CLOSE
Home Tags Responsabilità sociale

Tag: responsabilità sociale

All’extracoop Esp di Ravenna la spesa da sabato ha un ostacolo in meno

Quotidianità e disabilità, un tema delicato che sabato prossimo incasserà una piccola buona notizia: il 10 marzo all’extracoop Esp di Ravenna di Coop Alleanza 3.0  saranno presentati due carrelli per la spesa “Caroline’s cart”. La Cooperativa, insieme all’associazione onlus “Il sorriso di Giada”, ha infatti acquistato un paio di dispositivi pensati e progettati per consentire a chi entra in negozio con una persona disabile, bambino o adulto, di fare compere senza dover utilizzare ulteriori carrelli e carrozzine. Un modo per permettere alle famiglie di fare shopping tranquillamente, senza doversi destreggiare con vari dispositivi.

I Caroline’s Cart sono stati ideati in USA e prendono il nome della figlia dell’inventrice, Drew Ann Long. Coop Alleanza 3.0 è la prima realtà della grande distribuzione in Italia a dotarsi dei Caroline’s Cart.

Saranno presentati nel punto vendita sabato 10 marzo alle 11.30 alla presenza di Ouidad Bakkali, assessore comunale alla Pubblica istruzione,  Paolo Gabrielli direttore di Territorio Ravenna di Coop Alleanza 3.0, Pamela Zingale presidente dell’associazione “Il sorriso di Giada”, onlus ravennate attiva nell’assistenza e supporto, anche materiale e psicologico, ai bambini e ragazzi con problemi di disabilità e alle loro famiglie,  e, in rappresentanza dei soci, il presidente di Zona, Matteo Ghetti. Nel pomeriggio alle 16.30 nell’area dedicata ai libri “Scelti per voi” di Librerie.coop dell’extracoop spazio al tema dell’autismo con la presentazione del libro “Se ti abbraccio non aver paura”di Fulvio Ervas, la vera storia di un viaggio in America tra Franco e suo figlio Andrea, affetto da autismo. Presenti lo scrittore Fulvio Ervas, Roberto Parmeggiani del Centro di documentazione handicap di Bologna, Pamela Zingale. A moderare il dibattito sarà il giornalista Mauro Sarti. 

Durante la giornata saranno presenti i volontari clown dell’associazione Perepè Tazum, onlus che si occupa di clownterapia, e gli animatori per il “trucca bimbi” presso lo spazio giocattolo dell’extracoop, per animazioni con giochi e intrattenimenti.

Leggi anche Anche i disabili possono fare shopping da Target, grazie agli appositi carrelli

8 marzo, Coop Alleanza 3.0 con Pink is Good sostiene un anno di ricerca

Otto marzo di nome e di fatto per Coop Alleanza 3.0 che decide di sostenere la ricerca sul tumore al seno, patologie che ogni anno in Italia colpisce 50mila donne, donano 30mila euro al progetto “Pink is Good” della Fondazione Umberto Veronesi con un obiettivo preciso: una borsa di ricerca annuale per la dottoressa Mariaelena Pistoni dell’Ospedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

La borsa di ricerca consentirà alla dottoressa Pistoni, 40 anni, laureata in Scienze Biologiche a Parma e specializzata a Londra, di proseguire i suoi studi su come è possibile agire sulle cellule tumorali del seno usando farmaci che influenzano il Dna, per gestire e ridurre le resistenze alle terapie in uso.

Con la donazione, accompagnata dalla campagna “Sostenere le donne è nel nostro Dna”, la Cooperativa intende dare un contributo concreto a un progetto rilevante dalla parte delle donne: che guarda alla salute femminile e, al tempo stesso, dà lavoro a una professionista di un settore, quello della ricerca medico-scientifica, che vive, specie in Italia, numerose difficoltà, e dove, ancora oggi, sono riservate agli uomini maggiori possibilità.
La borsa di ricerca viene erogata attraverso la Fondazione Umberto Veronesi, che grazie al progetto “Pink is Good” sostiene la ricerca scientifica d’eccellenza e promuove l’importanza della prevenzione contro i tumori femminili.
Ogni anno in Italia oltre 50.000 donne si ammalano di tumore al seno; negli ultimi tempi, la ricerca scientifica ha compiuto enormi passi avanti e più del 90% delle donne a cui il tumore è stato diagnosticato in fase iniziale riesce a guarire completamente.

Da sempre Coop Alleanza 3.0 celebra l’8 marzo sostenendo progetti di solidarietà in favore delle donne, in coerenza con i propri valori e il proprio impegno per dare risposte ai bisogni delle persone e delle comunità, in tutti i territori in cui è presente: 12 regioni italiane, dove conta oltre 400 negozi. Coop Alleanza 3.0, del resto, è un’impresa “al femminile”: su 22 mila dipendenti circa il 75% sono donne e la presenza delle lavoratrici nei ruoli di responsabilità sfiora il 42%, mentre nel gruppo dirigente supera il 28%. E anche tra i 2,5 milioni di soci della Cooperativa prevale la componente femminile: le donne sono più del 55%.

Tra le iniziative per le pari opportunità ci sono gli interventi per facilitare la conciliazione tra vita familiare e impegno lavorativo, con varie agevolazioni e forme di sostegno, dedicate in particolare alla cura della famiglia. 

Non solo 8 marzo: da Despar, nove giorni di raccolta fondi a favore delle donne

“Il mondo ha bisogno delle donne”: è una verità insindacabile, ma anche lo slogan dell’iniziativa promossa da Aspiag Service, la concessionaria Despar per il Triveneto e l’Emilia Romagna, che avrà luogo dal 24 febbraio al 4 marzo 2018. In tutte le filiali Despar, Eurospar e Interspar di Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige ed Emilia-Romagna) per nove giorni si svolgerà una raccolta fondi a favore di quattro diverse realtà locali che si occupano dei diritti e del benessere delle donne e di lotta alla violenza di genere. I clienti saranno invitati ad arrotondare l’importo del loro scontrino con un’offerta libera, che sarà evidenziata sullo scontrino stesso con la dicitura “Per le donne”. I fondi raccolti saranno consegnati ai beneficiari l’8 marzo, festa della donna.

Le realtà destinatarie della raccolta fondi sono impegnate in opere differenti ma comunque valorose. In Veneto a beneficiare sarà Casa Viola, un alloggio protetto che offre accoglienza e supporto alle donne vittime di violenza e ai loro bambini, che sono supportate da un team di professionisti che li accompagna in percorsi di reinserimento lavorativo e abitativo. Il servizio è gestito da Gruppo Polis (www.gruppopolis.it), realtà di Padova che riunisce quattro cooperative attive da più di trent’anni a favore delle persone in difficoltà.

Per il Trentino-Alto Adige è stato scelto il progetto “Casa delle donne/Frauenhaus”, promosso da GEA (Centro d’ascolto antiviolenza/Kontaktstelle Gegengewalt) e rivolto a donne che nei loro contesti sociali vivono o hanno vissuto situazioni di sopraffazione, maltrattamento e violenza. Il progetto si compone di un centro d’ascolto e della Casa delle Donne, una struttura residenziale a indirizzo segreto.

In Friuli-Venezia Giulia il contributo andrà al comitato di Udine di Andos (Associazione nazionale donne operate al seno), che si occupa di assistenza psicofisica a donne operate per tumore al seno e di educazione sanitaria per la prevenzione delle neoplasie mammarie.

Infine l’Emilia-Romagna, dove il contributo andrà a sostenere le attività della sezione bolognese di Udi (Unione donne in Italia), realtà attiva fin dal 1944 per la conservazione e valorizzazione della memoria storica delle donne, per la tutela dei diritti di tutte le donne e in attività di ascolto e tutela legale, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulla violenza alla donna.

«Non si tratta soltanto di dare un supporto economico a realtà che compiono un servizio prezioso nel nostro territorio – spiega Paul Klotz, amministratore delegato di Despar – ma anche e soprattutto di dare visibilità a tutto il loro lavoro, e collaborare per la sensibilizzazione di tutti verso quelle aree ancora critiche in cui, come parte della società civile, siamo chiamati a intervenire per rendere possibile una vera integrazione e una vera parità dei diritti. E questo non perché le donne debbano essere trattate come una specie protetta e fragile, ma perché il mondo ha davvero bisogno del loro pieno e libero contributo umano, professionale e creativo».

Secondo il rapporto Global Gender Gap 2017 redatto dal World economic forum, la parità dei diritti tra uomini e donne nel mondo sarà raggiunta soltanto nel 2186. Uno spread sessuale che non svantaggia soltanto le donne, ma l’intera umanità. Ad esempio, la Banca d’Italia ha calcolato che il nostro Paese, sceso l’anno scorso all’82° posto mondiale nella classifica della parità di genere, con una reale parità di accesso al lavoro, guadagnerebbe immediatamente il 7% del Pil.

Le “Arance rosse per la Ricerca” di Airc in 2400 punti vendita della Gdo

Bennet, le insegne del Gruppo Selex e del Gruppo VéGé, Carrefour, CRAI e Consorzio Coralis: sono le catene della Gdo che,  in collaborazione con FDAI (Firmato dagli Agricoltori Italiani), hanno scelto di sostenere l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro con l’iniziativa ‘Arance rosse per la Ricerca‘.

Da giovedì 15 febbraio per tutto il fine settimana e fino a esaurimento scorte, in oltre 2400 punti vendita su tutto il territorio, sarà possibile acquistare una o più reticelle di arance rosse italiane. Per ogni confezione venduta i marchi della Gdo garantiranno una donazione di 50 centesimi a favore di AIRC, grazie a cui le arance rosse italiane sono diventate il simbolo della sana alimentazione e della prevenzione del cancro. Era infatti il 1990 il primo hanno in cui furono scelte come protagoniste della campagna ‘Le Arance della Salute’ per le loro straordinarie proprietà. Contengono infatti gli antociani, pigmenti naturali dagli eccezionali poteri antiossidanti, e circa il quaranta per cento in più di vitamina C rispetto agli altri agrumi.

Coralis con circa 100 punti vendita e CRAI con circa 350 sposano la filosofia di FDAI, certificando dalla semina alla raccolta la provenienza italiana delle arance. Le arance destinate all’iniziativa provengono dalla Sicilia e in particolare dalla zona vocata dell’Etna. La caratteristica è la polpa rossa che contraddistingue la varietà più pregiata: il Tarocco Siciliano. Le arance sono coltivate, raccolte e confezionate direttamente dalle aziende agricole coinvolte e vengono proposte in retine da 2 kg caratterizzate dal marchio FDAI a garanzia dei valori agricoli di tracciabilità di filiera agricola italiana, di rispetto della vocazione produttiva dei territori e di identità agricola del produttore.

I ricercatori confermano che la battaglia contro il cancro acquisisce ogni giorno nuovi strumenti per la diagnosi e la cura, ma è sempre più riconosciuta l’importanza dei corretti stili di vita. Il cibo che consumiamo può diventare un alleato per la prevenzione. Un tumore su tre potrebbe non svilupparsi per nulla se tutti seguissimo stili di vita salutari, tra cui l’alimentazione risulta uno dei fattori chiave.

«Siamo orgogliosi di partecipare con circa 100 nostri punti vendita a questa campagna che è allo stesso tempo informativa e di sostegno per la ricerca, motore fondamentale per vincere la battaglia contro il cancro – commenta Eleonora Graffione, presidente del Consorzio Coralis -. A questo va aggiunto il valore etico delle arance che offriamo ai nostri clienti: la filiera certa, il rispetto per il lavoro degli agricoltori e il giusto riconoscimento sono elementi che appartengono al DNA di Coralis e siamo felici di poterli, ancora una volta, esprimere in un contesto tanto importante».

Il progetto delle arance rosse della ricerca è un esempio di come il mondo della produzione agricola e la Moderna Distribuzione, assieme, possano contribuire in maniera significativa e concreta alla sensibilizzazione del grande pubblico che, acquistando le arance “solidali”, potrà sostenere la ricerca oncologica e la produzione italiana.

Share a Meal, Knorr e Wfp donano 4 milioni di pasti: ora l’impegno anti spreco va a scuola

Prima la sfida sulla ricetta con gli avanzi, ora l’insegnamento della cucina sostenibile ai futuri chef e ai bambini delle scuole primarie: così Unilever Italia, Knorr e World Food Programme Italia rinnovano l’impegno nella lotta allo spreco e alla fame nel mondo. E, in occasione della Giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare di lunedì illustrano i risultati della campagna di solidarietà “Share a meal”, che ha visto il coinvolgimento di oltre 20 milioni di italiani, sfidatisi a suon di ricette sulla cucina anti spreco. 

 

Missione salva vita nelle scuole del Kenya, anti spreco nelle scuole italiane

L’obiettivo di Unilever, Knorr e World Food Programme è rendere la cucina anti spreco una pratica comune e sentita da un pubblico sempre più ampio. 

«Rispetto a cinque anni fa l’atteggiamento del consumatore verso il cibo è molto cambiato: questo è il momento giusto per affrontare certi temi» ha detto Angelo Trocchia, Presidente e Amministratore Delegato di Unilever Italia.

Nel 2017, la campagna “Share a meal”, nata dalla collaborazione tra Knorr e WFP avviata nel 2014, ha dato la possibilità a tutti gli italiani di attivarsi con una piccola ma importante sfida al cambiamento per contrastare lo spreco alimentare e, al contempo, risparmiando, di fare una donazione per sostenere il Programma School Meals del World Food Programme in Kenya, ancora oggi uno dei Paesi con il più alto numero di minori malnutriti, con una persona su 10 che non ha cibo a sufficienza per svolgere una vita sana e quasi la metà dei decessi dei bambini al di sotto dei 5 anni dovuti ad una scarsa alimentazione. Finora è stato donato l’equivalente di circa 4 milioni di pasti nelle scuole del Kenya. Con plurimi vantaggi: fornire un’alimentazione sana in un’età critica come l’infanzia, in modo anche da formare adulti più sani, incentivare la frequenza della scuola, ma anche favorire l’agricoltura locale, dalla quale provengono le materie prime fresche. 

«I risultati che la partnership con il World Food Programme e il progetto ‘Share a meal’ ci hanno permesso di raggiungere valgono ora per noi come ulteriore motivazione per proseguire nella lotta allo spreco – ha detto ancora Trocchia -, che è sempre più urgente e importante per tutti. Per noi è una sfida fondamentale, che fa parte dell’impegno dell’azienda nel sociale e che rappresenta un esempio del nostro modello di business, Unilever Sustainable Living Plan, un piano che guida tutte le nostre azioni all’insegna di una crescita sostenibile e responsabile».

Ora “Share a meal” continuerà la sua missione puntando sui giovani italiani: coinvolgendo gli studenti degli Istituti alberghieri, che faranno del cibo il proprio lavoro, e i bambini delle scuole primarie, cittadini e consumatori di domani. Saranno infatti i protagonisti delle prossime iniziative di educazione alimentare e ambientale in giro per l’Italia. Grazie ad una formazione specifica sulla sostenibilità in cucina e a laboratori pratici per creare menu sostenibili dal punto di vista nutrizionale, sociale e ambientale, sarà possibile costruire una rete virtuosa di scuole anti-spreco inter-generazionali.

 

Concorso, i vincitori

Il progetto “Share a meal” ha coinvolto più di un italiano su tre, anche grazie al coinvoglimento di ambassador assai popolari sul web: Lisa Casali, scienziata ambientale, blogger e scrittrice; Tessa Gelisio, conduttrice tv, scrittrice, blogger e ambientalista; Sonia Peronaci, cuoca, conduttrice tv e blogger, fondatrice del sito di cucina Giallo Zafferano e ora su www.soniaperonaci.it e Ivan Zaytsev, pallavolista e ambasciatore WFP Italia.

Al termine del concorso, le ricette più ecologiche e originali sono state

il “Carrè di agnello” di Cristina Pedullà di Orco feglino (Sv);

“Il tramonto nell’orto” di Fabio Verratti di Imola

e i “Bocconcini alla zucca sweet and hot” di Luciana Molino di Zandobbio (Bg).

Cristina, Fabio e Luciana sono i vincitori e i primi portavoce di un impegno per un consumo più responsabile e sostenibile che “parte dal basso”, esempi di come ognuno possa fare la propria parte, iniziando dalle abitudini nelle proprie case.

 

Con “Progetto umano” Auchan GCI mette al centro persona e welfare

Un focus sulle risorse umane, che mette al centro la persona e le sue potenzialità attraverso una serie di iniziative per rendere il luogo di lavoro più accogliente ma anche valorizzare i talenti e trasformare i premi in servizi welfare: è Progetto Umano di Gallerie Commerciali Italia (GCI), filiale italiana del gruppo Immochan.

Avviato nel secondo semestre del 2016, Progetto Umano ha visto concretizzarsi già molte attività: dalla ristrutturazione completa degli uffici con sala relax, area dedicata al book sharing, sala gioco e intrattenimento, all’attivazione di convenzioni ed eventi ad hoc, dal rinnovo del concept della convention aziendale all’attivazione di eventi per singole professioni e di giornate dedicate ai bambini in azienda. Azioni che proseguiranno nel 2018 con l’aggiunta della pianificazione del programma di formazione continua GCI Academy e dell’innovativo Programma Talenti, che supporta le risorse più promettenti dell’azienda guidandole attraverso un percorso di crescita professionale e umana.

 

Al via la conversione del premio di risultato

Dal 22 gennaio GCI ha poi aggiunto un ulteriore tassello al progetto welfare, siglando un importante accordo con i sindacati di categoria Filcams – Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, che consentirà ai collaboratori di scegliere l’opzione della conversione del premio di risultato 2018 in servizi di welfare completamente esenti da tasse. Il Premio Progresso può arrivare fino al 25% della Retribuzione Annuale Lorda; nel 2017 è stato del 7%. 

La realizzazione degli aspetti fiscali e giuslavoristici del progetto ha visto il supporto da parte di Nctm, uno dei più importanti studi legali indipendenti italiani, sia per dimensioni che per numero e rilevanza delle operazioni seguite. Per raggiungere i migliori livelli di implementazione e gestione di questo piano, GCI ha deciso di farsi supportare per la gestione dei servizi e della piattaforma da un partner di primo livello, Eudaimon, società impegnata da oltre 15 anni, nella progettazione e gestione di piani di welfare aziendale e servizi destinati al benessere dei collaboratori.

La volontà di GCI con Progetto umano è di essere un’eccellenza nella gestione delle risorse umane, trasformando il welfare in una fondamentale leva competitiva e in uno strumento per ingaggiare e fidelizzare al massimo le risorse.

 

Etichette in Braille, Carrefour prima alla meta con tre referenze Terre d’Italia

Sempre più la Gdo si attiva per facilitare la spesa anche ai clienti con difficoltà o malattie invalidanti: un esempio viene da Carrefour, prima insegna a lanciare ha pensato di un progetto pilota, realizzato in collaborazione con Salumificio Fratelli Beretta e Fondazione LIA, che prevede l’etichettatura in Braille di tre prodotti a marchio Terre d’Italia, all’interno dell’assortimento dei salumi.

Il progetto, realizzato con il supporto di Fondazione LIA che si impegna nella diffusione di una cultura dell’accessibilità dei consumatori non vedenti, si aggiunge ad una serie di iniziative che Carrefour Italia sostiene a supporto della diversity e dell’inclusione.

«Grazie a questo progetto, l’etichettatura diventa uno strumento inclusivo, facilmente consultabile dai consumatori non vedenti, garantendo quindi una funzione ulteriore rispetto a quella, fondamentale, della trasparenza. Siamo orgogliosi di collaborare con Fondazione LIA e vogliamo ringraziare il Salumificio Fratelli Beretta che si conferma un partner attento e innovativo e con il quale condividiamo l’obiettivo di ampliare il numero di referenze coinvolte e rendere l’esperienza Carrefour sempre più accessibile» ha detto Gabriele Di Teodoro, Direttore Commerciale Carrefour Italia.

Interessante anche la partnership tra distribuzione e produzione. «Questa non è la prima attività orientata all’innovazione che ci vede collaborare con Carrefour, – conferma Enrico Farina, Direttore Marketing Salumificio Fratelli Beretta – e siamo lieti di poter essere così frequentemente coinvolti in progetti nei quali il consumatore, in qualsiasi condizione si trovi, possa beneficiare di una fruizione sempre più facilitata ed agevole della nostra proposta dei migliori prodotti della salumeria italiana».

Puoi leggere anche:

Asda introduce un’”ora di silenzio” per i clienti autistici

Anche i disabili possono fare shopping da Target, grazie agli appositi carrelli

Alì a Padova accoglie il primo negozio italiano gestito da ragazzi Down

Spesa online anche per Picard, a domicilio o click and collect: al via il test a Milano

È spesa online a domicilio anche per Picard Italia, che inaugura un nuovo importante (e sempre più diffuso) servizio per i suoi clienti. Attualmente l’operazione è attiva sull’area di Milano, ma l’obiettivo è di ampliare progressivamente i bacini di utenza, fino a coprire l’intera rete dei 40 punti vendita italiani.

I clienti Picard possono effettuare la spesa sul sito http://prontospesa.picard.it/ scegliendo la fascia oraria e il giorno di consegna, oppure ritirare la spesa effettuata in uno dei punti vendita. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 ; il sabato dalle 9 alle 13, con sei consegne per ciascuna fascia oraria.

Il pagamento avviene tramite procedura on line con carta credito e la consegna è gratuita per spese superiori a 50 euro; al di sotto di questa soglia, le spese di consegna sono di 5 euro.

È possibile ordinare qualsiasi tipologia di prodotti, surgelati e non, presenti sul sito Picard o presso i punti vendita: il rispetto della catena del freddo è garantito grazie ad appositi contenitori coibentati e camion frigoriferi.

Per uniformare i canali di vendita, sono applicate alla spesa on-line le stesse promozioni presenti in negozio.

Il Gruppo Gabrielli fa il bis per l’impegno sociale ed ecosostenibile

Due le novità per il Gruppo Gabrielli, che conferma il proprio impegno nei confronti sia di chi ha più bisogno sia dell’ambiente. Sabato 25 novembre si è svolta infatti la 21a edizione della giornata nazionale dedicata alla Colletta alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. E dopo una ristrutturazione straordinaria ha riaperto il Tigre di viale Liegi a Roma. All’insegna della sostenibilità.

Anche quest’anno quindi Gruppo Gabrielli ha ospitato nei punti vendita Oasi e Tigre i volontari dediti alla raccolta. Una gara di solidarietà in cui tutti i clienti hanno potuto donare la spesa a coloro che ne hanno più bisogno. E che l’anno scorso (28 novembre 2016) ha interessato 112 punti vendita presenti nelle regioni Marche, Abruzzo, Molise, Umbria e Lazio per un totale di 71.642 kg donati.

Le donazioni di alimenti effettuate dai clienti nel giorno della Colletta Alimentare integrano quanto il Banco recupera grazie all’impegno che il Gruppo Gabrielli si è assunto in favore di chi vive uno stato di necessità. Grazie all’accordo del 2010 l’azienda infatti dona ogni giorno al Banco Alimentare l’invenduto attraverso un’attività di recupero delle eccedenze non più fruibili per ragioni commerciali, ma ancora edibili da un punto di vista nutrizionale. 

Nel corso della 21^ giornata nazionale della Colletta Alimentare sono stati raccolti in totale 8.200.000 kg di alimenti.

 

Riapertura romana

Giovedì 23 novembre a Roma, dopo una ristrutturazione straordinaria, è tornato il Tigre di Viale Liegi, per garantire ai clienti un’offerta sempre più conveniente ed ecosostenibile. Il punto vendita riapre perciò al pubblico con innovazioni green nell’illuminazione, ora completamente a led, il risparmio energetico (reparti frigo chiusi, sostituzione di motori e impianto di refrigerazione e condizionamento innovativi) e conservazione ottimale delle referenze deperibili.

Da sempre il Gruppo Gabrielli presta un’attenzione particolare all’impatto ambientale dei propri punti vendita, e il Tigre di viale Liegi ora testimonia l’attenzione del Gruppo verso ecosostenibilità e territorio. Nuove aree dedicate ai localismi, ai prodotti km 0, al biologico e salutistico per 7200 referenze food e 2300 no food ora compongono l’offerta presente nelle 5 corsie del negozio. Inoltre, ai clienti ora vengono offerti un servizio a domicilio e una Sala ristoro.

In occasione della riapertura, poi, la soubrette Carmen Russo, reduce dall’esperienza del Grande Fratello Vip, è stata nel punto vendita per fare la spesa insieme ai clienti, selezionando e consigliando le referenze del prodotto a marchio Consilia, già protagoniste dei pasti dei vip presenti nella casa più spiata d’Italia.

Auchan primo della classe, “Scuolafacendo” coinvolge il numero record di 14.350 istituti

Un’adesione record con 14.350 scuole italiane coinvolte nel primo anno di lancio per la raccolta punti che permette di donare agli istituti materiale scolastico: è il risultato raggiunto dall’iniziativa “Scuolafacendo” di Auchan Retail, che l’insegna, a furor di popolo (scolastico) verrebbe da dire,  ha deciso di prolungare fino a gennaio.

Mai era stato raggiunto un numero di istituti così alto in Italia per un’iniziativa a sostegno delle scuole promossa da un gruppo della Gdo, nel primo anno di lancio. L’iniziativa permette alle famiglie di donare i punti raccolti attraverso una rete di 4.000 esercizi tra supermercati Simply, ipermercati Auchan ed Eni Station presenti in Italia.

Le scuole d’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, pubbliche e paritarie, si sono iscritte per richiedere materiali didattici, nuove attrezzature e strumenti utili all’insegnamento. Anche in considerazione della grande adesione, Auchan Retail Italia ha deciso di prolungare la raccolta punti utilizzando il nuovo canale e-commerce Auchan.it: le famiglie potranno continuare a raccogliere i Codici Scuola fino al 15 gennaio 2018. In questo modo, potranno anche aiutare gli istituti scolastici acquistando regali di Natale quali giocattoli e videogiochi.

L’iniziativa prevede che per ogni 15 euro di acquisti su giocattoli e videogiochi su Auchan.it, verrà inviato 1 Codice Scuola del valore di 5 punti. I codici possono essere portati a scuola oppure caricati sul sito scuolafacendo.com e tramite la App dedicata, per aggiungersi alla raccolta premi delle scuole iscritte all’iniziativa. Le scuole potranno poi richiedere i premi scegliendoli da un catalogo di oltre 100 prodotti, ricevendoli direttamente nelle proprie sedi. Tra questi ci sono Notebook, tablet, lavagne Lim, pc, stampanti, stampanti 3D, carte geografiche, gite culturali, attrezzatura per la palestra, dizionari, libri, materiali di cancelleria, kit per laboratori di scienza e musicali.

I codici caricati e non utilizzati dalle scuole saranno donati alle scuole che si trovano nelle aree del Centro Italia colpite dal terremoto.

 

BrandContent

Fotogallery

Il database online della Business Community italiana

Cerca con whoswho.it

Diritto alimentare