CLOSE
Home Tags Online

Tag: online

Take Off lancia il suo stile sul web

Take Off, catena italiana di fashion boutique a prezzi outlet, porta sul web il suo stile unico partendo da una prima selezione di brand e prodotti del suo portfolio. Sullo shop online Take Off è già disponibile una vasta offerta di capi d’abbigliamento e accessori dei migliori brand internazionali, e dei sei marchi distribuiti in esclusiva dall’azienda, a prezzi d’occasione.

Il punto di forza di Take Off è un modello di business innovativo che unisce le migliori caratteristiche di un outlet, vasta scelta di grandi marchi a prezzi scontati, a quelle tipiche di una fashion boutique, massima cura nell’allestimento degli store, assistenza tailor made al cliente e collezioni in esclusiva. Lo store online replica questa shopping experience unica, grazie all’assistenza personalizzata dei suoi esperti di immagine e tendenza, alla cura nell’allestimento della vetrina virtuale e alla grande varietà di capi in vendita.  Organizzato in modo semplice e lineare, il portale accompagna i clienti nella scelta del capo più adatto alle loro esigenze, che sia un abito da cerimonia o un outfit sportivo. Nello shop online Take Off si possono trovare le collezioni dei sei brand distribuiti in esclusiva italiana dall’azienda: Gaia Galli, Stella Berg e Yuko Hayate per la moda al femminile, Henry Smith, Andrea Maggi e One Two One per la moda uomo. Non solo, è disponibile anche una selezione di capi di abbigliamento, calzature e accessori dei migliori marchi della moda internazionale (come Gucci, Salvatore Ferragamo, Burberry, Miu Miu, Valentino e molti altri).

L’apertura del canale di vendita online è una nuova importante tappa nel percorso di espansione dell’azienda, che in pochi anni è cresciuta fino ad avere 30 punti vendita, e ora grazie all’e-commerce potrà raggiungere i clienti in tutta Italia. “Siamo orgogliosi di presentare anche sul web i prodotti del nostro catalogo – spiega Aldo Piccarreta, Fondatore e AD di Take Off –. Nelle fashion boutique Take Off offriamo un’esperienza d’acquisto piacevole, semplice e coinvolgente, una filosofia che vogliamo portare anche nello shop online in modo da arricchire la nostra proposta”.

Alcolici: i giovani preferiscono gli acquisti online. L’indagine idealo

L’interesse online nei confronti degli alcolici è più che raddoppiato nello scorso anno in Italia (+110,2%) e a crescere maggiormente sono i giovani nella fascia di età tra i 18 e i 24 anni (+209,2%)[1] secondo quanto emerso dall’ultima ricerca di idealo.

Ad acquistare alcolici online sono soprattutto gli uomini, la cui percentuale è salita del +100,6% nel 2020, rispetto alle donne, la cui percentuale è comunque cresciuta del +65,3% nello stesso periodo.

Dopo quella dei giovani la fascia d’età più interessata agli alcolici online è quella degli adulti tra i 35 e i 44 anni (+91,2%) e tra i 25 e 34 anni (+88,8%). Da segnalare, inoltre, la crescita di interesse nella fascia degli over 65, +27,0%, inferiore rispetto quella delle altre fasce d’età ma tre volte superiore rispetto la crescita di interesse verso l’e-commerce in generale, che nel 2020 è aumentata del +9,0% tra gli adulti oltre sessantacinquenni.  

Le ricerche di alcolici online sono effettuate soprattutto la domenica sera, tra le ore 21 e le 22 e da mobile (+125,1% rispetto al 2019).

A livello territoriale le tre regioni in cui l’interesse online verso gli alcolici è cresciuto maggiormente sono il Molise (oltre +200,0%), il Friuli Venezia Giulia (+196,2%) e la Basilicata (+191,1%); quelle cresciute di meno sono, invece, l’Umbria (+76,1%), la Liguria (+41,0%) e, per ultima, la Valle d’Aosta (+39,6%)[2].

Ma quali alcolici hanno cercato di più online gli Italiani nel 2020? Secondo i dati dell’ultima ricerca di idealo[3], nell’ultimo anno si è assistito ad un vero e proprio boom di interesse online da parte degli Italiani nei confronti dei Vini (+446,0%), seguiti da Cognac e Brandy (+247,6%) e Vodka (+242,7%)[4].

Italia vs Europa

Se in Italia nel 2020 l’interesse online nei confronti degli alcolici è più che raddoppiato (+110,2% rispetto al 2019), Inglesi e Spagnoli hanno fatto registrare un aumento di interesse quasi triplicato, con una crescita del +194,8% nel Regno Unito e +171,1% nella Penisola Iberica.

La crescita dell’interesse online nel 2020 nei confronti degli alcolici è stata meno marcata, invece, per i Tedeschi (+47,7%), per gli Austriaci (+33,4%) e per i Francesi (+29,6%).

Italiani e Austriaci hanno cercato soprattutto Spumanti, Prosecco e Champagne mentre negli altri paesi le ricerche hanno riguardato, in particolare, i Whisky.

Opportunità di risparmio

Complice la pandemia e i lunghi mesi di lockdown e chiusura dei negozi, nel 2020 sono mancate le degustazioni e i tour per le cantine e enoteche alla ricerca di etichette pregiate e liquori particolari ma acquistare alcolici online, oggi, è diventato più che mai facile e interessante per la vasta scelta di enoteche digitali, dalle piattaforme mastodontiche ai piccoli e medi e-commerce dalle selezioni più personalizzate.

In particolare, i mesi con il maggiore interesse online sono stati agosto e dicembre. Nel primo caso, l’attenzione degli utenti si è concentrata su Gin e Vodka. A fine anno, invece, le intenzioni di acquisto sono state soprattutto per Spumante, prosecco & champagne, Cognac & Brandy, Liquori, Rum, Superalcolici & Acquaviti, Vini e Whisky.

Inoltre, il confronto dei prezzi mensili online permette grandi possibilità di risparmio nell’arco di un anno. Se si sfrutta a proprio vantaggio la fluttuazione dei prezzi e si acquista nel mese più conveniente, è infatti possibile risparmiare in media il -10,9% considerando insieme tutte le categorie oggetto di studio. In alcuni casi, il risparmio massimo medio può anche superare il -20%, vale a dire per Rum e Cognac & Brandy[5].

Infine, l’analisi della funzione “prezzo ideale” sul portale italiano di idealo ha permesso di stimare il risparmio desiderato dagli utenti per la categoria degli Alcolici, vale a dire una spesa del -24,8% rispetto al prezzo che avevano i prodotti nel momento dell’attivazione di questa speciale funzione che consente di monitorare costantemente i prezzi e di ricevere un alert via e-mail o tramite l’App di idealo[6].

A ciscuno il suo Spritz

Birra o Vino, Spumante o Champagne: il mondo del bere si è da sempre diviso a seconda dei gusti e delle culture. Così, anche per un classico dell’aperitivo nostrano, lo Spritz, le preferenze degli italiani si dividono tra chi opta per quello a base di prosecco, Aperol e seltz (o acqua frizzante) e chi, invece, al posto dell’Aperol sceglie il Campari.

Gli italiani online nel corso degli ultimi dodici mesi hanno mostrato un interesse pressoché simile per entrambe le versioni con 10 regioni che hanno cercato di più l’Aperol e 9 che hanno cercato di più il Campari sul portale italiano di idealo[7]

“L’anno 2020 è stato senza dubbio un anno caratterizzato da crescita e successo straordinaria per tutto l’e-commerce. Non fanno eccezione il vino e gli alcolici, con un interesse online più che raddoppiato – ha dichiarato Filippo Dattola, Country Manager di idealo per l’Italia – Senza mai dimenticare l’importanza di un consumo, moderato e consapevole, quindi responsabile, di vino e alcolici, l’aumento delle intenzioni di acquisto online ha spiegazioni anche nella nascita e crescita, nell’ultimo anno, di molte nuove enoteche digitali con interessanti selezioni e offerte oltre che nella digitalizzazione delle vendite da parte di cantine e aziende vinicole che hanno dovuto far fronte ai cali nelle vendite offline a causa della pandemia”.

 

Note

[1] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano per la categoria degli Alcolici. Periodo: 2020 vs 2019. Distribuzione dell’interesse online nel 2020: 18-24 (15,2%), 25-34 (28,2%), 35-44 (23,7%), 45-54 (13,7%), 55-64 (9,6%), 65+ (6,4%); donne (29,3%), uomini (67,6%); mobile (83,7%), desktop (13,1%), tablet (2,2%). Crescita dell’interesse online nel 2020 rispetto al 2019: 18-24 (+209,2%), 25-34 (+88,8%), 35-44 (+91,2%), 45-54 (+52,6%), 55-64 (+49,6%), 65+ (+27,0%); donne (+65,3%), uomini (+100,6%); mobile (+125,1%), desktop (+69,7%), tablet (+0,1%).

[2] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano per la categoria degli Alcolici. Periodo: 2020 vs 2019. Distribuzione dell’interesse online ogni 100mila abitanti (score da 0 a 100): Lazio (100,0), Lombardia (95,8), Campania (69,5), Toscana (56,8), Puglia (55,4), Emilia-Romagna (52,3), Sicilia (45,8), Veneto (44,7), Piemonte (44,0), Abruzzo (41,9), Trentino-Alto Adige (40,8), Liguria (37,9), Calabria (34,9), Marche (34,1), Friuli-Venezia Giulia (32,9), Sardegna (31,0), Umbria (26,9), Molise (22,6), Basilicata (18,5), Valle d’Aosta (10,0). Crescita dell’interesse online nel 2020 rispetto al 2019: Molise (oltre +200,0%), Friuli-Venezia Giulia (+196,2%), Basilicata (+191,1%), Trentino-Alto Adige (+184,4%), Abruzzo (+154,5%), Sardegna (+152,2%), Veneto (+148,4%), Emilia-Romagna (+147,3%), Toscana (+146,8%), Sicilia (+138,0%), Calabria (+126,5%), Lazio (+105,9%), Puglia (+100,7%), Marche (+100,0%), Lombardia (+99,9%), Piemonte (+96,5%), Campania (+87,7%), Umbria (+76,1%), Liguria (+41,0%), Valle d’Aosta (+39,6%).

[3] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto per la categoria degli Alcolici sul proprio portale italiano. Periodo: 2020 vs 2019. Prosecco = Spumante, prosecco & champagne. Superalcolici = Superalcolici & Acquaviti.

[4] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano per la categoria degli Alcolici. Periodo: 2020 vs 2019. Distribuzione dell’interesse online nel 2020 (score da 0 a 100): Spumante, prosecco & champagne (100,0), Whisky (25,1), Rum (17,7), Liquori (16,9), Gin (13,8), Vini (12,9), Superalcolici & Acquaviti (8,7), Vodka (4,1), Cognac & Brandy (3,8). Crescita dell’interesse online nel 2020 rispetto al 2019: Vini (+446,0%), Cognac & Brandy (+247,6%), Vodka (+242,7%), Whisky (+237,2%), Spumante, prosecco & champagne (+229,6%), Gin (+210,0%), Liquori (+178,2%), Rum (+144,8%), Superalcolici & Acquaviti (+124,9%).

[5] idealo ha analizzato i prezzi medi mensili sul proprio portale italiano per la categoria degli Alcolici. Periodo: 2020. Risparmio massimo medio per ogni categoria se si acquista nel mese più conveniente (rispetto a quello più caro): Cognac & Brandy (-37,9%), Rum (-28,4%), Vini (-17,3%), Whisky (-16,4%), Superalcolici & Acquaviti (-15,2%), Vodka (-13,3%), Liquori (-10,2%), Spumante, prosecco & champagne (-8,1%), Gin (-7,9%).

[6] idealo ha analizzato le attivazioni della funzione “prezzo ideale” sul proprio portale italiano per la categoria degli Alcolici. Periodo: 2020. Risparmio desiderato medio per ogni categoria: Vodka (-36,0%), Vini (-32,7%), Superalcolici & Acquaviti (-28,8%), Gin (-24,9%), Liquori (-24,8%), Whisky (-21,0%), Spumante, prosecco & champagne (-20,7%), Rum (-19,9%), Cognac & Brandy (-14,5%).

[7] idealo ha analizzato le intenzioni di acquisto sul proprio portale italiano per la categoria degli Alcolici. Periodo: 2020. Regioni con un maggiore interesse online per le bottiglie di Campari (in ordine alfabetico): Abruzzo, Basilicata, Calabria, Lombardia, Marche, Molise, Sicilia, Umbria, Veneto. Regioni con un maggiore interesse online per le bottiglie di Aperol (in ordine alfabetico): Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Piemonte, Puglia, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Toscana. La Valle d’Aosta non è stata oggetto di studio in quanto i dati per questa regione non erano disponibili.

Tecnologia di consumo: calo dello 0,6% ma continua a crescere l’online

Foto di Gianni Crestani da Pixabay

Tecnologia di Consumo: dopo aver chiuso il 2018 con una crescita del 3%, il primo trimestre del 2019 fa invece  registrare un decremento del fatturato del -0,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con un fatturato complessivo di 3,3 miliardi di euro.

Ecco quanto emerge dalle rilevazioni GfK realizzate con metodologia Retail Panel.

Scendendo più nello specifico, vediamo peò che, mentre le vendite nei punti vendita tradizionali sono diminuite del -2,2%, continua invece a performare con successo l’online (+9,2%), che arriva a rappresentare nel primo trimestre del 2019 il 15,7% delle vendite a valore nonostante la bassa stagionalità del periodo.

Il comparto Telecom,  pur confermandosi il settore più importante con una quota del 39,2% sul  valore complessivo dei Technical Consumer Goods., sta però rallentando  attestandosi su un modesto  +0,3%.

Molto bene, invece, il  Piccolo Elettrodomestico (+9,6%) e il Grande Elettrodomestico (+1,7%) che arrivano a rappresentare rispettivamente il 9,8% e il 14% del totale Tecnologia di Consumo.

Nubi nere, invece per gli altri settori:

  • Il settore IT/Apparecchiature per l’ufficio che flette del -0,8% (anche se si conferma il secondo per importanza);
  • L’Elettronica di Consumo (Audio/Video) (-7,2% vs rispetto al 2018)  e il comparto della Fotografia (-23,3%).

 

Metodologia

Attraverso la metodologia del Retail Panel, GfK Italia rileva in maniera continuativa (su base mensile o settimanale) gli acquisti effettuati nel nostro Paese – sia online che offline – del comparto dei beni durevoli di consumo.

I dati riportati sono riferiti al periodo compreso tra gennaio e marzo 2019. Tutti i trend sono a valore e il confronto è con l’andamento del mercato nel primo trimestre 2018.

Saldi, tra le ricerche vince Zara ma poi si cerca il lusso

A volte si attendono anche mesi e quante volte ci si dice:  costa troppo, torno a luglio: ma quali sono i brand più ricercati in questi saldi estivi? Una risposta viene da unaricerca di SEMrush, piattaforma di online marketing che ha deciso di analizzare quali sono i marchi in offerta più cercati su Google e quali prodotti e sconti appaiono negli annunci online più spesso.

Secondo lo studio è Zara leader per la ricerca a tema saldi, e stacca di non pco le altre due marche sul podio, Gucci e H&M. Nel settore sportivo il primo brand di cui le persone vogliono comprare i prodotti in saldo è Nike, seguito da Adidas, mentre New Balance conclude la top-20. In generale ci sono più brand di lusso che quelli di mass-market: nella top-20 si trovano Swarovski, Max Mara, Moncler, Louis Vuitton, Burberry, Furla, Prada e Tod’s.

Le persone non cercano solo le offerte dei brand, ma anche gli sconti degli e-commerce di moda: qui Zalando è numero uno per le richieste degli utenti, ma anche Asos è cercato spesso per le sue offerte. 

Nella ricerca sono stati analizzati i dati relativi agli sconti che applicano i fashion brand nella pubblicità online. Lo sconto del 50% è l’incentivo più inserito negli annunci. Altre opzioni che gli e-commerce usano spesso sono gli sconti del 30% e del 40%. Per quanto riguarda i prodotti, borse e scarpe compaiono negli annunci più spesso che altri articoli di abbigliamento. 

I marchi di moda che fanno il maggior numero degli annunci su Google per promuovere i prodotti in saldo ci sono Desigual, Swarovski, Tommy Hilfiger, Max Mara, Furla e anche la società di moda di lusso online Yoox.

Prestazioni online, Iper in testa nella Gdo, Decathlon e Coop sul podio

Anche a luglio arriva la conferma, e grazie al mix di visibilità e prestazioni nelle ricerche su web Ipermercati Iper resta in testa alla classifica dei migliori brand del settore della grande distribuzione in termini di performance sul web secondo la graduatoria stilata da BEM Research.

La catena di distruzione italiana, che a inizio anno aveva perso la prima posizione, da alcuni mesi si conferma invece come il miglior brand della Gdo. Al secondo posto si piazza Decathlon, che scala alcune posizioni rispetto al mese precedente. Coop mantiene invece il gradino più basso del podio, mentre Esselunga perde alcune posizioni. Bricocenter chiude la classifica dei migliori 5 brand. Tra i Top 10 si trovano poi Despar, Gamestop, Leon Supermercati, Primark e Crai Supermercati.

La media del BEM Rank a luglio 2018 per i 34 brand della Gdo considerati è pari a 28,1 punti, in leggera flessione rispetto al mese precedente (-0,2%), ma in aumento del 5,3% rispetto a un anno prima. La media generale dei circa 450 brand monitorati con il BEM Rank ha visto invece a luglio 2018 un aumento dello 0,7% rispetto al mese precedente e una riduzione dell’1,4% se paragonato a un anno prima.

Considerando i due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si osserva che Ipermercati Iper sembra eccellere per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il brand oppure perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico. Tra i brand con un’ottima visibilità rientrano, oltre ad alcuni già citati in precedenza, anche Carrefour e Primark.

Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, conquista la posizione più alta Leon Supermercati. Buone anche le prestazioni di Migros, Cisalfa, Mediaworld e Unieuro.

“La grande distribuzione italiana continua a mostrare un ottimo dinamismo, con una netta crescita dell’interesse e dell’attenzione verso il mondo digitale – commenta Carlo Milani, direttore di BEM Research –. I marchi della Gdo sono oramai consapevoli che le scelte di consumo degli italiani prendono sempre più spunto dal web. Web e social a oggi sono per lo più utilizzati per informarsi, mentre gli acquisti avvengono poi in un negozio fisico. Solo il 29% degli italiani acquista direttamente online, contro il 55% della media europea. Nei prossimi anni c’è però da aspettarsi un’impennata nella diffusione dell’e-commerce anche nel nostro paese, soprattutto quando gran parte della generazione dei millennials raggiungerà l’età adulta. Per la sopravvivenza delle aziende del settore è quindi fondamentale essere pronte alla competizione sul mercato digitale”.

Zalando, da un anno sulla vetta dei marchi di abbigliamento online

È ancora Zalando il più apprezzato dei marchi di abbigliamento e accessori online, e lo è da oltre un anno: lo rileva BEM Research nella classifica relativa a novembre 2017, che vede in seconda posizione Adidas, che scavalca Zara solo per pochi decimi di punto, mentre Nike guadagna il quarto posto scalzando BonPrix.

In sesta posizione si conferma Lesara, altro brand dell’abbigliamento e accessori made in Germany, mentre chiudono la classifica dei top 10. Sarenza e Kiabi (che registrano infatti un balzo in avanti di diverse posizioni), Bershka e Rolex (che si contendono invece a pari merito il nono gradino della classifica, con il brand svizzero di orologi di lusso in forte miglioramento rispetto al mese precedente).

Nel complesso, la media del BEM Rank a novembre 2017 per i 53 brand considerati è pari a 29,6 punti, sostanzialmente stabile rispetto a ottobre.

Considerando i due macro-aggregati che compongono il BEM Rank, si osserva che Zalando primeggia per la capacità di essere rintracciata sul web (visibilità online) o perché gli utenti cercano direttamente il suo brand oppure perché appare nelle prime posizioni di Google Italia per ricerche relative a parole chiave generiche ad alto traffico. Sulla visibilità online risultano avere un’ottima performance anche Gucci e Scarpe&Scarpe. Relativamente alle prestazioni dell’homepage, ovvero alla velocità di caricamento e all’usabilità, BonPrix conquista la posizione più alta, seguita da C&A e La Redoute.

«In vista delle spese natalizie, e appena superato il Black Friday, i grandi marchi dell’abbigliamento stanno intensificando le loro attività su Internet – spiega Mariachiara Marsella, web marketing manager di BEM Research –. Sul web ci sono diverse opportunità per le aziende operanti in questo settore, anche per quei brand specializzati nel lusso e nei prodotti di alta qualità. La clientela facoltosa è infatti attratta dalla comodità di effettuare acquisti dal proprio smartphone, mentre il ceto medio può vedere nell’online un canale più conveniente. Purtroppo però c’è da notare che i marchi italiani della moda, eccellenza nel mondo, faticano a emergere sul web, forse perché ancora troppo ancorati al tradizionale canale di vendita attraverso le boutique».

L’acquisto online di capi di abbigliamento, calzature e in generale accessori è notevolmente aumentato nel tempo e nel 2016 ha registrato un tasso di crescita quasi doppio rispetto a quello dell’e-commerce totale al 35%. Tra i fattori che hanno favorito la crescita c’è la forte competizione del settore che ha determinato un abbassamento dei prezzi, l’utilizzo quotidiano di smartphone e tablet e il conseguente aumento di applicazioni mobile e-commerce espressamente dedicate all’acquisto, facile, veloce e sicuro di capi di abbigliamento, accessori e scarpe.

A novembre 2017 i brand entrati nella classifica BEM Rank nel settore abbigliamento e accessori sono: Adidas, Armani, Asos, Bata, Benetton, Bershka, BonPrix, C&A Shop, Calzedonia, Carpisa, Clayton, Coccinelle, Converse, Deichmann, Desigual, Gucci, Guess, H&M, Intimissimi, Kiabi, La Redoute, Lesara, Liu Jo, Louis Vuitton, Mango, Manzara, Marella, Mytheresa.com, Nike, Nuna Lie, OVS, Pandora, Piazza Italia, Pimkie, Pittarello, Privalia, Puma, Rolex, Sarenza, Scarpa, Scarpe&Scarpe, SheIn, Silvian Heach, Spartoo, Stradivarius, Stylight, Subdued, Tally Weijl, Terranova, Twin Set, Yoox, Zalando, Zara.

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare