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Retail & Food Energy: torna a maggio l’evento che premia l’efficienza energetica

Retail & Food Energy, l’evento organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca e dedicato alla gestione dei piani di investimento energetico all’interno dei punti vendita, vi dà appuntamento al 25 maggio presso l’Atahotel Expofiera di Milano.

L’appuntamento 2016 propone una serie di novità rispetto alle passate edizioni: accanto alle free entry session che approfondiranno le tematiche relative al “Retail & GDO Energy” e “Food Energy”, sono state infatti introdotte due nuove sessioni a ingresso gratuito sui temi “Ho.Re.Ca. Energy” e “Fashion Energy”. Inoltre, sono in programma: il talk show “Store Design”, dedicato agli aspetti tecnici utilizzati nella realizzazione del punto vendita attraverso decorazioni illuminotecniche e allestimenti in grado di rendere il clima interno al punto vendita favorevole all’acquisto, e il pranzo con un esperto di efficienza energetica con cui scambiare idee e confrontarsi sulle soluzioni più efficaci.

Altra grande novità della quarta edizione di Retail & Food Energy è la premiazione dei tre migliori progetti relativi a: Best Interior Light Decoration, Best Communication Strategy e Best Energy Manager. IIR premia così i migliori progetti che meglio hanno saputo coniugare efficienza energetica e arredo, allestimento illuminotecnico e valorizzazione del prodotto, promuovendo una attenzione sempre più mirata alle esigenze del cliente.

Retail & Food Energy: le opportunità

L’appuntamento rappresenta una occasione di networking per i Direttori Tecnici, gli Energy Manager, i Direttori di Stabilimento, i Facility Manager, i Responsabili Manutenzione, i Direttori Immobiliari, i Retail Manager, i Responsabili Acquisti e i Visual Merchindiser delle aziende dei settori GDO & Retail, alimentare, Ho.Re.Ca., fashion, manutenzione e degli studi d’architettura e ingegneria, oltre che per i progettisti installatori.

Il Board

Il convegno, che nelle ultime edizioni ha superato i 700 partecipanti coinvolgendo oltre 90 Relatori, dallo scorso anno si è arricchito di un Advisory Board, costituito da esperti autorevoli in ambito Energy del mondo Retail, Fashion e Ho.Re.Ca:

  • Antonio Pasqualicchio, Country Facility Manager Ikea;
  • Gianluca Metti, Engineer Manager F&B Autogrill Europe;
  • Fortunato Della Guerra, Direttore Innovazione e Impianti Inres Coop;
  • Alfio Fontana, Energy Manager Carrefour;
  • Mirco Bui, Architetto Store Design Oviesse.

Per informazioni: www.retailenergy.it; retail@iir-italy.it

iS AutoPeg di Checkpoint Systems soluzione antifurto adottata da 3mila pdv

Piccola, facilmente rimovibile alle casse, consente di leggere e maneggiare la confezione agevolmente ed è ideale per quei prodotti a libero servizio come le lamette da barba che però sono tipicamente oggetto di furto: è l’etichetta iS AutoPeg di Checkpoint Systems, adottata in più di 3.000 punti vendita per proteggere le lamette Gillette di Procter & Gamble.

Progettata per tutti quei prodotti ad alto rischio di furto che sono esposti al libero servizio a broche, si applica velocemente e in modo sicuro sia alle confezioni con singolo che con doppio foro,.

Un modo per rendere prodotti di largo consumo facilmente accessibili per i clienti che non troveranno scaffali vuoti o non dovranno chiedere il prodotto al personale. L’etichetta occupa poco spazio, è facile verificare la sua corretta applicazione, permette al cliente di toccare e leggere le informazioni sul prodotto ed offre uno sguardo di insieme dell’esposizione migliore per la categoria di prodotto. 

«Abbiamo lavorato insieme ai retailer e a Checkpoint per sviluppare l’etichetta iS AutoPeg, che può essere personalizzata per essere applicate alle lamette da barba cosicché siano liberamente disponibili al cliente con una libera esposizione. L’elevata efficacia dell’etichetta iS AutoPeg, nel rendere disponibile il prodotto, è stata provata e prevediamo di ampliare l’utilizzo della stessa da 7.000 a 10.000 punti vendita a partire da giugno 2016» ha commentato Shawn Evans, Shave On Shelf Availability Leader, North America, per Procter & Gamble.

 

Dove va lo Shopping: avanza il web, tiene la prossimità, l’atteggiamento è omnicanale

Tratta di comportamenti d’acquisto e scelte del consumatore tra le diverse alternative offerte del mercato, le cosiddette “polarità commerciali” (divise in Centri Commerciali, Parchi Commerciali, Centri Storici, Outlet, E-Commerce) l’ultima analisi di Trade Lab “Dove va lo shopping”?

Realizzata attraverso 3.000 interviste a individui dai 18 ai 74 anni, con lo scopo di indagare i comportamenti e le scelte in tema di polarità commerciali, pianificate e non pianificate, fisiche e virtuali, l’analisi ha fatto riferimento alle principali categorie merceologiche: alimentari, abbigliamento esterno e intimo, calzature, profumeria e cosmesi, elettronica di consumo, telefonia e beni per la casa.

Il negozio fisico soffre in tutte le sue declinazioni, mentre avanza il web, che però non sembra destinato a vincere ma piuttosto a integrare il processo d’acquisto, e anzi rallenta la sua corsa rispetto agli anni passati

dove shopping.

La ricerca va poi ad indagare le ragioni e le spinte che portano un consumatore ad acquistare in un luogo (centro commerciale extraurbano o negozio di prossimità, o web) piuttosto che in un altro, anche perché le variazioni sono forti tra le diverse categorie, con una “uscita dalle città” per l’elettronica da consumo e mentre nell’abbigliamento tende a essere favorita la città. A proposito di integrazione tra spazio fisico e virtuale, il click and collect dopo un inizio in sordina guadagna consensi. Nell’ultimo anno quasi un acquirente online su 5 ha ritirato il prodotto in un punto vendita fisico, e le categorie merceologiche più acquistate che sono Elettronica di consumo e telefonia (43,5%), Abbigliamento Esterno (22,6%) e Calzature (16,4%).

dove main per categoria

L’acquisto in più canali è ampiamente praticate, specie in alcune categorie quali l’abbigliamento e le calzature, ma anche i casalinghi.
dove multi per categoria

Altro tema cruciale e in grado di influenzare a monte le decisioni di dove acquistare un prodotto sno le fonti di informazione, con il prevedibile declino della stampa (ma i volantini sono ancora forti al nord specie nell’alimentare) e un avanzamento di web e social. Sempre sul fronte della omnicanalità, si impone l’uso del mobile per le ricerche all’interno del punto vendita.

fonti info
raccolta info dove info per categoria

Digitale e tecnologica debutta la Serie e-post 10 di DominoDisplay.com

Digitale e tecnologico: è questo ormai il linguaggio che piace ai clienti, sempre più spesso in cerca di messaggi mirati che aumentano il livello di servizio e migliorano la shopping experience.

Per questo totem, monitor e videowall sono sempre più presenti nel mondo del retail, coniugando massimo impatto visivo, estrema versatilità, facilità di gestione e ottimizzazione degli spazi all’interno di negozi e showroom, spesso ridotti.

Per rispondere a queste esigenze il team di architetti e designer di DominoDisplay.com, primo shop on line di soluzioni multimediali per la visual communication, ha progettato l’esclusiva Serie e-post 10. Si tratta di innovativi di veri e propri minitotem da banco, che non superano i 2 kg di peso, realizzati con un particolare materiale dalla finitura opaca anti-impronta studiata appositamente dal reparto R&D di DominoSistemi – società del Gruppo Masserdotti. Al suo interno il monitor integrato Samsung SMART Signage professionale da 10’’, ideale per la trasmissione di qualsiasi tipologia di contenuto multimediale.

Tutti i prodotti della Serie e-post 10 sono inoltre dotati di un mini PC NUC, privo di sistema operativo, che consente l’utilizzo di Palinsesto, esclusivo software proprietario firmato Masserdotti per la gestione, la programmazione e il controllo di contenuti via Internet.

I totem Serie e-post 10 possono essere acquistati in kit e sono disponibili in versione “expo”, arricchita con un pannello per l’esposizione dei prodotti.

Come tutte le soluzioni multimediali proposte da DominoDisplay.com, anche i minitotem e-post 10 e e-post 10 expo si avvalgono dell’assistenza del customer service E-Lab, il 2.0.

Carrefour per lei, la nuova campagna in nome dei diritti delle donne

Carrefour per lei: prende il via la nuova campagna di Carrefour Italia a supporto di UN Women, l’ente dell’Onu per la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne.

Una conferma ulteriore,  dell’impegno dell’insegna nel sensibilizzare i propri dipendenti e il pubblico sul tema della parità di genere, sviluppando iniziative specifiche nell’ambito della propria CSR aziendale.
A maggio, presso l’intera rete di punti vendita diretti di Carrefour Italia, e buona parte di quelli in franchising, sarà possibile acquistare tre differenti composizioni floreali, una cui parte del ricavato sarò devoluta a UN Women, l’Entità delle Nazioni Unite per la parità di genere e la tutela dei diritti delle donne.  La donazione sarà destinata all’implementazione di progetti a sostegno delle donne e contro la violenza di genere, l’eliminazione di discriminazioni e barriere in campo sociale, economico e politico.
“Carrefour per lei” si inserisce in un percorso di politica proattiva di Carrefour Italia per l’inclusione e la valorizzazione del potenziale femminile. Un percorso iniziato nel 2015 con l’adesione al programma HeForSHE e con la sottoscrizione da parte dell’Amministratore Delegato Eric Uzan del documento che contiene i Women’s Empowerment Principles. Questo accordo è una concreta dimostrazione del forte commitment da parte di Carrefour Italia in ambito del programma di pari opportunità Women Leaders, che si pone come principale obiettivo quello di eliminare le discriminazioni di genere e promuovere le carriere delle donne manager.

Eric Uzan, Ceo di Carrefour Italia ha dichiarato: “In un’azienda come la nostra, dove oltre il 64% dei collaboratori sono donne, è importante promuovere una politica di pari opportunità corretta che valorizzi in particolare le iniziative rivolte alla parità di genere.

On-line vs brick and mortar: il punto vendita fisico ha ancora e sempre il suo appeal

On-line: agli italiani piace. Basti pensare che, secondo una ricerca dell’Unione Nazionale dei Consumatori, solo il 13% dei rispondenti ha dichiarato di non aver effettuato acquisti on-line nell’ultimo anno.

Ma questo non vuol dire che il negozio fisico sia caduto nel dimenticatoio. Anzi: secondo l’indagine resta irrinunciabile per il 99% del campione”.

Lo studio ha poi evidenziato che il 55% dei rispondenti è ricorso ad Internet, almeno una volta negli ultimi 12 mesi, per l’acquisto di servizi per il tempo libero come viaggi, vacanze e libri, il 46% per biglietti di trasporto, spettacoli e sport, il 43% per elettronica ed elettrodomestici e il 36% per servizi bancari e finanziari.

Modalità di pagamento

Al primo posto troviamo la carta di credito con il 47% delle preferenze, seguita dalla carta prepagata (41%) e da PayPal (38%). Chi invece ha acquistato nei negozi fisici, ha pagato in contanti o con carte di debito/bancomat (a pari merito con il 72% delle preferenze), è ricorso alla carta di credito nel 46% dei casi, mentre solo 14 consumatori su 100 hanno scelto di pagare con carta prepagata.Schermata 2016-05-06 a 12.12.15

Indagando le previsioni di acquisto per i prossimi mesi, il tempo libero conquista ancora una volta il primo posto con il 60% delle preferenze; troviamo poi i biglietti per spettacoli, sport, etc. (49% delle risposte), scende al 22% la preferenza per acquisti di servizi bancari/finanziari, mentre sale quella per l’abbigliamento (37% delle risposte).

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Prestiti e finanziamenti
In questo caso la preferenza degli italiani è inequivocabile: meglio aver a che fare con un funzionario in carne ed ossa. Infatti alla domanda “Acquisteresti nel prossimo anno senza alcun problema con il finanziamento on-line di un bene o un servizio, ad esempio un elettrodomestico o un viaggio?” il 72% dei partecipanti risponde che non vi ricorrerebbe; nel caso di un prestito personale (in questo caso non direttamente legato a un acquisto) i rispondenti all’indagine preferirebbero essere seguiti nell’intera pratica direttamente nella filiale della banca/finanziaria (67% delle risposte). Solo il 16% si dichiara disposto a cominciare la pratica on-line per poi terminarla in filiale e solo il 17% farebbe tutto tranquillamente su Internet.Schermata 2016-05-06 a 12.17.25

“Insomma -spiega Massimiliano Dona Segretario generale dell’UNC- i dati emersi evidenziano come i consumatori si avvicinino sempre più consapevolmente al commercio elettronico per i piccoli acquisti, ma restino ancora legati a canali di vendita e modalità di pagamento tradizionali, basti pensare al predominante uso del denaro contante scelto da chi compra in negozi fisici. A tal proposito, da parte nostra riteniamo fondamentale proseguire nell’attività di informazione ed educazione finanziaria, sull’uso delle carte elettroniche e sugli strumenti di tutela che sono a disposizione dei consumatori sia nel commercio fisico sia in quello on-line”.

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Il commento

Alessandro Butali
Alessandro Butali

A proposito dell’indagine Alessandro Butali, Presidente della AIRES-Confcommercio, dichiara: “In Italia il negozio fisico continua a dare fiducia e a rappresentare un punto di riferimento per il cliente. Va evidenziata, inoltre, la problematica della sicurezza in rete, che in certi casi potrebbe ancora dissuadere dall’acquistare online.

Non meno importante, è la penetrazione disomogenea della banda larga sul territorio nazionale. È indubbio che anche da noi, Internet stia assumendo un ruolo sempre più importante e in questo contesto  registriamo anche una forte crescita il «pick and pay», ossia della pratica di prenotare o acquistare on line per poi ritirare in negozio. Tutto questo è un bene, ma non dobbiamo passare da un eccesso all’altro.

Con ampia probabilità, la quota degli acquisti online non raggiungerà i numeri che si riscontrano in talune aree del nostro Continente. Nei Paesi Scandinavi, ad esempio, i problemi legati al clima, alla bassa densità di negozi e alla distanza da percorrere per recarsi fisicamente in negozio spiegano bene il grandissimo ricorso agli acquisti on line. Non dobbiamo dimenticare, poi, la struttura sociale, demografica e geografica che rende l’Italia unica al mondo, e difficilissima da omologare a modelli distributivi di altri Mercati.

In quanto attori multicanale, imprese appunto Bricks & Clicks, che rappresentano le maggiori quote di mercato in tutti i segmenti della elettronica di consumo e dell’elettrodomestico, la vocazione delle imprese aderenti alla Aires è ovviamente  quella di mirare all’eccellenza e alla massima soddisfazione dei Clienti sia nei negozi fisici che nelle vendite online.

In particolare, sul versante del commercio elettronico riteniamo fondamentale che tutti gli attori possano competere ad armi pari, in un quadro legislativo chiaro, trasparente e non discriminatorio. In questa ottica abbiamo avviato un promettente dialogo con il Consorzio Netcomm del quale apprezziamo le competenze e l’importante opera di diffusione di una nuova cultura d’impresa per la quale il commercio online possa rappresentare un reale elemento di crescita dell’economia nazionale”.

The Creative Spot: a Fidenza Village la nuova boutique per giovani fashion designer

Si chiama THE CREATIVE SPOT, la nuova pop-up boutique multibrand che ha debuttato nel cuore del Fidenza Village.

Dedicata alla moda delle nuove generazioni di stilisti, lo storesi presenta come una vetrina in cui l’inconfondibile stile italiano si fonde con la creatività internazionale offrendo un’esperienza di shopping in cui l’ospite possa trovare le nuove tendenze che segnano i nuovi stili della moda.

Disegnata dall’Architetto Massimiliano Locatelli riecheggia la classica piazza italiana rinascimentale, rivisit

Alberto Premi
Alberto Premi

ata in chiave contemporanea: un luogo di incontri tra persone e idee dove coesistono stili diversi e nuove tendenze.

La boutique ospita, le collezioni di 18 stilisti italiani e internazionali già presenti sulle passerelle della moda e nasce da un progetto ideato e realizzato da Fidenza Village e Vogue Italia con Camera Nazionale della Moda Italiana per sostenere la nuova generazione di fashion designer, dal processo creativo alla distribuzione, passando attraverso la visibilità nei contesti più autorevoli della moda.

Le creazione messe in vendita da The Creative Spot sono quelle di Stella Jean, Tak Ori, Susana Traça, Leitmotiv, Youjia Jin, Co|Te, Benedetta Bruzziches,

Leitmotiv
Leitmotiv

Solovière, Yang Du, Kittima, Nathalie Trad, Gianlisa, Daisy Shely, Coliac, Francesco Visone, Astrid Sarkissian, Casamadre e Alberto Premi.

Gli ospiti del Villaggio, da maggio ad agosto, potranno dunque scoprire le anticipazioni del design e dello stile d’avanguardia, conoscere da vicino le storie dei designer e una selezione delle loro collezioni, con un’ampia scelta di abiti prêt à porter e accessori.

Amazon aiuta le Pmi a vendere in Europa con il Nuovo programma Paneuropeo

Punta sulle Piccole e medie imprese, che spesso hanno difficoltà ad approcciare il “libero” (per ora) mercato europeo, il colosso delle dotcom Amazon, che lancia il Programma Paneuropeo, un servizio che consentirà ai venditori del Marketplace di raggiungere in maniera più efficiente milioni di clienti Amazon in Europa.

Il programma assicurerà ai clienti tempi di consegna più rapidi e costi di spedizione inferiori: i venditori potranno inviare il proprio inventario a un singolo Centro di Distribuzione, dal quale i prodotti saranno inviati verso i vari Centri di Distribuzione europei tenendo conto del diverso livello di richiesta da parte dei clienti in ciascun Paese in modo da spedire i prodotti ai clienti finali dal più vicino Centro di distribuzione in cui i prodotti sono disponibili.

L’Ue sta da tempo lavorando sulle limitazioni imposte dalle aziende che di fatto chiudono il mercato dell’e-commerce europeo tramite i geoblocchi (vedi E-commerce, il mercato non è europeo: 4 siti su 10 applicano il geoblocco). In questo senso potrebbe risultare interessante per le Pmi il nuovo progetto: in effetti sono già decine di migliaia le piccole e medie imprese che utilizzano il Marketplace Amazon per la vendita e la Logistica di Amazon ha permesso di consegnare, nel 2015, più di un miliardo di prodotti ai clienti nel mondo. Inoltre, il numero di venditori europei che vendono prodotti almeno in un’altra nazione estera è aumentato di oltre il 50% nel 2015.

Il nuovo Programma Paneuropeo di Amazon permetterà inoltre ai venditori di rendere i propri prodotti disponibili attraverso il servizio Amazon Prime, beneficiando di un ulteriore strumento di supporto all’espansione del proprio business. Quanto ai costi, i venditori dovranno pagare unicamente le tariffe di gestione dell’ordine applicate nel Marketplace in cui il prodotto è stato ordinato, anche se il prodotto è stato spedito da un Centro di distribuzione estero. Non sono previste commissioni per la ripartizione dei prodotti nei diversi Centri di Distribuzione. Amazon dispone di 29 Centri di Distribuzione in 7 paesi europei e di un servizio di assistenza clienti che opera in 5 lingue.

 

Mamme sempre più social, iperconnesse e amanti dell’e-commerce

Mamme sempre più on line: per loro il digitale è ormai un ambiente quotidiano. E questo costituisce un elemento fondamentale per aziende e retailer che operano nel comparto Baby. Questo l’assioma emerso nel corso dell’evento “GfK for B@by. The online opportunity”.

Nel mondo ci sono 3,1 miliardi di utenti Internet (il 43% della popolazione mondiale) e 1,5 miliardi di acquirenti on-line (fonte: GfK/e-Commerce Europe). Anche il settore dei prodotti per l’infanzia registra oggi un’influenza crescente del canale on-line. Secondo i dati GfK, per il comparto della puericultura leggera e pesante l’online rappresenta il 23% del giro d’affari a livello europeo; un dato superiore alla media del mondo beni durevoli, per il quale il web si attesta al 21%.

Il comparto Baby

Da gennaio 2013 GfK Italia ha iniziato a rilevare il sell-out dei dieci principali mercati che compongono questo settore (passeggini, biberon, seggiolini auto ecc.) nei punti vendita specializzati e nella distribuzione generalista. All’interno di questi canali- ha evidenziato Enzo Frasio, ‎Commercial Director GfK Italia – il giro d’affari complessivo dell’ultimo anno si attesta sui 270 milioni di euro, in crescita del 2,1% rispetto al 2014.

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Tale incremento di fatturato è da attribuirsi principalmente ai mercati del comparto Trasporto che, pur crescendo solo dell’1%, contribuiscono positivamente grazie alla loro importanza sul totale Baby (circa il 76%). In tale contesto, i prodotti più dinamici sono quelli della puericultura leggera (biberon, massaggia gengive, tiralatte e succhietti) che vedono un aumento dell’8% rispetto allo scorso anno. Per entrambi i comparti, il maggior valore è legato alla buona performance dei prodotti di fascia medio-alta. Nel caso del Trasporto, tali prodotti sono molto ben veicolati all’interno del canale on-line, mentre per il Feeding è il canale specializzato a proporre un’offerta di più alto valore rispetto al passato.

 

La sfida del web

Oggi i consumatori, sempre più influenzati dalle opportunità offerte dal digitale, cercano soluzioni che gli consentano di vivere in libertà e risparmiare tempo, ma allo stesso tempo apprezzano il lato umano della rete e la possibilità di creare relazioni virtuali, che talvolta assumono importanza pari a quelle reali. Per affrontare questo cambiamento epocale, i retailer devono adeguarsi, puntando sull’innovazione, introducendo nuovi modelli di business, nuovi metodi di distribuzione, promozione, e gestione degli assortimenti, attraverso un approccio omnichannel, capace di offrire ai consumatori un’esperienza integrata tra online e offline, sfruttando le potenzialità dei social media e creando nuovi punti di connessione tra brand e consumatori.

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Per questo capire come evolve il target e avvicinarlo sfruttando tutti i dispositivi digitali diventano fattori chiave per il successo di un’azienda. Così diventa di primaria importanza tracciare un identikit dei degli acquirenti principali dei prodotti baby, cioè le mamme.

Secondo quanto emerge dai dati GfK-Sinottica TSSP – presentati da Vania Zangheratti, Product Manager Sinottica TSSP GfK Italia – le mamme di oggi sono iperconnesse, ipertecnologiche e grandi esperte di come ricavare il meglio dal mondo online. Andando ad analizzare il rapporto con il web delle donne italiane, infatti, si nota come le mamme utilizzino internet più spesso rispetto alle non mamme. Oltre a navigare più di frequente, le mamme si espongono ai media in maniera differente rispetto alle proprie coetanee senza figli: cala significativamente il consumo della TV generalista, mentre crescono i canali specializzati (dove è possibile ad esempio seguire cartoni animati).

Sul web, le mamme digitali fanno delle ricerche molto specifiche: internet rappresenta per i genitori di oggi un grande alleato nell’organizzare la vita di tutti i giorni. Vengono privilegiati quindi soprattutto i siti di informazione specializzati (ma anche blog, forum, community…) che aiutano a rispondere ai tanti dubbi delle neo-mamme, i siti che consentono di confrontare i prezzi di beni e servizi e più in generale tutti i portali che aiutano a risparmiare tempo e denaro (e-commerce compresi).

Questo si nota in particolare tra le donne con bambini da zero a due anni, l’età che sicuramente assorbe maggiormente i genitori, che tendono ad abbandonare parzialmente le proprie abitudini di navigatori per dedicare gran parte del tempo ad attività direttamente connesse alla gestione della prole.

Alì lo ha dimostrato: il verde è un valore aggiunto per il retail

Alì, con l’apertura del nuovo store di Padova (il sedicesimo del Gruppo associato a Selex), lo ha dimostrato ampiamente: non sempre una nuova area commerciale significa solo cementificazione.

Il market, infatti, si sviluppa su una superficie di 1.000 mq  fronte di 20.000 mq di area verde circostante: un vero e proprio polmone per il quartiere di Brusegana, con area giochi per i bambini, oltre 130 alberi piantumati, e con la ricerca di essenze selezionate, specie erbacee perenni o a ridotta manutenzione e tolleranti alla siccità.

“È un intervento importante – ha commentato il Presidente Alì Supermercati Francesco Canella – in cui Alì, nell’ambito degli impegni assunti con il Comune di Padova, si è fatta carico della riqualificazione dell’area, che ha curato con particolare attenzione richiedendo la consulenza per la progettazione e la direzione lavori dell’architetto Gianguido Visentin, firma nota in città per aver progettato i nuovi padiglioni della Fiera di Padova ma anche la cappella di San Leopoldo Mandic”.

L’intervento sottolinea quindi la sensibilità dei Supermercati Alì per il tema del green e della sostenibilità ambientale: basti pensare che sono oltre 3.500 gli alberi già donati da Alì e i suoi clienti grazie all’iniziativa “Punti Per la Scuola” e 15 i parchi cittadini riqualificati nelle province di Padova, Treviso, Vicenza e Rovigo con l’iniziativa “Un posto al verde”.

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