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Luca Pagano alla guida del Gruppo BeMyEye

BeMyEye, azienda leader nell’innovativo settore delle ricerche di mercato tramite mobile crowdsourcing, annuncia la nomina di Luca Pagano a CEO del Gruppo.

«BeMyEye” dichiara Luca Pagano, che vanta un’esperienza decennale nel mondo mobile, “è un esempio lampante dove l’uso innovativo di tecnologie di nuova generazione permette di risolvere problemi reali in tempi e modi impensabili fino a pochi anni fa e, potenzialmente, di sovvertire gli equilibri decennali di un’industria importante come quella delle ricerche di mercato. È un’idea geniale con possibilità di sviluppo enormi che ha già dimostrato di poter generare volumi di attività e ricavi significativi. Il nostro obiettivo nel breve è di fare leva sulla leadership nel mercato Italiano per diventare leader Europeo partendo dalla conquista dei mercati chiave dove siamo già attivi, in particolare UK, Germania e Francia. BeMyEye avrà presto una delle più grandi mobile workforce d’Europa».

La società, fondata e presieduta da Gian Luca Petrelli, si avvale di un capillare network di oltre 70.000 rilevatori on-demand in grado di svolgere audit, mystery shopping, interviste e raccogliere lead commerciali su migliaia di punti di vendita, in pochi giorni, annullando le spese di trasferta.

I rilevatori di BeMyEye sono privati cittadini che utilizzano un’app gratuita tramite la quale vengono ricompensati in denaro per svolgere, su base volontaria, micro-lavori nei negozi dei loro dintorni.

Sono oggi oltre 100 i clienti tra cui i principali marchi dei prodotti confezionati (Henkel, Coca-Cola, Barilla, Heineken, Nestlè, Perfetti-Van Melle, Colgate-Palmolive, Kimberly-Clark), della Gdo (Auchan, Conad, Coop, Finiper), della telefonia (Telecom Italia, Vodafone, H3g, Fastweb), e dell’elettronica di Consumo (Nespresso, Sony, HP, Samsung, Lenovo) per misurare e migliorare la propria presenza in supermarket, negozi tradizionali, bar, farmacie, stazioni di servizio e molto altro.

Ognina Catania riapre come IperSimply dopo il restyling, puntando su freschi e convenienza

Ci sono due modi di affrontare i periodi difficili: chiudere o rilanciare. Ha scelto il rilancio nel territorio catanese Simply Italia – la catena di supermercati del Groupe Auchan – rinnovando sia nell’assortimento sia nella proposta commerciale lo storico supermercato Simply di via Acicastello 17 con la nuova insegna IperSimply, e tutelando i posti di lavoro dei 50 addetti. Esteso su una superficie di 3.700 metri quadri con un assortimento di circa 9.000 referenze e un parcheggio con 135 posti auto, ha 10 casse tradizionali poste in barriera e 4 casse self-service.

“In questo periodo di profonda crisi, abbiamo deciso di investire in questo storico supermercato, che continua a essere di riferimento per gli acquisti della zona, consolidando la nostra presenza sul territorio e tutelando i nostri collaboratori. Il nuovo IperSimply assicura alla clientela un nuovo risparmio quotidiano che non teme confronti e un servizio capace di trasformare il tempo trascorso all’interno del punto vendita in un’esperienza piacevole e ancor più funzionale” ha spiegato Sebastiano La Tona, Direttore Operativo di Simply Italia.

Il “nuovo corso” è caratterizzato da una spiccata convenienza, garantita da un abbassamento generalizzato dei prezzi di tutti i prodotti e di tutti i reparti, dalla presenza di numerose occasioni d’acquisto e dall’offerta ampia e profonda di prodotti a marchio Simply, che offrono un risparmio continuativo con un prezzo mediamente inferiore del 30%. Fino al 7 giugno, inoltre, ogni 40 euro di spesa il clienti ricevono in omaggio un buono sconto di 10 euro (da utilizzare dall’8 al 14 giugno su una spesa minima di 40 euro).

IperSimply-Ognina_1Altro focus è sui prodotti freschi: frutta e verdura della migliore qualità, carne controllata e garantita, pesce fresco servito al banco, una panetteria con pane sfornato tutti i giorni e pasticceria, un’ampia gastronomia con ricette di piatti pronti e salumi e formaggi di prima scelta, anche regionali. La valorizzazione delle produzioni locali avviene grazie ai progetti di partnership con produttori della zona, per favorire l’economia del territorio. Nel reparto gastronomia il 10% dei prodotti proviene dal territorio del punto vendita. Il nuovo supermercato si contraddistingue anche per un’enoteca rifornita con oltre 1.000 etichette di vini da tavola e da degustazione, provenienti dalle migliori cantine d’Italia, oltre a liquori e a un ampio assortimento di birre, anche speciali, provenienti da tutto il mondo.
Nel nuovo IperSimply è presente anche un’ampia area di prodotti non-alimentari: oltre 2.000 occasioni di risparmio su casalinghi, giardinaggio, telerie, autobrico, abbigliamento, giocattoli, elettrodomestici e tecnologia. La parafarmacia propone circa 500 referenze di farmaci da banco, senza obbligo di ricetta medica e prodotti omeopatici, oltre a circa 2.800 prodotti di erboristeria, dermocosmetici, integratori dietetici, integratori per sportivi e prodotti di veterinaria.

Il Gruppo Gabrielli premia il miglior punto vendita Oasi

Le vicepresidenti Laura e Barbara Gabrielli il Presidenmte del Teramo Calcio (neopromosso in serie B) Luciano Campitelli e Giancarlo Gabrielli

Mantenuti gli standard qualitativi dello scorso anno, l’ipermercato Oasi di Piano D’Accio si aggiudica per il secondo anno consecutivo il premio “Miglior filiale Oasi” voluto dal Gruppo Gabrielli per segnalare i punti di vendita Oasi e Tigre che si sono distinti per le ottime performance.

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L’attuale direttore del punto vendita Mirko Marchegiano con il Presidente del Teramo Luciano Campitelli

«Sono molto contento di questo riconoscimento – ha commentato Luigi D’Annibale ex direttore dell’ipermercato – soprattutto per i miei collaboratori, dagli addetti ai capo reparto. Sicuramente il reparto macelleria con i tanti servizi offerti, l’ampliamento della gamma dei freschi e l’alta qualità dei prodotti, che da sempre contraddistinguono tutti i punti vendita del Gruppo Gabrielli, sono stati la nostra carta vincente”. È intervenuto anche l’attuale direttore del Punto vendita premiato Mirko Marchegiano da poco insediato “L’obiettivo da centrare per il prossimo anno è ottenere per il terzo anno consecutivo questo ambito riconoscimento.”

Da Végé con i beacon il prodotto parla al cliente

L’amministratore delegato di Gruppo VéGé Giorgio Santambrogio è particolarmente soddisfatto. L’annuncio fatto durante Linkontro Nielsen riguardante l’avvio dell’utilizzo dei beacon in alcuni punti vendita del Gruppo ha colpito nel segno, suscitando interessamento in molti rappresentanti dell’Industria di marca presenti al Forte Village.

Perché è la prima volta che questa tecnologia di marketing di prossimità viene utilizzata in un supermercato (esempi ci sono in COIN/OVS e realtà come Mondadori, Stroili, Adidas tramite piattaforme come Checkbonus), aprendo il mondo del largo consumo alla rivoluzione dell’Internet of things. «Per la prima volta in Italia all’interno di un supermercato il prodotto potrà interagire con il singolo cliente», ha spiegato Santambrogio.

Coupon BeaconGrazie alla tecnologia Bluetooth, la App Delizie Végé e lo smartphone, i sensori beacon posti in prossimità dei singoli prodotti interagiscono con il cliente mentre si sposta tra le corsie, fornendogli informazioni sui prodotti e segnalandogli novità e promozioni, anche personalizzate, direttamente sul suo smartphone.

«È il paradigma delle promozioni che per la prima volta viene capovolto – spiega Santambrogio – perché non è più i cliente che cerca il prodotto, ma è il prodotto che parla direttamente al cliente. Questa tecnologia, che il Gruppo Végé sviluppa per prima in Italia nella Gdo, sintetizza e rende accessibile ciò di cui si parla da tempo: marketing esperienziale, proximity marketing, mobile marketing. E inoltre ha grandi potenzialità di sviluppo nel campo, per esempio, della instore gamification.

Con una valenza positiva da non sottovalutare: il contatto si attiva solo ed esclusivamente perché è il cliente che ne accetta le condizioni. Non è un caso che proprio perché siamo di fronte a una nuova modalità di dialogo con il cliente, che la richiede, diverse aziende abbiano espresso il loro interessamento al riguardo».

Il pilota è in corso da qualche settimana nel punto vendita a insegna Dimeglio a Crevalcore (Bologna) che fa capo all’impresa mandante Market Ingross, relativamente a 6 referenze (quattro di marca e due a marchio Delizie VéGé), ma il progetto va immediatamente a roll out su 100 negozi delle imprese Moderna del presidente Mastromartino, Migros e Gargiulo&Maiello di Napoli (cura persona) per complessivi 10 mila bacon installati (ogni beacon richiede un investimento di 25 euro).

CRAI punta sul format, sulla multicanalità e sul rapporto con la clientela

Con un fatturato della rete totale pari a circa 4 mld e 850 milioni (pari a un incremento del 24% sull’anno precedente e corrispondente a un netto raddoppio rispetto al 2008) e un energico sviluppo della rete (+323 pdv nel settore alimentare) Crai si conferma anche per quest’anno leader qualitativo del mercato di vicinato, in un’ottica di relazione quotidiana e di familiarità con la propria clientela. Non basta: procede a gonfie vele anche il canale drug, che grazie all’apertura di 270 nuovi negozi, oggi può contare su una rete capillare di oltre 3.000 pdv.

“La soddisfazione cresce – dichiara Marco Bordoli, Amministratore Delegato CRAI Secom – se si considera l’attuale situazione economica con trend ancora negativo. Per fronteggiare la crisi dei consumi e attrarre sia nuovi operatori commerciali, sia nuovi clienti, abbiamo attuato alcune azioni per noi determinanti ai fini del successo: nuovo posizionamento strategico della marca “Nel cuore dell’Italia”, nuovo format per i punti vendita; forte spinta alla marca privata con attenzione alla gamma di prodotti di qualità; potenziamento della rete multicanale sul territorio e nuovo assetto organizzativo della centrale. Inoltre, al comparto food si aggiunge la forte presenza anche nel settore Drug, con oltre 1000 negozi in Italia. Oggi – continua Bordoli – siamo tra i principali leader nella formula distributiva multicanale.”

Progetti per il 2015
In un’ottica di sviluppo, crescita e miglioramento, Crai ha stabilito alcune priorità per l’anno in corso. Innanzitutto partendo dal presupposto che il cliente debba stare sempre al centro. Ma cosa vuole esattamente il consumatore? I dati emersi da una recente customer satisfaction, realizzata su un panel di 7300 clienti, rivelano che sul podio dei desideri di chi acquista non vengono messi sconti e promozioni (stabili al quarto posto) ma gentilezza, pulizia, servizio e facilità nel fare la spesa.

Ed è con queste aspirazioni che si deve fare i conti, proponendo iniziative, attività e soluzioni in grado di essere apprezzate e di incrementare la fedeltà all’insegna. Altro elemento strategico in grado di valorizzare le performances del Gruppo è quello di lavorare sul format del negozio. L’obiettivo, con Progetto Format, è quello di uniformare i punti vendita dell’insegna in modo da fornire un format comune e da offrire ai clienti una medesima shopping experience. Partendo dalle metrature più piccole – sotto i 100 mq – fino ad arrivare a quelle più grandi (oltre i 1000 mq). Uniformare quindi i punti focali del negozio, i display, il visual merchandising, le griglie assortimentali, la gestione della comunicazione in-store, le divise, i ruoli strategici dei reparti, la sequenza merceologica, fino ad arrivare al risparmio energetico. Ad oggi sono venti i negozi test, monitorati sulla base di alcuni parametri prestabiliti (come scontrino e margini) e pronti ad essere confrontati con il modello antecedente.

E in questa vision “store centrica”, si innesta il terzo driver di successo: la formazione. Per questo il Gruppo continua anche ad attivarsi con impegno sulle nuove generazioni di imprenditori. Per il 2015 il calendario della proposta formativa prevede:

  • Commercial & marketing retail
  • Il banco ortofrutta
  • Leadership e organizzazione del lavoro
  • La redditività
  • Comunicazione efficace
  • Operatività di punto vendita
  • Giovani Crai “Lo sviluppo della leadership”
  • La gestione del rischio di credito
  • Conoscenza dei vini e valore aggiunto indiretto
  • Il banco SAFO
  • Pane e Pasticceria
  • La gestione delle risorse umane
  • Monitoraggio nuove aperture

Ed eccoci al quarto asset: focalizzarsi sui localismi, un impegno ben sintetizzato dal pay off “Nel cuore dell’Italia” teso a sottolineare il legame con il territorio. E in questa direzione si muove pure il concept “A due passi da qui”, che ha lo scopo di valorizzare i prodotti e le eccellenze locali, dando così la giusta riconoscibilità al territorio, ai piccoli produttori, all’eccellenza italiana. Infine i prodotti a marchio: oggi rappresentano il 19,28% della quota di mercato e registrano un + 1% sul 2013; per questo costituiscono un tavolo di lavoro promettente su cui l’insegna si ripropone di crescere ancora, per superare la soglia del 20%. (C.I.)

A Cittaducale (Ri) un nuovo Cash & Carry C+C di GMF (Selex)

Ha aperto a Cittaducale, cittadina a pochi chilometri da Rieti, il nuovo Cash & Carry C+C di GMF Spa, realtà distributiva di Ponte San Giovanni (Pg), che fa capo al Gruppo Unicomm di Vicenza (associato a Selex Gruppo Commerciale). La nuova struttura ha una superficie di 3.000 mq di cui 2.500 di vendita, ed è dotata di un parcheggio di 100 posti auto di cui 30 coperti. Ha un organico di 20 addetti e dispone di 4 casse.

Riservato a una clientela di professionisti dei settori alimentare e ristorazione, ha in assortimento oltre 10.000 referenze alimentari, grocery e non food, che va dai freschissimi all’attrezzatura professionale. Particolare attenzione è dedicata ai reparti dei freschi, con proposte sempre attente e mirate alle esigenze dei clienti e un’ampia offerta di tipicità regionali: ortofrutta, salumi e formaggi, macelleria, pescheria. La cantina presenta un’accurata selezione di vini di qualità, pensata per ogni esigenza della piccola e grande ristorazione.

Non mancano le due linee a marca commerciale rivolti alla clientela professionale: Sù per gli alimentari, e Vanto per la detergenza professionale.

Cuorebio apre a Roma un nuovo supermercato

Cuorebio, insegna del gruppo EcornaturaSi destinata ai negozi indipendenti associati (sono circa 300 dislocati soprattutto in centri di medie e piccole dimensioni) ha aperto ieri un nuovo punto vendita nella capitale a insegna Più Bio-Cuorebio.

A fondare il nuovo supermercato Cuorebio è Rodolfo Foglietti, da 14 anni impegnato nel biologico. Il punto vendita è caratterizato da uno spazio ampio con vasto assortimento  di prodotti bio di qualtià rispondente anche a criteri di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale.

Tra le referenze presenti: pane preparato con farine biologiche ai formaggi, ortofrutta fresca, prodotti per chi soffre di intolleranze alimentari, referenze per vegani e vegetariani, bevande vegetali, succhi, vini e birre rigorosamente bio, pasta e biscotti, detergenti per la pulizia della casa, prodotti per l’infanzia, prodotti cosmetici e libri

Il nuovo Cuorebio si trova in zona Casilina,  in via dei Ruderi di Torrenova ed è dotato di parcheggio

La libreria infinita prossimamente da Mondadori Store

Nasce dalla collaborazione con la torinese Promedia Solutions la piccola-grande rivoluzione che a partire da giugno sarà disponibile nel Mondadori Megastore di Milano Piazza Duomo.

Si tratta del servizio di book on demand che consente di stampare un libro in pochi minuti direttamente nel negozio, scegliendo da un catalogo di oltre 7 milioni di titoli dei maggiori editori internazionali. Espresso Book Machine™, che sarà fisicamente presente nel Megastore di Milano Piazza Duomo,  unisce i vantaggi della distribuzione digitale alla qualità di un libro cartaceo: premendo un pulsante è possibile stampare, rilegare e rifinire in alta qualità e con copertine a colori libri tascabili in lingua, e prossimamente anche in italiano. Il Book on demand sarà inoltre disponibile anche dal sito Mondadoristore.it.

Ne ha parlato l’amministratore delegato di Mondadori Retail Mario Maiocchi nel corso dell’incontro di presentazione del prossimo World Rretail Congress (Roma, 8-10 settembre) organizzato da Kiki Lab.

Schermata 2015-05-21 alle 16.28.06Il nuovo store  in apertura tra qualche settimana in Via San Pietro all’Orto sempre a Milano è inoltre l’esempio della nuova generazione dei Mondadori Store che accanto al core business dei libri e all’area consumer electronics amplierà l’area impulso con il ticketing e i viaggi, oltre a prevedere anche un’area ristorazione. Si tratta di un nuovo formato di punto vendita tra i 700 e i 1200 metri quadrati, identificato come quello che può ottimizzare la redditività al metro quadro in un settore, in cui la vendita di libri dal 2011 al 2013 è calato del 13,7% (-7,5% per le librerie Mondadori). Mondadori Store è un network di 600 librerie e opera con un modello di business articolato su 4 canali di vendita: diretta, franchising, club e web. Tra questi conta ad oggi 530 bookstore e point in franchising, 21 bookstore e 8 megastore in gestione diretta, 59 punti vendita Club Mondolibri.

«Intendiamo valorizzare le categorie tradizionali e aggiungere i nuovi servizi, come il desk di assistenza immediata post vendita per area informatica – ha affermato Maiocchi – e il print on demand, che crediamo ci aiuti a non perdere vendite per out of stock. La stampa su ordinazione sarà anche disponibile online. Oltre a ciò pensiamo alla libreria come a un ambiente multiculturale: si alterneranno artisti emergenti che creeranno live le loro opera che rimarranno in esposizione per un mese».

Starbucks sperimenta a New York un formato express

Si trova in un palazzo storico al numero 14 di Wall Street a New York il nuovo format ideato da Starbucks, colosso americano delle caffetterie, per il consumo rapido sul posto o per il take away. Lo studio del caso è interessante, perché riguarda una modalità di consumo sempre più diffusa e che ha risvegliato l’interesse di distributori ed aziende (pensiamo al Coop&Go nell’area Expo ma anche alle catene britanniche tipo Pret à Manger) ma anche e soprattutto perché adotta alcuni accorgimenti inediti, in un layout decisamente interessante per questo tipo di formati e in uno spazio limitatissimo: meno di 50 mq. Il progetto pilota è stato ideato “per clienti in mobilità che cercano i prodotti di qualità di Starbucks in un bell’ambiente, insieme all’efficenza che viene dal fatto di sapere da principio cosa vogliono e di riuscire ad ottenerlo velocemente”. O, come ha dichiarato Bill Sleeth, vicepresidente Starbucks store design, “Questa location a Wall Street è stata appositamente progettata per prendere ciò che sta al cuore dei nostri cafè e distillarlo in uno spazio più piccolo. È un perfetto esempio di come bilanciare un grande design, l’attenzione ai dettagli e all’efficienza, mantenendo allo stesso tempo ciò che è unico e ci rende ciò che siamo: il nostro caffè e il rapporto con i clienti”.

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Visita al Future Food District di Coop, prove di futuro nel supermercato di Expo

A due settimane dall’apertura e spenti i riflettori sulla “prima” del Future Food District, l’annunciatissimo padiglione che Coop ha dedicato, con la consulenza di Carlo Ratti del MIT, alle tecnologie del futuro nel retail, lo spazio da 2500 mq su tre livelli si sta sempre più comportando come un punto vendita vero e proprio.

Attira per le sue dotazioni tecnologiche e il layout attraente scolaresche e curiosi, che poi spesso si fermano a comprare: ad esempio gli ingredienti per costruirsi un panino, magari con salame di cinta senese per sentirsi un po’ gourmet senza spendere un patrimonio. Ma è utilizzato anche, assicura chi ci lavora, per fare la spesa a fine turno dai lavoratori di Expo o dai turisti stranieri per spedire presenti Italian Style a casa, grazie alla postazione DHL. Un’area di gourmandise fai-da-te e low cost (ma ce ne sono altre, nei padiglioni meno spaparazzati e tra lo street food, basta cercare) proprio nel centro della grande kermesse dell’Esposizione universale milanese.

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Tutto è digitale, dal prezzo alle informazioni di prodotto. I prodotti sono quelli di Coop ma non solo, ci sono vari partner con i loro corner, da Barilla e Ferrari. Poi c’è una sezione dedicata al cibo del futuro, dalla pasta stampata in 3D agli insetti ai nuovi packaging per il fresco. Ma c’è anche il libro di ricette che si costruisce a partire dagli ingredienti. Nel segno della tecnologia e della personalizzazione dell’esperienza culinaria.

 

Tante le suggestioni e le idee, alcune già presenti in alcuni retailer specie all’estero, altre più futuribili.
Tra le prime ci sono gli ologrammi utilizzati con finalità promozionali.

 

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