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Apre Annex, La Rinascente versione teen-ager

Uno spazio pensato per le teen-ager, con i marchi più amati e una focacceria annessa ha aperto in via Santa Radegonda, presso la storica sede della Rinascente di piazza Duomo a Milano. Si chiama Annex, appunto, a sottolineare la continuità con la “casa madre”, e si sviluppa su due piani: il piano terra dedicato al make-up e il primo piano alla moda con la proposta di scarpe e sneakers, lingerie e accessori (dalle borse agli zaini, dagli orologi ai bijoux agli occhiali) senza dimenticare gli immancabili techno gadget e ancora i cosmetici. A febbraio 2015 aprirà poi un secondo piano dedicato alle collezioni fashion e agli accessori.

annex2L’area food, situata al piano terra e affidata a Manuelina Focacceria di Recco, offre street food alla ligure: oltre alla tipica focaccia col formaggio, la focaccia pizzata, la focaccia all’olio “del mattino” e la tradizionale torta Pasqualina. Il tutto accompagnato da un’ampia selezione di proposte dolci e da un servizio di bar e caffetteria.

Oltre all’ingresso da via Santa Radegonda 10, si può accedere allo store dal primo piano del main building della Rinascente di piazza Duomo.

L’obiettivo, dichiarato, è di diventare un punto di riferimento per la moda giovane in città e una tappa obbligata per chiunque voglia scoprire novità e brand cult del mondo young e non solo.

Simply: apre il suo 50° pdv a Milano in via Murillo

Simply Italia continua a investire nel territorio milanese, aprendo in viale Murillo 5 il 50° punto vendita diretto. Il nuovo Simply ha una superficie di vendita di 770 metri quadrati e una squadra di 24 collaboratori. Per quanto riguarda l’assortimento, delle 7.000 referenze presenti, circa il 43% è rappresentato dai prodotti freschi: frutta e verdura della migliore qualità, salumi e formaggi di prima scelta, gustosi piatti pronti, pane e focacce sfornate in giornata, pesce freschissimo, carne controllata e garantita. Molto ampia anche la cantina dei vini con circa 1000 etichette.

Per agevolare il cliente nella spesa, anche nel nuovo Simply di viale Murillo sono stati inseriti percorsi d’acquisto specifici: Verdenatura Bio, Verdenatura Eco e Equo e solidale, che raggruppano prodotti biologici e a ridotto impatto ambientale per scelte di consumo consapevole; Senza glutine e Senza lattosio, che segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Benessere più e Leggerezza più, che evidenziano particolari ricettazioni per sentirsi in forma rinunciando al superfluo e rafforzando le proprie difese; Prodotto locale, che suggerisce i sapori e tradizioni del territorio: frutta, verdura, gastronomia e formaggi di prima scelta, punto di forza dell’insegna.

Ampia e profonda anche l’offerta di prodotti a marchio Simply contraddistinti dallo stopper Confronta e scegli il risparmio Sì, dalle ricche promozioni quindicinali sui prodotti delle Grandi Marche e dall’OPERAZIONE SALVASP€SA: il blocco dei prezzi di 300 prodotti di uso quotidiano.

In linea con i nuovi negozi, anche il nuovo Simply di viale Murillo è dotato di interventi tecnici per ridurre il consumo energetico: banchi carne, surgelati e salumi e formaggi a libero servizio coperti da vetri a scorrimento, sensori per regolare il flusso luminoso, corpi illuminanti a led, inverter sulla centrale frigorifera e banchi frigoriferi con illuminazione a cappello.

 

Farinata di ceci Tantì, una novità che si ispira alla tradizione

È una miscela pronta, alla portata di tutti e di facile preparazione: parliamo della Farinata di Ceci Tantì, tipicità molto conosciuta soprattutto in Liguria, Piemonte e Toscana, ma che oggi, grazie all’iniziativa di due imprenditori di Nizza Monferrato, sarà presente nelle principali insegne della distribuzione italiana. Con acqua e olio extra vergine d’oliva in soli quindici minuti è facilissima da preparare. Non è facile in un comparto agro-alimentare ormai saturo di offerte riuscire ad inventare qualcosa di nuovo per risvegliare l’interesse dei consumatori. Ma grazie all’idea di Silvia Bisoglio e Bruno Ghignone di far rivivere un piatto della tradizione italiana, la farinata sta ottenendo consensi crescenti a dimostrazione della bontà e della praticità del prodotto.

Quello che mancava, infatti, era renderla alla portata di tutti con una miscela già bilanciata, risultato sicuro anche per i profani. Cosa, da oggi, possibile.

«È iniziato tutto per hobby – spiegano Bruno Ghignone e Silvia Bisoglio, titolari del ristorante Tantì a Nizza Monferrato-. I nostri clienti ci chiedevano di gustare la “belecuada” (così si chiama da noi la farinata), di conoscerne gli ingredienti, le dosi e le modalità di cottura. Da lì in poi il passo è stato breve, ed è nata la miscela “Tanti” nel tipico sacchettino di stoffa legato con un cordino e dal modico prezzo e che oggi presentiamo con un packaging accattivante adatto allo scaffale del supermercato”.

Per rendere ancora più stuzzicante questo piatto storico della tradizione italiana, all’interno della confezione lo chef Andrea Mainardi ha creato ricette e suggerimenti facili e appetitosi.

«È multifunzionale, è versatile, pratica, naturale e di veloce utilizzo – è il pensiero di Andrea Mainardi – È un prodotto sano, italiano e senza glutine e può essere lavorato

 

in mille ricette con creatività e fantasia. Credo sia un prodotto della tradizione, ma attento anche al gusto dei più giovani. Nella variante “Gusto Pizza” può essere l’alternativa al solito aperitivo con patatine e stuzzichini..».

Un altro plus di Tantì è il fatto che non contiene glutine; da anni infatti è presente sul prontuario AIC insieme alla gamma dei preparati per dolci ed è l’ ideale anche per chi deve seguire regimi alimentari particolari.

I punti vendita ove trovare Tantì sono in continuo aumento. Al momento è distribuita nei Bennet, Crai, Gulliver, Punto Sma, Dimar, Auchan, Billa, Il Gigante, Agorà, Coop, Carrefour, Eataly, Unes, Basko, Billa di tutto il nord d’Italia.

 

Simply City: nuovo punto vendita a Catania

Simply® Italia, per venire incontro alle nuove esigenze di risparmio delle famiglie siciliane,  ha aperto al pubblico nei giorni scorsi il supermercato di via Muscatello a Catania con la nuova insegna Simply City, offrendo prezzi bassi tutti i giorni nel cuore pulsante della città.

Freschi di qualità e risparmio quotidiano sono le parole d’ordine del nuovo Simply City, che gioca sull’essenzialità e sulla luminosità per amplificare le sensazioni dimensionali.

Entrando nel punto vendita, l’ampia piazza dei freschi accoglie il cliente con una reparto gastronomia arricchito da gustosi piatti pronti e una rifornita tavola calda, al quale segue la panetteria con diverse varietà di pane e focaccia sfornati in giornata, uno spazioso mercato di frutta e verdura della migliore qualità e la macelleria con un mondo di elaborati a banco servito.

Dotato di un comodo parcheggio di 40 posti auto, il nuovo supermercato di via Muscatello ha un’area vendita di 850 metri quadri e un assortimento di oltre 6.300 referenze, con un’offerta ampia e profonda di prodotti a marchio Simply, che offrono sempre un notevole risparmio. La nuova politica di convenienza è stata anche declinata sui reparti freschi, con l’inserimento di un prezzo fisso per frutta e verdura e un abbassamento importante del costo al chilo della carne e della gastronomia.

Il percorso d’acquisto

Per fare più velocemente e più semplicemente i propri acquisti, nel nuovo Simply City i clienti sono facilitati da percorsi specifici: Verdenatura Bio, Prodotto Vegano e Sapori dal mondo raggruppano prodotti biologici, senza proteine animali ed etnici per soddisfare le nuove tendenze di consumo; Senza glutine e Senza lattosio segnalano articoli per particolari necessità salutistiche; Benessere più evidenzia particolari ricettazioni per sentirsi in forma e rafforzare le proprie difese. Inoltre, il percorso Esclusivo Simply indica produzioni realizzate unicamente per l’insegna; mentre all’interno del percorso Prodotto locale si potranno trovare i sapori e tradizioni del territorio, che oltre al risparmio per i clienti garantiscono un concreto sostegno alle piccole medie imprese locali: frutta, verdura, gastronomia e formaggi di prima scelta, anche regionali, punto di forza dell’insegna. Da sempre, infatti, Simply avvia progetti di partnership con produttori della zona, per favorire l’economia del territorio che ospita i propri punti vendita. Questa attenzione è dimostrata nell’assortimento, dove il 20% dei prodotti provengono da aziende siciliane.

 

Simply: la famiglia cresce con il nuovo pdv a Viterbo

Si allarga la famiglia Simply a Viterbo. Ha infatti aperto le porte in Piazzale degli Etruschi il Simply Market di Santa Barbara, un nuovo negozio a insegna affiliato alla Cooperativa Etruria, master franchisee di Simply® Italia. Il supermercato, che si presenta come un punto di riferimento per una spesa comoda, funzionale e soprattutto conveniente, offre un’opportunità di lavoro a dieci persone, ricollocando tutti i dipendenti della passata gestione. Una squadra prevalentemente al femminile, dove contano l’esperienza e la conoscenza del cliente. Alla cerimonia di inaugurazione, a cui hanno partecipato tanti abitanti del quartiere, erano presenti Don Claudio, il parroco di Santa Barbara, per la benedizione, il direttore generale di Cooperativa Etruria, Graziano Costantini, e l’amministratore del supermercato, Stefano Catoni.

“Santa Barbara è un quartiere popoloso, circa diecimila abitanti con un’alta percentuale di anziani – spiega Stefano Catoni – Tenere aperto un supermercato, in questo contesto, significa offrire un servizio alla comunità e garantire un presidio che acquista anche una valenza sociale. Per me è una grande soddisfazione aver rilevato questa attività mantenendo tutti i posti di lavoro in un momento come questo. Mi accompagnano in questa nuova avventura imprenditoriale una insegna e una Cooperativa che sono sinonimi di qualità, affidabilità ed esperienza”. “Quando apriamo un nuovo supermercato è sempre un bel giorno – commenta il direttore generale di Cooperativa Etruria, Graziano Costantini – perché significa che riusciamo a mantenere occupazione sul territorio anche in un momento in cui fare sviluppo è davvero difficile. Con il nuovo punto vendita Simply® portiamo a Viterbo un’opportunità di spesa “sotto casa”, rapida ma completa, capace di coniugare qualità e convenienza. Ricordo, per esempio, che fino al 31 gennaio i prezzi di tutti prodotti a marchio Simply® saranno bloccati e potranno solo scendere, per dare un piccolo, grande aiuto nella spesa di tutti i giorni dei nostri clienti”.

Il supermercato. Il negozio è stato completamente rinnovato per rendere la spesa ancora più facile e piacevole. La novità più interessante, però, riguarda l’assortimento: fra i tanti prodotti a disposizione, i clienti troveranno prodotti biologici e una selezione di produzioni del territorio, distinte dal logo “Sapori&Valori”. La qualità dei prodotti, dalla gastronomia alla panetteria, passando per il reparto macelleria e l’ortofrutta, è garantita da un’attenta ricerca di fornitori, privilegiando quelli locali. Tra le novità anche i distributori self-service di cereali e pet food, che permetteranno di ridurre la quantità di rifiuti (contenitori, ma anche packaging e imballaggi) e le emissioni di Co2 in atmosfera e oltre 100 prodotti senza glutine, selezionati per te tra le migliori marche del settore. L’intervento sul negozio interesserà presto anche la struttura, in chiave ecosostenibile: nel 2015 saranno installati pannelli fotovoltaici sulla copertura dell’edifico.

 

Retail Tour Kiki Lab, un webinar alla scoperta dei trend e delle innovazioni

Dopo il successo dei Ki-Best di Brescia e Milano, Kiki Lab ripropone i contenuti del retail tour virtuale in 15 città del mondo, in un Webinar l’11 dicembre alle 17.30.

Costo di partecipazione : 200€. È previsto uno sconto: 50% per i lettori di inStore

Per informazioni e iscrizioni: contattare Kiki Lab: 030 22.16.81 – kiki@kikilab.it – www.kikilab.it

Fabrizio Valente guiderà i partecipanti attraverso le tendenze del settore, presentando con dati e immagini le aree Retail visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno: catene e indipendenti; mass-market, discount, lusso; alimentare e non alimentare; servizi e ristorazione rapida; salute e tempo libero.

Il webinar presenta con dati e immagini le aree retail visitate dal team Kiki Lab nell’ultimo anno: catene e indipendenti; mass-market, discount, lusso; alimentare e non alimentare; servizi e ristorazione rapida; salute e tempo libero, rappresentativi di 9 tendenze principali.

Servizio 360°. «Ogni donna tedesca lo sa, e lo impara da bambina. Ogni negozio DM è uno spazio accogliente sia per provare i primi trucchi da ragazzina, sia per cambiare i pannolini ai figli», spiega Désirée Carraro. «Con tanti dettagli di servizio: pulsanti per far aprire una cassa se le code si allungano e lenti di ingrandimento sui carrelli per facilitare la lettura delle etichette».
Personalizzazione. Nivea è uno dei brand più popolari nel mondo intero. Nei suoi flagship oggi offre con successo non solo i prodotti, ma anche  servizi e personalizzazioni.
Efficienza per i clienti. «Nel negozio di Luxottica Sunglasses Hut di Times Square a New York ad accogliere i clienti c’è un dj con musica a palla. E, fuori, un distributore automatico di occhiali, in funzione anche col negozio aperto» spiega Valente.
Multisensor. Nel nuovo format aperto nel Centro Commerciale urban chic di ‘So Ouest’, Leclerc valorizza l’assortimento con un’ampia scala di prezzi. Come quelli della cantina da 1,90 fino a oltre 7.000 euro per le bottiglie pregiate, con un sommelier a disposizione per le degustazioni e gli eventi. Paris.
Scelta2. In una società che invecchia è possibile lanciare con successo concept che superano i format tradizionali. Acuitis a Parigi integra prodotti e servizi per migliorare la vista con quelli per migliorare l’udito.
Coinvolgimento attivo. «Che cosa ci fa una donna con il velo in aeroporto con un trolley in una mano  e l’altra mano impegnata a fare gesti strani nel vuoto? Semplice, è nel corner retail di Angry Bird a Doha, il famoso videogioco dei simpatici ‘uccellini arrabbiati’, che sta giocando con un sistema di interazione a distanza» – spiega Valente. Doha.
Tech e digital. Un concept a New York di occhiali 100% a marca privata, con prezzi accessibili e ottima qualità, che parte con l’on-line e poi apre negozi. Warby Parker, in una logica cross-canale, ha anche realizzato il progetto di uno scuolabus arredato come una biblioteca che porta in giro per gli USA le nuove collezioni.
Storytelling. Il nuovo concept di Nespresso a Londra racconta la storia del brand e l’essenza del prodotto attraverso un’esperienza educativa, innovativa e personalizzata. I clienti possono così sperimentare divese miscele e vivere la filosofia della marca.
Greentailing. Il produttore inglese Nudie Jeans (oltre 1.750 punti vendita rivenditori nel mondo) ha aperto 4 flagship ‘repair shop’ dove offre ai clienti riparazioni gratis. A vita. Sono anche previste spedizioni a casa, sempre gratuite, di kit di riparazione.

Tre retailer su 4 investiranno in tecnologia nel 2015

La presentazione della ricerca: tra gli intervenuti Monica Gagliardi di OVS, Marco Titi di Unieuro, Luca Sorichetti di Esselunga e Lorenzo Tazzi di Patrizia Pepe.

Tecnologia e retail: un binomio vincente, ma non sempre facile da affrontare. A che punto siamo in Italia? Il tema è scottante, e non a caso è stato colto dalla School of Management del Politecnico di Milano che ha presentato il primo Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail, risultato di una survey sui 250 retailer top nel Bel Paese. La ricerca ha analizzato, in particolare, il livello di adozione delle innovazioni nel 2014 o in precedenza e il potenziale interesse per il 2015. La fotografia che ne è risultata tra luci e ombre conferma il grande interesse e la consapevolezza della necessità di innovare: 3 retailer su 4 dichiarano di voler implementare ben 3 progetti nel 2015. Rimane però ancora confuso il processo di innovazione digitale in Italia: tanti progetti, ma strategie poco chiare.

Finora pochi investimenti, soprattutto nel back-end

back-end Va detto subito che l’investimento in innovazione digitale in Italia è ancora limitato, pari a pochi decimi di punto percentuale del valore del venduto e circa il 15% del totale degli investimenti annuali. Ma l’interesse cresce: nel 2014 si registra un incremento medio dell’investimento del 25%.

Su che cosa si è investito finora? I retailer italiani fino a oggi si sono concentrati sulle innovazioni digitali nel back-end, per la maggiore certezza che possono assicurare in termini di riduzione dei costi e/o miglioramento delle performance.

Un ritardo che si può spiegare anche con la struttura tutta particolare del commercio italiano, estremamente frammentato e fatto di tante piccole realtà con scarse capacità di investire e ancora meno competenze nell’hi-tech. A Giugno 2014 in Italia erano presenti circa 950.000 esercizi commerciali (esclusi ristoranti e bar), di cui l’80% a sede fissa (770.000 negozi, in calo dello 0,1% circa rispetto al 2013). Questi esercizi sono riconducibili a circa 650.000 imprese di vendita al dettaglio, pari al 18% di quelle di tutta Europa (EU 27): una volta e mezza le imprese presenti in Francia, il doppio di quelle in Germania e il triplo di quelle in UK. Di conseguenza, il fatturato medio delle imprese italiane vale la metà di quelle francesi, un terzo di quelle tedesche e un quarto di quelle inglesi.

Tecnologia nel PDV prossima tappa

quali tecnologieI casi esteri lo confermano: la shopping experience è la chiave per battere le Dot Com e passa giocoforza per una adozione “intelligente” della tecnologia nel punto vendita.

Il cliente è sempre più connesso, anche quello italiano. Nel 2014, gli internet user italiani sono 37 milioni e i web shopper 16 milioni, in crescita del 14% rispetto al 2013. E poi c’è il boom del Mobile: 45 milioni di smartphone e 11 milioni di tablet, con il 90% degli utenti smartphone che utilizza il device all’interno del punto vendita: il 42% per confrontare prezzi, il 30% per inviare messaggi o foto relative agli acquisti e il 25% per cercare informazioni aggiuntive sui prodotti appena visti. È chiaro che in un tale contesto le potenzialità della tecnologia all’interno dello store per agganciare e ingaggiare il cliente sono altissime, in un’ottica multicanale. Ad esempio, per acquistare online una referenza non presente in negozio e farsela consegnare a casa o andarla a ritirare in un altro negozio della catena, come consente di fare l’App di OVS. Si va dai camerini smart ai chioschi per richiedere uno sconto personalizzato sul prodotto preferito (molto utilizzato secondo Esselunga), dal digital signage con vetrine intelligenti (per contare chi entra in negozio e chi no, e individuare le aree “fredde” del punto vendita) al grande capitolo dei pagamenti contactless, anche in mobilità effettuati dal commesso in vari punti del negozio. I retailer intervenuti lo hanno dimostrato: qualcosa è già stato fatto, molto resta ancora da fare.

[segue]

Anna Muzio

Accordo Powa-Setefi rivoluziona i pagamenti con lo smartphone

Nel mondo del mobile payment le acque si stanno agitando. Dopo l’arrivo di Apple Pay con l’iPhone 6 è ora la volta di Powa Technologies che ha siglato un accordo di partnership con Setefi per offrire ai retailer un nuovo metodo di accettazione dei pagamenti con smartphone e tablet.

È questo il cuore dell’accordo tra Powa Technologies, la start up inglese specializzata nella realizzazione di soluzioni innovative per l’e-commerce e Setefi, leader nel mercato italiano nel settore dell’acquiring con oltre 290.000 terminali gestiti.

Setefi, specializzata nei pagamenti con moneta elettronica per tutte le banche del Gruppo Intesa Sanpaolo, di cui gestisce oltre 13 milioni di carte, integrerà i servizi offerti da Powa Technologies, tra cui la rivoluzionaria soluzione di vendita al dettaglio PowaTag, che consente ai commercianti convenzionati di disporre di un  nuovo modo multicanale per vendere i loro prodotti.

PowaTag è un’innovativa soluzione di mobile commerce che consente di effettuare degli acquisti ovunque e in qualsiasi momento con lo smartphpone in due semplici click, attraverso una serie di triggers tra cui Qr code, Audio Tag, beacon Bluetooth, NFC e social media.

L’app, inoltre, consente ai retailer  di coinvolgere  in  maniera interattiva i consumatori che potranno ricevere, direttamente sul loro smartphone,  informazioni sul prodotto e su eventuali offerte speciali e programmi fedeltà.

La partnership prevede  che Setefi  fornirà la tecnologia Powa ai suoi 50 clienti principali nell’arco di 6 mesi.

«I consumatori italiani – ha dichiarato il Ceo e fondatore di Powa Technologies Dan Wagner –  hanno dimostrato un forte desiderio di voler  utilizzare nuovi metodi di pagamento per  gli acquisti online e mobile, perciò i retailer  sono sotto pressione per fornire loro soluzioni in grado di soddisfare il bisogno di semplificare e velocizzare il processo di acquisto».

L’accordo consentirà inoltre ai retailer di offire ai consumatori un nuovo canale di vendita, che  permetterà loro di effettuare un acquisto ovunque e in qualsiasi momento.

«PowaTag – ha aggiunto il Ceo di Setefi, Maurizio Manzotti –  è uno strumento molto importante per i nostri clienti, che possono innovare  le loro imprese  grazie a questo nuovo canale di vendita. La partnership con Powa ci permetterà di consolidare la nostra posizione di leader per il mercato italiano nel settore dell’acquiring e allo stesso modo consentirà ai nostri clienti di rimanere all’avanguardia nel settore in rapida evoluzione dei pagamenti mobile».

Da JDA e IBM offerta integrata per l’ambiente omnichannel

Nel nuovo ecosistema omnichannel, l’evasione degli ordini nelle diverse modalità, come il click & collect, ma con lo stesso livello di efficienza tale da soddisfare le aspettative dei consumatori, è uno dei temi più critici. Che ha come corollario una supply chani integrata. Senza una visione dinamica dell’intera supply chain, le aziende sono obbligate a prendere decisioni affrettate basate su informazioni statiche, che generano processi di evasione, metodi di spedizione e gestione dell’inventario inefficienti.

L’accordo annunciato tra JDA Software e IBM intende consentire alle organizzazioni di offrire una customer experience eccellente, tramite l’elaborazione e l’evasione informata degli ordini, nel modo più efficiente ed economico possibile.

Ad esempio, quando un cliente acquista un capo online da un retailer di abbigliamento, entrano in gioco molteplici fattori che possono influire in modo dinamico e sinergico sulla redditività della transazione, ad esempio: il cliente desidera la consegna a domicilio o presso un punto vendita? L’articolo è disponibile presso il punto vendita prescelto  o l’ordine deve essere evaso tramite una location alternativa? Magazzino e negozio dispongono delle risorse sufficienti per evadere l’ordine in modo tempestivo? Grazie alle soluzioni combinate di IBM e JDA, questi problemi verranno risolti in tempo reale in background, applicando la conoscenza della pianificazione e dell’allocazione dell’inventario del retailer durante l’elaborazione dell’ordine. Questo consente al retailer di prendere la migliore decisione possibile per l’evasione di ordini multicanale, al momento della vendita e nel modo più redditizio

L’accordo tra JDA e IBM consente di sincronizzare completamente l’acquisizione e la gestione ordini grazie a una pianificazione precisa, che fa leva su tutte le informazioni relative a canale, inventario, capacità di evasione e consegna dell’ordine. Le soluzioni JDA Intelligent Fulfillment e Labor Productivity, abbinate alle soluzioni IBM Commerce and Order Management, riveleranno il costo reale dell’evasione di un ordine, consentendo alle aziende di tenere sotto controllo in modo più reattivo l’inventario e le allocazioni di risorse,  e di mettere in atto decisioni che possano soddisfare le aspettative dei clienti, garantendo i necessari livelli di  sostenibilità economica. La disponibilità della soluzione, distribuita sia in modalità on premise che cloud attraverso SoftLayer, una società IBM, è prevista per la fine della primavera 2015.

Differenze inventariali, cosa succede in Italia

Differenze inventariali, una piaga di dimensioni internazionali che affligge un po’ tutti i paesi e che a livello globale nel 2014 ha avuto un costo di 96 miliardi di euro. Sono questi i dati più eclatanti che emergono dall’edizione 2014 del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, promosso da un fondo indipendente di Checkpoint Systems.

In Italia le differenze inventariali, in calo all’anno scorso, si attestano all’1,09% delle vendite, per un valore pari a 3,1 miliardi di euro di perdite annue per gli esercenti e una maggiore spesa, di circa 94 euro a persona.

Oltre il 75 % delle differenze inventariali sono imputabili ai furti, compiuti dai clienti per un 53,4% e dai dipendenti per il 22%. Seguono gli errori amministrativi (16,3%) e le frodi da parte dei fornitori (8,3%).

Quasi il 65 % dei taccheggiatori ha un’età compresa tra i 18 e 45 anni a livello mondo, mentre in Italia la fascia si concentra tra i 30 e 45 anni. Infine, evidenzia che i furti da parte dei clienti sono effettuati soprattutto nei negozi specializzati in prodotti di bellezza ed alimentari, principalmente superstore e discount, mentre quelli ad opera dei dipendenti si verificano soprattutto nei negozi di elettronica e di articoli sportivi.

Gli articoli più rubati, in Italia e in Europa, sono quelli più facili da nascondere e da rivendere; i settori maggiormente colpiti sono l’Alimentare, con vini e superalcolici al primo posto, seguiti da carne fresca e formaggi, il Fashion, dove i prodotti più a rischio sono giubbotti in pelle, calzature ed accessori moda, mentre per l’Health&Beauty, sono, in ordine, i prodotti per il trucco, le creme per il viso e le lamette. Infine gli I-Phone, smartphone e videogames continuano ad essere tra i prodotti globalmente più rubati.

Il nostro Paese è una delle Nazioni in cui gli investimenti in prevenzione sono aumentati, arrivando a oltre 2,5 miliardi di euro nell’ultimo anno.

In specifico, in Italia è cresciuta molto anche l’etichettatura alla fonte, in particolare tra i Retailer del settore alimentare, generando un risparmio considerevole e, inoltre, il 42% degli intervistati dichiara di avere in programma l’aumento del numero di referenze (SKU) protette.

 

 

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