it ascolta il Web per scoprire, analizzare, razionalizzare cosa i clienti reali e potenziali pensano e dicono oggi e indietro nel tempo fino agli ultimi tre anni. E’ il partner ideale di aziende, marchi, prodotti, servizi e personaggi pubblici con esposizione mediatica significativa.

www.web-research.it – Tel. 02.89367297 – Fax 02.89367298 – P.zza Castello 26 – 20121 Milano info@web-research.itgianmarco.stefanini@web-research.it

 

Ahold Delhaize sceglie Pedon come co-packer per una nuova linea bio

Albert Heijn, il maggior retailer olandese e parte del gruppo Ahold Delhaize, ha commissionato a Pedon la produzione e il confezionamento di una linea di cereali, risi e legumi bio. I prodotti a marchio AH sono distribuiti in 966 supermercati della catena nei Paesi Bassi, con la possibilità di estendere, in un prossimo futuro, la distribuzione in Germania e Belgio.

La gamma prodotta da Pedon comprende sette referenze a rapida cottura, provenienti da agricoltura biologica, che conciliano benessere e qualità dei prodotti con praticità e velocità di preparazione e sono adatte anche a chi segue un regime alimentare vegetariano o vegano.

Novità assoluta sono le referenze couscous di farro integrale, mix di riso e cereali Incas e mix di riso, soia e lenticchie che si aggiungono ai già noti quinoa, bulgur, 5 cereali e il mix riso e cereali per un’ampia e variegata offerta a scaffale.

Albert Heijn è la principale insegna della grande distribuzione olandese facente capo alla multinazionale Ahold che ha recentemente annunciato l’acquisizione del 61% delle quote azionarie del retailer belga Delhaize, creando così il gruppo Ahold Delhaize che, con un fatturato di 54 miliardi di euro (il quarto più grande in Europa) e oltre 6.500 store in tutto il mondo, controllerà il 4% del mercato alimentare statunitense.

Sun rafforza Consilia e sceglie Polli per i sottoli e sottaceti

La centrale di acquisto Sun – Supermercati Uniti Nazionali, gruppo di acquisto attivo nel Nord e nel Centro Italia – ha scelto come partner l’azienda Polli, leader nel settore delle conserve vegetali e protagonista anche nel mercato internazionale, per la realizzazione dei sottoli e sottaceti con il marchio del distributore Consilia.

Sono molte le referenze a marchio Consilia che si possono acquistare in uno dei tanti punti vendita delle aziende aderenti al Consorzio Sun, come Magazzini Gabrielli, Italbrix, Cadoro e Gros, le quali vantano una presenza particolarmente capillare nei territori in cui operano. Il 2014 ha registrato per i prodotti a marchio Consilia una crescita delle vendite del 19,5%. In valori assoluti si è passati dai 35.579.095 euro delle vendite del primo semestre 2013 a 42.523.638 euro dello stesso periodo del 2014, con una nostra stima delle vendite sull’intero 2014 di circa 90 milioni di euro (il 2013 si era chiuso con vendite pari a oltre 76 milioni di euro), grazie alle strategie adottate dal Consorzio Sun, che si basano essenzialmente su quattro fattori: qualità, vicinanza, innovazione e impegno nel sociale.

I sottoli e sottaceti Consilia, che rientrano nella linea “Saper Scegliere”, sono articolati in sei referenze di sottoli (Farcitoast, Funghetti, Carciofini interi, Carciofini Tagliati); sette di sottaceti/agrodolci (Cetriolini, Cipolline, Insalatina, Giardiniera, Capperi, Cipolline agrodolci, Peperoni agrodolci); tre Specialità (Funghi Trifolati, Carciofi alla Paesana e Condimenti per Insalata di Riso) e quattro di Olive (Olive Verdi Intere, Olive Verdi Giganti, Olive Nere Denocciolate, Olive Verdi Denocciolate).

«Sin dai prossimi mesi negli scaffali dei diversi punti vendita si potranno acquistare anche Olive Verdi denocciolate in lattina a marchio Consilia sempre prodotte dall’azienda Polli – ha dichiarato Sfefano Rango direttore generale Sun –. Questo a conferma del forte sodalizio che ci lega ad un’azienda importante. Insieme stiamo intraprendendo un percorso comune che si basa sulla qualità e su un’offerta sempre variegata di prodotti con un giusto prezzo».

Per garantire la qualità del prodotto il Consorzio Sun ha attuato una serie di collaborazioni con importanti multinazionali del settore impegnate nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni per migliorare gli standard qualitativi attraverso servizi mirati per le filiere alimentari, nutrizionali e ambientali. Vengono infatti eseguite regolarmente verifiche ispettive negli stabilimenti di produzione del marchio Consilia.

Sisa, Pettorino presidente e novità Mdd

Aldo Pettorino Presidente SISA
Aldo Pettorino Presidente SISA

È Aldo Pettorino il nuovo Presidente Nazionale SISA. Già Vicepresidente SISA e Consigliere CdA Nazionale, nonché Presidente Cedi SISA Centro Sud, Pettorino succede a Sergio Cassingena, alla presidenza del Gruppo ininterrottamente per 30 anni, che lascia l’incarico per motivi personali, rimanendo comunque Consigliere. Pettorino, imprenditore e manager di lungo corso in SISA, rappresenta la naturale continuazione del percorso tracciato dall’insegna bolognese. “Voglio sottolineare la mia personale disponibilità, il mio impegno, il mio fattivo lavoro per continuare in un percorso di rinnovamento e di confronto con tutti gli attori della filiera, convinto che la mia sarà una sfida dura ma nella quale mi impegnerò, con il contributo di tutti, per trovare le migliori opportunità di dialogo e di strutturazione operativa anche a favore dei singoli Centri Distributivi SISA” dichiara il neo Presidente SISA Aldo Pettorino.

Il Cda SISA mantiene intatta quindi la propria composizione che vede Consiglieri Maria Cristina Amadeo, Sergio Cassingena, Alfio Morfino, Luigi Paglia e Elpidio Politico, con il Presidente Aldo Pettorino e il Vicepresidente Vito Petitto.

Sisa ha recentemente siglato accordi con Auchan –Sma per i contratti nazionali e con Crai per un accordo di sinergia operativa.

A Marca presentati i nuovi prodotti Mdd

A Marca 2015 l’insegna bolognese ha presentato le novità di prodotto delle sue tre linee a marchio. Sono, per il marchio SISA: la Tisana rilassante, una preziosa miscela di erbe come passiflora, camomilla e lavanda, per facilitare il benessere e conciliare il buon sonno; i Fagiolini Cannellini in vaso vetro; la Ricotta monoporzione con il 100% latte italiano; il Burro a ridotto contenuto di colesterolo; la Pizza sottile ai 4 formaggi, surgelata e il Collutorio verde.

Per la linea Gusto&Passione: i Girasoli mozzarella, pomodoro e basilico, pasta fresca all’uovo ripiena; il Carpaccio di salmone norvegese, non affumicato, lavorato fresco in Italia e le Burratina, prodotto caseario con 100% latte italiano.

Per la linea Primo: le Chips aromatizzate al pepe nero e limone di Sicilia; i Biscotti farciti con crema di nocciole, il Rasoio trilama da barba con testina snodabile e banda lubrificante.

Pedon, nuova Mdd per Eurospin e sbarco in Messico

Una nuova linea con marchio privato “Mi voglio bene” per la catena discount Eurospin e l’ingresso nell’importante mercato messicano: sono queste le due novità che Pedon, azienda vicentina specializzata nella lavorazione, il confezionamento e la distribuzione di cereali e legumi secchi, porterà a Marca.

Per Eurospin, Pedon ha realizzato “Mi Voglio Bene”, una nuova linea benessere formata da otto referenze a base di semi e cereali antichi, pronti in 10 minuti, NO OGM, privi di ingredienti artificiali, adatti per chi segue una dieta vegetariana e certificati Vegan Ok. La gamma comprende il kamut (bio), la quinoa bianca, couscous integrale, semi di chia, semi di lino, semi di girasole, un mix di semi e il bulgur di soia, una novità assoluta per il settore. Pensata per un’alimentazione bilanciata con un alto contenuto nutrizionale, la linea “Mi voglio bene” si presenta in un sacchetto confezionato in atmosfera protettiva che riporta sul retro un QR Code per scaricare ricette e consigli per la prima colazione, insalate, primi piatti e molto altro. Il ricettario è anche scaricabile dal sito www.pedon.it. Una riprova dell’interesse di una catena discount come Eurospin ad allargare la sua proposta a nuove fasce di clientela più esigenti e “di nicchia” con prodotti innovativi.

Per Costco Messico, la principale catena americana di ipermercati all’ingrosso, Pedon ha prodotto il mix di cereali e risi “Arroces & Granos Ancestrales”, distribuito in 33 punti vendita della catena. È il primo approccio di Pedon al mercato messicano, decisamente interessante per volumi e consumi potenziali e futuri.

Pedon è oggi presente in tutti i moderni canali distributivi sul mercato internazionale, sia con prodotti a proprio marchio, sia come private label per la GDO con oltre 100 linee a marchio privato e 3.000 referenze. L’azienda è stata premiata all’ultima edizione del PLMA di Chicago con il SALUTE TO EXCELLENCE AWARD nella categoria Natural Foods per i prodotti a marchio Meijer.

Il copacking secondo Valbona: innovazione, qualità, servizio

Sono numerose le novità che Valbona presenta sul palcoscenico di Marca a Bologna, che si apre domani.

La produzione di Valbona per i marchi dei distributori è strategica per l’azienda specializzata nelle conserve vegetali. «Fra Italia ed estero le private label rappresentano circa l’85% della nostra produzione, un valore che si traduce in circa 1000 articoli a marchio privato prodotti ed oltre 50 brands», afferma Federico Masella, responsabile marketing dell’azienda veneta. «A Marca ci presentiamo con numerose novità, sia a livello di referenza che di packaging. Abbiamo lavorato sulla ricerca di prodotti di alta qualità, valorizzando la filiera ed alcune tipicità come i Pomodori Secchi di Calabria, i Carciofi di Sardegna e le Olive Taggiasche, selezionando materie prime certificate Igp come la Cipolla di Tropea e il Cappero di Pantelleria. Abbiamo inoltre realizzato ricette sfiziose utilizzando ingredienti di alta qualità come l’Aceto Balsamico di Modena IGP e l’Olio Extra Vergine di Oliva. In alcuni casi abbiamo affinato l’attività di packaging realizzando etichette con Qr Code».

Il lavoro di ricerca e sviluppo e gli investimenti destinati ai marchi dei distributori spiegano il motivo per cui Valbona si è via via affermata nel panorama nazionale e internazionale come co-packer dei marchi più conosciuti e prestigiosi, sia grazie agli stadard qualitativi validati dalle certificazioni, sia per un servizio di supporto e assistenza alla clientela.

Aspetti riconosciuti anche all’estero, dove Valbona sviluppa circa il 205 delle vendite totali.

Sisa a Marca: Qr code sui pack e ampliamento delle referenze

Tecla Ardizzoni - Sisa
Tecla Ardizzoni, responsabile Mdd Sisa

Alla vigilia di Marca, dove presenterò le novità per le tre linee di prodotti  Mdd, anche per Sisa sono positivi i risultati 2014 di vendita dei prodotti a marchio.  La Responsabile MDD SISA, Tecla Ardizzoni evidenzia che, con più di 1500 referenze, il peso sul totale del fatturato è di circa il 14%, ma arriva al 25% in cura casa, 19% nel freddo e 16% nel fresco. Inoltre, la linea di alta gamma Gusto&Passione risulta essere il segmento maggiormente promettente.

Le linee di prodotti a marchio SISA, Gusto&Passione e Primo continuano infatti ad offrire convenienza, qualità e garanzia al consumatore sempre più esigente ed informato e ad ampliare la propria offerta con nuove referenze e revisioni del pack, anche in funzione dell’adeguamento alla legge 1169/2011 UE, sulla fornitura in etichetta delle informazioni sugli alimenti, e al regolamento CLP per la classificazione, l’etichettatura e l’imballaggio delle sostanze chimiche.

Inoltre, su tutti i pack SISA e Gusto&Passione è inserito il Qr Code, che permette di accedere da smartphone e tablet alle approfondite informazioni sui prodotti. Magari utilizzando anche l’App SISA, nella specifica sezione dedicata alla MDD.

Per il 2015 è previsto lo sviluppo nel reparto salutistico di prodotti da forno senza glutine, nel segmento surgelati con referenze come croissant, focacce e torte, nel reparto cura persona con prodotti viso e mani e nella linea vini.

 

Delizie VéGé, la Mdd del gruppo cresce, evolve e comunica a Marca

Una qualità sempre più ricercata, un assortimento organico e un prezzo concorrenziale e flessibile, capace di adeguarsi al micro mercato di riferimento: sono questi i punti di forza di Delizie VéGé, l’evoluzione della marca del distributore Delizie del Gruppo VéGé.

A livello strategico il gruppo distributivo, che riunisce 21 imprese mandanti per complessivi 1495 punti vendita, è orientato verso una crescita innanzitutto qualitativa, attraverso la costruzione di un assortimento valido e organico, nel quale ogni categoria e ogni singola referenza ha motivo di esistere in termini di soddisfazione dei bisogni e dei gusti del cliente finale e nei confronti delle imprese socie VéGé.

È una proposta in crescita fisiologica, perché permette al consumatore di soddisfare le proprie esigenze quotidiane con un prodotto di ottima qualità, ai migliori prezzi sulle singole piazze. Uno dei suoi punti di forza, infatti, consiste nella possibilità per ogni impresa del Gruppo di personalizzare il prezzo al pubblico in funzione del micro mercato di riferimento e del proprio scaffale, nel rispetto di una scala prezzi definita per categoria e delle regole che garantiscono la “convivenza” territoriale di tutti i punti vendita.

Come vuole poi l’evoluzione del mercato, il rafforzamento della marca del distributore passa anche dalla proposta di contenuti interessanti e distintivi e da un uso attento dei social network. In questo senso va considerato il progetto Le Delizie di Leonardo, programma settimanale di “video-ricette” reinventate, preparate e spiegate dal critico enogastronomico Leonardo Romanelli, già da mesi in programmazione sul canale Youtube Delizie Club e comunicate sulla community Facebook, postate in pillole anche su Instagram e richiamate sul canale Twitter, dove la marca del distributore Delizie VéGé gioca da assoluta protagonista.

In occasione  di  Marca 2015, Gruppo  VéGé  ha  scelto  di  dare  una  dimostrazione  concreta  delle potenzialità dei nuovi strumenti di comunicazione, trasformando il proprio stand nel set di Le Delizie di Leonardo, con Leonardo Romanelli che effettuerà una “due giorni” di live show cooking.

“In meno di due anni e pur essendo un progetto tuttora in fase di espansione e completamento, Delizie VéGé è cresciuta e si è consolidata al punto di essere già oggi una sintesi compiuta dei valori di Gruppo VéGé – dichiara Nicola Mastromartino, Presidente di Gruppo VéGé -. Abbiamo lavorato intensamente sulla nostra marca del distributore, privilegiando quelle referenze e quei segmenti che portano un reale valore aggiunto sia alla categoria sia al consumatore finale, ma anche per aumentare la fiducia, l’empatia ed il coinvolgimento di quest’ultimo. Per il prossimo futuro abbiamo in programma il progressivo completamento degli assortimenti rinforzando sempre più il segmento mainstream, senza peraltro escludere nuovi lanci in altri segmenti”.

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