Svinazzando, il primo Personal Wine Bar nato dall’intuizione imprenditoriale di Matteo De Pedys, si prepara al debutto milanese. Già presente a Busto Arsizio (VA) con il suo Flagship Store, il Wine Store debutterà nel cuore del nuovo Shopping District City Life, il prossimo 30 novembre nell’area dell’ex Fiera.
Il primo Personal Wine Bar
Svinazzando trova la sua cifra peculiare nella personalizzazione di ogni dettaglio. L’enoteca, infatti, combina la possibilità di realizzare bottiglie ed etichette speciali con percorsi degustazione e un’ampia scelta di signature cocktail. Ma non solo: Svinazzando offre anche la possibilità di personalizzare i dettagli della mise en place – dai bicchieri, alle posate fino agli stessi tovaglioli – e, in futuro, anche di opere d’arte esclusive all’interno dello store.
Creazioni esclusive
Svinnazzando, per rendere unica la propria offerta garantisce da una parte un rapporto qualità prezzo competitivo, dall’altra la possibilità di realizzare versioni customizzate delle etichette e delle bottiglie senza che siano necessari quantitativi minimi.
[Not a valid template]L’offerta
I clienti potranno scegliere all’interno di un’offerta ampia di vini bianchi, rossi, rosati, spumanti e bollicine metodo classico. Saranno le 18 referenze nazionali, e si potranno richiedere anche i vini non presenti in catalogo. L’enoteca si distingue per la possibilità di personalizzazione di ogni dettaglio delle bottiglie, a partire dalla grafica e dal materiale delle etichette (Pvc, fibra di carbonio, tessuto, platino, oro, argento, cioccolato), fino al colore delle capsule, ai materiali di imbottigliamento, al pack (in legno, seta o cardboard), agli imballaggi e alle dimensioni (standard 0,75lt, magnum 1,5 lt, Jèroboam 3lt e Mathusalem 6lt).
Degustazioni “Taste, love, Buy”
Con la formula “Taste, love, Buy”, Svinazzando inaugura percorsi degustazione personalizzati, con le migliori specialità gastronomiche artigianali del Belpaese (salumi, formaggi, pane) e la possibilità per il cliente di acquistare subito i prodotti più apprezzati.












L’intervento architettonico interno ed esterno sulla location ha mantenuto a guida del progetto alcuni segni forti, come le arcate esterne e interne, e alcuni materiali, poi reinterpretati, tratti direttamente dagli allestimenti originali dell’edifico. «L’equilibrio tra elementi classici e contemporanei – spiega Andrea Vignolo, architetto di Miroglio Fashion proprietaria del brand – è il punto fondamentale di tutto il lavoro e si legge e sintetizza al meglio nel diamante in acciaio lucido che, posizionato al centro dello store, esprime il desiderio di contemporaneità del brand, in armonica contrapposizione rispetto agli elementi più classici. Fanno comparsa finiture preziose, in galvaniche ottone e bronzo, pavimenti in legno posati a spiga e marmi di pregio, dettagli tessili. Forma archetipa ricorrente e citata nel design di arredi ed ambienti, l’arco, come figura di riferimento essenziale del linguaggio architettonico italiano, abbraccio ideale, emblematico simbolo di inclusione».
«Per noi è un ulteriore step della strategia di un brand da sempre vicino alle donne, 365 giorni l’anno. Una pluridecennale conoscenza delle nostre clienti, del loro lifestyle, delle loro abitudini e aspettative, di cui il brand ha saputo far tesoro arrivando a progettare oggi un flagship store in cui spazi ed elementi architettonici sono concepiti per interpretare in modo intimistico l’essenza ‘curvy’ della donna e offrirle una shopping experience davvero personale» commenta Martino Boselli, Brand Director di Elena Mirò.






I premi sono stati assegnati da una giuria indipendente composta da 70 esperti del settore che ha valutato design, qualità, servizio, innovazione, originalità e impegno per la sostenibilità di ogni candidatura.



