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Shopping Tourism, le prospettive future per l’Italia sono ottime

Un 2024 sempre più all’insegna dello shopping Tourism in Italia: è questa la previsione che emerge dall’ultima edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, il report di ricerca di riferimento sul fenomeno dello shopping tourism nel nostro Paese presentato pochi giorni fa da Francesco di Cesare – Presidente di Risposte Turismo in apertura della settima edizione di Shopping Tourism – il forum italiano.

Gli shopping tourist in Italia cresceranno ancora nel 2024
Secondo i ricercatori di Risposte Turismo, che sono partiti dallo studio dei flussi turistici nelle principali destinazioni italiane per lo shopping tourism (Milano, Roma, Firenze e Venezia) per utilizzare poi alcuni coefficienti sulla propensione a viaggiare per shopping, derivati da indagini campionarie ad hoc realizzate negli ultimi anni, nell’anno in corso il numero di shopping tourist internazionali in Italia potrebbe crescere ancora

A supportare questa lettura, alcuni importanti indicatori, tra cui:

  • la ripartenza attesa dei flussi turistici dei mercati asiatici verso l’Italia e, in particolare, della Cina, tradizionale bacino di riferimento per lo shopping tourism nel nostro Paese;
  • a livello internazionale, una propensione a viaggiare e spendere di più per shopping, tendenza di cui potrà beneficiare anche l’Italia;
  • la crescita turistica delle grandi città nazionali dello shopping tourism registrata già lo scorso anno rispetto al 2019, trainata dai viaggiatori internazionali e risultata in controtendenza rispetto ai dati complessivi del Paese (-4,58% sul 2019, stime provvisorie ISTAT sul totale degli arrivi 2023). In città quali, ad esempio, Milano e Roma, il 2023 è stato infatti l’anno record del turismo pernottante (Milano, +25% rispetto al 2022 e +14% sul 2019; Roma, +9% sul 2022 e +5,6% sul 2019).

“Il nuovo lavoro di ricerca che abbiamo effettuato mostra, ancora una volta, il grande potenziale dello shopping tourism per l’Italia non solo come destinazione turistica, ma anche quale Paese con la sua struttura commerciale retail, e con la sua identità del Made in Italy” ha dichiarato Francesco di Cesare. “I flussi di shopping tourist che oggi il Paese è in grado di intercettare derivano dalle iniziative dei privati oltre che dai tradizionali fattori di attrattiva storico-artistici e paesaggistici che incidono sulla scelta delle destinazioni da parte degli shopping tourist. Per far crescere il fenomeno nel nostro Paese saranno necessari anche interventi in campo pubblico, non solo a livello nazionale, come recentemente avvenuto sulla soglia del tax free shopping, ma anche regionale e locale, rendendo ad esempio lo shopping tourism il protagonista di campagne di comunicazione”.

I trend a sostegno della crescita dello shopping tourism
Tra i trend evidenziati che, se opportunamente colti dall’offerta nazionale di shopping tourism, potrebbero portare a nuovi importanti traguardi per lo shopping tourism in Italia, la crescita attesa per il tax free shopping, grazie all’abbassamento della soglia minima di spesa per richiedere il rimborso dell’IVA sugli acquisti da parte di cittadini extra-europei. Secondo il Ministero del Turismo la misura garantirà un incremento di domanda finale estera in Italia di quasi 200 milioni di euro l’anno, a cui poi si dovrà sommare l’effetto indotto sul numero dei viaggiatori attirati in Italia, di cui beneficherà l’intera industria turistica, stimolando investimenti e attivando nuovi posti di lavoro nel settore.

“Per i turisti internazionali lo shopping è uno dei principali motivi per visitare l’Italia, divenendo un motore trainante dell’economia” ha osservato Stefano Rizzi – Managing Director di Global Blue Italia. “Nel 2023 la spesa Tax Free ha superato i livelli pre-pandemia (+19%), nonostante alcune nazionalità importanti come quella cinese non abbiano ancora registrato un full recovery. Ciò testimonia l’importanza che il viaggiatore attribuisce all’esperienza dello shopping nel nostro Paese, con il Fashion&Clothing – tra cui i prodotti “Made in Italy” più desiderati – che costituisce il 76% della spesa totale. In questo contesto, il Tax Free si è affermato come la principale leva di crescita dello shopping tourism, tanto che il Governo ha ridotto la soglia minima di spesa per accedere a questa opportunità. Una decisione che non solo aumenterà l’attrattività dell’Italia nei confronti dei turisti internazionali, ma che avrà un impatto positivo sull’intera economia, aprendo l’utilizzo del Tax Free Shopping a settori che finora ne hanno goduto solo marginalmente: ad esempio artigianato locale, supermercati, abbigliamento e attrezzature sportive, profumeria e cosmetica, fast fashion”.

Si consolida l’offerta dei luoghi dello shopping in Italia
Anche dal punto di vista dei luoghi dello shopping, l’analisi di Risposte Turismo evidenzia risultati a sostegno della crescita attesa dello shopping tourism in Italia. Secondo la ricerca, il 2024 vedrà un aumento di oltre 28.000 mq sulla superficie commerciale complessiva degli outlet in Italia (con 27 strutture, seconda in Europa alle spalle del Regno Unito con 38 e davanti alla Francia con 23), raggiungendo un totale di circa 750.000mq (+4% sul 2023 con una stima di ulteriore crescita del +7% nel 2025).

McArthurGlen si conferma per concentrazione il gruppo che detiene la gestione della maggiore estensione commerciale di outlet in Italia, con una superficie di quasi 180.000mq nelle sue 5 shopping destination, corrispondente al 24,5% dello spazio totale italiano. A seguire il gruppo Multi Corporation (Land of Fashion), con circa 148.000mq e una quota del 20% e successivamente Promos che gestisce 110.000mq per una quota di circa 15% sul totale italiano. Per quanto riguarda i department store invece, in Italia i marchi più diffusi sono Coin (con 40 punti vendita, includendo il brand Excelsior e gli Outlet) e Rinascente (9 punti vendita attivi nel 2024). A questi si affiancano altre realtà come, ad esempio, DFS Italia con il suo unico punto vendita a Venezia (T Fondaco dei Tedeschi), 10 Corso Como, con un unico punto vendita a Milano – e sedi a Pechino, Shanghai, Tokyo, Seul, New York – Eataly (12 punti vendita in Italia) ed altri 7 store di format minori, e Peck (con 3 punti vendita a Milano e uno a Forte dei Marmi).

Oltre a outlet e department store, è confermata la rilevanza anche delle vie dello shopping, peraltro tra i protagonisti dell’edizione 2024 di Shopping Tourism – il forum italiano con un panel dedicato. Il monitor di Risposte Turismo ha mappato circa 80 associazioni di vie attive sul territorio nella realizzazione di iniziative promozionali e di sviluppo degli imprenditori associati. L’Italia, che aveva comunque visto una serie di investimenti nei luoghi del travel retail già dal 2021, continua a crescere con numerose aperture previste (entro il 2024, 14 luxury e premium a Roma Fiumicino).

L’analisi degli shopping tourist italiani, francesi e statunitensi
Per quanto riguarda i singoli mercati di provenienza, Risposte Turismo ha presentato i risultati di un’indagine sui turisti dello shopping italiani, francesi e statunitensi. Per quanto riguarda i principali fattori di influenza nella scelta della destinazione di viaggio, al primo posto per tutte e tre i campioni indagati sconti, saldi e promozioni. Con riferimento ai luoghi dove fare acquisti, tutti e tre i campioni a cui è stato sottoposto il questionario preferiscono i negozi del centro storico e le vie dello shopping. A livello di singole nazionalità, oltre ai negozi e alle vie dello shopping gli italiani risultano essere gli shopping tourist che apprezzano maggiormente gli outlet (71%), mentre i francesi e gli statunitensi prediligono i centri commerciali (rispettivamente, 58% e 40%). Passando ai servizi utilizzati in viaggio, gli shopping tourist francesi sono la parte di campione che ricorre maggiormente al tax refund (43%), gli americani quella che predilige gli shopping tour (43%) e i personal shopper (37%). Il segmento degli italiani si caratterizza invece, al momento, per l’utilizzo minore dei tre servizi sopracitati.

In merito alle tendenze di acquisto, i turisti francesi intervistati non rinuncerebbero mai nel loro soggiorno in Italia ai prodotti della moda made in Italy (39%) e ai prodotti tipici alimentari (35%). Gli statunitensi, invece, inseriscono ai primi due posti l’enogastronomia, con i prodotti tipici alimentari (33%) e il vino italiano (20%). La una spesa media giornaliera in shopping in viaggio è, infine, pari a 150€ per i francesi, 110€ per gli statunitensi e 75€ per gli italiani.

Il nuovo progetto di Risposte Turismo per valorizzare l’offerta italiana di shopping tourism
Durante il forum e nell’ambito della partnership triennale tra Risposte Turismo ed ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, Risposte Turismo ha annunciato l’avvio di nuove azioni volte a rafforzare il “prodotto” shopping tourism in Italia e destinate, in particolare, agli operatori internazionali. Tra di esse, l’attivazione sul sito del forum di una nuova sezione, all’interno della quale tutti gli attori impegnati in Italia nel binomio turismo & shopping (dalle vie dello shopping ai luoghi di travel retail, dai sistemi di pagamento fino ai personal shopper e molti altri) possono già inserire una serie di informazioni (ambito di attività, tipologia di prodotti o servizi offerti, localizzazione geografica, etc.) manifestando il proprio interesse verso lo sviluppo di nuove progettualità.

“Come Risposte Turismo abbiamo ritenuto fosse il momento giusto per affiancare alla nostra abituale attività di ricerca sul comparto un contributo concreto per il rafforzamento della competitività della nostra offerta nazionale nel segmento dello shopping tourism” ha affermato Francesco di Cesare, che aggiunge: “Per questo motivo, abbiamo avviato un progetto volto a mappare, attraverso il contributo diretto degli operatori, i protagonisti dell’offerta di shopping tourism nel nostro Paese con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento dell’intera Italia su questo prodotto e fornire agli operatori internazionali uno strumento utile per intercettare e meglio soddisfare i turisti dello shopping che scelgono l’Italia”.

ll 3 dicembre a Milano la terza edizione di Shopping Tourism

Conto alla rovescia per la terza edizione di “Shopping Tourism – il forum italiano”, l’unico appuntamento in Italia dedicato al fenomeno dello shopping tourism ideato e organizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica.

Appuntamento a Milano martedì 3 dicembre

Dopo l’anteprima di Venezia e le edizioni di Roma e Firenze, il forum farà tappa quest’anno a Milano martedì 3 dicembre (Palazzo Castiglioni, sede Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – Corso Venezia 47), per un’intensa giornata di studio, dibattito e business networking cui parteciperanno oltre 200 operatori del turismo e del retail provenienti da tutta Italia.

Circa 2 milioni all’anno i turisti dello shopping in Italia

Secondo le stime formulate da Risposte Turismo, sono circa 2 milioni i turisti che ogni anno scelgono l’Italia per una vacanza all’insegna dello shopping. Il dato, ottenuto attraverso l’applicazione sul totale degli arrivi nelle destinazioni italiane di coefficienti percentuali differenti in ragione della tipologia di destinazione, evidenzia l’esistenza di una porzione significativa di domanda turistica che ha nello shopping la motivazione principale della propria vacanza.

Il fenomeno dello shopping tourism possiede una rilevanza ancora maggiore se si considera che tale stima non comprende i turisti “escursionisti” (coloro che non pernottano) e tutti quelli, assai più numerosi, che pur non considerando lo shopping la motivazione unica o principale del viaggio, svolgono comunque tale attività durante la propria vacanza.

«Lo shopping tourism continua a sorprendere per numero di iniziative internazionali lanciate da Paesi o da singole amministrazioni locali, e per investimenti attivati da multinazionali o aziende impegnate in singoli mercati nazionali» dichiara Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo.

«La crescente attenzione sulla rilevanza del fenomeno – prosegue di Cesare – è generata da una felice compenetrazione e collaborazione tra i mondi del retail e del turismo, indotta inizialmente dai desideri e comportamenti della domanda (i turisti) ed oggi sempre più voluta, progettata e realizzata dall’offerta (le aziende, i professionisti, le rappresentanze pubbliche). In questo scenario l’Italia insegue altri contesti nazionali decisamente più avanti nel percorso, ma presenta tutte le condizioni per poter colmare il gap ed essere presto una destinazione d’eccellenza per il turismo dello shopping»

Italia, shopping destination

Dalla ricerca effettuata da Risposte Turismo, sono oltre 80 le vie dello shopping nel nostro Paese tra cui Via Montenapoleone a Milano, Via dei Condotti a Roma, Calle Larga XXII Marzo a Venezia, Via Tornabuoni a Firenze e Via dei Mille a Napoli.

La nuova edizione del monitor realizzato da Risposte Turismo contiene altresì la mappatura in Italia di oltre 60 department store (per una superficie complessiva che supera i 260.000 m2) e di circa 1.150 strutture tra centri commerciali e retail park presenti in Italia.

Sono inoltre 27 gli outlet presenti nel nostro Paese, per un totale di oltre 712mila m2 dedicati allo shopping. Con le sue 5 shopping destination (Serravalle Designer Outlet, Castel Romano Designer Outlet, Barberino Designer Outlet, Noventa Designer Outlet, La Reggia Designer Outlet) McArthurGlen si conferma anche nel 2019 la realtà con la maggiore estensione commerciale di outlet in Italia (oltre 171mila m2).

La mappatura dei luoghi dello shopping comprende, infine, gli oltre 100.000 m2 di aree commerciali presenti nelle 14 principali stazioni italiane gestite da Grandi Stazioni Retail.

La nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor contiene inoltre i risultati di un’indagine inedita sul profilo e il comportamento degli italiani che fanno shopping in viaggio e di una ricognizione sull’offerta commerciale dei negozi nelle città di Firenze, Milano e Venezia.

Un’intensa giornata di studio, dibattito e networking

Il programma, consultabile sul sito del forum, prevede numerosi momenti di confronto e approfondimento, a cui parteciperanno alcuni dei principali operatori dello shopping tourism nel nostro Paese.

Al centro dell’edizione 2019 le spese in shopping e i comportamenti di consumo dei turisti italiani in vacanza, il turismo del lusso, i metodi di pagamento digitali e il binomio vincente shopping ed enogastronomia.

«Shopping Tourism – il forum italiano sbarca a Milano, senza dubbio una delle capitali mondiali dello shopping tourism – prosegue di Cesare. Giunti alla terza edizione, abbiamo scelto di presentare un programma dedicato a temi specifici, convinti che per gli operatori sia ora utile ed opportuno riflettere e confrontarsi su questioni operative. Come Risposte Turismo vogliamo sia contribuire alla diffusione di nuova conoscenza sul fenomeno, sia fornire un’occasione di incontro e di business networking a tutti coloro che operano in questo segmento della macroindustria turistica»

roprie proposte di viaggio.

“Shopping tourism, il forum italiano”, un incrocio magico sotto la lente a Firenze

Le vie del turismo oggi sono infinite, un po’ come quelle dello shopping: e i due si incrociano, talora e anzi spesso, specie nel nostto Paese, e a darne conto e studiare il fenomeno ci sarà il 23 novembre a Firenze “Shopping Tourism – il forum italiano”. L’unico appuntamento in Italia dedicato al turismo dello shopping che vedrà convergere verso l’Auditorium della Camera di Commercio del capoluogo toscano oltre 250 operatori del turismo e del retail, provenienti da tutto il Belpaese.

Al centro del forum le spese in shopping e i comportamenti di consumo dei turisti in Italia, il confronto tra shopping tourism ed e-commerce, il travel retail e gli shopping tourist cinesi.

L’appuntamento giunto alla seconda edizione è ideato e organizzato da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, in partnership con l’Agenzia regionale Toscana Promozione Turistica.

Dopo il successo della prima edizione, tenutasi lo scorso anno a Roma, il forum si sposta quest’anno a Firenze per un’intensa giornata di studio, dibattito e business networking su un fenomeno consolidato e in forte crescita a livello internazionale e dalle grandi potenzialità anche per il nostro Paese.

“Da sempre fare acquisti è tra le azioni più ricorrenti quando si è in viaggio – ha affermato Francesco di Cesare, Presidente Risposte Turismo – ma è solo da pochi anni che all’incrocio di queste due attività, viaggiare e acquistare, si sta dedicando attenzione, formazione, specializzazione, investimenti”.

“I mondi del turismo e del retail in Italia continuano, tranne alcune eccezioni, a non incontrarsi, a muoversi indipendenti e paralleli. Shopping tourism è nato per fornire ai molti professionisti, manager, imprenditori e decisori pubblici coinvolti e interessati da queste dinamiche una occasione di incontro e una piattaforma alla quale contribuire con lo scambio di idee, la presentazione di iniziative e la diffusione di informazioni e dati”.

“Lo shopping tourism è una realtà e come tale deve essere pensata: l’Italia tutta, e al suo interno singole città o singole aree, sono già o possono ambire a diventare delle shopping destination di richiamo mondiale, ma un tale risultato lo si raggiunge solo pianificando, organizzando e promuovendo una offerta adeguata. In questo percorso, il forum vuole fare la sua parte come punto di riferimento, e momento di crescita, per chiunque sia interessato alle potenzialità dello shopping tourism”.

L’appuntamento è dedicato a tutti coloro che, a vario titolo, sono interessati al fenomeno: dalle diverse realtà che gestiscono i luoghi dello shopping (outlet village, department store, mall, vie dello shopping) o che organizzano iniziative a esso dedicate (festival, concorsi, fashion night) ai brand della moda e ai produttori e distributori enogastronomici, dalle realtà artigiane già strutturate alle botteghe, dai tour operator e aziende turistico-ricettive alle associazioni di categoria, alle amministrazioni pubbliche e agli enti di promozione turistica, fino alle nuove figure professionali coinvolte nello shopping tourism, come i personal shopper e i tourism manager attivi all’interno dei centri commerciali.

Durante lìevento sarà presentata la nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, il rapporto di ricerca annuale a cura di Risposte Turismo e punto di riferimento per tutti gli operatori del settore.

Il programma della giornata è consultabile sul sito del forum, e prevede numerosi momenti di confronto e approfondimento, tra tavole rotonde, keynote speech e presentazioni tenute da alcuni dei principali operatori dello shopping tourism nel nostro Paese.

Nell’edizione 2018 del forum grande attenzione verrà posta all’analisi di alcuni mercati esteri, quali quello cinese, in particolare per il grande potenziale di domanda che esprime, e quello spagnolo, da conoscere e studiare per l’organizzazione di una offerta dedicata ai turisti dello shopping

Per iscriversi al forum: www.shoppingtourismforum.it/registrazioni/

Boom di russi in Italia, moda e lusso in cima alla spesa (ma c’è anche il supermercato)

Altro che Londra, Parigi e New York, quest’estate è stata l’Italia la meta turistica dove i turisti russi hanno spesso maggiormente nel mondo: ben 8,55 miliardi di rubli (111,6 milioni di euro). Lo ha rivelato la banca Sberbank. Riservati per la maggior parte ad acquisti di vestiti e calzature.

“Il turismo russo è sicuramente un target molto interessante per la sua capacità di acquisto e per il grande amore che hanno nei confronti dell’Italia. Il nostro Paese è visto dai russi come una meta ideale per acquistare fashion, luxury e molti altri prodotti del Made in Italy, che connotano il Belpaese nel mondo. Ovviamente i russi scelgono l’Italia per la sua bellezza, per la relativa vicinanza e l’accoglienza italiana. Secondo il rapporto ENIT 2017 i russi preferiscono alloggiare in hotel a 4 o 5 stelle e amano un’esperienza a tutto tondo all’estero inquadrabile pienamente nello Shopping Tourism. Inoltre i russi tendono a tornare più volte in Italia nel corso degli anni, e dunque avendo una certa familiarità con il Paese e la cultura” dice Giulio Gargiullo, esperto del mercato russo:

I dati di eMarketer sottolienano come nel 2018 il turismo digitale del gigante slavo raggiungerà gli 11 miliardi di dollari, con una crescita costante di anno in anno e una tendenza dei russi a prenotare sempre più spesso  hotel, tour e biglietti aerei direttamente online.

I russi nei mesi da giugno ad agosto 2018 hanno registrato una minore presenza nel Belpaese secondo Global Blue (-9%) rispetto al 2017 e hanno registrato uno scontrino medio di 799 euro. Sempre secondo Sberbank quest’estate all’estero hanno speso 1.830 milioni di euro: il 14% in vestiti, il 6,2% in spese al supermercato e il 5,8% al ristorante.

Turisti dello shopping, il nuovo business del retail

110 euro a testa, tale la spesa media effettuata dal milione e mezzo milioni di turisti che si riversa ogni anno nelle principali città italiane come Firenze, Milano, Roma e Venezia.

Abbigliamento (60%), accessori e pelletteria (17,3%) e cosmetica e profumeria (3,6%) sono i settori merceologici più gettonati.

Sono queste alcune delle principali evidenze che emergono dalla nuova edizione di Shopping Tourism Italian Monitor, il rapporto di ricerca curato da Risposte Turismo che sarà presentato a Roma venerdì 24 novembre nell’ambito di Shopping Tourism. Il forum italiano, l’unico evento in Italia sul tema ideato e organizzato dalla stessa Risposte Turismo quest’anno in collaborazione con Confturismo-Confcommercio.

L’indagine è stata realizzata attraverso la somministrazione diretta face to face di questionari a un campione rappresentativo di 2.500 turisti (italiani e stranieri), equamente diviso nelle cinque città oggetto di analisi nel periodo maggio – ottobre 2017.

Shopping, driver dei viaggi

Più in particolare, Milano è risultata essere la città con la maggiore quota di turisti che hanno nello shopping la motivazione principale del viaggio (15,4%), seguita da Firenze (6%) e Roma (3,8%). Staccate Venezia (1,4%) e Torino (1,1%).

La loro spesa media giornaliera sostenuta è risultata pari a 121 euro a Milano, 77,80 euro a Roma e 45,15 euro a Firenze.

Sempre Milano è la destinazione di viaggio per shopping su scala mondiale che ha ricevuto il maggior numero di citazioni (20,3%) tra le oltre 6.000 raccolte (massimo 3 per ogni intervistato), seguita da New York (17,4%), Parigi (16%) e Londra (14,2%).

La nuova edizione del report curato da Risposte Turismo analizza anche altri aspetti dello shopping tourism, un fenomeno in forte crescita su scala internazionale e che vede in alcuni Paesi i governi stessi impegnati nel suo sviluppo, su tutti la Spagna ed il suo Plan de Turismo de Compras.

Anche a livello italiano il fenomeno inizia a mostrare evidenze significative, basti pensare ai 25 outlet village presenti lungo la penisola (per un totale di 700.000 mq di spazi commerciali) o alle vie dello shopping, come via Montenapoleone e via Condotti, entrambe tra le prime 10 vie del mondo per canoni di locazione.

Entità della spesa

Considerando l’intero campione di turisti intervistato e non solo la nicchia di coloro che hanno nello shopping la motivazione principale del viaggio (il 5,7% del totale), la spesa media giornaliera in shopping (che si precisa non include le spese dei turisti per trasporti, vitto, alloggio e ingressi ad intrattenimenti ed attrazioni quali ad esempio musei teatri o parchi) nelle cinque città risulta pari a 28 euro (55,7 euro a Milano, 30,1 a Firenze, 21,9 a Venezia, 18,4 a Torino e 16,8 a Roma).

Una proiezione di tali valori realizzata da Risposte Turismo sul totale delle presenze turistiche nel 2016 (fonte: ISTAT) negli esercizi ricettivi dei cinque comuni oggetto di analisi porterebbe a stimare in 1,6 miliardi di euro la spesa annuale in shopping da parte dei turisti stessi, di cui circa 610 milioni di euro a Milano, 422 milioni di euro a Roma, 281 milioni di euro a Firenze, 230 milioni di euro a Venezia e 67 milioni di euro a Torino. Cifre che non tengono conto degli escursionisti, inclusi coloro che scelgono di soggiornare in strutture ubicate in comuni limitrofi alle grandi destinazioni turistiche dove si recano nel corso della o delle giornate di vacanza.

“La capacità attrattiva di una città per i turisti dello shopping – ha commentato Francesco di Cesare, Presidente di Risposte Turismo – consente di conquistare una domanda dall’alta propensione alla spesa per acquisti di vario genere, con evidenti vantaggi per gli esercizi commerciali e conseguenti ricadute sull’intero territorio e sulla sua industria dell’ospitalità. L’Italia, ed in particolare le cinque città al centro della nostra indagine, è già oggi scelta da molti turisti mossi dal desiderio di trascorrere un soggiorno all’insegna dello shopping, ma molti di più potrebbero farlo se si decidesse con maggior convinzione, tutti insieme, pubblico e privato, operatori del retail e del turismo, di puntare su questo fenomeno”.

L’evento, gli speaker, i partecipanti, gli sponsor

Oltre alla presentazione di Shopping Tourism Italian Monitor il forum del prossimo 24 novembre, in programma a Roma presso la sede di Confcommercio, ospiterà momenti di confronto, dibattito e business networking tra numerosi relatori di realtà operanti in questo segmento della macro industria turistica.

Trai gli speaker attesi figurano, solo per citarne alcuni, Alberto Baldan – Amministratore Delegato Grandi Stazioni Retail, Renato Borghi – Vicepresidente Confcommercio e Presidente Federazione Moda Italia, Francesca D’Ignazio – Vice President Media Partnerships Advisor Sales Mastercard, Luca Patanè – Presidente Confturismo/Confcommercio, Francesco Palumbo – Direttore Generale Turismo MiBACT, Clara Petrone – Regional Marketing Operations Manager McArthurGlen, Stefano Rizzi – Country Manager Global Blue Italia e Lucio Rossetto – CEO Lagardère Travel Retail Italia.

Oltre 200 i partecipanti attesi in rappresentanza dei vari attori di questo segmento della macro industria turistica: dalle diverse realtà che gestiscono i luoghi dello shopping (outlet village, department store, mall, vie dello shopping) alle aziende fornitrici di servizi (es. tax refund), dai tour operator alle aziende turistico-ricettive, fino alle associazioni di categoria, alle amministrazioni pubbliche, agli enti di promozione turistica e alle nuove figure professionali nate grazie allo sviluppo dello shopping tourism.

I main sponsor dell’edizione 2017 di Shopping Tourism. Il forum italiano sono Global Blue e McArthurGlen. Sono sponsor dell’evento Lagardère Travel Retail Italia, Mastercard, Personal Shop e T Fondaco dei Tedeschi by DFS.

La partecipazione al forum è possibile previa iscrizione. Per maggiori informazioni, programma completo e modalità di iscrizione: www.shoppingtourismforum.it. Aggiornamenti sulle pagine Twitter e Linkedin del forum.

 

 

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