CLOSE
Home Tags Marketing

Tag: marketing

Millennials, la rivoluzione sono loro. A Seeds&Chips le ultime tendenze

Millennials: da qui inizia la rivoluzione. Con loro, infatti, sta cambiando il modo in cui si acquista, si ordina, si cucina, si consuma e si condivide il cibo, lanciando nuove tendenze a livello globale. L’affermazione di internet e l’avvento delle nuove tecnologie hanno infatti stravolto le abitudini alimentari dando il via ad una vera food revolution.

Oggi i Millennials rappresentano un pubblico sempre più attento alla qualità, alla salute, alla sostenibilità e alla novità: rispetto alle generazioni precedenti, i nativi digitali spendono di più in cibo – la spesa annua negli USA è di 1,4 trilioni di dollari – ma sono anche più informati su ciò che mangiano. Una generazione molto esigente e consapevole, che rivolge grande attenzione alla qualità del prodotto e alle proprietà benefiche e nutrizionali degli alimenti, l’80% vuole infatti sapere di più sulla provenienza e la tracciabilità del cibo che consuma. Tra i food trend: l’alto gradimento di alimenti organici, biologici e a Km zero, l’attenzione per la sostenibilità ma anche la richiesta di un’offerta più ampia di prodotti.
Un focus su queste nuove tendenze verrà presentato nel corso della  terza edizione di Seeds&Chips – the Global Food Innovation Summit (8-11 maggio a Fiera Milano Rho).
 
“How millennials are changing the food industry” è il titolo della conferenza che l’8 maggio aprirà Seeds&Chips e che vedrà la partecipazione di due millennials diventate guru internazionali nel settore foodtech: Danielle Gould, CEO di Food+Tech Connect, la più grande community al mondo dedicata a tecnologia alimentare e innovazione e Deepti Sharma Kapur, CEO e fondatrice di FoodtoEat, servizio online che permette di ordinare cibo dai migliori ristoranti locali, food truck, chioschi e ristoratori, nato per avvicinare i piccoli venditori alle potenzialità della tecnologia.
 
Durante Seeds&Chips2017, “la parola verrà data” a 4 start up emblematiche:
 
Robonica (http://robonica.it/), giovane startup milanese, con il suo progetto Linfa, un elettrodomestico micro-farm connesso, una sorta di serra in miniatura dal design ricercato, che permette di far crescere ogni tipo di vegetale, come erbe aromatiche, peperoncino o insalata, pronti da mangiare in soli 5 giorni.
 
Foodpairing (https://www.foodpairing.com/en/home), azienda con sede a Bruges e New York, che dispone di uno dei più grandi database di ingredienti e sapori provenienti da tutto il mondo che un algoritmo combina grazie all’elaborazione di dati scientifici. La sua mission è creare cibi e bevande uniche, proporre accoppiamenti sorprendenti.
 
Winnow (http://www.winnowsolutions.com/) società londinese specializzata nella realizzazione di tecnologie all’avanguardia per le cucine professionali. Lo scopo di Winnow è aiutare gli chef a misurare, controllare e ridurre gli sprechi alimentari. Grazie al suo utilizzo è possibile sapere esattamente cosa si sta gettando via, tramite un tablet touch screen, e il costo del cibo che finisce in spazzatura.
 
The Sage Project (https://sageproject.com/), un archivio dati che aiuta a tracciare e conoscere i prodotti alimentari fornendo dettagli non solo su ingredienti, allergeni, proprietà nutritive, apporto calorico ma anche su origine e distribuzione.
 

Metti un robot al supermercato: Pepper in tour nei Carrefour spagnoli

Pepper, il robot interattivo, 28 chili, 1,20 metri di altezza e 17 articolazioni di movimento, è in tournée: da fine marzo sta infatti girando tre punti vendita catalani di Carrefour dove interagisce con i clienti. L’umanoide in grado di “leggere” le variazioni di espressione delle persone (una telecamera 3d gli consente una vista fino a 3 metri) per rapportarsi in maniera più “umana” sarà negli ipermercati di interagire coni clienti e Cabrera, Barberá e Gran Vía. Dopo di che il tour continuerà in 36 punti vendita di 17 province spagnole. Obiettivo, dichiarato: rendere l’esperienza d’acquisto più piacevole ed emozionale attraverso le nuove tecnologie.

 

Vantaggi concreti

Secondo un recente studio di Pwc la robotica instore potrebbe essere quell’elemento distintivo che porta il consumatore a frequentare il punto vendita.  Gli ambiti di applicazione riguardano la descrizione di prodotti pregiati, nuovi o on fase di lancio,, in diverse lingue e con tutto il vantaggio dell’impatto emozionale che deriva dall’interazione con una macchina “intelligente”. e interattiva, che tramite con l’analisi dei big data (nostri precedenti comportamenti d’acquisto ad esempio) è immediatamente in grado di “riconoscerci”. I primi casi di promozioni tramite robot (fatti soprattutto in Estremo Oriente) hanno dato risultati positivi, con un aumento del traffico instore dal 15 al 38% e di vendite di prodotti promozionati del 15% (dati Nestlé che secondo SoftBankRobotics, los sviluppatore di Pepper, ha intenzione di posizionarne mille in punti vendita giapponesi) e del customer satistfaction index del 77%.

Quanto a Pepper, in questa prima fase il suo ruolo sarà di tipo ludico-pedagogico, con due modalità: l’accoglienza dei clienti che vengono informati sulle promozioni e gli sconti in atto e sull’app MiCarrefour. E la possibilità di interagire con i bambini attraverso giochi e danze, realizzazione di selfie e brevi conversazioni.

Carrefour non è nuova a questi progetti: aveva già testato in Spagna nel 2015 il robot NAO per promuovere un programma rivolto a oltre mille bambini sull’alimentazione e l’igiene. Al momento NAO è posizionato su un’unità mobile nella quale vengono organizzati corsi di cucina e di nutrizione dalla quale dispensa consigli ai più piccoli sui corretti stili di vita.

Pepper invece era già stato impiegato “sul campo” lo scorso ottobre all’ipermercato di Claye Souilly, non lontano da Parigi. Nel video si vedono le modalità di interazione di Pepper con la clientela, di bambini e adulti.

La prima campagna internazionale di Auchan: 60 prodotti allo stesso prezzo in 14 Paesi

È la prima campagna internazionale quella lanciata da Auchan Retail appena conclusasi che in Italia ha utilizzato il claim: “Big Bang. Sono nati i risparmi stellari”: 60 prodotti di largo consumo (dagli zainetti agli asciugacapelli al caffè in capsula) sono stati venduti contemporaneamente allo stesso prezzo nei 14 Paesi e nei 4mila punti vendita dell’insegna francese. In ogni Paese poi sono state pensate altre offerte “localizzate”.

 

Campagna pubblicitaria a suon di “alieni”

La campagna che si è svolta dal 21 marzo al 2 aprile in tutti i punti vendita Auchan, Simply ed p stata accompagnata da una serie di iniziative di marketing con protagonisti alieni vestiti di verde fluo. L’agenzia Plan-net, che l’ha realizzata, ha coinvolto in primis i media proprietari dei brand: volantini, siti internet ufficiali, pagine Facebook e punti vendita, con locandine, rotair, cartelli, floor graphics, rivestimenti antitaccheggio “vestiti”per riportare il mondo degli alieni nella dimensione della spesa di tutti i giorni. A questo si sono affiancate una campagna media di adv online, una campagna di email marketing, oltre a campagne di affissioni locali, uno spot radio, trasmesso dalle maggiori emittenti in Italia, e uno spot televisivo trasmesso in contemporanea su tutte i canali Mediaset.

Il progetto multicanale ha previsto anche una campagna marketing teaser online, dai video teaser alla guerriglia, per arrivare alla diretta Facebook live conclusiva in store, alle digital PR (campagna a cura dell’agenzia Jellyfish). Non più solo lavoratori, studenti e turisti: la metropolitana di Milano il 21 marzo è stata presa d’assalto da una serie di creature aliene “armate” di buste della spesa, piene di prodotti Auchan. L’invasione ha subito scatenato migliaia di segnalazioni online (tra cui quelle del ‘Milanese Imbruttito’ e del ‘Terrone Fuori Sede’).

Fino al 4 aprile, i clienti degli ipermercati Auchan e dei supermercati Simply e IperSimply possono interagire con la campagna attraverso i canali digital, ottenendo coupon promozionali, o diventare protagonisti di uno degli “avvistamenti” di figuranti extraterrestri tra gli scaffali. I collaboratori di Auchan Retail Italia, inoltre, si stanno sfidando per immortalare i momenti più significativi degli eventi organizzati, con l’obiettivo di condividerli sui social network.

Per supportare l’iniziativa è stato ideato un unico dominio crosscanale all’indirizzo www.stannoarrivando.it, dal quale è possibile visualizzare i teaser ideati con la partecipazione di Marco Berry, trovare il punto vendita aderente più vicino, ottenere informazioni o caricare i propri scatti “extraterrestri”.

 

Cosa cerca il nuovo consumatore, tra on e offline: ce lo dice l’analisi Total Retail di Pwc

Uno sguardo sulla spesa del futuro, improntata da quei Millennials che sono gli influenzatori della spesa di oggi e segnano la strada che prenderanno i trend di acquisti di domani: lo offre il “Total Retail 2017”, la ricerca di PwC che analizza i comportamenti di consumo online e l’attitudine alla multi-canalità di 24.500 consumatori in 32 Paesi, tra cui oltre 1000 italiani.

In primo piano emerge l’importanza dei social media, con il 56% degli italiani che è stato influenzato a spendere di più dall’interazione che ha avuto via social con un brand, e quasi il 60% che dichiara di sentirsi più coinvolto dal brand proprio attraverso i social media.

Rilevata anche l’importanza del punto vendita fisico, che resta di gran lunga il canale principale per gli acquisti: il 51% dei consumatori italiani lo visita almeno una volta alla settimana per effettuare i propri acquisti. Determinante sempre più sul prezzo emerge la richiesta di servizio: il 73% dei consumatori ricerca un addetto con profonda conoscenza dei prodotti, seguito al secondo posto da offerte real-time e personalizzate e dalla possibilità di verificare rapidamente lo stock di un altro negozio.

Elementi per lo più disattesi, con quasi la metà dei clienti che si dichiara insoddisfatta, con scollamenti significativi specie su temi come le offerte personalizzate (25 punti di scollamento) e la preparazione degli addetti e la possibilità di controllare la disponibilità dei prodotti altrove.

Come rileva Erika Andreetta, Partner PwC e Consulting Leader per il Retail e il Consumer. «Il tema chiave oggi non è più legato all’apertura dei negozi, bensì alle competenze: i retailer devono investire sulle competenze digitali e di operations dei propri team, perché sappiano gestire l’innovazione digitale, una supply chain sempre più complessa e il lancio di nuovi servizi per assicurarsi la fedeltà del cliente».

Anche perché la sfida sulla ricerca del prodotto è vinta a mani basse dal canale online, le cui percentuali prevalgono sul negozio in 10 categorie su 11, con picchi massimi nel settore “libri, musica e videogames” (74% vs 12%), ed “elettronica di consumo e computer” (68% vs 22%). L’unica eccezione riguarda la categoria dei generi alimentari, dove il negozio rimane il canale di ricerca preferito (46% vs 37%), indicando la sua importanza per tale filiera.

I consigli per i retailer che guardano al futuro? Trovare strade innovative per raccontare la propria storia e creare connessione con i consumatori, utilizzando i social media sia per informare sia per creare engagement con il consumatore, attraverso “storie a puntate” o iniziative di tipo emozionale. Rafforzare la fedeltà dei consumatori attraverso offerte personalizzate, accessi speciali a sconti e servizi premium come (per la moda) giornate di shopping dedicate, o la possibilità di ordinare in anticipo prodotti in serie limitata e occasioni esclusive di incontro con il designer. Assicurarsi una presenza online efficace e funzionale, attraverso un sito internet ottimizzato per ogni strumento, propri canali sui principali social media capaci di creare engagement con i clienti e garantire una shopping experience a 360 gradi. Sfruttare i benefici di una presenza offline, rendendo più accattivante lo store, creando un’esperienza di acquisto unica nel punto vendita, facendo sinergia tra l’offerta online e offline e investendo sul personale presente in store attraverso una formazione ad hoc.

Sul prossimo numeri di InStore l’analisi completa con i 10 “temi caldi” che i retailer devono affrontare oggi e che riflettono la sempre maggiore complessità del mercato.

Pam local, a Reggio Emilia un temporary box prima dell’inaugurazione

Un modo per farsi conoscere, e promuovere il nuovo punto vendita ancora prima che sia inaugurato: è questo il senso del temporary box che precederà per sei giorni il debutto del 50esimo Pam local italiano, il primo della città di Reggio Emilia nell’originale location dell’ex cinema Alexander, in Piazza Martiri 7 Luglio.

In occasione dell’apertura del nuovo Pam local, da sabato 1 a giovedì 6 aprile, verrà aperto un temporary box che condurrà gli abitanti di Reggio Emilia alla scoperta del mondo Pam local attraverso quattro momenti di assaggi dedicati alla colazione, al pranzo, alla merenda e all’aperitivo.

Protagoniste delle degustazioni le diverse linee di prodotto di Pam Panorama, che saranno presenti tra gli scaffali del nuovo Pam local: dall’aperitivo del sabato che valorizzerà le specialità territoriali con gli assaggi firmati I Tesori, al lunch della domenica dove assaggiare un antipasto di pesce delle Fresche Bontà accompagnato da un bicchiere di vino della linea Calici DiVini, fino alla giornata di mercoledì, dedicata alla leggerezza, con una degustazione a base di prodotti della linea BIO e SemplicieBuoni. Ogni giorno saranno distribuiti dei buoni sconto da utilizzare, durante la prima settimana di apertura, per acquistare i prodotti presentati all’interno dello stand.

Pam local, l’innovativo format di prossimità Pam Panorama nato nel 2013, è l’insegna dedicata alla spesa facile, comoda e veloce di tutti i giorni. Gli store local si distinguono per il layout moderno ed essenziale, gli orari prolungati e la presenza di una proposta completa di prodotti di qualità a prezzi convenienti 365 giorni l’anno. L’assortimento è ampio e, oltre ai freschi, si possono trovare anche piatti pronti, confezioni monoporzione e prodotti biologici, vegan, etnici, DOP, IGP e pensati anche per chi soffre di intolleranze alimentari.

Il nuovo punto vendita di Reggio Emilia sarà aperto 7 giorni su 7 fino alle 22.00 e darà lavoro a una decina di dipendenti, tutti under 28.

«Pam local è stato pensato per soddisfare le esigenze dei nostri clienti che cercano prodotti di qualità a prezzi convenienti, confezioni piccole, soluzioni per menu veloci e orari di apertura prolungati – spiega Andrea Zoratti, Direttore Divisione Prossimità di Pam Panorama -. Il format ha registrato fin da subito un grande successo e, in meno di quattro anni, ha portato a 50 i punti vendita su tutto il territorio italiano. Il temporary box è stato ideato per festeggiare questo importante traguardo e per coinvolgere tutti i cittadini di Reggio dando loro la possibilità di conoscere meglio l’offerta Pam local».

 

Alce Nero va alla Design week milanese da Eataly con la marble machine

Si chiama Gea, come la Terra, l’installazione ludico-educativa progettata da dotdotdot in collaborazione con Opendot per Alce Nero che sarà ospitata dal 4 al 9 aprile sul palco di Eataly Smeraldo per tutta la durata del Fuorisalone 2017.

Ispirata alle marble machines, le “macchine a biglie” che fanno girare piccole sfere lungo un percorso più o meno complesso, racconta le fasi di un processo virtuoso di coltivazione e trasformazione del cibo, dalla terra al fruitore finale, attraverso un’esperienza interattiva che invita a comprendere la stretta relazione tra natura, uomo e prodotto mostrando come ogni processo avvenga per tappe e come ad ogni scelta corrisponda una azione-reazione.

Il meccanismo viene innescato dal visitatore stesso per mezzo di un “seme” che dà il via al processo: attraverso una serie di percorsi e ingranaggi vengono coinvolti cielo, terra e paesaggio, generando un messaggio che parla della straordinaria opportunità di riscoprire uno stile di vita in equilibrio con la Terra. Il tutto, amplificato da un’interconnessione immediata con i social: il visitatore al termine dell’esperienza può decidere di condividere il messaggio o semplicemente farlo proprio. Installata sul palcoscenico di Eataly Smeraldo, sarà visitabile liberamente durante gli orari di apertura dello store (8:30 – 24).

«Ogni anno partecipiamo al Fuorisalone cercando di raccontare il nostro cibo in un contesto di assoluta trasversalità, qui dove la bellezza e l’innovazione si incontrano. Per questa edizione con Opendot abbiamo dato vita a GEA per visualizzare, attraverso un’installazione interattiva creata per l’evento, i nostri valori, i paesaggi, le persone e il nostro modo di fare agricoltura biologica. Oltre che di un concetto di equilibrio che lega uomo e ambiente, in un flusso circolare fatto di relazione e responsabilità» ha spiegato Chiara Marzaduri, Responsabile Comunicazione Alce Nero.

Bottega Verde va green e sceglie la carta 100% riciclata

Imballaggi, materiale di comunicazione e shopper: l’impatto di tutto ciò sull’ambiente è pesante, e consapevole di ciò Bottega Verde sceglie di essere green di nome e di fatto utilizzando carta riciclata al 100% per tutte le sue attività di comunicazione. L’azienda toscana produttrice di cosmetici a base di principi attivi naturali rafforza la sua vocazione green e sceglie di essere ecosostenibile anche nelle attività di stampa. Utilizzando la carta riciclata di Arjowiggins Graphic nella realizzazione di cataloghi prodotti, cataloghi fedeltà, lettere di direct marketing e shopper disponibili nei punti vendita.

«Abbiamo deciso di utilizzare la carta riciclata per supportare la nostra politica di salvaguardia dell’ambiente promuovendo in modo significativo e concreto il risparmio energetico, la riduzione di emissioni di CO2 e la conservazione delle risorse, valori per noi irrinunciabili. Infatti, scegliendo di stampare su carta riciclata per l’intero 2016 abbiamo contribuito alla salvaguardia di più di 48 milioni di litri d’acqua, che equivalgono al consumo di 230 persone per poco più di tre anni, più di 300mila kg di CO2 pari al consumo di una Fiat Grande Punto 1.4 benzina per compiere 430 volte il tragitto Lisbona-Mosca (km. 4.567) e più di 2 milioni di kg di legno che corrispondono a 22.414 alberi di medie dimensioni. Non da ultimo, anche l’elevata resa qualitativa e l’efficace impatto comunicativo degli stampati sono diventati elementi fondamentali per supportare le nostre attività di comunicazione» spiega Matteo Cerreia Vioglio, direttore supply chain di Bottega Verde.

I benefici ambientali ottenuti da Bottega Verde sono stati elaborati attraverso l’Eco Calcolatore, uno strumento esclusivo che Arjowiggins Graphic mette a disposizione dei propri clienti per valorizzare in modo concreto la propria sostenibilità ambientale che deriva dalla scelta di stampare su carta riciclata anziché su una carta a fibra vergine. Vengono calcolati sei parametri diversi di risparmio: in materiali non inviati in discarica, acqua, energia elettrica, legno, emissioni di CO2 evitate e l’equivalente di chilometri percorsi da un’auto.

In particolare per produrre Cyclus, la carta green scelta da Bottega Verde, si utilizzano il 59% in meno di energie non rinnovabili, la sua produzione consuma il 61% in meno di acqua rispetto a quella di una carta a fibra vergine, perché l’acqua è riciclata durante il processo, e riduce notevolmente le emissioni di CO2 del 38%. Inoltre, lo sbiancamento e la disinchiostrazione sono effettuati con materiali naturali, senza agenti chimici. Cyclus Print, utilizzata per i cataloghi e lettere, è realizzata esclusivamente da fibre 100% riciclate ed è stata messa a punto per garantire un’ottima riproduzione di immagini policrome e di testi. Per le shopper Bottega Verde ha scelto Cyclus Pack, il cui bianco naturale e la qualità eccellente della superficie la rendono ideale per esaltare l’aspetto di ogni packaging.

 

Il giro del mondo nel concorso Crai, canale drugstore

Il superpremio è davvero goloso: un buono viaggio del valore di 20.000 euro da spendere per la vacanza dei propri sogni. Il nuovo concorso lanciato da Gruppo CRAI coinvolge le insegne del canale drugstore. Dal 1° aprile al 31 maggio nei punti vendita che aderiscono all’iniziativa, “Vinci il giro del mondo”: un’iniziativa importangte che ha il fine dichiarato di rafforzare la Brand Awareness delle insegne drug del Gruppo.
Per partecipare all’estrazione del premio finale basterà conservare lo scontrino e registrarsi sul sito www.vincilgirodelmondo.it. Il fortunato vincitore dovrà rispettare un’unica regola, davvero poco onerosa: spendere tutto il valore del premio. Per farlo avrà a disposizione ben 36 mesi e un’agenzia a supporto, con cui scegliere la meta della propria vacanza da sogno e i compagni di viaggi ideali con cui trascorrerla.
Oltre a ciò, sono oltre 10.000 i premi a vincita immediata, tra cui borsoni da viaggio, beauty case, mascherine e cuscini in microfibra da viaggio, assegnati tramite sms. Per i clienti delle insegne Drug del gruppo CRAI basterà fare una spesa del valore minimo di 15 euro, avendo cura di mettere nel carrello almeno un prodotto sponsor tra quelli indicati. Alla cassa verrà consegnata una cartolina con un codice gioco che il cliente dovrà inviare tramite sms; a questo punto saprà subito se ha vinto uno dei premi immediati che potrà ritirare direttamente nel punto vendita in cui ha fatto la spesa. La consegna dei codici di gioco avviene secondo una logica di multipli: ad una spesa di 30 euro, contenente due prodotti sponsor, corrispondono due cartoline e così via.
«Siamo il secondo player del settore specialisti drug in Italia con oltre 1.200 negozi – dice Paola Fuochi, Responsabile del canale Drug del gruppo CRAI – e molto lo dobbiamo alla fedeltà dei clienti che scelgono le nostre insegne. Per questo vogliamo ringraziarli con un’iniziativa davvero speciale che ci consente di accrescere il valore della rete e la qualità delle varie attività sviluppate sia a livello di Centrale Crai che a livello territoriale grazie alle singole Insegne Drug. Vogliamo regalare un sogno, essere vicini ai clienti abituali e nuovi che si affidano alla competenza e alla dedizione delle persone che lavorano nei negozi delle insegne drug del gruppo».
La selezione dei premi nasce dalla volontà delle insegne drug del Gruppo CRAI di offrire ai propri clienti qualcosa di diverso e aspirazionale, dando la possibilità al fortunato vincitore del superpremio finale di realizzare il viaggio dei propri sogni. L’iniziativa sarà attiva presso i punti vendita aderenti e appartenenti alle seguenti insegne: Cad, Caddy’s, Determarket, IperSoap, Pilato, Proshop, Risparmio Casa, Saponi&Profumi, Smoll e Target.

Il Gruppo CRAI conta su una rete di oltre 3.400 punti vendita ,è la sua innovativa formula distributiva multicanale, che copre due grandi filoni distinti: oltre al canale alimentare (65%), il 35% dei punti vendita sono specializzati nella distribuzione di prodotti drug/toiletries (igiene per la casa e la persona), facendo del Gruppo CRAI il secondo operatore del settore in Italia.

Trump, Brexit? Ma no, Produit en Bretagne, il marchio regionale che salva posti di lavoro

È ormai chiaro che uno dei temi più caldi del momento è quello della perdita di occupazione in tutti i settori, dall’agricoltura al commercio all’industria, già colpita in passato. Tanto caldo da aver fato da sfondo a decisioni importanti quali la vittoria del sì al referendum sulla Brexit nel Regno Unito e all’elezione del tycoon Donald Trump negli USA. Sono milioni i posti di lavoro a rischio per una serie di motivi: dall’automazione all’ingresso delle intelligenze artificiali in tutti i campi, dalla medicina al commercio, dall’e-commerce ai mutati stili di vita. Ciò su cui più si discute è piuttosto come fare a salvare o addirittura creare nuova occupazione.

Una risposta viene – almeno nelle intenzioni – dal “marchio regionale” lanciato in Francia già da qualche anno con l’obiettivo dichiarato di promuovere le produzioni locali, spingendo i consumatori a fare acquisti a chilometro zero, o quasi. Una sorta di “spesa sociale” che dovrebbe fare da volano, o quanto meno mantenere, posti di lavoro “della porta accanto”. Si chiama “Produit en Bretagne” ed è costituito da “una rete di imprese che hanno come obiettivo la difesa del lavoro locale attraverso la promozione del know-how delle imprese bretoni”. che impiegano 110mila persone.

 

Il ruolo della Gdo

Fin dalla nascita, avvenuta in tempi non sospetti, nel lontano 1993, un ruolo determinante è stato assegnato alla distribuzione, che ha lavorato insieme alle imprese produttrici per creare forti operazioni commerciali con al centro i prodotti bretoni (oltre 4mila). I quali per poter usare il marchio, devono avere dei requisiti specifici, verificati per ogni prodotto che ne fa richiesta: utilizzo di materie prime locali se disponibili, trasformazione nel caso di materie prime esterne in loco secondo criteri specifici, relazioni con altre imprese della regione.

Le insegne che partecipano al progetto si impegnano a promuovere i prodotti a marchio all’interno di un progetto comune, mentre a fine maggio viene lanciata una settimana dedicata nella quale tutte le insegne propongono una stessa selezione di prodotti. 

Un modello replicabile, certamente, anche in altri Paesi e regioni d’Europa e in particolare in Italia, così ricca di specificità territoriali. Un modo chiaro e forte di promuovere non solo i prodotti del territorio, che tutte le ricerche ormai indicano come richiesti dal consumatore e sinonimo di qualità e genuinità, ma anche per sensibilizzare quest’ultimo alle tematiche sociali e fargli sentire che, con la spesa, può dare una mano. 

A Torino Winkle ripensa lo shopping tra off e online

Si chiama Winkle ed è una app che ripensa il modo di fare shopping partendo da un presupposto: il consumatore contemporaneo ama informarsi e scegliere i propri acquisti online, ma alla fine preferisce acquistare nel negozio tradizionale. Così questa app nata in Piemonte un mese fa dall’idea di Alessandro Catanzariti e sviluppata con un gruppo di soci, ha messo insieme 25 retail multibrand di Torino, che nel frattempo sono già arrivati a 40, integrando lo shopping online con quello fisico. L’utente può “organizzarsi” in remoto uno shopping personalizzato con offerte e buoni sconto riservati ed esclusivi.

Tre le attività principali previste da Winkle: la ricerca di qualsiasi capo per tipologia o brand e, grazie alla geolocalizzazione di ogni attività commerciale, l’indicazione del negozio più vicino al proprio indirizzo in cui è disponibile e del prezzo; la prenotazione dello stesso (indicando misure e colore desiderati) nel negozio selezionato, che in breve tempo risponde alla prenotazione applicando eventualmente un’offerta o segnalando un codice sconto e mettendo il capo a disposizione del cliente che lo ha prenotato per provarlo e acquistarlo direttamente in negozio; la condivisione della propria esperienza di acquisto sui social. Con Winkle si può infatti inviare a un amico la foto di un articolo che pensiamo potrebbe interessargli. O chiedergli un parere.

 

Un modo per il retailer di farsi conoscere dal turista

A queste funzioni Winkle ne ha affiancata nei giorni scorsi un’altra, aprendosi al mondo del turismo. Grazie alla partnership con il Consorzio Turistico Incoming Experience, a tutti i clienti delle strutture ricettive del Piemonte individuate dal consorzio sarà segnalata la app Winkle, che diventa così una vera e propria guida ai luoghi “alternativi” dello shopping in città che vada oltre le vie più note e i monomarca più diffusi.

Winkle, che sta già pensando di allargarsi ad altre città italiane, nasce per assecondare la nuova tendenza del retail, fotografata da PwC, secondo la quale si cerca online, ma si compra offline, per un’esperienza di acquisto “ibrida” che mescola il contatto virtuale a quello fisico, abbattendo così le barriere. Dalla ricerca Total Retail Survey 2016 di PwC si evince che il 43% dei consumatori vuole ricevere offerte personalizzate in tempo reale all’interno del punto vendita. I canali dello shopping preferiti sono i negozi al 42% e, a seguire, gli shop online raggiunti tramite pc al 24%, smartphone (14%) e tablet (12%). Anche all’interno del punto vendita l’utilizzo del dispositivo mobile è rilevante, in particolar modo per ricercare prodotti online (39%), leggere review sui prodotti (30%), comparare i prezzi con i competitor (27%) e accedere ad un coupon/codice sconto (24%).

 

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare