
Fido tra gli scaffali del supermercato, intento allo shopping con il suo padrone? Si tratta di un tema assurto all’onore delle cronache, anche grazie a singole iniziative “di apertura” attuate da alcuni distributori.
In termini puramente legislativi, il D.P.R. 320/54 regolamento della polizia veterinaria, ammette l’accesso ai cani nei locali pubblici e mezzi di trasporto purché al guinzaglio, con alcune eccezioni come gli Ospedali e tra queste eccezioni vi sono i negozi di alimentari.
In realtà tale regolamento può variare di Comune in Comune, così le grandi catene si sono più o meno tutte organizzate per consentire l’ingresso, con, in teoria, l’esclusione dell’area alimentare e, a secondo dei casi, alcune limitazioni come il dovere tenere il cane nel trasportino o impedire l’accesso alle così dette “razze classificate come pericolose”.
Ma cosa dice in proposito il popolo del web?
Per appurarlo, abbiamo intercettato 986.714 mood nel web domestico, scritti spontaneamente da liberi consumatori in Social, Blog e Forum, nei 12 mesi compresi tra il 1° Ottobre 2015 ed il 30 Settembre 2016, eleggibili ai fini del presente rilevamento finalizzato ad analizzare il sentiment riguardo la presenza di cani all’interno di Negozi di prossimità/Minimarket, Supermercati, Ipermercati,
Mega Store e Centri Commerciali.
Come sempre, per scelta metodologica non abbiamo analizzato quanto scritto nel web domestico dalla stampa on line specializzata e non, in siti proprietari e proveniente da ogni altra fonte che non fosse riconducibile a sole opinioni lasciate spontaneamente da privati consumatori.
Chi ci legge abitualmente avrà notato che il volume dei pareri intercettati è inferiore alla media; il dibattito su questo argomento non infiamma la rete domestica, ma chi ne parla lo fa con grande coinvolgimento ed i pareri sono estremamente polarizzati.
L’ambiente web maggiormente utilizzato è rappresentato dai Blog (48%), seguito dai Forum
(36%), quindi vengono i Social col 16%.
Sono ascrivibili agli influencer il 47% dei pareri rinvenuti (ricordiamo inoltre che la media nazionale di influencer nel web domesticoe nel 2015 è stata circa il 25%).
Quasi il doppio la percentuale degli influencer, ciò conferma la maggior presenza di mood rinvenuti in Blog e Forum.
Sì e No
Vincono i favorevoli: 64% (36% i contrari). Queste le macro aggregazioni dei pareri favorevoli alla presenza dei cani nei pv della GDO (pareri multipli):
E queste le macro aggregazioni dei pareri contrari alla presenza dei cani nei pv della GDO (pareri multipli):
Pro e contro nei vari canali
Attenzione a come si spalmano i pareri favorevoli e quelli contrari secondo la differente tipologia di pv:Mentre i pareri favorevoli sono equamente distribuiti tra le varie tipologie di pv, i pareri contrari nell’85% dei casi riguardano i Negozi di prossimità / Minimarket, i Supermercati e gli Ipermercati.
C’è chi si dice intenzionato a recarsi solo in pv che consentono l’accesso ai cani (31%, quasi la metà dei favorevoli) e chi si dice intenzionato a non fare la spesa dove sono ammessi i cani (7%, circa un quinto dei contrari).
Questo il profilo socio demografico dei netsurfer nazionali che digitano spontaneamente nella rete domestica pareri e opinioni sulla presenza dei cani all’interno dei pv della GDO:La provenienza dei pareri in base alle aree geografiche è la seguente: Nord 41%, Centro 31%, Sud e Isole 28%.
Segmentando la provenienza dei commenti in base all’urbanizzazione si ottiene la seguente distribuzione: aree metropolitane 36%, zone urbane 34%, aree suburbane 29%, piccoli insediamenti/
zone rurali 1%.
Conclusioni
Il problema per i contrari – che sono il 36% – sembra essere circoscritto soprattutto a Minimarket, Supermarket ed Ipermercati, sembra quasi non esserci per i Mega Store ed i Centri Commerciali; le
argomentazioni più menzionate da parte dei contwrari sono l’igiene, la sicurezza ed il fatto che di fatto la presenza dei cani non è esclusa dai reparti alimentari.
Da non sottovalutare che quasi la metà dei favorevoli si dice intenzionata a frequentare
solo pv che consentano l’accesso ai cani, mentre solo un quinto dei contrari si dichiara intenzionata a non entrare nei pv che permettono l’ingresso ai cani.