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Mantova Outlet Village firma accordo di collaborazione con il Mart di Trento e Rovereto

Mantova Outlet Village firma un accordo di collaborazione con il Mart, il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, che prevede la promozione e valorizzazione dei rispettivi asset, l’organizzazione di eventi, la distribuzione di materiali promozionali nel Village e nelle tre sedi del Mart, lo scambio di visibilità tramite canali e materiali di comunicazione, adv e prodotti selezionati.

Attualmente il Village sta collaborando alla promozione della mostra “Realismo Magico”, dedicata all’arte italiana del primo Novecento, in corso al Mart. La grande esposizione presenta capolavori di alcuni tra i maggiori maestri italiani come Felice Casorati, Cagnaccio di San Pietro, Antonio Donghi e Achille Funi. Nel corso del 2018 “Realismo Magico” sarà riallestita in importanti musei europei, a Helsinki e a Essen.

Per il 2018, il Mart offre il biglietto ridotto a tutti i visitatori in possesso della Village Card Mantova Outlet Village.

“Negli ultimi anni abbiamo investito molto sulla cultura organizzando e ospitando iniziative gratuite, da concerti a mostre fotografiche, ma non sono mancate rassegne di cinema d’essai, incontri con scrittori, rappresentazioni liriche e mostre di artisti locali. Proprio per la sua ispirazione a “Promotore della Cultura”, il Village, da anni, collabora attivamente con il Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te e Palazzo Ducale, a cui oggi si aggiunge il prestigioso Mart”, ha dichiarato Sara Sirocchi, Marketing Manager del Mantova Outlet Village.

“Fin dalla sua fondazione il Mart ha stretto collaborazioni con soggetti privati con i quali condividere programmi e obiettivi. Creare valore aggiunto rendendo virtuoso il connubio tra economia e cultura è il fine della partnership sottoscritta con Mantova Outlet Village”, ha aggiunto Vanessa Vacchini, Marketing Manager del Mart di Rovereto.

Per SanThè Sant’Anna il 2018 è l’anno del grande rilancio

Nel 2012 ha segnato il primo passo verso la diversificazione della produzione: ora Sant’Anna SanThé, il brand del Gruppo Sant’Anna, leader nazionale del settore acque minerali, è pronto al rilancio. Il piano, che ha assorbito “importanti risorse”, non è un semplice restyling, assicurano dall’azienda, ma un investimento a più livelli, dalla produzione alla R&D, e prevede importanti piani di marketing e comunicazione.

Lo sviluppo ulteriore della divisione bevande, che oggi comprende altri prodotti come i nettari di frutta e i mix di frutta e verdura, con una forte focalizzazione nell’area benessere, passa dunque dal rilancio del brand Sant’Anna SanThé, che fin dall’inizio si è inserito nel mercato con un posizionamento qualitativo alto.

Partito puntando sul formato in bicchierino, dal 2018 si ripropone con una gamma di formati ampia e completa. Due nuove bottiglie, da mezzo litro e un litro e mezzo, nuove ricettazioni e nuove etichette per rispondere ai nuovi stili di consumo con un prodotto studiato per offrire al consumatore il miglior rapporto qualità/prezzo.

Tutti i formati sono prodotti nello stabilimento ultratecnologico di Vinadio (Cuneo), dove è entrata in funzione una nuova linea di produzione in asettico per i formati in bottiglia, che si aggiunge a quella del formato bicchierino. Prodotto con l’acqua Sant’Anna, nota per il suo bassissimo residuo fisso (22 mg/l), per il basso contenuto di sodio (1,5 mg/l) e per il valore dell’ambiente in cui sgorga, il brand SanThé sarà sempre più legato al marchio Sant’Anna.

A fare da capofila in questa sfida è la nuova bottiglia ergonomica da 1,5 litri, il formato che genera il 73% dei volumi di consumo, con il caratteristico design a goccia che ha caratterizzato Sant’Anna sin dalle sue prime bottiglie. La nuova ricetta premium rispetta i metodi di produzione tradizionale: Sant’Anna SanThé è prodotto infatti per infusione, con ingredienti selezionati e di alta qualità, senza conservanti, né glutine né coloranti.

Ai classici gusti limone, pesca e the verde, si sono affiancati gli innovativi gusti della gamma benessere, con ingredienti riconosciuti per le loro caratteristiche funzionali, come il melograno e la curcuma, e la gamma continuerà ad essere ampliata nel corso del 2018 con nuovi gusti della gamma benessere, nuovi formati per il consumo fuori casa e con pack espressamente studiati per i più piccoli.

«Sant’Anna si appresta ad implementare il lancio più importante nel mercato del the freddo con un nuovo prodotto premium – spiega Luca Cheri, Direttore Commerciale del Gruppo Sant’Anna Fonti di Vinadio – dall’elevato rapporto qualità/prezzo. La qualità e l’attenzione per le esigenze dei consumatori sono i valori che contraddistinguono il brand Sant’Anna fin dalla sua creazione e con il nuovo progetto di rilancio di Sant’Anna SanThé vogliamo ribadire questo nostro impegno su tutti i fronti».

L’operazione sarà sostenuta con attività di Advertising e Trade Marketing, volti a far assaggiare il prodotto con l’obiettivo di permettere al pubblico di testarne direttamente la qualità superiore e di coinvolgere attivamente i bambini, veri e propri amanti di questa bevanda, in modo gioioso e divertente. Un apposito collarino sul fardello delle confezioni di Acqua Sant’Anna da 1,5 litri servirà a trasferire ai consumatori il valore di tutte le linee e brand extension Sant’Anna.

Le sette regole per un packaging ideale secondo Gruppo Asia Pulp & Paper

Il packaging è un elemento cruciale per ogni vendita e presentazione di prodotto con ricadute sulla brand experience: on e offline. Ma come si fa a identificare la soluzione giusta, quali le linee guida da seguire? Lo spiega un’esperta, Laura Barreiro, Customers and Stakeholders Engagement Manager/Europe del Gruppo Asia Pulp & Paper (APP). Che ricorda come il packaging sia capace di costruire con i consumatori  potenti legami emotivi, di rafforzare i punti di distinzione e permettere un posizionamento di alto livello sul mercato giustificando prezzi premium.

Ecco sette consigli per affrontare il processo di progettazione e scelta del packaging. All’insegna del coinvolgimento multisensoriale e della customer experience.
  1. Creare un senso di suspense e di scoperta Il packaging in fondo è anche ‘rivelazione’ e si può giocare per rendere il momento di gratificazione più emozionante. Guidare il cliente attraverso la scoperta dei dettagli del marchio, a ogni passo del disimballaggio, può dare un’impressione generale del marchio più forte, impattante e duratura.
  2. Utilizzare fragranze profumate Sono uno strumento potente, in grado di far viaggiare i clienti tra sensazioni e ricordi e creare momenti olfattivi indimenticabili, indipendentemente dall’ambiente. Eppure, la maggior parte dei prodotti acquistati online e offline ha la ‘non-fragranza’ di un magazzino. Questo spesso si traduce in una disconnessione olfattiva per i clienti e in un’occasione persa per il brand.
  3. Considerare la forma Si può partire dalla forma del marchio: angoli acuti, curve morbide e bordi smussati comunicano tutti attributi diversi. Il marchio è grande e squadrato, o slanciato, raffinato ed elegante? Va ricordato però che l’accessibilità è fondamentale, quindi occorre assicurarsi che l’esperienza di disimballaggio sia resa più facile dalla forma, e non più difficile.
  4. Incoraggiare la tattilità L’imballaggio è probabilmente l’espressione più tattile di un marchio, quindi è fondamentale che sia percepito nel modo giusto. L’interazione tattile dell’utente con il prodotto può alterare, in positivo o in negativo, l’impressione iniziale nel consumatore. Quando si tratta di prodotti cosmetici, ad esempio, diventa strategico che un flacone sia facile da stringere con una sola mano, senza generare movimenti innaturali per l’applicazione. Ma qualunque sia la categoria, creare fascinazione attraverso la forma, il rilievo e la trama significa ottenere maggiore coinvolgimento da parte del consumatore.
  5. Creare del suono Vi sono diverse opportunità on-pack in cui il suono può giocare un ruolo strategico. Dobbiamo considerare queste opportunità per come influenzano il valore percepito del prodotto e quindi il marchio. Ad esempio, il ‘pop’ di una scatola di Pringles può significare la croccantezza del prodotto. La selezione dei materiali, i metodi di costruzione e i processi di produzione possono lavorare insieme per creare tratti distintivi udibili per un marchio.
  6. Esercitarsi sulla moderazione Con le nuove tecnologie in rapido sviluppo, anche le tecniche di produzione si rivelano abbondanti in disponibilità e in forte evoluzione. Tuttavia, costruire consapevolezza sul proprio marchio attraverso l’imballaggio, e farlo con successo, è una questione di moderazione, non di eccessi. Si tratta di scegliere le espressioni giuste per il marchio e proiettarne un aspetto attraverso il packaging che sia legato alla narrativa del brand.
  7. Analizzare e comprendere il viaggio che il vostro packaging percorre Per garantire che il packaging rappresenti il marchio in maniera eccellente ed efficiente, è fondamentale avere il controllo della qualità in ogni fase del percorso del packaging verso il cliente. Capire per esempio come il clima influisca sui materiali, sui processi di stampa e sulla produzione è un elemento solitamente trascurato in fase di design.

Abbigliamento, online nel 2017 Zalando Adidas e Zara conquistano il consumatore

È Zalando il brand del settore abbigliamento e accessori che ha mostrato la migliore performance sul web nel 2017 secondo la classifica stilata da BEM Research, confermandosi in testa dopo essersi aggiudicato la vetta anche lo scorso anno e nonostante la flessione dell’8,4% dell’indice BEM Rank.

Zalando eccelle per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il suo brand o perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico. Tra i brand più visibili online rientrano anche Spartoo, Asos e Rolex. Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, conquista la posizione più alta BonPrix, seguita da Deichmann e Scarpa.

Adidas e Zara si confermano al secondo e al terzo posto, mentre Nike scala tre posizioni e conquista la quarta. BonPrix, pur evidenziano una flessione dell’indice BEM Rank, riesce a mantenere la quinta posizione, seguito da Spartoo che invece ne guadagna tre rispetto alla classifica dell’anno 2016.

Brillanti le performance di Lesara e Scarpe&Scarpe: il primo brand è riuscito a fare un balzo in avanti di ben 22 posizioni, il secondo di 20. Molto positiva anche la prestazione sul web di Sarenza, che rispetto al 2016 guadagna tre posizioni attestandosi al nono posto. Chiude infine la classifica Top10 H&M che rispetto al 2016 vede diminuire il suo indice BEM Rank del 16% e perdere quattro posizioni nella graduatoria.

Nel complesso, la media del BEM Rank nel 2017 per i circa 60 brand del settore abbigliamento e accessori considerati è pari a 29,5 punti, contro i 34 punti registrati nel 2016 (variazione del -13%). Tra i brand con le migliori performance sul web entrati in classifica nel 2017 si segnalano Stylight, Freitag, Pittarello e Puma.

 

Nel settore sempre più forte l’online

L’acquisto online di capi di abbigliamento, calzature e accessori continua a crescere e si prevede che entro il 2020 la percentuale sul totale degli acquisti di questi prodotti supererà il 40%. Complici di questa tendenza la forte competizione del settore moda che ha determinato un abbassamento dei prezzi, l’utilizzo quotidiano di smartphone e tablet e il conseguente aumento di applicazioni mobile e-commerce espressamente dedicate all’acquisto, facile, veloce e sicuro di capi di abbigliamento, accessori e scarpe.

 

 

Crai, parte il concorso “Un’Italia da vincere”

Si chiama “Un’Italia da vincere” è sarà attivo dal 1° febbraio al 3 marzo il primo concorso a premi dell’anno di CRAI, storico gruppo della distribuzione moderna attivo in Italia da più di quarant’anni. L’iniziativa, rivolta a tutti i Clienti CRAI e ai possessori della CARTA PIU’ Crai, a cui è riservato un montepremi aggiuntivo, mette in palio una Fiat 500 Easypower e tanti weekend in castelli e dimore prestigiose del Belpaese.

Per partecipare all’operazione è sufficiente effettuare una spesa minima di 20 euro acquistando almeno una referenza a scelta tra i prodotti sponsor. Dopo di che, registrandosi al sito web www.vinciconcrai.it e inserendo gli estremi dello scontrino, si scoprirà se si è tra i vincitori dei premi immediati. Inoltre, tutti coloro che possiedono CARTA PIU’ o che la sottoscriveranno per l’occasione, inserendo il loro numero di carta fedeltà avranno una doppia possibilità di vincita, partecipando così all’estrazione finale di numerosi super premi.
Il montepremi destinato a tutti i clienti CRAI è composto da 100 cofanetti weekend per due persone all’insegna dell’arte, della gastronomia e della bellezza e da 50 buoni benzina dal valore di 100 euro l’uno. In più tutti i clienti titolari CARTA PIU’ Crai avranno la possibilità di partecipare all’estrazione finale di 10 cofanetti per un soggiorno per due persone in castelli e dimore prestigiose e di una FIAT 500 1.2 Easy Power POP.

«Ci è piaciuta molto l’idea di trovare un legame con il viaggio immaginario nella qualità della nostra bella Italia espresso dalla nuova campagna istituzionale Crai lanciata a fine anno – afferma Mario La Viola, Direttore Marketing, Format, Rete e Sviluppo di Crai –. Da qui il tema Un’Italia da Vincere, allo scopo di promuovere il legame che Crai ha con il proprio territorio attraverso dei premi qualitativi e aspirazionali volti alla scoperta dell’Italia e delle sue meraviglie».
L’iniziativa sarà promossa a livello nazionale attraverso una campagna radio su Radio Rai 1 e 2, Capital, DeeJay e Radio Italia Solo Musica Italiana, con azioni specifiche su Facebook e attraverso materiali pop e radio in store.

Lidl corre in casa: è main sponsor di Veronamarathon Eventi

Un 2018 nel segno dello sport e del territorio per Lidl, che diventa il nuovo main sponsor di Veronamarathon Eventi con una partnership che si estende a tutti gli eventi di running in programma quest’anno nella città scaligera. Proprio nella provincia dove si trova la sede italiana dell’insegna tedesca, che conta più di 600 supermercati in tutta Italia.

La collaborazione parte il 18 febbraio, quando Lidl sarà presente in tutti i momenti salienti della 11° Gensan Giulietta&Romeo Half Marathon, della AGSM Duo Marathon e della Lidl Monument Run: una corsa non competitiva, rivolta a chi non ama le lunghe distanze, alle famiglie e ai bambini. Non solo in questo caso il pettorale riporterà il logo dell’Azienda, ma tutti gli iscritti otterranno un pacco gara che contiene un prodotto di punta dell’Insegna: la polpa di pomodoro “BIO ORGANIC – ITALIAMO”, un’eccellenza alimentare interamente biologica. Oltre alla visibilità del brand lungo il tracciato e sui canali di comunicazione della manifestazione, i partecipanti potranno recuperare le energie con i prodotti a marchio Lidl offerti nei numerosi punti ristoro. La Catena di supermercati ha pensato anche ai runner che seguono diete alimentari differenti, inserendo nel grande buffet finale in piazza Bra i propri prodotti senza glutine “Free From”.

«Siamo orgogliosi di consolidare la nostra vicinanza al mondo sportivo e al territorio con Veronamarathon Eventi – ha detto Alessia Bonifazi, Responsabile Comunicazione di Lidl Italia -. Riconosciamo il valore di queste iniziative podistiche che incentivano non solo il sano agonismo, ma che si rivolgono anche al grande pubblico di amatori. In particolare, con la Lidl Monument Run, la nuova corsa non competitiva panoramica che porta il nostro nome, molte famiglie potranno trascorrere una giornata all’insegna dello sport e del divertimento».

Educare a uno stile di vita sano, che passa prima di tutto attraverso una sana alimentazione e una corretta attività fisica, sono concetti che Lidl promuove e che saranno veicolati in queste occasioni. Obiettivi che si riflettono anche nell’assortimento di Lidl, sempre più votato ad un’alimentazione salutare e sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale.

Promozioni, i prodotti di tendenza del 2018 nel calendario di Tiendeo (infografica)

Tiendeo.it, il portale leader nel campo dei cataloghi e delle offerte online geolocalizzate, ha condotto un’analisi dei suoi dati interni al fine di promuovere i prodotti con il maggior volume di promozioni concentrate in ciascun mese dell’anno.

Basandosi su dati interni, sono stati selezionati per ogni mese i prodotti che segneranno le tendenze del calendario commerciale del 2018. Se ad esempio gli arredi e i dispositivi elettronici saranno al centro dell’interesse dei consumatori e delle offerte per tutto l’anno in corso, il periodo preferito per l’acquisto degli articoli per la casa è nel primo trimestre dell’anno, mentre i dispositivi elettronici raggiungeranno il loro picco nella seconda parte del 2018, in coincidenza con i periodi del ritorno a scuola, del Black Friday o del Natale.

Nel 2018 poi alcuni periodi commerciali inizieranno a essere anticipati, per effetto dei consumatori che pianificano i loro acquisti. Questo accade con il ritorno a scuola o con il Natale, con lo shopping del ritorno a scuola che inizia a luglio, aumentando significativamente in agosto e scomparendo completamente durante il mese di settembre. Mentre il Natale sarà già in primo piano il mese di ottobre, con un notevole aumento a Novembre – motivato dalla presenza delle offerte del Black Friday – e dicembre, che resta il mese centrale di questo periodo commerciale.

 

Il Black Friday surclassa i saldi invernali

È interessante notare come gli acquisti online stiano di fatto cambiando profondamente le abitudini dei consumatori, e questo si vede già a partire dai saldi in corso, con le visite su Tiendeo.it relative ai saldi invernali inferiori del 15% rispetto ai saldi estivi e del 48% rispetto al Black FridayI saldi invernali starebbero dunque perdendo popolarità tra i consumatori italiani. La tendenza negli ultimi anni vede le spese elevate relative alle vacanze di Natale portare i consumatori a spostare I loro acquisti ad altri periodi commerciali dell’anno, puntando a sfruttare eventi commerciali con radici meno profonde.

Nel nome dell’omnicanalità, Walmart perde il trattino e punta sull’e-commerce

Wal-mart perde il trattino dello storico logo e diventa Walmart, ovunque: on e offline. La mossa, che sarà effettiva dal 1 febbraio 2018, si spiega in una logica di multicanalità e di servizio ai cittadini sui vari canali: dal punto vendita al mobile al servizio di click and collect.

La ragione la spiega Doug McMillon, presidente e CEO di Walmart: «I nostri clienti ci conoscono come Walmart e oggi fanno la spesa non solo nei nostri supermercati ma anche online e con la nostra app. Anche se il nostro nome legale viene usato in poche situazioni, abbiamo pensato che fosse meglio avere un nome coerente con l’idea che da noi puoi fare la spesa in qualsiasi canale». Il quale è convinto che “con il tempo i clienti ci vedranno e penseranno a noi sempre più come un unico Walmart”.

Il primo punto vendita Walmart (anzi, Wal-mart) a Rogers, Arkansas.

Sullo sfondo, l’impegno crescente dell’insegna, numero uno della Gdo mondiale, nell’e-Commerce partita con l’acquisizione di jet.com e la sfida ad Amazon. Una strategia che nel 2017 sembra aver funzionato: se i risultati del 2017 compariranno solo a febbraio, nei primi nove mesi le azioni sono aumentate del 42%, le vendite sono cresciute sia nei punti vendita (oltre 11.600 sotto 59 insegne in 28 Paesi) e l’e-Commerce è schizzato alle stelle, e nel terzo trimestre dell’anno è cresciuto ancora del 50%.

 

Addio trattino, il web cambia la spesa ma anche la lingua

Il cambiamento in effetti è anche sociologico e culturale, e pure linguistico. Il trattino che fa tanto anni ’50 del secolo scorso, con quelle belle insegne da drive-in che costellavano le highway nel periodo del grande boom economico e delle magnifiche sorti e progressive, oggi è d’impiccio

Già nell’edizione 2007 del Shorter Oxford English Dictionary circa 16.000 parole avevano perso il trattino “soccombendo alle pressioni dell’era di Internet”. E così ice-cream è diventato ice cream, pin-money pin money,  water-bed water bed. Mentre si sono unificati bumblebee (da bumble-bee, bombo), chickpea (chick-pea, cece) e pigeonhole (precedentemente pigeon-hole, casella per la posta).

Il trattino sarebbe considerato troppo “vecchio stile” e indurrebbe in errori e dubbi ortografici per i quali evidentemente non c’è più tempo. Inoltre, impedisce gli hashtag, e questo potrebbe mettere una definitiva lapide sul segno di punteggiatura. In fondo, è il segno dei tempi.

 

A questo punto, attendiamo la perdita del trattino anche nel logo più noto al mondo, quello della Coca-Cola. Quanto tempo ci vorrà?

5 consigli per prevenire le frodi pubblicitarie. Il vademecum di Meetrics

Quello del frodi pubblicitarie è un mercato sempre più fiorente, che nel 2017 vale 20 miliardi di dollari. E le stime per il 2025 non sono certo rosee: si ipotizza infati che l’Ad Fraud sarà il secondo mercato illegale più grande al mondo con un costo per i contribuenti di oltre 1 trilione di dollari all’anno.

Per fortuna ci si sta muovendo alla ricerca di soluzioni. Tra i più attivi in quest’ambito ricordiamo Meetrics (società tedesca specializzata nella misurazione della qualità e della trasparenza del digital marketing) che ha sviluppato una soluzione per prevenire la segnalazione di Traffico Non Valido e che offre ai propri clienti Ad Fraud Prevention, uno dei quattro tool di misurazione che caratterizzano Ad Attention Manager Suite, la soluzione principale della società.

Sono cinque le tipologie di frodi pubblicitarie più comuni individuate da Meetrics: la suspicious page, ossia pagine web che mostrano elementi sospetti, il botnet trafic, quando si trovano possibili visitatori non umani, il suspicious behaviour, quando gli utenti manifestano un comportamento sospetto sulla pagina, il browser malware, quanto vengono rilevate tracce di malware ed infine l’incentivized surfbar, quando si evidenziano indicazioni per traffico a pagamento.

Individuato il problema, ecco anche 5 dritte per difendersi:

  1. Verificare i prezzi, se troppo bassi la fonte potrebbe non essere attendibile
  2. Esaminare con attenzione i dettagli di analisi
  3. Affidarsi a società di verifica ed insistere per ads.txt
  4. Utilizzare black e white list con le società di verifica per tenerle aggiornate
  5. Non aspettare che se ne prende cura qualcun altro

 

Dopo 32 mesi in orbita si conclude la missione “Caffè nello spazio” della ISSpresso

È finita la missione della ISSpresso, la prima macchina espresso a capsule per lo spazio realizzata da Argotec per Lavazza – in partnership con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che, installata all’interno del Nodo 1 della Stazione Spaziale Internazionale, ha creato un “angolo per pausa caffè” durante 11 spedizioni spaziali. L’avventura è infatti iniziata il 3 maggio 2015 durante la missione “Futura” di Samantha Cristoforetti e si è conclusa con la missione dell’ASI “Vita” dell’astronauta ESA Paolo Nespoli. In oltre due anni trascorsi nello spazio, ISSpresso ha percorso più di 650 milioni di chilometri a una velocità di 28.000 km/h, ha ammirato dalla Stazione Spaziale Internazionale circa 15.500 albe.

Si conclude dunque la missione “caffè nello spazio”. Fu Samantha Cristoforetti a gustare il primo caffè espresso della storia in stato di microgravità. ISSpresso ha permesso agli equipaggi di gustare un espresso Lavazza a regola d’arte in condizioni estreme, in un ambiente dove le regole che governano la fluidodinamica terrestre sono sovvertite dall’assenza di gravità. Una particolarità che è stata studiata. Dunque la crema e il caffè non potevano essere miscelati come sulla Terra, ma venivano separati, trasformando la tazzina tradizionale in uno speciale sacchetto detto “pouch”. Le operazioni di preparazione restavano però immutate, così da garantire la massima praticità e semplicità per un espresso da gustare attraverso una cannuccia. L’innovativo sistema a capsule ha permesso perfino di diversificare passando dal caffè lungo, alle bevande calde al brodo, attraverso la reidratazione degli alimenti.

Il valore e l’innovazione del progetto italiano ISSpresso sono stati raccontati dai media di più di 30 Paesi in tutto il mondo, con un eco sui social media che ha raggiunto superato le 950 milioni di impression, e la presenza in diversi eventi come: “Impact. Innovate. Integrate”, il forum sull’innovazione e la digitalizzazione dell’industria meccanica di Chicago, la mostra “Astronauts” alla Cité de L’espace di Tolosa, l’Expo 2017 – Future Energy in Kazakistan, sul set del film LIFE, pellicola americana ambientata in orbita sulla stazione spaziale internazionale.

L’interesse per il progetto è cresciuto quindi in tutto il mondo, tanto che il Victoria & Albert Museum di Londra ha scelto di includere un modello della macchina all’interno della mostra “The Future Starts Here”. Dal 12 maggio 2018, ISSpresso sarà quindi esposta tra gli oltre 100 oggetti di design che contribuiscono a dare forma al mondo di domani.

 

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