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A Catania apre lo store maxiformato con Prénatal e Toys Center

A Catania, presso il Parco Commerciale Le Zagare, arriva lo store maxiformato per le famiglie firmato PRG Retail Group, hub attivo nel settore dell’infanzia e del giocattolo. Protagoniste di questo nuovo punto vendita sono le insegne Prénatal e Toys Center, che già condividono il concept nei maxiformati di Assago (MI) e Grugliasco (TO),

L’area di 800 mq dedicata a Prénatal è stata disegnata per offrire tutto il necessario per i bambini da 0 a 10 anni, le mamme in attesa e le neomamme con collezioni che uniscono il lato glamour a quei tecnicismi utili a semplificare la quotidianità come, per esempio, i capi per l’allattamento. Poi un ricco assortimento dei migliori marchi della puericultura (con articoli dedicati alla sicurezza auto e passeggio, dai sistemi modulari ai car seat; e gli indispensabili alla cura dei piccoli, come i pannolini, il baby food o gli articoli per l’igiene). Un unico punto vendita che unisce tutto quello che può servire dal momento in cui arriva un nuovo nato, per poi accompagnarlo in ogni tappa della sua crescita.

Il must have dell’insegna, “la lista nascita” che permette di indicare e condividere con parenti e amici tutto il necessario per sé e il proprio bimbo, il “personal shopper” per ottimizzare l’esperienza d’acquisto, un’area relax per i genitori e i loro piccoli e i servizi “info point” e “click and collect” che permette di acquistare online e ritirare comodamente i prodotti in negozio.

Il passaggio dall’ambiente di Prénatal a quello di Toys Center avviene oltrepassando un portale “arcobaleno” dove il cliente entra nell’avventura e nel divertimento del gioco. 800 mq con i migliori brand del mercato nazionale ed internazionale. Un assortimento di circa 7.000 referenze tra giocattoli tradizionali, giochi sportivi, giochi creativi e cancelleria, supereroi, action figures, piste e radio comandi, libri ed educational. Immancabili le aree esperienziali come la postazione Make Up, quella dedicata alle costruzioni Plus Plus, le aree in cui coltivare le proprie passioni, come quella dedicata ai cavalcabili e ai giochi su ruote grazie al percorso di micro-mobilità. Quest’ultimo è solo uno dei tanti calpestabili presenti nel negozio insieme alla pista per automobili – completi di semafori, bandiera di finish e suoni. Per la gioia dei golosi, il carretto dei dolci, ricco di caramelle, gomme da masticare, popcorn e molte altre leccornie, ma anche una sezione dedicata ai Games on the Table con tanti giochi di società e puzzle, una categoria sempre più rilevante per il settore del gioco, in costante crescita negli ultimi anni. Non mancano poi i servizi, tra cui il self point loyalty card per gestire in autonomia la sottoscrizione e accedere immediatamente ai vantaggi.

“Siamo felici dell’apertura di questo innovativo negozio a Catania, il 19° in Sicilia. Uno spazio da scoprire e da vivere, in una dimensione progettata per la famiglia e per le sue esigenze. Qui i nostri clienti troveranno un’offerta completa e di eccellenza in ambito tessile e puericultura, con l’aggiunta dei nostri servizi omnicanale, per rispondere a tutte le necessità della vita quotidiana. Offrire prodotti di qualità ed accompagnare le famiglie nel loro percorso di crescita è l’intento di tutti i negozi Prénatal che, da 60 anni, lavora ogni giorno in questa direzione di sostegno, ascolto e confronto” dichiara Marco Crippa, Direttore Commerciale Prénatal.

“È per noi motivo di soddisfazione aprire il terzo punto vendita a Catania (11° in Sicilia). Gli 800 mq di questo negozio sono espressione della nostra filosofia di punto vendita: regalare ai bambini un luogo dove far vivere il loro spirito d’avventura e offrire ai più grandi un’esperienza piacevole e confortevole. Questo è reso possibile con una progettazione degli spazi armonica che rende la visita una scoperta continua ed emozionante. Un percorso che si concretizza nell’ampio assortimento, nelle aree esperienziali e nei nostri servizi omnichannel” aggiunge Fabio Brugnoli, Direttore Commerciale Toys Center.

 

Vendemmia difficile in Sicilia ma la qualità dell’uva non è compromessa

Nonostante il susseguirsi di condizioni climatiche estreme -dalle piogge torrenziali di maggio e giugno al caldo estremo di luglio- gli incendi e la presenza di attacchi fungini, tra cui la peronospora della vite, la condizione e la qualità delle uve in Sicilia non sembra essere compromessa. Grazie al ritorno delle temperature più fresche, il calo iniziale, stimato fino al 40% in alcune zone, potrebbe essere inferiore. Si comincia nella Sicilia Occidentale, con la raccolta della base spumante, per poi proseguire con le varietà internazionali come lo Chardonnay e il Sauvignon Blanc, seguite dai vitigni autoctoni. A chiudere questa lunga vendemmia siciliana saranno i produttori dell’Etna, a fine ottobre.

“A rendere unica la vendemmia siciliana – commenta Mariangela Cambria, presidente di Assovini Sicilia – è la varietà degli areali siciliani. Ogni territorio presenta delle condizioni climatiche e dei suoli unici che si traducono nella straordinaria diversità e varietà della produzione vitivinicola siciliana. A circa una settimana dall’inizio della vendemmia è ancora difficile e prematuro fare stime accurate sulla produzione. Sicuramente la Sicilia dimostra di saper governare, grazie ad una agricoltura e tecniche agronomiche sempre più sostenibili, l’effetto dei cambiamenti climatici puntando sulla qualità e non sulla quantità”.

Andamento stagionale annata 2023 e previsioni vendemmiali

Sicilia Occidentale
“Ad oggi la qualità delle uve è ottima, non avendo avuto problemi di oidio né di botrite; a causa del grande caldo abbiamo perso circa il 40% delle uve, anche se essendo tornate temperature più fresche le uve non bruciate stanno iniziando a riprendere vigoria per cui il calo potrebbe complessivamente essere inferiore. Siamo soddisfatti di come abbiamo gestito il problema peronospora, avendolo fatto preventivamente grazie all’ausilio di capannine meteo che hanno la capacità di indicare elettronicamente la probabilità della malattia, evitando danni irreparabili”, commenta Filippo Buttafuoco, tecnico viticolo di Cantine Settesoli.

Nell’areale viticolo di Regaleali, in provincia di Palermo, i mesi di marzo e aprile, tendenzialmente asciutti e freddi, hanno determinato un ritardo nel germogliamento generale di circa 10 giorni. “Questo ritardo ha contribuito a rendere più gestibile il successivo periodo molto piovoso ma tendenzialmente freddo, e reso la pressione delle patologie della vite, quali la peronospora, meno invasiva – commentano Lorenza Scianna e Laura Orsi, enologhe di Tasca d’Almerita. “Attualmente le vigne presentano una chioma adeguata, sono sane e si registra una diminuzione delle temperature medie cha lascia presagire una buona maturazione delle uve a partire dall’invaiatura di Pinot nero e Chardonnay che sta avvenendo in questi giorni- continuano Lorenza Scianna e Laura Orsi. Riguardo alle quantità, anche la tenuta di Sallier, a Camporeale, dovrebbe rispettare le medie storiche aziendali ma è ancora presto per cantare vittoria. La buona copertura vegetativa protegge l’uva da eventuali bruciature e aiuta a conservare aromi e freschezza. Infine, a Mozia, l’isola è poco influenzata dalle condizioni climatiche della terra ferma, l’alberello dovrebbe maturare subito dopo Ferragosto con quantità che rientrano nelle medie storiche di Mozia e con uve sane e croccanti”.

Etna e Nord Est
Manca ancora qualche mese all’arrivo della vendemmia sull’Etna dove fino a fine giugno si sono registrate basse temperature e piogge continue, tali da rendere difficili gli interventi in vigna, seguite dal caldo estremo di fine luglio con ridotte escursioni termiche tra giorno e notte e vento caldo. “Grazie alle sabbie vulcaniche molto drenanti, alle altitudini importanti e ventilazione costante, non c’è stata presenza di peronospora e, nonostante i picchi di temperature alte, le piante si mantengono bene”, commenta Maria Carella, enologa di Cantine Nicosia, sul versante Sud est di Trecastagni, Zafferana e Santa Venerina.

Sul versante Nord dell’Etna, Patricia Toth, enologa di Planeta, conferma che “La peronospora è sotto controllo grazie all’arrivo del caldo e delle alte temperature. Nelle zone alte, intorno a 900 metri, abbiamo delle uve stupende grazie alla diversa ventilazione di queste zone e anche alla struttura dei suoli. A Capo Milazzo, siamo nel Nord- Est dell’Isola, i venti che tante volte possono diventare una sfida quest’anno hanno trovato pace, l’allegagione e anche il controllo degli insetti alla data odierna sta procedendo bene”.

Sud-Est
“La vendemmia 2023 sarà una delle più difficili degli ultimi tempi. Quest’anno, caldo torrido di questi giorni a parte, abbiamo avuto piogge torrenziali e forti raffiche ventose nei mesi di maggio e giugno, importanti per la fioritura delle nostre uve, condizioni climatiche che hanno messo in ginocchio il duro lavoro che ogni giorno con la mia squadra portiamo avanti” commenta Arianna Occhipinti. “L’arrivo consistente della peronospora ha causato danni considerevoli per il 30-35 % circa della nostra futura produzione; i trattamenti di zolfo e rame (unici trattamenti che facciamo in vigna) in concentrazione maggiore, non sono bastati a contenere il problema. Avremo sicuramente una raccolta inferiore rispetto la vendemmia 2022. Questo non vuol dire però che la qualità delle uve sarà messa in discussione, anzi, possibilmente avremo meno quantità ma una maggiore qualità”.

“A Vittoria è importante sottolineare la posizione e il suolo dei vigneti. Ci troviamo sul pendio con un puro strato superiore sabbioso, che affaccia il mare, sopra Marina di Acate, dove appunto la sabbia e il movimento d’aria non hanno dato spazio ad un’umidità costante. Prevediamo buone produzioni come sul Nero d’Avola anche sul Frappato, tenendo sotto osservazione stretta i vigneti per controllare la presenza delle cocciniglie e cicaline. A Noto, come generalmente in tutta l’isola, ad oggi consideriamo circa una settimana o anche 10 giorni di ritardo nelle fasi fenologiche, con uve sane e davvero promettenti”, conclude Patricia Toth.

Frutticoltura tropicale mediterranea, oggi il convegno all’Università di Palermo

Stamattina, presso l’Università degli Studi di Palermo, aula G.P. Ballatore dell’edificio 4 in viale delle Scienze a partire dalle ore 9:00, si tiene il Convegno intermedio su “Frutticoltura tropicale mediterranea: ricerca, innovazione e trasferimento alle aziende”.

Nel corso dell’evento si parlerà di ricerca scientifica sulla frutticoltura tropicale mediterranea. Un ricco parterre di imprenditori, decision makers, ricercatori ed esperti discuterà le prospettive del settore. Verranno anche presentati i risultati intermedi di due progetti virtuosi sul tema, Tinfrut e Innomam, finanziati dalla Regione Siciliana a valere del Psr 2014-2020 sottomisura 16.1, che prevede il trasferimento della ricerca alle aziende siciliane.

Complice l’aumento delle temperature nel Mediterraneo per via dei cambiamenti climatici, molte aziende agricole siciliane, in cerca di nuove possibilità di business, hanno iniziato a coltivare frutta tropicale, in primis il mango. Nell’ambito dell’evento, ricercatori del Dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali Saaf dell’Università degli studi di Palermo coordinati dal prof. Vittorio Farina, responsabile scientifico dei due progetti, del Cnr-Ibbr (Consiglio nazionale delle ricerche – Istituto di bioscienze e biorisorse) di Palermo, illustreranno le attività di ricerca effettuate sulle colture tropicali siciliane durante i primi due anni di sperimentazione svolte nell’ambito dei progetti Tinfrut e Innomam con il coinvolgimento attivo delle aziende. Queste ultime racconteranno la loro esperienza all’interno dei Gruppi Operativi dei progetti.

Obiettivo principale del progetto TINFRUT “Tecnologie innovative di processo e di prodotto standardizzate e certificate per la filiera dei frutti tropicali” (ente capofila Agroqualità S.p.A.) è quello di valorizzare la filiera siciliana dei frutti tropicali attraverso la standardizzazione delle attività di coltivazione, raccolta, trasformazione, conservazione, distribuzione e, inoltre, la creazione – a cura di Agroqualità – di documenti tecnici come disciplinari e regolamenti, che abbiano il fine di trasferire alle aziende siciliane il know-how in termini di tecniche colturali, macchine e impianti per l’innovazione di processo e di prodotto.

L’evento fa parte del piano formativo dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della provincia di Palermo, quindi ai partecipanti che risulteranno presenti saranno riconosciuti i relativi CFP. Iscrizione tramite SIDAF. Il progetto INNOMAM “Innovazioni genetiche, colturali e post raccolta per la filiera del mango in Sicilia” (ente capofila il Consorzio regionale per la ricerca applicata e la sperimentazione Coreras) presta particolare attenzione alla genetica del materiale vivaistico, all’ambientamento delle piante, alle tecniche agronomiche (uso oculato di acqua e nutrienti), alla raccolta, alla gestione post raccolta dei frutti, all’impatto sul mercato e al turismo esperienziale

Gli argomenti trattati nell’ambito del convegno spazieranno dall’identificazione del momento ottimale per effettuare la raccolta fino alla successiva gestione del post-raccolta delle più importanti specie tropicali presenti in Sicilia. Non mancherà uno spazio per le novità, dove si parlerà di prodotti innovativi per l’industria di trasformazione come la IV gamma, con l’adozione di edible coating (EC) e modified atmosphere packaging (MAP), e di tecniche moderne come la sferificazione dei succhi. Infine, sarà trattato il tema della creazione di documenti tecnici come disciplinari e regolamenti da applicare lungo la filiera dei frutti tropicali siciliani.

L’Idimed in collaborazione con Adv Maiora società di comunicazione a marketing di occuperà di “qualificare” il prodotto attraverso una comunicazione strategica capace di raggiungere alcuni target selezionati. La Comunità attenta al cibo salutistico, al prodotto naturale, alla frutta che segue una filiera tracciata, alla produzione regionale, alla sostenibilità delle tecniche di produzione e all’impatto sociale. Un pubblico sensibile alle iniziative di promozione focalizzate sulla dimensione esperienziale (laboratori di assaggio e degustazione). Una particolare attenzione sarà inoltre dedicata alla promozione nei settori di filiera quali il food e beverage (barman, chef, pasticceri …) e il canale Horeca.

D.It e Crai, insieme per nuove sinergie sul territorio

Crai e D.IT hanno il piacere di comunicare che, nell’ambito dello sviluppo di sinergie tra le due organizzazioni volte a promuovere nuove opportunità di valore, favorito anche dalla comune appartenenza alla Centrale Forum, è stato definito un accordo tra Crai Secom e Sisa Sicilia SpA che prevede l’utilizzo del marchio Crai su tutta l’isola da parte di Sisa Sicilia, in affiancamento alla rete ad insegna Sisa.

Il progetto, prevede che Sisa Sicilia, socia di D.IT, mantenga tutti i rapporti in essere con D.IT stessa, compresa la gestione della MDD Sisa, delle attività di marketing D.IT e delle relazioni con le marche nazionali dell’Industria.

Il rapporto di Sisa Sicilia con Crai sarà focalizzato nello specifico sull’utilizzo dell’insegna e lo sviluppo della rete, la conseguente gestione del prodotto a marchio, lo sviluppo di tutte le attività di marketing che Crai definisce per i negozi facenti capo alla sua rete.

“Siamo molto soddisfatti per l’accordo raggiunto”, hanno dichiarato i Presidenti di D.IT Donatella Prampolini e di Crai Secom Piero Boccalatte, “nel processo di forte rinnovamento del mondo distributivo, un’esperienza importante di copertura di territorio con una dinamica multi insegna, apre la possibilità ad altre interessanti opportunità in diverse aree sul territorio nazionale”.

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