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Anna Muzio

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LCC torna a crescere: già +2% nel 2015 spinto da ortofrutta, bevande e pet care

Il per care è una delle categorie in crescita nel Largo consumo confezionato (+3,2).

Torna a crescere in Italia il Largo Consumo Confezionato (LCC), il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario prodotti e confezionati dall’industria. Dopo anni di decrescita, nei primi 7 mesi del 2015 è stato registrato un aumento del 2% delle vendite, in una rete distributiva al dettaglio che conta oltre 68mila punti vendita, dai grandi ipermercati e superstore fino ai piccoli negozi tradizionali. In crescita il valore del fatturato complessivo, che nel 2014 aveva raggiunto i 65 miliardi di euro e che nei primi 7 mesi di quest’anno ha già superato i 38 miliardi (+750 milioni circa rispetto allo stesso periodo del 2014). Una crescita guidata da alcune tipologie di prodotto che hanno avuto un andamento particolarmente positivo: ortofrutta (+7,2%), bevande (+4,2%), pet care (+3,2%) e drogheria/alimentare (+1,8%), con un unico segno negativo per i prodotti per la cura della casa (-1,0%). Sono questi i primi dati di uno studio realizzato da IRI, in vista di Marca 2016, la 12a edizione del Salone internazionale sui prodotti a marchio del distributore che si terrà il 13 e 14 gennaio 2016 presso il Quartiere fieristico di Bologna.

Secondo IRI, la crescita del fatturato del LCC nel 2015 è stata spinta in parte da motivi climatici (il bel tempo e il caldo dell’estate scorsa hanno favorito i consumi), ma è anche legata ad una ripresa più strutturale delle vendite in tutte le aree del Paese. La ricerca ha anche messo in luce le trasformazioni in corso nei vari canali di distribuzione. Diminuiscono i punti vendita, che a gennaio erano 68.828, 1.056 in meno rispetto al gennaio 2014. Chiudono in particolare i piccoli negozi tradizionali e diminuiscono anche gli ipermercati, mentre sono in netta espansione superstore e drugstore.

Marca è l’unica fiera italiana sui prodotti a marchio del distributore ed è organizzata da BolognaFiere in collaborazione con ADM, Associazione Distribuzione Moderna nata con lo scopo di rappresentare la distribuzione nei confronti della produzione industriale e agricola..

Pam punta ai Big Data reclutando talenti all’Università di Padova, con un game

Migliaia di dati passano dalle casse di un supermercato ogni giorno, ma analizzare e tradurre questi “Big Data” in strategie commerciali è una delle grandi sfide per la GDO. Gruppo Pam si sta muovendo in questo senso, e cerca laureati e laureandi dell’Università di Padova da inserire con contratto a tempo indeterminato nel nuovo team che si occuperà di analisi e modellizzazione dei comportamenti di acquisto del consumatore. E lo fa con un metodi innovativo, il “Data Scientist Recruiting Game”, un’iniziativa ideata in collaborazione con PwC e con il Career Service dell’Università di Padova.

«Stiamo costruendo una nuova squadra per aiutare il business a indirizzare la politica commerciale sulla base di informazioni preziose che derivano da milioni di dati che si generano alle nostre casse – afferma Lara Facchinetti, Responsabile Sviluppo Risorse Umane e Organizzazione -. Cerchiamo giovani laureati e laureandi appassionati dell’analisi dati, con una solida base di conoscenze statistiche, spinti da curiosità e voglia di risultati e abbiamo scelto un modo nuovo di dialogare con i candidati: un gioco, che darà loro modo di cimentarsi con dati reali e di elaborare una risposta concreta per il business. E lo faremo all’interno dell’Università, grazie alla collaborazione del Professor Paolo Gubitta e del team del Career Service dell’Università di Padova che, insieme al Dipartimento di Scienze Statistiche, ha accolto con grande entusiasmo la nostra iniziativa».

Possono partecipare laureati e laureandi in Economia, Statistica, Ingegneria Informatica, Matematica e Fisica. Per il Career Service dell’Università di Padova questo evento si inserisce in una più ampia strategia di collaborazione con le aziende del territorio. «Il nostro obiettivo – sottolinea Paolo Gubitta, delegato al Placement – è diventare veri partner delle direzioni del personale delle imprese: organizzare un game invece del tradizionale invio dei curricula è un esempio da manuale di innovazione dei processi di reclutamento e selezione».
PwC, presente all’incontro con consulenti esperti in ambito digitale, fornirà ai partecipanti informazioni utili e suggerimenti per il più corretto svolgimento del Game secondo le metodologie più in uso nel mercato Retail, alimentare e non.

L’appuntamento è per Giovedì 1 ottobre 2015, dalle ore 13.30 alle ore 18.30 presso il Dipartimento di Scienze Statistiche dell’Università di Padova (Aula ASID60). È necessario iscriversi entro il 26 settembre 2015 sul sito dedicato www.unipd.it/pam.

Oggi contactless, domani via smartphone, tempo e convenienza spingono il cliente verso i pagamenti digitali

Un futuro di pagamenti digitali, che vedrà lo smartphone sempre più protagonista. Lo prevede Carlos J Menendez, Presidente Enterprise and Growth Partnership di MasterCard. Se mobile shopping, trasporti e ristoranti sembrano all’avanguardia della nuova onda di pagamenti facili e veloci, i supermercati sono lungi dall’essere esclusi. Si paga contactless già quotidianamente in Australia, Canada e Polonia. Perché la “nuova” spesa è più frequente e il carrello più piccolo, e il cliente in debito di tempo vuole che sia anche veloce. Da qui, superate ormai le preoccupazioni per la sicurezza, la richiesta di soluzioni che facciano risparmiare tempo. E le nuove generazioni sono le prime a richiederle.

Anche in Italia, che da sempre vanta una densità di cellulari e smartphone molto alta a fronte di un utilizzo dei pagamenti digitali ai minimi in Europa, il consumatore sembra pronto. Dalla ricerca Mastercard sull’analisi delle interazioni social gli italiani dimostrano di apprezzare in particolar modo i pagamenti digitali quando l’esperienza di acquisto riguarda la tecnologia consumer (99%), i viaggi (98%) e la moda (97%). Il tema più discusso è la comodità dei pagamenti digitali (34%), seguito dalla possibilità di ottenere benefit e servizi aggiuntivi (29%) e dal servizio clienti (14%). Secondo Fabrizio Burlando, Head of Europe Mastercard “bisogna far capire al consumatore quali sono i vantaggi di usare la carta. Oggi ci sono 250mila carte contactless sul mercato ma di fatto rispetto agli altri Paesi europei abbiamo saltato una generazione in quanto a uso dei pagamenti digitali. Un ritardo che potrebbe essere colmato proprio grazie all’uso dei pagamenti mobile, vista la grande affezione nazionale verso smartphone e affini”.

Confidando su ciò e per spingere ulteriormente l’utilizzo specie da parte dei piccoli esercizi Mastercard ha scelto l’Italia per lanciare un nuovo servizio, Local Market Intelligence. Presentato al World Retail Forum 2015, consente un’analisi dei dati e dei competitor geolocalizzata “perché i vantaggi dei pagamenti digitali lato retailer possono non essere immediatamente evidenti ma ci sono, ad esempio in termini di analisi dei dati della clientela, utili a riposizionare l’offerta ove necessario e seguire meglio il mercato” spiega Burlando. Local Market Intelligence è una piattaforma che consente una migliore comprensione delle proprie performance di business tramite l’analisi dei dati, processati in forma anonima e aggregata, che permette la trasformazione dei Big Data in informazioni utili alle imprese. Gli analytics utilizzati dalla piattaforma analizzano le transazioni effettuate con le carte di credito in aree cittadine che rappresentano un benchmark temporale, geografico e per categoria merceologica, fornendo alle PMI informazioni fondamentali per comprendere al meglio il mercato e migliorare le loro strategie di business.

Un Pam Local anche a Milano: apre via Giambellino

Arriva anche a Milano Pam Local, il format innovativo di Pam per i negozi di prossimità che approda in quella via del Giambellino (al civico 7) amata dal Cerutti Gino e dai sui amici del bar. Oggi ben più centrale di un tempo, visto che lambisce il quartiere di tendenza Savona-Tortona.

Pensato per una spesa facile, comoda e veloce, il nuovo punto vendita è un convenience store che darà lavoro ad una decina di persone, tutte sotto i 30 anni, e porterà a 21 i punti vendita attivi sul territorio nazionale (gli altri sono a Roma, Torino e Bologna).

Offerta selezionata per offrire qualità a un buon prezzo, focus sui freschi e i prodotti Dop e Igp, confezioni monoporzione per single contraddistinguono il format Local. Il piano di espansione prevede altre aperture nei prossimi mesi.

Il San Pietro in Cera D’Api di Latteria Perenzin eletto Miglior Formaggio d’Europa

Ha conquistato la giuria dell’autorevole Global Cheese Awards, tenutosi a Frome in Inghilterra lo scorso 12 settembre, il San Pietro in Cera D’Api di Latteria Perenzin di Bagnolo nel trevigiano, che è stato eletto Miglior Formaggio d’Europa. È una particolare creazione casearia stagionata e a pasta compatta, ricoperta da una crosta trattata in superficie con cera d’api naturale che trattiene l’umidità e conferisce una consistenza vellutata dal tipico sapore di miele.

L’azienda veneta ha inoltre conquistato cinque medaglie d’oro, due d’argento e una di bronzo. Sono saliti sul gradino più alto del podio il Bufala Ubriacato al Glera incoronato “Miglior formaggio di bufala a pasta dura”, il Dolce 3Viso nella sezione “Miglior formaggio duro prodotto con più varietà di latte”, il Capra al Traminer quale “Miglior formaggio di capra”, il Montasio Dop stagionato proclamato “Miglior formaggio duro italiano” e il San Pietro in Cera d’Api premiato come “Miglior formaggio italiano”. Le medaglie d’argento sono andate alla Caciottona di capra al pepe e olio EVO bio nella categoria “Formaggi biologici” e al Bufala Ubriacato al Glera nella sezione “Formaggio 100% di bufala”, la medaglia di bronzo alla Caciottona di capra al pepe e olio nella categoria “Formaggi di capra”.

«Non ci era mai capitato di ricevere così tante medaglie in un unico concorso, siamo soprattutto orgogliosi di aver conquistato la medaglia d’oro come Miglior Formaggio Italiano e la speciale menzione quale Miglior Formaggio d’Europa – hanno dichiarato Emanuela Perenzin e il mastro casaro Carlo Piccoli –. È incredibile vedere esperti ed estimatori da tutto il mondo premiare il lavoro svolto da noi di Latteria Perenzin, che con passione e determinazione ci impegniamo quotidianamente a restare fedeli ai nostri valori di sempre: artigianalità, eccellenza, qualità e soprattutto genuinità».

Tutti i formaggi della Latteria Perenzin vincitori del Global Cheese Awards saranno in degustazione dal 18 al 21 settembre alla fiera Cheese di Bra (Cn).

Auchan democratizza la lampadina a Led con la promozione a un euro

Promozione Auchan in tutti i punti vendita d’Italia sulle lampadine a Led, in vendita da oggi al prezzo speciale a partire da 1 euro. Obiettivo, “democratizzare l’acquisto dei Led da parte delle famiglie, contribuendo al risparmio nell’acquisto e in bolletta”. La lampadina a Led infatti ha una durata da oltre 10.000 ore, con più di 10 anni di vita e consuma dieci volte in meno di quella incandescente. Inoltre, consente un risparmio nei consumi dell’87% rispetto alla lampadina ad incandescenza e del 37% rispetto a quella a fluorescenza.
L’iniziativa si inserisce nell’impegno dell’azienda a favore del risparmio energetico, che comprende azioni quali l’installazione di sistemi di illuminazione con tecnologia a LED e gli interventi sugli impianti di refrigerazione alimentare. Auchan, inoltre, produce energia elettrica da fonte rinnovabile, grazie agli impianti fotovoltaici, con un produzione complessiva che è arrivata a 1,6 milioni di kWh annui. Interventi che si riflettono anche nel campo della logistica e dei trasporti: nell’anno analizzato, i veicoli utilizzati conformi alle Direttive Euro 5 sono arrivati al 52% del totale, quelli Euro 4 al 33% e quelli Euro 6 al 15%, mentre il 100% degli autisti viene formato secondo le norme di una guida eco-sostenibile.

La strategia di Google: aiutare il retailer a cogliere l’attimo (di vendita)

C’era una volta un motore di ricerca, che nel giro di pochi anni sbaragliò la concorrenza (qualcuno si ricorda Netscape?) grazie alla grande efficenza garantita dagli ormai mitici algoritmi.

Oggi Google, forte di un fatturato di 15,5 miliardi di USD derivato solo dalla pubblicità nel primo trimestre 2015 (+11% dallo stesso periodo 2014), guarda al retail. Obiettivo: far trovare al consumatore il punto vendita più vicino, ed economico, in tempo reale, per l’acquisto di qualsiasi cosa. Che sia online o fisico, poco importa. L’importante è che il cliente ottenga ciò che vuole, nel minor tempo possibile (e senza tanti ripensamenti).
In questa direzione vanno i nuovi prodotti del colosso di Mountain View, come ha spiegato Jonathan Alferness, Global VP of Product Management and Shopping di Google al World Retail Congress settimana scorsa a Roma.

Jonathan Alferness
Jonathan Alferness di Google.

«È in atto una rivoluzione nel retail, e non siamo ancora all’apice perché ancora metà della popolazione mondiale deve connettersi. Al centro di tutto c’è il dispositivo mobile. Già in dieci Paesi la ricerca in mobilità ha superato quella da desktop, dunque i retailer hanno infinite opportunità di raggiungere i consumatori sul mobile». L’importante, secondo Alferness, è cogliere il momento, anzi il micromomento giusto. «Ci sono tantissime occasioni nell’arco della giornata nelle quali una persona ha bisogno di un contatto con la marca, mentre in molti altri momenti non vuole essere disturbata. I consumatori stanno interagendo con i retailer per brevissimi momenti di tempo, quando fanno ricerche in mobilità. Il 76% ricerca su smartphone o tablet prima di andare nel punto vendita, e una ricerca su tre genera una visita. Il futuro del retail sta proprio nella capacità di cogliere, di essere visibili in questi micromomenti».
Qualcuno in realtà lo sta già facendo: Darty ha un “bottone di emergenza” schiacciando il quale si viene richiamati entro 60 secondi, Argos riceve già il 25% di ordini via mobile, Amazon sperimenta con i droni, la britannica Jinn a Londra acquista e consegna qualsiasi cosa (dal pranzo al caffè al caricatore per il cellulare) da qualsiasi negozio in un’ora, Target ha aperto a San Francisco un nuovo tipo di store, chiamato Open House, in cui si invita chi entra a sperimentare le nuove tecnologie nel campo della domotica. Ma solo il 2% dei retailer sarebbe pronto a “cogliere l’attimo”.

Gallery: i tre errori dei retailer secondo Google

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«Noi ci consideriamo dei connettori, degli assistenti allo shopping finali, costruiamo una struttura». Con Google shopping innanzitutto, che risponde alla domanda implicita nella ricerca “dove trovo un frullatore?” con una serie di opzioni, online ma anche fisiche, un’opportunità per i piccoli negozi “smart” oltre che per le catene, considerato che le ricerche geolocalizzate sono aumentate di 34 volte dal 2011. Ma anche tramite YouTube: «pensate alle opportunità di vendita date dai video tutorial di YouTube, per il make-up ad esempio, visti da milioni di persone, se con un click si può comprare un prodotto descritto». Una sorta di “acquisto di impulso digitale” se vogliamo: è questo il “micromomento dello shopping”.

Tecnologie “salutiste”: con Pro-cured il prosciutto ha fino al 15% di sale in meno

Una nuova tecnologia aiuta a calibrare alla perfezione il contenuto di sale del prosciutto crudo, permettendo di risparmiare fino al 15% di NaCl, a tutto vantaggio della salute dei consumatori e delle economie dei produttori. Rendere più efficienti i processi produttivi, ma anche migliorare la salubrità dei prodotti sembra una delle strade intraprese dalla ricerca alimentare in questi ultimi anni. Ne sono un esempio la riduzione della gradazione alcolica in alcuni vini (vd il caso Sainsburys) e l’introduzione di dolcificanti naturali come la stevia.

Il progetto in questione, che si chiama ProCured, finanziato dalla REA – Research European Agency con un investimento di 1,4 milioni di euro, in Italia è stato seguito da due attori: Fratelli Galloni, azienda che produce Prosciutto crudo di Parma, con circa 280mila cosce annue lavorate e un fatturato di quasi 30 milioni di euro, e SSICA – Stazione Sperimentale per l’Industria delle Conserve Alimentari, che promuove il progresso scientifico e tecnologico dell’industria conserviera italiana, attraverso attività di ricerca applicata, consulenza, formazione e divulgazione.

Già disponibile all’interno di uno degli stabilimenti produttivi di Fratelli Galloni, la macchina ProCured è uno strumento in grado di misurare il sale assorbito da ogni singolo muscolo della coscia di suino utilizzata per ottenere prosciutto: la macchina non intende sostituirsi all’uomo, che anzi rimane fondamentale nel processo produttivo, bensì minimizzarne gli errori di valutazione. La tecnologia si compone di due moduli: il primo sensore effettua una scansione della coscia di suino, fornendo informazioni dettagliate sulle caratteristiche della carne, in particolare pesando con estrema precisione la quantità di pura parte magra, priva di grasso esterno e di grasso intra e intermuscolare, invisibile allo sguardo umano. Il secondo sensore, che interviene dopo che la stessa coscia è stata trattata manualmente dalla squadra di salatori, monitora invece la quantità di sale che è stata assorbita dalla carne: se quest’ultima è in difetto, il team che cura la salagione può intervenire con un’aggiunta. Se invece è in eccesso, il modello flessibile di produzione adatta tempi e modi dello stesso alle necessità, così da ottenere un prosciutto con una quantità di sale corretta e costante in tutta la produzione

I vantaggi per i produttori del comparto dei salumi, DOP e non, riguarda quel circa 10% della produzione che “soffre” per problemi legati alle operazioni di salagione, che si traducono in difetti a livello di consistenza delle carni. Il risultato sono prodotti che possono essere immessi sul mercato come declassati. Attraverso la tecnologia ProCured, Galloni mira a ridurre questo 10% di difettosità, aspettandosi un beneficio economico di 300mila euro all’anno recuperati, pari a 10 euro a prosciutto riqualificato. Marcello Barilli, Responsabile Ufficio Qualità della Fratelli Galloni, spiega la portata dell’innovazione: «Già oggi i produttori di prosciutto crudo effettuano analisi predittive per garantire che il prodotto che arriva sulla tavola del consumatore sia di qualità. Si tratta però di controlli a campione, quindi su quantità limitate di prodotto: inoltre sono decisamente onerosi, in quanto il prosciutto, date le modalità delle analisi, viene successivamente distrutto. ProCured rappresenta un notevole passo in avanti per due motivi: da un lato permette di effettuare controlli su un numero di prosciutti statisticamente molto più significativo. Dall’altro, la natura non invasiva del test di rilevazione consente all’operatore di intervenire nuovamente sulla carne e di correggere i difetti di assorbimento».

Al via il 19 settembre il talent di Nastro Azzurro “Portami Lontano”

Tra talent show che è anche una sfida tra quattro grandi eccellenza del Made in Italy: moda, food, tech e design, rappresentate ciascuna da un “mentore” e da un giovane talentuoso, selezionato attraverso il concorso “Una Nastro Azzurro Con” tra 120 partecipanti: è il concept che sta alla base di “Portami Lontano”. Sviluppato in quattro puntate, andrà in onda in contemporanea su FoxLife, FoxComedy e Nat Geo People a partire dal 19 settembre, ogni sabato alle 20.00. I quattro vincitori delle categorie Moda, Food, Tech e Design, che parteciperanno al format televisivo si confronteranno con il proprio “mentore”, ma solo uno di questi si aggiudicherà il corso presso la “Mind The Bridge” di San Francisco.

I talenti selezionati sono per la Moda Alessandra Ribello, che ha vinto con il progetto “Remade your denim”, che si propone di dare nuova vita al proprio jeans puntando a garantire qualità, stile e sostenibilità; per il Food Andrea Marconi con “Foodoor.it”, un box con tutto ciò che serve (videoricetta compresa) per cucinare una cena top, direttamente consegnato a casa; per il Tech Marco Tittarelli con “Handsapp”, una game app con finalità benefiche che per prima unisce, in un’unica piattaforma, aziende, giocatori ed enti no profit; per il Design Federica Sala con “Interiorbe”, un portale che rende l’Interior Design di qualità accessibile a tutti.

In ogni episodio di “Portami Lontano”, programma prodotto da FreMantle Media ed al cui concept creativo ha collaborato l’agenzia DLV BBDO, ogni vincitore si confronterà con il proprio “mentore”. «La scelta dei maestri da affiancare ai nostri talenti non è stata facile» racconta Sabrina Fontana, Marketing Manager di Nastro Azzurro & Premium Brands «abbiamo puntato su professionisti di rilievo, affermati nel mondo, che rappresentassero al meglio la realizzazione del talento “Made In Italy”». I mentori sono per la Moda Luca Rubinacci, erede di una famiglia di grandi sarti e fondatore della linea prét à porter “Rubinacci”; per il Food Gino Sorbillo, uno tra i Pizza Chef italiani più affermati ed apprezzati nel mondo, che spopola sui social network; per il Tech Benedetta Lucini, Manager di Start Up che, dopo studi ed importanti esperienze all’estero, è tornata nel Belpaese per seguire l’avvento di Uber della quale è stata general manager Italia; per il Design Lorenza Bozzoli che ha iniziato come Fashion Designer per aziende come Fiorucci e Sergio Rossi per poi spostarsi sull’industrial design, diventando una delle più importanti “firme” di Alessi.

Nastro Azzurro seguirà, attraverso i propri canali social, tutta l’esperienza di queste settimane e di quelle a venire. Le informazioni sui vincitori, sui maestri e su quanto accadrà nelle prossime settimane sono disponibili sul sito di Nastro Azzurro.

Lipton punta sul premium con la macchina da tè, in vendita da oggi in Francia

Punta al mercato premium e al trend in crescita in questi ultimi anni del tè “gourmet” la nuova macchina da tè in commercio oggi in Francia targata Lipton. Funzionante con capsule, può preparare 33 tipi diversi di miscele. L’obiettivo, più o meno dichiarato, dal gruppo Unilever è di replicare il successo mondiale di Nespresso, idea della rivale Nestlè, che nel 2010 ha già provato a mettere sul mercato la macchina da tè Special T, con ben altro successo rispetto alla “gemella” per il caffè, va detto. I tempi però cambiano e questa potrebbe essere la volta buona. Il prezzo della macchina, realizzata da Krups e in vendita in 200 negozi (grandi magazzini e catene di elettronica da consumo), non è proprio popolare: 179 euro. Poco male, perché la fascia di clientela a cui ci si rivolge non è certo quella di chi guarda al portafoglio. Le capsule sono in vendita esclusivamente online.

Già a giugno Lipton aveva cercato di smuovere il mercato del tè proponendo capsule compatibili con le macchine da caffè Nespresso. Ora ha deciso di andare da sola.

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