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Da Cncc un premio ai retailer che hanno coraggio e idee innovative

Nel corso del Retailer Day del Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali (CNCC) è stato presentato ufficialmente, dopo l’anticipazione nel corso del Convgno Dove va lo shopping, organizzato in maggio da Canali&Co con il patrocinio dello stesso Cncc, il Retailer Awards 2015.

Carmen Chieregato (amministratore delegato di Cogest Retail) è il project leader del team che in pochi mesi ha messo a punto il concept e i meccanismi del Retailer Awards, che prevede cinque categorie: Big Box (punti vendita oltre i 500 metri quadrati 8«anche della distribuzione alimentare», ha sottolineato Chieregato), Store fino a 500 metri quadrati, Leisure&Servizi, Ristorazione&Food, Temporary e Chioschi (qui il regolamento).

In questa intervista Chieregato spiega i motivi che hanno portato all’istituzione del premio.

Alla competizione possono candidarsi tutti gli operatori italiani e internazionali presenti in Italia con almeno 3 punti vendita al dettaglio, che saranno valutati da una giuria di esperti e professionisti in funzione dell’immagine, dell’originalità del concept, della completezza/innovazione dell’offerta, del servizio ai clienti, della capacità di risposta alla domanda e alle esigenze del consumatore, della sostenibilità  e di tutte le variabili ritenute strategiche per il successo commerciale.

Obiettivo di retailer Awards è quello di accrescere il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera, e quindi anche delle insegne che hanno scelto il canale di vendita dei centri commerciali, stabilendo un dialogo aperto e una contaminazione potenziante tra i vari settori dell’industria dei centri commerciali, che hanno come punto di riferimento il CNCC, stimolando la crescita e la qualità dell’offerta nelle shopping gallery; promuovendo una cultura dell’eccellenza e dell’innovazione.

«Non è un premio autocelebrativo – ha detto il presidente del Cncc Massimo Moretti – ma è destinato a chi ha coraggio e ha idee. Vogliamo mettere in vetrina chi ha del valore aggiunto a vantaggio di tutta la community».

Per le iscrizioni c’è tempo fino al 30 settembre. Il premio sarà consegnato il 16 dicembre.

Il nuovo Mondadori Megastore, libreria dei servizi e luogo d’incontro

Il nuovo Mondadori Megastore di via San Pietro all’Orto a Milano è un luogo d’incontro tra persone e libri, dove l’esperienza di acquisto diventa per i visitatori un percorso di scoperta ed esplorazione: al libro, cuore dell’offerta, si affianchano infatti proposte di intrattenimento, servizi e un’area Café.

Il Megastore è il primo esempio del nuovo format di store di Mondadori (leggi anche La libreria infinita prossimamente da Mondadori Store), caratterizzato da un innovativo concept di arredo e da una diversa formula di offerta. Con l’apertura di questo punto vendita, che va ad aggiungersi a Duomo e Marghera, già presenti nel centro di Milano, continua il piano di consolidamento delle attività Retail del Gruppo Mondadori, che può vantare la più estesa rete di librerie in Italia, con oltre 600 store sul territorio.

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«Il lancio del nuovo format di Megastore rappresenta una tappa importante nel processo di crescita delle nostre attività nel settore Retail, uno dei nostri core business» ha dichiarato Ernesto Mauri, amministratore delegato del Gruppo Mondadori. «Siamo leader nel mercato dei libri e, per un editore come noi, poter contare su una catena di librerie così diffusa sul territorio è certamente uno straordinario patrimonio strategico e uno strumento privilegiato per essere in contatto diretto con i consumatori, oltre 20 milioni di persone che ogni anno entrano nei nostri negozi e dialogano con noi», ha concluso Mauri.

«Sviluppo dell’offerta, esperienza di acquisto, valorizzazione del prodotto, servizi, comfort dell’ambiente: sono questi gli elementi che ci hanno guidato nel percorso di innovazione della libreria tradizionale verso un modello che permetta di avvicinarsi con maggiore frequenza e gratificazione al mondo della cultura e del divertimento», ha dichiarato Mario Maiocchi, amministratore delegato di Mondadori Retail.

Il progetto architettonico e di allestimento del Mondadori Megastore di via San Pietro all’Orto è stato sviluppato con Mondadori Retail dallo studio milanese Migliore + Servetto Architects. Articolato su 3 livelli, per una superficie totale di 750 metri quadrati, lo spazio è caratterizzato da un sistema espositivo che nella leggerezza del disegno e nella ricchezza cromatica e materica mette in risalto i veri protagonisti della scena, i libri. Un’ampia scala centrale crea un legame verticale tra i tre piani conducendo il visitatore attraverso un racconto tra contemporaneità e tradizione, dove il rosso Mondadori – segno distintivo della scala e di tutta la comunicazione grafica – incontra il verde e il bianco dei metalli.

Il progetto intreccia spazi di accoglienza e di esposizione, costruendo un’innovativa relazione con il visitatore libero di muoversi a seconda delle proprie esigenze e dei propri interessi.

Il nuovo Mondadori Megastore è un luogo dove sostare e ritornare, per chi ama leggere approfittando di comode sedute e di un ricco assortimento che va dalla letteratura al fumetto, ai libri in lingua originale, ed è suddiviso su tre livelli

– il piano terra ospita il Marketplace con le ultime novità editoriali, prodotti di cartoleria e gift box, ma anche prodotti di tecnologia, accanto al nuovo servizio di assistenza e post vendita Help;

–  il primo piano è dedicato a Books&Café, in cui trovano spazio l’ampia libreria dello store, con l’area Comics e la cartoleria, e Mondadori Café, realizzato in collaborazione con Cibiamogroup, società leader nella ristorazione veloce di qualità: uno spazio di relazione, all’interno della libreria, che accoglierà adulti e bambini tutti i giorni, dalle ore 9 alle ore 23, con prodotti selezionati e ricette semplici, aperitivi compresi. Il Café farà inoltre da scenario per incontri con autori e presentazioni di libri;

– il piano -1 prevede inoltre una zona Kids rivolta a bambini e ragazzi: un’area che unisce dimensione fisica e digitale grazie ai nuovi touchwall, pensati per divertire e stimolare la fantasia dei più piccoli attraverso il disegno e il gioco di gruppo.

L’attenzione al cliente non si ferma allo spazio fisico del Megastore, ma vive anche attraverso servizi e strumenti digitali, in un sistema integrato con il sito Mondadoristore.it e con la nuova appMondadori Card: disponibile per smartphone Apple e Android, permetterà ai soci Mondadori Card di gestire ancora più comodamente il proprio profilo e, con la nuova funzione storelocator, ricevere informazioni sulle iniziative in corso negli store Mondadori più vicini.

I clienti dello store potranno inoltre presto accedere al nuovo servizio di book on demand che metterà a disposizione dei lettori un catalogo di oltre 7 milioni di titoli provenienti da tutto il mondo.

Alla Rinascente il 50,1% di KaDeWe

Sembra quasi un modo per festeggiare i 150 anni: La Rinascente acquisterà il 50,1% dell’attività retail del gruppo di grandi magazzini KaDeWe dall’austriaca Signa.

L’annuncio è stato fatto dal gruppo austriaco guidato dall’investitore immobiliare Rene Banko, aggiungendo che Signa e La Rinascente investiranno entrambe una somma nell’ordine di centinaia di milioni di euro nel business, che comprende il flagship store KaDeWe di Berlino e punti vendita ad Amburgo e Monaco.

Signa aveva comprato KaDeWe l’anno scorso con l’obiettivo di crescere nel settore del retail del lusso, programmando di espandersi nel mercato interno e in Repubblica ceca, Germania e Svizzera.

Il gruppo è stato anche coinvolto in una battaglia per rilevare la catena tedesca di grandi magazzini Kaufhof. (Reuters)

iBalsamic, l’aceto Balsamico di Modena Igp diventa un laboratorio di esperienze

È aperto fino al 2 agosto il temporary store iBalsamic di Monari Federzoni 1912, un laboratorio di esperienza dedicato all’aceto balsamico di Modena Igp che propone non solo una vasta scelta di prodotti dello storico produttore modenese, ma ricostruisce nel cuore della Milano di Expo una vera acetaia.

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Sandro Gozzi
Sandro Gozzi, direttore commerciale Monari Federzoni 1912

«Questo spazio – spiega il direttore commerciale Sandro Gozzi – ha non solo un obiettivo di comunicazione al largo pubblico italiano e internazionale che si concentra su Milano per ‘Expo, ma anche quello di spazio per incontrare buyer e mostrare loro la grande varietà di proposte che hanno al centro l’Aceto Balsamico di Modena Igp (e che potrebbero trovare spazi interessanti negli scaffali del trade, ndr). Inoltre è un banco di prova per valutare la possibilità di store o corner monomarca, soprattutto all’estero».

Con un concept che unisce l’esperienza di Monari Federzoni 1912 a un prodotto affermato in tutto il mondo come eccellenza gastronomica, iBalsamic è un vero e proprio “laboratorio del gusto”: eventi, esperienze e percorsi di degustazione, faranno infatti da cornice alla vendita della linea aceti e non solo. Al piano terra – che affaccia su Corso Garibaldi e che è dedicato all’innovazione e al lato gourmet: tutti i visitatori possono infatti acquistare anche bottiglie uniche, realizzate in edizione limitata per il temporary shop.

Ma il viaggio alla scoperta dei tanti sapori dell’aceto balsamico, prosegue scendendo di un piano dove è stata ricreata l’atmosfera di una vera e propria acetaia modenese: la tradizione, la cultura e la storia dell’azienda sono raccontate dalle botti per l’invecchiamento e la maturazione del balsamico, ma anche dalle foto della famiglia Monari Federzoni di generazione in generazione e da una collezione di bottiglie storiche. All’interno di questo spazio vi è anche anche un angolo per gli assaggi e per gli incontri formativi.

Il temporary store iBalsamic è stato concepito, disegnato e realizzato da RE.D, la divisione di marketing e retail design di M&T-Marketing&Trade.

Al cc Val di Chienti il Silver award degli Icsc Solal Marketing Award

Il Centro Commerciale Val di Chienti ha ottenuto un Silver per la Casa della Salute, un progetto a forte contenuto sociale e di grande impatto sul territorio. Candidato nella categoria “customer services”, il progetto ha meritato il podio superando una selezione severissima che, dalle 232 campagne concorrenti, ha decretato 19 vincitori, in rappresentanza delle migliori operazioni di marketing realizzate nei mall di tutta Europa.

“Elemento di spicco di questo progetto è sicuramente la capacità di rispondere alle esigenze della comunità, offrendo un servizio ad alto valore aggiunto non solo per i clienti della galleria ma per il territorio,” spiega Carmen Chieregato, amministratore delegato di Cogest Retail.

Un servizio che, inaugurato nel dicenbre 2013 ha riscosso un successo crescente  che si riassume nei numeri: oltre 4.000 controlli ed esami; più di 800 consulti con medici specialisti (cardiologi, dentisti/odontoiatri, ginecologi/ostetrici, pediatri, dermatologi, oculisti, ortopedici, geriatri, nutrizionisti); oltre 70 incontri su temi inerenti la salute e il benessere.

Gianluca Tittarelli, direttore del Val di Chienti«Grazie alla collaborazione con la Croce Verde di Macerata, abbiamo realizzato all’interno della galleria uno spazio – spiega il direttore del centro commerciale Gianluca Tittarelli, che ha ritirato il premio – nel quale i clienti del centro possono trovare quotidianamente un consiglio professionale sui temi della salute e del benessere, sottoponendosi anche a semplici controlli ed esami di routine (misurazione della pressione, monitoraggio della glicemia e del colesterolo, etc), naturalmente tutto a titolo gratuito. Nel week-end inoltre, la Casa della Salute è presidiata da medici specializzati in diverse discipline che prestano la propria opera con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sull’importanza della prevenzione e di un corretto stile di vita».

Premiati anche gli italiani Carosello (Eurocommercial Properties Italia) con un Gold award per l’iniziativa Due cuori e un Carosello e, con un Silver, il Centro Sicilia (CBRE) per My Special Card.

Qui la brochure con tutti i vincitori

150 anni de La Rinascente raccontati su Twitter

Il titolo per la società è questo. L’ho trovato ieri sul vallone di Chiapovan: LA RINASCENTE. È semplice, chiaro e opportuno. Inoltre si collega col motto. Così scriveva Gabriele D’annunzio dal fronte della Bainsizza nell’agosto del 1917.

L’avventura di quello che sarebbe diventato il department store italiano per antonomasia era cominciata il 4 giugno 1865 ad opera dei fratelli Luigi e Ferdinando Bocconi. Il nuovo proprietario Senatore Borletti affida poi l’incarico a D’annunzio di creare il nuovo nome dopo l’incendio che distrugge l’edificio: La Rinascente.

techno Souq la rinascente 2In questi 150 anni il “grande magazzino” di Milano si è più volte trasformato, costruendo una storia fatta di primati importanti: la prima lampadina in Italia si accese in Rinascente; il primo frigorifero, la prima  minigonna arrivarono tramite i suoi negozi. Ed è diventata un punto obbligato per lo shopping di chi visita Milano.

Insolita e intrigante la scelta di festeggiare questi 150 anni dando la parola ai suoi clienti, chiamati a contribuire, anche sul filo dei ricordi, a raccontarli. Testimonianze che si possono leggere su Twitter all’hashtag #150story.

Luogo fisico dove si concentreranno invece le iniziative legate ai 150 anni – tra cui la mostra interattiva l’Album di Milano. I 150 personaggi che hanno fatto la storia di Milano visti da Giannelli – lo spazio multifunzionale in via Santa Radegonda progettato da Cibicworkshop.

 

 

Nelle transazioni in mobilità nel retail lo smartphone supera il tablet

Uno studio pubblicato da Criteo, società tecnologica specializzata in perfrormance advertising, rivela che più di un terzo delle transazioni di eCommerce a livello globale avviene oggi tramite dispositivi mobili.

Si tratta di un dato significativo che si affianca al crescente utilizzo degli smartphone, che stanno diventando i dispositivi mobile prevalenti, andando a sostituire l’utilizzo dei tablet.

Schermata 2015-06-04 alle 11.25.05«Il commercio da mobile sta crescendo a dismisura», ha affermato Jonathan Wolf, Chief Product Officer di Criteo. «Solo negli ultimi tre mesi si è verificato un incremento del 10% delle transazioni da mobile negli Stati Uniti. La maggioranza delle transazioni in mobilità avviene oggi tramite smartphone e l’aumento delle dimensioni dello schermo, così come la presenza di siti mobile ottimizzati, non possono che accelerare questa tendenza».

Schermata 2015-06-04 alle 11.26.25I risultati del report si basano sulle analisi realizzate da Criteo esaminando i dati sulle singole transazioni relativi a più di 160 miliardi di dollari di vendite a livello globale. Dal report emergono i seguenti punti chiave:

Le transazioni da mobile negli Stati Uniti sono cresciute del 10% negli ultimi tre mesi: la crescita è continua in tutte le categorie merceologiche, con il top quartile dei retailer che continua a performare meglio rispetto agli altri.

È tutta questione di smartphone. La maggior parte delle transazioni da mobile negli Stati Uniti e in altri paesi avviene ora tramite smartphone, con l’eccezione di Germania e Gran Bretagna. Le ragioni della crescita risiedono nel crescente livello di propensione all’acquisto e in schermi di dimensioni maggiori. In Italia, il 55% delle transazioni in mobilità nel settore retail avviene tramite smartphone (vs 45% da tablet) e la percentuale sale a quota 56% per il travel (vs 44% da tablet).

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Non ci sono limiti. Il mobile rappresenta ora la maggior parte delle transazioni eCommerce in Giappone e Corea del Sud. Entro la fine del 2015, la percentuale delle operazioni eCommerce mobile raggiungerà il 33% negli Stati Uniti e il 40% a livello globale. In Italia attualmente il 26% delle transazioni nel settore retail e il 21% nel settore travel avviene via mobile.

Il mobile conversion funnel. I consumatori oggi vedono la stessa quantità di prodotti su desktop e smartphone, ma con minore add-to-basket e percentuale di acquisto su smartphone. In Italia il tasso di conversione del mobile si attesta su una media dell’1.6%.

Scarica qui la presentazione completa

Super, Clear e Social: nasce l’etichetta di Coralis che dà voce alla qualità

Super, Clear e Social: ecco gli aggettivi della nuova etichetta protagonista del nuovo progetto di Coralis: Etichètto, un nuovo modo, immediato e riconoscibile, di identificare i prodotti che rispondono a criteri che assicurino la salubrità di ciò che mangiamo e che ci permettano di risalire tutta la filiera.

Attenzione, non si tratta di una private label. Al contrario, il progetto nasce in nome di una collaborazione con i produttori e vuole essere un programma etico, uno strumento che renda trasparenti e affidabili (clear label) i prodotti alimentari, mettendo queste prerogative al servizio dei consumatori (social label).

Etichètto, insomma, non sostituisce la marca del produttore, ma la integra (super label), attestandone le qualità, i tracciati ed i percorsi.

Ad oggi i prodotti rientrati nella selezione sono circa un centinaio (35 i produttori), ma l’obiettivo è di giungere a 150 entro settembre.

Ma perché Etichètto?

Eleonora Graffione foto 1«Prima di tutto per enfatizzare la radice della parola etica, all’interno di questo progetto. E poi, etichètto si presta anche a qualche calembour. Infatti – precisa Eleonora Graffione, presidente di Coralis – può anche essere considerato un verbo: io etichetto, cioè io scelgo un prodotto perché è tutto quello che dice di essere. In questo modo il cliente torna ad essere protagonista dei suoi acquisti, un protagonista cosciente e libero. E poi perché no, io etichetto potrebbe trasformarsi in un noi etichetto, una community culturale del cibo all’interno della quale far nascere dibattiti, iniziative, nuove idee…».

Quali prodotti potranno essere etichettati?

«I parametri di selezione sono semplici- spiega il presidente– ma tassativi. Perché un prodotto possa rientrare nel progetto Etichètto, deve infatti essere:

  • Trasparente
  • Italiano
  • No OGM
  • Controllato
  • Privo di ingredienti nocivi
  • Dotato di filiera certa

Una volta introdotti a scaffale i prodotti Etichètto non si rischierà di emarginare agli occhi del consumatore quelli esclusi, perché non rispondenti a tutti i sei criteri?

«Ammetto che non sarà automatico spiegare il progetto ai clienti, servirà puntare su una comunicazione efficace – precisa Graffione – ma ritengo che sarà un modo per enfatizzare il valore della Scelta, con la “S” maiuscola».

Quale sarà il posizionamento di prezzo?

«Sarà deciso di comune accordo con i produttori, ma sarà comunque un posizionamento ragionevole, anche perché la sfida di Etichètto è proprio quella di conciliare alta qualità del prodotto con prezzi accessibili». (C.I.)

 

CRAI punta sul format, sulla multicanalità e sul rapporto con la clientela

Con un fatturato della rete totale pari a circa 4 mld e 850 milioni (pari a un incremento del 24% sull’anno precedente e corrispondente a un netto raddoppio rispetto al 2008) e un energico sviluppo della rete (+323 pdv nel settore alimentare) Crai si conferma anche per quest’anno leader qualitativo del mercato di vicinato, in un’ottica di relazione quotidiana e di familiarità con la propria clientela. Non basta: procede a gonfie vele anche il canale drug, che grazie all’apertura di 270 nuovi negozi, oggi può contare su una rete capillare di oltre 3.000 pdv.

“La soddisfazione cresce – dichiara Marco Bordoli, Amministratore Delegato CRAI Secom – se si considera l’attuale situazione economica con trend ancora negativo. Per fronteggiare la crisi dei consumi e attrarre sia nuovi operatori commerciali, sia nuovi clienti, abbiamo attuato alcune azioni per noi determinanti ai fini del successo: nuovo posizionamento strategico della marca “Nel cuore dell’Italia”, nuovo format per i punti vendita; forte spinta alla marca privata con attenzione alla gamma di prodotti di qualità; potenziamento della rete multicanale sul territorio e nuovo assetto organizzativo della centrale. Inoltre, al comparto food si aggiunge la forte presenza anche nel settore Drug, con oltre 1000 negozi in Italia. Oggi – continua Bordoli – siamo tra i principali leader nella formula distributiva multicanale.”

Progetti per il 2015
In un’ottica di sviluppo, crescita e miglioramento, Crai ha stabilito alcune priorità per l’anno in corso. Innanzitutto partendo dal presupposto che il cliente debba stare sempre al centro. Ma cosa vuole esattamente il consumatore? I dati emersi da una recente customer satisfaction, realizzata su un panel di 7300 clienti, rivelano che sul podio dei desideri di chi acquista non vengono messi sconti e promozioni (stabili al quarto posto) ma gentilezza, pulizia, servizio e facilità nel fare la spesa.

Ed è con queste aspirazioni che si deve fare i conti, proponendo iniziative, attività e soluzioni in grado di essere apprezzate e di incrementare la fedeltà all’insegna. Altro elemento strategico in grado di valorizzare le performances del Gruppo è quello di lavorare sul format del negozio. L’obiettivo, con Progetto Format, è quello di uniformare i punti vendita dell’insegna in modo da fornire un format comune e da offrire ai clienti una medesima shopping experience. Partendo dalle metrature più piccole – sotto i 100 mq – fino ad arrivare a quelle più grandi (oltre i 1000 mq). Uniformare quindi i punti focali del negozio, i display, il visual merchandising, le griglie assortimentali, la gestione della comunicazione in-store, le divise, i ruoli strategici dei reparti, la sequenza merceologica, fino ad arrivare al risparmio energetico. Ad oggi sono venti i negozi test, monitorati sulla base di alcuni parametri prestabiliti (come scontrino e margini) e pronti ad essere confrontati con il modello antecedente.

E in questa vision “store centrica”, si innesta il terzo driver di successo: la formazione. Per questo il Gruppo continua anche ad attivarsi con impegno sulle nuove generazioni di imprenditori. Per il 2015 il calendario della proposta formativa prevede:

  • Commercial & marketing retail
  • Il banco ortofrutta
  • Leadership e organizzazione del lavoro
  • La redditività
  • Comunicazione efficace
  • Operatività di punto vendita
  • Giovani Crai “Lo sviluppo della leadership”
  • La gestione del rischio di credito
  • Conoscenza dei vini e valore aggiunto indiretto
  • Il banco SAFO
  • Pane e Pasticceria
  • La gestione delle risorse umane
  • Monitoraggio nuove aperture

Ed eccoci al quarto asset: focalizzarsi sui localismi, un impegno ben sintetizzato dal pay off “Nel cuore dell’Italia” teso a sottolineare il legame con il territorio. E in questa direzione si muove pure il concept “A due passi da qui”, che ha lo scopo di valorizzare i prodotti e le eccellenze locali, dando così la giusta riconoscibilità al territorio, ai piccoli produttori, all’eccellenza italiana. Infine i prodotti a marchio: oggi rappresentano il 19,28% della quota di mercato e registrano un + 1% sul 2013; per questo costituiscono un tavolo di lavoro promettente su cui l’insegna si ripropone di crescere ancora, per superare la soglia del 20%. (C.I.)

Torna l’Osservatorio Non Food. Appuntamento il 29 giugno

La tredicesima edizione dell’Osservatorio Non Food di Gs1 Italy | Indicod-Ecr viene presentato al Piccolo Teatro Grassi di Milano il 29 giugno. Si ripete quindi un appuntamento che negli anni è diventato un must per la business community poiché, ogni anno, riesce a dare una lettura approfondita dell’evoluzione e delle trasformazioni dei canali distributivi e delle modalità di acquisto per i prodotti non food.

Nella passata edizione l’indagine condotta da Gfk Eurisko  si è concentrata sugli orientamenti e le attese dei consumatori nei confronti del processo di acquisto nei diversi settori che costituiscono il non food.

Un comparto che negli ultimi anni ha subito profondamente i colpi della riduzione degli acquisti da parte dei consumatori e, contemporaneamente, della crescita del canale online, anche se, è stata poi la conclusione della ricerca “se l’acquisto finale avviene ancora prevalentemente nei punti vendita fisici, in realtà digitale e fisico, combinati in diverse soluzioni, permeano l’intero processo d’acquisto del consumatore: uno completa l’altro”.

Quest’anno, oltre alla presentazione dei risultati dell’Osservatorio,  tradizionalmente affidati a Trade Lab, sono previsti interventi di esperti sui trend del settore non food, come Fabrizio Valente di Kiki lab, e case history raccontate da esponenti di aziende leader: Carrefour, Ikea, Leroy Merlin, Kiki-Lab.

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