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Croissant BuonEssere alla ciliegia, la novità firmata Bauli

In Italia si stima che oltre il 50% della popolazione adulta non sia in grado di digerire (e quindi di utilizzare come nutriente per il proprio organismo) il lattosio, zucchero presente nel latte dei mammiferi e assimilabile da chiunque solo dalla nascita fino al raggiungimento del sesto anno di età al massimo. Per soddisfare le esigenze delle persone intolleranti a questo macronutriente o semplicemente di quelle che preferiscono escluderlo dalla propria dieta, Bauli presenta una dolce novità: i Croissant BuonEssere Senza Lattosio alla Ciliegia.

Il gusto ricco e inimitabile della soffice e delicata sfoglia lievitata naturalmente per 20 ore con lievito madre incontra le uova fresche provenienti da galline allevate a terra e alcuni semplici ingredienti. Il risultato? Un “piccolo scrigno” di dolcezza perfetto per la prima colazione (ma non solo!), esaltato dalla farcitura di ciliegie 100% italiane e selezionate, in grado di sprigionare tutto il sapore autentico della frutta.

L’idea perfetta per tutti coloro che non vogliono rinunciare ai dolci piaceri della colazione o di una pausa gustosa. Ma bontà e benessere non sono solo sinonimo di gusto e qualità degli ingredienti, vogliono dire molto di più! Nell’anno che segna il centenario di Bauli, il packaging dell’intera la gamma Croissant (i Classici e BuonEssere) è stato completamente rinnovato all’insegna della sostenibilità: la riduzione delle dimensioni della vaschetta ha infatti avuto un impatto notevole in termini di riduzione dei materiali consumati e di efficientamento logistico. Grazie a questa modifica, ogni anno verranno risparmiati 200 mila kg di carta e 50 mila kg di plastica , oltre ad una riduzione di oltre 1.400 automezzi in circolazione.

Riciclabilità del packaging, l’indagine dell’Osservatorio Immagino

L’indicazione sulla riciclabilità dei packaging è sempre più presente sulle confezioni dei prodotti di largo consumo venduti in Italia. Compare, infatti, sul 35,9% dei 128.111 prodotti rilevati in quest’edizione dell’Osservatorio Immagino e risulta cresciuta di quasi cinque punti percentuali rispetto alla fotografia relativa al 2020. Dunque, oggi oltre un prodotto su tre venduto in supermercati e ipermercati comunica esplicitamente al consumatore come gestire le confezioni dopo l’uso o il consumo. Ma la percentuale di prodotti di largo consumo venduti in packaging riciclabili è di fatto maggiore visto che in molti casi (tipicamente per le confezioni in vetro) non viene comunicata sulle etichette.

Tornando a quei 46 mila prodotti che spiegano sulle confezioni come riciclarle, nel corso del 2021 è aumentata la percentuale di quelli in cui la confezione è totalmente o largamente riciclabile (84,4% della numerica) ed è diminuita quella dei prodotti con packaging non valorizzabili tramite la raccolta differenziata (4,2%), a conferma dell’impegno delle aziende del largo consumo sul fronte della sostenibilità degli imballi.

L’analisi per aree merceologiche conferma che in tutti i reparti è cresciuta l’incidenza delle referenze che indicano come riciclare le confezioni. Al primo posto c’è ancora una volta il freddo: non solo è il comparto in cui viene maggiormente comunicata la riciclabilità del prodotto (60,2% dei prodotti) ma anche quello in cui quest’indicazione è maggiormente cresciuta (+9,9 punti percentuali in un anno). Al secondo posto si conferma l’ortofrutta, con il 48,3% dei prodotti su cui è indicato come conferire il packaging, rispetto al 46,4% del 2020. Spiccano, inoltre, le crescite della numerica nella drogheria alimentare e nel fresco, nel cura casa e nelle carni.

Bevande (principalmente a causa del vetro), petcare e cura persona restano le aree merceologiche con le minori percentuali di prodotti “parlanti” in tema di gestione dei packaging. Affinando ulteriormente l’analisi, i comparti merceologici che presentano minori comunicazioni di riciclabilità risultano le bevande alcoliche (come vino, birre, champagne/spumante, liquori e aperitivi) e i prodotti del cura persona (come profumeria, cosmetica, deodoranti, prodotti per la depilazione, per la rasatura e per la cura dei capelli, insieme a prodotti per l’igiene orale e per corpo, mani e piedi). Il comparto con la maggior quota di prodotti che danno indicazioni sulla riciclabilità è la pasta, seguito prima dai cibi per l’infanzia e poi dalla gastronomia vegetale sostitutiva, dal pane e dai suoi sostitutivi, dai surgelati, dal riso, dai prodotti da forno e dai cereali.

Ma qual è il livello di riciclabilità delle confezioni dei prodotti di largo consumo che la comunicano, guardando all’interno delle specifiche aree merceologiche? In ortofrutta, cura casa, bevande e carni oltre il 90% dei prodotti ha un packaging totalmente o largamente riciclabile; questa quota scende intorno all’80% in drogheria, fresco, freddo e cura persona, e si abbassa attorno al 75% per il petcare. Sempre limitandosi alle confezioni su cui viene comunicata la riciclabilità delle confezioni, tra i comparti merceologici svettano le commodity del cura casa, con il 100% delle referenze che possono essere totalmente o largamente riciclabili.

Altri comparti del cura casa (come la detergenza bucato e la detergenza stoviglie) così come alcuni segmenti delle bevande (come acqua minerale, bevande piatte e bevande gassate) sono vicini al 99% delle referenze. Valori più bassi riguardano i condimenti freschi (33,6% dei prodotti con confezioni totalmente o largamente riciclabili), i prodotti da ricorrenza (34,3%) e quelli per la cura dell’infanzia (45,0%).

Nuovo packaging per lo stracchino dei Fratelli Castellan

La nuova confezione dello stracchino artigianale Fratelli Castellan è il primo passo di un rinnovato rapporto del caseificio non solo con i suoi consumatori ma con l’intera filiera agricola, produttiva e distributiva. Nel Caseificio di Ponte di Piave prende il via una nuova Vision, un nuovo progetto imprenditoriale che punta a rafforzare il patrimonio di valori a partire dalla promozione di una corretta alimentazione e di un sano stile di vita e a rinvigorire l’attenzione al territorio e alla sostenibilità ambientale e sociale.

Lo stracchino artigianale del Caseificio Fratelli Castellan è il prodotto di punta dell’impresa, lavorato con latte fresco rigorosamente italiano, proveniente dalle stalle del Triveneto, seguendo la ricetta tradizionale che conferisce il caratteristico sapore del latte, la dolce morbidezza e un gusto avvolgente.

Il nuovo packaging creato da Chiani Design Boutique preserva la bontà e il profumo dello stracchino custodito nella vaschetta. La nuova confezione esalta l’esperienza e l’eccellenza alimentare italiana. Una bandiera reinterpretata con gli alimenti tipici della nostra cucina: insalata e pomodorini con l’ampia fascia centrale bianca che rimanda alla meravigliosa materia prima, il latte del territorio. È un pack che assicura la massima visibilità sul banco del fresco con la morbida rassicurazione di essere profumato, sano e gustoso.

Il Caseificio Fratelli Castellan prosegue l’esperienza della storica “Latteria turnaria” di Ponte di Piave del 1919, cioè di una di quelle latterie che già alla fine dell’Ottocento si erano diffuse nell’attuale Triveneto e che puntavano a lavorare il latte degli allevatori soci della latteria. In piena autonomia l’allevatore decideva poi se ritirare i formaggi e venderli in proprio o lasciarli vendere allo spaccio della latteria. Una pratica di “cooperativismo di comunità”, che riuniva le competenze di filiera, con gli allevatori, i maestri casari e i venditori, con il valore della comunità e del territorio. Così nacque la Latteria turnaria di Ponte di Piave di cui il Caseificio Fratelli Castellan ha ereditato la sede che oggi rappresenta un moderno stabilimento di produzione in cui si valorizza la lavorazione artigianale dei formaggi freschi attraverso esperti casari e sotto il costante monitoraggio del laboratorio di qualità.

Tra i formaggi oltre allo stracchino artigianale il Caseificio seguendo le ricette tradizionali produce la delicata Robiola artigianale, la soffice ricotta e il primo formaggio fresco a pasta molle in Italia a ricevere la Denominazione di Origine Protetta, la Casatella Trevigiana DOP prodotta con il latte delle stalle certificate della provincia di Treviso. Il Caseificio Fratelli Castellan è uno dei soci promotori del Consorzio per la tutela del formaggio Casatella Trevigiana Dop.

Nuovo packaging sostenibile per la carne irlandese di ABP Food Group

Quando si parla di sostenibilità alimentare, oggi il pensiero non va soltanto alla filiera produttiva, ma anche ai consumatori e alle loro scelte: secondo i dati raccolti da Bord Bia, ente governativo per lo sviluppo dei mercati di esportazione dei prodotti food&beverage irlandesi, per il 46% degli italiani anche ciò che mettiamo nel carrello della spesa può avere un impatto negativo sull’ambiente.

Negli ultimi due anni, il Bel Paese si è dimostrato tra i più consapevoli in materia di consumi alimentari, considerando che più della metà degli intervistati (56%) ha dichiarato che la sostenibilità è tra gli elementi che ne influenzano maggiormente le scelte in fatto di cibo. Il 76% appartiene alla categoria dei cosiddetti “scrutinisers”, per i quali prendersi qualche istante tra le corsie del supermercato per valutare attentamente i propri acquisti è cruciale.

Forte di questa consapevolezza, ABP Food Group, azienda particolarmente impegnata nella riduzione dell’impatto ambientale della produzione di carne bovina a tutti i livelli, ha lanciato un nuovo packaging sostenibile per la carne irlandese, completamente compostabile e con il 75% di plastica in meno. ABP figura inoltre tra i fondatori del programma di sostenibilità agroalimentare Origin Green, che coinvolge il 90% della produzione di food&beverage irlandese all’insegna della salvaguardia dell’ambiente e che quest’anno festeggia i suoi primi 10 anni.

Tra i vari aspetti che contraddistinguono un prodotto sostenibile il packaging si configura quale elemento imprescindibile: il 56% degli italiani associa direttamente la sostenibilità alla presenza di un packaging sostenibile e totalmente riciclabile. Ben l’86% ha cercato, specialmente a seguito della pandemia, di fare uno sforzo per comprare sempre più prodotti con imballaggio ridotto e, per il 79% del campione, in futuro questo diventerà un elemento determinante negli acquisti. Il packaging sostenibile va dunque ad aggiungersi al metodo di allevamento in armonia con la natura e all’alimentazione grass-fed, già da tempo i maggiori punti di forza della produzione irlandese di carne bovina, nonché tra i fattori che più influenzano le scelte d’acquisto dei consumatori di carne italiani.

Benessere umano, animale e ambientale sono strettamente connessi tra loro, e da sempre si uniscono per dare vita alla carne di manzo “buona per natura”.

Eridania lancia il re-packaging di Tropical&Stevia

Da anni Eridania è impegnata nella sensibilizzazione dei consumatori sui temi della sana e corretta alimentazione, nella convinzione che il benessere delle persone sia strettamente correlato ad una corretta nutrizione. Ecco perché è fondamentale fare educazione all’alimentazione, evitando la demonizzazione di un singolo ingrediente e lavorando verso una promozione di consumo responsabile dello zucchero e promuovendo la conoscenza delle referenze che consentono di non eliminare il gusto del dolce dalla vita quotidiana mantenendo al contempo il controllo del bilancio calorico.

In sintonia con i valori gusto e benessere, Eridania si schiera a fianco della Scienza dell’Alimentazione riconfermando la pluriennale collaborazione con Fondazione ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) per promuovere una dolcificazione salutare e responsabile adatta alle caratteristiche di ogni individuo dove ognuno deve trovare il corretto modo di dolcificare. Alla base della mission dell’endorsement, due raccomandazioni di fondo: non vivere la dieta come esperienza deprimente e punitiva, e stimolare l’approfondimento e lo studio di prodotti esistenti e lo sviluppo di nuovi in linea con le necessità della moderna nutrizione.

Una sinergia che guarda al futuro in risposta ai trend emergenti e alle richieste di un consumatore sempre più evoluto e consapevole che Eridania sintetizza e accoglie nel nuovo restyling grafico di Tropical&Stevia, lo zucchero di canna e stevia con il 50% di calorie in meno rispetto allo zucchero di canna tradizionale a parità di potere dolcificante, frutto della collaborazione congiunta tra i due partner.

Il refresh si allinea al packaging system della Linea Benessere affiancando le referenze Eridania per Ricette e per Confetture. La dolce rivoluzione del pack come primo touchpoint tra prodotto e consumatore sottende ai seguenti obiettivi: offrire una lettura più organica e razionale del proprio portfolio prodotti e rendere la categoria sempre più chiara e comprensibile sullo scaffale, mettere in evidenza il claim principale di prodotto, ovvero il -50% calorie, sottolineare l’attenzione alla sostenibilità ambientale con il passaggio al flowpack in carta FSC riciclabile nella carta.

Tropical&Stevia rappresenta una precisa scelta di benessere, gusto e dolcezza senza rinunce. La sua bontà è garantita dal gusto dello zucchero Eridania di pura canna e dalla leggerezza dei glicosidi steviolici estratti dalle foglie di Stevia, una pianta originaria del Sud America con altissimo potere dolcificante e assenza di calorie. Nel dettaglio, mezzo cucchiaino di Tropical&Stevia di Eridania dolcifica come un cucchiaino di zucchero di canna, ma con un netto 50% in meno di apporto calorico.

Benessere animale e sostenibilità nella filiera Amadori

In uno scenario di mercato sempre più dinamico e attento alla qualità, all’origine certificata e alla sostenibilità delle produzioni alimentari, il Gruppo Amadori rinnova il proprio impegno su benessere animale e sostenibilità, puntando sulla sua filiera biologica integrata e italiana.

A partire dal mese di giugno, la gamma confezionata BIO a marca Amadori è sul mercato con due importanti novità: l’estensione del requisito di allevamento senza uso di antibiotici a tutti i prodotti e un rinnovato pack in plastica riciclata al 60%, che assicura anche maggiore shelf life al prodotto, grazie alla vaschetta in R-PET in LID termosaldato, più sicura e igienica. Nel segno di innovazione, qualità, benessere e sostenibilità, Amadori si conferma leader per l’allevamento senza uso di antibiotici, introdotto nel 2017 su tutta la filiera del pollo “Il Campese” allevato all’aperto e, fra 2018 e 2019, in quella del pollo e tacchino Qualità 10+.

Con l’introduzione di questo requisito alla filiera BIO, il Gruppo ha l’obiettivo di garantire progressivamente questo requisito a tutte le filiere di alta qualità, rispondendo in maniera puntuale alle richieste dei consumatori italiani.

Una scelta premiata dal mercato: sia il pollo “Il Campese” che il pollo “Qualità 10+”, dall’introduzione del requisito “senza uso di antibiotici” (rispettivamente dal 2017 e dal 2018) hanno registrato al 2021 una crescita media annua a doppia cifra nei volumi di vendita (i dati non includono l’anno 2020).

Il raggiungimento di questo risultato conferma il valore delle scelte strategiche del Gruppo, con investimenti mirati all’innovazione e allo sviluppo infrastrutturale e tecnologico delle sue filiere, integrate e 100% italiane. Secondo una recente indagine realizzata da ISMEA per Unaitalia, l’esclusione degli antibiotici in allevamento , la provenienza italiana e l’allevamento all’aperto sono infatti tre dei principali driver di acquisto per le carni avicole.

A fine 2021 la filiera biologica Amadori è organizzata in oltre trenta strutture, tutte localizzate fra nord della Puglia e Basilicata. Una filiera, insieme a quella de “Il Campese” e “Qualità 10+”, su cui il Gruppo continuerà a investire, per garantire una crescita costante nei prossimi anni.

Visti a Cibus: Madama Oliva, pack sostenibili ed esordio nei sughi

È un’innovazione nel segno della sostenibilità, ma non solo, quella messa in mostra da Madama Oliva in occasione del Cibus 2022. Cominciamo da Freschissimi Eco: sette referenze delle tipologie di olive fresche più vendute nel reparto gastronomia e take away della Gdo. La confezione è interamente riciclabile e prodotta da materie prime riciclate, il che consente una riduzione della plastica pari al 70% rispetto alle precedenti versioni della stessa linea.

Il rivestimento esterno dei Freschissimi Eco è in carta derivata da foreste certificate, mentre quello interno in Pet è separabile, per garantire uno smaltimento più semplice. Il film di copertura della vaschetta dà modo infine di richiudere la confezione, per garantire la freschezza delle olive. Tagliata del 10% anche la plastica utilizzata per il pack delle linee Frutto d’Italia e Frutto di Grecia, per le quali si prospetta il passaggio a vaschette di materia prima riciclata, oltre che riciclabile.

“L’attenzione verso l’ambiente è uno dei valori che animano la nostra azienda – afferma Sabrina Mancini, Direttrice Marketing di Madama Oliva – ed è un percorso cominciato già nel 2008, quando abbiamo realizzato il più grande impianto solare fotovoltaico integrato registrato fino ad allora in Italia”.

L’elenco di novità non si ferma qui: “Per il mercato estero lanciamo una linea di sughi in vaso di vetro da 190 g – continua Mancini – composta da ricette classiche della gastronomia italiana, di sicuro appeal per i consumatori stranieri”. L’esordio nei sughi sarà replicato nel mercato nazionale? “Si tratta di una categoria che non appartiene alla storia trentennale di Madama Oliva – risponde Mancini – ma il mercato cambia e le aziende devono adeguarsi. Abbiamo lavorato a lungo a questo progetto per poter cavalcare l’onda dei sughi oltreconfine, visto che in nostri prodotti sono venduti in una quarantina di Paesi.

Comunque i sughi non costituiscono una priorità per il mercato italiano, dove siamo più interessati ad approcciare con nuove referenze il canale Horeca. Da più di un anno commercializziamo in Gdo la linea dei paté, in cui rientra l’hummus di lupini che ha rappresentato una novità assoluta per il mercato nazionale. Siamo stati pionieri nella categoria, adottando per questi prodotti una confezione squeeze da 110 g tipica del mondo dei succhi di frutta, con beccuccio laterale per una facile erogazione, semplice da richiudere. Ora proporremo lo stesso packaging in formato da 600 g, dedicato ai professionisti del food service. E sempre per il canale Horeca amplieremo l’offerta di olive condite e in salamoia: alla gamma di vaschette da 1 e 2,5 kg e di secchielli da 1,8 e 3 kg, affiancheremo le buste da 1,8 e 2 kg, a seconda della tipologia di prodotto, caratterizzate da una zip richiudibile, che consente quindi di prelevare la quantità di prodotto desiderata e riporre la confezione ben chiusa in frigorifero”.

Nostromo a Cibus, focus su confezione “Apri Gira Facile”

Nostromo parteciperà alla prossima edizione di Cibus, in programma dal 3 al 6 maggio a Fiere di Parma (Padiglione 05 – Stand B058). L’azienda, brand storico del settore delle conserve ittiche, esporrà la sua ampia gamma di prodotti e le più recenti novità frutto del percorso di innovazione, qualità e sostenibilità compiuto da Nostromo al centro del programma Impegno responsabile promosso da Gruppo Calvo (di cui Nostromo fa parte dal 1993).

Focus sulla nuova confezione ‘Apri gira facile’ con tecnologia Real Peel, la nuova lattina priva di bordo interno, che permette di rovesciare il prodotto direttamente sul piatto senza l’ausilio della forchetta. Coperchio flessibile in alluminio per aprire la confezione in totale sicurezza e facilità, minor impatto ambientale, grazie a una ridotta quantità di olio rispetto al prodotto standard, che consente di gustare il tonno senza sgocciolarlo e ancora più succosità del tonno a pinne gialle, grazie alla nuova tecnologia che migliora il processo di confezionamento, i principali tratti distintivi di quella che è a tutti gli effetti una rivoluzione nel settore delle conserve ittiche.

“Siamo orgogliosi di tornare a Cibus con una delle più importanti innovazioni degli ultimi anni – sottolinea Gianluca Cevenini, Direttore commerciale Nostromo Spa. La nuova confezione ‘Apri gira facile’ è destinata a diventare un vero e proprio spartiacque per il nostro settore e sta già registrando riscontri più che positivi da parte degli operatori. Intercettare le esigenze del consumatore, mantenendo alta l’attenzione sull’evoluzione delle sensibilità ambientali, si conferma un asset strategico fondamentale per Nostromo, da sempre impegnata a crescere insieme ai suoi stakeholder, ricercando soluzioni all’avanguardia per la categoria”.

Sgambaro porta a Cibus la nuova confezione di Etichetta Bio

È una pasta sempre più innovativa e sostenibile quella che Sgambaro porterà a Cibus 2022 (Padiglione 6, stand A10). Lo storico pastificio veneto, che da oltre vent’anni produce con grano italiano da filiera corta, presenterà la nuova confezione 100% riciclabile della linea Etichetta Bio.

Modello di approccio green alla produzione di qualità all’interno del proprio settore, l’azienda introduce per la sua pasta biologica un nuovo imballo completamente riciclabile, in carta di sola fibra cellulosica 100% vergine, certificata FSC. Un pack essenziale e “senza fronzoli” che ha recentemente conquistato l’ADI Packaging Design Award 2022, assegnato dall’Associazione per il Disegno Industriale “per l’innovazione, la chiarezza d’informazione e per l’utilizzo di materiali ecosostenibili completamente riciclabili”.

“Abbiamo lavorato a lungo sullo studio della nuova confezione per trovare la soluzione migliore per l’ambiente”, commenta Pierantonio Sgambaro, presidente del pastificio. “Sin da subito l’obiettivo è stato di sviluppare una soluzione che riducesse il più possibile l’impatto dell’imballo, senza scendere a nessun compromesso di stile o design. Una scelta che ha già raccolto i primi riscontri positivi dei clienti che hanno cominciato a trovare sugli scaffali le prime confezioni in carta e che è stato premiato da ADI”.

Con il nuovo pack Sgambaro abbandona definitivamente la plastica per la sua linea biologica in favore di una carta leggera ma resistente, la cui texture leggermente stropicciata conferma sia alla vista sia al tatto la naturalità dei materiali: non a caso è stato creato il claim “Carta Conta” per descrivere il valore ambientale. La confezione è realizzata in Terpap, una carta naturale di pura cellulosa che la rende resistente e allo stesso tempo adatta al confezionamento in automatico, grazie all’elevata elasticità della fibra. La Norma UNI 11743:2019, basata sul sistema di valutazione Aticelca 501/2019, ha conferito alla carta il livello A in termini di riciclabilità, il massimo per la carta stampata. Inoltre, la stampa sulle confezioni impiega inchiostri a base d’acqua e vernici acriliche all’acqua a marchio Acquapack, studiati per essere ecologici, atossici, sicuri.

Il pastificio veneto ha adottato la produzione biologica oltre vent’anni fa, quando ancora era un fenomeno d’avanguardia, diventando un punto di riferimento nel mercato della pasta. Proprio in occasione di Cibus 2022, faranno il loro ingresso per l’Etichetta Bio, che conta 6 linee di pasta prodotta con grani e cereali speciali, coltivati, moliti e lavorati ad arte, due novità: i Mezzi Rigatoni Cappelli, prodotti con un grano duro italiano d’eccellenza, e gli Spaghetti Farro, Lenticchie e Quinoa, una variante di pasta innovativa nata, come spiega il presidente Sgambaro, “da nuove combinazioni di ingredienti sempre più orientati a conciliare il gusto a salute e benessere, proprio come il mix di farine a base di farro, lenticchie e quinoa”.

Galbani, ora i salumi anche in formato vaschetta

Galbani amplia la propria offerta di salumi per rispondere ai nuovi trend di consumo.

Da oggi le referenze Prosciutto Cotto Fetta Golosa, di cui Galbani vende quasi 20mln di porzioni all’anno, con un brand da sempre conosciuto e apprezzato per le sue caratteristiche organolettiche dalle famiglie italiane, soprattutto al sud Italia, Salame Napoli, leader indiscusso della categoria a totale Italia*, e Mortadella Augustissima, tra le prime referenze a volume* nelle regioni del Sud Italia, sono disponibili nel comodo e pratico formato in vaschetta a libero servizio.

“Con questi tre nuovi lanci Galbani arricchisce sempre di più la sua offerta di salumi, andando a rispondere alle esigenze dei consumatori che cercano prodotti pratici e di qualità” ha commentato Stefano Mazzoli, Direttore Marketing Galbani Salumi. “Da oggi tutta la qualità dei salumi del banco taglio è disponibile anche a libero servizio, in un formato che unisce tutta la bontà dei prodotti storici Galbani alla comodità di una vaschetta preconfezionata”.

Disponibili nei banchi frigo di tutta Italia, il gusto intenso e speziato del Prosciutto Cotto Fetta Golosa Galbani affettato in vaschetta da 100g; il Salame Napoli Galbani affettato, caratterizzato dalla grana grossa e dal sapore intenso e con una leggera nota affumicata, in vaschetta da 80g e la Mortadella Augustissima Galbani affettata, con il suo profumo inconfondibile e intenso, in vaschetta da 80g.

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