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A Milano apre il Pam City

Anche Milano ha il suo Pam City, un nuovo punto vendita inaugurato oggi giovedì 9 settembre in Viale Stelvio, 3. Con questo primo negozio milanese ad insegna Pam City, la storica insegna della grande distribuzione rivoluziona il concetto di “spesa”.

“La spesa cambia: costa meno tutti i giorni”, ecco la politica alla base di questo punto vendita: un format che prevede prezzi bassi tutti i giorni e che unisce la grande qualità di Pam con una convenienza e un risparmio senza precedenti. Il nuovo PamCity di Viale Stelvio, 3, aperto dal lunedì al sabato dalle 8 alle 21 e la domenica dalle 9 alle 21, si trova nel cuore della Milano frenetica, vicino al crocevia della Stazione Centrale e al giovane e moderno quartiere Isola, adiacente alla fermata Zara della M5 e a pochi passi dall’ospedale Humanitas San Pio X. 

Nel nuovo punto vendita, sviluppato su una superficie di vendita di 480 mq, è possibile trovare centinaia di prodotti a meno di 1 euro, occasioni impedibili e prezzi imbattibili su prodotti freschi ogni giorno. Quotidiano vuole essere il risparmio per i consumatori, che troveranno più di mille prodotti agli stessi prezzi del discount, la qualità delle Private Label Pam ad un prezzo molto conveniente e offerte ad hoc per i fedelissimi con Carta per Te. Un’offerta centrata sulla qualità e freschezza dei prodotti, con alcune eccellenze come il reparto forno che ogni giorno sfornerà pane e focacce fragranti e il reparto rosticceria con una vasta scelta di sfiziosi piatti pronti.

Il nuovo Pam City è dotato di due casse servite e cinque casse automatiche che rispecchiano la sempre crescente necessità di una spesa rapida e sicura. Velocità che è assicurata anche grazie ai più moderni metodi di pagamento come Satispay, Apple Pay e Google Pay con tecnologia NFC. Tutti i reparti sono a libero servizio e si effettueranno anche consegne a domicilio.

“Con l’apertura del nuovo punto vendita Pam City in una piazza prestigiosa come Milano vogliamo offrire ai nostri consumatori un luogo nel quale fare una spesa facile e veloce, con prezzi bassi tutti i giorni” dichiara Riccardo Martinelli, Direttore Divisione Prossimità Pam Franchising.

Alle Terrazze debutta il primo Voice Magazine

E’ arrivato in esclusiva alle Terrazze il primo Voice Magazine di un centro commerciale in Italia: tante esclusive rubriche vocali che, tramite i racconti di alcuni degli influencer più seguiti del web, condivideranno consigli e tendenze del momento e guideranno alla scoperta del territorio spezzino!

Già al debutto è stato possibile ascoltare tramite gli assistenti vocali Alexa e Ok Google i primi contenuti delle diverse rubriche:

  • La consulente di immagine @iristinunin dispenderà consigli di moda nella rubrica “STILE CON IRIS”
  • Francesca de @lasottilelinearosa guiderà la rubrica “CONSIGLI DI FRANCESCA” offrendo suggerimenti e proposte di stile e idee per il tempo libero e la casa.
  • La sezione “POLLICE VERDE” sarà curata da @balcone.fiorito, garden blogger ed esperto di giardinaggio.
  • La rassegna “CURIOSITÀ DAL TERRITORIO” condurrà gli utenti in un viaggio itinerante alla scoperta delle realtà del territorio spezzino, attraverso interviste alle associazioni e istituzioni del territorio.

Ascoltare il Voice Magazine è facilissimo! Basata accedere con il comando “Ok Google/Alexa apri Centro Commerciale Le Terrazze” ascolta il trailer e pronuncia “Magazine”.

Poi si dovrà scegliere la rubrica preferita, pronunciando il nome dell’argomento desiderato: POLLICE VERDE – STILE CON IRIS – CONSIGLI DI FRANCESCA – CURIOSITÀ DAL TERRITORIO.

 

 

Cegid arriva in Italia, al servizio dei retailer moda, lusso e beauty

Cegid, player mondiale nell’offerta digitale e omnichannel al retail fashion & luxury, entra sul mercato italiano con Cegid Retail, la  piattaforma globale in cloud dedicata al commercio unificato e ai punti vendita. L’obiettivo è quello di supportare i retailer del fashion & luxury su tutti i canali di vendita e in tutto il mondo.
‘Retail the new way’ è il claim che accompagna il marchio Cegid, che nel primo trimestre di quest’anno, ha siglato accordi con brand prestigiosi per lo sviluppo di progetti internazionali di rilievo, come Benetton Group, che nel mese di maggio ha scelto di avvalersi delle soluzioni Unified Commerce e Global POS di Cegid Retail per potenziare i 1.358 negozi presenti in oltre 20 Paesi del mondo e offrire ai propri clienti un’esperienza di acquisto omnicanale allo stato dell’arte.
“Dal 2009 le aziende della moda, del lusso e del beauty rappresentano il nostro focus principale”, afferma Mario Davalli, Country Manager Cegid per il Sud Europa. “Ed è proprio in questi settori che si collocano le nostre principali referenze internazionali, composte da brand prestigiosi, alcuni dei quali appartenenti ai più noti gruppi internazionali del luxury. Aree in cui il nostro mercato principale, l’Italia, è indubbiamente molto dinamico e rinomato”. Una crescita annua importante, quella di Cegid, confermata da un aumento a ritmo costante del numero di firme chiave sul mercato italiano. “Oltre al recente successo ottenuto con Benetton, a livello di country siamo stati scelti da brand del calibro di Harmont & Blaine, Champion, Replay Jeans, Miniconf, Scorpion Bay e Facis”, prosegue Davalli. “Cegid è inoltre il partner tecnologico per la trasformazione digitale omnichannel di marchi globali come – giusto per citarne alcuni – Furla, Herno, Aquazzura, Barbour, Lacoste, Clarins, Shiseido”.

Le merendine fatturano 1.088 milioni di euro. L’analisi di Iri

Per colazione o come pausa dolce, agli italiani le merendine piacciono. Ma quali performance hanno avuto durante la pandemia? Ce lo racconta un’analisi di IRI.

Insieme a Biscotti, Fette Biscottate, Cereali per la Prima Colazione, Torte Pronte, Pasticceria e Wafer, le Merendine compongono, il comparto dei Prodotti da Forno e Cereali, che rappresenta quasi il 6% del fatturato del Largo Consumo Confezionato (LCC), in lieve flessione nell’ultimo anno rispetto ai precedenti. La pandemia da Covid-19 e le variate abitudini degli Italiani nell’ultimo anno hanno infatti portato ad una crescita complessiva di questi prodotti, seppur inferiore a quella del Largo Consumo nel suo complesso: se l’LCC ha registrato un trend di fatturato per gli ultimi 12 mesi a marzo 2021 pari a +6,1%, i Prodotti da Forno si sono fermati ad un +1,3% (sul perimetro di ipermercati, supermercati, negozi a libero servizio piccolo e discount). Le Merendine sono riuscite a chiudere il periodo con uno spunto lievemente superiore, pari al +2,0%, realizzando il 26,9% del fatturato del comparto.

Andamento della categoria

La categoria delle Merendine ha realizzato nell’ultimo anno a marzo 2021 un fatturato di 1.088 milioni di euro nella Distribuzione Moderna (ipermercati + supermercati + libero servizio piccolo + discount) in crescita del +2%; anche i volumi sono stati positivi e pari al +1,6%. Come tutte le categorie del Largo Consumo, anche le Merendine sono state impattate dalla pandemia: ad una crescita delle vendite del mese di marzo 2020 (+4,4% a valore), comune a molte categorie per effetto dei comportamenti dei consumatori che hanno acquistato molti prodotti in ottica di “scorta”, hanno fatto seguito i mesi della primavera/estate con fatturato negativo, per riprendere poi a crescere con tassi importanti a partire da settembre, ovvero dalla seconda fase di restrizioni. Oltre la metà delle vendite complessive delle Merendine sono state realizzate dal canale dei supermercati (56% del valore e 52% dei volumi), ma la crescita del mercato è trainata dai discount che hanno superato nell’ultimo anno un quinto del fatturato complessivo e un quarto dei volumi con trend in crescita quasi a doppia cifra. Il libero servizio piccolo e soprattutto gli ipermercati chiudono invece il periodo in terreno negativo, come successo per molte altre categorie del Largo Consumo. L’assortimento medio delle Merendine è ampio: settimanalmente sono presenti quasi 100 referenze in un supermercato medio, che salgono a 150 in un ipermercato ma scendono a 36 in un discount, in cui gli assortimenti sono sempre molto più «asciutti». L’offerta di prodotti così variegata è frutto delle diverse tipologie di Merendine, che permettono di segmentare la categoria da più punti di vista: in primis per forma, andando dai trancini ai croissant, dalle crostatine ai plum cake, solo per citarne alcune, fino ad arrivare a prodotti più innovativi come i pancakes. I trancini sono il tipo di prodotto più importante in termini di peso, dal momento che sviluppano un terzo del fatturato complessivo della categoria, seguiti dai croissant, con oltre ¼ del fatturato; la tipologia più dinamica è però quella dei plum cake, che aumentano il proprio peso anno dopo anno, seguiti dalle crostatine. Le Merendine si differenziano anche tra semplici, ricoperte (spesso con cioccolato) e farcite con creme e marmellate di gusti vari, che permettono ai produttori di innovare e soddisfare così i gusti di un numero maggiore di consumatori. Ancora, è possibile identificare alcuni segmenti del mercato, più o meno dinamici e ampi, che offrono alternative ai consumatori con prodotti biologici, senza glutine o con farina integrale.

I primi due sono nicchie di mercato, che sviluppano ognuno circa l’1% del fatturato complessivo, in calo nell’ultimo anno, frutto delle strategie dei produttori, che di volta in volta presentano sul mercato nuovi prodotti. Le Merendine integrali sviluppano invece oltre il 6% del fatturato complessivo e, anche in questo caso, il loro peso sull’intera categoria varia in funzione dei nuovi prodotti, che spesso arricchiscono l’offerta integrale con altri ingredienti più o meno golosi: crema alla nocciola, marmellata ai frutti rossi, miele, cioccolato. I consumatori sono infatti sempre più alla ricerca, non solo in questa categoria, di prodotti “salutistici” ma che strizzino anche l’occhio al gusto.

Prezzi e promozioni

All’interno del comparto dei Prodotti da Forno e Cereali, la categoria delle Merendine ha, insieme ai Cereali, un posizionamento premium tra i prodotti consumati per la Prima Colazione: il prezzo medio al chilo di pari a 6,45€ (anno terminante a marzo21, iper+super+LSP), in linea con i Cereali (6,49€) e decisamente più elevato di Biscotti e Fette Biscottate, che si posizionano intorno i 4€; questi prezzi non tengono in considerazione le Merendine senza glutine, che raggiungono quasi i 14€/kg. Le Merendine sono anche la categoria più promozionata tra i Prodotti da Forno (oltre 1/3 dei volumi sono venduti in taglio prezzo), seguite a breve distanza dai Biscotti e con maggior distacco da Fette Biscottate e Cereali (meno del 30%). La pressione promozionale è però in progressivo calo; risulta infatti essere inferiore di 3 punti rispetto allo scorso anno e di quasi 7 rispetto all’anno terminante a marzo 2017. Un discorso a parte deve essere fatto per i discount, che hanno notoriamente prezzi più bassi e promozioni più contenute: con un prezzo medio al chilo di 4,69€, il risparmio per le Merendine acquistate in questo canale è pari a quasi il 30% rispetto alla Distribuzione Moderna “classica”. Al contempo le attività di taglio prezzo sono inferiori e si attestano nell’ultimo anno ad un 22% dei volumi complessivi.

Innovazione

Come già anticipato, l’innovazione di prodotto nelle Merendine è importante e permette ai produttori di soddisfare le nuove richieste dei consumatori: negli anni solari 2019 e 2020 i nuovi lanci (intesi come nuovi EAN immessi sul mercato) hanno sviluppato un fatturato che si attesa tra il 3 e il 4% delle vendite complessive della categoria, in crescita rispetto ai lanci del 2018 (1,4% del fatturato) ma inferiore a quelli del 2017, che avevano superato il 5%. L’innovazione di prodotto delle Merendine è soprattutto estensione di gamma: si differenzia l’offerta grazie a nuove farciture golose (crema alla nocciola, latte e cacao, crema pasticcera…), nuovi gusti di confettura (molto apprezzati negli ultimi anni i frutti rossi, che sono stati utilizzati per parecchi lanci, ma anche farciture più particolari come mix di zucca-carotaarancia, per fare un esempio), farina integrale o nuovi ingredienti nell’impasto, dalle classiche gocce di cioccolato ai più innovativi mix di pere e cioccolato o mele. Non mancano, anche se in misura minore, le nuove brand che arricchiscono i classici ingredienti delle Merendine con crema al limone piuttosto che yogurt greco o farina di riso. Ancora una volta, l’innovazione permette di soddisfare le richieste dei consumatori che cercano prodotti buoni, in linea con le tendenze “salutistiche” ormai radicate, ma comunque sempre golosi.

Il canale online

Per quanto attiene alle Merendine, il canale on-line pesa solo l’1,2% del fatturato complessivo (anno terminante a marzo 2021, totale iper + super + libero servizio piccolo + discount + generalisti Online) ma questo peso è più che raddoppiato rispetto ai 12 mesi precedenti. La sua crescita ha infatti contribuito per oltre il 20% alla crescita del fatturato complessivo della categoria.

Post covid: il profilo dei nuovi consumi

Cinque prospettive: tante le angolature da cui Luca Pellegrini, presidente di TradeLab, guarda alla ripresa dei consumi in un auspicabile scenario post covid.

“Sul fronte delle attività lavorative, ricominceremo a consumare fuori casa, quando torneremo a lavorare in presenza – esordisce- . Ma dobbiamo essere consapevoli del fatto che lo smart working è ormai entrato a far parte della nostra vista e non verrà cancellato con un colpo di spugna”. Ergo: si ridurranno i lunch bar, si consoliderà il delivery, cresceranno i bar di quartiere.

In ottica di attività ricreativa, con l’apertura di palestre, piscine, teatri, musei, cinema e aree dello shopping, i consumi riprenderanno, certamente, “ma ci sarà la necessità di integrarli alle attività ricreative giocando su due requisiti: semplicità e prezzi contenuti”.

In ottica turistica due le osservazioni: se da una parte la riduzione della componente business (che in molti casi farà ricorso agli strumenti digitali) si farà sentire (in quanto più ricca del turismo leisure), dall’altra “potrà esserci una ripresa interessante del turismo enogastronomico, fortemente legato ai prodotti del territorio e molto apprezzato dai turisti”.

Sul fronte delle attività sociali (incontri, festeggiamenti, ricorrenze), i consumi fuori casa dovranno trovare una formulazione più appetibile, “magari pensando a format su misura, spazi adeguati e flessibili, prezzi ragionevoli”.

L’ultima prospettiva è quella della digitalizzazione, prepotentemente affermatasi in questi mesi: la ripresa dei consumi non potrà ignorarla. “Sarà infatti la digitalizzazione lo strumento principe nella ricerca dei locali, nella loro valutazione, nella proposizione dei menu e dell’offerta, nella gestione dei pagamenti e nell’introduzione del delivery”.

La Libreria Feltrinelli s’illumina… d’Imoon

La Libreria Feltrinelli di Piazza Piemonte a Milano si trasforma grazie ai progetti di luce di Imoon e alle creazioni custom del suo brand Makris. La progettazione illuminotecnica del team interno Imoon di Lighting Designer è stata determinante per valorizzare gli oltre 45.000 titoli esposti, nonché i dischi e vinili dell’area musica&home video, animare le sfide virtuali nella sezione Comics & Games, esaltare il corner green di Potafiori e rendere unica la pausa nella caffetteria RED.

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Coin e la tiktoker: insieme contro la violenza sulle donne

Valeria Vedovatti, giovane influencer e tiktoker dà avvio, dalle vetrine del department store Coin di Piazza V Giornate a Milano, alla campagna di sensibilizzazione rivolta ai giovani contro la violenza sulle donne.

A partire dal 12 marzo, e per tutti i venerdì pomeriggio fino a fine anno, sarà infatti attivo nello store Coin in Piazza V Giornate a Milano lo sportello di ascolto e sostegno psicologico Il Petalo Bianco, un’iniziativa innovativa per sostenere e aiutare concretamente le vittime di abusi e violenze. Il progetto è promosso da Coin in collaborazione con l’associazione FARE X BENE, attiva da oltre un decennio nella lotta a ogni forma di violenza.

Tutte le vittime di abusi potranno usufruire gratuitamente della competenza professionale di un team di psicologi esperti di FARE X BENE, per la prima volta all’interno di un departement store, un luogo fisico, concreto e riservato, realizzato in un contesto “insospettabile”, dove recarsi liberamente e senza rischi.

Coin e FARE X BENE hanno avviato, inoltre, un ciclo di incontri in diretta Instagram con esperti e protagonisti di storie di violenza che hanno scosso l’Italia intera, ma anche testimonial e influencer che hanno scelto di promuovere il progetto. Tra gli altri, Roberta Bruzzone, Valentina Pitzalis, Luca Trapanese, Rossella Migliaccio, Marco Bianchi, Giulia De Lellis, Andrea Casalino. Tutti indosseranno la t-shirt benefica a sostegno dell’iniziativa.

L’iniziativa di Coin e FARE X BENE proseguirà nell’autunno con un progetto di sensibilizzazione presso alcune scuole secondarie di Milano per prevenire comportamenti violenti e aiutare i ragazzi ad essere di supporto alle famiglie che vivono situazioni difficili.

Fratelli Carli inaugura un secondo Emporio a Milano

Fratelli Carli, inaugura a Milano, in zona Risorgimento, il suo 17° punto vendita in Italia, il secondo nel capoluogo meneghino.

Fratelli Carli ha fondato il proprio modello di business puntando per oltre un secolo sulla vendita diretta al consumatore, ma nell’ultimo decennio, a questo canale – che pur rimane fondamentale – l’azienda ha deciso di affiancare punti vendita fisici, dove incontrare nuovi consumatori 
Il concept del nuovo negozio,  è quello apprezzato in tutt’Italia: sugli scaffali trovano posto
l’olio (di oliva ed extra vergine), ma anche tonno, verdure sott’olio, olive, pesto e sughi pronti, salse, pasta, un’intera gamma Bio, vini, aceti, dolci e, per finire, cosmetici e saponi a base di olio di oliva.
Punto di forza dell’Emporio è la varietà dei servizi offerti per fare la spesa: chi visita il negozio, può scegliere di portarla via con sé oppure di farsela recapitare a casa; è possibile prenotare telefonicamente i propri prodotti preferiti e concordare poi, anche in questo caso, il ritiro di persona o la consegna al proprio domicilio; inoltre, si può compilare un’apposita “lista della spesa” disponibile all’esterno del negozio, scegliendo, ancora una volta, di ritirare il sacchetto pronto alla cassa, magari dopo qualche ora, se si hanno delle altre commissioni da fare, oppure di riceverlo a casa.
Nuove e veloci sono le possibilità di pagamento: oltre ai contanti e alle carte, è infatti attivo il servizio Satispay, anche per chi decide di acquistare senza andare in Emporio.

La GDO italiana raccontata dall’Osservatorio Mediobanca

Un 2020 positivo per La GDO: le previsioni sono intatti di una chiusura del +5%, di cui l’1% attribuibile all’esplosione del canale on-line. Incrementi molto marcati per i Discount (+8,7%), i Super (+6,8%) e i Drugstore (+6,6%). Queste alcune delle evidenze dell’osservatorio realizzato dall’Area Studi Mediobanca.

L’intero sistema dovrebbe ripiegare dell’1,6% nel 2021,cumulando nel biennio un aumento del 3,3%. Continua la crisi delle grandi superfici che si prevede perderanno il 4,8% nel biennio 2020-21. L’e-commerce (+60% nel 2021) potrebbe arrivare al 3% del mercato già nel 2021, due anni in anticipo rispetto al 2023 previsto prima della pandemia. Si tratta tuttavia di un segmento che continua a registrare margini negativi per oltre il 10%.

Nel 2020 la concentrazione del mercato italiano è in aumento: la market share dei primi cinque retailer è del 57,5% dal 52,8% del 2019. Il mercato italiano supera così
quello della Spagna (50%), ma resta frammentato rispetto a Francia (78,1%), Gran Bretagna(75,3%) e Germania (75,2%). Nel 2020 Conad detiene la maggiore quota di mercato con il 14,8%, seguita da Selex al 13,7% e dalle Coop al 12,9%. Nel 2011 le Coop erano il primo gruppo con il 15,3%, seguite da Conad al 10,6% e da Selex all’8,1%.

Le vendite: la vera sfida per il 2021
I dati preliminari dei grandi retailer internazionali quotati indicano vendite nel 2020 in crescita dell’8,3%, con effetti molto positivi sui margini industriali (+17,1%) e sul risultato netto (+42,4%). Il Roi del sistema è calato al 4,9% del 2019 dal 5,6% medio del 2015-2017. Il trend discendente interessa tutti i segmenti che pure segnano livelli molto diversi: i Discount dal 20,1% al 16,6%, la Distribuzione Organizzata dall’8,8% al 7,8% e la Grande Distribuzione dal 6,7% al 4%. Dinamica analoga per l’ebit margin: dal 2,5% del 2015-2017 al 2,1% del 2019, con i Discount in questo caso in lieve crescita dal 4,7% al 4,9%, la Distribuzione Organizzata in calo dal 2,8% al 2,4% e la Grande Distribuzione in flessione dal 2,9% all’1,9%. Per Conad la traiettoria è dal 2,5% all’1,8%, mentre le Coop segnano sull’intero quinquennio un margine negativo che si fissa al -1,4% nel 2019. Crescono i 32 drugstore italiani che hanno realizzato nel 2019 vendite per 3,6 miliardi +5,1% sull’anno precedente. L’ebit margin è al 4,6%, il Roi al 12,3%. La forza lavoro complessiva sfiora le 13mila unità.

I conti dei singoli operatori
Lidl Italia è campione di crescita delle vendite tra il 2015 e il 2019: +8,7% medio annuo, seguita da Eurospin e Agorà appaiate al +7,6%. Segue il trio Lillo-MD (+6,9%), VéGé (+5,3%)  Crai (+5,2%). In termini di redditività del capitale investito (Roi) primeggia Eurospin (20,2%), seguita da Lillo-MD (16,5%), Agorà e Lidl Italia al 12,9% e Crai all’11,9%. Tutti i restanti operatori sono sotto la doppia cifra, capeggiati da VéGé al 9,1%. Supermarkets Italiani si conferma regina di utili cumulati tra il 2015 e il 2019: 1.340 milioni, seguita da Eurospin a 1.016 milioni, Conad a 879 milioni e VéGé a 839 milioni. Carrefour ha cumulato perdite per 603 milioni, Coop per 252 milioni. Coop Alleanza 3.0 è la maggiore cooperativa italiana con vendite nel 2019 pari a 4.043 milioni, seguita da PAC 2000 A (Gruppo Conad) a 2.851 milioni e Conad Nord Ovest a 2.586 milioni che precede Unicoop Firenze a 2.320 milioni. Il prestito soci del sistema Coop appare in costante declino dagli 11,1 miliardi del 2014 agli 8 miliardi del 2019. Negli ultimi 5 anni le Coop hanno realizzato proventi finanziari netti per 1.233 milioni e subìto svalutazioni finanziarie per 845 milioni.

Variazione cumulata del fatturato e occupati (2015-2019)

La crescita dei “campioni nascosti” 
All’interno della Distribuzione Organizzata operano aziende di dimensioni rilevanti. Quelle con fatturato superiore a 500 milioni sono venti, dalla Finbre (Maxi Di) con 2.124 milioni, alla Poli con 506 milioni. Alcune hanno segnato nel 2019 performance rilevanti in termini di Roi: Verofin (Tigros) al 18,2%, Gruppo Arena al 18%, SC Evolution (Iperal) al 15,8%, Supermercati Tosano Cerea al 15,3%, Cannillo (Maiora) al 15,2% e Mega Holding (Megamark) al 15,1%. In aggregato i venti operatori fatturano 20,6 miliardi, sono cresciuti nel 2019 del 5,9% e segnano un Roi medio del 7,9%. Nel complesso, si posizionerebbero alle spalle dei Discount, ma con un Roi pari a circa la metà.

I maggiori operatori internazionali
Nel 2019 i maggiori retailer internazionali selezionati hanno un fatturato che oscilla tra i €463 miliardi di WalMart e i €18,6 miliardi della portoghese Jeronimo Martins. Tali operatori fatturano circa il 20% del loro giro d’affari in punti vendita all’estero: la maggiore proiezione internazionale è dell’olandese Ahold Delhaize (77,6%), seguita dalla Jeronimo Martins che vende soprattutto in Polonia (73,3%) e dalle francesi Auchan (62%) e Carrefour (52%). Il panel esprime un Roi medio nel 2019 pari al 9%, doppio di quello italiano ma in calo costante dal  10,9% del 2015. La classifica per Roi comprensiva dei retailer internazionali e di quelli italiani vede primeggiare l’australiana Coles (31,3%), seguita dall’italiana Eurospin (20,2%), dall’altra australiana Woolworths (19,8%), dalla statunitense Target (18%) e ancora dall’italiana Lillo-MD (16,5%). Buone anche le perfomance delle due società iberiche: Jeronimo Martins (13,6%) e Mercadona (13,3%). La Lidl Italia segna un Roi (12,9%) superiore a quello della casa madre tedesca Lidl Stiftung (8,8%). Supermarkets Italiani detiene il primato internazionale quanto a vendite per metro quadro nei confini nazionali: con €15.900 precede le britanniche J Sainsbury con €13.600, Tesco con €11.500 e Wm Morrison a €11.200 e le due australiane Woolworths (€10.700) e Coles (€10.400).

Sostenibilità ambientale nella GDO 
Di sostenibilità le imprese della GDO trattano diffusamente. Sporadica in Italia la presenza di report dedicati che interessano il 62,5% del totale contro il 96,4% rilevato nei gruppi internazionali. Circa alcuni dei temi oggetto di misurazione analitica, i retailer italiani appaiono nella sostanza allineati ai grandi player internazionali. Quanto alle risorse umane, nel 2019 la forza lavoro femminile è pari al 62,9% del totale in Italia contro il 60,3% dell’estero; in termini di formazione, le ore annue dispensate ai dipendenti che ne hanno diritto ammontano a 16,3 in Italia e 21,6 all’estero; il ricorso al part-time interessa il 52% dell’organico in Italia, il 43,8% all’estero. Sui temi ambientali: la quota di rifiuti differenziati è pari al 75,1% in Italia e al 71,7% all’estero. L’intensità energetica è allineata: circa 450 kWh per mq, ma i retailer italiani sono meno impattanti in termini di intensità carbonica: 136 kg di CO2 per mq contro 208 kg.

Metodologia

L’Area Studi Mediobanca ha realizzato la nuova edizione dell’Osservatorio sulla GDO italiana e internazionale a prevalenza alimentare che aggrega i dati economici e finanziari di 117 aziende nazionali e 27 maggiori player internazionali per il periodo 2015-2019. Per l’Italia la copertura è stimata pari al 93% del mercato. Lo studio comprende un approfondimento su 32 Drugstore italiani e un focus sulla sostenibilità della GDO in Italia e all’estero. L’indagine completa è disponibile per il download sul sito www.areastudimediobanca.com

Iper la grande i apre a Rozzano

Cantiere nuovo ipermercato

Apre al pubblico il nuovo punto vendita Iper La grande i di Rozzano, adiacente al centro commerciale Fiordaliso. Il nuovo spazio si sviluppa su una superficie di vendita di circa 10.500 mq, e per la sua realizzazione sono stati impiegati materiali e tinte naturali per inserirsi in maniera armonica nel Parco Agricolo Sud di Milano che circonda tutta l’area.
Il tetto è stato sfruttato al 50% come impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica e al restante 50% come giardino pensile di tipo estensivo, con essenze autorigeneranti che necessitano di poca irrigazione e che sfrutteranno le vasche di raccolta delle acque piovane per ridurre a zero il consumo di acqua potabile.

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L’offerta 

Oltre al Chiosco Bar e al Chiosco Dim Sum Go, si affacciano Croissanteria, Cafferia, Focacceria, Panetteria e  Pasticceria. Si passa poi alla Food Court con la Pizzeria e Cucina Orto e Grill. Si prosegue con il reparto freschi, il reparto surgelati, fiore all’occhiello è poi la Cantina di Iper, con oltre 1.100 etichette, di cui oltre 100 a marchio Grandi Vigne.

L’offerta commerciale si arricchisce infine con le aree dedicate all’elettronica, con Unieuro, e ai servizi alla persona, come IperFarma e IperOttica, che affiancano il reparto Casa, con la sua selezione di accessori per la casa, e lo spazio BluKids, marchio di abbigliamento e accessori per i più piccoli. Si prosegue con il PetFood Store l’altra novità, pensata per i più golosi: il Candy Bar.

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