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Cindy Crawford protagonista della nuova campagna “San Benedetto, I love you”

Cindy Crawford: sarà proprio la super modella americana la nuova testimonial della nuova campagna di comunicazione “San Benedetto, I love you” lanciata da Acqua Minerale San Benedetto, nell’anno del suo sessantesimo anniversario.

Lo spot, che si avvale della regia di Gabriele Muccino, è stato girato nella cornice della Città Eterna, rivisitata nei suoi scorci più caratteristici.

Protagonisti di questa storia sono il benessere l’agilità, la bellezza, la leggerezza, la voglia di vivere raccontati attraverso gli occhi di una delle modelle più famose al mondo. Un mix di “emozioni”, in grado di esprimere al meglio quel legame con la purezza, la storia e la tradizione italiana che sempre si rinnova e che Acqua Minerale San Benedetto ha saputo interpretare negli anni, diventandone simbolo ed espressione.

Ad affiancare l’immagine di Cindy Crawford saranno l’Acqua Minerale e il Thè San Benedetto, segreti di bellezza senza tempo della protagonista dello spot, grazie alla loro naturalità e alle maestria con la quale San Benedetto li ha creati, che faranno letteralmente “innamorare” tutti gli italiani. La campagna stampa, invece, vede come autore della fotografia Marco Glaviano, tra i più apprezzati a livello internazionale. Le sue foto sono state esposte in numerosi musei e sono rinomate nelle collezioni pubbliche e private di tutto il mondo.

La nuova campagna, viene lanciata in un anno particolarmente significativo per Acqua Minerale San Benedetto che compie 60 anni, un traguardo importantissimo raggiunto da leader di mercato che verrà festeggiato in grande stile con diverse attività su tutto il territorio nazionale.

Sacchetti per il pane 100% biodegradabili e compostabili: parola di U2

Sacchetti per il pane 100% biodegradabili e compostabili: ecco il nuovo impegno di U2 Supermercato, coerente con l’obiettivo salvaguardare l’ambiente.
Sacchetti dalla “doppia vita”: prima contenitori del pane acquistato durante la spesa e poi utili – in quanto  biodegradabili – per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti organici (purché dal sacchetto venga eliminata l’etichetta adesiva del prezzo, non compostabile).
I sacchetti biodegradabili di U2 Supermercato, realizzati in collaborazione con la Taghleef Industries, presso lo stabilimento di San Giorgio di Nogaro (Friuli) che produce i film per imballaggio di alimenti NATIVIA®, sono ecosostenibili evolantini expo plexi multitasca certificati compostabili. Questa gamma di film è realizzata con bioplastiche derivate da fonti rinnovabili, che rispettano l’ambiente e offrono più opzioni a fine vita: incenerimento, riciclo e compostaggio. I nuovi sacchetti per il pane di U2 Supermercato infatti, se non utilizzati come contenitori per la raccolta dei rifiuti umidi, possono essere smaltiti insieme ai rifiuti organici.
Da sempre attento alla salvaguardia dell’ambiente, U2 Supermercato sostiene e promuove soluzioni e iniziative utili alla divulgazione di comportamenti e stili di vita eco attenti: con l’introduzione dei sacchetti per il pane in PLA 100% biodegradabili e compostabili, U2 compie, insieme ai propri clienti, un passo in più verso l’obiettivo di riduzione spreco. Come sostiene l’insegna dal 2014: “E’ Stupido Sprecare, è bello Scoprirlo”.

Risparmio Casa continua la sua espansione in Piemonte e Lombardia

Risparmio Casa, insegna del Gruppo Forza 3 e aderente al gruppo CRAI, prosegue nella strategia di espansione con l’apertura di due importanti punti vendita in Piemonte e Lombardia: ad Asti e a Busnago, in Brianza, a fine maggio.

Risparmio Casa, che opera da anni nel canale Drug, rappresenta un modello nel panorama della distribuzione organizzata, proponendo una vastissima gamma di prodotti nelle categorie merceologiche non food.

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“Professionalità e competitività sono i due asset che garantiscono il successo dell’insegna.”afferma Giovanni Sardone, direttore commerciale Risparmio Casa“Siamo fieri di poter dichiarare che oggi la nostra quota di mercato in Italia è pari al 7,2%, con un 22,8% nel Lazio dove siamo nati. Siamo presenti in 12 regioni con 127 punti vendita, Asti e Busnago diventano ora due riferimenti strategici per il nord Italia”.

 Con oltre 10.000 referenze, grande forza dei prodotti a marchio (che infatti rappresentano il 30% del fatturato dell’insegna), ampie superfici, posizioni strategiche nel territorio si presentano i due nuovi punti vendita, pronti ad accogliere una clientela che cerca la qualità a prezzi competitivi.

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“Nello slogan ‘Prezzi bassi tutto l’anno’ è racchiuso il nostro successo.“ – aggiunge Giovanni Sardone – “Puntiamo infatti su una stretta collaborazione con i nostri partner dell’industria, insieme studiamo politiche di sviluppo e di crescita così da assicurare un’offerta assortimentale e prezzi davvero unici“

Risparmio Casa, che impiega circa 1.200 addetti, ricopre una posizione importante nel gruppo CRAI rappresentando un format innovativo e vincente nel piano di espansione del gruppo.

Lush Italia apre a Milano Stazione Centrale, prima volta nel travel retail

Lush debutta nel travel retail inaugurando un nuovo punto vendita, in Stazione Centrale a Milano. Il primo store Lush italiano in una stazione ferroviaria, è uno spazio interamente progettato in nome della sostenibilità. Il negozio sorge in una posizione chiave di collegamento tra le principali città italiane e si ispira nel design al flagship store di Oxford Street a Londra, il negozio Lush più grande al mondo, emblema dell’innovazione del brand inaugurato ad aprile 2015.

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«Siamo orgogliosi di poter offrire alla città di Milano un negozio capace di rispecchiare a pieno lo spirito innovativo di Lush. Già nella scelta stessa della location, il nuovo store in Stazione Centrale abbraccia a pieno la filosofia del brand, sempre attento all’impatto ambientale anche quando si tratta di trasporti. Da sempre ci impegniamo a viaggiare, laddove possibile, in treno piuttosto che in aereo e prediligiamo sempre i mezzi pubblici per ridurre quanto più possibile le emissioni di Co2» dice Alessandro Andreanelli, Amministratore Delegato di Lush Italia.

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È il quarto negozio Lush in città, si sviluppa su una superficie di 70 mq e si colloca in una posizione strategica e di collegamento per tutto il territorio nazionale. Offre ai clienti un’esperienza di shopping unica e coinvolgente trasmettendo i valori chiave che da 20 anni contraddistinguono il brand inglese: lo spirito da sempre innovativo che si fonde alla forte artigianalità e alla costante attenzione all’ambiente, ben visibile nell’offerta dei prodotti unici nel settore della cosmesi e al contempo freschi, fatti a mano, 100% vegetariani, realizzati utilizzando materie prime equosolidali e rigorosamente non testati sugli animali.

 

Nel nuovo store l’attenzione all’ambiente è visibile anche nella scelta stessa della location, a sottolineare l’importanza del treno come forma di trasporto environmentally friendly, e nell’organizzazione di uno spazio di progettato in nome della sostenibilità. Gli arredi del negozio Lush in Stazione Centrale sono infatti realizzati a mano con legno di recupero proveniente da antichi fienili della Brianza, i cartongessi sono realizzati con almeno il 38% di materiale riciclato e il pavimento è realizzato con collanti ecologici e piastrelle rigenerate da macinazione di gres. Anche il sistema illuminotecnico è pensato nel pieno rispetto dell’efficienza energetica con un impianto di illuminazione LED.

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L’apertura del nuovo negozio si conferma occasione per scoprire i prodotti iconici del brand, in un percorso dedicato ai must have perfetti per il viaggio: dai prodotti solidi dedicati alla cura dei capelli, ai gel doccia racchiusi in pratici formati da 100 ml fino alla nuova collezione di lavadenti, l’alternativa solida e senza sprechi al normale dentifricio. Il negozio Lush di Stazione Centrale, il numero 35 in Italia, conferma il piano di sviluppo del brand su territorio italiano che punta all’apertura di punti vendita di maggiore superficie e nuove aperture nelle principali città italiane.

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Inaugurato il 22 aprile, in concomitanza con la Giornata Mondiale della Terra, il negozio ha aperto le porte al pubblico attraverso il tradizionale taglio di Furoshiki, i foulard in cotone biologico o materiale greenspon, alternativa sostenibile al packaging di Lush. In occasione dell’apertura al pubblico sarà esposta in negozio la scultura di sapone Ottocento realizzata dallo scultore milanese Alessandro Ottolina durante il Salone del Mobile. Una scultura che celebra il tema del viaggio a partire dal nome, che indica le miglia che separano il punto più a Nord d’Italia da quello più a Sud. Un numero che presenta Lush Milano Stazione Centrale come il nuovo snodo cruciale di collegamento per tutto il Paese.

 

 

IKEA Italia: aprirà a giugno, a Cagliari, il primo Pick-up & Order Point

Ikea Italia inaugura in Sardegna il suo nuovo progetto innovativo che – grazie ad un approccio multicanale – coniuga l’esperienza di acquisto in negozio all’e-commerce, unendo alcuni aspetti dello  store classico alla comodità dell’acquisto online da pc, tablet e smartphone.

Con una superficie complessiva di 3.200 mq e 4 milioni di euro di investimenti, il nuovo Pick-Up & Order Point IKEA aprirà al pubblico il 29 giugno 2016 con una grande festa di inaugurazione tipicamente svedese.Schermata 2016-04-26 a 14.47.55

Il nuovo punto vendita avrà una ricaduta occupazionale di 104 persone con oltre l’80% di personale sardo, tra occupazione diretta (vendita, logistica, assistenza clienti e ristorazione) e indotto (trasporto e montaggio, sicurezza, manutenzione, pulizia ecc).

Schermata 2016-04-26 a 14.48.08Le previsioni per l’attività commerciale del 2017 vedono 27.600 ritiri al Pick-Up &Order Point, 5.400 consegne dirette a casa e 1.470 montaggi di mobili e cucine.

Numerosissimi i sardi che in questi anni hanno fatto acquisti sia presso i punti vendita della penisola che nel sito e-commerce IKEA.it/Compraonline: nel 2015 sono stati fatti acquisti dalla Sardegna per un totale di 3.307.000 milioni di euro, di cui 2.303.000 tramite il canale e-commerce (+455% rispetto al 2013) e 1.004.000 euro attraverso i 21 negozi IKEA Italia (+6% rispetto al 2013).

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L’impegno di IKEA nell’avvicinarsi sempre di più (e nel più breve tempo possibile) ai suoi clienti sardi si concretizzerà ulteriormente con la quasi contemporanea apertura di un punto di ritiro anche ad Olbia, che sarà attivo dal 30 giugno 2016.

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Il Pick-Up & Order Point rappresenta solo il primo passo piano di espansione dell’azienda in Sardegna e anticipa la successiva apertura di un punto vendita IKEA sull’Isola, nell’area metropolitana di Cagliari.

Crai in sinergia con dunnhumby per una CRM sempre più efficace

Crai e dunnhumby: un binomio storico che da oggi consentirà alla società leader globale nei servizi di analisi dei consumatori e parte del gruppo di distribuzione Tesco, di mettere il proprio know how al servizio dell’insegna italiana.

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L’obiettivo? Portare avanti un ambizioso progetto di CRM, che, con il supporto di dunnhumby, migliori la shopping experience dei clienti e incrementi ulteriormente il valore espresso nei negozi della rete Crai

La decisione di partire con questo ambizioso progetto, sottolinea la nostra visione di posizionamento sul mercato.dichiara Mario La Viola, Direttore Marketing, Format, Rete e Sviluppo CRAI“Mai come oggi è vitale conoscere i profili dei propri clienti e soprattutto intercettare i diversi comportamenti di acquisto. Dobbiamo cercare di integrare maggiormente la leva promozionale con politiche di marketing diversificate e più mirate, allo scopo di portare più valore ai clienti e ai negozi. Oltre al fatto che governare i dati e conoscere gli stili di acquisto dei propri clienti rappresentano un “valore” importante che le aziende dell’industria possono sfruttare con noi. Per tutto questo non poteva esserci partner strategico migliore del gruppo dunnhumby”.

“In dunnhumby siamo entusiasti di iniziare a lavorare con CRAI, un distributore che sta crescendo velocemente nel mercato italiano e che ha molti progetti innovativi per il futuro.” afferma James Tamblyn, Head of dunnhumby EmeaPensiamo di condividere la stessa passione, cioè arricchire l’esperienza dei clienti, partendo sempre dalla comprensione delle loro preferenze ed esigenze. Questo approccio permetterà all’insegna italiana di migliorare la fedeltà dei suoi clienti. La fedeltà non è qualcosa che si vince, deve essere conquistata, dimostrando ogni giorno che la relazione tra distributore e cliente è importante, e noi possiamo affiancare CRAI e i suoi associati nel rafforzare questo legame.”

Internet of Things, gli oggetti intelligenti escono dall’ombra ed entrano nel retail

Internet of Things, ovvero “gli oggetti intelligenti contraddistinti dal possedere una o più delle seguenti funzionalità: identificazione, localizzazione, diagnosi di stato, interazione con l’ambiente circostante, elaborazione dati, connessione” stanno finalmente decollando. Da oggetto per patiti della tecnologia un po’ nerd e decisamente di nicchia, che acquistano rigorosamente online, vedono finalmente la discesa in campo dei retailer tradizionali, che nel 2016 consentirà alla Smart Home di “mettersi in mostra” nei negozi.

Stiamo parlando di un mercato che a fine 2015 in Italia ha raggiunto i 2 miliardi di euro, con una crescita del 30% rispetto al 2014, spinto sia dalle applicazioni consolidate che sfruttano la connettività cellulare (1,47 miliardi di euro, +28% rispetto al 2014) che da quelle che utilizzano altre tecnologie come Wireless M-Bus o Bluetooth Low Energy (530 milioni di euro, +33%). Sono questi i dati dell’Osservatorio Internet of Things della School of Management – Politecnico di Milano. Che rileva come il mercato italiano, per ora, sia trainato in particolare dai contatori gas (25%) e dalle auto connesse (24%), che da soli sfiorano il miliardo di euro di valore.

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A fine 2015 erano circa 10,3 milioni gli oggetti connessi in Italia tramite rete cellulare (+29%), a cui si aggiungono quelli che sfruttano altre tecnologie di comunicazione: oltre ai 36 milioni di contatori elettrici connessi da tempo tramite PLC, ci sono i 500.000 contatori gas e i 600.000 lampioni connessi nelle nostre città.

 

Rendere la propria casa intelligente: il 79% degli italiani ci sta pensando

La domotica, ovvero l’intelligenza applicata agli apparecchi domestici, dal riscaldamento al frigorifero, sta assistendo alla nascita di nuovi servizi e canali commerciali, con i principali retailer che quest’anno investono in spazi espositivi nei negozi della grande distribuzione, che fino ad ora era rimasta ai margini, diventando un nuovo punto di contatto con i clienti, insieme all’online, alle assicurazioni e alla filiera tradizionale della domotica.

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«I dati denotano una crescita esplosiva dell’Internet of Things in Italia – afferma Alessandro Perego, Direttore Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano -. Ma il cambio di passo del 2015 non è racchiuso solo nella crescita del mercato. Ancor più importante è il consolidamento delle basi per lo sviluppo su tutti i fronti: città, consumatori e imprese. L’installazione di nuove reti di comunicazione dedicate all’IoT nelle prime città italiane, l’evoluzione dell’offerta in ambito Smart Home, sempre più integrata con servizi assicurativi e pronta a sbarcare anche nelle catene della grande distribuzione, i servizi innovativi per l’Industry 4.0 costituiscono presupposti importanti per il futuro. E l’IoT è sempre più una realtà in Italia».

Un punto cruciale di questi oggetti connessi è la propensione a raccogliere dati, come spiega Angela Tumino, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things: “Uno degli aspetti chiave per lo sviluppo futuro dell’Internet of Things è la valorizzazione dei dati raccolti, su cui ancora non ci sono strategie consolidate. I dati possono essere sfruttati nei processi interni all’azienda, riducendo i costi e migliorando l’efficacia verso i clienti, oppure possono generare valore all’esterno con la vendita a terzi, aprendo a nuove opportunità di business. La disponibilità di dati puntuali sull’utilizzo dei prodotti grazie all’IoT rende possibili nuove strategie di prezzo ‘pay-per-use’, che iniziano a interessare non solo i servizi, come l’assicurazione auto che varia in base alla percorrenza annua, ma anche i prodotti, come gli pneumatici pagati in base ai chilometri percorsi. In alcuni casi la vendita è addirittura incentivata proprio per avere accesso a nuovi dati, che costituiscono fonte di valore per le aziende, come nel caso dei dispositivi wearable promossi da parte delle assicurazioni”.

 

 

IoT: chi è costui? Gli ambiti applicativi dell’Internet of Things
Smart City & Smart Environment: monitoraggio e gestione degli elementi di una città (mezzi per il trasporto pubblico, illuminazione pubblica, parcheggi) e dell’ambiente circostante (fiumi, boschi, montagne) per migliorarne vivibilità, sostenibilità e competitività;
Smart Metering & Smart Grid: contatori intelligenti (Smart Meter) per la misura dei consumi (elettricità, gas, acqua, calore), la loro corretta fatturazione e la telegestione; rete elettrica “intelligente” (Smart Grid) per ottimizzare la distribuzione, gestendo produzione distribuita e mobilità elettrica;
Smart Home & Building: gestione automatica degli impianti e dei sistemi dell’edificio (illuminazione, climatizzazione, elettrodomestici) per il risparmio energetico, il comfort, la sicurezza dell’edificio e delle persone al suo interno;
eHealth: monitoraggio in tempo reale di parametri vitali da remoto, riducendo il ricorso all’ospedalizzazione, a fini diagnostici e di cura; localizzazione dei pazienti in modo da garantirne la sicurezza;
Smart Car: connessione tra veicoli o tra questi e l’infrastruttura circostante per la prevenzione e rilevazione di incidenti, l’offerta di nuovi modelli assicurativi e/o di informazioni geo-referenziate
sulla viabilità;
Smart Logistics: tracciabilità di filiera, protezione del brand e monitoraggio della catena del freddo, sicurezza in poli logistici complessi e gestione delle flotte;
Smart Asset Management: gestione in remoto di asset di valore a fini di rilevazione di guasti e manomissioni, localizzazione, tracciabilità e gestione inventariale;
Smart Factory: adozione di Cyber Physical Systems, connessione dei macchinari, degli operatori e dei prodotti per abilitare nuove logiche di gestione della produzione, di pianificazione della supply chain e di gestione del ciclo di vita dei prodotti;
Smart Agriculture: monitoraggio di parametri micro-climatici a supporto dell’agricoltura per migliorare la qualità dei prodotti, ridurre le risorse utilizzate e l’impatto ambientale.

Centri commerciali: il Rapporto Cushman & Wakefield sui trend di sviluppo in Europa

Lo sviluppo di centri commerciali europei è destinato ad accelerare, grazie all’input fornito dai 9,1 milioni di metri quadrati la cui consegna è prevista tra il 2016 e il 2017. Questo l’assunto del Rapporto Cushman & Wakefield. Le prospettive future sono, dunque, positive, nonostante lo studio non nasconda il calo del 2015, anno caratterizzato dai volumi più bassi degli ultimi tempi: 4,6 milioni di mq, pari al – 15,8% rispetto al 2014.

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Già nella seconda parte del 2015, infatti, gli investimenti europei in centri commerciali pare siano ripartiti: ben 15,5 miliardi di euro. Corrispondenti, cioè, al + 16,6% anno su anno. Regno Unito e Germania, che rappresentano oltre il 45% del totale dei volumi di scambio, si confermano i mercati più richiesti. In termini di crescita di capitali investi, bene pure Benelux, Portogallo, Polonia, Turchia e Germania. Calano invece –  rispetto al 2014- gli investimenti in Francia, Spagna, Italia, Romania, Slovacchia, Repubblica Ceca.

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Da un punto di vista gerarchico, la Francia mantiene la sua posizione dominante in qualità di maggior mercato di centri commerciali. Insidiata molto da vicino dalla Russia, il cui stock complessivo è inferiore di appena il 4% e i cui ritmi di crescita sono incalzanti.

Il rapporto mostra che Londra rimane la meta più ambita grazie al combinato disposto tra la bassa densità dei centri commerciali (231.2 mq per 1.000 persone) e la forte crescita delle vendite al dettaglio: +15,8% entro il 2020.

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Mercati favorevoli si rivelano anche altre città del Regno Unito come Edimburgo, Manchester, Birmingham, Leeds, Glasgow e Bristol, e – in Spagna – Madrid e Barcellona dove si prevede uno sviluppo delle vendite fino al +12% entro il 2020.

Scenario più statico, invece, per le città tedesche e francesi con crescita, rispettivamente, del + 6% e del + 7,5% entro il 2020.

In termini dimensionali, in Italia la lunga e recente crisi economica ha tarpato le ali allo sviluppo commerciale che nel 2015, ha fatto registrare il completamento di soli 79.000 mq di nuovi spazi. Tuttavia il biennio 2016-2017 esordisce sotto auspici migliori: il nostro paese, infatti, accoglierà 786,100 mq di nuovi spazi, per circa il 40% concentrati nelle principali città di Roma e Milano.

Sviluppi interessanti, infine, si sono registrati nell’Europa orientale, con realizzazioni del calibro di: Zelenopark in Russia (110.000 mq), Podio Ankara in Turchia (61.500 mq) e Zielone Arkady in Polonia (51.000 mq).

È in questi paesi “emergenti” – sottolinea Justin Taylor, Head of EMEA Retail at Cushman & Wakefield – che si registra un interesse maggiore per le nuove costruzioni, nei Paesi più maturi, al contrario, la tendenza è verso un recupero dei aree commerciali preesistenti.

Da Primark a Lindt, le nuove aperture de Il Centro, i numeri e la fotogallery

I numeri de Il Centro ormai li sappiamo a memoria: un milione di metri quadri, 200 negozi, un Iper. Il mall più grande d’Italia e tra i maggiori d’Europa, apre tra clamori e grandi speranze. Tanti i nomi importanti e varie le anteprime: Primark e Lego Store, ma anche KFC nella food court.

Nella fotogallery ne trovate alcuni, con le novità e l’estensione della rete, nazionale e, a volte, internazionale.

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Auchan con ACI Worldwide e Verifone innova gli e-payment multinazionali e omnichannel

Auchan Group lancia una nuova piattaforma pan-europea di pagamento con carta, realizzata da ACI Worldwide in partnership con Verifone, che sarà attivata nel corso del 2016 in tutti i punti vendita Auchan in Francia.

Grazie all’accordo siglato, Auchan utilizzerà la soluzione di pagamenti omnichannel UP Retailer di ACI come base per la sua strategia di pagamenti transfrontalieri, integrata negli innovativi dispositivi Verifone VX 820 PIN Pad che dispongono di sistema payment-as-a-service, studiati per gestire al meglio tutte le transazioni in-store effettuate con o senza carta.

Parliamo di una piattaforma conforme alle norme nexo, un insieme di standard per i pagamenti con carta unificati che mira a guidare l’interoperabilità tra i vari Paesi.

“ACI, Verifone, e Auchan – sottolinea Andrew Quartermaine, Head of Merchant Retail Europe di ACI Worldwide – condividono la stessa visione sui pagamenti: per questo siamo lieti di aprire la nostra soluzione multi-vendor, acquier-agnostic a Verifone, al fine di sostenere Auchan. Siamo certi che molti altri rivenditori seguiranno l’esempio di Auchan nel contribuire a modellare i pagamenti europei”.

“Con questa partnership – commenta Jean-Philippe Niedergang, VP e GM Southern Europe, Verifone – permettiamo a rivenditori come Auchan di aumentare le vendite e crescere. La nostra piattaforma è già utilizzata da alcuni dei più grandi brand in Francia, con più di 3,5 milioni di PIN Pad VX 820 installati in tutto il mondo. Verifone fornirà servizi di implementazione e manutenzione per Auchan, al fine di garantire un’attività continuativa.”

Arnaud Crouzet, Capo di Group Global Payments Development, Auchan Group conclude: “questa nuova piattaforma, conforme agli standard nexo, si inserisce all’interno della nostra strategia per un sistema di pagamenti centralizzato europeo più sicuro, più aperto e più accessibile”.

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