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L’avanzata dei “Grocerant”: John Lewis apre altri ristoranti Rossopomodoro

Il ristorante Rossopomodoro all'interno del flagship John Lewis di Oxford Street, a Londra.

Risparmio di tempo, qualità, salute ma anche convenienza: sono questi i fattori che spingono l’avanzata dei “Grocerant”, ovvero i ristoranti (restaurant), aree ristoro, bar aperti all’interno di un supermercato (Grocery stores, da qui la “parola macedonia”). Un trend che in Paesi come Canada, Usa e UK è in forte espansione. E che piace molto ai Millennials: foodie, vanno di fretta e spesso saltano il pasto pur di stare dietro ai loro impegni, sociali o lavorativi, e apprezzano i punti vendita in grado di avere un “approccio olistico” al cibo. Soprattutto, apprezzano l’opportunità di risparmiare tempo mangiando un boccone mentre fanno la spesa.

L’ultima conferma viene da John Lewis, insegna britannica di alta gamma, che ha deciso di introdurre entro il prossimo anno altri dieci ristoranti Rossopomodoro e caffè Joe & The Juice nei suoi punti vendita del Regno Unito. Le due catene sono inoltre presenti con locali temporary sulla terrazza estiva del flagship John Lewis di Oxford Street a Londra, che già ospita al suo interno due ristoranti Ham Holy Burger e Rossopomodoro.

Secondo Carman Allison, VP of consumer insights di Nielsen, la presenza di ingredienti freschi e sani è una delle chiavi del successo, insieme a una proposta diversificata atta a incontrare i gusti di clienti foodie sempre più esigenti e curiosi. “Le vendite nei supermercati sono statiche e le persone tendono a spendere di più per mangiare fuori casa. I retailer stanno cercando di intercettare questo mercato”.

La proposta ideale è quella che passa per alimenti freschi, sushi e insalate, ma i retailer più accorti stanno iniziando a “creare ambientazioni”, magari con uno “spazio caminetto” che faccia sentire i clienti “al ristorante”, ma anche a consentire loro di bere solamente un bicchiere di vino o una birra come aperitivo, come succede già ad Eataly Smeraldo. 

Le strategie sono varie: l’insegna può siglare una partnership con vere e proprie catene già strutturate, come ha fatto John Lewis con Rossopomodoro, ma anche “rifornire” l’area ristorazione con l’offerta del punto vendita, offrendo ad esempio un sushi presso il banco pesce o addirittura cucinando il pesce acquistato dal cliente, che si può sedere e consumarlo sul posto. In ascesa ci sono anche gli spazi mutifunzionali, come il nuovo Sapori&Dintorni di Napoli che nell’area Gourmeet opera a fianco di un bistrot e a “Bombe”, locale ideato dal tre stelle Michelin Niko Romito e gestito dagli allievi della sua scuola di cucina, dove si può acquistare il suo famoso street food.

Con le soluzioni retail di Axiante lo scaffale si legge con lo smartphone

Restituire valore agli assortimenti, banalizzati dalle promozioni, è uno dei compiti principali che hanno di fronte industria e distribuzione. E in epoca di cloud e digital, lo smartphone viene in soccorso a supporto delle strategie di merchandising e category management di produttori e retailer.

È l’obiettivo di Axiante, società operante come system integrato per servizi e soluzioni Crm, categoy e trade management.

«Le applicazioni mobile – dichiara Romeo Scaccabarozzi, Presidente di Axiante – completano la gamma di soluzioni e servizi a supporto della pianificazione strategica e del miglioramento dei processi, per muovere in modo efficiente i prodotti lungo tutta la supply chain. Le nostre soluzioni consentono lo scambio di informazioni e la collaborazione tra distribuzione e industria, agevolando flessibilità, dinamismo e reazione repentina al cambiamento, generando di conseguenza un reale vantaggio competitivo».

Le ultime soluzioni mobile intendono mettere in condizione la forza vendita e i merchandiser di ricevere e fornire informazioni in tempo reale, monitorare costantemente ogni attività e consentire l’intervento immediato, per creare nuove opportunità e favorire l’incremento delle performance.

Le applicazioni mobile facilitano così la condivisione dei dati tra sede centrale e forza vendita, la verifica e la corretta esecuzione delle strategie in ambito category management, pricing, space allocation, promozionale e marketing; offrono inoltre la possibilità di monitorare e gestire gli ordini e la disponibilità dei prodotti a scaffale, nonché di effettuare la rilevazione dei dati di merchandising. Il merchandiser, per esempio, può utilizzare l’app per accedere alle informazioni, disponibili su cloud, relative alle promozioni e ai prezzi dei prodotti, al loro posizionamento e quota spazio o alla disposizione del materiale Pop e identificare in poco tempo eventuali anomalie e discrepanze rispetto a quanto pianificato, richiedendo, se necessario, un’azione correttiva.

In tema di categy management e di merchandising, attraverso la generazione di report personalizzati, favoriscono il miglioramento delle performance in termini di margini, vendite e stoccaggio, e la riduzione di rotture ed eccessi di stock. Nel dettaglio, i report si interfacciano con il sistema gestionale e forniscono analisi accurate sull’esecuzione dei planogrammi, sulla distribuzione dei prodotti a scaffale, sull’assortimento delle referenze e sulla presenza di materiali promozionali, consentendo all’operatore di ottimizzare i tempi e focalizzarsi su altre attività utili a migliorare le vendite, l’esperienza d’acquisto e la fidelizzazione del cliente.

Interessante è l’app di rilevazione tramite fotografia, integrabile con le altre e in grado di riconoscere ogni prodotto presente a scaffale, verificando la conformità con le strategie previste dall’azienda produttrice e dalla rete vendita. La foto dello scaffale viene immediatamente confrontata con il planogramma disponibile in cloud e, in pochi minuti, il sistema restituisce una risposta, evidenziando le differenze rispetto al posizionamento pianificato. Il responsabile del negozio, da una parte, può identificare in tempo reale eventuali incoerenze con il planogramma e prendere provvedimenti in maniera tempestiva. Il merchandiser, dall’altra parte, ha a disposizione uno strumento semplice, rapido ed efficace per semplificare le attività di presidio sul punto vendita.

Continua il rinnovamento dei punti vendita Simply di Cooperativa Etruria

È un giugno intenso quello di Cooperatiova Etruria che ogni settimana riapre un punto vendita Simply rinnovato, con predilezione per le aree a maggiore vocazione turistica, in vista della stagione che sta per partire.

Dopo quello “ecoattento” di Capalbio, sono stato riaperti i due punti vendita Simply Market di Porto Santo Stefano e, a distanza di qualche giorno, di Orbetello Scalo.

In entrambi cresce l’offerta di prodotti biologici, salutistici e del territorio, così come la possibilità di trovare in assortimento una ricca selezione di prodotti del territorio, dal vino all’olio, passando per la carne, la frutta e la verdura, i salumi, i formaggi e i prodotti da forno – segnalati dal logo “Sapori&Valori”.

L’assortimento, inoltre, si completa con una ricca selezione di prodotti biologici, salutistici e senza glutine. sia al Market di Orbetello Scalo sia in quello di Porto Santo Stefano sono stati installati anche i distributori self- service di cereali che permettono di ridurre la quantità di rifiuti (imballaggi primari e secondari) e le emissioni di Co2 in atmosfera.

 

Parte da Torino il progetto Salsamenteria del quartiere, la salumeria 3.0: vicinato sostenibile

Dieci strutture a Torino di proprietà, recuperate da spazi commerciali chiusi da anni: è partito così, a febbraio di quest’anno, il progetto Salsamenteria del quartiere. Batir Spa [finanziata da Figerbiella Spa, che partecipa per il 75%, e da Roberto Gualco e altri investitori, ndr] è partita con un’idea: ripopolare la città di negozi di alimentari. Adattati però alle esigenze dei consumatori, pardon “clienti”, del Terzo Millennio. Il progetto è ambizioso, e prevede una prima fase di espansione a Torino, con altri 25 negozi, e poi lo spostamento in altri grandi centri urbani, con l’obiettivo di aprire punti vendita in tutta Italia.

Chiara Priotti Ci facciamo spiegare la filosofia delle Salsamenteria [dalla Treccani: Pizzicheria, salumeria] da Chiara Priotti, responsabile del personale e delegata per la comunicazione e il marketing di Batir.

Cosa si trova nei punti vendita della Salsamenteria?

Una selezione di prodotti italiani, ove possibile della zona. Acquistiamo direttamente dai produttori, saltando gli intermediari in modo da garantire prezzi migliori. Abbiamo un agronomo che seleziona i prodotti e verifica che non vi siano ingredienti “non graditi” come olio di palma, conservanti o additivi. Il magazzino è a Santena e da qui la merce è smistata ai negozi con consegne giornaliere, con l’eccezione dei latticini che sono consegnati direttamente in negozio.

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A chi vi rivolgete?

Essenzialmente alle persone del quartiere. Vogliamo abbandonare il concetto di consumatore considerato come un numero a cui vendere il più possibile, e instaurare un rapporto diretto tra i commessi e il cliente che viene a fare la spesa. Per questi i commessi, due per negozio, tutti giovani, sono stati formati con un corso di due mesi e costantemente aggiornati sui prodotti che vendono e le lavorazioni, con visite presso i fornitori. Pensiamo che ci sia voglia di un commercio diverso dalla spersonalizzazione della GDO, che molte persone non gradiscono più. Abbiamo notato una prevalenza di anziani e famiglie con bambini, attenti all’alimentazione e alla provenienza dei prodotti.

Qual è la vostro politica di prezzi?

In linea con la GDO, a parità di qualità: non siamo Eataly! Le nostre iniziative promozionali sono volte a far conoscere determinati prodotti, con sconti anche del 25/30%, anche perché non teniamo grandi marche. Siamo contrari all’accumulo, proponiamo una spesa quotidiana che consenta di avere prodotti sempre freschi ed evitare sprechi. Abbiamo anche biologico ma non in esclusiva, non siamo un negozio bio.

Come si presenta un negozio della Salsamenteria?

Abbiamo cercato di riqualificare strutture preesistenti, negozi di alimentari chiusi da tempo, ristrutturandole. Sono spazi di circa 100 mq. All’interno abbiamo una cartellonistica semplice che spiega la nostra filosofia e la scelta dei prodotti. Il nome varia a seconda della via.

Che ruolo ha la tecnologia nel vostro progetto?

Il gestionale per le casse e il magazzino è un software open source adattato alle nostre esigenze. Non facciamo e-commerce ma le consegne sono previste nel prossimo sviluppo della catena. La pagina Facebook è aggiornata non solo con novità di prodotto ma anche con eventi della città e del quartiere, in un’ottica di servizio. Nei negozi abbiamo installato dei frigoriferi con il motore esterno all’area di vendita, per evitare l’inquinamento acustico ed elettromagnetico.

Come sono andati questi primi mesi?

Abbiamo dovuto farci conoscere; ora dopo una campagna pubblicitaria su “la Stampa” siamo più noti. Abbiamo fidelizzato molti clienti, che tornano dopo aver capito la nostra filosofia e la coerenza dell’offerta. Frutta e verdura di stagione (tra cui gli asparagi di Santena), farina del molino Bongiovanni macinata a pietra, sughi e conserve senza additivi, pane fatto con lievito di pasta madre della cooperativa sociale Articolo 1 (che dà lavoro a persone in difficoltà) e dal carcere di Torino. A breve entreranno nell’assortimento anche i detergenti ecologici, i libri della casa editrice Giunti e la gastronomia.

 

Arca Spa (Unicomm-Selex) apre un nuovo Famila a Cesenatico

Un’offerta focalizzata sui freschi e sui prodotti locali e molta attenzione al risparmio energetico caratterizzano il novo supermercato Famila inaugurato oggi a Cesenatico  da Arca Spa, società romagnola che fa capo a Unicomm (associato Selex). Arca è una realtà articolata presente in Emilia Romagna e nelle Marche con una rete commerciale formata da 122 punti di vendita che presidiano i diversi canali distributivi.

Il nuovo supermercato Famila, sulla statale che da Cesenatico conduce a Cervia-Milano Marittima, si estende su una superficie di 1.500 metri quadrati, ospita 12.500 referenze e dà lavoro a 44 persone ed è dotato di un parcheggio per 150 auto.

Particolare attenzione viene data ai prodotti freschi, in gran parte locali, a testimonianza della profonda vicinanza al territorio che caratterizza Arca e le altre Imprese del circuito Selex. Presenti tutti i reparti, sia a vendita assistita sia self-service. Di rilievo sono la pescheria, dove la scelta spazia tra oltre 100 referenze e la rosticceria e cibi pronti (nel supermercato è presente anche la cucina).

In tutti i comparti giocano un ruolo di punta i prodotti a marchio Selex, con un’offerta incentrata sulla convenienza.

Nel nuovo Famila di Cesenatico sono molteplici le soluzioni adottate per favorire il risparmio energetico, come l’utilizzo di sole lampade a led e i frigoriferi per la vendita al pubblico tutti chiusi. Ciò permette di conservare meglio i cibi, di consumare meno energia e di emettere meno CO2 nell’ambiente, con minori spese per il riscaldamento in inverno. Oltre a migliorare il comfort per i client. Un ulteriore recupero energetico viene portato dall’impianto di refrigerazione alimentare. Lo stesso impianto infatti genera sia l’aria condizionata (caldo e freddo) per gli ambienti sia il freddo per i comparti alimentari freschi.

Per il Pwc Total Retail Survey il punto vendita è centrale nel processo d’acquisto

Parlando di multicanalità , seamless è il nuovo termine al quale dovremo fare l’abitudine, vale a dire “senza soluzione di continuità“. Nel mondo multicanale è seamless l’esperienza che si propone al consumatore che naviga tra online e offline, che, proprio per questo motivo tendono a integrarsi. Lo conferma anche la ricerca Total Retal di Pwc, che si basa su due assunti fondamentali: – il consumatore deve essere posizionato al centro del modello di business degli operatori affinché l’offerta che ne consegue copra le nuove esigenze dei clienti e garantisca un’esperienza  continuativa e coerente su tutti i canali di comunicazione aziendali, lungo tutti i touch-point del customer journey; – il modello organizzativo e di gestione del back office deve seguire lo stesso principio di customer-centricity affinché, supportato da un investimento in tecnologie flessibili e innovative, riesca a soddisfare le nuove esigenze degli utenti. La ricerca,  che ha analizzato i comportamenti di consumo online e l’attitudine alla multicanalità di 19.000 consumatori in 19 paesi, tra cui oltre 1000 italiani, conferma infatti che  negozio fisico e e-commerce coesistono e sempre più spesso rappresentano fasi complementari del processo di acquisto. Tra i dati più significativi:

  • il 60% degli italiani si può definire digitale
  • il 75% degli italiani fa showrooming, cioè ricerca in negozio e acquista online, ma il 38% non rinuncia alla visita settimanale sul punto vendita;
  • il 50% usa lo smartphone per confrontare i prezzi o cercare un prodotto;
  • Il 63% dichiara che i social media influiscono nel processo d’acquisto;
  • Wealth effect: i convertiti digitali hanno più potere di spesa dei nativi digitali, ancora troppo giovani.

Ma è interessante, estrapolando dalla ricerca (che può essere scaricata qui), concentrarci sul punto vendita nella multicanalità. Il negozio fisico – afferma la ricerca – resta centrale nel processo d’acquisto, soprattutto per gli italiani: il 38% (36% a livello globale) si reca settimanalmente in negozio, contro il 25% che utilizza il PC, il 13% il tablet e il 12% lo smartphone. Pur rimanendo determinante nel processo di acquisto, il negozio fisico conquista un nuovo ruolo poiché i consumatori sono sempre più propensi ad utilizzarlo come vetrina per poi comprare online, spinti dalla convenienza di prezzo. Chi preferisce il negozio rispetto ai canali digitali, mette ai primi tre posti la possibilità di provare e testare il prodotto (65% Italia, 60% globale), la gratificazione istantanea dell’acquisto in negozio (52% Italia, 53% globale) e la maggior sicurezza sull’adeguatezza del prodotto nel soddisfare le proprie esigenze (33% Italia e campione globale).

Fonte: Total Retail 2015, pwc
Fonte: Total Retail 2015, pwc

Viceversa, riguardo all’acquisto online, per il consumatore italiano la possibilità di ottenere prezzi inferiori sui canali digitali rispetto al negozio è un incentivo molto forte, importante per il 67% dei consumatori, rispetto ad una media del 56% a livello globale (e solo 48% per il consumatore tedesco). In quest’ottica il consumatore italiano esprime una preferenza maggiore anche nella ricezione di offerte promozionali via email o SMS, testimoniando l’importanza degli strumenti di digital marketing. Rispetto al campione globale, il consumatore italiano vede meno “valore” nel fatto che i canali digitali possano sopperire la necessità di recarsi in un punto vendita (28% Italia vs 40% globale); ciò riflette la capillarità del  tessuto distributivo italiano.

Fonte: Total retail 2015, pwc
Fonte: Total Retail 2015, pwc

Tuttavia I negozi devono diventare, anche grazie all’innovazione tecnologica, luoghi dove non soltanto si ottengono risultati di vendita, ma si costruisce una relazione con un cliente fidelizzato. I consumatori però richiedono una digitalizzazione sempre più forte del punto vendita per facilitare il processo di acquisto, pagamento e anche condivisione con i social media. E si rivelano sempre più interessati ad un’esperienza in punto vendita arricchita di innovazioni tecnologiche e digitali. Le aree di maggior interesse sono la possibilità di controllare la disponibilità di prodotto (38% per il campione globale), la presenza di casse self-service e la possibilità di ricevere offerte personalizzate e in tempo reale. Il consumatore italiano è particolarmente aperto e sensibile a innovazioni in quest’ambito, con il 45% degli intervistati che dichiara il proprio interesse. Sempre più richiesto è anche il Wi-Fi nel punto vendita, interessante per il 24% dei consumatori globali e per il 23% di quelli italiani. Il Wi-Fi è ormai un servizio non più negoziabile nel campo dell’ospitalità, e ci si attende che diventi uno standard universale anche nel retail.

tecnologie nel pdv
Fonte: Total Retail 2015, pwc

Da Cncc un premio ai retailer che hanno coraggio e idee innovative

Nel corso del Retailer Day del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) è stato presentato ufficialmente, dopo l’anticipazione nel corso del Convgno Dove va lo shopping, organizzato in maggio da Canali&Co con il patrocinio dello stesso Cncc, il Retailer Awards 2015.

Carmen Chieregato (amministratore delegato di Cogest Retail) è il project leader del team che in pochi mesi ha messo a punto il concept e i meccanismi del Retailer Awards, che prevede cinque categorie: Big Box (punti vendita oltre i 500 metri quadrati 8«anche della distribuzione alimentare», ha sottolineato Chieregato), Store fino a 500 metri quadrati, Leisure&Servizi, Ristorazione&Food, Temporary e Chioschi (qui il regolamento).

In questa intervista Chieregato spiega i motivi che hanno portato all’istituzione del premio.

Alla competizione possono candidarsi tutti gli operatori italiani e internazionali presenti in Italia con almeno 3 punti vendita al dettaglio, che saranno valutati da una giuria di esperti e professionisti in funzione dell’immagine, dell’originalità del concept, della completezza/innovazione dell’offerta, del servizio ai clienti, della capacità di risposta alla domanda e alle esigenze del consumatore, della sostenibilità  e di tutte le variabili ritenute strategiche per il successo commerciale.

Obiettivo di retailer Awards è quello di accrescere il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, e quindi anche delle insegne che hanno scelto il canale di vendita dei centri commerciali, stabilendo un dialogo aperto e una contaminazione potenziante tra i vari settori dell’industria dei centri commerciali, che hanno come punto di riferimento il CNCC, stimolando la crescita e la qualità dell’offerta nelle shopping gallery; promuovendo una cultura dell’eccellenza e dell’innovazione.

«Non è un premio autocelebrativo – ha detto il presidente del Cncc Massimo Moretti – ma è destinato a chi ha coraggio e ha idee. Vogliamo mettere in vetrina chi ha del valore aggiunto a vantaggio di tutta la community».

Per le iscrizioni c’è tempo fino al 30 settembre. Il premio sarà consegnato il 16 dicembre.

Il nuovo Mondadori Megastore, libreria dei servizi e luogo d’incontro

Il nuovo Mondadori Megastore di via San Pietro all’Orto a Milano è un luogo d’incontro tra persone e libri, dove l’esperienza di acquisto diventa per i visitatori un percorso di scoperta ed esplorazione: al libro, cuore dell’offerta, si affianchano infatti proposte di intrattenimento, servizi e un’area Café.

Il Megastore è il primo esempio del nuovo format di store di Mondadori (leggi anche La libreria infinita prossimamente da Mondadori Store), caratterizzato da un innovativo concept di arredo e da una diversa formula di offerta. Con l’apertura di questo punto vendita, che va ad aggiungersi a Duomo e Marghera, già presenti nel centro di Milano, continua il piano di consolidamento delle attività Retail del Gruppo Mondadori, che può vantare la più estesa rete di librerie in Italia, con oltre 600 store sul territorio.

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«Il lancio del nuovo format di Megastore rappresenta una tappa importante nel processo di crescita delle nostre attività nel settore Retail, uno dei nostri core business» ha dichiarato Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori. «Siamo leader nel mercato dei libri e, per un editore come noi, poter contare su una catena di librerie così diffusa sul territorio è certamente uno straordinario patrimonio strategico e uno strumento privilegiato per essere in contatto diretto con i consumatori, oltre 20 milioni di persone che ogni anno entrano nei nostri negozi e dialogano con noi», ha concluso Mauri.

«Sviluppo dell’offerta, esperienza di acquisto, valorizzazione del prodotto, servizi, comfort dell’ambiente: sono questi gli elementi che ci hanno guidato nel percorso di innovazione della libreria tradizionale verso un modello che permetta di avvicinarsi con maggiore frequenza e gratificazione al mondo della cultura e del divertimento», ha dichiarato Mario Maiocchi, amministratore delegato di Mondadori Retail.

Il progetto architettonico e di allestimento del Mondadori Megastore di via San Pietro all’Orto è stato sviluppato con Mondadori Retail dallo studio milanese Migliore + Servetto Architects. Articolato su 3 livelli, per una superficie totale di 750 metri quadrati, lo spazio è caratterizzato da un sistema espositivo che nella leggerezza del disegno e nella ricchezza cromatica e materica mette in risalto i veri protagonisti della scena, i libri. Un’ampia scala centrale crea un legame verticale tra i tre piani conducendo il visitatore attraverso un racconto tra contemporaneità e tradizione, dove il rosso Mondadori – segno distintivo della scala e di tutta la comunicazione grafica – incontra il verde e il bianco dei metalli.

Il progetto intreccia spazi di accoglienza e di esposizione, costruendo un’innovativa relazione con il visitatore libero di muoversi a seconda delle proprie esigenze e dei propri interessi.

Il nuovo Mondadori Megastore è un luogo dove sostare e ritornare, per chi ama leggere approfittando di comode sedute e di un ricco assortimento che va dalla letteratura al fumetto, ai libri in lingua originale, ed è suddiviso su tre livelli

– il piano terra ospita il Marketplace con le ultime novità editoriali, prodotti di cartoleria e gift box, ma anche prodotti di tecnologia, accanto al nuovo servizio di assistenza e post vendita Help;

–  il primo piano è dedicato a Books&Café, in cui trovano spazio l’ampia libreria dello store, con l’area Comics e la cartoleria, e Mondadori Café, realizzato in collaborazione con Cibiamogroup, società leader nella ristorazione veloce di qualità: uno spazio di relazione, all’interno della libreria, che accoglierà adulti e bambini tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 23, con prodotti selezionati e ricette semplici, aperitivi compresi. Il Café farà inoltre da scenario per incontri con autori e presentazioni di libri;

– il piano -1 prevede inoltre una zona Kids rivolta a bambini e ragazzi: un’area che unisce dimensione fisica e digitale grazie ai nuovi touchwall, pensati per divertire e stimolare la fantasia dei più piccoli attraverso il disegno e il gioco di gruppo.

L’attenzione al cliente non si ferma allo spazio fisico del Megastore, ma vive anche attraverso servizi e strumenti digitali, in un sistema integrato con il sito Mondadoristore.it e con la nuova appMondadori Card: disponibile per smartphone Apple e Android, permetterà ai soci Mondadori Card di gestire ancora più comodamente il proprio profilo e, con la nuova funzione storelocator, ricevere informazioni sulle iniziative in corso negli store Mondadori più vicini.

I clienti dello store potranno inoltre presto accedere al nuovo servizio di book on demand che metterà a disposizione dei lettori un catalogo di oltre 7 milioni di titoli provenienti da tutto il mondo.

U2, continuano le conversioni: riapre rinnovato il pdv di Cassina de’ Pecchi (Mi)

Qualità, prezzi convenienti tutti i giorni, tutela dell’ambiente e lotta allo spreco: è questa la formula di U2 di Unes che l’11 giugno inaugurerà il suo 113° punto vendita a Cassina de’ Pecchi (Mi).

L’ex punto vendita Unes in piazza Europa 16 aperto 7 giorni su 7 con orario continuato, aderisce ora alla formula EDLP (Every Day Low Price) di U2 che, coniugando il low price con l’high value, ha avuto un ottimo riscontro tra i clienti che apprezzano l’assenza di promozioni, offerte a termine, volantini e raccolte fedeltà e prediligono prezzi convenienti tutti i giorni, che garantiscono risparmi medi (con una percentuale di risparmio che si attesta fra il 15 ed il 50% su tutta la merce), e un assortimento ampio e vario, particolarmente nel reparto fresco. Forte di 7700 referenze fra le quali 300 di gastronomia e panetteria, insieme a un ampio assortimento di frutta e verdura, carne, surgelati, latticini, scatolame e prodotti non food. Per un totale di 650 referenze freschissime e di 7050 referenze a scaffale.

La Panetteria Pane Sfuso offrirà dei prodotti genuini appena sfornati. E sarà in vendita la gamma “Altromercato” del commercio equo e solidale.
Tra le misure ecosostenibili adottate nel nuovo supermercato U2 di Cassina de Pecchi spicca la macchina schiaccia bottiglie, che emette uno scontrino/buono da scontare sulla spesa alla cassa di un cent ogni bottiglia. Un modo, molto diffuso all’estero, per risvegliare nei clienti la voglia di riciclo. Inoltre, il pdv dispone anche di contenitore Humana per la raccolta di indumenti, utilizza barre denominate “Cliente successivo”, nate dal recupero di 108 bottiglie PET, vende solo lampadine a basso consumo e bottiglie d’acqua senza imballo, per proseguire l’impegno nella riduzione dei rifiuti.
L’impianto luci a risparmio energetico permette un risparmio del 50% sul consumo dell’energia elettrica.

U2 Supermercato è risultata, da un’indagine condotta da Altroconsumo su 909 punti vendita tra ipermercati, supermercati e discount distribuiti sul territorio nazionale, la più conveniente in Italia per quattro anni consecutivi (2011 – 2012 – 2013 – 2014), nelle categorie sia dei prodotti di marca sia dei prodotti a marchio commerciale, ottenendo il punteggio 100, ovvero l’indice massimo della convenienza.

Cooperativa Etruria apre a Capalbio un Simply a risparmio energetico

SimplyCapalbio_Interno1Ecoattento è il termine coniato da Cooperativa Etruria per definire i suoi Punti Simply attenti all’ambiente e al risparmio energetico e alla valorizzazione del territorio. Così, dopo quello di Grosseto è ora la volta di Capalbio, dove il nuovo punto vendita ha appena aperto al pubblico.

Un progetto innovativo che unisce rispetto per l’ambiente, valorizzazione dei prodotti locali, incentivazione di comportamenti virtuosi e convenienza. Il nuovo supermercato Ecoattento di Capalbio è stato realizzato per massimizzare la riduzione dei consumi e la conseguente emissione in atmosfera di Co2 attraverso innovazioni tecniche che vanno dalla scelta dei materiali per la struttura, all’utilizzo di illuminazione, impianti e attrezzature a basso consumo che pongono il nuovo edificio in classe energetica A.

Il mix di interventi tecnici e soluzioni innovative va dall’utilizzo di tamponamenti realizzati con pareti ventilate, copertura in legno lamellare e pavimento su vespaio areato, agli interventi sull’illuminazione e all’utilizzo di attrezzature a basso consumo. Per quanto riguarda gli impianti è stato scelto un sistema di climatizzazione con pompa di calore e unità di trattamento aria e installato un impianto fotovoltaico con potenza 20Kw per la produzione di energia elettrica. Dal magazzino ai reparti, dall’area vendita alle casse, il risparmio energetico ha coinvolto tutti i livelli di illuminazione con l’adozione di lampade a Led. L’uso più efficiente della luce comporterà un consumo energetico inferiore di oltre il 50%. Per mitigare il consumo della refrigerazione alimentare, tutti i frigoriferi all’interno del negozio sono chiusi, migliorando anche la qualità di conservazione dei prodotti. L’utilizzo delle coperture vetrate sia per i banchi murali TN (temperatura normale) che per le isole BT (bassa temperatura), insieme all’impiego di una centrale frigoriferi ad altissimo rendimento, consentiranno un risparmio annuo di oltre il 40%.

L’attenzione per l’ambiente si è tradotta anche nell’adozione di materiali di riciclo. Così i carrelli e i cestini presenti nel punto vendita sono realizzati dal recupero degli scarti di produzione del nylon delle industrie tessili. I risparmi sono significativi: 12 kg di Co2 non emessa per ogni carrello e 1 kg per ogni cestino. A ridurre la quantità di rifiuti e le emissioni di Co2 in atmosfera contribuiscono anche i distributori self- service di prodotti sfusi per l’acquisto di cereali, vino e cibo per animali.

Guardando all’offerta, nel nuovo supermercato ecoattento è stato selezionato il meglio dei prodotti del territorio – dal vino all’olio, passando per la carne, la frutta e la verdura, i salumi, i formaggi e i prodotti da forno – segnalati dal logo “Sapori&Valori”, che ne esalta l’identità e il legame con i fornitori locali.  L’assortimento comprende anche oltre 100 referenze bio, di cui fanno parte i prodotti Bioitalia e la linea Bio Simply. Presenti anche i prodotti “Benessere Più” e oltre 100 referenze di alimenti senza glutine.

 

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