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Look moderno e chiarezza espositiva, ecco il nuovo look di Pam, al debutto a Verona

Arriva a Verona nel punto vendita di via IV novembre il nuovo design dei punti vendita Pam, che, per accogliere un cliente sempre più esigente, infedele e attento ai nuovi stili di consumo, vira verso un design moderno, caratterizzato da materiali più caldi e accoglienti, da un layout semplice ed elegante e da una nuova ridistribuzione degli scaffali.
L’obiettivo del nuovo concept, già inaugurato presso il punto vendita di Milano Strigelli, è quello di accompagnare il cliente attraverso un’esperienza di spesa ben definita, con spazi più ampi e indicazioni dei reparti ben evidenti.

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Il nuovo Pam mantiene l’ampiezza del suo assortimento. In prima linea si trova i tradizionali reparti dei freschissimi: la pescheria, la macelleria, carne, gastronomia, latticini e l’ortofrutta. Con una novità: la Parafarmacia, che è stata inserita in seguito ai lavori di restyling. Ad aiutare e consigliare i clienti ci penserà il personale qualificato di Pam Panorama, sempre pronto a consigliare modalità di utilizzo dei prodotti e condividere le novità più recenti.

Occhi puntai anche sui prodotti delle linee a marchio Pam Panorama con oltre duemila referenze private label presenti in negozio. Molte in linea con le più recenti tendenze di consumo, dai prodotti free-from senza glutine, lattosio o zuccheri, ai regimi alimentari vegani e vegetariani, al biologico. Tutto il mondo della private label Pam Panorama si distingue per l’ottimo rapporto qualità-prezzo: i prodotti a marchio infatti sono tra i più convenienti del mercato.
«A 60 anni di distanza dall’apertura del primo Pam, abbiamo dato il via a una serie di lavori di ristrutturazione e restyling della nostra rete. Pur rimanendo fedeli ai nostri valori di qualità, italianità, convenienza e freschezza, abbiamo scelto di innovare lo stile per rimanere al passo con i tempi e fornire un’esperienza di spesa di alto livello e sempre nuova» commenta Fulvio Faletra, Direttore Customer Engagement Pam Panorama.

MyStore: debutta il nuovo assistente digitale dei Mondadori Store

Mondadori Store presenta MyStore, il nuovo assistente digitale al servizio del cliente, in grado di proporre contenuti e consigli su misura grazie a sofisticati strumenti di analytics. In questa fase di debutto in Italia MyStore è attivo nei Mondadori Megastore di Piazza Duomo e via Marghera a Milano, e nel Mondadori Bookstore di via Appia Nuova a Roma.

MyStore si presenta come un totem con uno schermo interattivo multitouch con il quale interagire in maniera veloce e intuitiva per ricevere suggerimenti altamente personalizzati per acquisiti e regali. La nuova tecnologia utilizza il software GetInTouch: una soluzione interattiva di cognitive content presenter sviluppata da Mauden, che sfrutta l’intelligenza aumentata di Watson di IBM, un sistema cognitivo in grado di elaborare una grande quantità di dati.

“Con MyStore siamo il primo retailer italiano a introdurre un servizio con questo tipo di tecnologia, una soluzione che offre ai nostri visitatori un nuovo modo per esplorare il catalogo di Mondadori Store all’interno dei punti vendita”, ha dichiarato Francesco Riganti, direttore marketing di Mondadori Retail. “La ricerca è pensata per essere la più personalizzata possibile in funzione delle preferenze dei clienti anche sui social, consentendo un nuovo tipo di profilazione molto sofisticato, in grado di apprendere in modo continuo dalla storicità delle interazioni. Per questo abbiamo scelto di affidarci a due partner come Mauden e IBM che in questa direzione hanno negli ultimi anni sviluppato le soluzioni cognitive più significative”.

Vediamo alcune delle principali funzioni: MyBook, MyGift e MyFinder.

MyBook aiuta il cliente nella scelta del libro da acquistare grazie ad analisi cognitive in base al proprio profilo. Effettuando l’accesso dal proprio account Facebook il totem elaborerà le preferenze attraverso un multichoice su libri, musica e film per conoscere i gusti dell’utente. Le scelte effettuate verranno poi combinate alla classifica Mondadori Store e ai dati liberi da privacy su Facebook, come le pagine seguite, il compleanno, le liste di amici e così via. Si otterrà in questo modo la classifica “Scelti per te” con i titoli consigliati da MyStore.

L’utente può inoltre aggiungere i libri visualizzati a una lista di preferiti, consultabile nella sezione “Esplora prodotti”, ogni qual volta si effettuerà l’accesso a MyStore.

MyGift permette di trovare il libro più adatto per un regalo. Anche in questo caso sarà possibile profilare i gusti del destinatario selezionando i titoli e di conseguenza anche i generi letterari preferiti che, abbinati alla classifica Mondadori Store, daranno origine a una nuova classifica “MyGift” con i libri ideali per farsi ispirare per un regalo.

MyFinder consente invece di trovare i prodotti in vendita nello store come libri, cd e dvd con indicazione di prezzo, immagine e area del negozio in cui sono collocati. La funzione permetterà all’utente di ricercare prodotti per nome e per i libri sarà implementata anche la funzione di ricerca per codice ISBN.

 

Il servizio MyStore, disponibile per la prima volta in Italia, è attivo nei Mondadori Megastore di Piazza Duomo e via Marghera a Milano, e nel Mondadori Bookstore di via Appia Nuova a Roma.

 

I Gigli di Firenze implementano il ledwall circolare più grande d’Italia

Comunicare è importante, e riuscire a raccontare la propria storia ricorrendo alle immagini e coinvolgendo il pubblico è un atout da non sottovalutare.

Lo sa bene il Centro Commerciale I Gigli di Firenze che ha recentemente implementato il
ledwall circolare più grande d’Italia, progettato e installato da 3P TECHNOLOGIES, in una modernissima piazza multimediale.

[Not a valid template]Per corroborare e potenziare l’effetto visivo del ledwall sono state previste anche  8 colonne curve di forte impatto scenografico.
Il led, con una circonferenza di 66,2mt x 1,58 mt di altezza, è composto da oltre 2.000 tiles, per un totale di circa 2.400.000 pixel, e da 8 alberi, colonne curve di mattonelle led, su cui vengono distribuiti contenuti grafici sempre differenti grazie al sistema di digital signage, che con video ed immagini in modalità multivision guidano i clienti , li coinvolgono e li stimolano.
L’agorà permette di sfruttare l’area del centro commerciale per spettacoli, ospitate e road show.
3P Technologies si è occupata della progettazione e dell’installazione del sistema lavorando a stretto contatto con gli architetti della committenza ( Eurocommercial ) ed i tecnici di DIGILED. L’installazione è stata fatta interamente in notturna, ed è durata due mesi circa.


L’ancoraggio delle tiles ha richiesto la realizzazione di strutture custom made. Il sistema di controllo è gestito da 5 processori digitali navigator per la distribuzione del segnale video, 1 processore navigator di back up attivo ed 1 sistema di distribuzione fibra ottica ad altre prestazioni.

Attualmente l’installazione è candidata tra i cinque progetti finalisti per il settore retail del premio InVation Award ( www.inavationawards.com ) che si terrà il prossimo 6 febbraio ad Amsterdam in occasione di ISE 2018 , fiera mondiale per il mondo degli integratori di sistemi e del ondo delle tecnologie audio video.

Al Bacio! La catena italiana healthy, green e tech-friendly

Al Bacio!, avanti con brio. Come dimostrano i ritmi di crescita: da una a quattro insegne in meno di 24 mesi. Prende quota la catena di ristoranti italiani healthy, green e tech-friendly progettata da Francesco Aimi, amministratore delegato del gruppo, Fausto Salvador, Paolo Catti e Andrea Terzi, che ora è pronta a sbarcare anche a  Parigi e a Singapore. E nel 2018 prevede anche nuove aperture nel nostro paese.

Dopo il successo del primo locale pilota aperto nel centro di Parma nel settembre 2016, sono stati inaugurati i ristoranti all’interno dello Shopping Brugnato 5 Terre e del Franciacorta Outlet Village e, da poco, il punto vendita in via Vincenzo Monti a Milano, a due passi da piazza Cadorna

 

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di Nicole Cavazzuti

300 in 300: Miroglio Fashion vince la sua scommessa

300 in 300, il progetto annunciato da Miroglio Fashion agli inizi del 2017 e sostenuto con un investimento di 15 milioni di euro, si è concluso con successo, dopo aver coinvolto con restyling e nuove aperture, alcuni brand della società tra cui Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Caractère.

“Sono orgoglioso del team, che ha portato a termine nei tempi previsti quello che poteva sembrare un progetto impossibile” ha commentato Hans Hoegstedt, AD di Miroglio Fashion. “Questo piano straordinario, lanciato a inizio 2017, rappresenta un tassello fondamentale nella nostra nuova strategia di sviluppo dei brand e nella valorizzazione della loro identità: ora possiamo contare su negozi accoglienti, unici e riconoscibili, in grado di offrire alla nostra cliente una shopping experience sempre più personalizzata e distintiva. La ciliegina sulla torta di un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni, durante il quale abbiamo lavorato in un’ottica omnichannel ed abbiamo lanciato nuovi ed importanti progetti come Miroglio Retail 4.0, andando ad arricchire di contenuti e servizi tutta la catena negozi che supera i 10 chilometri di vetrine”.

Le punte di diamante

Tra gli interventi sui punti vendita italiani ricordiamo: i nuovi Flagship Store a Milano di Elena Mirò e Caractère (entrambi in Piazza della Scala) e Motivi (in Corso Vittorio Emanuele II). All’estero, invece, menzione speciale per: Elena Mirò Parigi (Rue Victor Hugo), tutti i corner Elena Mirò presso El Corte Inglés Spagna e Motivi con il nuovo negozio di Mosca presso lo shopping mall Evropeisky (vedi scheda allegata con tutti i principali interventi). “L’attività di progettazione, sviluppo e realizzazione ha coinvolto, tra dipendenti interni e professionisti esterni, ben 15 progettisti, 22 project manager, 20 impiantisti, 30 aziende di arredamento, 15 aziende di impianti elettrici e di condizionamento” commenta Fabrizio Dell’Arte, responsabile del Servizio Retail di Miroglio Fashion, che ha coordinato e gestito il progetto. “Una sfida importante e decisamente stimolante, che è partita dallo sviluppo dei nuovi store concept dei brand Motivi, Oltre, Fiorella Rubino, Elena Mirò e Caractère per declinarsi poi su tutta la rete negozi. Si è trattato di un ‘progetto globale’, che ha coinvolto tutta l’azienda. Ognuno ha contribuito in base al proprio ruolo e alla propria competenza. Un’attenta pianificazione delle attività, un rigoroso metodo basato sul confronto continuo e sulla costante condivisione dei risultati, uniti alla grande tenacia dei vari team di Miroglio Fashion, hanno permesso a questa sfida ambiziosa di concretizzarsi e diventare una tangibile realtà”.

Ahold-Delhaize testa la spesa senza cassa

Ahold-Delhaize come Amazon Go: nel punto vendita di prossimità di Zaandam sta testando la spesa senza cassa, con scansione di codice NFC e pagamento via carta, e presto anche via smartphone. Il sistema, dopo il test che ha preso il via a dicembre in un punto vendita Albert Heijn olandese, potrebbe essere attivato in altri tra i 76 store dell’insegna già dal giugno prossimo.

Dice Jan-Willem Dockheer, amministratore delegato di Albert Heijn: «Gli sviluppi tecnici sono rapidi e possiamo iniziare ora [il test era stato annunciato per il 2018 ma è già partito, ndr], quindi perché aspettare? Prima partiamo, più velocemente impariamo. Il sistema “Tap to go” risponde alle esigenze di velocità e convenienza dei nostri clienti».

Il punto vendita di Zaandam, dove si trova la sede di Ahold Delhaize, è dotato di schede di scaffali elettronici che possono essere scansionati con una carta contactless, e presto con uno smartphone. Dopo una registrazione una tantum tramite un’app, i partecipanti al test possono prendere il caffè o il pranzo ancora più velocemente. Tutto quello che devono fare è toccare l’etichetta elettronica con la carta e prendere il prodotto. Dopo di che, il cliente può uscire dal negozio senza dover passare per le casse e continuare per la sua strada. Entro 10 minuti l’importo viene automaticamente addebitato sul suo account, grazie all’accordo con una banca.

La scelta dei punti vendita di prossimità si spiega con le ridotte dimensioni numero di referenze e con la facilità di acceso a tutte le etichette. Il futuro però sta nella localizzazione del cliente all’interno del punto vendita e nella individuazione automatica di ciò che acquista, senza necessità da parte del cliente di fare altra azione oltre quella di prendere i prodotti dallo scaffale. Un come in Amazon Go, il cui sistema di Seattle non è però ancora stato replicato.

Menchetti porta le sue specialità nella stazione fiorentina di Santa Maria Novella

È ufficiale: lo storico forno artigianale toscano Menchetti porta la sua pizza al trancio e il pane Verna nel corner dedicato, all’interno del locale Piazza della Stazione 16, wine bar e ristorante a buffet aperto da Chef Express nella stazione Santa Maria Novella di Firenze, al binario 16, nella zona dell’ex deposito bagagli (lato verso via Valfonda).
Per Menchetti si tratta del primo punto vendita nel capoluogo toscano, oltre che del primo corner all’interno di un locale Chef Express, la società del gruppo Cremonini leader in Italia nella ristorazione in concessione (stazioni, aeroporti e aree di servizio autostradali). Il marchio del forno aretino è già presente tra Toscana e Umbria, con 10 punti vendita in gestione diretta e 3 franchising.
Il forno, oggi conosciuto sempre più anche fuori dai confini regionali, si è nel tempo distinto per la lavorazione artigianale, i sapori antichi proposti –  grazie all’utilizzo dell’antico grano Verna e alle ricette tramandate da generazioni- e l’eccellenza degli ingredienti impiegati.
All’interno del corner si potrà acquistare sia il pane – sfornato fresco tutte le mattine – che la pizza Menchetti, dalla lunga lievitazione naturale, cotta su pietra e condita nei gusti più disparati e golosi. Inoltre, saranno disponibili anche i prodotti dolciari da forno, tipici della tradizione toscana: Cavallucci alle noci, Meringhe, Panforte, Ricciarelli, Cantucci Toscani alle mandorle e al cioccolato.
Come in tutte le stazioni, l’offerta di ristorazione è disponibile in orario continuato, in particolare, il corner sarà aperto dalle 8 alle 20.
 
Menchetti 1948, l’identikit
Fondata nel 1948, Menchetti è un’azienda a conduzione famigliare con sede a Cesa (AR). Oggi occupa 300 persone e conta 10 punti vendita in gestione diretta e 3 franchising, dislocati tra Toscana e Umbria, completi di bar, pasticceria, panificio e con servizio di ristorazione. Tra gli ingredienti principali, che rendono il gusto dei prodotti unico, c’è la farina di Grano Verna, un’antica varietà di grano tenero, ricco di fibre naturali e a bassa quantità di glutine, coltivato presso l’azienda agricola di famiglia e macinato a pietra, cosi da mantenere il germe di grano all’interno del prodotto finito e preservare una grande quantità di vitamine e minerali.  
 
Chef Express, la storia e i numeri
È la società che gestisce tutte le attività di ristorazione del Gruppo Cremonini, attiva nei segmenti della ristorazione in concessione (stazioni ferroviarie, aeroporti e autostrade, ristorazione a bordo treno) e commerciale. Nel 2016 ha realizzato ricavi per 512 milioni di Euro. Nel settore della ristorazione in concessione in Italia Chef Express ha oltre 200 punti vendita. La società opera sia con marchi propri come Chef Express, Mokà, Mr. Panino, Gourmé, Gusto Ristorante, JuiceBar e Bagel Factory, che con marchi in licenza, come McDonald’s, RossoSapore, Cioccolati Italiani. Nella ristorazione commerciale la società controlla la catena di ristoranti di carne Roadhouse, con 112 locali in Italia.  

Con dm Milano CityLife la drogheria tedesca si presenta all’Italia

Punta su marca commerciale che gode dell’allure della qualità tedesca e sulla convenienza la drogheria tedesca dm drogerie markt, che ritorna in Italia dopo dieci anni “con una politica decisa, determinata”. Che prevede l’apertura di 100 punti vendita in tre anni. Matteo La Porta, area Manager per la Lombardia, ci ha accompagnato nella visita al flaghship store di Milano CityLife, primo punto vendita aperto lo scorso 30 novembre (nel frattempo hanno debuttato altri tre store, due a Udine uno a Laives). Prossime aperture Gorizia, Trieste, Bergamo e Piacenza, con l’obiettivo di arrivare a 40 punti vendita entro il 2018 e 100 nei prossimi tre anni. L’investimento complessivo entro la fine del prossimo anno sarà di oltre 18 milioni di euro con l’assunzione di 200 dipendenti. 

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Un’apripista, una vetrina importante è il negozio di Milano anche se con 322 metri quadri di vendita, è circa la metà della metratura tipica è di 500-600 metri quadri.

L’assortimento spazia dai principali marchi di richiamo (che variano di Paese in Paese: l’Italia è il primo dei 13 fuori da Germania e Austria a essere non mittel o est europeo) a fianco della proposta della marca del distributore (sono 23 le marche di proprietà con oltre 3.000 articoli, molti dei quali biologici o naturali, tutti certificati) che si invoglia a provare “per dare un’alternativa a un prezzo più abbordabile”. L’insegna si caratterizza per una politica di prezzo non promozionale, basata sull’everyday low price.

Varia l’utenza, con una grande prevalenza di donne: dai cinesi dei centri di bellezza della vicina Paolo Sarpi (la “Chinatown” milanese) “che hanno già intuito la nostra convenienza e qualità” alla casalinga alla donna manager.

Il settore food è molto sviluppato rispetto ad altre insegne del genere dove “puntiamo a diventare un riferimento” anche perché la fascia di prezzo sul biologico e naturale è decisamente diversa per i concorrenti.

dm drogerie markt associa in un unico punto vendita l’offerta tipica di almeno cinque diversi tipi di negozio, inserendosi in un segmento del commercio al dettaglio che è complementare e non concorrenziale rispetto ai supermercati. Ogni drugstore comprende l’equivalente di una profumeria ampia e qualificata, di un negozio specializzato in prodotti per il benessere e la salute, con migliaia di articoli biologici e naturali, di uno store di prodotti per l’infanzia, di un grande magazzino di articoli per la casa e di un negozio specializzato in prodotti per animali.

Hubert Krabichler, CEO per l’Italia di dm drogerie markt, ha dichiarato: «L’Italia è un Paese molto attento al benessere e alla cura della persona, esattamente il core della nostra offerta commerciale. Per questo motivo abbiamo sempre considerato l’Italia molto interessante per uno sviluppo fuori dai nostri mercati tradizionali, che sono Germania, Austria e Paesi dell’Est. Riteniamo che adesso sia il momento giusto per aprire qui. Il mercato italiano sta mostrando, infatti, decisi segnali positivi di ripresa e una fiducia crescente dei consumatori».

dm drogerie markt nata in Germania nel 1973 si è poi sviluppata e affermata in Austria e in 10 paesi dell’est europeo è la più grande catena di drugstore in Europa con 3.400 punti vendita, 59.000 dipendenti e oltre 10 miliardi di euro di fatturato.

Nasce a Londra il flagship Bottletop, primo store stampato in 3D da un robot

Un negozio a spreco zero, con un interno a metà tra installazione artistica e design retail costruito da una stampante 3D con plastica riciclata: è uno dei progetti più innovativi del settore già piuttosto avanzato dell’abbigliamento il primo flagship del brand etico di accessori Bottletop, che ha aperto a fine novembre al numero 84 della lussuosa Regent Street.

Il marchio di moda d’alta gamma etico britannico da sempre fa della sostenibilità verso l’ambiente e le popolazioni svantaggiate la sua bandiera, dalle materie prime utilizzate, tutte certificate come la pelle a deforestazione zero e il metallo grezzo. E il flagship intende riflettere proprio questi valori fondanti.

Il negozio è incorporato in una sorta di rete-pattern di plastica riciclata (che alla fine del processo recupererà 60mila bottiglie) che ricopre soffitto e pareti, e nei primi due mesi dall’apertura sarà un work in progress, con il layout costruito lentamente sotto gli occhi dei clienti e curiosi che entrano nel piccolo spazio. «Usiamo questa tecnologia da una prospettiva di storytelling che ci aiuti ad esprimere i nostri valori. Lo scopo di aprire le porte mentre stiamo creando e costruendo lo spazio è quello di portare i clienti dentro questo ambiente ed ecosistema in evoluzione, e di educarli. Le cose devono cambiare e questa è solo la punta dell’iceberg di ciò che è possibile fare» ha detto il cofondatore di Bottletop Oliver Wayman.

Le pareti di pelle certificata sostenibile e alluminio riciclato modellano lo spazio ma diventano anche il supporto per presentare le collezioni. Il soffitto alla fine del processo diventerà un’installazione di migliaia di lattine (senza linguetta) ideate dall’artista britannica Rachel Whiteread e sospese sul supporto di plastica che ingloba il negozio, realizzato con stampa 3d da un robot (chiamato Kuka, a chi interessasse) in grado di realizzare grandi superfici grazie a una tecnologia sviluppata da Ai Build.

Una versione mini del robot industriale usato per stampare parte del negozio è esposta in vetrina, e realizza portachiavi e gadget per i clienti.

Il pavimento è realizzato con pneumatici riciclati. Sul fronte marketing non mancano un profumo e una colonna sonora realizzati appositamente per lo store dal profumiere Timothy Han e dal produttore Mario C, che ha lavorato con artisti del calibro di Beastie Boys e Bjork e ha prodotto la super-band creata per l’occasione Bottletop, composta da Carl Barat (Libertines), Matt Helders (Arctic Monkeys) e Gruff Rhys.

Wayman ha lavorato con lo studio di architetti londinese Krausse per sviluppare il modello 3d dello spazio in corso di realizzazione. 

Oltre all’attenzione all’ambiente, Bottletop produce le proprie collezioni (borse e accessori) nei Paesi in via di sviluppo avvalendosi di artigiani locali e sostenendo le comunità locali con vari progetti.

Gruppo Inditex, tre nuove aperture a Milano e Roma nel mese di dicembre

Sono ben tre (a distanza ravvicinata) le nuove aperture del Gruppo Inditex (noto per i marchi Zara, Pull&Bear, Massimo Dutti, Bershka, Stradivarius, Oysho, Zara Home e Uterqüe). Di queste, due a Milano ( Massimo Dutti a Milano, in Galleria Vittorio Emanuele e la Riapertura dello store Zara riservato alla moda Uomo, a Milano, in Corso Vittorio Emanuele 11)  e una nella Capitale (lo store Bershka a Roma, in Via del Corso, all’interno della Galleria Alberto Sordi) prevista per il 20 Dicembre.

Il contributo occupazionale

Si tratta di tre aperture molto importanti, che confermano la crescita di Inditex in Italia, la volontà di rilanciare la presenza a Milano e anche a Roma, in centro città, il ruolo a sostegno dell’occupazione. In relazione all’apertura dei due negozi a Milano, infatti, Zara ha assunto 24 nuove persone e Massimo Dutti 35. L’età media di tutti i dipendenti di Zara in Vittorio Emanuele reparto uomo è 27 anni. L’età media di tutti i dipendenti di Massimo Dutti in Galleria Vittorio Emanuele è 27,9 anni. Bershka ha 48 assunzioni confermate ad oggi per lo store di Roma.

Zara di Corso Vittorio Emanuele

Il flagship store, che si sviluppa su tre piani, si caratterizza per  un design elegante e discreto, dove predominano i toni chiari e dove le texture e la loro interazione con le luci colorano gli spazi. La disposizione ordinata e lineare ha lo scopo di migliorare l’esperienza del cliente, che può visionare il prodotto in tranquillità e goderne a pieno.

L’obiettivo è stato quello di generare un nuovo ordine unitario e coerente, in grado di dialogare con la struttura originaria dell’edificio.

Il risultato è uno spazio diafano e libero, dove l’area centrale costituisce l’anima dell’edificio e il piano terra rappresenta il luogo di connessione con la città. I piani superiori, invece, sono scanditi da pilastri metallici, disposti a griglia, conferendo ordine e simmetria all’intero spazio. Circa la scelta dei materiali, per intervenire sull’edificio esistente sono state utilizzate pietra e graniglia insieme all’ottone invecchiato, mentre per il restauro degli interni del negozio si è optato per alluminio e ottone naturale.

Il negozio si distingue per i quattro concetti che dominano la filosofia architettonica di Zara – chiarezza, funzionalità, bellezza e sostenibilità -. A tal riguardo, lo store rispetta i più severi standard di eco-sostenibilità previsti per gli edifici, applicati sia alla sua struttura, sia all’operatività quotidiana. In questo modo si garantisce, rispetto a un negozio tradizionale, un risparmio medio di elettricità del 30%, con conseguente riduzione delle emissioni inquinanti, e una riduzione del consumo di acqua fino al 40%. Questi standard elevati caratterizzano ormai oltre il 70% degli store Inditex nel mondo.

Massimo Dutti

Un negozio la cui architettura si integra alle esigenze estetiche della galleria e, allo stesso tempo, ha adattato la sua immagine abituale senza perdere personalità.

Il design degli interni, sviluppato interamente da Massimo Dutti, si basa sull’uso di nuovi materiali, finiture e illuminazione. In questo nuovo negozio tutti i dettagli sono allineati per consolidare l’identità e il lifestyle del marchio.

Il nuovo negozio, oltre a rispondere al concetto più avanzato di negozio eco-efficiente del Gruppo Inditex, conta su una serie di elementi innovativi che uniscono moda e tecnologia, obiettivo del marchio per proporre costantemente nuove shopping experience ai clienti.

Ecco alcune delle implementazioni:

Sostenibilità: tra le misure di eco-efficienza si evidenzia l’illuminazione, con sistemi per l’ottimizzazione dell’illuminazione dei mobili e l’uso esclusivo di Led (Light-Emitting Diode).

Per l’aria condizionata e la ventilazione, si è lavorato sull’isolamento termico dell’involucro dei locali e sul controllo del livello di ventilazione basato sull’occupazione dello spazio mediante sonde di CO2.

Per completare, viene fatto un uso efficiente dell’acqua e vengono proposti spazi interni per la promozione del riciclaggio dei materiali.

Tecnologia: Massimo Dutti continua con lo scopo preciso di offrire nuove esperienze di acquisto, basate sull’innovazione.

Queste sono alcune delle più importanti proposte tecnologiche del nuovo negozio:

Camerini interattivi: nel momento in cui il cliente arriva in camerino, i capi vengono scansionati e appaiono automaticamente sullo schermo posizionato all’interno. Tramite i touch screen posizionati nei camerini, il cliente può consultare i dati sui capi scelti o richiedere un cambio di taglia. Gli schermi hanno anche un sistema di Visual Search Technology che propone articoli complementari e sostitutivi a quelli scelti.

Wallet: Inserito nella nuova app del negozio online Massimo Dutti, include il servizio di pagamento mobile (Wallet) per dispositivi IOS, che consente all’utente di acquistare direttamente dal proprio smartphone con qualsiasi carta precedentemente registrata nell’app.

Scansiona e acquista: il cliente potrà individuare i prodotti che desidera in negozio e, dall’APP del marchio, scansionarli, ottenere tutte le informazioni relative allo stesso e, direttamente, aggiungerli al carrello della spesa online con consegna dove si preferisce.

Click & Collect: i clienti di Massimo Dutti hanno la possibilità di prenotare articoli dalla APP del marchio e ritirarli presso il negozio della Galleria Vittorio Emanuele.

 

 

 

 

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