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MediaWorld: a Milano il primo Tech Village

MediaWorld, apre a Milano il primo Tech Village al mondo, un experience center dedicato all’innovazione con la presenza diretta dei principali leader tecnologici internazionali.

Progettato in collaborazione con l’architetto Fabio Novembre, il Tech Village  impiega circa 150 persone e offre a clienti e visitatori un’esperienza immersiva nella tecnologia, con sezioni dedicate a tutti gli ambiti dell’elettronica, 24 “botteghe” tecnologiche gestite dai major brand che completano lo spazio MediaWorld, aree per la formazione, per gli eventi e per l’intrattenimento.

AEG, Amazon, Apple, Bose, Dyson, Garmin, Haier, HP, Huawei, LG, Logitech, Moulinex, Nespresso, OPPO, Rowenta, Samsung, SKY, Sony, Vodafone, Xiaomi, infatti, hanno scelto proprio il MediaWorld Tech Village per evolvere la relazione con i propri clienti e sviluppare format e servizi inediti, che integrano all’esperienza di acquisto, test, simulazioni, anteprime, consulenze esclusive e formazione.

“Siamo molto orgogliosi di inaugurare oggi il Tech Village, un passo importante verso la ripartenza che testimonia la nostra grande connessione con il territorio nazionale e la nostra volontà di continuare a investire portando valore e innovazione nel Paese. Abbiamo ideato e realizzato questo nuovo format, unico al mondo, per combinare perfettamente le tre ragioni principali per il Cliente: bisogno, scoperta, passione. Ci impegniamo tutti i giorni a sviluppare soluzioni in linea con le richieste del mercato, per essere il più vicino possibile a tutti i cittadini che ogni giorno ci danno fiducia e si affidano alla nostra esperienza”, dichiara Guido Monferrini, CEO Italia & Europe Executive VP di MSH Group.

“È stato per me un grande piacere poter collaborare con una realtà importante come MediaWorld e portare in vita questo progetto. I miei spazi nascono per far incontrare le persone e il Tech Village permette di vivere la tecnologia in un modo tutto nuovo, più umano e intenso. L’architettura in questo senso è pensata per soddisfare le esigenze dei clienti con diverse tipologie di spazi: il porticato perimetrale con le botteghe tecnologiche per l’approfondimento, il mercato per l’acquisto immediato, e la piazza, il cuore del village, per vivere la magia dell’innovazione e dell’intrattenimento.”, dichiara Fabio Novembre.

 

 

Toys Center: nuova apertura all’insegna del divertimento

Toys Center ha inaugurato un nuovo e innovativo punto vendita a Firenze, all’interno de I Gigli.

Oltre 1000 mq per uno spazio espositivo che accoglie i brand più prestigiosi e 18 marchi esclusivi.

“Avremmo dovuto inaugurare questo punto vendita nei mesi scorsi, ma l’emergenza sanitaria ci ha portato a rivedere i nostri piani. Siamo dunque entusiasti di essere qui oggi: un’apertura che assume un significato di fiducia e ottimismo. Siamo orgogliosi di confermare la nostra presenza in questo centro commerciale unico in Italia e di poter inserire in questo contesto il nostro approccio e la nostra filosofia. Ogni nostro punto vendita è soprattutto un luogo dedicato alle famiglie e alle loro esigenze, dove nasce un’esperienza che riunisce e unisce, un posto dove far partire il gioco che poi, grazie ai migliori marchi in commercio, prosegue a casa. La nostra mission è accompagnare la crescita delle nuove generazioni portando i valori che solo un giocattolo sa trasmettere, il layout innovativo dello store di Firenze Gigli è stato concepito su queste basi” – dichiara Cristiano Flamigni, Toys Center e Bimbostore Business Unit Director.

Ad accogliere gli ospiti, un magico portale arcobaleno che guida, attraverso i suoi colori, alle diverse aree gioco, caratterizzate da grafiche 3D, giochi e luci.

All’interno è stata predisposta un’area Youtuber, che  – oltre a giocare un ruolo durante l’inaugurazione (per consentire ai piccoloi ospiti di sperimentare i propri talenti imitando i loro idoli del web)resterà poi a disposizione permanente di tutti i bambini che vorranno continuare a giocare e mostrare le proprie doti.

Giocare e travestirsi 

All’interno del nuovo Toys Center è disponibile una zona ad hoc allestita con un grande armadio in cui scegliere il proprio abito e trasformarsi nel super eroe più amato. E per chi preferisce il trucco, l’area make up per decorare con stile il proprio volto o quello delle bambole più amate.

Ancora divertimento lungo il Tunnel Laser Game dove scintillanti luci a led danno il via a sfide a tutto colore.

La vetrina-videowall è stata trasformata, grazie a una tecnologia innovativa, in una vera e propria maxi console interattiva con giochi che cambiano ad ogni stagione per esperienze emozionanti sempre nuove. Si parte volando con la tuta alare, una corsa rocambolesca sopra un mondo pieno di buffi animali: si gioca con il semplice movimento del corpo per raggiungere il massimo punteggio.

E per scoprire tante novità in modo innovativo, arrivano i “Toys Comedy Show”, simpatici video dove i bambini presentano gli ultimi giocattoli, immersi in grafiche speciali che ritraggono irresistibili sketch teatrali.

 

 

Lavori in GDO: retribuzioni (poco) sotto la media nazionale

La retribuzione media dei lavoratori del settore della grande distribuzione e del commercio al dettaglio è paria 28.555 € lordi annui e si posiziona poco sotto alla retribuzione media nazionale, con valore inferiore di circa 800 euro.

La retribuzione media dei lavoratori con qualifica di quadro si attesta a 52.864 €, 2,5% in meno rispetto alla media nazionale (circa 1.400 euro in meno), mentre gli impiegati del settore percepiscono una retribuzione inferiore del 6,9% alla media nazionale (28.625 €, circa 2.100 euro in meno). Questi alcuni dei dati che emergono dalla Guida alle retribuzioni dei professionisti nella filiera della GDO, realizzata da Spring Professional in collaborazione con JobPricing che analizza ben 450.000 casi in Italia.

Anche la retribuzione variabile, fattore rilevante nel mercato, ha un peso minore nella GDO rispetto alla media nazionale, sia come importo sia come numero di percettori, e sia per i quadri sia per gli impiegati. Nel 2019 il 64,4% dei quadri ha percepito una quota variabile, mentre la percentuale degli impiegati è il 49,6%; gli importi medi sono stati rispettivamente di 6.072 € lordi e 2.205 € lordi.

L’andamento delle retribuzioni negli ultimi 5 anni non è stato positivo: la retribuzione media reale è calata dell’1,4%, a fronte di un andamento medio nazionale che è stato pari all’1,9%. Tale trend ha un impatto ancor più negativo se si considera l’inflazione, che è stata del 2,7% sull’orizzonte dell’ultimo quinquennio. In altre parole, la perdita di potere d’acquisto dei lavoratori della GDO è stata significativa. Per entrambe le qualifiche, il 2019 ha visto un lieve decremento delle retribuzioni (nell’ordine dello 0,5%), mala situazione retributiva è stata complessivamente stagnante per tutto il mercato (le retribuzioni su scala nazionale sono calate dello 0,1%). Tuttavia, negli ultimi 5 anni le retribuzioni dei quadri non solo hanno tenuto, ma sono anche in andamento positivo, mentre risultano in calo le retribuzioni degli impiegati.

I numeri del settore

Tra grandi magazzini, supermercati, ipermercati e minimarket, la GDO al 31 dicembre 2018 conta oltre 22mila punti vendita, per quasi 25 milioni di Mq di superficie (fonte: MISE – Ossservatorio sul sistema distributivo). Il numero di esercizi è cresciuto costantemente nel periodo 2015-2018 (+6,6%), con un +0,8% rilevato tra il 2018 e il 2017. Il numero di addetti della GDO è di circa 420mila unità. Dal 2015 al 2018 il numero di addetti è aumentato del 6,2%, trend positvo in tutte le tipologie di esercizio ad eccezione dei minimarket. Il 2018 registra un incremento dell’1,8%. Tutte le variazioni positive sono in rallentamento rispetto a quanto registrato negli anni passati, manifestando quindi un rallentamento della tendenza espansiva del segmento

Rallentano le vendite in GDO. L’analisi di Nielsen

Lieve variazione segnalata da Nielsen, per i consumi in Grande Distribuzione: nel periodo compreso tra lunedì 25 maggio a domenica 28 giugno, infatti, rallenta la crescita per le vendite rispetto al periodo di lockdown e alle prime tre settimane di fase 2:+0,3% a parità di negozi. Questo trend si rispecchia anche nell’andamento delle vendite per area geografica, che tendono a stabilizzarsi.
A registrare una crescita maggiore è il Sud Italia (+1,1%), seguito da Nord Est e Nord Ovest (entrambi +0,8%). Il Centro Italia mostra invece un trend negativo del -1,3%, probabilmente influenzato da minori flussi turistici rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
“Dopo le vendite straordinarie registrate negli scorsi mesi iniziano a manifestarsi i primi segnali negativi per la GDO, come ci dimostra la performance di giugno – dichiara Romolo de Camillis, Retailer Service Director di Nielsen Connect in Italia – Il rallentamento delle vendite è riconducibile a diversi fattori. Da una parte, la ripartenza del settore Ho.Re.Ca e, in generale, dei consumi fuori casa incide negativamente sulle performance
retail, ma non è l’unica causa della frenata; rispetto allo stesso periodo del 2019 manca infatti anche il contributo positivo che il turismo e le vacanze apportano al settore. In aggiunta, l’accelerazione dei discount sottolinea la crescente esigenza di risparmio delle famiglie con ridotto potere di spesa.”

 

 

I canali distributivi

Gli Specialisti Drug si confermano come il format più dinamico nella fase postlockdown, registrando una crescita del +6,8%. Continuano a crescere a ritmi rilevanti anche i Discount (+3,3%), mentre frena il Libero Servizio (-2,4%), il canale di vendita cresciuto maggiormente durante il periodo di lockdown.
Anche i Supermercati rallentano fortemente rispetto al periodo di lockdown e inizio fase 2, con vendite in calo del -0,2%, mentre gli Ipermercati restano tendenzialmente stabili rispetto all’andamento di maggio (-0,4%).
Si conferma inoltre il trend negativo delle vendite nel format Cash & Carry:-16,9%, anche se in miglioramento rispetto al periodo precedente.
Al contrario, il canale eCommerce prosegue la sua ascesa: il trend delle vendite di prodotti di largo consumo online da lunedì 25 maggio a domenica 28 giugno è di +140,3%.

I giorni della spesa in GDO
A seguito dell’allentamento delle misure restrittive, così come evidenziato per il mese di maggio, stiamo assistendo a un riequilibrio dei giorni in cui si concentrano maggiormente gli acquisti della GDO: il sabato si conferma come giorno più importante, con un peso del 19,5% sulle vendite settimanali. Crescono ulteriormente anche gli acquisti della domenica, grazie a un numero maggiore di punti vendita aperti in questa giornata rispetto al periodo di lockdown, con un peso di oltre il 10% sulla settimana.

Le categorie

Alcuni driver di spesa, innescati durante la pandemia non sembrano ancora  caduti nel dimenticatoio, vediamo alcune delle evidenze principali emerse nel periodo 25 maggio – 28 giugno 2020:

1. Effetto “prevenzione e salute”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: detergenti superfici (+20,2%), sapone per le mani solido e liquido (+28,7%), alcol denaturato (+234,9%), guanti (+33,8%), candeggina (+11,7%), salviettine (+12,1%).

2. Effetto “stock”, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: caffè macinato
(+17,1%), olio extra vergine di oliva (+11,8%), olio di semi (+19,3%), pasta (+11,7%), conserve rosse (+16,4%). I comparti della dispensa non alimentare maggiormente in crescita sono invece: detergenti lavastoviglie (+26,3%), carta casa (+11,9%), contenitori per alimenti (+29%), avvolgenti alimentari (+22,1%), sacchetti per la spazzatura (+12,8%).

3. Cuochi a casa, il paniere degli ingredienti base, in ordine di grandezza rispetto al fatturato generato: ingredienti per pasticceria (+59,5%), uova di gallina (+14,1%), farine (+54,6%), formaggi freschi uso cucina (+37,2%), burro (+15,1%), mascarpone (+55,8%), zucchero (+13,3%) e panna fresca (+39,3%).

4. Comfort food, il paniere dell’indulgence,quindi tavolette di cioccolato (+18,5%), patatine (+13,2%), creme spalmabili dolci (+12,6%), cola (+4,8%), e miele (+14,6%), olive (+3,7%),pasticceria (+32,3%). A differenza del periodo precedente, calano invece le vendite di gelati (-3,7%). Continua a crescere anche il comparto degli alcolici, con vino (+12,4%), birre alcoliche (+9,6%), superalcolici (+30,1%) e champagne/spumante (+28%) e aperitivi alcolici (+33,7%)

La Moda italiana lancia l’allarme: a rischio 35.000 posti di lavoro

“È cambiato tutto dopo il COVID, e oggi assistiamo ad uno smarrimento senza precedenti per il nostro settore. Riteniamo quindi che proprio in questo momento ci sia bisogno di unione, e che ci sia bisogno anche di traghettare un cambiamento. Una vera e propria rivoluzione. E la rivoluzione passa attraverso tecnologie, passa attraverso informazioni ma passa soprattutto attraverso un cambio di mentalità”: questa la dichiarazione con cui Bassel Bakdounes (foto), Ceo di Velvet Media, ha aperto l’Assemblea Plenaria della digital convention ECOMM FASHION, “Stati Generali” della moda italiana.

Nel corso dell’evento Massimo Torti, Segretario Generale della Federazione Moda Italia, ha segnalato nuovi dati elaborati dal proprio centro-studi inerenti il segmento moda. Dei 115.000 punti vendita in Italia, pari ad una forza lavoro di circa 313.000 addetti, dopo il 18 maggio, data di fine lockdown, hanno riaperto il 94% di cui il 76% ha fatto registrare forti cali di fatturato, soprattutto nelle grandi città e nei centri storici privi di turismo. Da qui le stime, che prevedono perdite di circa 15 miliardi di consumi con il rischio di chiusura di 17.000 punti vendita e di conseguenza perdita di 35.000 posti di lavoro. Altrettanto significativa la percentuale di digitalizzazione dei punti vendita, a chiusura del 2019 solo il 36,2% dei punti vendita aveva già un sito web mentre il 67,1% utilizzava almeno i social network. “I confini tra fisico e virtuale si attenuano. Il negozio fisico non è destinato a tramontare ma ad evolversi. Evoluzione è il concetto chiave.” sottolinea Torti.

Un quadro altrettanto complesso quello presentato in anteprima da Siro Badon, Presidente di Assocalzaturifici. Dall’indagine condotta dal Centro Studi di Confindustria Moda e presentata in anteprima ad Ecomm emerge un quadro difficile. Nel primo trimestre del 2020 le imprese del comparto calzaturiero hanno accusato una flessione media del fatturato pari al -38,4%, con una perdita complessiva stimata in 1,7 miliardi di euro. Nel dettaglio il 60% delle aziende calzaturiere a campione ha registrato, nei primi tre mesi 2020, un calo del fatturato compreso tra il -20% e il -50% rispetto all’analogo periodo 2019; un ulteriore 20% degli interpellati ha rilevato una contrazione superiore al -50%. Se guardiamo alla raccolta ordini le prospettive non sono migliori: il 46% delle aziende intervistate ha indicato un calo tendenziale nel primo trimestre compreso tra il -20% e il -50%; il 37% ha subìto un arretramento superiore al -50% con un decremento medio degli ordinativi pari al -46,2%. “Ci troviamo chiaramente – spega Badon – di fronte a sfide impegnative e definitive nella loro capacità di plasmare l’industria e il mercato. I fattori del cambiamento che ciascuno di noi stava affrontando negli ultimi anni – l’esplosione dei canali digitali di vendita, accelerazione e disintermediazione nei processi di acquisto e progressiva selezione della distribuzione tradizionale multimarca – sono diventati in pochi mesi la condizione normale in cui operano gli imprenditori.”

Infine Steven Tranquilli, Presidente di Federpreziosi, conferma che anche un settore tendenzialmente conservatore come quello dei preziosi sta avviando l’integrazione tra canali tradizionali di vendita e mondo digitale. Sebbene con un po’ più di ritardo nella trasformazione, i dati segnalano che il 48,1% delle gioiellerie ha sia un sito web che un profilo sui social network, di cui il 22,6% ha soltanto profilo social mentre il 29,3% non ha alcuna strategia di comunicazione.

Etruria Retail: il fatturato 2019 raggiunge i 219 milioni

Etruria Retail, azienda leader della distribuzione alimentare che gestisce oltre 292 negozi a marchio Carrefour e La Bottega nell’Italia centrale, chiude il bilancio 2019 con un fatturato netto di 219 milioni di euro, di 370 milioni di euro alle casse. Visto il risultato economico, 3,2 milioni di euro netti, l’assemblea ha deciso la distribuzione di oltre 2 milioni di euro di utili ai soci. I principali risultati economici dell’anno sono stati presentati e approvati dai 214 soci riuniti nelle tre sedi di Siena, Pisa e Perugia collegate in videoconferenza. Un anno segnato dall’avvio di una nuova avventura nel segno di Carrefour che ha permesso il passaggio dei 292 punti della rete distribuiti su 15 province dell’Italia centrale. Il gruppo senese punta oggi a far crescere ancora di più la rete di negozi, prevedendo già dalle prossime settimane 6 nuove aperture e 14 ristrutturazioni tra Toscana, Umbria e Alto Lazio.

I principali dati economici del 2019

I ricavi da vendite e prestazioni consegnano ai soci una gestione economica in salute, con un fatturato di 219 milioni di euro grazie all’incremento ottenuto nei settori freschi. Resta solida anche la situazione patrimoniale dell’azienda, che oggi può contare su una rete di 292 punti vendita distribuiti in 15 province. Il capitale investito è pari agli oltre ai 55 milioni di euro e il patrimonio netto supera i 40 milioni di euro, consentendo una copertura vicino al 73% dell’intero capitale investito.  Cresce il patrimonio netto per effetto dell’accantonamento di utili e supera i 40 milioni di euro. Il dato più significativo è la diminuzione dell’indebitamento finanziario netto che scende a 15 milioni di euro, con una riduzione di ben 9 milioni di euro nel triennio. Sul fronte occupazionale, il gruppo Etruria Retail – di cui fanno parte la Cooperativa senese, le cinque controllate che operano nei settori retail, del food service e gestione diretta di punti vendita e la rete di vendita, i soci e i loro dipendenti dà lavoro complessivamente a circa 3mila persone.

La composizione delle vendite

Guardando nel dettaglio la composizione merceologica delle vendite, i generi vari rappresentano il 49%, il settore salumi e latticini (24%), seguiti dalle vendite nell’ortofrutta (12%), carni (10%) e surgelati e pesce fresco (5%). La quota maggiore delle vendite si realizza nell’area di Arezzo, Grosseto e Siena (54%), mentre il 32% si registra nella Toscana del Nord e la Spezia e oltre il 14% in Umbria, Lazio e Abruzzo. Il fortissimo incremento delle vendite (nei primi cinque mesi dell’esercizio 2020 le vendite sono aumentate di oltre il 20%) ha impegnato il gruppo e i soci nella gestione dei punti vendita e nel rifornimento dei prodotti, oltre che nella applicazione di tutte le misura di sicurezza necessarie e obbligate dai decreti. Il sistema retail è sempre più solido e può contare su un’organizzazione distributiva su 3 depositi per un totale di 25mila metri quadrati di superficie dedicati all’ortofrutta, alle carni, ai generi vari, ai salumi, latticini e ai surgelati che garantisce un sistema logistico e distributivo efficace sia nella gestione dei prodotti che nella selezione dei fornitori.

“Il nostro 2020 si è aperto con l’avvio di una nuova avventura nel segno di Carrefour. Nel mese di gennaio abbiamo riconvertito la nostra rete di negozi su tutte le 15 province del Paese- ha ricordato Graziano Costantini, dg di Etruria Retail- Poi è arrivata l’emergenza sanitaria e di fronte a un momento drammatico per tutto il Paese, non ci siamo tirati indietro e abbiamo scelto di abbracciare ancora più stretto i nostri territori e di scendere in campo a favore dei produttori locali lanciando “Sapori & Valori”. Un impegno concreto per promuovere il lavoro di tutta la filiera che ci vede a fianco dei produttori locali di qualità, per garantire la freschezza dal campo al carrello, sostenere l’economia del territorio, consolidando il legame autentico che da sempre ci lega ai fornitori locali. Siamo consapevoli che siamo di fronte a una situazione difficile per tutto il Paese, ma siamo anche orgogliosi di tutti i nostri uomini e le nostre donne che, in questi mesi, sono stati e sono in prima linea. Oggi consegniamo ai soci un bilancio in salute che ci permette di guardare con fiducia al futuro, per crescere tutti insieme, investendo in nuove aperture e nel sostegno alle economie locali”.

 

Fase 3: il supermercato di condominio continua a crescere

Con la Fase 3 gli italiani hanno riacquistato molte delle loro libertà, ma alle comodità non si rinuncia e il fenomeno del “Supermercato di Condominio” prende sempre più piede: FrescoFrigo, -la startup nata con l’idea di sviluppare un nuovo concetto di retail di 1mq, accessibile 24/7, tecnologico e di prossimità- installa altri 11 frigoriferi intelligenti in 7 condomini di 3 cooperative milanesi. A partire da questa settimana gli oltre 2.000 residenti delle cooperative Uniabita, Abitare e Deltaecopolis troveranno a loro disposizione negli spazi comuni i frigoriferi intelligenti di FrescoFrigo, da cui rifornirsi di prodotti freschi a marchio Coop come: frutta, verdura, latte, uova, farina, pasta, sughi e piatti pronti, allo stesso prezzo dei punti vendita tradizionali.

Enrico Pandian, fondatore di FrescoFrigo ha commentato: ‘ Il particolare momento che sta vivendo il nostro Paese e il mondo in generale ci spinge sempre di più ad ampliare e migliorare la nostra offerta di “supermercato di condominio”, che risulta particolarmente apprezzato nelle realtà in cui è già presente, anche dopo la prima fase dell’emergenza. Ci auguriamo di poter portare questo utile servizio in sempre più complessi residenziali e offrire alle persone un vero e proprio supermercato sotto casa in cui fare acquisti di prodotti di qualità in modo sicuro e in tutta comodità”.

Nei sette stabili dove la popolazione condominiale è in prevalenza anziana i cooperatori hanno pensato di offrire supporto all’acquisto, mettendo a disposizione della portineria carte di credito prepagate, per rendere accessibile il servizio anche a chi ha poca dimestichezza con lo smartphone e con le app.

I condomini possono visionare i prodotti dalla grande vetrina frontale, sbloccare e aprire il frigo tramite mobile app o carte prepagate, scegliere i prodotti di cui necessitano e concludere l’acquisto semplicemente chiudendo la porta del frigo. Sarà il sistema a rilevare l’operazione e addebitare al cliente il costo dei prodotti scelti, direttamente sulla carta.

Il servizio, nei complessi residenziali dove è già presente FrescoFrigo continua ad essere molto apprezzato e i dati lo dimostrano. A Cascina Merlata il 52% dei residenti ha fatto la spesa almeno una volta, di questi il 77% ha riutilizzato il servizio più volte e la fascia oraria preferita di utilizzo è quella tra le 17 e le 20. I prodotti più acquistati sono nell’ordine: uova, verdura e frutta fresca, salmone affumicato, tortellini freschi, latte, snack, formaggio spalmabile e latte di soia. Inoltre, nelle ultime settimane con il cambio di stagione si sta registrando un incremento degli acquisti di frutta di stagione come fragole e ciliegie e cibi freschi come prosciutto crudo e mozzarelle. Infine, il graduale ritorno alla normalità si vede anche dal fatto che crescono le vendite di prodotti “Ready to eat” come per esempio piatti pronti e insalate.

Apre a Milano Sigusta Sigma, per celebrare il valore della prossimità

Consorzio Europa, socio di D.IT-Distribuzione Italiana apre a Milano, in via Paolo Giovio 24, un punto vendita che inaugura un nuovo format. L’insegna “Sigusta Sigma” sintetizza bene le caratteristiche e il target di un progetto fortemente centrato sul valore della prossimità, che in questi mesi di emergenza Covid-19 è risultato vincente, coniugando al meglio comodità e servizio.

“Consapevoli dell’importanza e della necessità di fare innovazione per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori – afferma Oreste Santini, presidente di Consorzio Europa– abbiamo analizzato con Kiki Lab il contesto, la concorrenza, i trend di consumo. Ne è scaturito un nuovo retail concept, sviluppato e declinato nel layout di via Giovio”.

Il nuovo format nasce per soddisfare diverse occasioni di consumo e di acquisto: una soluzione ideale tanto per una colazione, un pranzo o un aperitivo da consumare in loco o take away, come per fare una veloce spesa quotidiana. Il punto vendita, sviluppato da Allways, società specializzata in retail design e comunicazione in store, coniuga dunque i benefici di un negozio concepito all’insegna della razionalità al piacere di fare la spesa o concedersi uno spuntino in un ambiente “anti stress”.

Attrattivo e riqualificante per l’intera area, il primo “Sigusta Sigma” milanese, all’angolo tra via Giovio e via Salutati, a due passi dallo shopping di Corso Vercelli, ha una superficie di 190 mq, con un’area ristoro interna che, a breve, sarà affiancata da una esterna, entrambe dotate di wifi. L’assortimento si compone di 3.500 referenze, di cui il 20% MDD (15% mainstream e 5% linee speciali). Tutti i reparti sono a libero servizio. Il negozio, aperto dal lunedì al sabato e domenica mattina, effettuerà anche consegne a domicilio, un servizio non solo coerente con il posizionamento e la filosofia del concept, ma anche pensato per rispondere alle abitudini di spesa affermatesi durante il lockdown.

In programma c’è già una seconda apertura, sempre a Milano, in viale Bligny, a fine luglio. L’importante tratto distintivo del nuovo concept, infatti, è la sua declinabilità a seconda dei diversi contesti di mercato in cui si inserisce: un plus che ha già destato l’interesse di diversi soci di Consorzio Europa.

Smart & Safe Retail: l’evento firmato da Kiki Lab

Si è concluso con successo ‘Smart & Safe Retail’, il webinar organizzato da Kiki Lab con le tendenze e numerosi casi rappresentativi dal monitor specifico sul Retail creato negli ultimi mesi insieme al consorzio Ebeltoft Group.

Nal corso ddll’evento, Fabrizio Valente, Founder Kiki LabEbeltoft Italy, ha approfondito numerosi casi rappresentativi delle 5 chiavi del ‘Nuovo Mondo’: Safe Retail, eCommerce,  Smart Retail, Store Transformation e Responsible Retail.

‘Nel Nuovo Mondo che si sta generando assistiamo a una convergenza virtuosa di Smart Retail con processi semplici, fluidi e spesso tech, e di Safe Retail basato sulla rassicurazione.’ – ha affermato Valente, che ha poi sottolineato l’importanza di passare da una logica di canali a una di clienti evidenziando quanto il percorso verso lo smart retail, che era già in atto, si sia incrociato in modo virtuoso con tutto il tema del safe retail.

Da qui, una serie di esempi come quello di Kroger, uno dei leader del food retail americano, che dal 2018 utilizza auto progettate ad hoc a guida autonoma per le consegne degli ordini di food online.

Oppure quello dell’ultimo concept della farmacia Onofre in Brasile, che esprime una grande facilitazione per i customer journey che integrano online e offline, con percorsi facili e veloci in negozio per il ritiro dei prodotti.

In prospettiva il tema strategico è l’ambiente: da un lato la sostenibilità, con esempi positivi come il riciclo e il riutilizzo dei prodotti e dall’altro il tema dell’economia circolare, con esempi come i servizi di noleggio.’ – ha chiosato Valente.

Durante il webinar si è dato spazio al Keynote di Oscar Farinetti, Founder Eataly e al suo intervento dal titolo ‘Vincere le sfide nell’era Covid’: La più grande qualità di un manager è gestire l’imperfezione umana e la fatalità come quella che ci ha condizionato negli ultimi mesi.’ ha affermato Oscar Farinetti, Founder Eataly. Il gruppo ha raggiunto in due mesi i risultati nelle vendite on line che erano stati previsti in 5 anni. Farinetti ha inoltre descritto il negozio fisico come il regno della lentezza e dell’approfondimento, il luogo in cui ci si guarda negli occhi e si deve usare sempre di più la parola per descrivere ai clienti i prodotti in modo dettagliato.

Le tavole rotonde

L’evento è stato inoltre arricchito da due tavole rotonde, moderate da Armando Garosci, Giornalista Largo Consumo con: Tally Weijl, Ikea, Accenture, Esselunga, Lush, Promotica e Nexi.

Marco Dellapiana, Direttore Generale Tally Weijl South Europe ha evidenziato l’obiettivo di Tally Weijl di trasformare il proprio business model verso un modello più etail che retailer, conservando una forte rete di negozi fisici dove l’online svolge un ruolo veramente sinergico e supportato da un CRM potente.

Fides Tosoni, Country Business Development Manager Ikea Italy ha presentato le diverse strategie messe in atto da Ikea negli ultimi mesi, come ad esempio la riconversione rapida dei negozi in centri logistici e la gestione delle code nei punti vendita con l’app UFirst.

Alessandro Zanotti, Managing Director Retail & Fashion Strategy & Consulting Accenture ha evidenziato l’opportunità di modificare e ripensare i modelli di vendita, citando diversi casi di ispirazione in risposta ai nuovi comportamenti dei clienti come conseguenza del lockdown.

Roberto Selva, Chief Marketing & Customer Officer Esselunga ha illustrato le diverse evoluzioni del layout degli ultimi format, più aperti per facilitare i flussi dei clienti. Il progetto Amici Vicini rientra nella strategia complessiva di Esselunga di sostenere la collettività: una app creata in sole due settimane che ha già attivato 1.500 volontari.

Alessandro Andreanelli, Managing Director Lush Italy ha spiegato come Lush si stia reinventando con diversi strumenti, come ad esempio l’addetta vendita che prende gli ordini direttamente dai clienti in coda fuori dai punti vendita.

Alessandro Viola, Head of Corporate Sale Nexi ha sottolineato la maggiore propensione verso le transazioni elettroniche, con un aumento nell’ultimo periodo del contactless del 40%.  Il pagamento con carta appare sempre di più tra le regole comportamentali suggerite nei punti vendita come elemento safe.

‘E’ necessario sviluppare competenze imprenditoriali e manageriali ‘bifocali’: un occhio sul breve periodo, con una gestione tattica dell’emergenza e della ricaduta sui consumi, ma l’altro occhio con sguardo all’orizzonte, per scegliere adeguate strategie e cogliere nuove opportunità.’ – ha affermato Diego Toscani, Direttore Generale Promotica

Edares nell’high street capitolino con Boggi Milano

Edares – Real Estate Solutions ha recentemente perfezionato una transazione high street a Roma, per conto di Generali Italia S.p.A. Si tratta di una parte dello storico immobile sito in piazza Venezia di proprietà di Generali Italia, che ha scelto EDARES per finalizzare il contratto di locazione con il nuovo tenant Boggi Milano.

Un edifico iconico, il più rappresentativo della compagnia assicurativa, che ha una storia affascinante legata alla piazza in cui sorge. L’ideatore fu Marco Besso, all’epoca Direttore, che volle costruire la sede delle Generali nel cuore di Roma a pochi metri dalla Colonna Traiana e dai Fori Imperiali, come fosse una quinta nella scena che inquadra il Monumento a Vittorio Emanuele II. Anche l’architetto Giuseppe Sacconi sostenne l’idea di costruire, di fronte al palazzo quattrocentesco che dà il nome alla piazza, un edificio che ne riprendesse la forma, in modo da creare due quinte simmetriche e grandiose al trionfale monumento al Re.
La costruzione terminò nel 1906 e il palazzo fu inaugurato nel dicembre dello stesso anno in occasione del 75° anniversario delle Assicurazioni Generali.

E’ in questa location privilegiata che il rinomato brand italiano di abbigliamento maschile lo scorso 23 maggio ha aperto la sua quinta boutique a Roma: un grande store monomarca che si sviluppa su un unico piano con una superficie di circa 250 metri quadrati, ed è stato concepito come una sorta di “casa fuori casa”, un luogo piacevole ed accogliente, dal design raffinato. Le 8 vetrine su strada conferiscono alla boutique di Piazza Venezia un’eccellente visibilità, sia pedonale che automobilistica, ai piedi del Campidoglio, dove si incrociano cinque delle strade più importati della capitale.

In questa delicata situazione il brand ha studiato nei minimi dettagli un’apertura intelligente, per continuare a tutelare la salute dei propri dipendenti e clienti. E’ nato quindi il progetto ‘B SAFE: UN’ESPERIENZA DI SHOPPING IN TOTALE SICUREZZA’, ovvero una serie di attività e precauzioni di sicurezza specifiche, applicate e seguite meticolosamente da tutto lo staff in ogni store del brand. Uno store che non è solo un punto vendita, ma anche un luogo dove i clienti possono godere dei nuovi servizi Omnichannel che permettono di lavorare in sinergia con la piattaforma e-commerce.

Ancora una volta EDARES ha completato con successo un significativo deal nell’high street capitolino, confermando la profonda conoscenza sul mercato e affiancando brand in espansione. Commenta Damian Safdie, co-founder e partner di EDARES: ”Ringraziamo Generali Italia per la rinnovata fiducia e per averci affidato un mandato così importante ed ambizioso da portare a termine. Siamo orgogliosi di questo incarico e del deal concluso, a dimostrazione dell’expertise del team EDARES in questo segmento di mercato”.

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