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Ultima settimana di marzo, in GdO vendite su ma più contenute: +2,7%

Durante la settimana tra lunedì 23 marzo e domenica 29 marzo continua la crescita rispetto allo stesso periodo del 2019 delle vendite della Grande Distribuzione Organizzata, anche se in maniera più contenuta: +2,7% a parità di negozi.

Come settimana scorsa, è il Nord Est a registrare gli incrementi più alti su base tendenziale: +7,0%, seguito subito dal Sud (+6,3%). Rallentano molto invece sia il Centro Italia (+0,4%) sia il Nord Ovest (+0,1%).

“La GDO si stabilizza su una crescita moderata durante la terza settimana di quarantena, ma il periodo Pasquale, durante il quale non potremo festeggiare come da tradizione, potrebbe causare una contrazione delle vendite – commenta Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia – Al contempo, si consolidano anche i fenomeni di consumo legati al nuovo stile di vita ‘domestico’ e alle restrizioni in termini di mobilità: da un lato continua l’ascesa di prodotti alimentari da dispensa e/o destinati alla preparazione di pietanze ‘homemade’, dall’altro si afferma anche la preferenza per modalità di approvvigionamento più comode, ovvero eCommerce e negozi di vicinato.” 

L’andamento dei formati

Il trend maggiore si registra nei Liberi Servizi (+41,6%), nei Supemercati (+15,4%) e nei Discount (+8,4%). Continua invece il calo delle vendite di Specialisti Drug (-32,9%) e Ipermercati (-17,7%).

Continua il calo dei format Cash & Carry, con un trend negativo del -50,3%, in linea con il calo della settimana scorsa.

Per quanto riguarda l’eCommerce, il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 23 a domenica 29 marzo è stato del +162,1% in rialzo di +20pp rispetto al trend della settimana precedente.

Da lunedì 23 a dome­nica 29 marzo: la cronaca

Le dinamiche di afflusso ai negozi sono rimaste le stesse della settimana precedente, con trend molto positivi durante i giorni lavorativi. Si accentua perà il calo registrato nel weekend: sabato 28 -28,5% vs stesso sabato del 2019 e domenica 29 -54,9% vs. stessa domenica del 2019, a parità di superficie distributiva. Il picco positivo si è registrato invece lunedì (+22,9%). A livello di peso sulla settimana, il giorno principale rimane comunque il venerdì, confermando una nuova tendenza iniziata con la quarantena. In condizioni di normalità, invece, il giorno principale in termini di peso sulla spesa settimanale degli italiani è sempre stato il sabato.

Le categorie

Le categorie di prodotti maggiormente impattate durante la settimana 13 del 2020 sono sempre legate ai tre “effetti” identificati da Nielsen:

  1. effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: caffè macinato (+21,4%), conserve rosse (+52,9%), conserve animali (+16,7%), pasta (+19,3%), biscotti (+14,6%); i comparti non alimentari iniziano a registrare trend di crescita più rallentati, invece, si segnalano solo carta casa (+40,5%) e carta igienica (18,6%);
  2. effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: guanti (+163,3%), detergenti superfici (+36,3%), sapone per le mani solido e liquido (+56,8%), candeggina (+52,9%), alcol denaturato (+100,4%), salviettine umidificate (+24,5%);
  3. effetto “resto a casa”, sempre in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato, suddiviso in Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, quindi farine (+212,7%, fatturato triplicato rispetto al 2019), uova di gallina (+5,4%), burro (+85,9%), zucchero (+55,2%), mascarpone (+99,6%), lievito di birra (+226,4%) e margarina (+78%); e Comfort food, il paniere dell’indulgence, quindi creme spalmabili dolci (+72,5%), miele (+67,9%), patatine (+23,5%), pop-corn (+89,8%), olive (+13,6%), merendine (+13,3%), wafer (+9,3%). Continuano anche i trend positivi di vino (+18,5%) e birre alcoliche (+9%).

Retail: i 7 consigli di Xtribe per ricominciare dopo l’emergenza Covid-19

Dopo il lockdown, si dovrà ricominciare. Non si sa ancora quando, ma nel frattempo il retail potrebbe preparare la sua strategia, utilizzando questo tempo per riorganizzare la propria struttura di business e prepararsi alla ripresa grazie anche all’utilizzo del digitale.

Sono tante le attività che si possono implementare e progettare in queste settimane per farsi trovare preparati alla riapertura, pronti per accogliere di nuovo i clienti all’interno delle proprie strutture, e Xtribe , la startup italiana che ha creato un geomarketplace disponibile tramite app per comprare, vendere e barattare prodotti e servizi, ha stilato una lista di 7 passi da seguire per prepararsi a riportare i clienti dall’online all’offline.

  1. Progettare una customer experience efficace: i commercianti, in questo momento, possono studiare e impegnarsi per costruire una customer experience efficace, in grado di rispondere alle aspettative dei clienti (anche di quelli più esigenti). Chiedersi “Come posso migliorare l’esperienza d’acquisto di chi entra nel mio negozio?”, “Come avviene il processo di vendita? Come posso migliorarlo?”, “Quali nuovi strumenti si possono adottare per l’assistenza al cliente?” sono domande essenziali da cui partire.
  2. Abbracciare le logiche del multichannel marketing: scegliere di comunicare su più canali la propria offerta commerciale può essere la mossa giusta per ampliare le proprie possibilità di vendita. In questo momento, ricordare – anche attraverso gli strumenti online – ai clienti e potenziali tali quali sono i valori, i vantaggi e i gli elementi di forza di un punto vendita fisico può essere utile per prepararsi al post emergenza.
  3. Utilizzare i canali digitali per creare aspettativa per la riapertura offline: utilizzare i canali online per creare attesa nei confronti della riapertura e per comunicare in modo costante con i propri clienti può essere un’azione efficace da mettere in campo, soprattutto in questo periodo di chiusura forzata.
  4. Scegliere una piattaforma in cui costruire il proprio profilo per quando ci sarà la riapertura dell’attività: uno degli strumenti possibili è rappresentato dalle piattaforme come Xtribe. Si tratta, nello specifico, di un geomarketplace che permette ai commercianti di iscriversi e iniziare a proporre e vendere i propri prodotti attraverso un’app dotata di una chat che permette di incrementare le occasioni di vendita. L’obiettivo di Xtribe è riuscire a portare i clienti e potenziali tali dall’online all’offline, facendo in modo di ridare valore a tutte quelle attività locali che meritano attenzione e che mettono il cliente al centro, focalizzandosi sulla cura dei dettagli.
  5. Focalizzarsi sulla scrittura e sulla descrizione della propria attività e dei propri prodotti o servizi: saper scrivere la propria descrizione e presentazione in modo efficace su tutti i canali digitali selezionati è il miglior modo per ottimizzare il proprio vantaggio competitivo poiché, più chiaro e in linea con il proprio contesto è il messaggio, maggiori saranno le possibilità di aumentare la propria clientela.
  6. Creazione di un minisito: è con un minisito che si ha la possibilità di mostrare tutta la propria offerta commerciale, fornendo in modo chiaro i dettagli di ogni prodotto e avendo la possibilità di essere in costante contatto con i propri clienti grazie ad una chat, come permette l’app Xtribe. Iniziare a progettare questo strumento in questo periodo, per essere pronti ad utilizzarlo in fase di riapertura dell’attività al pubblico, può essere un passo molto importante.
  7. Preparare delle promozioni speciali o un’iniziativa dedicata per la riapertura e comunicare queste azioni ai clienti: in vista della riapertura si possono studiare e creare in queste settimane delle promozioni ad hoc, riservate ai propri clienti, per fidelizzarli maggiormente una volta che si potrà tornare alla normale vita lavorativa.

 

Consegna e ritiro: il servizio Satispay per gli esercenti ai tempi di Covid- 19

L’emergenza Coronavirus sta impattando fortemente sul commercio. Per superare il periodo di lockdown occorre modificare le proprie abitudini di vendita e andare incontro alle nuove esigenze dei consumatori. Nasce da questi presupposti il nuovo servizio di Satispay per gli oltre 100 mila negozi aderenti al proprio network. Si chiama “Consegna e Ritiro” e permette agli esercenti di ricevere gli ordini telefonicamente, richiedere e accettare i pagamenti tramite app, semplificando così le operazioni di ritiro e di consegna. Il servizio ha infatti due differenti opzioni: “Consegna a domicilio” e “Prenota e ritira”.

Tramite questa nuova funzionalità i negozianti potranno dare visibilità alla propria attività, che sarà visualizzata direttamente nella lista dei negozi dell’app Satispay e contrassegnata con la categoria “Consegna a domicilio” e/o “Prenota e ritira” per comunicare alla community di oltre un milione di utenti, la nuova modalità di acquisto.

Agli utenti basterà selezionare una delle due categorie, scegliere il negozio, telefonare al numero che trovano nella scheda dell’attività e procedere all’ordine. Una volta concluso, il negoziante potrà inviare al cliente, direttamente dalla sua applicazione Satispay Business, la richiesta di pagamento con l’importo e la specifica dei beni acquistati. Alla ricezione della conferma di pagamento da parte del cliente, il negoziante potrà preparare l’ordine, consegnarlo in sicurezza o attenderne il ritiro presso il proprio negozio senza alcun contatto per il pagamento.

Alberto Dalmasso, CEO e co-founder di Satispay, ha commentato: “Avevamo nella nostra roadmap di sviluppo un focus su prenotazioni e delivery che immaginavamo in un arco temporale di circa tre anni. È chiaro che l’accelerazione nel cambiamento di alcuni modelli imposta dalla pandemia ha toccato molte sfere, incluso il commercio. Da sempre crediamo e agiamo nella convinzione che la capacità di adattamento sia vitale per qualsiasi business e questo ci ha permesso di pensare e sviluppare rapidamente un nuovo servizio. Voglio però aggiungere che in questi giorni in cui abbiamo lavorato a ‘Consegna e Ritira’, non solo ci ha confortato ma ci ha reso orgogliosi vedere come migliaia di negozianti ogni giorno si ingegnassero per comunicare ai propri clienti come si stavano organizzando per il delivery, segnalando e raccomandando il pagamento con Satispay. Portare nelle loro mani, e in quelle di tutti i nuovi negozi che verranno, uno strumento in grado di semplificare questo sforzo titanico che stanno facendo è per noi una grande soddisfazione. Tutto il nostro team ha lavorato alla messa punto del servizio col cuore”. 

“Consegna e Ritiro” è disponibile gratuitamente per gli esercenti per i mesi di aprile e maggio e fa parte di un più ampio servizio Satispay pensato per permettere ai negozianti di dare visibilità alla propria attività attraverso servizi smart.

La nuova funzionalità è già disponibile nell’ultimo aggiornamento dell’app Satispay Business per gli esercenti che vorranno dare visibilità alla propria attività direttamente tramite Satispay. L’obiettivo è quello di creare fin da subito una rete di negozi aderenti al servizio su tutto territorio nazionale, per riuscire a rendere disponibile questa funzionalità agli utenti nel minor tempo possibile. In questo modo, ai clienti basterà aprire l’app per vedere quali negozi vicino alla loro abitazione forniscono il servizio di consegna e ritiro.

Tutte le informazioni riguardo al nuovo servizio sono disponibili sul sito: https://www.satispay.com/it-it/consegna-e-ritiro/

 

Italiaonline e Alibaba.com insieme per favorire l’export del made in Italy

Italiaonline e Alibaba.com hanno firmato un accordo di collaborazione per favorire l’esportazione del Made in Italy delle Piccole e Medie aziende del nostro Paese in modalità 100% digitale.

Italiaonline, infatti, connetterà le PMI sue clienti al marketplace B2B di Alibaba, presente in più di 190 Paesi, con 18 milioni di buyers e contenuti tradotti in 16 lingue. Grazie alla presenza che avranno sulla piattaforma di e-commerce di Alibaba.com, le aziende clienti di Italiaonline potranno quindi essere in contatto con acquirenti in tutto il mondo. È un accordo che allarga ulteriormente l’offerta di Italiaonline a supporto delle piccole e media aziende, grazie alla sinergia tra la vetrina messa a disposizione da Alibaba.com e i prodotti e servizi a 360 gradi che Italiaonline già offre alle aziende clienti.

I vantaggi della piattaforma Alibaba.com per le PMI che si affidano a Italiaonline sono molteplici e vanno dalla possibilità di ampliamento del proprio business nei mercati esteri all’essere ricercate dai clienti in base alla categoria merceologica, dalla negoziazione diretta dei prezzi di vendita – in base, ad esempio, alla tipologia di cliente e all’area geografica – alla possibilità di avere un rapporto diretto con i clienti senza intermediazione. Non meno importante, la certificazione della veridicità delle informazioni pubblicate dall’azienda, al fine di accrescere il grado di fiducia dei buyer.

L’offerta che Italiaonline e Alibaba.com hanno perfezionato è di due tipi (Standard e Premium) e varia in base alle caratteristiche e alle necessità dell’azienda cliente o potenziale.

“Con l’accesso a una vetrina internazionale di prima grandezza come quella fornita da Alibaba.com, metteremo a disposizione delle aziende italiane e in particolare delle PMI opportunità uniche di visibilità e di sviluppo del business”, ha dichiarato Roberto Giacchi, CEO di Italiaonline. “Siamo da sempre vicini alle nostre imprese sul territorio e lo vogliamo essere in particolare modo in questo momento difficile per il nostro paese e l’economia. Grazie al supporto di Italiaonline e di un colosso dell’e-commerce come Alibaba, riusciremo a creare nuovo valore per i nostri clienti, accompagnandoli, attraverso l’utilizzo del canale Internet, in nuovi mercati oltreconfine nei quali affermarsi”.

Rodrigo Cipriani Foresio, General Manager Sud Europa del Gruppo Alibaba, ha aggiunto: “Alibaba conosce bene il valore e il potenziale del made in Italy, ed è in prima linea da anni nel supportare marchi e PMI italiane nel loro percorso di digitalizzazione e internazionalizzazione, in Cina e globalmente. Proprio per questo l’Italia è il primo paese in Europa in cui Alibaba.com ha creato un team locale e un’offerta dedicata. In questa fase delicata per l’economia e l’imprenditoria italiana, siamo ancora più orgogliosi di unire le forze con Italiaonline e mettere a disposizione la piattaforma B2B Alibaba.com e la nostra conoscenza del mercato per permettere alle aziende di ampliare i propri sbocchi commerciali e crescere, accedendo a questa “fiera permanente” online da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento”.

Quando il virus costringe il retail a cambiare passo. E strategie

Se le botteghe alimentari di un tempo  (non moltissime, ormai e, soprattutto, localizzate in alcunee aree e molto meno in altre) stanno vivendo un momento di rivincita, perché preferite dai consumatori esasperati, come risorsa per gli approvvigionamenti d’emergenza (benché non necessari), ci sono altre piccole attività commerciali fortemente penalizzate dal recente lockdown.

Per questo cominciano ad attivarsi iniziative volte a promuovere e sostenere le piccole imprese in difficoltà.

E’ per esempio con questo spirito che, PrestaShop lancia #RestartFromHome, un progetto di “facilitazione” per chi vuole avviare la propria attività online, “ripartendo” da casa.

Partendo dalla pagina restartfromhome.com, gli interessati possono accedere a risorse gratuite, tra cui corsi di formazione, tutorial, guide, mentoring one to one e sconti e promozioni da parte dei diversi operatori della filiera dell’e-commerce: agenzie, soluzioni di pagamento, di spedizioni, di hosting e molto altro ancora.

“Siamo orgogliosi di mettere a disposizione dei commercianti italiani questa soluzione di social learning, estremamente innovativa e completamente gratuita, per aiutarli a fronteggiare questo momento di difficoltà per la loro attività- ha commentato Luca Mastroianni, Head of International di PrestaShop, augurandosi che
“Una volta passata la crisi, queste competenze rimangano un patrimonio per loro prezioso per integrare e innovare la propria attività, ogni volta che ne sentiranno la necessità”.

Stesso spirito costruttivo,  è quello della start-up “Riparto da Casa” fondata dal Ceo di Velvet Media Bassel Bakdounes, con il supporto del know how del web developer Andrea Ballan

In questo caso, però, il modello di business è quello dello scont solidale. In pratica, le aziende propongono delle offerte sul sito internet www.ripartodacasa.it e gli acquirenti danno fiducia adesso comprando servizi scontati. Questo garantisce alle imprese di fatturare pur stando chiuse e quindi di coprire i costi di struttura e di stipendi, e contemporaneamente permette al consumatore finale di aiutarle, ma anche di accaparrarsi voucher convenienti che potrà utilizzare quando l’emergenza sarà passata. “Fai ripartire l’Italia assieme a noi”, questo il payoff dell’iniziativa.

“Dal primo giorno – ha raccontato Ballan – abbiamo capito quanto il Coronavirus avrebbe impattato l’economia italiana abbiamo deciso di fare qualcosa per far ripartire l’economia italiana. Palestre, ristoranti, negozi di vicinato, studi professionali e pmi: tutti possono iniziare a vendere online con noi. E lo possono fare subito e del tutto gratuitamente”.

 

 

CNCC: l’impatto di Covid 19 sul retail e sull’economia dei centri commerciali

In questo momento di grave difficoltà per il Paese, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC), come già comunicato, condivide la volontà del Governo di porre al primo posto la tutela della salute di tutti gli italiani, anche qualora questo comportasse la chiusura totale dei centri commerciali da parte delle Istituzioni preposte  con il conseguente, ulteriore impatto negativo sull’economia del settore centri commerciali ed outlet, già fortemente compromessa a causa dell’impatto dell’emergenza Covid-19.

Il CNCC, a questo proposito, evidenzia come il brusco calo degli ingressi su tutto il territorio nazionale, con picchi in queste ore tra il -70% e il -80%, stia provocando preoccupanti criticità economiche, assimilabili a quelle registrate nel mondo del turismo. Da questo ne consegue un significativo impatto negativo sulla forza lavoro, sulle attività commerciali e sull’intero Pil nazionale, qualora non vengano adottate misure mirate a sostenerlo.

Per questo, il CNCC ha individuato delle misure a sostegno del settore che propongono una duplice finalità: di brevissimo periodo, con l’obiettivo urgente di “mettere in sicurezza” le attività commerciali, e successivamente facilitare e promuovere il “ritorno alla normalità”, agevolando il superamento della crisi economica, non appena quella sanitaria sarà risolta.

Nello specifico, l’Associazione propone di “mettere in sicurezza” le attività commerciali attraverso l’estensione della Cassa Integrazione a tutti i lavoratori dipendenti nei cui contratti nazionali questo non sia previsto, e un sostegno alle imprese commerciali finché sarà in vigore la legislazione d’emergenza riferita al Covid-19 (al momento, da ultime indicazioni la data di riferimento è il 3 aprile 2020). Quest’ultima darebbe la possibilità alle attività commerciali di detrarre a titolo definitivo un importo pari al 10% del fatturato realizzato nello stesso periodo dell’anno precedente, dai versamenti obbligatori (anche qualora venissero posticipati) dovuti a vario titolo a favore dell’Erario e degli enti previdenziali e assistenziali.

Inoltre, il CNCC suggerisce che, una volta superata l’emergenza sanitaria, venga attuato il dimezzamento dell’IVA per un mese sui beni non alimentari venduti su rete fisica(tutti gli esercenti, ovunque presenti, escluse le vendite online), intervento a sostegno delle tipologie di prodotti maggiormente colpite dalla crisi economica, ma anche un reale contributo volto ad accelerare il “ritorno alla normalità” ed evitare un lungo periodo di ripresa.

Nasce Homebeer.it, la piattaforma che consegna a domicilio la birra artigianale

Fondata da due giovani studenti romani, Andrea e Tommaso e in collaborazione con le birrerie della Capitale, arriva Homebeer.it, la piattaforma per il delivery della birra artigianale che permette di ordinare e ricevere a casa la birra prodotta artigianalmente, grazie ai riders sostenibili dotati di scooter elettrici.

Unire la qualità della birra artigianale, la comodità di gustarla sul divano, la rapidità e la sostenibilità di riceverla a casa in soli 30 minuti con scooter elettrici: la formula di Homebeer.it, il primo delivery di birre artigianali permette di ordinare e ricevere a casa la migliore birra artigianale direttamente dalla birreria più vicina, il tutto accompagnato da cibi selezionati in base alla birra scelta.

Gli italiani infatti si confermano amanti della birra: a berla sono oltre 3 su 4 (77%) e sono sempre più attenti alle varietà e alle novità del settore nonché alla scelta di cibi da abbinare (48,3%). Il luogo preferito per gustarla è il divano di casa o il tavolo della cucina (64%). Ma nonostante il mercato del food delivery sia in rapida espansione e abbia registrato 566 milioni di euro nel 2019, mancava fino ad oggi una piattaforma interamente dedicata alla birra artigianale a domicilio.
Dichiarano Andrea e Tommaso, fondatori di Homebeer.it. “Volevamo creare qualcosa che ci rendesse fieri e che mettesse insieme i nostri interessi più grandi: l’informatica e il mondo della birra artigianale. In questo momento così difficile per tutti, vogliamo lavorare per supportare le birrerie ed i pub e permettere loro di continuare la propria attività, invertendo il flusso tradizionale e arrivando direttamente nelle case dei propri clienti”.

Ad oggi, per il servizio di consegna a domicilio Homebeer.it collabora su Roma con 16 birrerie ed esercizi commerciali del territorio, sostenendo anche progetti a vocazione sociale come il birrificio Birra Vale la Pena, nato nel 2014 dalla Onlus Semi di Libertà con la mission di contrastare le recidive delle persone in esecuzione penale all’interno dell’istituto di Rebibbia.

Grazie alle partnership con iCarry ed eCooltra per consegnare gli ordini Homebeer.it si affida soltanto a riders regolarmente assunti e che utilizzano motorini elettrici. “In questo modo vogliamo garantire ai nostri clienti che le persone che porteranno a casa gli ordinativi siano fidate e conosciute e soprattutto che lavorano rispettando le leggi nazionali e azzerando le emissioni di CO2”, spiegano Tommaso e Andrea.

“Abbiamo proprio in questi giorni dimezzato le nostre fee e le spese di spedizione perché vogliamo dare il nostro contributo alla sopravvivenza del settore”, concludono Andrea e Tommaso “Abbiamo inoltre stabilito degli standard altissimi per la sicurezza e l’igiene dei prodotti da noi consegnati. Tutte le nostre birre e il food sono consegnati da riders dotati di mascherina e guanti ed i pacchetti possono essere consegnati al portone di casa o nell’androne dei palazzi, così da limitare il più possibile il contatto diretto”.

 

Qualcosa di buono: In’s Mercato avvia un restyling dei suoi negozi

Arriva “Qualcosa di buono”: il fitto programma di 50 riaperture orchestrato da In’s Mercato in tutta Italia, che vedrà un restyling completo dei punti vendita. I primi – il 26 febbraio – sono quelli di Padova, Roma, Mede (Pavia), Cremona e Castellanza (Varese). La novità più importante è l’introduzione all’interno dei punti vendita del nuovo reparto pane, in funzione tutto il giorno, per la preparazione di prodotti panificati sia dolci che salati. Un assortimento che comprende una gamma completa di referenze che va dai classici formati, al pane farcito fino ai multicereali e, per i dolci, diversi tipi di croissant, donut e muffin.

Queste riaperture si collocano all’interno di un progetto di forte cambiamento iniziato nel 2020 con la campagna “Qualcosa di buono ti aspetta” che vuole proporre ai consumatori sia il lancio di nuovi servizi – come appunto il reparto per pane e dolci – sia un approccio e un impegno molto forte sui temi della sostenibilità ambientale.

Impegno sostenibile

Per le riaperture, infatti, è stato ridotto al minimo il fabbisogno energetico all’interno delle proprie strutture. I frigoriferi dei latticini e le vasche dei surgelati, nei nuovi punti vendita e in quelli ristrutturati, sono dotati di porte che consentono un risparmio energetico del 30%. Nei nuovi negozi, inoltre, sono state installate delle valvole elettroniche per un utilizzo ottimale delle centrali frigorifere, consentendo un notevole risparmio di energia elettrica. Un risparmio ulteriormente garantito dalle lampade a LED utilizzate per gli impianti di illuminazione di tutti i nuovi punti vendita del 2020. Inoltre, In’s introdurrà le nuove shopper completamente riciclabili fatte per l’80%, di plastica riciclata. Previste due versioni, una termica e una non termica, entrambe certificate Climate Line, quindi CO2 neutral, ECOL e Blue Angel. Questa novità si aggiunge a una gamma di shopper già orientata alla sostenibilità e composta da due shopper biodegradabili e un modello in cotone bio certificato Fairtrade, il marchio del commercio equo e solidale.

Sempre in ottica di sostenibilità, l’insegna ha dato il via a una serie di nuove aperture per il 2020 con il programma Spazio Verde un’attività di riqualificazione urbana che si propone di migliorare lo spazio verde pubblico e la qualità di vita dei quartieri. Per quest’anno, infatti, in tante città dove è prevista l’apertura di un nuovo punto vendita, saranno donati alle amministrazioni alberi per creare aree verdi a disposizione della popolazione.

 

Debutta BUN, l’hamburgeria 3.0: a tu per tu con Danilo Gasparrini

“C’era ancora spazio. Un piccolo grande mondo inesplorato tra McDonald’s e il burger gourmet. E’ lì che siamo approdati con il nostro format – esordisce così Danilo Gasparrini, fondatopre e ad di BUN, l’hambugeria 3.0 che ha da poco aperto i battenti al Centro di Arese, grazie a un fundrising di 600 mila euro.

[Not a valid template]“L’hamburger è un prodotto standarizzato e quindi consente un business scalabile – spiega Danilo -.  Innestandoci su questo filone, abbiamo poi optato delle peculiarità, adottando la tecnica americana smash (quella della polpetta schiacciata in cottura, per internderci) e scegliendo un pane dolce realizzato con farina di patate. E poi non dimentichiamoci delle tre nostre salse, realizzate con ricetta esclusiva.”

E per i vegetariani?

“La possibilità di scegliere la versione beyond meat”.

Altre innovazioni?

“Burger vegani senza pane, sostituito da foglie d’insalata. E menù ad hoc anche per i cani, perché è giusto  che anche loro  se la spassino un po’. E poi la scelta di eliminare completamente la plastica: acqua rigorosamente in lattina e palette per il gelato tassativamente plastic free.”

Primi riscontri?

“Positivi, la proposta beyond meat sta raccogliando consensi, sviluppando tra il 15 e il 20% del totale vendite.”

Obiettivi di crescita?

“Raggiungere i 5 milioni e aprire nei prossimi mesi altri punti vendita”.

 

Chioschi e device mobili sempre più smart per migliorare la user experience

Il Centro di Ricerca per la Comunicazione Strategica dello IULM, assieme a GreatPixel e a Gamba Bruno S.p.A., hanno messo in cantiere un nuovo progetto destinato al mercato italiano del retail/ristorazione. L’idea è quella di creare una suite di prodotti “smart” che, rispettando sia le esigenze di mobilità che quelle fisico/esperienziali, puntino al miglioramento dell’esperienza di ristorazione sfruttando device mobile e kiosk. Un prodotto modulare e scalabile composto da un intero sistema con diverse App dedicate, studiate con una User Experience ottimizzata per garantire la miglior fruizione e l’efficacia dei servizi in modo da soddisfare sia le esigenze del cliente finale che quello dello stesso esercente in termini di prestazioni di vendita.

Il progetto, che vedrà la luce nei prossimi mesi, si inserisce all’interno di uno dei principali trend a livello internazionale e nazionale: quello della digital transformation coniugata al food, un fenomeno che sta ridisegnando l’intera filiera del settore, cambiando profondamente il volto della ristorazione, ma anche quello dei ristoranti indipendenti

“Questo lavoro ci consentirà di valorizzare le potenzialità della ricerca scientifica applicata alla comunicazione strategica, che è il cuore dell’attività svolta dal Centro”, afferma la professoressa Stefania Romenti, Direttore del Centro di ricerca sulla comunicazione strategica dello Iulm.  

Da parte sua il Centro di ricerca dello IULM metterà a disposizione le attività di valutazione e progettazione della customer experience svolte attraverso alcuni test che hanno coinvolto anche gli studenti, mentre GreatPixel, come agenzia specializzata in design dei servizi e User Experience (quest’ultima basata su tecniche avanzate di computational design e Neuromarketing), farà leva sull’expertise maturata sul terreno del digital food con l’articolato progetto portato a termine per la catena di ristorazione Soulgreen, realizzato in collaborazione proprio con Gamba Bruno, una delle società leader in Italia per quanto riguarda gli strumenti di gestione per il retail, un’azienda estremamente avanzata sia per i software che per i processi che implementa e che, tra le altre cose, collabora con la grande multinazionale del software NCR.  

 “Vogliamo progettare un ecosistema composto da funzionalità avanzate – spiega Giovanni Pola, founder e Ceo di GretPixel – come GreatPixel il nostro contributo specifico sarà sul versante del design dell’esperienza utente sul media Kiosk, già ampiamente utilizzato dalle grandi catene americane e portato in Italia proprio per la facilità e la semplicità di navigazione del menù e delle operazioni di acquisto da parte del cliente finale”. Aggiunge Alfredo Fabbri, general manager di Gamba Bruno: “Questo gruppo di lavoro farà tesoro della profonda competenza di Gamba Bruno nel mercato retail e della ristorazione. L’obiettivo è valorizzare il viaggio emozionale del cliente tenendosi ancorati ad una visione centralizzata del dato relativo al prodotto e al cliente. Con questo progetto mettiamo le basi per riempire un vuoto di mercato con una tecnologia che sia per ristoratori e clienti un’esperienza davvero innovativa e di facile fruizione”. 

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