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La private label non è più “povera” (tranne a Est)

Secondo l'indagine Nielsen un consumatore su due ha "sdoganato" anche il packaging delle private label considerandolo pari a quello delle grandi marche.

“Un punto di non ritorno nella GDO e un allineamento dell’Italia agli altri Paesi europei”: così ha commentato Giovanni Fantasia, AD di Nielsen Italia i dati della Nielsen Global Survey on Private Label and Premiumization Trends condotta su un campione di 30 mila persone in 60 Paesi, tra i quali l’Italia, tra il 17 febbraio e il 7 marzo 2014.

L’Italia, per anni fanalino di coda in Europa, sta guadagnando fiducia nella marca commerciali e lo confermano le statistiche. Nei supermercati italiani è ormai un testa a testa con le grandi marche, il 47% degli italiani ritiene che alcune di queste siano superiori ai marchi più famosi e il 64% dichiara che le marche private possano essere una buona alternativa a quelle tradizionali (nel 2010 era solo il 37%). Il 42% degli italiani è disposto a pagare di più per una marca privata di qualità. Sono un ricordo del passato anche le sdrucite confezioni no logo di un tempo: solo il 25% dei consumatori ritiene che la confezione sia inadeguata, mentre il 50% pensa che abbia raggiunto gli standard di packaging delle grandi marche. Infine, e per tagliare la testa al toro, il 56% della popolazione italiana (rispetto al 23% del 2010) considera le marche private di qualità assimilabili ai prodotti di marca. Una percezione che non necessariamente si traduce nelle vendite, anche se pure queste sono in aumento: le marche private rappresentano il 18% del giro d’affari del largo consumo (vs. 13% nel 2007).

 

Asia e Americhe anche sotto il 5%

La percezione delle private label nel mondo, Nielsen.
La percezione delle private label nel mondo, Nielsen.

Nell’indagine Nielsen i tre quarti degli intervistati (71%) pensa che la private label sia migliorata nel tempo. Alcune percezioni restano invariate indipendentemente dal Paese di residenza. Ad esempio se il prezzo resta comunque un aspetto fondamentale nella scelta della marca commerciale (7 intervistati su 10 la sceglie proprio perché costa meno), ormai contano anche qualità e convenienza. Il 70% pensa che la marca commerciale offra un buon rapporto prezzo-qualità e il 62% nell’acquistarla si sente un consumatore “smart”.

Per quanto riguarda le vendite invece il mondo si divide i due, tra Paesi sviluppati (Europa, Nord America e Oceania) con quote di mercato dal 15 al 45% (in Europa), e quelli in via di sviluppo (America Latina, Asia, Africa e Medio Oriente) con quote di mercato sotto il 10% che scendono sotto il 5% in mercati chiave quali Cina, India e Brasile.

L’Europa è pero ancora divisa tra Est e Ovest nella percezione delle private label come prodotti “per poveri”: in Italia solo il 36% degli intervistati considera i prodotti a marchio privato rivolti a chi ha un budget ridotto (percentuale comparabile a Germania ,39%, e Gran Bretagna, 37%), mentre nei paesi dell’est, quali Bulgaria e Romania, le PL sono considerate prodotti rivolti a chi si trova in ristrettezze economiche dal 60% dei consumatori.

 

Quattro caratteristiche delle private label secondo Nielsen

  • Il successo delle private label è maggiore nei beni di consumo che si acquistano frequentemente o tra quelli per i quali i consumatori percepiscono poche differenze
  • Le private label crescono a spese dei marchi piccoli e medi mentre i leader della categoria sono relativamente al sicuro
  • Il consolidamento dei retailer e del format discount sono le chiavi principali per la diffusione delle private label nei mercati sviluppati/maturi
  • Le private label fanno fatica a guadagnarsi la fiducia dei consumatori in Asia e Medio Oriente dove i consumatori sono ancora devoti sostenitori della marca

 

Anna Muzio

Più eco e meno caro il packaging dell’acqua nel futuro

Acqua in bottiglia, dove vai? Due le tendenze principali di un settore che nel mondo è in grande crescita: la riduzione dei costi, tramite nuove tecniche di imbottigliamento e il contenimento dei costi del packaging, e la sostenibilità e riciclabilità delle confezioni.

Il nuovo rapporto sull’innovazione nel packaging dell’Acqua in Bottiglia di Zenith International ha individuato quattro temi chiave per l’innovazione di prodotto: oltre a sostenibilità e riduzione dei costi, c’è la creazione di prodotti di nicchia con articoli limited edition e la differenziazione del brand.

“Le innovazioni più recenti nel packaging si sono focalizzate sulla continua riduzione dei costi, dalla produzione all’immagazzinamento al trasporto, ma sono evidenti anche nella riduzione del peso delle bottiglie, nell’uso di meno materiale per i tappi e le etichette e nelle confezioni multipack. La riduzione dell’impatto ambientale è stata la seconda tendenza chiave specie nella scelta dei materiali, con plastiche di provenienza vegetale e colle che non ostacolino il riciclo” ha spiegato l’Ad di Zenith Richard Hall.

Anche se le innovazioni che tutti notano, in realtà, riguardano il design e l’estetica dei prodotti di nicchia creati per differenziarsi sugli scaffali.

Premium Bottled Water Innovation
Le 12 tendenze dell’acqua in bottiglia high-end secondo il Premium Bottled Water Innovation Report di Zenith.

Da questo punto di vista il canale premium, che da tempo esiste e cresce anche nelle acque, mette in campo designer famosi e sorgenti che vantano una storia secolare o millenaria e punta su concetti chiave per la promozione quali purezza, mineralità, alcalinità e durezza.

Paesi come Germania, Italia, Francia e Spagna hanno consumi pro capite da 100 a oltre 200 litri all’anno. Il Paese con il più grande volume di mercato di acqua in bottiglia è il Messico, con quasi 260 litri pro capite annui. Ma nel settore stanno entrando nuovi grandissimi mercati come la Cina, che quest’anno potrebbe superare gli USA come primo mercato mondiale e che vive grossissimi problemi di inquinamento delle falde ma anche di contaminazione dell’acqua imbottigliata localmente.

Nonostante la concorrenza anche le acque aromatizzate stanno vivendo in alcuni mercati una crescita e mantengono interesse del consumatore vivo grazie al restyling del brand, a nuovi formati e proposte di serie “limited edition”.

 

Nostromo Premium, un tonno di qualità e sostenibile

Sostenibili nelle metodologie di pesca, che avviene secondo pratiche artigianali che utilizzano ami e lenze, lavorati a mano e confezionati in vasetto di vetro: sono le qualità che hanno permesso ai filetti di Tonno Nostromo di qualità Premium Pole & Line di resistere alla contrazione dei consumi e registrare quest’anno una crescita del 29% a volume rispetto al 2013.

La seconda azienda nel settore in Italia con quote di mercato del 9% (Dati IRI – febbraio 2014), dal 1993 parte del gruppo spagnolo Calvo, ha deciso di puntare su un approvvigionamento sostenibile e responsabile. Su tutte le navi del Gruppo sono presenti osservatori esterni per controllare le operazioni. Gli equipaggi seguono 50 ore di formazione in materia di pratiche di pesca e gli scarti di tonno sono inferiori all’1%.

Sulla flotta di pescherecci di proprietà vige il rispetto del Codice di condotta FAO per la pesca sostenibile. Infine, Nostromo e Calvo partecipano a cinque progetti di scienza applicata, e condivide il 100% dei dati di pesca a favore di enti scientifici e autorità di gestione in ogni regione.

Altro cardine del gruppo è la trasparenza verso i consumatori: su tutte le confezioni di Filetti di Tonno all’olio di oliva Pescato a canna in vasetti in vetro da 200 grammi l’etichetta riporta le informazioni sulla materia prima, la provenienza, la specie e il luogo di pesca.

Etichette alimentari, tra un mese si parte e solo il 43% è pronto

Fonte Indicod-Ecr

C’è consapevolezza diffusa delle aziende sull’attuazione del Reg. UE 1169 sulle etichette alimentari, la cui attuazione partirà il 14 dicembre, ma anche incertezza sulla effettiva compatibilità dei prodotti etichettati.

Secondo l’Osservatorio GS1 Italy | Indicod-Ecr 9 aziende alimentari su 10 sono a conoscenza dell’imminente entrata in vigore del Reg. UE 1169/2011 sull’etichettatura dei prodotti alimentari e in linea di massima ne conoscono i contenuti (così dichiara l’81,2%). E infatti praticamente tutte le aziende dichiarano di stare lavorando per mettere in regola le etichette dei prodotti ma, al momento, solo due su 10 pensano che i loro prodotti siano conformi alla normativa, la maggior parte ci sta lavorando e un modesto 43% ritiene che i propri prodotti abbiano raggiunto una “buona” compatibilità con i requisiti richiesti.

Il regolamento mira ad uniformare le informazioni presenti sulle etichette in 27 nazioni europee, stabilendo anche criteri di leggibilità, ed ha lo scopo di garantire che i consumatori effettuino decisioni di acquisto informate sulla base di dati come, ad esempio, la tabella nutrizionale, gli ingredienti, gli eventuali allergeni e le istruzioni per l’uso.

Packaging sostenibile: a “Panettone Tre Presìdi” il Premio Slow Pack

Packaging riciclabile? Si può. Forte di questo convincimento, l’azienda veneta Fraccaro Spumadoro ha intrapreso un grande cambiamento nella filosofia aziendale, mettendo in atto la totale riciclabilità degli imballaggi dei prodotti e attuando il risparmio energetico. La dimostrazione che la strada intrapresa è quella corretta, giunge direttamente dalla Fondazione Slow Food, che al Salone del Gusto ha assegnato all’azienda dolciaria artigianale veneta il prestigioso Premio Slow Pack per la Sostenibilità Sociale all’eco-imballaggio del “Panettone Tre Presìdi”.

Il Premio Slow Pack, giunto alla quarta edizione, istituito da Slow Food per incoraggiare a riflettere sull’impatto che gli imballaggi hanno sull’ambiente, è la tappa di un percorso già iniziato dall’azienda Fraccaro verso la sostenibilità e il risparmio energetico di tutte le fasi produttive, con l’istallazione di un impianto fotovoltaico da 117 kw e un impianto solare termico per riscaldare le celle di lievitazione.

Secondo la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, il “Panettone Tre Presidi” Fraccaro riassume e ben rappresenta la finalità del concorso, ovvero la scelta di un packaging rispettoso dell’ambiente ed ecosostenibile. Il premio è stato consegnato da Ricrea, il Consorzio Nazionale per il Riciclo e il Recupero dell’Acciaio al Salone del Gusto di Torino.

Il panettone “Eccellente e Solidale” Fraccaro Spumadoro, che tra gli ingredienti ha ben tre Presìdi Slow Food e materie prime selezionate, è confezionato in eleganti scatole di latta in acciaio, realizzate in metallo litografato dallo scatolificio vicentino New Box, per un imballaggio realmente a km0 e del tutto sostenibile. Il packaging infatti è realizzato in acciaio, riciclabile al 100% e all’infinito, grazie ad imballaggi usati provenienti dalla raccolta differenziata.

 

Buon packaging antidoto allo spreco per tre italiani su quattro

Immagine: Comieco.

Un “buon” packaging, che protegga e mostri le corrette informazioni sul prodotto e sia anche riciclabile è importate per il 75% dei consumatori italiani secondo un’indagine curata da Astra Ricerche per conto del Club Carta e Cartoni di Comieco, il Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica.

In particolare gli imballaggi in cartone/cartoncino sono associati al concetto di ordine (61%), protezione (43,6%), facilità di spostamento (40%), e quasi un terzo degli italiani ritiene fondamentale la funzione di comunicazione e informazione della confezione.

Pensando ai prodotti che contengono, carta e cartoncino sono considerati ideali per contenere gli alimentari secchi secondo il 74% degli intervistati, e per i dispositivi tecnologici secondo il 69%. Seguono piccoli elettrodomestici e prodotti per la cura della persona (come confezione esterna). Infine, i pack in materiale cellulosico sono imballaggi ritenuti facilmente riciclabili per l’89%, e il 92% è convinto della loro sostenibilità. Sarebbero addirittura un “antidoto allo spreco” per tre quarti degli intervistati. L’imballaggio in cartoncino piace perché consente di riportare informazioni dettagliate sul prodotto. Pensando alla riduzione dello spreco, due sono le misure che potrebbero facilitarlo secondo l’86% degli intervistati: l’indicazione chiara della data entro cui il prodotto può essere consumato senza rischi e la disponibilità di formati diversi di un prodotto, da utilizzare a seconda delle esigenze e dell’ampiezza del nucleo famigliare.

“Siamo particolarmente soddisfatti dei risultati di questa ricerca – dice Piero Attoma, coordinatore del Club Carta e Cartoni e vicepresidente di Comieco -. Gli italiani hanno espresso chiaramente il loro punto di vista: l’imballaggio, se concepito con criteri di sostenibilità, diventa una risorsa e un’opportunità da cogliere sempre più nella lotta contro lo spreco. Parlando di materiali cellulosici, le innovazioni studiate per ridurre ad esempio le grammature a parità di prestazioni, o la crescita nell’ultimo anno del 5,4% nell’uso di macero per la produzione di imballaggi si orientano in questa direzione”.

Verallia Trasforma i clienti in designer con Virtual Glass©

Verallia punta sull’innovazione, sempre e comunque. E a conferma di questo, l’Azienda rinnova il suo approccio al cliente, mettendolo al centro del processo creativo del design dei prodotti proposti grazie a Virtual Glass®, la nuova app pensata per permettere ai clienti di avere un riscontro visivo in tempo reale sulle diverse soluzioni di packaging, completandole con le proprie etichette, controetichette e capsule. Inoltre, grazie all’innovativa “modalità realtà aumentata”, i clienti potranno salvare i propri modelli e inserirli in contesti reali direttamente sul proprio tablet o smartphone per confrontarli con linee precedenti o bottiglie di competitor: dovranno limitarsi a inquadrare con la propria fotocamera la copertina del “Catalogo Verallia 2014” e i modelli tridimensionali appariranno al di sopra di esso.

Virtual Glass® by Verallia, pensata prima di tutto come strumento di lavoro per la forza vendite, diventa una piattaforma indispensabile per i clienti dell’Azienda che, scaricandola gratuitamente dall’App Store, potranno diventare protagonisti reali componendo in prima persona le proprie bottiglie come dei ‘veri’ designer.

L’app è stata sviluppata da Verallia in collaborazione con la società tecnologica spagnola TLC e al momento è stata rilasciata solo per piattaforma Ios, ma, a breve, seguirà la versione per Android.

TUTORIAL VIRTUAL GLASS BY VERALLIA

1. Scegli il tipo di bottiglia che preferisci a seconda:

– Del tipo di prodotto: vino fermo o spumante;

– Della capacità.

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2. Scegli il colore del vetro e il contenuto della bottiglia.

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3. Configura la tua etichetta e controetichetta

Seleziona le foto dal tuo album e puoi modificarne dimensioni e posizione.

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4. Aggiungi la capsula.

Imposta la sua lunghezza e il colore. Hai anche la possibilità di personalizzarla con un’immagine presa dal tuo album.

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5. Salva l’immagine della tua bottiglia

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6. Crea la tua immagine da catalogo

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7. Puoi confrontare diversi modelli di bottiglie.

Gira e ruota i modelli per vederli da tutte le angolazioni.

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8. Sfrutta la modalità Realtà Aumentata

Visualizza la bottiglia virtuale in un qualsiasi scenario reale (per esempio sugli scaffali, confrontandola con il design dell’attuale bottiglia o con altre bottiglie di vino, etc.). Devi solo inquadrare e mettere a fuoco con la fotocamera del tuo tablet il mouse pad Virtual Glass.

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9- Invia le immagini create via e-mail oppure condividile con i tuoi clienti tramite i social network.

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Doria, cambiano look i frollini farciti

Cambia veste il golosissimo frollino farcito di Doria. Da ottobre saranno disponibili sugli scaffali della grande distribuzione e nei migliori distributori automatici i pack completamente rivisti.

La nuova immagine parla di un prodotto giovane, moderno, grintoso: uno snack da mangiare nella pausa a scuola o al lavoro. Obiettivo del restyling è ridefinire il posizionamento di un prodotto storico di Doria, molto amato, particolarmente goloso, definendo sia un target (fascia giovane) che occasioni di consumo (fuoripasto).

Il nuovo pack, grazie a una grafica d’effetto con colori e font decisi, risulta particolarmente d’impatto e riesce ad imporsi anche visivamente.

Due gusti, tanti formati

I gusti disponibili sono due, decisamente trasversali ed amatissimi: con farcitura alla vaniglia o con ripieno di cacao e nocciole. Entrambi soddisfano pienamente la voglia di qualcosa di nutriente e goloso, ideale per spezzare la fame tra un pasto e l’altro, o riprendere le energie durante una pausa.

A ciascuno il suo Doricrem, non solo per la farcitura preferita, ma anche per la confezione più comoda.

doria frollini tubo

Sono destinati a un acquisto “familiare” sia il classico tubo da 150 g che il multipack con 8 incarti da 4 pezzi.

Si può però scegliere anche la monoporzione in espositore, da 4 o 8 Doricrem, e il pack da 75 grammi disponibile per il canale vending.

 

 

 

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