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Le nuove soluzione di arredo Cefla per il pet, un settore in crescita

È un settore che rimanda trend positivi da anni, quello legato al mondo degli animali domestici. Dunque Cefla Shopfitting Solutions ha deciso di presentare per la prima volta a Zoomark, il Salone Internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da Compagnia appena concluso a Bologna, soluzioni d’arredo ad hoc: non solo allestimenti per negozi specializzati, ma anche corner dedicati all’esposizione food per gli animali e progetti di arredo per i reparti dedicati nella Grande Distribuzione Organizzata.

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Tra le proposte in arredo c’erano:

System10 un sistema di scaffalatura con piani ultra-sottili che permette un recupero ottimale dello spazio espositivo con una massima compattezza, sia sulla dimensione orizzontale che su quella verticale.

Wireplus è il sistema espositivo modulare in filo metallico, che combina leggerezza e solidità, creando un ambiente elegante, luminoso e armonico. Della gamma fanno parte isole, testate a gondola, mini-rack, cesti, portaprezzi e divisori integrabili fra loro e con gli altri prodotti Cefla.

Digital Shelf System è l’innovativa proposta di illuminazione a LED modulare: con l’installazione semplificata plug&play e la sua totale integrazione con lo scaffale, nasce per migliorare sensibilmente l’esposizione del prodotto e la shopping experience del cliente.

Per la barriera casse, Cefla Shopfitting Solutions propone due alternative: Futura Proxi con sistema d’illuminazione a Led integrati e numerosi accorgimenti tecnologici e Futura Plus una cassa creata per avere il più alto livello di operatività, interazione con il cliente e personalizzazione possibile.

 

Bou-Tek, il negozio interamente digitale, va di scena ad Aquae Mundi

È dall’acqua che prende spunto e da lì deriva il suo nome: Aquae Mundi. Parliamo di una mostra evento che parla anche di food, design, moda, architettura nella suggestiva location della QC Terme Milano.

Aquae Mundi animerà Milano fino al 31 maggio, cambiando volto ogni giorno: il lunedì parlerà di food design, il martedì di design e architettura, il mercoledì di moda e lifestyle, il giovedì di arte, il weekend invece di sport e benessere e “green” in tutte le sue più svariate declinazioni.

Il prossimo appuntamento da segnare in agenda è il 14 maggio, quando entrerà in scena il concept proposto da BOU-TEK, realtà consulenziale e realizzativa per l’innovazione nel mondo retail. Il brand identifica infatti sia una società (BOU-TEK 4 YOU) in grado di fornire al cliente un servizio di digitalizzazione completo sia l’unico “digital temporary showroom” attualmente aperto al pubblico inaugurato a Milano lo scorso gennaio. Si tratta infatti di uno spazio unico sul mercato, il primo esempio di negozio interamente digitale.

Scoprire un modo nuovo di interagire col consumatore o con l’acquirente significa portare nuovo “benessere” al retail. Capire cosa guarda, come guarda e ricerca i prodotti nel punto vendita, come cerca le informazioni e fornirgliele in loco è certamente una “rivoluzione”.

Un processo che serve a restituire gli equilibri tra chi acquista e chi vende prodotti, rendendo il consumatore maggiormente partecipativo all’acquisto, mettendo a disposizione più informazioni possibili per educarlo al miglior acquisto possibile.

Tecnologia, sociologia, psicologia stanno alla base di questi processi integrati dove Mauden, leader  nel settore hi-tech del process data, attraverso il concept Bou-tek cerca di avvicinare alla portata d’acquisto chiunque esso sia, adulto, bambino, attraverso il e il fascino della sperimentazione d’acquisto.

Nielsen: cambia il consumatore, avanzano i punti vendita più piccoli

Il “salto di canale” è una pratica ormai consolidata nel nuovo consumatore multicanale, che tranquillamente passa dal discount al super, al farmer’s market allo store online per i suoi acquisti, ma con quali logiche? Ad indagare i meandri della mente di questa nuova specie antropologica c’è l’ultima indagine di Nielsen su retail ed e-commerce “The Future of Grocery”, effettuata su 30mila consumatori in 60 Paesi. La quale rivela anche come, se i grandi formati restano per ora dominanti, le piccole superfici (e non è una sorpresa: lo vediamo anche con i nostri supermercati di prossimità) sono le più dinamiche.

A valore, super e ipermercati coprono il 51% delle vendite mondiali, La ricerca evidenzia le differenze regionali, ma i formati più piccoli, piccoli supermercati e negozi tradizionali, sono cresciuti di più negli ultimi 12 mesi (dal 4 al 6% contro il 2% dei formati più grandi). “In tutto il mondo stiamo assistendo alla crescita del retail di prossimità – ha detto Patrick Dodd, president, global retailer vertical, Nielsen – Agli occhi del consumatore globale al momento piccolo è bello”. Evidente è l’influenza dell’e-commerce sul concetto di prossimità e comodità, sta di fatto che i formati più piccoli stanno crescendo in tutti i mercati, evoluti o in via di sviluppo, e sono utilizzati principalmente per piccoli acquisti urgenti o prodotti particolari.

È dunque interessante considerare come la categoria di prodotti influenzi di fatto la scelta del canale per gli acquisti “fisici”. Nei mercati maturi se le vendite sono concentrate nei grandi formati per il 61% nell’igiene personale, 62% di alimentari e bevande e 79% dei prodotti per la casa, i minimarket hanno quote di mercato interessanti intorno al 20%. In tutte e tre le categorie la crescita maggiore si è registrata nei piccoli formati, con una tendenza alla frammentazione. Nel settore alimentare sono proprio i negozi tradizionali e i chioschi a venire incontro alle esigenze di velocità e comodità.

Il prezzo prima di tutto, ma anche la qualità del prodotto influenzano il “salto di canale”.

“I grandi supermercati e gli ipermercati sono attori importanti nel paesaggio mondiale del retail, e continueranno a esserlo in futuro – ha detto Dodd -. Ma i formati più piccoli hanno una quota importante in certe categorie e stanno crescendo in altre. Gli sforzi della distribuzione dovrebbero concentrarsi su un mix di entrambi, capire dove fa acquisti il consumatore e per quali categorie, fornisce la visione necessaria per sviluppare strategie distributive più precise per ogni mercato”.

Il Retailer Awards 2015 del Cncc premierà la qualità del retail

Il presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali Massimo Moretti la chiama la terza rivoluzione: è costituita dalla maggiore attenzione e dalla maggiore valorizzazione dei retailer presenti nei centri commerciali italiani, un business che vale 51 miliardi di euro di vendite all’anno grazie ai 35 mila punti vendita attivi e ai milioni di persone che li visitano ogni giorno.

Se consideriamo che dai dati della ricerca Dove va lo shopping, presentata oggi da Trade Lab al convegno organizzato da Canali&C, il 61% dei visitatori frequenta i centri commerciali più per le gallerie commerciali che per gli ipermercati e che il paradigma “àncore integrate da gallerie si sta trasformando in gallerie integrate da àncore” (Luca Pellegrini), si capisce bene perché il Cncc ha voluto marcare questa rivoluzione istituendo il Retailer Awards. In tal modo l’accento del premio viene spostato dal centro commerciale in quanto prodotto alle tante identità che connotano i diversi centri commerciali, uscendo dall’autoreferenzialità e valorizzando le capacità e le specificità dei vari retailer.

L’obiettivo di retailer Awards 2015 è quindi quello di dare visibilità e risalto al ruolo dei retailer nella crescita dei centri commerciali, stimolare la qualità dell’offerta nelle shopping gallery e in tutti i luoghi del commercio, anche di chi non opera in un centro commerciale, ma potrebbe farlo, promuovendo la cultura dell’eccellenza e dell’innovazione.

Il premio prenderà infatti in considerazioni gli elementi di innovazione, quelli legati all’esperienza d’acquisto e allo sviluppo in cinque aree di attività così identificate: Big Box, per gli store son una superficie superiore ai 501 metri quadrati, compresi gli ipermercati e i supermercati alimentari, Small Medium, per i negozi fino a 500 metri quadrati di superficie, Leisure e servizi, perché è l’area di maggiore potenziale sviluppo, così come Ristorazione e Food e, infine per i contenuti di innovazione, Temporary e Chioschi.

Le informazioni e il regolamento di adesione è visibile nel sito del Consiglio nazionale dei centri commerciali.

Simply aderisce al Patto per Expo per accogliere al meglio i visitatori

Simply Italia aderisce a “Patto per Expo”, l’accordo che il Comune di Milano ha sottoscritto con le principali Associazioni di categoria, i Distretti Urbani del Commercio e le Associazioni dei Consumatori in occasione dell’Esposizione Universale. Obiettivo dell’accordo è di garantire ai numerosi visitatori, attesi da tutto il mondo durante i sei mesi dell’Expo, servizi commerciali e prestazioni di qualità nella massima trasparenza e all’insegna dell’accoglienza.

Dai primi di maggio a fine ottobre, in oltre 60 supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply di Milano e provincia, il visitatore dell’Esposizione Universale può crearsi il proprio “sacchetto del turista Expo”, sia con prodotti ready to eat e panini preparati al momento con salumi e formaggi tipici della tradizione italiana per uno spuntino veloce, sia con una selezione di eccellenze enogastronomiche lombarde da degustare successivamente: Dop, Igp, Stg e prodotti Made in Italy conosciuti in tutto il mondo.

Per quanto riguarda l’offerta non alimentare, nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply di tutta Italia saranno disponibili diversi prodotti personalizzati con la mascotte ufficiale dell’Esposizione Universale “Foody” by Walt Disney: articoli casalinghi e di cancelleria, tshirt e prodotti tessili per la casa, cancelleria e giocattoli, articoli di profumeria e per l’igiene della persona.

Oltre alle varie iniziative a carattere commerciale per valorizzare la ricchezza enogastronomica del nostro paese, nei supermercati Simply, IperSimply e PuntoSimply sono disponibili materiali di comunicazione ufficiali targati Expo. I supermercati aderenti sono identificati dalla vetrofania del Comune di Milano, che riporta il QR Code tramite il quale il visitatore dell’Esposizione Universale potrà trovare, in base alla sua posizione, il supermercato Simply più vicino.

L’adesione a “Patto per Expo” sarà supportata dalla campagna di comunicazione “Sapori d’Italia”, focalizzata sui prodotti tipici della tradizione italiana e veicolata in-store e outdoor, sui alcuni impianti stradali e sul circuito dei taxi milanesi.

Per enfatizzare le caratteristiche delle eccellenze italiane e il tema Expo, nei supermercati sarà inoltre presente una comunicazione bilingue dedicata.

 

Sì con te: apre a Recanati il nuovo pdv associato Selex

Debutta a Recanati il nuovo superstore “Si con Te” di Ce.Di. Marche, nato da un’operazione di trasferimento e ampliamento della vecchia struttura commerciale esistente, che per 30 anni ha operato in una struttura distante 50 metri.

Il nuovo punto di vendita è stato inaugurato da Michele Principi, socio di Ce.Di. Marche, società cooperativa di Camerata Picena (Ancona), associata al Gruppo Selex.

Il pdv che si sviluppa su una superficie netta di vendita di 1.200 mq, è caratterizzato dall’attuale e innovativo format dell’insegna “Sì con te”, 10.000 articoli di generi alimentari e un settore non-food di completamento e servizio di circa 1.400 referenze.

Il super presenta una notevole offerta nei reparti del fresco. A partire dal settore ortofrutta che propone prodotti locali a “km zero”, integrati all’assortimento tradizionale e all’area refrigerata per il fogliame e la quarta gamma; e poi il reparto pane e dolci, contraddistinto anch’esso da una variegata offerta dove trovano spazio le più specialità della zona. A fianco, il banco salumi e formaggi con prodotti nazionali e le eccellenze Dop e Igp del territorio. Ad arricchire l’offerta, un’area dedicata alla gastronomia (calda e fredda) prodotta sia da fornitori esterni, che realizzata internamente, secondo i gusti e le tradizioni locali.

Con le stesse logiche, è concepito anche il banco pescheria, che assicura un’ampia varietà di pescato tradizionale proveniente ogni giorno da fornitori locali, e che mette a disposizione della clientela la professionalità del personale nel servizio di pulitura del pesce, nella preparazione di piatti “pronti a cuocere” realizzati all’interno del supermercato, e nella proposta di prodotti già pronti (come la classica frittura di pesce, un piatto molto diffuso nel territorio).

A chiudere il comparto freschi, il settore carni assistito, con decine di piatti pronti a cuocere, preparati direttamente dagli operatori della macelleria con ricette esclusive.

Seguendo le ultime tendenze del settore, il nuovo superstore “Sì con Te” di Recanati riserva un ampio spazio all’esposizione delle promozioni e al settore salutistico, dove i clienti possono trovare una scelta di prodotti biologici, senza glutine, senza lattosio, produzioni locali, integratori nutrizionali.

U2 Unes Milano Premuda tra sostenibilità, convenienza e foodie

Cambio di format per l'Unes U! di viale Premuda a Milano che riapre come U2.

All’inizio, alla fine e in alcuni cambi di assortimento che puntano verso l’alto di gamma: queste le novità del punto vendita Unes di viale Premuda a Milano, 900 mq, riaperto dopo una breve ristrutturazione con il format U2.

Tutto per “coccolare” quell’utenza, di fascia medio-alta, che viene spesso a fare la spesa “anche non piccola” e si aspetta delle novità. “Prima di tutto abbiamo ampliato l’area dei freschi, che accoglie il cliente all’entrata – spiega il direttore comunicazione e marketing Paolo Paronzini – con la volontà di ricreare quell’atmosfera “da mercato” di una volta, con una parte a servizio. Alla fine abbiamo sostituito i tradizionali avancasse, regno da sempre di alcune multinazionali italiane , con snack a base di frutta. Un passo intrapreso da alcune catene inglesi (ne avevamo parlato) ma che in Italia non ha ancora fatto nessuno. Del resto sono proprio i clienti che richiedono un’attenzione maggior al salutismo”.
I capisaldi del format sono due: l’attenzione all’ambiente e allo spreco, sottolineato da varie azioni come i frigo chiusi e gli scontrini stampati sui due lati, e evidenziata da vari cartelli che spiegano al cliente la filosofia del non spreco, ma anche dell’Everyday Low Price: niente promo, niente volantini, prezzi bassi tutti i giorni. Anche grazie alle due private label “Una U!, che garantisce prezzi più bassi fino al 50% rispetto alla marca, e Viaggiatore Goloso contraddistinta da un prezzo in linea o poco più basso rispetto alla marca, ma da prodotti di qualità, italiani, selezionati” spiega Maurizio Garbin, responsabile marca privata U2. “La quota delle vendite delle due pl è dl 39% a valore, e della metà a pezzo”
Le casse sono tutte assistite “non amiamo il self scanning perché nel punto vendita privilegiamo il rapporto umano con il personale, che da una ricerca è ciò che piace ai nostri clienti”.
Il wi-fi gratuito previa registrazione per due ore, presente ormai in 97 pdv della catena, prelude all’ingresso nel mondo delle App, previsto il prossimo ottobre. “Entreremo nel mondo del click and collect, dando la possibilità di fare la spesa grocery da casa, e lasciando i freschi per il pdv, perché riteniamo che la spesa dei freschi sia un piacere per il cliente che si fa guidare dall’assortimento, mentre il grocery è un po’ una routine”. Per ora ci sono gli armadietti-cassaforte con ricarica per gli smartphone: un servizio senz’altro utile e apprezzato dai clienti, che però non si sentiranno “nudi” a fare la spesa senza telefonino?

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Lo shop del futuro a Tuttofood: gli interventi

Di prossimità, ecologico, interattivo, connesso, di dimensione media: sarà questo, a grandi linee e mutatis mutandis, lo shop del futuro. La fotografia è emersa dal convegno organizzato da Oddone Sangiorgi. presidente Consorzio FIA, nello spazio convegni di Shop 2015, l’area dedicata alle tecnologie all’interno di Tuttofood. Di seguito alcuni spunti.

“Bisogna dialogare con la cultura del territorio”:  Oggi si costruiscono ancora CCi come 30 anni fa e ciò è drammatico. Il cliente è spesso più preparato del venditore, ma cerca comunque un contatto nel pdv. La vendita non si può standardizzare, non si può vendere a Firenze come a Napoli. Il cliente vuole uno spazio meglio calcolato, scaffali più bassi, materiali diversi, illuminazione migliore, corridoi più ampi.  Va sempre considerato l’interscambio con il cliente, mentre la proposta deve essere più complessa perché in uno stesso territorio vivono persone di origini diverse e con esigenze diverse. E il supermercato è ancora luogo di aggregazione sociale, frequentato da tutti gli strati sociali. Il centro commerciale non sparisce, cambia e torna dentro la città, dove abbiamo questi centri commerciali spontanei (le vie dello shopping del centro), squilibrati, non coerenti. Lo hanno capito anche in Cina, è necessario riumanizzare la nostra visione del futuro e ridare un senso logico alla vita in queste parti della città dedicate al commercio, e questo si può fare solo recuperando i fattori che caratterizzano la cultura locale”.

Alain-Jean Tusseau, architetto, padre dei centri commerciali “alla francese”.

 

“Le tendenze future? Semplificazione nella spesa, anche grazie all’Internet of things [un esempio è Amazon Dash, un pulsante attaccato alla lavatrice che manda un ordine di acquisto ad Amazon quando il detersivo sta per finire], ottimizzazione della supply chain e della produzione tarata sulle richieste dei consumatori e non secondo una logica di spinta delle vendite di prodotti già realizzati, shopping experience coinvolgente che comprende la trasmissione di conoscenza al cliente.

Mike Neal, cofondatore e Ceo DecisionNext

 

“Riempire i propri prodotti sempre più di servizi: la distribuzione moderna deve superare il concetto di canale e dialogare con la ristorazione. Il consumatore è cambiato, ma le istituzioni devono lavorare nell’educazione alimentare, specie presso i ragazzi che saranno i consumatori di domani che potranno cambiare il mercato. Se anticipiamo i cambiamenti saremo noi i protagonisti del mercato del futuro. I sei mesi di Expo ci daranno un patrimonio culturale nel settore food che non abbiamo mai visto”.

Riccardo Garosci, politico, economista, presidente del Comitato Scuola e Cibo EXPO 2015 del MIUR

“I pagamenti elettronici svolta per il cambiamento: il problema sono i piccoli commercianti, quasi 750mila nel nostro Paese, rinchiusi su se stessi e che fanno fatica ad innovare. Penso che la diffusione dei pagamenti elettronici, che obbligherà gli esercenti a registrare tutto ciò che vendono, e il Dl 21 aprile 2015 sulla fattura elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi che porterà Internet nei negozi causerà un salto in avanti nella gestione e nell’analisi dei dati e per una gestione moderna del commercio”.

Fabrizio Venturini, direttore generale Comufficio.

Lo shop del futuro a Tuttofood: le tecnologie

Quest’anno uno spazio di Tuttofood, la fiera in corso a Milano fino a domani, è dedicato ai rapporti tra cibo e tecnologia. Sullo sfondo una domanda: come sarà il punto vendita del futuro?, alla quale si cerca di rispondere con convegni ma anche dimostrazioni pratiche di tecnologie già “rodate” ma molto poco utilizzate dai retailer di casa nostra.

Dal face tracking al camerino, al gaming tutto in un display: Li vedremo sempre più spesso i display all’interno del pdv. Touchscreen e interattivi, hanno funzioni avanzate. Sono già entrati nei camerini (dove la visualizzazione ritardata delle immagini di qualche secondo permette di vedersi a 360°). Oppure sono impostati per visualizzare informazioni personalizzate sui prodotti, il che si può fare “volontariamente”, inserendo i propri dati (genere ed età), ma anche automaticamente grazie a una telecamera e a un software in grado di individuare sesso, età e stato d’animo di chi gli sta davanti, e mandare informazioni pubblicitarie o di prodotto conseguenti. Utile anche per profilare la clientela e per valutare l’efficacia dell’esposizione pubblicitaria. Infine, gli schermi/totem possono contenere giochi promozionali o couponing, utili per creare engagement e per “riscaldare” le aree “fredde” e meno frequentate del pdv.

Ologrammi: sarà la “next big thing” in fatto di promozione? Sappiamo come la presentazione degli alimenti sia sempre più importante, specie per attrarre le nuove generazioni (i Millennials). I quali, manco a dirlo, vanno pazzi per la tecnologia. Un prodotto presentato in 3D intangibilmente, attrae sicuramente l’attenzione, e, con le nuove tecnologie, è anche facile da impostare (Touch Revolution).

 

Punto cassa con software di riconoscimento codici GS1 ed erogazione di funzioni associate, uakari.
Punto cassa con software di riconoscimento codici GS1 ed erogazione di funzioni associate, Uakari.

Le potenzialità del GS1 Databar, il nuovo codice internazionale: tracciabilità è una parola che sarà in futuro sempre più cruciale. Il nuovo codice contiene può informazioni del precedente quali peso, data di scadenza, numero di lotto, codice seriale, e risulta utile specie per i prodotti “a peso”, dalla gastronomia ai freschi. A Shop 2015 la dimostrazione riguardava la preparazione di pasta fresca a partire dalla ricetta e dalle materie prime, rigidamente codificate in modo da poter essere realizzate anche da un operatore meno esperto, al peso e realizzazione del codice in store, al passaggio in cassa con blocco automatico di eventuali prodotti scaduti, individuazione di prodotti prossimi alla scadenza ed erogazione di promozione apposita o stampa di ricetta e “consigli dello chef” sullo scontrino per determinati prodotti “gourmet”. (Uakari Software)

Gestione casse automatizzata tramite telecamere, SmartQueue Microlog.
Gestione casse automatizzata tramite telecamere, SmartQueue Microlog.

Gestione cassa automatica con le telecamere: alcune telecamere posizionate nella zona casse consentono di tracciare i flussi e aprire e chiudere le casse di conseguenza, evitando spreco di risorse da un lato o clienti insoddisfatti per l’eccessiva attesa dall’altro. La soluzione consente anche di monitorare il livello di servizio e analizzare le performance di cassa (Microlog).

 

Granarolo con Epta firma una vetrina per comunicare la Milk experience

Nasce nel nome della sostenibilità, dell’innovazione e della qualità l’alleanza tra GranaroloBanco Ouverture_Granarolo_Boutique_prospettiva_01 ed Epta per Expo 2015.

Nello specifico Epta, gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione commerciale, con i suoi marchi Costan e Iarp, ha progettato soluzioni refrigerate grazie alla collaborazione attiva con il Dipartimento di Ricerca e Sviluppo di Granarolo e gli studenti del Prof. Giorgio De Ponti del Laboratorio Smart Packaging del Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica, “Giulio Natta” del Politecnico di Milano.

Le due soluzioni create da Epta riprendono e sviluppano le linee guida di Granarolo per illustrare la Milk Experience.

In dettaglio, la soluzione “Boutique” propone una nuova modalità di esposizione e vendita dei vasetti singoli di yogurt, che vengono posizionati orizzontalmente all’interno di speciali dispenser girevoli, personalizzabili nel colore e nelle dimensioni ed in grado di presentare oltre 250 articoli contemporaneamente. Il sistema, si distingue per un’estrema sostenibilità: la struttura è infatti realizzata in materiale riciclato ed è stata studiata al fine di eliminare il packaging di cartone delle confezioni tradizionali, riducendo ulteriormente l’impatto ambientale.

Questa disposizione, che rende immediatamente visibile il coperchio del prodotto, agevola il riconoscimento del brand e la lettura degli ingredienti, per guidare il consumatore nella sua scelta. Inoltre, al fine di supportare una nuova tipologia di Clienti più attenti, informati e responsabili, Epta ha integrato all’interno dell’arredo un tablet che veicolerà contenuti e valori educativi legati alla filiera, alla qualità e al rispetto delle risorse. Infine, gli espositori assicurano un notevole risparmio di tempo durante le fasi di stoccaggio e di rifornimento.

La seconda soluzione che Epta ha studiato in esclusiva per Granarolo è un innovativo banco che riunisce, nel medesimo spazio espositivo, la vendita di prodotti freschi e surgelati.

 

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