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Amaro Lucano e Ricola insieme in un inedito progetto di co-marketing

Amaro Lucano prodotto a Pisticci (Matera) e Ricola, produttore di caramelle con sede a Laufen (Basilea) danno il via a un inedito progetto di co-marketing. Il risultato? Trenta erbe della Lucania e tredici erbe svizzere, unite in un unico pack.

Parliamo infatti di una promozione per il consumatore che sarà sugli scaffali della Grande Distribuzione  per tre mesi a partire da marzo.

Amaro Lucano si presenterà con uno speciale promo pack e offrirà immediatamente in omaggio un pacchetto da 50 grammi di caramelle Ricola (a scelta tra Erbe Balsamiche o Erbe Alpine).

Le bottiglie di Amaro Lucano da 50cl e 70cl e l’astuccio di caramelle Ricola si presenteranno sleeverati insieme, in una confezione trasparente, che metterà in evidenza il Gift on pack e massimizzerà la visibilità di entrambi i brand a scaffale. Il co-marketing sarà anche sostenuto da comunicazione in store e da un piano social condiviso sul profilo Facebook di Amaro Lucano (@Amaro.Amaro Lucano).

“L’iniziativa unisce due aziende di famiglia che hanno storie molto simili, – spiega Valentina Garatti, Marketing Manager del Gruppo Lucano – la nostra nasce nel 1894, quando Pasquale Vena iniziò a selezionare le erbe della sua terra, la Basilicata, arrivando ai 30 ingredienti che compongono l’Amaro Lucano. Quella di Ricola nel 1930, dal mastro panettiere Emil Richterich, amante della natura e inventore, che mette a punto la miscela di 13 erbe officinali ancora oggi alla base di tutti i prodotti del Gruppo.  Quei fondatori ci hanno tramandato, oltre alle ricette, entrambe segrete, anche la loro passione, l’amore e il rispetto per i prodotti e per il territorio, che sono la base del successo internazionale delle due aziende”.

“L’intento dell’operazione – continua Garatti – è favorire le rotazioni e trial del nostro prodotto intercettando lo shopper proprio dove prende le decisioni d’acquisto, ovvero sul punto vendita, offrendogli un valore aggiunto unendo in un unico pack 2 brand con una brand awareness fortissima come Amaro Lucano e Ricola”.

Emanuela Busi, direttore Marketing di Ricola: “Un’azione di comarketing che nasce con le migliori prospettive: due aziende storiche, affidabili e con un profondo legame con la natura tanto da rendere le erbe l’ingrediente principale della ricetta dei propri prodotti. Valori simili condivisi anche dai consumatori sia di Ricola che di Lucano che rimarranno sorpresi da questo originale pack e potranno degustare i prodotti in una veste originale”.

Sanpellegrino lancia un nuovo NESTEA, grafica d’impatto: ricettazione naturale

Sanpellegrino, dopo la conclusione della partnership con The Coca-Cola Company, torna a gestire direttamente NESTEA in Italia.

E non basta, in concomitanza con la nuova strategia distributiva, cambiano anche la  veste grafica (con un’immagine di grande impatto) e la ricetta (più semplice), pensata  per soddisfare le esigenze dei consumatori, che sempre di più spesso cercano prodotti naturali, con ingredienti selezionati di alta qualità, senza dover rinunciare al gusto.

 

La nuova gamma NESTEA

E’ composta da ingredienti selezionati, a cominciare dalle foglie di tè provenienti dalle Blue Mountains in India, una regione nota da oltre 100 anni per il suo tè profumato e di qualità. Il nuovo NESTEA offre una vera esperienza del tè, non contiene coloranti, aromi artificiali e conservanti. Una formula nuova, ben “raccontata” anche dal packaging, che enfatizza l’ingrediente principale: la foglia di tè.

Il nuovo NESTEA è disponibile su tutto il territorio nazionale nei canali Modern Trade e Ho.Re.Ca. in due varianti:

  • Limone, in lattina 250 ml e bottiglia PET 500 ml e 1 L
  • Pesca, in lattina 250 ml e bottiglia PET 500 ml e 1 L

La gamma tè Sanpellegrino

Il gruppo Sanpellegrino con NESTEA può completare il proprio portafoglio nella categoria dei tè proponendo due diversi brand con caratteristiche e posizionamenti differenti:

NESTEA, si rivolge principalmente a un target più giovane, come i millenials che concentrano i consumi principalmente nel canale fuori casa, punterà su un prodotto pieno di gusto, con ingredienti semplici e un’immagine di brand completamente rinnovata.

Al contrario BELTE’ cercherà di consolidare il proprio ruolo nel canale retail puntando maggiormente sulle famiglie e proponendo un prodotto naturale maggiormente legato al benessere e alla leggerezza.

 

 

Cioccolato militare sul mercato grazie a F%nderia del Cacao

Packaging originale delle Forze Armate e ricetta storica esclusiva, formulata in partnership con l’Istituto Chimico Farmaceutico Militare: “Cioccolato Militare” , arriva sul mercato, grazie alla toscanissima F%nderia del Cacao. La nuova linea di prodotti “Cioccolato Militare” sarà presentata ufficialmente alla prossima edizione di Taste, il salone del gusto firmato Pitti Immagine, che si svolgerà alla Stazione Leopolda di Firenze dal 10 al 12 marzo 2018.

Qualità ed energia, il Cioccolato Militare è un fondente al 70% e si presenta avvolto nella confezione storica delle Forze Armate, pensato oggi per esigenze di utilizzo in diversi formati: il “cubo” da 50g, 100g e la tavoletta da 200g. Completano la linea i cioccolatini da 5g ciascuno, disponibili anche in uno speciale astuccio di metallo, come si usava una volta ed una crema spalmabile, anche questa in tubetto di alluminio per l’uso sportivo.

Il cioccolato militare è usato dall’esercito come parte della razione giornaliera fin dal 1937. Queste razioni di cioccolato furono introdotte per la prima volta negli Stati Uniti, sia per migliorare il morale delle truppe, sia come razione d’emergenza energetica e soprattutto facilmente trasportabile. Il cioccolato è tuttora utilizzato nelle missioni della NASA, come cibo gustoso, molto energetico e leggero per quanto riguarda il peso, caratteristica fondamentale per le missioni spaziali. I prodotti della linea saranno acquistabili nei migliori punti vendita specializzati, attraverso i canali ufficiali delle Forze Armate e online.

 

SmartFood Ieo sviluppa per Amìo una linea ideata utilizzando ricerche scientifiche

Si fa presto a dire sano, naturale, nutrizionalmente corretto, ma non sempre ciò che sembra, magari per una scelta di packaging azzeccata, è: ILTA Alimentare allora con il brand AMÍO ha deciso di affidare a SmartFood, il programma di ricerca in Scienza della Nutrizione e Comunicazione promosso dalla Fondazione IEO – CCM lo sviluppo di una linea, ZuppamiXlegumi, con tre nuovi mix a base di legumi e cereali.

Sugli scaffali da novembre con Esselunga, prima catena a commercializzarla nella Gdo, la linea Amìo di compone di ZuppamiXlegumi e Avena, ZuppamiXlegumi e Farro e ZuppamiXlegumi e Grano Saraceno. Per la prima volta un’azienda alimentare sottosta ai “diktat” di un ente scientifico per la realizzazione di un suo prodotto. Non si tratta di un bollino su un articolo preesistente, ma dell’ideazione vera e propria di una linea realizzata utilizzando ricerche scientifiche.

 

Alternativa bilanciata per un pasto completo vegetale

Come ha sottolineato oggi alla presentazione oggi della linea Lucilla Titta, coordinatrice del Programma SmartFood IEO, i mix sono stati interamente ideati da SmartFood, e alla base della scelta c’è il piatto alimentare di Harvard. «Con una porzione di mix (una confezione ne contiene circa quattro, ndr), e l’aggiunta di frutta e verdura si ottiene un pasto completo e bilanciato, l’equivalente proteico di un pasto con un primo di pasta e un secondo di carne. Ma le proteine dei legumi, che garantiscono la stessa quantità di aminoacidi, non portano con sé quei fattori di rischio legati alle proteine animali, come grassi saturi e sale, mentre apportano fibre e sali minerali molto utili come prevenzione verso tumori e malattie cardiovascolari. Il nostro consiglio è di utilizzare proteine vegetali un minimo di tre giorni a settimana».

I mix sono scelti sulla base dei loro profili nutrizionali e sono combinati insieme per creare il giusto mix di carboidrati e proteine all’interno di ricette dove gli ingredienti si sposano perfettamente, con un tempo di cottura omogeneo (e non è necessario l’ammollo), un gusto bilanciato e un elevato contenuto di fibra alimentare, proteine e sali minerali, tutti derivanti da fonti di origine vegetale. I tre Mix sono stati formulati per tutti ma ognuno ha una caratteristica che lo rende più adatto alle diverse esigenze delle donne, degli uomini, dei bambini e degli anziani.

«SmartFood è il programma di Ieo con due obiettivi: ricerca e divulgazione. Con questo progetto abbiamo davvero annullato la distanza tra scienza e popolazione arrivando concretamente fino alla tavola del consumatore» ha concluso Titta.

 

Una categoria che vale 110 milioni di euro, in crescita

«I legumi hanno oggi un mercato del tutto diverso rispetto a solo dieci anni fa – ha detto Fabrizio Cantoni di ILTA Alimentare – passando da cibo povero ad alimento a tutto tondo sdoganato dagli chef stellati e dalla ristorazione, nonché alternativa valida (e spesso ricercata da vegetariani, vegani e flexitariani) alle proteine di origine animale. Il mercato dei legumi secchi vale in Italia 110 milioni di euro, dati Nielsen, con 30 mila tonnellate e una crescita costante che l’anno scorso è aumentata per i mix del 2% a volume. Ma nella Gdo i legumi si stanno diffondendo anche in altri ambiti come i precotti e i piatti pronti».

Parlando del progetto ha detto: «Abbiamo seguito una strada chiara, ogni fase è stata certificata da SmartFood. Ora la sfida sarà far capire il valore del prodotto al consumatore, e lo faremo anche con delle comunicazioni instore. Esselunga ci ha già adottati, e stiamo parlando con varie catene nazionali, da nord a sud, per l’inserimento a scaffale. È un progetto che va spiegato, complesso, che racchiude in sé una serie di esigenze: nutrizionali, ma anche di gusto e di praticità». 

 

Etichetta, sito, social, tra comunicazione ed educazione 

«Siamo un’azienda digital first, il nostro sito e la pagina Facebook contengono anche ricette ideate dallo chef Franco Aliberti, ma anche informazioni e consigli nutrizionali; inoltre sfatiamo una serie di falsi miti sul fronte della nutrizione» spiega Cantoni. Che sottolinea poi la centralità dell’etichetta: tutte le informazioni e le frasi riportate sul pack sono scientificamente giustificabili. E questo, nella confusione imperante, vuole un certo tipo di consumatore.

AMÍO nasce nello stabilimento veneziano di ILTA Alimentare Spa, azienda italiana fondata nel 2015 e parte di ILTA Commodities SA basata a Ginevra. Il gruppo, che da oltre quarant’anni seleziona e vende in tutto il mondo legumi e cereali, è presente nelle più importanti aree di produzione nel mondo.

 

 

Libri universitari è boom in GDO. I dati di TXT

Vanno a gonfie vele per TXT le vendite di libri universitari in GDO, che nel 2017 segnano un +32% dei ricavi . La notizia arriva direttamente dal gruppo leader nel settore Educational che da oltre 20 anni rifornisce con un’ampia offerta di libri scolastici le più rappresentative insegne della Grande Distribuzione Organizzata e che propone a scuole e aziende innovative soluzioni per il marketing, la formazione e la CSR.

Dopo l’exploit della stagione scolastica 2016, che ha visto un incremento del fatturato relativo alla distribuzione universitaria del 102%, si conferma dunque il trend positivo in un segmento che oggi rappresenta una parte sempre più consistente del business di TXT. In soli due anni (2015-2017), infatti, l’offerta studiata appositamente per consentire anche agli studenti universitari di prenotare i libri presso il loro supermercato di fiducia e di ritirarli direttamente in loco ha ottenuto una crescita complessiva del 134%.

“Questi straordinari risultati ci fanno capire quanto il target degli studenti universitari possa essere interessato al nostro servizio e al tempo stesso ci spingono a fornire a tutte le nostre insegne clienti un’offerta sempre più ricca e completa, anche tenendo conto del fatto che questa tipologia di libri ha una ‘vita’ molto più lunga rispetto ai corrispettivi della scuola primaria e secondaria – sottolinea Mauro Padovani, Presidente di TXT Group- il nostro obiettivo è proseguire in questo importante processo di crescita e siamo convinti che questo particolare segmento possa regalarci grandi soddisfazioni anche negli anni a venire”.

Chi è TXT

L’azienda ha al suo attivo una quota di mercato superiore al 50% ed una forte capillarità su tutto il territorio nazionale (Esselunga, Carrefour, Coop, Despar ecc.). Con sede a Occhiobello (RO), la società ogni anno movimenta circa 3,6 milioni di volumi (scolastici, universitari e di editoria varia), gestendo un servizio End-2-End e operando con centinaia di fornitori, in modo da raggiungere oltre 1.500 punti vendita e soddisfare le esigenze di più di 500.000 famiglie italiane.

Piace sempre di più la IV gamma, nel 2017 cresce del 4,8%

Cresce con decisione la IV Gamma in Italia, che comprende ortaggi e frutta fresca confezionati e pronti per il consumo: nel 2017 il segmento ha fatto registrare un aumento delle vendite del 4,8 per cento in volume e del 5,2 per cento a valore. Dati che consolidano la ripresa già evidenziata alla fine del 2016 dopo un momento di flessione e che sono soprattutto il risultato dell’ampliamento del parco acquirenti, oggi arrivato a quota 19,4 milioni di famiglie, e di una maggiore frequenza d’acquisto.

Nel caso della IV Gamma sembra chiaro che siano l’innovazione e la diversificazione dell’offerta a premiare le marche industriali. Come dimostra la recente ricerca “Il posizionamento dei prodotti vegetali freschi e pronti all’uso nella distribuzione moderna”, curata dalla Facoltà di Economia e Giurisprudenza dell’Università Cattolica del Sacro Cuore (sede di Piacenza) e commissionata dalle principali aziende del settore, esiste un nesso tra l’aumento nella quota di famiglie che acquista stabilmente questo tipo di prodotto e un sempre più spiccato atteggiamento “time for money” nei consumatori. I quali premiano chi gli fa risparmiare tempo anche a costo di spendere qualcosa in più, sono indotti a privilegiare le proposte a maggior contenuto di servizio e apprezzano non solo il maggiore assortimento disponibile ma anche formati e packaging sempre più comodi e pratici.

«Il 2017 – commenta Gianfranco D’Amico, presidente del Gruppo AIIPA IV Gamma – ci ha lasciato in eredità un quadro del mercato più che positivo e ci lancia delle sfide per il futuro. Da un lato alimentare l’attuale trend di crescita proseguendo nello sforzo di dare al consumatore le più ampie rassicurazioni possibili sulla qualità, salubrità e provenienza degli ortofrutticoli confezionati pronti al consumo; dall’altro comunicare meglio, anche sul punto vendita, i contenuti d’innovazione e servizio integrati nei prodotti».

Non tutto però fila liscio. È migliorabile, ad esempio, la comunicazione al pubblico delle innovazioni di prodotto. «Solo l’11 per cento dei consumatori nell’ultimo anno – lamenta D’Amico – si è accorto di qualche novità di prodotto. La sfida quindi è quella di lavorare meglio e insieme alla Gdo per comunicare le innovazioni, anche sul punto vendita, venendo così incontro alle esigenze di un consumatore che cerca qualità costante, varietà d’offerta e praticità».

Per saperne di più leggi l’approfondimento di instoremag IV e V gamma: come sfruttare al meglio le potenzialità della nuova ortofrutta.

Ferrero lancia in Francia i primi gelati a marchio Kinder

I primi gelati del marchio Kinder arriveranno sul mercato francese ad aprile. Lo riferisce il quotidiano francese Les Echos, aggiungendo che l’operazione della Ferrero coinvolgerà anche Germania, Svizzera e Austria, ma non l’Italia. “Creati da Ferrero, i gelati verranno prodotti e distribuiti da Unilever“, precisa il giornale economico transalpino.

“E’ un grande lancio per noi con un marchio simbolico, che totalizza il 40% del nostro giro d’affari in Francia”, spiega al quotidiano il direttore generale di Ferrero France, Baptiste Santoul. L’operazione sarà accompagnata da una vasta campagna pubblicitaria guidata da Unilever, mentre Ferrero ha concepito la ricetta cioccolato e nocciola e fornisce il marchio Kinder.

Ma per il gruppo piemontese, che in Francia realizza circa 1 miliardo di ricavi, il 2018 sarà anche l’anno dei biscotti: a dicembre Ferrero ha infatti acquisito il biscottificio Delacre, marchio centenario di origine belga noto, tra l’altro, per gli Speculoos. “Il biscotto ci permetterà di rafforzarci sul mercato delle merendine, in cui siamo entrati con B-ready nel 2016″, spiega Santoul a Les Echos. La Francia è il primo mercato di Delacre, in cui realizza la metà (50 milioni di euro) delle vendite.

Le sette regole per un packaging ideale secondo Gruppo Asia Pulp & Paper

Il packaging è un elemento cruciale per ogni vendita e presentazione di prodotto con ricadute sulla brand experience: on e offline. Ma come si fa a identificare la soluzione giusta, quali le linee guida da seguire? Lo spiega un’esperta, Laura Barreiro, Customers and Stakeholders Engagement Manager/Europe del Gruppo Asia Pulp & Paper (APP). Che ricorda come il packaging sia capace di costruire con i consumatori  potenti legami emotivi, di rafforzare i punti di distinzione e permettere un posizionamento di alto livello sul mercato giustificando prezzi premium.

Ecco sette consigli per affrontare il processo di progettazione e scelta del packaging. All’insegna del coinvolgimento multisensoriale e della customer experience.
  1. Creare un senso di suspense e di scoperta Il packaging in fondo è anche ‘rivelazione’ e si può giocare per rendere il momento di gratificazione più emozionante. Guidare il cliente attraverso la scoperta dei dettagli del marchio, a ogni passo del disimballaggio, può dare un’impressione generale del marchio più forte, impattante e duratura.
  2. Utilizzare fragranze profumate Sono uno strumento potente, in grado di far viaggiare i clienti tra sensazioni e ricordi e creare momenti olfattivi indimenticabili, indipendentemente dall’ambiente. Eppure, la maggior parte dei prodotti acquistati online e offline ha la ‘non-fragranza’ di un magazzino. Questo spesso si traduce in una disconnessione olfattiva per i clienti e in un’occasione persa per il brand.
  3. Considerare la forma Si può partire dalla forma del marchio: angoli acuti, curve morbide e bordi smussati comunicano tutti attributi diversi. Il marchio è grande e squadrato, o slanciato, raffinato ed elegante? Va ricordato però che l’accessibilità è fondamentale, quindi occorre assicurarsi che l’esperienza di disimballaggio sia resa più facile dalla forma, e non più difficile.
  4. Incoraggiare la tattilità L’imballaggio è probabilmente l’espressione più tattile di un marchio, quindi è fondamentale che sia percepito nel modo giusto. L’interazione tattile dell’utente con il prodotto può alterare, in positivo o in negativo, l’impressione iniziale nel consumatore. Quando si tratta di prodotti cosmetici, ad esempio, diventa strategico che un flacone sia facile da stringere con una sola mano, senza generare movimenti innaturali per l’applicazione. Ma qualunque sia la categoria, creare fascinazione attraverso la forma, il rilievo e la trama significa ottenere maggiore coinvolgimento da parte del consumatore.
  5. Creare del suono Vi sono diverse opportunità on-pack in cui il suono può giocare un ruolo strategico. Dobbiamo considerare queste opportunità per come influenzano il valore percepito del prodotto e quindi il marchio. Ad esempio, il ‘pop’ di una scatola di Pringles può significare la croccantezza del prodotto. La selezione dei materiali, i metodi di costruzione e i processi di produzione possono lavorare insieme per creare tratti distintivi udibili per un marchio.
  6. Esercitarsi sulla moderazione Con le nuove tecnologie in rapido sviluppo, anche le tecniche di produzione si rivelano abbondanti in disponibilità e in forte evoluzione. Tuttavia, costruire consapevolezza sul proprio marchio attraverso l’imballaggio, e farlo con successo, è una questione di moderazione, non di eccessi. Si tratta di scegliere le espressioni giuste per il marchio e proiettarne un aspetto attraverso il packaging che sia legato alla narrativa del brand.
  7. Analizzare e comprendere il viaggio che il vostro packaging percorre Per garantire che il packaging rappresenti il marchio in maniera eccellente ed efficiente, è fondamentale avere il controllo della qualità in ogni fase del percorso del packaging verso il cliente. Capire per esempio come il clima influisca sui materiali, sui processi di stampa e sulla produzione è un elemento solitamente trascurato in fase di design.

Cielo e terra alla conquista dei mercati esteri

L’azienda di Montorso Vicentino, conquista il mercato internazionale del vino grazie alla qualità dei suoi prodotti. Cielo e Terra registra un incremento del 15% nei mercati esteri, ottenendo una buona performance nei mercati storici quali USA, Inghilterra, Germania e Russia e ottimi risultati in quelli più recenti quali Canada, Giappone, Emirati Arabi e Turchia.
Pierpaolo Cielo – Direttore Estero dell’azienda – afferma infatti che “il 2017 è stato l’anno più performante per Cielo e Terra sia per i volumi che i margini”. Il Direttore prosegue poi sottolineando che “ciò è stato possibile grazie alla nostra strategia di differenziazione del portfolio clienti e dei prodotti, con vini sempre più ‘Extra-Ordinari’, ovvero meno legati alle denominazioni classiche storiche dove domina la concorrenza di prezzo”. Traguardi raggiunti anche grazie ad un marketing sul packaging distintivo, uno storytelling memorabile e soprattutto un ottimo rapporto qualità/prezzo.
È proprio un concorso estero, “Tastings” di Beverage Testing Institute, uno dei contest più antichi negli Stati Uniti, a premiare i vini di Cielo e Terra con ben 5 medaglie d’oro e 6 medaglie d’argento. Tra questi eccellono Cielo Pinot Grigio, Pinot Noir, Prosecco spumante, Amarone e Ripasso, ma soprattutto il nuovo uvaggio Rosso “Appassionatamente”.

Epta lancia GranSesia Costan il banco semiverticale che cambia la prospettiva

Epta – gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale – lancia GranSesia a marchio Costan, il banco semiverticale a temperatura negativa che si caratterizza per una peculiare configurazione. La nuova struttura, con vetri dritti e un’altezza di soli 1.480 mm, è studiata per offrire ai consumatori un punto di vista originale sui prodotti sottozero. La vetrina, infatti, è in grado sia di potenziare l’appeal delle referenze al suo interno, che di evidenziare quelle in presentazione negli altri banchi dell’area.

Gli “ingredienti segreti” di GranSesia sono le sue vetrate a tutt’altezza prive di cornice, le spalle panoramiche e gli esclusivi accessori interni, che trasformano la zona bassa del mobile in una “vasca”, per posizionare i sacchetti affinché risultino facilmente riconoscibili e accessibili. Tra questi elementi sono degni di nota i cestoni estraibili e il KIT MULTISOLUTION, composto da una sezione vetrata verticale all’interno della porta e una mensola più corta per il primo ripiano dal basso.

I plus

GranSesia  coniuga capienza maggiorata e minimo ingombro al suolo. Il sistema assicura, infatti, una capacità di carico doppia** se confrontato con un’isola orizzontale delle stesse dimensioni. Interessante anche la sua ergonomia, ottimizzata rispetto alle vasche surgelati tradizionali. Infine GranSesia, banco ultra-moderno e funzionale si configura come il completamento ideale della gamma GRANFIT Costan, creata per arredare le aree di freschi e surgelati con un’unica famiglia, grazie ad un design coordinato che contribuisce a rendere la shopping experience davvero unica.

 

William Pagani, Group Marketing Director di Epta, commenta: “GranSesia è un banco sviluppato per conferire il giusto peso ad una categoria merceologica in continua crescita. Un concentrato di innovazione e funzionalità, con un occhio di riguardo all’ambiente.” E conclude “Con GranSesia, Epta risponde già oggi al Kigali agreement che entrerà in vigore a gennaio del 2019. Incoraggiando l’adozione di soluzioni con refrigeranti a minore GWP, GranSesia è disponibile in versione a CO2 e anche a gas chimici a GWP ridotto.”

**GranSesia BTOB presenta una capacità di carico del +80% rispetto all’isola Tortuga 2 2000 a brand Costan

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