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Espansione internazionale per John Lewis: dopo l’Asia debutta in Olanda

Lo store John Lewis nella stazione di St Pancras, Londra.

Apriranno ad Amsterdam, Rotterdam e L’Aja a primavera 2016 i primi store della catena britannica John Lewis, insegna notissima nell’UK per l’assortimento e l’uso sapiente delle tecnologi e dell’e-commerce con piccoli negozi (dai 28 ai 46 mq) all’interno dei grandi magazzini d’alta gamma de Bijenkorf. L’obiettivo è di arrivare a sette pdv entro il 2017, in altrettante città olandesi.

Joh Lewis, che si è fatto conoscere per un assortimento di gamma medio-alta che spazia dall’abbigliamento, alla casa, all’elettronica.

 

La catena, forte nell’e-commerce (consegna in 27 Paesi europei Italia compresa e 6 extraeuropei) ha aperto negli ultimi due anni 14 negozi tra Singapore e le Filippine e sette negozi in Corea del Sud, sempre con la formula dello shop-in-shop. Per certo l’insegna, che assicura di “mantenersi focalizzata sul Regno Unito” sta perseguendo una strategia di internazionalizzazione (magari in un’ottica di click and colect?) tanto che, come ha dichiarato il managing director Andy Street: “nel 2016 speriamo di annunciare altre collaborazioni internazionali”.

Piccolo e high-tech: Sephora lancia Flash, il pdv connesso

Si sviluppa su 100 mq anziché gli usuali 400 mq e due piani il nuovo concept che Sephora ha sviluppato a Parigi in rue de Rivoli, chiamato Flash (come l’e-commerce del marchio beauty lanciato dieci anni fa). Innumerevoli trovate digitali e una buona integrazione tra virtuale e reale contraddistinguono il nuovo store, che ha dimezzato la scelta di prodotti acquistabili direttamente in negozio ma dà facile accesso a oltre 14mila referenze di 150 marche, grazie all’e-commerce.

Inoltre, terminal interattivi, tablet a muro, scaffali digitali, specchi per selfie e le immancabili ricariche per cellulari completano la rinnovata shopping experience. Non mancano i servizi di Nail, eyelash e eyebrow Bar, Beauty Bar, Make Up bar mentre nel Flash Bar si può caricare il cellulare e ritirare i campioni omaggio.

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L’Osservatorio non Food GS1 individua i nuovi paradigmi dell’omnicanaliità

Sono stati presentati i risultati della tredicesima edizione dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr, lo studio realizzato in collaborazione con TradeLab giunto alla tredixesima edizione.

«L’edizione 2015 si è concentrata sui numeri ma anche sulle tendenze che sono emerse e si sono consolidate negli ultimi anni e che vedono il consumatore sempre più protagonista: diventa fondamentale cogliere le opportunità offerte da un nuovo paradigma di relazione con il consumatore dove fisico e digitale possono convivere idealmente in armonia nella stessa esperienza di acquisto» commenta Marco Cuppini, Research and Communication Director di GS1 Italy | Indicod-Ecr.

I consumi delle famiglie: segnali confortanti

La fase di contrazione dell’economia italiana è proseguita anche nel 2014, anche se con intensità inferiore.

Il Prodotto interno lordo (Pil) nazionale si è ridotto dello 0,4% in termini reali, diminuendo in modo significativo la caduta rilevata nel 2013, grazie soprattutto ai segnali di rafforzamento del ciclo economico che si sono manifestati nella seconda metà dell’anno.

Dopo la pesante contrazione mostrata durante la crisi del debito sovrano, i consumi complessivi delle famiglie nel 2014 sono nuovamente aumentati (+0,5%).

I consumi non alimentari Istat registrano un incoraggiante +0,6% e arrivano a pesare sui consumi complessivi un 14,8% nel 2014 ( 16,5% solo nel 2010).

I mercati: alcuni comparti riprendono a crescere

Il settore Non Food monitorato dall’Osservatorio(*) ha raggiunto nel 2014 un valore complessivo che supera i 98 miliardi euro, segnando una flessione del -1,2% (dato aggiornato a luglio 2015 che modifica leggermente la stima di giugno 2015 pari a -1,4%), con una netta contrazione della caduta, che nel 2013 era stata del -3,6%.

Alcuni comparti Non Food hanno registrato, dopo oltre due anni consecutivi di caduta, una ripresa nelle vendite: Mobili e Arredamento (+1,6%), Giocattoli (+0,9%) e Prodotti da automedicazione (+3,5%). Per la maggior parte dei restanti comparti si legge, se non ancora un segnale positivo, una frenata nella caduta dei consumi.

I canali: un po’meno ipermercati e specializzati

La flessione delle vendite Non Food nel 2014 ha avuto un impatto diverso sui canali:

  • Lo sviluppo di ipermercati e supermercati continua a trovare forti difficoltà; meno 1 per gli Ipermercati e aumenta solo la rete relativa ai discount. In generale le GSA vedono contrarsi ulteriormente la loro quota di mercato in comparti storicamente difficili come Bricolage ed Elettronica di consumo mentre recuperano un po’ di spazio nei comparti Casalinghi, Cartoleria e Tessile.
  • La rete moderna specializzata, continua a contrarsi, ma in modo meno sostenuto: nel complesso l’Istat rileva un -1,6% di esercizi nel commercio specializzato al dettaglio non food che per l’Osservatorio si traduce in un -2,2% per i comparti coperti dall’Osservatorio, dove risultano particolarmente penalizzati i punti vendita del settore Tessile e viceversa cresce la presenza sul territorio di punti vendita del comparto Casalinghi, Elettronica di consumo e Articoli sportivi

Nuovi trend, nuove risposte

L’edizione 2015 dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr ha rilevato anche una serie di tendenze che si sono consolidate nel tempo e che vedono il consumatore sempre più protagonista. Le logiche di fondo del nuovo retailer: “razionalizzazione”, “vicinanza”, “valore”, “esperienza” generano un’offerta che dal tradizionale “procurement” ridisegna una nuova esperienza di shopping in nuovi luoghi di incontro; che siano poi digitali o fisici, non è rilevante per il consumatore di oggi.

Torna l’Osservatorio Non Food. Appuntamento il 29 giugno

La tredicesima edizione dell’Osservatorio Non Food di Gs1 Italy | Indicod-Ecr viene presentato al Piccolo Teatro Grassi di Milano il 29 giugno. Si ripete quindi un appuntamento che negli anni è diventato un must per la business community poiché, ogni anno, riesce a dare una lettura approfondita dell’evoluzione e delle trasformazioni dei canali distributivi e delle modalità di acquisto per i prodotti non food.

Nella passata edizione l’indagine condotta da Gfk Eurisko  si è concentrata sugli orientamenti e le attese dei consumatori nei confronti del processo di acquisto nei diversi settori che costituiscono il non food.

Un comparto che negli ultimi anni ha subito profondamente i colpi della riduzione degli acquisti da parte dei consumatori e, contemporaneamente, della crescita del canale online, anche se, è stata poi la conclusione della ricerca “se l’acquisto finale avviene ancora prevalentemente nei punti vendita fisici, in realtà digitale e fisico, combinati in diverse soluzioni, permeano l’intero processo d’acquisto del consumatore: uno completa l’altro”.

Quest’anno, oltre alla presentazione dei risultati dell’Osservatorio,  tradizionalmente affidati a Trade Lab, sono previsti interventi di esperti sui trend del settore non food, come Fabrizio Valente di Kiki lab, e case history raccontate da esponenti di aziende leader: Carrefour, Ikea, Leroy Merlin, Kiki-Lab.

Olivier Jonvel ad di Leroy Merlin Italia: nuove aperture e cross canalità

L’inaugurazione del rinnovato punto vendita di Leroy Merlin a Solbiate Arno (Varese) coincide per Olivier Jouvel con il compimento di un anno alla guida dell’azienda. L’amministratore delegato di Leroy Merlin, incontrando la stampa, ha sottolineato che a tre anni dall’ultima apertura in Italia, il nuovo negozio Vision di Varese è la prima tappa di un nuovo programma di sviluppo.

«Il 2014 si è chiuso con un fatturato di 1,4 miliardi di euro in crescita del 5%, pur in un momento obiettivamente difficile.

Il 2015 sarà per noi l’anno del rilancio dello sviluppo. A fine maggio apriremo un nuovo punto vendita a Torre Annunziata e abbiamo messo a punto un piano per l’apertura di una ventina di negozi nei prossimi cinque anni. Ma il 2015 è anche l’anno dell’accelerazione verso la trasformazione cross-canale. Già oggi il 60-70% dei clienti consulta il sito web, dove tutta la gamma è visibile, ma solo 8.000 referenze sono acquistabili online. L’obiettivo è quello di arrivare entro l’anno a 15.000 referenze acquistabili. Nel corso dell’anno stiamo testando la formula del click&collect nei negozi di Roma e Seriate (BG) per lmettere a punto al meglio il servizio.

Ma riguardo all’impegno verso il digital non è tutto. A gennaio è stato attivato il sito per i tablet e quest’anno sarà la volta di una App per migliorare l’esperienza d’acquisto online.

Ma il cambiamento più significativo sarà il progressivo abbandono del volantino tradizionale alla comunicazione digital, in contemporanea con un posizionamento dei prezzi verso la convenienza every day good price per venire incontro alle esigenze del mercato più tradizionale.

Leroy Merlin in Italia

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